- 20/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Prestazioni sanitarie - Audizioni - CIMO-FESMED, FIMMG e FIMP
Alle ore 13, La Commissione Affari sociali, nell'ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge approvato dal Senato, recante “Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria”, ha svolto l'audizione Federazione sindacale medici dirigenti (CIMO-FESMED), Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG), Federazione italiana medici pediatri (FIMP).(20.05.25)
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Alle ore 13, La Commissione Affari sociali, nell'ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge approvato dal Senato, recante “Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria”, ha svolto l'audizione Federazione sindacale medici dirigenti (CIMO-FESMED), Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG), Federazione italiana medici pediatri (FIMP).(20.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Il ciclo di audizioni informali nell'ambito dell'esame in sede referente dell'insegno di legge
00:07Atto Camera 2365 Governo, approvato dal Senato, recante misure di garanzia per l'orogazione
00:14delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria.
00:19Ricordo che l'oderna audizione sarà svolta consentendo la partecipazione in videoconferenza
00:24sia dei deputati che dei soggetti auditi, secondo le modalità stabilite dall'Aggiunta per regolamento.
00:31Partecipano all'audizione odierna per la Federazione Sindacale Medici Dirigenti
00:37Cimo Fesmed, Presidente Guido Quici, per la Federazione Italiana dei Medici Medicina Generale
00:43FIMG Carlo Curato, la componente dell'esecutivo FIMG Nazionale, per la Federazione Italiana
00:49Medici Pediatri Antonio Davino, Presidente. Saluto e ringrazio i nostri ospiti per aver
00:55accolto l'invito della Commissione. Avverto che, secondo quanto stabilito dall'Aggiunta
01:00per regolamento, le audizioni informali possono essere trasmesse attraverso la web tv della
01:05Camera dei Deputati, con il consenso degli auditi. Se non vi sono obiezioni da parte dei
01:11nostri ospiti, dispongo l'attivazione dell'impianto. Ricordo che allo svolgimento di ciascuna relazione,
01:16che pregherei di contenere entro sette minuti, potranno seguire eventuali domande da parte
01:23dei Deputati e quindi la replica degli auditi. La documentazione acquisita sarà resa disponibile
01:29ai Deputati attraverso l'applicazione Geocamera e sarà altresì pubblicata sul sito internet
01:35della Camera dei Deputati. Do quindi la parola a Guido Quici. Prego.
01:46Dottor Quici ci ascolta? Nel frattempo che si collega il dottor Quici darei la parola
02:09al dottor Carlo Curatola. Prego.
02:15Buongiorno, illustre Presidente e illustri componenti della Commissione. So che è stato
02:21anticipato anche un nostro documento e poi mi darete verifica rispetto alla ricezione
02:27dello stesso. Avendo sette minuti proverò ad essere più possibile aderente al documento
02:33stesso. Innanzitutto grazie. FIMS sottolinea la rilevanza strategica del coinvolgimento
02:40della categoria in merito alla messa a punto di misure per la garanzia e l'erogazione delle
02:43prestazioni sanitarie e ringrazia per il coinvolgimento in audizione. L'analisi del testo di legge
02:50ci consente sicuramente di apprezzare la chiara intenzione dei legislatori di concedere spazio
02:55evolutivo alla nostra figura professionale nell'ambito di legazione concillare di prestazioni di norma
03:01svolte peraltro in ambito specialistico tramite la condizione della diagnostica di primo livello
03:07presso gli studi di medicina generale. Questo tipo di intenzione tra l'altro ben declinata
03:13in articolo 1,6 consentirebbe per esempio di dirimere dubbi e incertezze sulla necessità
03:20di potenziare il PDTA per la presa in carico dei pazienti cronici che nella disponibilità
03:24di questo tipo di strumentazioni sgraverebbero la specialistica ambulatoriale di quella quota
03:29parte di prestazioni effettuabili nel nostro setting, quota parte di prestazioni necessarie
03:33al monitoraggio delle complicanze eseguite spesso in assenza, eseguite prescritte da parte
03:40nostra spesso in assenza di segni e sintomi che ne sollecitino un videat specialistico
03:46in tempi rapidi. Tale passaggio normativo spieghiamo che possa consentire di sbloccare
03:52definitivamente le risorse già stanziate peraltro con la legge di bilancio 2020, articolo
03:581,449,450 della legge 27 dicembre 2019 numero 160 e già ripartite alle regioni ma che a parte
04:08circoscritte esperienze locali che ci risultano, per il resto ci risultano ancora non destinate
04:15o ad oggi inutilizzate o non messe nella disponibilità della medicina generale.
04:21Quindi benvenga se questo passaggio normativo possa fungere da taspina irritativa perché
04:30si metta a disposizione questo tipo di risorse già previste per la medicina generale.
04:37Se dovrebbe guardare la medicina di famiglia, consentitemi, non come un insieme di soggetti
04:41che erogano prestazioni ma come una categoria capace di realizzare una poderosa offerta
04:46assistenziale di primo livello, un'offerta capillare e appropriata. La medicina di famiglia
04:50può arrivare a diagnosi di maggiore precisione restando nel proprio setting, riducendo gli accessi
04:56in proprio pronto soccorso e gli esami di secondo livello ai soli veramente necessari.
05:02Tutto questo poteva essere già realizzato già da anni ma è fermo per volontà o capacità
05:08delle regioni. Molto apprezzata nel contesto dell'articolo 1 anche la stesura del comma
05:128 che vede nella telemedicina e nel teleconsulto uno strumento di garanzia e supporto all'integrazione
05:17ospedale e territorio tra professionisti che lavorano insieme migliorando gli obiettivi comuni
05:22in termini di appropriatezza prescrittiva e mettendo al centro i fabbisogni di salute degli
05:30assistiti. Senza alcun dubbio però è l'articolo 10 che fa la protagonista, che si prende
05:36lo spazio più rilevante rispetto a quello che consegna alla medicina generale il disegno
05:45di legge. Soprattutto per quel che concerne la capacità della medicina generale di efficentare
05:50la propria risposta grazie all'utilizzo di nuove tecnologie. I 3 milioni di euro messi
05:55a disposizione alla medicina generale e della pediatria di libera scelta per implementare
05:59servizi o soluzioni digitali utili alla gestione automatizzata degli appuntamenti, la comunicazione
06:04con i pazienti e l'effettuazione di prestazioni di base di telemedicina, quali la televisita,
06:10rappresentano sicuramente un'ottima apertura all'innovazione.
06:14Attenzione però, non devono in nessun modo rappresentare un locus minoris resistenze alla
06:20tenuta di un sistema che nel governo della domanda trova la sua vera caratterizzazione
06:24grazie alla conoscenza della storia clinica e al rapporto fiduciario instaurato col paziente
06:29che oggi lega non solo la figura del medico al paziente, del medico di medicina generale,
06:35ma anche lega l'assistito alla figura degli infermieri, ai collaboratori di studio che lavorano
06:41in sinergia funzionale con esso. Ora, delle intenzioni del legislatore è quella di implementare
06:47la possibilità di prenotazione degli appuntamenti in maniera autonoma da parte degli assistiti
06:51tramite sistemi digitali, stiamo attenti. È quella che risulta di essere maggiormente fraintesa
06:57se lasciata l'autonomia decisionale dell'assistito. Autonomia che, se non regolata nella necessaria
07:06maniera e armonizzata nel filtro del micro team, costituito da medico di famiglia, collaboratore
07:15di studio e infermiera dello studio medico, amplificherebbe le presenze in studio di pochi,
07:20magari i più digitali, riducendo la disponibilità in termini di slots di visita disponibili
07:27a chi ne avrebbe poi realmente bisogno. Risulterebbe, peraltro, in contrasto con le intenzioni
07:32e il mandato del disegno di legge che vede nella proprietà degli accessi e delle prestazioni
07:37la sua centralità. Quindi, attenzione a questo passaggio. Molto bene, invece, tutte le altre
07:42intenzioni del legislatore riferite nella fattispecie all'implementazione del contatto
07:46che questi sistemi digitali consentirebbero e della televisita. Rimanendo in tema di televisita,
07:52non possiamo fare altro che accogliere con soddisfazione, con favore i contenuti dell'articolo
07:5613 che disciplina l'introduzione della modalità di visita con strumenti di telemedicina ai
08:01fini del rilascio della certificazione di malattia. Soluzione auspicata e già richiesta
08:06nella nostra federazione in epoca di pandemia SASCOV2 necessaria, da un lato, a non mettere
08:11a repentaglio la responsabilità di un atto medico, dall'altra a favorire le necessità
08:17di un assistito che potrà, nelle prime fasi di alcune patologie, trovare risposta
08:22nella televisita, televisita a cui potrà poi corrispondere una certificazione di malattia
08:28su una televisita, quindi su un esame obiettivo indiretto, laddove non si reputi necessario
08:35un esame obiettivo diretto, utile, quindi in studio, utile a una presa in carico più
08:40opportuna sotto la responsabilità del certificatore. Sottolineiamo e consentitemi di farlo anche in
08:47questa sede il rammarico per la bocciatura nel passaggio del provvedimento in commissione
08:51bilancio del Senato dell'emendamento che avrebbe cambiato la nomenclatura del diploma
08:54di formazione specifica in medicina generale in diploma di formazione specialistica in medicina
08:59generale. La motivazione non ci soddisfa, la motivazione che avrebbe determinato il passaggio
09:05di nomenclatura a un aumento di spesa è davvero difficilmente accettabile dalla nostra
09:15federazione, cosa insostenibile con un semplice cambio di denominazione senza intervenire
09:21con una modifica sostanziale poi peraltro di un decreto legislativo 368 del 99. Ci siamo
09:28chiesti alla luce della bocciatura determinata che senso abbia allora il dibattito che si
09:32sta affrontando con numerosi disegni di letto in discussione presso la Commissione Affari
09:35Sociali del Senato sulla trasformazione in scuola e specialità del corso di formazione
09:39specifica in medicina generale, se con la bocciatura descritta si certifica di fatto la mancanza
09:44di risorse per realizzare questa trasformazione. Il cambio di nomenclatura avrebbe rappresentato
09:52sicuramente l'avvio di un percorso lungo e dettagliato di trasformazione che deve passare
09:56per una modifica di leggi essenziali, alcune tra peraltro europee, che nella realtà è
10:01molto più complesso da realizzare. La medicina generale chiudo con un messaggio forte che spero
10:08che arrivi. La medicina generale non ha alcun timore di essere coinvolta e sfidata nelle
10:14politiche finanziate al governo della proprietà e delle liste d'attesa. Consapevole della centralità
10:20del ruolo rispetto a questo tipo di tematiche che riteniamo fondamentali per la tenuta di
10:26un sistema che per noi è un servizio, il Servizio Sanitario Nazionale.
10:31Grazie.
10:33Grazie a lei. Do quindi la parola al dottor Guido Quicci se è riuscito a collegarsi.
10:40ci siamo? Ci sente? Niente. Ma noi non lo sentiamo ora. Dottor Quicci?
11:04Andiamo avanti. Lo riprenderemo dopo. Quindi la parola al dottor Antonio Davino. Prego.
11:19Buongiorno a lei, illustre presidente, illustri onorevoli. Grazie innanzitutto per l'invito.
11:25La pediatria di famiglia insieme ai medici di assistenza primaria e agli specialisti ambulatoriali
11:31fa parte del sistema delle cure primarie. Io vorrei fare prima una premessa legata proprio
11:37al ruolo dei pediatri di famiglia che è quello della prevenzione. Noi ci occupiamo,
11:43la nostra mission sono gli aspetti preventivi che si svolgono, si esplicano attraverso le
11:49attività vaccinali, attraverso gli screening e quindi abbiamo letto veramente con attenzione
11:54queste misure per la garanzia dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie e per
11:59la riduzione delle liste d'attesa sono davvero importanti per noi perché partono da quello
12:06che è il nostro accordo collettivo nazionale. All'interno dell'accordo collettivo nazionale
12:11all'articolo 4 noi abbiamo proprio gli obiettivi prioritari di politica strategica nazionale.
12:18Ebbene tra gli obiettivi prioritari c'è il governo delle liste d'attesa però oltre
12:24il governo delle liste d'attesa c'è l'aggancio che noi riteniamo fondamentale alle malattie
12:29croniche e o al rischio di cronicità per i bambini e le malattie rare. Quindi l'aspetto
12:37preventivo ci riporta subito all'importanza del governo delle liste d'attesa perché il
12:43ricorso alla specialistica avviene per noi per la CUZI e sì ma soprattutto per la gestione
12:48delle cronicità e quindi anticipo che noi proporremo rispetto alla gestione delle cronicità
12:54un ruolo proprio della categoria dei pediatri di famiglia all'interno delle case della comunità.
13:01Però partiamo proprio da una disamina un po' più dettagliata. Il collega che mi ha preceduto
13:06ha già espresso alcuni concetti che noi condividiamo proprio come pediatria di famiglia quindi
13:12partendo dall'articolo 1 e io vorrei subito sottolineare come sia importante aggiornare il
13:19sistema di codifica diagnostica. Oggi molte strutture sanitarie utilizzano ancora il sistema
13:26ICD9 per la codifica della diagnosi nonostante raccomandazioni internazionali proprio e l'evoluzione
13:32delle classificazioni mediche quindi è chiaro che con l'introduzione del codice unico internazionale
13:38delle malattie prevista dall'articolo unico è cruciale passare al sistema ICD10 o preferibilmente
13:46anche all'ICD11 più evoluto perché questo comporterebbe ovviamente una maggiore precisione
13:52nella definizione delle patologie, comporterebbe una migliore integrazione con i sistemi sanitari
13:58internazionali, una maggiore accuratezza nella raccolta e nell'analisi dei dati epidemiologici
14:03e una miglior gestione delle liste di attesa con ottimizzazione delle risorse. Vorrei subito
14:09dopo far riferimento all'articolo 22 perché espandere l'espansione dell'osservatorio nazionale
14:15sul diabete tipo 1 e celiachia ha visto proprio la pediatria di famiglia fortemente coinvolta
14:21a seguito dell'attuazione della legge 130 del 2023. Come tutti sapete la legge 130 ha previsto
14:30lo screening in via sperimentale diciamo così per quattro regioni la Lombardia, le Marche, la Campania
14:38e la Sardegna screening per la diagnosi precoce di diabete tipo 1 e celiachia. Ebbene i risultati
14:46preliminari di questo screening che è avvenuto negli studi professionali dei pediatri di famiglia
14:52attraverso un semplice prelievo di sangue capillare sono risultati che non solo hanno mostrato come
14:59in Italia la prevalenza del diabete tipo 1 e celiachia sia più alta rispetto alla prevalenza
15:06attesa ma soprattutto hanno dimostrato come questo modello molto virtuoso che io ritengo
15:14possa essere un modello di riferimento anche per screening universali per future patologie
15:19diventa fondamentale proprio come modello da cui partire. Quindi all'inizio l'espansione
15:28dell'asservatorio nazionale sicuramente comporterebbe una facilitazione del tempo di comunicazione
15:35con la famiglia che è tempo di cura. Quindi informare l'abbiamo vissuto, io sono campano,
15:41l'abbiamo vissuto noi come gli altri colleghi delle altre tre regioni, informare adeguatamente
15:47i pazienti su programmi di screening e sulle nuove opportunità terapeutiche è cruciale
15:53per migliorare proprio l'aderenza e ridurre le complicanze. Quindi sicuramente destinare
15:59una parte delle risorse alla formazione degli operatori e alla creazione di materiali informativi
16:04aggiornati da divulgare per le famiglie diventa importantissimo. Anch'io voglio tornare
16:10sull'articolo 10 perché credo che sia quello nodale rispetto a questa proposta e questo
16:17articolo 10 prevede l'istituzione di un fondo di 3 milioni di euro per incentivare l'acquisto
16:23di soluzioni digitali da parte dei medici di assistenza primaria e dei pediatri di libera
16:29scelta. Quello che però voglio subito rappresentare è la capacità delle regioni di adottare degli
16:36accordi integrativi regionali. Mi spiego anche quello che era stato previsto rispetto all'utilizzo
16:43della diagnostica strumentale di primo livello e naturalmente mi riferisco al decreto ministeriale
16:48226 del 2002 dove venivano destinate proprio le risorse per il finanziamento degli strumenti
16:58di diagnostica di primo livello da utilizzare in ambito territoriale. Ebbene quel decreto
17:04ministeriale è attualmente inattuato. Quindi io sottolineo l'importanza che autonomia regionale
17:12è sicuramente. Autonomia differenziata va bene ma il coordinamento nazionale è fondamentale
17:18e quando intendo coordinamento nazionale intendo dire che il Ministero della Salute deve a mio
17:24avviso adempire a quella funzione istituzionale che è quella di raccordo rispetto a quello che
17:30le 20 regioni italiane e le due province autonome fanno in materia sanitaria e di monitoraggio
17:36e verifica degli obiettivi. Perché se è vero come è vero che la sanità è in materia
17:42demandata alle regioni è altrettanto vero che noi vogliamo garantire a tutti i bambini
17:48e a tutti gli adolescenti d'Italia le stesse opportunità, la stessa possibilità di accesso
17:55alle cure e soprattutto tutte le stesse necessità, gli stessi bisogni di salute debbono trovare
18:04soddisfazione nella stessa misura. Concludo proprio facendo riferimento a un altro articolo
18:10che è quello proprio che a mio avviso va sottolineato altrettanto importante, quello delle proposte
18:17relative per esempio all'articolo 10. La proposta operativa è quella di estendere le attività
18:26per esempio nella fascia che va dalle 20 alle 24 nelle aggregazioni funzionali territoriali
18:33pediatriche per dare una risposta sul territorio oppure ancora meglio prevedere all'interno delle
18:39case della comunità oltre dei percorsi strutturati per bambini con patologie croniche complesse
18:46anche dei percorsi che prevedano di gestire la cuzie. E quindi concludo dicendo che una parte
18:53di queste osservazioni verrà inviata proprio nei prossimi giorni come richiesto delle memorie
18:59perché credo che disegni di legge come questo debbono assolutamente trovare la condivisione
19:07delle organizzazioni sindacali ma soprattutto di tutte le categorie che poi sul territorio
19:13devono andare ad attuare quanto è stato egregiamente previsto a livello legislativo.
19:18grazie. Grazie a lei. Non so se il dottor Quici ci ascolta adesso. Ci proviamo? Ci proviamo. Perfetto.
19:31Sette minuti. Sì sì sì. Perfetto. Grazie innanzitutto dell'invito. Ma per quanto riguarda la necessità
19:40di intervenire sulle liste d'attesa assolutamente è un dato molto importante di un'iniziativa
19:46condivisibile e però ovviamente occorre affrontare secondo me e quindi implementare un intervento
19:53legislativo molto più organico perché le vere cause che sono i lunghi tempi di attesa,
20:00le difficoltà di accesso alle cure, la carenza di personale, l'aumento dell'auto the pocket
20:05è chiaro che diventa molto più complesso una riorganizzazione ed un intervento più strutturato.
20:13Io semplicemente ricordare negli ultimi 20 anni sono stati chiusi 38.500 posti letto, 78 milioni
20:20di prestazioni in meno, blocco del tetto di spesa a più di 20 anni, migliaia di ambulatori
20:25specialistici chiusi, quindi ridotta l'offerta sanitaria evidentemente si avrà un aumento
20:31dei tempi di attesa in carenza di personale e difficile poi recuperare. Entrando poi nel merito,
20:37nell'articolo 1 noi chiediamo che venga reintrodotto, purtroppo è stato eliminato al Senato la parola
20:43in maniera esclusiva perché certamente il ruolo e la responsabilità del medico compete nella diagnosi,
20:49prognosi e terapia al medico stesso, nelle prescrizioni specialistiche, però effettivamente
20:55con 31 professioni sanitarie c'è un'anarchia diffusa e non si riesce più a capire chi fa cosa
21:01e questo è un punto di vista medico legale che è molto molto importante. Siamo d'accordo
21:06sulla ricetta dematerializzata, sul sistema tessera sanitaria, telemedicina, però stiamo
21:13scoprendo in tutte le aziende che hanno dei sistemi informatici che non dialogano tra di loro,
21:18per cui la parte burocratica è aumentata notevolmente soprattutto per il sistema informatico, quindi
21:24occorre una progettazione seria e reale, quindi i piani strategici annuali e regionali e aziendali
21:31vista l'attuale carenza di personale devono preliminarmente tenere conto di una valutazione
21:37effettiva tra domanda e offerta, in base alle risorse che ho io posso offrire determinate prestazioni.
21:44Concordiamo sull'istituzione del sistema nazionale di governo delle liste attese, articolo 2
21:48e sull'articolo 3 sull'istituzione del registro dei segnalazioni, però prendiamo atto che
21:53nell'una e nell'altra, nella cabina di regia e nell'altra osservatoria non c'è prevista
21:59presenza dei sanitari, cioè di coloro che stanno sul campo e rappresentano la vera sentinella
22:04di quello che succede nelle strutture ospedaliere. Per quanto riguarda l'articolo 4, le disposizioni
22:10attive agli specialisti ambulatoriali interni, va bene l'incremento di 100 euro l'ordi, però
22:16io ricordo che il finanziamento non è aggiuntivo perché era già previsto dalla finanziaria
22:20del 2023. Le risorse destinate poi sono state dimezzate per i medici dipendenti a favore
22:27della specialistica ambulatoriale e che determina un problema nelle strutture ospedaliere che
22:33dovranno dimezzare ovviamente il numero di prestazioni da erogare. Per quanto riguarda
22:39l'articolo 7, io sono il primo a dire che bisogna fare una lotta contro i cosiddetti
22:46medici gentonisti, però il reclutamento del personale con contratti di collaborazione
22:51coordinata e continuativa inficia le assunzioni a tempo indeterminato, quindi precarizzi il
22:56lavoro e facili del clientelismo. Non si vuole purtroppo affrontare il vero problema di un'assunzione
23:03in piatta stabia il personale medico e infermerizio, sebbene carente però ci sono dei margini per
23:09poter operare, molte regioni non hanno superato il tetto di spesa imposto. L'altro problema
23:14riguarda i privati accreditati, molto bene l'intervento se hanno delle prestazioni di
23:21ricopro a favore delle reti dipendenti del pronto soccorso, però ricordiamo che i medici
23:27dipendenti delle strutture private non fanno un contratto da oltre 20 anni, c'è un vistoso
23:32dammico salariale e c'è una parese violazione dell'articolo 36 della Costituzione italiana,
23:37quindi lì bisognerebbe intervenire per dire guardate noi vi diamo dei finanziamenti per
23:42ridurre i tempi d'attesa, però voi dovete applicare i contratti di lavoro, cosa che di
23:47fatto non avviene. Per quanto riguarda l'organizzazione della rete di servizi laboratorio siamo assolutamente
23:53d'accordo che laddove non si adeguano con l'accreditamento occorre in ogni caso eliminare
23:59l'accreditamento stesso delle strutture e poi siamo un po' dubbiosi sugli sistemi
24:05di valutazione e misure premiati per ridurre i tempi d'attesa riguardanti i direttori di
24:13struttura complessa, perché voglio ricordare che i direttori di struttura complessa hanno
24:17un'indennità di risultato lorda di 4.000 euro, per cui oggettivamente non è che saranno
24:23efficaci. Tra l'altro molto spesso l'organizzazione non dipende neanche dal direttore di struttura
24:29complessa, ma dipende dalla missione, dalla missione aziendale e da quello che l'azienda
24:33decide di fare, se aprire oppure no o chiudere l'ambulatorio. Per quanto riguarda invece l'articolo
24:4017 dove si posticipa al 2030 la possibilità per i chimici dipendenti di accedere al concorso
24:47della dirigenza senza titolo di specializzazione, io ricordo che per gli altri fisici, farmacisti,
24:53medici occorre la specializzazione, quindi c'è una diseguità tra queste professioni e credo
25:01che occorra invece che gli stessi debbano fare il loro percorso avendo la specializzazione
25:08prima di poter fare il concorso. In non ultimo l'articolo 20, abbiamo letto che c'è da parte
25:17l'eliminazione dell'approvazione a parte dell'Assemblea degli ordini professionali
25:22del bilancio preventivo, del conto consultivo e della tasca annuale per le spese di gestione.
25:26Ebbene tale provvedimento ci appare in contrasto con i criteri di accessibilità e trasparenza
25:32che secondo l'articolo 1 del decreto 233 del 1946 dovrebbe invece caratterizzare l'azione
25:41degli ordini professionali. Quindi per concludere, noi siamo del parere che per ridurre i tempi
25:46d'attesa e per avere accesso a Elea non occorre una legislazione di dettaglio e complicata
25:52da coniugare e parzialmente utilizzata, ma un intervento legislativo organico di carattere
25:57generale di principio e l'altra normativa secondaria alla definizione degli aspetti organizzativi,
26:03pratici e di dettaglio.
26:06Grazie. Chiedo se vi siano domande da parte dei colleghi deputati.
26:11Mi pare di no, è stato tutto molto chiaro, abbiamo acquisito le vostre memorie, ci manca
26:21quella dei pediatri, spero che ci arriverà, in modo che i colleghi potranno prendere contezza
26:29delle vostre posizioni, delle vostre proposte. Ringrazio ancora una volta i nostri ospiti
26:36e dichiaro concluse le audizioni odierne. Buon pomeriggio.
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