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Glaucoma, dopo i 40 anni la prevenzione pu? salvare la vista
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Il glaucoma è una malattia cronica e progressiva che danneggia il nervo ottico, spesso in modo
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irreversibile. La causa più comune è l'aumento della pressione oculare, cioè della pressione
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esercitata dall'umor aqueo, il liquido che si trova all'interno dell'occhio, sulle pareti
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oculari. Il danno al nervo ottico compromette gradualmente la trasmissione delle informazioni
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visive al cervello. Tuttavia, soprattutto in persone geneticamente predisposte, il glaucoma
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può insorgere anche quando la pressione è normale. Nelle fasi iniziali, di solito, il
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glaucoma non dà sintomi e non provoca dolore. Per questo viene spesso scoperto troppo tardi.
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Si stima che in Italia il glaucoma colpisca circa un milione di persone, ma solo la metà
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ne è consapevole, proprio a causa della sua evoluzione silenziosa. È la seconda causa di
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cecità nei paesi sviluppati dopo la degenerazione della macula. Marco Klinger ha intervistato
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per il format TV Medicina Top prodotto da Little Press Stefano Miglior, presidente dell'Associazione
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Italiana per lo studio del glaucoma.
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Parliamo di una patologia cronica degenerativa che colpisce elettivamente il nervo ottico,
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quindi quella struttura che porta la sensibilità luminosa dall'occhio al cervello. È una malattia
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che determina poco alla volta una progressiva perdita, quindi lo si vede molto bene in
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questa immagine. A sinistra abbiamo l'immagine fotografica di una papilla ottica normale,
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cioè della parte del nervo ottico all'interno del bulbo oculare normale. È una forma ovalare.
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Vediamo che alla parte più interna abbiamo questa zona biancassa che si chiama escavazione,
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che può essere presente o non presente, che è la parte della papilla ottica non attraversata
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dalle fibre nervose che si raggruppano in quell'area circolare, quella specie di corona
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arrosata, arancione, che rappresenta proprio la parte del contingente di fibre nervose che
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si tratta dalla retina al cervello. A destra abbiamo invece una papilla glaucomatosa, come
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vedete questa area, questa corona circolare è scomparsa, si è allargata tantissimo l'area
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centrale bianca all'escavazione, perché? Perché le fibre nervose retiniche sono morte,
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si sono perse e quindi attenzione alla perdita di queste fibre, corrisponde, se andiamo avanti
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con la prossima, una perdita del campo visivo. Infatti la cosa importante da tenere presente
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è che questa malattia, per lo meno nel 70% della sua storia naturale, non colpisce l'acuità
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visiva centrale, ma colpisce lo spazio dell'ambiente che il nostro occhio percepisce mantenendo
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l'acuità visiva centrale. E' ovvio però che, voi vedete nella parte di destra, la fotografia
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di destra, abbiamo un danno dell'esame del campo visivo e se andiamo avanti con la prossima
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si vede chiaramente com'è l'evoluzione della patologia del tempo.
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Proprio con la progressione. Esatto, con la progressione. Se noi teniamo presente il punto di fissazione
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della barca, quindi corrisponde alla parte centrale della nostra retina, come vedete il danno
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comincia a presentarsi normalmente nel settore nasale del campo visivo e si allarga progressivamente
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lasciando salva la zona centrale. Tenete presente che nelle ultime immagini, quelle dove è tutto
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nero ma rimane ancora appena presentata la barca, l'occhio potrebbe ancora vedere i famosi
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10 decimi, ma contestualmente se il danno fosse bilaterale il paziente non potrebbe alzarsi
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dalla sedia.
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Certo, certo, pensa.
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