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Sindrome della policistosi ovarica: i benefici della contraccezione ormonale
OGGI
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24/09/2024
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Perché una pillola contraccettiva può essere utile per ridurre la sindrome da
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policistosi ovarica e in particolare per ridurre l'acne, la seborrea, l'irsutismo?
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Questo me lo chiedono tanti giovani pazienti che hanno questi sintomi di
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anomalotaurietà ma anche di iperandrogenismo e vogliono capire com'è
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possibile che una pillola contraccettiva faccia tutte queste meraviglie.
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La spiegazione è questa. Nel momento in cui noi assumiamo una pillola
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contraccettiva a scopo terapeutico, quindi la può prendere anche la ragazzina un
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anno dopo la prima mestruazione, bene, per prima cosa mettiamo a riposo
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l'ovaio. Questo significa che l'ovaio non produce più quell'eccesso di ormoni
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maschili che è responsabile di tutti i sintomi che vanno a colpire pelle e
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annessi cutanei, ossia i capelli e i peli. Importante, non si tratta semplicemente
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di un aspetto cosmetico ma il mettere a riposo l'ovaio, come spiego soprattutto
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alle mamme preoccupate, ci aiuta a fare la famosa bella addormentata nel bosco.
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In che senso? Che quell'ovaio che abbiamo termato agli inizi di una
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disfunzione importante, il primo anno, secondo, terzo, resterà così fino a
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quando assumeremo la pillola. Questo è molto importante perché significa non
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peggiorare la condizione anatomica e funzionale dell'ovaio, incluso anche il
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mantenere un profilo di fertilità ottimale e ridurre tutte le conseguenze
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sul metabolismo e sul fronte estetico. In particolare poi la pillola con
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tracettiva con attività antiandrogenica, che potrebbe essere in fase acuta quando
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abbiamo delle acne terribili, una pillola con etinile estradiolo e ciproterone
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cetato per i primi sei mesi. Poi passiamo alle pillole col drospirenone che hanno
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un'attività antiandrogenica, ma diciamo così più blanda più tranquilla e possono
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essere usate anche a lungo termine. Qual è il punto? Che accanto a questa
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azione formidabile di messa a riposo dell'ovaio col suo eccesso di
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produzione androgenica, la pillola e le sue sostanze antiandrogeniche agiscono
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anche in periferia nel resto del corpo. In che modo?
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Innanzitutto aumentano la produzione da parte del fegato della cosiddetta sex
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hormone binding globulin, ossia della globulina che lega gli androgeni.
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Se noi andiamo a vedere com'è fatta questa globulina, voi dovete immaginare una
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proteina complessa che tiene proprio all'interno il testosterone che è
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legato a queste proteine per il 98 per cento, solo 2 per cento è libero.
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È chiaro che se aumento la quota di proteine leganti si riduce la percentuale,
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la quota di testosterone libero. Questo è il secondo meccanismo grazie al
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quale la pillola è terapeutica. Il terzo meccanismo è quello di inibizione
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della produzione, dell'attivazione di un enzima che si chiama 5-alfa-riduttasi.
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In particolare è molto utile per ridurre questa 5-alfa-riduttasi che a
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livello della ghiandola sebacea e del follicolo pilifero mi attiva il
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testosterone in diidrotestosterone. Bene, questo enzima viene inibito
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particolarmente dalla norelgestromina che invece è il progestinico presente nel
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cerotto contraccettivo. Quindi noi possiamo avere anche scelte
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terapeutiche diverse. Bene, questa riduzione enzimatica riduce con un
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terzo meccanismo la produzione di ormoni androgeni. In questo modo che si prende
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una pillola, si mette un cerotto o si usa un anello, si mette a riposo l'ovaio e
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quindi riduciamo la produzione. Poi le pillole o i cerotti o gli anelli che
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contengono etinile estradiolo, cioè l'estrogeno sintetico, tutti e tre,
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aumentano questa proteina legante del testosterone e quindi ne riducono la
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quota libera. A livello poi per esempio periferico, in particolare gli
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antiandrogeni o la norelgestromina, riducono l'attivazione del
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testosterone nella forma attiva e la norelgestromina mantiene anche
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l'idratazione cutanea, non dà cioè la pelle secca. In altre parole, faremo una
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scelta, a seconda della tipologia della giovane donna che abbiamo di fronte, in
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modo da consigliarle il vestito terapeutico su misura, che utilizzi un
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sistema contracettivo ormonale, pillola, cerotto o anello, per ottimizzare i
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benefici non solo a livello dell'ovaio ma anche a livello di salute e cosmetici.
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Accanto a questo useremo il mionositolo, le farmaci che contengono il mionositolo,
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perché questo migliora la capacità dell'ovaio di utilizzare l'insulina
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ancora meglio, se insieme a stili di vita sane. Quando poi abbiamo dei sovrappesi
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o delle obesità importanti, noi medici possiamo usare anche la
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metaformina ma off-label, cioè la policistosi ovarica non rientra nelle
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indicazioni principali. Sarà quindi a discrezione del medico e con consenso
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informato che per esempio la metaformina può essere usata in casi
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particolari quando siamo di fronte a delle obesità molto importanti che non
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riusciamo a ridurre, associate a policistosi ovarica, che non riusciamo
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altrimenti a ridurre. In altre parole questa policistosi ovarica è una
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sindrome importante che va diagnosticata presto, trattata bene, partendo dai
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principi terapeutici più semplici, più facili da usare, più diffusi nel mondo, a
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principi particolari da riservare ai casi già più problematici. Con la
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diagnosi giusta e la terapia tempestiva si protegge la fertilità, la bellezza e
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la salute a lungo termine.
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