https://www.pupia.tv - Roma - Prestazioni sanitarie - Audizioni - AGENAS-GIMBE-CORTE CONTI-FNOMCeO-FNOFI-CNOP-FID-ANDI-AMIRE-ENPAPI-MLC-Forum disuguaglianze e diversità-Cittadinanzattiva
La Commissione Affari sociali, nell’ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge approvato dal Senato, recante “Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria”, svolge le seguenti audizioni:
ore 14 Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas)
ore 14.15 Fondazione GIMBE
ore 14.30 Corte dei Conti
ore 14.45 Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri; Federazione nazionale degli Ordini della professione sanitaria di fisioterapista; Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi
ore 15.10 Fondazione italiana diabete; Associazione nazionale dentisti italiani
ore 15.30 Associazione medici italiani riforma ENPAM; Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica
ore 15.45 Gruppo Medical Line Consulting
ore 16 Forum disuguaglianze e diversità, Cittadinanzattiva. (11.06.25)
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La Commissione Affari sociali, nell’ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge approvato dal Senato, recante “Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria”, svolge le seguenti audizioni:
ore 14 Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas)
ore 14.15 Fondazione GIMBE
ore 14.30 Corte dei Conti
ore 14.45 Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri; Federazione nazionale degli Ordini della professione sanitaria di fisioterapista; Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi
ore 15.10 Fondazione italiana diabete; Associazione nazionale dentisti italiani
ore 15.30 Associazione medici italiani riforma ENPAM; Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica
ore 15.45 Gruppo Medical Line Consulting
ore 16 Forum disuguaglianze e diversità, Cittadinanzattiva. (11.06.25)
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Categoria
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NovitàTrascrizione
00:00Il ciclo di audizioni informali nell'ambito dell'esame in sede referente del disegno di
00:07legge Attocamera 2365, Governo, approvato dal Senato, recante misure di garanzia per
00:14l'erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria.
00:20Ricordo che l'odierna audizione sarà svolta consentendo la partecipazione degli auditi
00:26e dei deputati secondo le modalità stabilite e aggiunta regolamento in videoconferenza.
00:31Partecipa, accorpiamo tre audizioni, quindi ascolteremo il dottor Giulio Siccardi, direttore
00:40generale facente funzioni dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Regionali, Agenas, sanitari
00:47regionali, che saluto e ringrazio, il dottor Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione
00:58Gimbe, che saluto e ringrazio, e per la Corte dei Conti il dottor Mauro Oreficio, presidente
01:06di sezione, accompagnato dal dottor Giampiero Pizziconi, consigliere.
01:10Avverto che secondo quanto stabilito dalla Giunta per regolamento, le audizioni informali
01:19possono essere trasmesse attraverso la web tv della Camera dei Deputati con il consenso
01:26degli auditi.
01:29Se non ci sono opposizioni, attiviamo il servizio via web.
01:37Do la parola al dottor Siccardi.
01:40Grazie, buon pomeriggio, saluto l'onorevole Ciocchetti e tutti i presenti.
01:48Io ho preparato una piccola presentazione che, se siete d'accordo, condivido per cercare
01:56di… grazie, onorevole.
02:00Faccio solo appello a tutti quanti voi che purtroppo ci siamo allungati nei lavori della
02:06Commissione e poi riprenderà l'Aula, quindi se riuscite a contenere per sintetizzando i
02:14vostri autorevoli interventi.
02:15Grazie.
02:16Grazie.
02:17Grazie.
02:18Grazie.
02:19Grazie.
02:20Grazie.
02:21Grazie.
02:22Grazie.
02:23Grazie.
02:24Grazie.
02:25Grazie.
02:26Grazie.
02:27Grazie.
02:28Grazie.
02:29Grazie.
02:30Grazie.
02:31Grazie.
02:32Grazie.
02:33Un attimo che sto… clicchi un attimo sulla… ok, condividi, perfetto, allora spero che vediate le slide…
02:48Sì, tutto a posto, vediamo, vediamo, va davanti.
02:51Perfetto, allora io faccio una rapida carellata su alcuni articoli, su alcuni comma che ritengo significativi di questo disegno di legge.
03:03L'articolo 1, comma 1, anche sulla base dell'esperienza che abbiamo maturato in questi mesi con la piattaforma nazionale del liste di attesa, ritengo molto importante il comma 1, che è relativo alle prescrizioni,
03:22e particolarmente significativo il fatto che si tenda a prevedere la codifica del quesito diagnostico, che è importante per valutare la proprietà prescrittiva.
03:39E l'unica osservazione che faccio è che questo è ancora più importante perché oggi il testo è a testo libero, è un campo a testo libero, e molte volte non è presente.
03:55Sempre sullo medesimo articolo vi è al comma 2 una misura che riteniamo molto importante per la presa in carico.
04:04Su questo permetto di suggerire, di prevedere, sarebbe importante prevedere, che nel caso della presa in carico, come ho scritto qua, lo specialista ospedaliero prescriva le prestazioni di controllo e si preoccupi di fissare l'appuntamento.
04:24Dalla rilevazione che abbiamo fatto, in molte regioni questo avviene già, ma non in tutte le regioni, e questo sarebbe importante proprio per separare le prenotazioni delle prime visite,
04:39delle prime prestazioni, dalle visite di controllo e dagli approfondimenti diagnostici di controllo, che potrebbero non andare a intasare il CUP.
04:52Sul comma 3, sempre nel medesimo articolo, è inserita l'agenas, il ministero ha previsto di sentire l'agenas per la redazione dei PDTA in ambito oncologico,
05:12e questo riteniamo sia importante in quanto l'agenas è sede istituzionale per l'osservatorio e per il monitoraggio delle reti oncologiche.
05:25Poi più avanti vi farò vedere anche alcuni risultati sugli screening relativi all'anno 2024.
05:33Andando al comma 7, sempre nel medesimo articolo 1, è previsto che i direttori regionali della sanità e delle aziende sanitarie locali e ospedaliere
05:49producano un piano di attuazione delle direttive regionali coinvolgendo tutte le strutture pubbliche e private accreditate sul territorio di appartenenza.
05:59Su questo, suggeriamo di prevedere, di tenere conto nella programmazione anche della riorganizzazione e dell'aggiornamento delle agende di prenotazione,
06:17al fine proprio di garantire una dinamicità dei volumi dell'offerta.
06:20Da quanto abbiamo rilevato noi, alcune regioni, oltre a trasmettere le prenotazioni, di trasmettere anche le agende,
06:30abbiamo rilevato che in alcuni casi sono prontamente aggiornate rispetto alla domanda, ma in altri casi no.
06:38Quindi sarebbe importante forse integrare il comma 7 citando proprio la riorganizzazione e l'aggiornamento delle agende.
06:49E' poi importante ricollegare questo comma 7 all'articolo 12, comma 2, dove abbiamo visto con estremo favore
07:00il fatto che ci sia negli obiettivi dei direttori l'indelità di risultato legata almeno per il 30%
07:09al raggiungimento degli obiettivi sulle liste di attesa.
07:13Andando sempre velocemente al comma 8, qui abbiamo visto con favore il fatto come sia disciplinata
07:32anche l'utilizzo della telemedicina come indicazione di prescrizione, di prestazioni in telemedicina
07:40e questo per noi è importante anche perché siamo proprio alla vigilia, quest'anno verranno nei mesi di giugno e luglio
07:49collaudate le infrastrutture regionali telemedicina e quindi avviati i servizi su tutto il territorio nazionale
07:55per quanto riguarda poi l'articolo 11 sulla riorganizzazione della rete dei laboratori del Servizio Sanitario Nazionale
08:10anche qui accogliamo con favore quanto ha previsto il legislatore sul fatto che i laboratori possano erogare prestazioni telemedicina
08:21sanitarie in telemedicina ma riteniamo importante suggerire, quest'ultimo capoverso, di prevedere che le stesse
08:30siano erogate nel rispetto degli standard prestabiliti dall'Agenzia per la Sanità Digitale che ricordiamo è Agenas
08:39per fare in modo che anche le prestazioni erogate in telemedicina dei laboratori vengano poi a confluire
08:48nell'ecosistema dei dati sanitari nel rispetto degli standard dell'Agenzia.
08:54L'articolo 13 lo riteniamo innovativo perché prevede l'uso della telemedicina per la certificazione della malattia
09:06e quindi il fatto che la visita per certificare lo stato di malattia possa avvenire anche attraverso una
09:15televisita o attraverso strumenti di telemedicina e non più solo in presenza.
09:22E poi l'articolo 14 abbiamo visto con estremo favore gli investimenti che sono previsti per il 25 e per il 26 di potenziamento
09:40delle unità di medici psichiatrici e neuropsichiatri infantili e psicologi
09:48questo aiuterà a colmare il gap che oggi c'è tra gli standard e la dotazione.
10:00Ricordiamo che lo standard prevede un medico per il dipartimento di salute mentale e 0,5 per gli psicologi.
10:11Con questi incrementi abbiamo calcolato in base alle rilevazioni che abbiamo qua in Agenas
10:20grazie alla collaborazione col MEF andremmo praticamente a rispettare lo standard previsto.
10:29All'articolo 15 e arrivo sull'aspetto che ci vede coinvolti un po' di più
10:35sugli articoli 15 successivi è previsto un rafforzamento dello screening oncologici.
10:42Su questo noi abbiamo visto, come anticipavo, sulla base della rilevazione del 2024
10:52che l'estensione allo screening della mammella è stata del 94% su base d'Italia
10:59con un'adesione del 48%.
11:03Quindi questa adesione del 48% è sostanzialmente sopra il 50% per il nord Italia
11:11e circa del 47% per il centro d'Italia
11:15e invece è con un dato un pochino più in difficoltà sul sud Italia, il 38%.
11:23Quindi investire negli screening riteniamo sia importante.
11:31A questo proposito visualizziamo quella che è la rilevazione.
11:41Vedete che, credo che possa essere interessante per la Commissione,
11:48in base alla rilevazione Agenas, nel 2024 sono leggermente scesi gli inviti
11:56alla popolazione più o meno in tutte le regioni, tranne qualche caso come per esempio
12:08la Sardegna che ha incrementato, la Sardegna al Veneto che ha incrementato gli inviti.
12:15Ma quello che è più importante è che è salita l'adesione.
12:25Allora ricordo che il nuovo sistema di garanzia prevede che ci sia almeno il 35%
12:32di popolazione che partecipa allo screening di primo livello.
12:37Vedete che ci sono ancora 6 regioni che sono sotto il 35%, sono quelle evidenziate in rosso.
12:50Aspettate che nascondo questo così.
12:53Però 3 di esse, Calabria, Campania e Sardegna, anche se hanno dati inferiori,
13:01la Calabria è nettamente inferiore, mostrano una crescita e un incremento rispetto al 2023
13:09e quindi diciamo un incremento dell'adesione.
13:15Annovacamente, sempre per il tumore al seno, vedete che se si lascia da parte la Sicilia
13:36che ha un leggero decremento.
13:38Le pregherei, sono tutte cose molto interessanti, però le pregherei di...
13:43Ecco, arrivo, arrivo, assolutamente, arrivo alla conclusione.
13:50Quindi la conclusione, l'articolo 15 prevede una estensione degli screening
13:56alle fasce di età 45, 49, 70, 74, che ci trova d'accordo con le recenti pubblicazioni
14:07in materia oncologica.
14:09Quindi l'investimento aggiuntivo, a nostro avviso, risulta appropriato.
14:14E con questo, onorevole, avrei concluso il mio intervento.
14:18La ringrazio, se poi queste slide ce le può inviare, in modo che così tutti i colleghi
14:29potranno valutarle nella predisposizione degli emendamenti al testo del DDL Prestazioni.
14:37Darei adesso la parola al dottor Nino Cartabellotta, prego.
14:42Buongiorno, onorevole vicepresidente, buongiorno a tutti gli onorevoli deputati.
14:51Anche io condivido la mia presentazione immediatamente, così, diciamo, devo condividere lo schermo, però.
14:59Schermo applicazione, ok.
15:02Condividi, devo mettere questo qua.
15:05Bene, non mi soffermerò su quelli che sono, diciamo, aspetti tecnici, peraltro largamente
15:14approfonditi dall'ingegnese Cardi nella precedente audizione.
15:21Ho sintetizzato, diciamo, la mia presentazione in tre punti.
15:25Delle premesse con alcuni dati, analisi di alcune macro, diciamo, criticità con suggerimenti
15:30del DDL e delle conclusioni finali.
15:33Proprio questa mattina abbiamo reanalizzato i dati legati alla rinuncia alle prestazioni
15:38sanitarie che, secondo l'ultima indagine Istat, documentano che, di fatto, negli ultimi
15:45anni abbiamo visto questo incremento di persone che hanno rinunciato a una più prestazioni
15:51sanitarie.
15:51Ecco, non alle cure, questo, diciamo, lo abbiamo rilevato anche dal punto di vista del linguaggio,
15:56perché non è una rinuncia alle cure, ma una più prestazioni diagnostiche piuttosto che
16:00specialistiche, che sono poi quelle coinvolte nelle liste da test.
16:02Vedete che dal 22 al 23 al 24 siamo passati da 4,1 a 4,5 a 5,8 milioni di persone, quindi
16:09praticamente circa uno su dieci.
16:12Andando a guardare quelle che sono, diciamo, le due motivazioni che nell'indagine Istat
16:16vengono riportate, vedete che nell'ultimo anno sono schizzate particolarmente in alto
16:22quelle per lista d'attesa, perché le persone possono rispondere con più di una motivazione
16:27e vedete che se nel 23 più o meno, diciamo, le macromotivazioni erano prevalentemente allineate,
16:33nel 24, diciamo, è rimasta, è aumentata anche quella che riguarda la ragione economica,
16:38ma è schizzata in alto quello che riguarda le liste d'attesa.
16:41Ecco, vedete proprio in termini percentuali, se nel 22 rispetto al 23 il tema delle liste
16:47d'attesa ha determinato, diciamo, un incremento delle rinunce solo del 7%, nel 24 rispetto
16:54al 23 questo è aumentato del 50%.
16:56La nostra sensazione è che in questo momento tutto il sistema sanitario sia in difficoltà
17:01nell'erogare nelle tempistiche richieste le prestazioni, per cui il cittadino quando
17:05può, guarda magari alla sanità a pagamento, non la chiamerei nemmeno privata, se riesce
17:11a pagare, diciamo, o esige la prestazione, altrimenti la va, altrimenti rinunce, quindi
17:17è molto difficile identificare quali sono le reali motivazioni.
17:21Ecco, rispetto all'analisi del DPL, una prima criticità è ovviamente quella dell'imbarianza
17:26finanziaria, non ci sono risorse aggiuntive, tutte le misure previste sono a valere o sul
17:30fabbisogno sanitario nazionale standard o su risorse già stanziate da altre disposizioni.
17:35Questo ovviamente è inevitabile rispetto alla criticità generale del Paese dal punto di
17:41vista finanziario, però è evidente che se tutte le misure sono a valere sul fabbisogno
17:46sanitario nazionale standard, le regioni potrebbero essere, soprattutto quelle con un'erogazione
17:51più critica all'assistenza sanitaria, in difficoltà ad attuare alcune misure.
17:55Quindi l'impatto atteso della norma in un contesto di sottofinanziamento, che viene perpetrato
18:01diciamo da tanti anni, può avere questo tipo di criticità.
18:04L'approccio, le misure di approccio, un po' sulla scia del DL73, si concentrano prevalentemente
18:10sul potenziamento dell'offerta. Ci sono sicuramente strategie per governare la domanda, ma sono
18:15ancora relativamente minori rispetto a quello al potenziamento dell'offerta. E su questo
18:19ricordo che la letteratura dimostra che superato il cosiddetto effetto spugna, che dura qualche
18:25mese successivo al potenziamento dell'offerta, questo poi genera un'ulteriore domanda, spesso
18:30anche di tipo inappropriato. Il terzo tema è quello che riguarda la prepatezza delle prestazioni,
18:35su cui il disegno di legge prevede diverse strategie, perché le risorse disponibili
18:41dobbiamo utilizzate per le prestazioni realmente necessarie. Il decreto, il disegno di legge
18:47fa riferimento alle linee guida e buone pratiche dell'Istituto Superiore di Sanità, che sono
18:51necessari, però non sufficienti, se questi criteri di appropriatezza non vengono integrati
18:56nei sistemi di prescrizione e di rimborso delle prestazioni. Cioè il singolo medico difficilmente
19:02cambia comportamento solo sulla base di una linea guida nazionale se non esiste un'integrazione
19:07ai modelli organizzativi. E soprattutto tenendo conto che una quota di inappropriatezza deriva
19:12dalla domanda dei cittadini inappropriata, sarebbe opportuno prevedere anche misure di
19:16formazione e informazione per i cittadini per favorire l'uso consapevole dei servizi
19:20sanitari. Una criticità a nostro avviso non piccola è quella che complessivamente il
19:25DTL prevede 12 decreti attuativi, di cui due senza scadenze definite. È la storia anche
19:31del docente DL73 che ci insegna che l'adozione e la pubblicazione di questi atti può accumulare
19:37per ragioni di varia natura notevoli ritardi, compromettendo ovviamente e rallentando l'attuazione
19:42del riforme. E quindi è necessaria una forte regia centrale per rispettare le scadenze
19:46e ci vuole anche una maggiore collaborazione tra governo e regioni, soprattutto quando ci
19:50sono degli attiti che possono essere inevitabili in questo sistema di legislazione concorrente.
19:56Ecco qua ho riportato gli articoli che prevedono tutti i decreti attuativi, noi ovviamente
20:01ci siamo concentrati solo su quelli del capo 1, non siamo entrati nel merito di quelli
20:06del capo 2. Sul personale sanitario il decreto di segno legge prevede diverse misure tampone
20:11che possono essere utili nel breve periodo, il ricorso a specialisti convenzionati, i contratti
20:15flessibili, l'incarico libero professionale da attribuire ai medici informazione specialistica,
20:20la proroga dei limiti massimi in età pensionale degli universitari. Però è evidente che ci troviamo
20:25purtroppo in una fase molto critica di demotivazione e fuga dei professionisti sanitari e della
20:30sanità pubblica per cui accanto a queste misure tampone servono anche interventi strutturali
20:35per rendere nuovamente attrattiva la carriera nel servizio sanitario nazionale ed evitare
20:40questa emorragia di professionisti, non soltanto medici ma anche e soprattutto infermieri che come
20:45sappiamo rappresentano un po' la professione più carente. Sul tema del privato accreditato
20:50ci troviamo d'accordo all'espansione di quelle che sono un po' i tetti, però qualche
20:56perplessità sorge sullo fatto che gli incrementi percentuali fanno riferimento a una spesa storica
21:03che è quella del 2011. Inevitabilmente questo finisce per premiare quelle regioni che in quegli
21:09anni avevano un privato accreditato già forti a penalizzare quelle che magari lo hanno sviluppato
21:13nel corso di questi ultimi anni, però di fatto non possono godere delle risorse necessarie.
21:18Quindi è probabile che siano necessarie dei correttivi per riequilibrare la capacità
21:22di erogazione delle prestazioni tra territori riguardo al privato accreditato.
21:27Sulle misure premiali che riteniamo un intervento ottimale per mettere un po' come obiettivo
21:34nazionale quello del recupero della lista d'attesa, quindi obiettivi e misure premiali che come sapete
21:39vanno sia alle regioni, alle direzioni generali, sanitarie e amministrative, sia nel singolo
21:43direttore di struttura. Attenzione perché però in assenza di correttivi metodologici
21:48c'è sempre il rischio quando ci sono degli incentivi anche pesanti, fino al 30%, possono
21:53generare dei comportamenti opportunistici come per esempio la selezione di prestazioni più
21:58semplici o meno appropriate, quindi questo è un elemento da tenere sotto attento controllo.
22:04Concludo con la diapositiva finale. Noi riconosciamo i grossi sforzi legislativi, sia con il
22:09L73 che con questo disegno di legge il Governo ha messo in campo per affrontare il nodo delle
22:14liste d'attesa, però va riconosciuto e ripetiamo che queste liste d'attesa insieme all'affollamento
22:20dei pronto soccorsi e tutte le criticità che oggi gravano la sanità italiana sono solo
22:24un sintomo di quello che è un po' un indebolimento importante della sanità pubblica che richiede
22:29tante cose, richiede investimenti consistenti soprattutto per il personale sanitario che oggi
22:33rappresenta un po' la criticità e la criticità, richiede coraggiosse riforme organizzative,
22:38che è una completa trasformazione digitale che purtroppo non dipende soltanto dalla capacità
22:43delle regioni di arricchire il fascicolo sanitario elettronico, ma anche dal consenso dei cittadini
22:48che in alcune regioni, soprattutto del centro-sud, è molto molto basso, vanificando anche gli
22:53sforzi della digitalizzazione e ovviamente misure concrete che coinvolgono anche i cittadini
22:58per arginare la domanda inappropriata di prestazione sanitaria. Spero di essere stato nel tempo
23:02onorevole, grazie. Assolutamente sì, grazie. Do adesso la parola in rappresentanza della
23:10Corte dei Conti al dottor Mauro Refici, presidente di sezione. Prego.
23:17Sì, buongiorno a tutti, grazie intanto per l'amico. Da parte della Corte dei Conti, segnalo
23:26che la Corte dei Conti nel novembre del 2024 ha smotto una relazione ad hoc proprio sulla
23:31riduzione delle liste d'attesa relative alle prestazioni sanitarie non erogate nel periodo
23:36del Covid e con questo documento è stata evidenziata la difficoltà incontrata in particolare
23:44dal Ministero della Salute, lo svolgimento delle attività di coordinamento e monitoraggio
23:49sia sul versante della verifica della valuta programmazione, sia per quanto attiene alla capacità
23:54delle autonomie territoriali, nel comunicare tempestivamente il grado di raggiungimento
24:00degli obiettivi da esse programmate per la riduzione dei tempi di attesa relativa alle
24:04varie tipologie di prestazioni sanitarie. Sappiamo anche che nel giugno del 2024 è stato adottato
24:14come ben noto il decreto legge 73 appunto del 7 giugno 2024, convertito nella legge 107 del
24:2124, l'azione toglie la straordinaria necessità e urgenza di definire misure volte a garantire
24:27la tempestiva attuazione di un programma straordinario per la riduzione delle liste di attesa, per le
24:32prestazioni sanitarie a fine di superare le criticità connesse all'accessibilità e alla
24:37fruibilità delle prestazioni e garantire derogazione agli servizi entro tempi appropriati. In questo
24:43senso la Corte raccomandava un ripensamento dei meccanismi che delineano le modalità di individuazione
24:50degli obiettivi degli enti del servizio sanitario nazionale in materia di vista d'attesa e la
24:55determinazione e liquidazione delle relative risorse statali messe a disposizione auspicando
25:01in passenzo la velocizzazione dell'attuazione delle misure contenute nel citato del legge
25:0763 del 2024. In questo senso, nell'ambito anche del contraddittorio che è intervenuto
25:13con il Ministero della Salute, il Ministero ha confermato le difficoltà di poter disporre
25:17contempestività dei dati relativi all'effettiva riduzione delle liste da parte delle Regioni
25:23e delle province autonome, difficoltà che a regime naturalmente i meccanismi che sono
25:29stati previsti dal legge non dovrebbero ridurre. Per altrettanto, per quanto attiene invece
25:35ai dati relativi all'effettivo utilizzo delle risorse messe a disposizione dallo Stato
25:39per abbeviare le liste d'attesa, si continuano a riscontrare dati parziali e da confermare
25:47da parte dei tavoli di monitoraggio anche con riferimenti agli esercizi pregressi.
25:52In questa sede naturalmente si inserisce il disegno di legge di cui parliamo oggi e a
25:59tal proposito vorrei limitarmi a dei flash su alcuni aspetti particolari del disegno
26:05di legge. Appaiono in rilievo, in primo luogo, alla luce delle osservazioni che ho appena
26:12formulato, le previsioni dell'articolo 1,7 che demandano ai direttori regionali della
26:18sanità nell'ambito dei compiti di pianificazione o di organizzazione dei servizi sanitario
26:24regionali, l'elaborazione delle direttive per la predisposizione a livello aziendale
26:28di piani strategici annuali che contengono l'analisi e la previsione relativa alla domanda
26:34di prestazioni di specialistica ambulatoriale provenienti dai propri assistiti e alla corrispondente
26:39offerta aziendale, comprensiva anche di quelle delle aziende ospedaliere nonché degli
26:44avvocatori privati. La norma, indubbiamente, accentrando nella direzione regionale questi
26:53compiti certamente ha lo scopo e la finalità di semplificazione e anche di razionalizzazione
27:01del sistema, ma il rischio è che naturalmente non si possa far fronte a tutti questi compiti
27:06attraverso la mera direzione, anche perché tra l'altro questi sono compiti che sono alla
27:10base poi oltretutto di tutto il sistema che segue proprio ai fini della predisposizione,
27:15controllo e riduzione dei tempi delle liste d'attesa.
27:19In particolare poi l'articolo 2 del disegno di legge, in continuità con le previsioni del
27:23decreto legge 63, dove sono stati potenziati gli strumenti di monitoraggio a livello territoriale
27:29delle prestazioni sanitarie, introduce come è noto il sistema nazionale di governo delle
27:34liste d'attesa, il SINGLA, con funzioni riconducibili a quelle attualmente svolte dall'Osservatorio
27:39nazionale delle liste d'attesa governato dall'apposita cabina di regia presso il Ministero
27:44della Salute. Sul rapporto tra l'articolo 1 del decreto legge 73 e l'articolo 2 del disegno
27:50di legge va evidenziato che il sistema nazionale delle liste d'attesa è strettamente connesso
27:56con il piano nazionale di governo delle liste d'attesa, il PNGLA, e la piattaforma nazionale
28:02delle liste di attesa che è stata prevista nell'articolo 1 del citato decreto legge.
28:07Ovviamente è sotteso a quello che è la sconservazione quasi naturale della necessità di un coordinamento
28:15tra tutti questi soggetti che intervengono e che sono chiamati a intervenire e che nel
28:21coordinamento che nel disegno di legge non sembra emergere con estrema chiarezza.
28:29E quindi il rischio naturalmente è di avere ancora una difficoltà nell'elaborazione e nel monitoraggio
28:36dei dati che servono naturalmente per valutare i tempi e le priorità in particolare delle attese
28:43dei pazienti. Quindi tenuto conto delle difficoltà attuative del decreto legge 73, l'auspicio non può
28:50essere che nella delogizzazione dei procedimenti e soprattutto della migliore e più efficace comunicazione
28:56dei dati ai fini della loro interoperabilità. In particolare se il tema nazionale verrà
29:02alimentato nel quadro di lineato del comunicato disposto nel disegno di legge del decreto legge 73
29:07dai dati provenienti dalla piattaforma nazionale, diretta a realizzare l'interoperabilità con
29:13le piattaforme delle liste di attesa relative a ciascuna regione e provincia autonoma che come
29:18evidenziata in precedenza è in corso di attivazione.
29:20Sì, vediamo infine la stretta osservanza delle previsioni del comma 4 che inserisce
29:26la causa di invaglianza degli ordini finanziari disponendo che dall'attuazione delle disposizioni
29:31di quell'articolo di esame non devono derivare i luoghi o maggiori ordini a carica della finanza
29:35pubblica. Le amministrazioni competenti provvedono in questo caso agli attività privi previste
29:40nell'ambito delle risorse umane, strumentarie e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
29:45Tenuto conto della creazione di nuove articolazioni e soprattutto della necessità di creare una
29:52interoperabilità tra i vari soggetti, l'auspicio è che effettivamente questa cautela venga mantenuta
29:57strettamente in modo da non creare il nuovo ionico per la finanza pubblica.
30:03L'articolo 3 istituisce il registro delle segnalazioni a cui accedono i cittadini tramite
30:08il sito istituzionale. Agli omei derivanti dal funzionamento del registro quantificati in
30:1340.000 euro annui a che corre dal 2025 si provvede mediante corrispondente riduzione
30:20delle proiezioni e lo stanziamento del fondo speciale di parte corrente, iscritto ai fini
30:24del bilancio triennale 2426 dell'ambito del programma fondi di riserva e speciali per
30:30l'ammissione fondi da ripartire. In proposito non può non richiamarsi l'attenzione sulla
30:35necessità di una copertura a regime delle spese create dall'istituzione del nostro
30:404.000 euro annui.
30:445.000 euro annui.