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Elisa Fuksas racconta Marko Polo
Ilcinematografo
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22/05/2025
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Cortometraggi
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vorrei fare il bene ma continuo a sbagliare non puoi combattere per qualcosa in cui non
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credi più questo ti ci vuole un bel pellegrinaggio poi a dire la verità non è rinunciare a recitare
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no è così no non ridere prima di tutto un miracolo che che sia che sia un prodotto vero
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proprio cioè qualcosa che che dobbiamo definire film perché va al cinema quindi noi di solito
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al cinema vediamo i film ma che per me è un atto di fede un atto di fedeltà è un esperimento per me
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e per tutti quelli che ho coinvolto perché è effettivamente un'impresa sai appunto come un
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gruppo di eroi eroi che che perdono spesso però è questa la cosa bella di questi eroi che
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si imbarca alla volta di Meggiugori allora questa è la storia dietro Marco Polo no è la sintesi
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estrema di Marco Polo in realtà è l'ultima forma che ha diciamo acquisito un progetto che va avanti
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da 2020 che era in teoria doveva essere l'adattamento del mio romanzo del mio terzo romanzo che si chiama
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ama e fai quello che vuoi che è il racconto della mia conversione e doveva essere un film semplice in realtà
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c'è un libro lo adatti e va al cinema io però non sono stata in grado di farla quella cosa perché mi pareva
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di tradire un po' me stessa e un po' non ero tanto d'accordo sul riraccontare qualcosa che avevo già
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raccontato con un libro e quindi se il libro è come si diventa cristiani Marco Polo ora e prima
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l'adattamento di quel libro doveva essere come si resta cristiani le stesure sono state infinite la
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sceneggiatrice lisa casseri mi ha accompagnato in questo processo incredibile di costruzione e
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istruzione ironica autoironica di fiction auto fiction continua indiane produttori che sono quelli
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che hanno finanziato completamente il film che è un film molto piccolo iper indipendente e che non ha
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nessun tipo di no finanziamento pubblico o altro è proprio qualcuno che ha deciso di di proteggere una
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cosa molto piccola un'opera molto piccola ma in cui tutti credevamo allora doveva essere un film
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su dio e è diventato un film sul fallimento doveva essere un film sulla fede ed è diventato un film
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che è una riflessione riflessione su cos'è la fede al di là della fede no c'è la fede in quello che fai
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in quello che sei negli altri nell'altro nel tuo lavoro nell'amicizia nell'amore eccetera eccetera e insomma
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doveva essere doveva essere poi forse solo quello che è capito perché è qualcosa che non
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prendeva mai la forma giusta e forse parlare di dio cioè di qualcosa di irrappresentabile non può
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che avere questa forma frammentata e frammentaria da un giorno all'altro il film salta non si fa doveva
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chiamare marco polo doveva essere marco polo la nave e la nave che prendiamo è tutt'altra perché
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perché la disattesa dell'aspettativa poi in realtà è quello che succede più spesso nella vita no e questa
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cosa dobbiamo anche applicarla a noi stessi cioè questa ossessione per il successo che ci costringe ad avere
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il contemporaneo cioè esserci sempre al massimo e non puoi scendere sotto una certa solda e sono
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sempre 30 minuti di applausi e ogni ogni se tu ti siedi al cinema e vedi trailer ogni trailer ha
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scritto o la voce che dice niente sarà più come prima travolgente un capolavoro
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insomma la rivoluzione allora dato che poi in realtà il cinema racconta il mondo il mondo è in
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piena crisi è chiaro che questo non può essere vero ma non può essere vero anche per motivi
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statistici no che non può essere che tutto quello che esce che sia un libro un film un disco
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eccetera eccetera sia solo un capolavoro perché allora o se ne parla molto bene oppure non se ne parla
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questa cosa poi ti fa sbandare no perché non è più categorie reali non riesci più a a capire
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veramente quello che stai vedendo e la natura di quello che stai vedendo no però è no ora ti prego
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basta la sesta stesura lasciala perdere questo è masochismo l'ossatura se vogliamo chiamarla
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così esagerando è questo viaggio d'Ancona a Spalato ma tutto quello che vedi in questo in questo
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viaggio che sono come delle evocazioni evocazioni rievocazioni dei film non fatti sono in realtà
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delle delle scene che ho girato via via negli anni quando scrivevo un copione sempre con elisa
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casseri e dato che i miei produttori mi dicevano devi provare a essere tu l'attrice io avevo molti
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dubbi facevo dei test quindi tutto quello che è un flashback che poi non è un flashback perché
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sono veramente evocazioni di quei film non fatti evocazioni iper ironiche perché poi il tono è la
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commedia in realtà sono delle scene vere e proprie di questi film spariti nel tempo che che però sono
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riuscita a riutilizzare sono sporco ci vede qualcosa sono sporco si vede qualcosa è rimasto
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qualcosa Flavio Furno non era un mio amico prima dopodiché è diventato un amico perché quando fai
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questo viaggio le cose cambiano elisa casseri dopo anni di stesure di copioni che sono finite nella
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spazzatura capito comunque è diventato una mia carissima amica eccetera eccetera ovviamente
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mia sorella rimane mia sorella prima e dopo
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a sette anni andavo a letto vestita pensando se arriva lei stanotte la morte
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sono pronta
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ho distrutto casa dal mio fidanzato uomo non so come si dice neanche insomma la persona con cui sto
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mi ha augurato il male la morte e io vorrei fare il bene ma continuo a sbagliare
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più che scoprirsi è essere scoperti no nel senso che poi è importante anche il rapporto che hai col
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mondo e quindi anche cercare di avere un dialogo con il mondo e anche un mondo piccolo perché appunto
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è un film strano forse sgangherato non so anche difficile da classificare appunto no nel suo genere
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non si capisce se un documentario una finzione tutte e due le cose in realtà è tutto perché perché
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ha attraversato di tutto e si porta con sé dietro di tutto
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sono stufo di essere me stesso edita
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se abbiamo una bibbia
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una bibbia?
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devi fare sensore di farcire
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tu hai paura di morire ma hai ancora più paura di vivere
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lei augura la morte a chi ama
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tu vieni soltanto per i tuoi schifosi sensi di conta
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che stiamo andando a fare?
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non capisco non lo so
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ma stai riprendendo o no?
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no no ma io credo
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il corpo di vestito
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c'è questo continuo voler essere sinceri, rivelare anche queste immagini che sono dietro le scene, dietro le quinte
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rivelare che c'è la finzione però che probabilmente in quella finzione c'è grande, grandissima verità
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come in quella scena finale in cui ci si confronta, ci si dice e ci si ama
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perché è un film che parla di amore, di molto amore anche
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anche della cura che devi avere nei confronti dell'amore degli altri
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le cose se non le curi spariscono, svaniscono e quindi il tempo comunque trascorre e ci rapina e ci deruba
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detto questo possiamo cercare di trovare degli antidoti
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ad esempio la cura per gli altri e la cura delle cose che contano insomma del senso
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saremo nulla ma abbiamo incontrato uno per cui siamo tutti
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grazie
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grazie
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grazie
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grazie
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grazie
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grazie
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