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  • 17/06/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Formazione specialistica medici
7ª (Cultura, istruzione) e 10ª (Sanità e lavoro) - Ufficio di Presidenza
Audizioni sui disegni di legge nn. 186, 509, 823, 890, 950, 963, 1260, 1364, 1377 e 1380 (Formazione specialistica medici) di rappresentanti della Società italiana di ortopedia e traumatologia (SIOT) e della Conferenza dei Direttori di Dipartimento di medicina veterinaria (17.06.25)

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Novità
Trascrizione
00:00Bene.
00:30Bene, possiamo cominciare il nostro ufficio di presidenza dedicato in riunite, Commissione
00:44Settima e Decima, alle audizioni sui disegni di legge vertenti sulle specializzazioni mediche
00:52e che registrano una componente significativa di provvedimenti che saranno la base di un'importante
01:05istruttoria finalizzata all'elaborazione di un test unificato, fra cui il disegno di legge
01:12186, 509, 823, 890, 950, 963, 1260 e altri.
01:29A questo punto, nel rammentare che ove nulla in contrario intervenga da parte dell'audendo
01:40e dei colleghi presenti, viene assicurata la divulgazione della presente audizione alla
01:50generalità dei consociati interessati attraverso i canali satellitari, do avvio all'audizione
02:00testè richiamata in punto degli argomenti tematici, dando con piacere la parola per la
02:08società italiana di ortopedia e traumatologia al professor Giuseppe Milano, che è coordinatore
02:18nazionale delle scuole di specializzazione in ortopedia e traumatologia.
02:28Prego professore, a lei la parola.
02:38...e del collegio degli ordinari di ortopedia e traumatologia che congiuntamente mi hanno
02:48delegato a rappresentarli oggi qui.
02:52Ho allegato a questa presentazione che farò oggi anche un documento riassuntivo, una memoria
03:00che ho appena inviato e che quindi poi avrete modo di leggere.
03:07Sicuramente il dibattito sull'argomento è molto attuale, molto acceso e quindi siamo
03:12onorati di poter prendere parte e quindi di poter dare in qualche modo il nostro contributo,
03:18peraltro su argomenti di cui anche noi spesso ci troviamo a discutere frequentemente per trovare
03:24delle misure, dei suggerimenti di miglioramento rispetto a quello che è la normativa vigente
03:28in termini di organizzazione e delle scuole di specializzazione medica.
03:35E quindi vado direttamente al punto su alcuni di quelli che sono i punti che abbiamo trovato
03:42nei decreti e che erano meritevoli di un'attenzione e quindi eventualmente anche di un commento
03:48da parte nostra. Prima cosa che salta all'occhio un po' in tutti questi decreti è la necessità
03:56di trovare una migliore integrazione tra sistema sanitario nazionale e università.
04:01E questo certamente è per noi del mondo dell'ortopedia una necessità su cui si discute
04:06da tanto tempo e abbiamo sicuramente già avviato un percorso di questo tipo.
04:12Riconoscere il ruolo dei medici non docenti universitari nel percorso di formazione degli
04:19specializzanti è qualcosa di imprescindibile per due motivi. Innanzitutto perché la carenza
04:26di personale universitario non consentirebbe nei fatti di svolgere tutto il progetto formativo
04:33senza far ricorso al personale ospedaliero. E poi perché buona parte dell'attività assistenziale
04:39della formazione professionalizzante di questi giovani è svolto dentro strutture ospedaliere,
04:45dentro strutture sanitarie e quindi è inevitabile che questi colleghi debbano essere coinvolti
04:50a pieno titolo nel percorso di formazione. E di fatto lo sono già, quindi si tratta di
04:56da una parte dare un riconoscimento più formale e dall'altra di trovare anche un modo per rendere
05:04più attiva la loro collaborazione e la loro partecipazione. Quindi le nostre proposte sono
05:10molto concrete in questa direzione e si sposano abbastanza bene con quelle che sono già le
05:15proposte contenute nei DDL. Quindi innanzitutto un punto che forse nei documenti esistenti
05:23non viene fuori e cioè il fatto che l'estensione delle attività di docenza presso le scuole di
05:31specializzazione del personale non docente, quindi non universitario, ha un tetto che andrebbe
05:37superato. Perché di fatto il solo personale universitario non può farsi carico di tutti
05:44quei crediti formativi e nella sostanza poi molta parte di quell'attività formativa che
05:50sia teorica o che sia professionalizzante viene svolta da personale ospedaliero. Quindi questo
05:55gli andrebbe riconosciuto. Quindi superare il tetto del 30% per quello che sono i contratti
06:00di docenza personale non docente. Il riconoscimento dell'attività di tutoraggio svolto presso le
06:08scuole di specializzazione sotto forma di formazione continua e svolta e anche ai fini curriculari
06:16per quelli che possono essere i loro avanzamenti di carriera, come del resto suggerito anche nei
06:21documenti prodotti da queste commissioni, l'estensione dell'esperienza fuori rete anche
06:28all'interno di strutture italiane convenzionate col sistema sanitario nazionale o del sistema
06:33sanitario nazionale. Cioè non soltanto vincolati all'estero perché ci sono delle strutture di
06:39grande valore che non sono universitarie ma che per volumi e per complessità e per specificità
06:46sono strutture che potrebbero fare la differenza e non necessariamente dobbiamo andare all'estero
06:51per avere questo. Quindi strutture che hanno una specificità che ha un valore aggiunto rispetto
06:58a quelle che sono le offerte della rete formativa ma in Italia. E poi una rappresentanza di questi
07:05tutor, di questo personale medico all'interno dei consigli di scuola. Questo sarebbe un altro elemento
07:11importante perché li vedrebbe parte attiva nella progettazione del percorso formativo.
07:19Cosa molto importante però in questo è che la formazione, questo secondo noi è imprescindibile,
07:24la formazione deve basarsi su obiettivi specifici per i discenti e quindi la scelta delle sedie
07:30e della struttura della rete formativa a nostro giudizio deve essere basata su criteri di qualità
07:36formativa piuttosto che esigenze di sanità pubblica. Quindi scegliere delle strutture
07:41della rete sulla base anche eventualmente con meccanismi di premialità sulla base di esigenze
07:46del territorio, questo non risponde a un obiettivo di formazione. Questo risponde a un'esigenza
07:52di sanità pubblica ma non risponde a un obiettivo di formazione. Risponde a un obiettivo di formazione
07:58anche qualora la struttura scelta abbia i criteri di qualità per volumi e per qualità di lavoro svolto
08:07per essere una struttura dove chi va ad imparare ha qualcosa da imparare. Altrimenti il rischio è che
08:13i specializzandi possano migliorare fino al limite delle loro conoscenze e delle loro capacità, non andare oltre.
08:21e questo non può essere una mission di una squadra di specializzazione ovviamente. Quindi gli obiettivi
08:28formativi devono obbedire a criteri di qualità mantenendo innanzitutto un buon equilibrio tra pratica e teoria
08:35e pensare di equiparare la formazione continua del medico specialista strutturato a quella della specialista
08:45in formazione, cioè le quattro ore settimanali, questo è assolutamente insufficiente per una persona che ancora
08:50si deve formare. E rafforzare la componente formativa teorica significa dare del tempo a queste persone
08:57per poter continuare il loro percorso di formazione. Questo l'abbiamo già visto con i decreti Calabria
09:02e sostanzialmente privare di tempo queste persone per svolgere attività di formazione, seminari, esercitazioni, workshop
09:12o quello che volete, quindi non necessariamente didattica frontale, può in qualche modo compromettere
09:19la qualità della loro formazione. E poi alcuni elementi che possano implementare la qualità del percorso di formazione
09:28attraverso percorsi personalizzati. Oggi questo è necessario perché oggi quando si fa il learning design
09:35si fa verso una personalizzazione della formazione. Quindi in questo la scuola, in quanto tale,
09:42quindi il consiglio di scuola e piuttosto che il direttore stesso, devono riuscire a mantenere
09:47quell'autonomia e deve essere abbastanza facilmente individuabile, cioè quello diventa il compito principale
09:53della scuola, del consiglio del direttore, cioè costruire il progetto di formazione. E questo lo si fa
09:59attraverso alcuni strumenti che già esistono, cioè la costruzione di un core curriculum, secondo quelli
10:05che sono gli standard richiesti dall'OMS, mantenere i 18 mesi di attività fuori rete, implementandola
10:15anche con strutture, come dicevo prima, italiane, sfruttare il meccanismo del diploma supplement
10:21che oggi è sottoutilizzato per fare formazione super specialistica, che è quella che nelle branche chirurgiche
10:29oggi diventa una necessità. Ciò vuol dire non fare più soltanto, come nel nostro campo,
10:34lo specialista in ortopedia e traumatologia, ma fare uno specialista con un indirizzo molto preciso.
10:40Oggi ci sono branche di confine tra diverse specialità, faccio un esempio la chirurgia della mano
10:45che è una specialità a confine tra la chirurgia plastica e la chirurgia ortopedica, o la chirurgia spinale
10:51che ha confine tra la vertebrale e l'ortopedia. Questi sono percorsi super specialistici e sarebbe bene
10:58che cominciassero prima della fine della specialità e questo lo si potrebbe fare benissimo
11:02utilizzando meglio gli ultimi due anni per fare un percorso di formazione dedicato, orientato
11:09verso un'alta specializzazione. E poi utilizzare finalmente lo strumento per classificare
11:16la complessità delle procedure svolte durante il percorso di formazione in alta, media e bassa intensità
11:23identificando in maniera condivisa a livello nazionale cosa è alta, cosa è media e cosa è bassa complessità
11:29utilizzare degli strumenti di reporting delle attività da parte degli specializzanti
11:34ma utilizzarli per davvero, cosa che viene spesso disattesa nelle varie scuole
11:38e utilizzando soprattutto delle definizioni di quello che sono i livelli di autonomia
11:43raggiunti durante l'esecuzione di quelle attività.
11:46Ce l'ho fatto da solo, l'ho fatto in collaborazione o l'ho fatto semplicemente in appoggio rispetto
11:51ad un altro medico. E poi da parte dei tutor ci deve essere un reporting periodico che abbia
11:58a che vedere non soltanto con la validazione delle attività svolte come riportato ma anche
12:03su una valutazione di tipo qualitativo, cioè la persona è stata in grado di svolgere
12:08quell'azione in maniera adeguata a quelle che erano le attese, le competenze attese oppure
12:14no, tutto questo perché alla fine di ogni anno, cioè di ogni valutazione parziale e di ogni
12:19valutazione finale si possa avere un portafogli di competenze. Il portafogli di competenze
12:25diventa uno strumento necessario in un mondo della medicina complesso come oggi
12:30perché io devo sapere alla fine del percorso di specializzazione e questo è molto specifico
12:34è molto individuale, cosa so fare, cosa sa fare la persona e cosa no. Perché questo anche
12:40per il primario che l'assume diventa estremamente importante, quindi anche ai fini di un percorso
12:45di carriera. Strumenti di valutazione standardizzabili e poi strumenti di assicurazione della qualità
12:51interna, strumenti come commissioni paritetiche che noi come specialità abbiamo già stabilito
12:58sia a livello nazionale sia a livello di alcune scuole, commissioni di riesame, come si fa nei corsi
13:03di laurea. Non si capisce perché i corsi di laurea hanno strumenti di assicurazione di qualità
13:08e le scuole di specializzazione no. E poi ovviamente la certificazione di tutto questo percorso.
13:15Da ultimo, e finisco, è stato richiamato l'attenzione su quello che sono problemi legati ad alcune
13:22specialità, alcune discipline che hanno perso attrattività. E questo è stato identificato
13:30come una criticità da affrontare eventualmente con meccanismi di premialità verso alcune specialità
13:37che verrebbero scelte dagli specializzanti. Lì, diciamo, ho qualche perplessità, abbiamo
13:43qualche perplessità sulle vere motivazioni per cui alcune discipline non sono più così
13:48appetibili. E il problema non è nella scelta o nell'attrattività in entrata, è nell'attrattività
13:56in uscita. Quindi la premialità non deve andare allo specializzando che sceglie quel
14:03percorso, ma piuttosto a quel professionista, quindi nel post specializzazione. Perché se
14:09nel post specializzazione quella professione è premiata, probabilmente verrà anche scelta
14:14in fase di concorso di ammissione. Io ho concluso, vi ringrazio per l'attenzione e ancora grazie
14:20anche a nome ovviamente della SIOT e del Collegio Italiano degli Ordinari.
14:32Grazie professore, è stato veramente molto illuminante nelle suggestioni e nelle priorità,
14:40tra l'altro assolutamente in linea con in particolare uno dei disegni di legge depositati
14:45in istruttoria, l'823. E a questo punto chiedo ai colleghi se intendono formulare dei
14:54quesiti al professor Milano o se ritengono così esaustiva la sua illustrazione da considerarla.
15:06L'ho superato, ma vedo che si è scritto il professor Grisanti.
15:10Ecco, chiedo ai colleghi presenti di completare molto velocemente la loro valutazione in ordine
15:17alle domande, perché abbiamo a seguire altre audizioni e quindi non possiamo permetterci
15:24di dedicar tempo a, in qualche modo, tentennamenti. E quindi considero esaurita l'iscrizione
15:34di altri colleghi e do la parola al professor Grisanti.
15:42Conto sulla conciliazione.
15:44Ecco, grazie. Grazie professore, io stavo ascoltando anche da remoto, quindi poi visto
15:49l'interesse sono venuto di persona perché volevo farle delle domande. In modo particolare
15:54mi ha colpito quello che lei diceva sui criteri dei quali tratta l'università e la scuola
16:01di specializzazione. Io penso che noi dobbiamo e abbiamo l'obbligo di creare dei criteri di
16:11qualità perché vogliamo che ci sia una uniformità nel percorso formativo dei nostri medici, però
16:18la scuola di specializzazione deve necessariamente fare tesoro e raccogliere esperienze individuali
16:26e raggiungimenti di eccellenza che non necessariamente devono essere uguali in tutte le facoltà.
16:33Lei sa bene che ci sono delle scuole di specializzazione che hanno competenze in chirurgia della mano,
16:39altre in chirurgia della spalla e se c'è una cosa praticamente impossibile da fare è l'orizzontalizzazione
16:45dell'eccellenza. Quindi io sono un po' preoccupato quando sento dire creiamo dei criteri di qualità
16:52uniformi o dei percorsi uniformi per le scuole di specializzazione perché questo in qualche
16:57modo significa anche mortificare l'unicità dei raggiungimenti scientifici e tecnologici
17:03che stanno all'interno delle competenze determinate a scuole di specializzazione. Quindi a me piacerebbe
17:08che le scuole di specializzazione mantengano una loro individualità che rifletta il livello
17:13di competenza e eccellenza raggiunto dai docenti. E in questo mi preoccupa anche il coinvolgimento
17:21massiccio delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale perché hanno due compiti diversi perché
17:29le strutture del Servizio Sanitario Nazionale hanno il compito di assicurare i LEA. L'università e le strutture
17:37convenzionate oltre a il LEA hanno l'obiettivo di maturare e sviluppare nuove conoscenze. Quindi
17:44hanno due obiettivi obiettivamente differenti che in alcuni casi si possono conciliare ma a me
17:48piacerebbe che siano ben definiti perché l'università è una cosa diversa dal Servizio Sanitario
17:56Nazionale e in altri paesi dove questo esperimento si è fatto come l'Inghilterna dove c'erano i famosi
18:03teaching hospital è risultato un disastro e quindi sono tornati indietro. Ecco io non vorrei che noi
18:09intraprendiamo un percorso che in altri paesi hanno già fatto e abbandonato.
18:21Sulla domanda non è il merito perché è evidente che la posizione sua è molto chiara, l'ha già ampiamente
18:28esposto in più occasioni. Prego professor Milano. Grazie. Io credo che sia superato il concetto di
18:40scuola di specializzazione, cioè di identificazione della scuola di specializzazione con la sede della
18:46scuola. La scuola di specializzazione non è necessariamente da identificare con la sede e tantomeno
18:53con il docente che fa da direttore o con i docenti che si trovano all'interno dell'università
19:01dove è la sede. A mio giudizio e a nostro giudizio la scuola ha un compito di standardizzare
19:12in qualche modo di costruire il percorso di formazione e come detto prima non è uniforme
19:17per tutti, anzi è individuale a livello della persona. Quello che fa la differenza in termini
19:23di qualità non è il docente che ha un impact factor altissimo, un H-index altissimo, una
19:28produzione scientifica degna di un premio Nobel, perché quello non fa una buona scuola, non
19:33necessariamente, se poi questa persona non ha il tempo o non ha quella visione in termini
19:38di metodologia dell'insegnamento. Il compito del docente che rende una scuola di qualità
19:44è competitiva perché noi vogliamo far salvo la competitività tra le scuole, anzi credo
19:50che sia un meccanismo virtuoso mantenere questa competitività, assolutamente, però deve esserci
19:56un'organizzazione tale per cui tutte le strutture che insistono sulla formazione di queste persone
20:02possono dare ciascuno per quel che gli compete il proprio contributo. A me come docente universitario
20:07mi compete organizzare il loro lavoro, poi nello specifico io sono un chirurgo di spalla
20:12insegnerò quello che so fare, ma quello che non so fare io lo devo chiedere agli altri
20:18colleghi e c'è di più, siccome la realtà che poi li aspetta in termini di attività
20:25lavorativa è fatta anche di provincia, di piccoli centri, di piccoli ospedali, di piccole realtà,
20:31il placement post specializzazione è una delle mie mission, quindi io questo lo devo curare
20:37in entrata in termini di organizzazione. Quindi io non vedo l'esigenza di demandare
20:44alle strutture della rete quello che dovrei fare io, questo non deve succedere, assolutamente
20:49no, ma io devo chiedere l'aiuto e nel chiedere l'aiuto delle strutture del sistema sanitario
20:54nazionale non posso farlo con un meccanismo top down, perché alla fine il collega mi dirà
20:59mi stai chiedendo un aiuto, se permetti vorrei dire pure la mia su come te lo posso dare
21:06questo aiuto. Secondo me diciamo uno spirito di collaborazione diventa necessario da questo
21:11punto di vista, può venire fuori soltanto qualcosa di buono, è chiaro che io non posso
21:16pretendere dal collega ospedaliero che fa assistenza, che è quello il suo compito, di avere necessariamente
21:22la competenza per sapere come si fa la formazione.
21:31Chiarissimo, la ringrazio molto professore, ha saputo coniugare pragmatismo, metodo e contenuti
21:38qualitativamente molto elevati che sono certa saranno tenuti in debita considerazione a tutti
21:44i colleghi per la migliore stesura del test unificato che ha evocato Testè. La ringrazio ancora
21:50nuovamente dichiaro sospesa la presente sessione solo per consentire tecnicamente la risoluzione
21:58di un piccolo problema di microfoni, mi si dice, e al contempo di consentire l'accesso della
22:07seconda parte degli audendi che ci approfondiranno il segmento delle specializzazioni veterinarie.
22:16Grazie ancora e buon proseguo.
22:20Grazie.
22:21Grazie.
22:22Grazie.
22:23Grazie.
22:24Grazie.
22:25Grazie.
22:26Grazie.
22:27Grazie.
22:28Grazie.
22:29Grazie.
22:30Grazie.
22:31Grazie.
22:32Grazie.
22:33Grazie.
22:34Grazie.
22:35Grazie.
22:36Grazie.
22:37Grazie.
22:38Grazie.
22:39Grazie.
22:40Grazie.
22:41Grazie.
22:42Grazie.
22:43Grazie.
22:44Grazie.
22:45Grazie.
22:46Grazie.
22:47Grazie.
22:48Grazie.
22:49Grazie.
22:50Grazie.
22:51va bene
22:52forse era solo un attimo
23:04l'attacco che era un attimo lento
23:21grazie
23:51grazie
24:21nuovamente buon pomeriggio a tutti
24:38proseguiamo le sessioni di audizioni
24:41calendarizzate nel nostro ufficio di presidenza
24:44dedicato agli approfondimenti istruttori
24:47riferiti al segmento delle specializzazioni
24:51mediche e veterinarie
24:53con particolare riferimento
24:56per la componente di questa seconda parte
25:00di audizioni delle specializzazioni veterinarie
25:04e abbiamo il piacere di avere con noi
25:07il professor Alessandro Zotti
25:10che ci illustrerà
25:14tutta una serie di aspetti
25:16legati in particolare a un focus
25:18di dimensione universitaria
25:21che è proprio il suo ruolo di coordinamento
25:23che è della sua qualificata storia professionale
25:27ed accademica
25:28prima di cedergli con piacere la parola
25:31ricordo che anche questa parte di sessione
25:35viene messa a salvo
25:39un contrario intervenga qualche rilievo da parte dei presenti o dell'audendo
25:45in circuito su satellità e divulgato quindi su tutte quelle che sono le dimensioni di piattaforma web del Senato
25:56che è tutto allo scopo di poter consentire a tutti coloro che non possono essere presenti come colleghi e che hanno un interesse qualificato a seguirci di farlo agevolmente
26:09bene a lei professor Zotti la parola
26:13onorevole presidente
26:21onorevoli senatori
26:23innanzitutto
26:24mi permetto di ringraziarvi
26:28per il fatto di essere qui
26:30io come ha detto la
26:31senatrice Cantù
26:32rappresento
26:34sono il presidente della conferenza
26:35dei direttori di dipartimento
26:37conferenza nazionale
26:39dei direttori di dipartimento
26:40di medicina veterinaria e
26:42questa non esistono dei registri ufficiali credo che
26:46sia la prima volta in cui
26:47l'accademia veterinaria viene audita
26:50in commissione al Senato
26:52e
26:53immeritatamente l'onore è toccato a me
26:55dunque io
26:56ovviamente di tutti i disegni di legge che sono
27:00in discussione in questo momento
27:02chiaramente ho un interesse specifico
27:05sui disegni di legge numero 1364
27:08Zaffini
27:09e numero 1380
27:12Cantù
27:13Marti
27:14e
27:14non mi ricordo
27:17no
27:17no
27:17no
27:18Romeo
27:19e Romeo
27:20sì ecco mi sfuggiva il nome
27:21chiedo perdono
27:22sul riordino di quella che è la formazione
27:26della
27:26della formazione specialistica
27:29dei medici veterinari
27:31ricordo a quest'aula
27:33che la formazione specialistica
27:34dei medici veterinari
27:36consente poi l'accesso ai medici veterinari a quello che è il sistema sanitario nazionale
27:43e entrambi i decreti prevedono un riordino
27:46i disegni di legge scusate prevedono un riordino
27:49è chiaro che ci sono alcune istanze da parte dei dipartimenti di medicina veterinaria che sono per il decreto ministeriale del 27 gennaio 2006
28:00che è il decreto che regola le scuole di specialità in veterinaria gli enti eroganti
28:07quello che in qualità di rappresentante della conferenza e quindi come pensiero della conferenza mi sento di esprimere in questo momento
28:17è innanzitutto
28:19il fatto che per riordinare le scuole di specialità in medicina veterinaria
28:26è assolutamente necessario considerare tutto l'insieme
28:30dell'erogante e non soltanto la scuola di specialità in sé
28:34in quanto noi in veterinaria credo mi posso permettere di dire che
28:40a chi non è assolutamente esperto possa sfuggire questo dettaglio
28:47noi in veterinaria viviamo a tutt'oggi una dicotomia che sta divenendo anacronistica e ingestibile
28:54ovvero le scuole di specialità nostre danno accesso al sistema sanitario nazionale
29:00ma i dipartimenti eroganti sono al di fuori del sistema sanitario nazionale
29:05quindi sostanzialmente gli enti che erogano le scuole di specialità
29:11sono totalmente alle dipendenze delle università
29:15contano unicamente sul sostegno delle università
29:19per formare professionisti del sistema sanitario nazionale
29:24e quindi è evidente che una delle necessità che diventano sempre più impellenti
29:29per tutti i 14 dipartimenti a livello nazionale
29:32è quello di riuscire a essere inquadrate all'interno dell'area sanitaria
29:37per poter poi fare in modo di migliorare e di aumentare
29:41quello che è il livello formativo ed esperienziale degli specializzanti stessi
29:45i moderni dipartimenti di medicina veterinaria
29:50erogano a tutti gli effetti quotidianamente
29:53dei livelli essenziali di assistenza
29:58che sono completamente inquadrate all'interno della sanità pubblica
30:03i dipartimenti di medicina veterinaria hanno come obbligo strutturale e qualitativo
30:10perché è necessario per la certificazione europea di qualità
30:14che è vincolante per il nostro paese e soprattutto per l'Anvur
30:18possiedono degli ospedali veterinari
30:21ospedali veterinari che sono sul territorio
30:25sono al servizio del territorio
30:27e potremmo in questo momento definirli come dei presidi istituzionali
30:32gli unici presidi istituzionali di sanità pubblica veterinaria
30:36dove si ha la possibilità di isolare ad esempio animali
30:39dotati di malattie infettive
30:43e allo stesso tempo di fare visite su animali
30:46privati, pubblici, da reddito, da compagnia e sinantropi
30:51questi presidi di sanità pubblica
30:58ovviamente all'interno di questi presidi di sanità pubblica
31:02viene svolta un'attività di cura
31:05un'attività assistenziale
31:06ma anche un'attività didattica
31:08quindi rivolta sia allo studente
31:11allo studente laureando
31:13sia al personale specializzando
31:14il presidio istituzionale di sanità pubblica ospedale veterinario
31:20è come dicevo al di fuori dell'area sanitaria
31:24è unicamente e strutturalmente correlato
31:28a quella che è l'università
31:29a cui il dipartimento afferisce
31:31ma ovviamente potrebbe essere integrato
31:35in quello che è il riconoscimento dell'erogazione dei LEA
31:38in un sistema fortemente sgravante
31:46quello che è il servizio sanitario regionale
31:48non è questa la sede per discutere
31:50quello che noi pianifichiamo
31:51quello che noi vediamo
31:52però sicuramente
31:54l'integrazione degli ospedali veterinari
31:58con il sistema sanitario regionale
32:00non sono presenti gli ospedali in tutte le regioni
32:03ma ormai sono una buona quantità
32:07potrebbe effettivamente fornire un duplice servizio
32:11inoltre essendo una materia intrinseca
32:15a quello che è il corso di medicina veterinaria
32:18noi abbiamo anche tutta la parte di sicurezza alimentare
32:21esistono degli enti sanitari di diritto pubblico veterinari
32:25che sono già deputati con laboratori riconosciuti
32:28per la sicurezza alimentare
32:30però effettivamente in maniera ancora un po' eterogenea
32:34le strutture ospedaliere veterinarie
32:37erogano lo stesso servizio
32:38sono dotate di strumentazione
32:40sono dotate di metodiche analitiche
32:42che fanno la stessa cosa
32:44a finalità didattiche
32:45a finalità conto terzi
32:47e a finalità formativa
32:48ecco quindi che il riordino
32:51delle scuole di specializzazione
32:53non può essere considerato
32:57un fine a se stesso
33:00ma deve essere integrato
33:02con quelle che sono le strutture
33:05che favoriscono
33:06che deputate alla formazione
33:08l'altro grande problema
33:11che noi rileviamo
33:12è il non finanziamento
33:15dei nostri specializzanti
33:17quindi ovviamente
33:18a questo punto
33:20auspicando quella che è una formazione integrata
33:23anche con gli enti sanitari veterinari di diritto pubblico
33:27ovvero gli isoprofilattici e le ASL
33:29nonché l'Istituto Superiore di Sanità
33:31è chiaro che la possibilità di avere
33:34una equiparazione contrattuale
33:37tra i nostri specializzanti
33:38e quelli di area medica
33:40favorirebbe l'utilizzo
33:42dei nostri specializzanti
33:42anche informazione
33:44sia all'interno della struttura erogante
33:47cioè il Dipartimento
33:48sia a livello di servizio sanitario nazionale
33:53il mio messaggio
33:55per brevità
33:56e per non prolungarlo in maniera inutile
33:59qui cessa
34:00sono aperto alle domande
34:02grazie professore
34:06è stato chiarissimo
34:08è molto esaustivo
34:09pur nella sua apprezzata
34:12vocazione
34:13alla sintesi
34:15anche perché ha prodotto un documento
34:18che sono certi colleghi
34:19sapranno
34:21valutare molto positivamente
34:25i fini
34:25della migliore messa a punto
34:29o anche
34:30della componente riferita
34:32all'upgrading
34:35della materia
34:37nelle scuole di specializzazione veterinare
34:40ma soprattutto
34:40anche
34:41come molto bene
34:43lei ha evidenziato
34:44all'evoluzione
34:45dei dipartimenti
34:46di medicina veterinare
34:47dei relativi ospedali
34:48veterinari
34:49universitari
34:50didattici
34:51in ambito sanitario
34:52nella logica
34:53di un rafforzamento
34:55potente
34:56dei livelli essenziali
34:57di assistenza
34:58anche
34:58su tutto quello
34:59che è
35:00il segmento
35:01della prevenzione
35:03veterinaria
35:04in una vocazione
35:06politico-strategica
35:08di declinazione
35:09evolutiva
35:10del principio
35:11One Health
35:12che sono certi
35:13rappresenti
35:14una delle priorità
35:15di entrambe
35:17le commissioni
35:20riunite
35:20deputate
35:22a questo complesso
35:23ma importantissimo
35:24compito
35:25che poi
35:25potremo valutare
35:27di segregare
35:28nelle due dimensioni
35:30di specializzazioni
35:31mediche veterinari
35:32a vista
35:32l'enorme
35:33complessità
35:34di temi trattati
35:36chiedo ai colleghi
35:37se desiderano
35:38formulare
35:39quesiti
35:40è scritto
35:41il senatore
35:42Crisanti
35:42e a seguire
35:44non vedo nessuno
35:45quindi
35:46considero
35:47aperta e chiusa
35:48l'escrizione
35:49delle domande
35:51da parte
35:51dei colleghi
35:53e do la parola
35:54al professor Crisanti
35:55ringrazio presidente
35:56ma guardi
35:57io sono sicuramente
35:58d'accordo
36:00sulla necessità
36:01di equiparare
36:02gli specializzanti
36:03di aria veterinaria
36:04a quelli sanitari
36:05tant'è vero che
36:06ben due anni fa
36:07ho presentato
36:08una legge
36:09proprio per risolvere
36:10questo problema
36:11che purtroppo
36:11è ancora ferma
36:13e non ha trovato
36:14i finanziamenti
36:15io spero che magari
36:16ecco questa sia
36:17l'occasione giusta
36:18per riproporla
36:19quindi su questo
36:20accoglio
36:20e rassicurarla
36:21che ci avremo
36:22sicuramente l'impegno
36:23per riproporre
36:24questa problematica
36:25mi interessa invece
36:27capire una cosa
36:28quindi lei vorrebbe
36:29la clinicizzazione
36:30chiamiamola così
36:31degli ospedali
36:33veterinari
36:33ospedalieri
36:35molto bene
36:35ma io a questo punto
36:36però lei non ha toccato
36:37un argomento
36:38che invece magari
36:39ci interessa capire
36:40come vede
36:41a quel punto
36:41il rapporto
36:43con gli istituti
36:44zooprofilattici
36:45e in modo particolare
36:46ritiene
36:48così come è stato
36:49concepito
36:50nell'ambito
36:51della riorganizzazione
36:52delle scuole
36:53di specializzazione
36:55in medicina
36:55il maggior coinveggimento
36:56della rete ospedaliera
36:57nella formazione didattica
36:59in parallelo
37:00teoricamente
37:01noi dovremmo prevedere
37:02che anche
37:03gli operatori
37:05degli ospedali
37:06zooprofilattici
37:07possano in futuro
37:09contribuire
37:10al percorso
37:11di formazione
37:11questa è una domanda
37:12quindi volevo vedere
37:14volevo capire
37:14qual era
37:15in maniera olistica
37:17il suo punto di vista
37:18come vede
37:19a questo punto
37:20il rapporto
37:21c'è necessità
37:22di fare una rete
37:23con i zooloprofilattici
37:24come la vede
37:25qual è la situazione
37:26attuale
37:26magari se la commissione
37:28da una
37:28perché di questa cosa
37:30la commissione
37:31magari non sa nulla
37:32ecco
37:32grazie
37:34a lei professore
37:36per la replica
37:37grazie al professor Crisanti
37:38per la domanda
37:39che
37:39è la domanda
37:42più intelligente
37:44che si può porre
37:45in questo ambito
37:46nel senso
37:47ho colto perfettamente
37:48io
37:49allora
37:49non io
37:50perché quando
37:51uso
37:51l'io
37:53in realtà
37:53rappresento
37:54tutti i colleghi
37:55siamo assolutamente
37:57condividiamo
37:58assolutamente
37:59la visione
37:59che per fare
38:00uno specialista
38:01di sanità pubblica
38:02è necessario
38:03metterci in rete
38:04con gli istituti
38:06zooprofilattici
38:06con le ASL
38:07e anche con
38:08l'istituto superiore
38:09di sanità
38:09anche se ovviamente
38:10in questo caso
38:11l'apporto è molto relativo
38:12la differenza
38:14è che
38:15l'OVUD
38:17è l'unico
38:18l'ospedale veterinario
38:20dei dipartimenti
38:21è l'unico presidio
38:22che fa clinica
38:23gli zooprofilattici
38:25non fanno clinica
38:26non è il loro compito
38:27di conseguenza
38:28non c'è una competizione
38:31c'è una integrazione
38:32adesso
38:33per fare un esempio banale
38:34il professor Chiesanti
38:36viene dall'università
38:37di Padova
38:38e quindi conosce
38:38perfettamente
38:39l'ambiente
38:39delle ASL
38:40del Veneto
38:41io prima di essere qui
38:42oggi ho sentito
38:43diversi direttori
38:44dei dipartimenti
38:46di prevenzione
38:46veterinaria
38:47delle ASL
38:48e loro tutti
38:49non vedono l'ora
38:50di poter sgravare
38:51l'attività
38:52del sistema sanitario
38:54nazionale
38:54veterinario
38:55in termini
38:56di utilizzo
38:57degli ospedali
38:58veterinari
38:58di diattici
38:59proprio perché
39:00a quel punto
39:00si potrebbe
39:01riorganizzare
39:02tutto il finanziamento
39:03che loro ricevono
39:04e che riescono
39:05a utilizzare
39:05sempre peggio
39:06e con sempre
39:07maggiore difficoltà
39:07in un'altra modalità
39:09quindi
39:09l'integrazione
39:11è la nostra visione
39:12ovviamente
39:13i laboratori
39:14dedicati
39:15degli istituti
39:15zooprofilattici
39:16sono in grado
39:17in termini
39:18di potenza
39:18di fuoco
39:19di erogare
39:20una quantità
39:21di esami
39:21a cui noi
39:22non possiamo
39:23neanche avvicinarci
39:24noi entriamo
39:25in termini
39:25qualitativi
39:26sia per visione
39:27scientifica
39:28ma soprattutto
39:28per attività
39:29clinica
39:29lo stoprofilattico
39:31non visita
39:32il vivo
39:32visita ciò
39:33che è già
39:34trapassato
39:36questo è il senso
39:37ma credo
39:42che sia molto
39:43chiaro
39:43quello che
39:43sia stato
39:44rappresentato
39:45tra l'altro
39:45invito
39:45chi dei colleghi
39:46non ha
39:47avuto ancora
39:48occasione
39:48di approfondire
39:49che in particolare
39:50il disegno
39:50di legge
39:501380
39:51amplifica
39:52e declina
39:53da un punto
39:54di vista
39:54di proposta
39:55normativa
39:56proprio questa
39:56logica
39:57di rete
39:57e di valorizzazione
39:59integrata
40:00delle diverse
40:00competenze
40:01e conoscenze
40:02dando finalmente
40:03dignità
40:04di livelli
40:04essenziali
40:05di assistenza
40:05anche a tutta
40:06una serie
40:07di prestazioni
40:08che possono essere
40:09proficuamente
40:10offerte
40:10dagli ospedali
40:12veterinari
40:12universitari
40:13didattici
40:14in maniera tale
40:14che venga innescata
40:15una sinergia virtuosa
40:17dimessa al sistema
40:18di tutte le diverse
40:19competenze
40:20soprattutto
40:21si garantisca
40:23un combinato
40:24disposto
40:25anche rispetto
40:25a quella che è
40:26l'evoluzione
40:27formativa
40:28delle specializzazioni
40:29veterinarie
40:29che non possono
40:30continuare ad essere
40:31la cenerentola
40:32della prevenzione
40:33e che debbano
40:34essere messe
40:35in condizione
40:36di poter
40:36rappresentare
40:37un segmento
40:38straordinariamente
40:39e potentemente
40:41agito
40:42anche in termini
40:44di rafforzamento
40:45numerico
40:45e quantiqualitativo
40:47dando contezza
40:48di quello
40:48che è già
40:49la consistenza
40:50estremamente
40:51importante
40:52di expertise
40:53che il nostro
40:53sistema paese
40:54esprime
40:55a livello europeo
40:56ed internazionale
40:57proprio nel segmento
40:59della veterinaria
41:00e che credo
41:01rappresenti anche
41:02un elemento
41:03di forte crescita
41:04competitiva
41:04e di sviluppo
41:07che non può
41:08non essere considerato
41:09un patrimonio
41:10di conoscenze
41:11e di dimensioni
41:13su cui investire
41:14anche dal punto
41:15di vista
41:16di quello
41:16che è
41:17un tema
41:18che è stato
41:18ben ricordato
41:19testè
41:20e che viene
41:21evidentemente
41:22affrontato
41:23anche
41:23nella proposta
41:25di legge
41:26che ricordavo
41:26prima
41:27e che
41:28a prezzo
41:28sia sentita
41:30in maniera
41:30trasversale
41:31a tutte le forze
41:32di maggioranza
41:33e di opposizione
41:34come priorità
41:35perché fa
41:36ben sperare
41:37sul fatto
41:37che dobbiamo
41:38evidentemente
41:40porci
41:42e risolvere
41:43positivamente
41:44un problema
41:45che vede
41:46oggi
41:46gli specializzanti
41:49in generale
41:49i ricercatori
41:50di questo segmento
41:51ancora economicamente
41:53troppo poco
41:53valorizzati
41:54e quindi
41:55è giunto
41:55anche il momento
41:56che la dimensione
41:57economica
41:58della specializzazione
42:00veterinaria
42:01abbia
42:01riconoscimento
42:03di pari dignità
42:04che merita
42:04ringrazio
42:06ancora
42:06il professor
42:07Zotti
42:08e ringrazio
42:08i colleghi
42:09che sono intervenuti
42:10con i loro
42:11proficui interventi
42:12dichiaro chiuso
42:13e terminato
42:14l'attuale ufficio
42:15di presidenza
42:16delle riunite
42:16settimedecima
42:17buon proseguimento
42:19dei lavori
42:19a tutti
42:30grazie a tutti
42:32e
42:33grazie a tutti
42:35Grazie a tutti.

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