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  • ieri
Trascrizione
00:00Per qualche motivo mi capita spesso di interpretare ruoli che mi richiedono un
00:10grado di responsabilità sempre più alto e questo chiaramente era quasi intoccabile,
00:18se Roberto Baggio era intoccabile questo è ancora più rischioso, insomma stavano facendo
00:25i provini per questa nuova serie prodotta da Martin Scorsese intitolata The Saints ognuno dei
00:33quali ogni episodio è incentrato sulla vita di un santo nell'antichità e a un certo punto
00:40insomma è arrivata la richiesta per San Francesco e io poi ho sempre avuto un rapporto particolare
00:48con San Francesco perché mi ricordo tanti anni fa quando facevo il catechismo, ero piccolo,
00:53facciamo con la chiesa un campeggio ad Assisi ed era stato uno dei momenti più spiritualmente
01:03forti della mia vita, adesso non so bene dire perché, però ero tornato abbastanza toccato
01:08da quel campeggio, poi fatto comunque anche con gli amici, però c'era stato qualcosa di
01:15spirituale molto forte e per cui quando poi è arrivata l'opportunità di interpretare
01:22San Francesco è stato importante e ho chiaramente sentito l'obbligo di tornare ad Assisi un po'
01:33anche per cercare di preparare o per rientrare un po' nel ripercorrere un po' i passi di San
01:40Francesco e quindi sì ho vissuto con i frati per un po' di giorni, sì sì sì sono stato
01:50accolto dai frati dell'eremo delle carceri che l'avevo immaginato che mi sarebbe piaciuto
01:57passare dei giorni là perché è un posto molto isolato e a due ore a piedi da Assisi ed è un posto che è
02:06rimasto come era nel medioevo fondamentalmente, un piccolo eremo incastonato nella roccia e sono
02:13fondamentalmente sono arrivato lì e gli ho spiegato la situazione e loro sono stati splendidi e mi hanno
02:20accolto e sono stato lì, ho vissuto lì con loro per cinque giorni facendo la loro vita, insomma mi sembrava
02:27il minimo per cercare di rievocare un po' tutto quello che è stato San Francesco. Io in quei giorni lì con i frati
02:36fondamentalmente li ho, quei giorni li ho spesi a leggere un po' tutto quello che San Francesco
02:43aveva scritto o quello che si è scritto su San Francesco e anche poi la mia presenza, cercavo di
02:52non rendere la mia presenza nella vita di questi frati disturbante perché comunque loro hanno la
02:57loro routine, hanno il loro lavoro da fare, hanno il terreno da coltivare, insomma hanno tutta una serie
03:03di cose in una routine abbastanza intensa, per cui ogni tanto cercavo di rubarli, rubare un'ora
03:10a ognuno per farci queste passeggiate nel mezzo ai boschi e chiedevo, parlavo, volevo capire un po'.
03:22Diciamo che la cosa che mi ha più toccato di San Francesco è proprio questo ritorno alla semplicità,
03:27ritorno a spogliarsi metaforicamente e fisicamente anche di tutto ciò che è superfluo e lui è uno che
03:38questo concetto l'ha portato all'estremo, era il poverello di Assisi proprio perché non aveva più
03:45niente, non aveva nessun bene e questo messaggio mi ha risuonato poi in un momento della mia vita in
03:52cui dentro di noi lo sappiamo che questa è una verità alla quale ci dobbiamo rifare, quante volte
03:58si dice la felicità sta nelle cose semplici, nelle piccole cose, poi entra in un orecchio e ci esce
04:05dall'altro perché poi ci dimentichiamo e siamo sempre affamati di più, di qualcos'altro, invece di
04:10cercare meno cerchiamo di più e invece il fatto che questo messaggio mi sia ritornato così violento e
04:19così forte e che lui in primis si sia messo in gioco, Francesco, prima ancora che San Francesco
04:25perché lui poi santo ci è diventato da morto, è il primo che si è messo in gioco veramente rinunciando
04:32a tutto, seguendo le tracce di Gesù che lo ha fatto prima di me, mi prenderò sulle spalle anche io la
04:40responsabilità di mostrare la strada, di aprire la strada ad altri e in qualche modo io mi sento uno
04:48degli altri, è arrivato secoli dopo però un po' chi ha avuto la fortuna di avvicinarsi un po'
04:55ai suoi messaggi fa parte di quegli altri a cui Francesco ha parlato e poi sì, poi in tutto questo
05:03c'è stato il veicolo incredibile di lavorare con Martin Scorsese che chiaramente, vabbè,
05:12inutile che mi metto a cercare parole per descriverlo perché è quello che sappiamo essere
05:19ed è poi una persona con un'enorme sensibilità, un'enorme umiltà ed è una delle prime cose
05:28che mi ha chiesto, insomma ricordati di essere umile, umile in tante cose, non mi ha voluto
05:36spiegare nello specifico cosa intendesse, se in un modo di parlare, in un modo di muovermi
05:41o se era un messaggio per me Andrea in generale, però sì lui dà queste indicazioni molto precise,
05:50piccole ma che sono enormi, che racchiudono questi messaggi enormi ed è stato un momento
06:00molto prezioso per me nella mia carriera e nella mia vita, sono stato molto fortunato
06:04perché ho fatto tre progetti americani, uno era prodotto da Martin Scorsese, uno era diretto
06:11da Danny Boyle e l'altro era il sequel di The Omen che era uno dei film cult, film horror cult
06:20degli anni 70, per cui ho avuto comunque sempre delle fortune, Scorsese e Danny Boyle sono due
06:27dei miei registi preferiti di sempre, per cui comunque ho avuto un enorme privilegio,
06:33tra l'altro ho una foto in cui c'è Scorsese che dirige guardando me allo schermo, la gente
06:40mi dice che me la devo incorniciare quella foto ed effettivamente forse lo farò.
06:57Grazie.

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