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Microbiota della donna: i fattori condizionanti – Parte 2: farmaci
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07/04/2025
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Ben ritrovati? Vediamo qual è l'effetto di alcuni farmaci sul microbiota.
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Innanzitutto, grande cautela, grande prudenza nell'uso degli antibiotici,
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perché sono bombe potentissime che si abbattono sul nostro microbiota. Vanno
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usati, come dicevo, con prudenza e con grande attenzione, solo in caso di
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infezioni batteriche gravi. Oppure, useremo gli antimicotici in caso di
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infezioni fungine, gli antiprotozoari in caso di infezioni da protozoi,
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infezioni documentate. E comunque, dopo aver valutato bene se non sia possibile
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modificare la patologia, agendo in maniera più morbida sul microbiota, per
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esempio utilizzando probiotici o prebiotici per ristabilire un equilibrio
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alterato. Pensate che dopo un corso, un ciclo di
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antibiotici importante, potrebbero essere necessari perfino due anni per ripristinare
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il nostro microbiota normale, naturale, tipico del nostro corpo, perché ricordo
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che ognuno di noi ha un microbiota esclusivo, come l'impronta digitale.
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Ecco che allora il primo concetto è antibiotici con prudenza. Il secondo
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concetto è che in corso di terapie antibiotiche è bene associare prebiotici,
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sostanze che vengono utilizzate dal microbiota, come l'indurina, tra l'altro di
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cui sono molto ricchi i carciofi, per esempio, come, diciamo, cibo buono per
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nutrirsi e ritrovare il loro equilibrio e la loro salute. E poi probiotici,
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microrganismi amici, che vanno ad arricchire la nostra popolazione di
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microbiota residente, riequilibrando le proporzioni tra le diverse popolazioni.
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Altro concetto importante, un'altra grande categoria di farmaci che ci può
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disturbare molto, può essere il chemioterapico, per esempio, perché tutte
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le donne, quasi tutte le donne che fanno terapie chemioterapiche, per la verità
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anche i bambini, gli anziani e gli uomini, vanno incontro a disturbi
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gastrointestinali importanti e a diarrea. Perché? Perché il chemioterapico ha
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l'obiettivo di distruggere le cellule tumorali, ma siccome va ad agire su tutte
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le cellule a rapida moltiplicazione, va a colpire anche le cellule della parete
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intestinale, che sono tipicamente cellule caratterizzate da un alto tasso di
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rinnovamento. E quindi la prima causa delle alterazioni gastrointestinali in
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corso di chemioterapici è l'effetto diretto del chemioterapico sulla mucosa
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intestinale. Il secondo elemento è che le grandi
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perturbazioni che vengono causate al nostro organismo e dalla malattia
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tumorale in sé e dalla chemioterapia alterano anche le secrezioni intestinali
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delle nostre ghiandole intestinali e questo va a modificare il terreno in cui
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cresce il microbiota, in cui si sviluppa il nostro microbiota e questo è un
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ulteriore fattore di danno, di malessere, di franca patologia.
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Un altro elemento cardinale è che il chemioterapico, se la donna è in età
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fertile, può ledere la funzione delle ovaie e portarci a una meno pausa
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anticipata. Ecco che allora il microbiota soffre
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moltissimo per la carenza di ormoni sessuali, in particolare di ormoni
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estrogeni, e questo può essere responsabile di una sofferenza ulteriore
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che fa infiammare la parete ed ecco quindi i dolori addominali ma anche
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molto importante il gonfiore. Perché compare il gonfiore? Perché aumentano
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quei ceppi che noi definiamo fermentativi e putrefattivi, con un
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termine diciamo abbastanza inquietante, che significa che cosa? Che aumentano
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quei gruppi, quei cluster di microorganismi che producono più gas e
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questo ci spiega il meteorismo, il gonfiore addominale, che noi possiamo
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incontrare anche in corso di chemioterapia. Il fatto che la parete
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intestinale sia molto infiammata accelera il transito intestinale e questo ci dà
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la diarrea, ma questo a sua volta comporta altri pericoli di disidratazione, per
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esempio di perdita di elettroliti, di perdita di sali minerali, di perdita di
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qualità di alimenti, anche perché in questa situazione le persone non riescono
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ad alimentarsi o si alimentano molto poco ed ecco che tutto l'organismo viene
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ad essere in grave sofferenza anche per gli effetti collaterali sul microbiota
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di una chemioterapia necessaria. Quindi di nuovo ecco che stiamo apprendendo in
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che modo ridurre l'impatto della chemioterapia sul microbiota, per esempio
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considerando sia un tipo di alimentazione, sia di nuovo un
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arricchimento degli integratori comprebiotici e probiotici che possano
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aumentare la capacità del nostro microbiota intestinale di tollerare
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anche l'aggressività di una chemioterapia necessaria ma estremamente
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impegnativa per la salute complessiva. Alla prossima!
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