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  • l’altro ieri
Trascrizione
00:00Trascorrere del tempo in montagna fa bene al corpo e alla mente. Innanzitutto in montagna
00:09aumenta la probabilità di attività fisica all'aria aperta, che rafforza i muscoli,
00:14le ossa e stimola il sistema cardiovascolare e il sistema nervoso. Anche il benessere
00:19psicologico migliora. Camminare tra i boschi, immergersi nel silenzio dell'alta quota o
00:25semplicemente osservare un paesaggio alpino, riducono lo stress, migliorano l'umore e
00:30favoriscono il sonno. Tuttavia l'ambiente montano può anche presentare delle sfide. L'altitudine
00:36comporta una minore disponibilità di ossigeno, costringendo il cuore a lavorare di più. Le
00:42condizioni climatiche variabili, il freddo intenso e gli sforzi fisici possono inoltre aggravare
00:48problemi preesistenti. È fondamentale quindi affrontare la montagna con consapevolezza,
00:54informazione e preparazione. Marco Klinger ha intervistato per il format TV Medicina Top
01:01prodotto dall'Ital Press, Lorenza Pratali, cardiologa dell'Istituto di Fisiologia Clinica
01:06del CNR di Pisa. Salire in montagna, di solito appunto si va un po' più in alto rispetto
01:13al livello del mare, si associa a una riduzione della pressione barometrica. Questa condizione
01:19causa una riduzione della pressione ispiratoria dell'ossigeno, cioè quanto ossigeno riesce
01:25a entrare nel nostro corpo con gli atti respiratori. Quindi si riduce la quantità di ossigeno che
01:30entra nel sangue. Questo è un problema che si ha soprattutto nelle quote superiori a
01:352500 metri. Questa riduzione di questa quantità di ossigeno, che si chiama ipossemia, fa scattare
01:43un allarme. Noi siamo delle macchine quasi perfette e soprattutto qui a livello delle carotidi
01:48abbiamo dei corpuscoli che appunto stimolano immediatamente una risposta, come dicevi,
01:53cardiovascolare. Quella più immediata, che inizia dopo qualche secondo, aumenta la frequenza
01:58cardiaca in particolare e di conseguenza aumenta quella che è la pompa del cuore, cioè si chiama
02:03portata cardiaca, perché dobbiamo spingere più velocemente questo sangue dove abbiamo chi?
02:09I trasportatori, gli neglobuli rossi che legano l'ossigeno in modo che più velocemente
02:15vadano in circolo. E questa è la risposta più immediata. I soggetti anche con malattie
02:21cardiovascolari di qualsiasi tipo possono andare anche a più di 1000 metri. Chiaramente
02:27la controindicazione è legata alla gravità di queste malattie, alla severità delle malattie,
02:33come può essere lo scompenso cardiaco o un soggetto che ha l'ipertensione grave o un
02:37soggetto che ha avuto l'infarto. Quindi è necessario che un soggetto, non c'è una controindicazione,
02:43ci sono delle controindicazioni assolute, ma devono essere valutate da un medico che
02:48si occupa, quindi il cardiologo, ma che è esperto anche di medicina di montagna. Sicuramente
02:53ad esempio è importante sottolineare che se un soggetto ha avuto un infarto è meglio
02:58che non si rechi a una quota superiore a 2500 metri nei sei mesi successivi all'evento.

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