- 11/06/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Medicinali critici - Audizioni - Farmindustria, Egualia, Sandoz, Agenzia italiana del farmaco (AIFA), Federfarma, Federchimica-Aschimfarma - COM(2025) 102 final
La Commissione Politiche Ue svolge le seguenti audizioni nell’ambito dell’esame, ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro volto a rafforzare la disponibilità e la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali critici, nonché la disponibilità e l’accessibilità dei medicinali di interesse comune, e che modifica il regolamento (Ue) 2024/795:
Ore 14.30 Farmindustria
Ore 14.40 Egualia
Ore 14.50 Sandoz
Ore 15 Agenzia italiana del farmaco (AIFA)
Ore 15.10 Federfarma
Ore 15.20 Federchimica-Aschimfarma (11.06.25)
#pupia
La Commissione Politiche Ue svolge le seguenti audizioni nell’ambito dell’esame, ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro volto a rafforzare la disponibilità e la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali critici, nonché la disponibilità e l’accessibilità dei medicinali di interesse comune, e che modifica il regolamento (Ue) 2024/795:
Ore 14.30 Farmindustria
Ore 14.40 Egualia
Ore 14.50 Sandoz
Ore 15 Agenzia italiana del farmaco (AIFA)
Ore 15.10 Federfarma
Ore 15.20 Federchimica-Aschimfarma (11.06.25)
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NovitàTrascrizione
00:00:00Saluto la dottoressa Lucia Leotti del Comitato di Presidenza di Farmindustria che è accompagnata
00:00:11dal dottor Paolo Daniele Siviero della Direzione Tecnico-Scientifica e da Nadia Ruozzi della
00:00:18Direzione Relazioni Istituzionali. Cedo quindi loro la parola pregandoli di contenere il loro
00:00:25intervento in quei 5 minuti anche al fine di consentire ai colleghi devutati che lo desiderino
00:00:32di prendere parte al dibattito che seguirà. Prego.
00:00:38Grazie Presidente, grazie di questa opportunità Presidente, gentili onorevoli in quanto Farmindustria
00:00:47ritiene fondamentale poter instaurare un dialogo tra le istituzioni e gli stakeholders sin dalla
00:00:56fase iniziale di tutti i dossier europei, proprio nell'ottica di un tema di interesse nazionale.
00:01:03Quindi grazie di questa opportunità. L'accesso dei pazienti a tutte le opzioni terapeutiche
00:01:10è una condizione necessaria per la salute della popolazione e per la sicurezza nazionale.
00:01:17Noi sappiamo che le carenze quindi sono un pericolo da contrastare con il massimo impegno
00:01:22come sta accadendo in Italia grazie all'impegno congiunto di governo e di industria.
00:01:28È importante sottolineare che si tratta di un tema sia sanitario che industriale e che
00:01:35una risposta strutturale dell'Europa richiede azioni per rafforzare l'autonomia strategica
00:01:42e consolidare le produzioni e le filiere al fine di limitare i rischi della attuale dipendenza
00:01:49diretta e indiretta da Paesi extra Europa per il 74% dei principi attivi e degli intermedi
00:01:58di uso più consolidato. È una situazione questa che si è creata negli anni da causa della
00:02:05globalizzazione dal quadro regolatorio dell'Europa troppo focalizzato sulla compressione dei prezzi
00:02:12dei farmaci. Quindi è importante analizzare le cause specifiche delle carenze, definire
00:02:21soluzioni appropriate e efficaci e valutare l'impatto dei provvedimenti sulla struttura industriale
00:02:27come correttamente segnalato dal Parlamento italiano, quest'ultimo elemento purtroppo
00:02:34troppo sottovalutato dalle istituzioni europee negli ultimi anni. Il rischio delle carenze
00:02:41di farmaci dipende dallo squilibrio tra la domanda globale che è in forte crescita e i vincoli
00:02:47alla produzione, messa in forte difficoltà dagli aumenti dei costi, uno shock che colpisce
00:02:53soprattutto l'Europa e mette in difficoltà la competitività e gli approvvigionamenti.
00:03:00Sappiamo tutti che i costi sono aumentati in maniera esponenziale a causa delle tensioni
00:03:07internazionali. Da oltre 36 mesi l'industria farmaceutica ha un aumento strutturale di circa
00:03:15il 30% dei propri costi rispetto al 2021. Pensiamo solamente ai costi dell'energia, dei trasporti,
00:03:22delle assicurazioni delle materie prime, mentre i prezzi che sono negoziati dalle autorità
00:03:29sono fermi o sono addirittura in calo. Quindi i margini delle imprese, specialmente su talune
00:03:36opzioni terapeutiche, sono alla soglia di insostenibilità. I farmaci più a rischio
00:03:45carenza sono quelli rimborsabili nel canale farmacia, che hanno un ricavo industriale estremamente
00:03:51basso, pochi centesimi al giorno, questi farmaci peraltro da gennaio 2025 hanno subito
00:03:58un'ulteriore riduzione del proprio ricavo industriale. Inoltre le industrie devono sopportare
00:04:06i costi di diversi provvedimenti europei, che come abbiamo detto non hanno mai valutato
00:04:11l'impatto sul settore industriale. Penso ad esempio alla direttiva per il trattamento
00:04:17delle acque reflui urbane, che impone ai soli settori farmaceutico e cosmetico i costi
00:04:24di smaltimento dei microinquinanti prodotti da tutti i settori. Un onere che supererà
00:04:32i 10 miliardi di euro l'anno di costi da sopportare da parte delle industrie farmaceutiche a livello
00:04:39europeo. Il nuovo sistema di stracciatura europeo, che ad oggi comporta una duplicazione dei costi
00:04:45per le produzioni destinate all'Italia, che sono già sottoposte a costi per l'attuale
00:04:51bollino, e gli addempimenti del Green Deal con reportistiche ambientali sulle retribuzioni
00:04:57che comportano costi estremamente impattanti e burocrazia, nonostante l'industria farmaceutica
00:05:05abbia da anni comportamenti molto virtuosi su questi temi.
00:05:08Inoltre l'Unione Europea non ha efficaci incentivi per gli investimenti. La risposta
00:05:17strutturale alle carenze è l'aumento della capacità produttiva. Altri macrosistemi mondiali
00:05:25stanno introducendo incentivi per gli investimenti. Basta leggere i giornali per vedere il tipo
00:05:31di impatto che gli Stati Uniti stanno cercando di dare per attrarre le produzioni nel loro
00:05:37area geografica. Invece l'Unione Europea non va in questa
00:05:41direzione. Il sistema di aiuti di Stato limita la capacità
00:05:46di sostenere gli investimenti. Gli incentivi comunitari come gli IPCEI o lo STEP non sono
00:05:54efficaci perché sono lenti, con poche risorse, senza neutralità tecnologica. Inoltre l'Agenzia
00:06:01europea per le sostanze chimiche sta lavorando a una proposta legislativa per vietare l'utilizzo
00:06:08delle sostanze per e polifloroalchiliniche, i FAS, necessarie per produrre principi attivi
00:06:16e farmaci. Questo significherà che in Europa non sarà più possibile produrre molti farmaci
00:06:23ma sarà solamente possibile importarli, esattamente in contraddizione con gli obiettivi di rafforzamento
00:06:32della filiera del critical medicine. Inoltre la nuova legislazione farmaceutica è un passo
00:06:39da ridurre ulteriormente la proprietà intellettuale del settore farmaceutico, nuovamente in contrasto
00:06:47con una volontà asserita di attrarre gli investimenti del settore all'interno dei nostri confini.
00:06:55Quindi il critical medicine act si pone il tema dei farmaci critici e delle carenze come se fosse
00:07:04un problema ordinario e non con la consapevolezza della necessità e urgenza di un approccio straordinario
00:07:13strategico. Per questo riteniamo che le soluzioni proposte siano di tipo prevalentemente burocratico
00:07:21e assolutamente non all'altezza della sfida di rafforzare la struttura produttiva. L'industria
00:07:28ritiene che ci siano molti elementi che necessitano forte miglioramento. Innanzitutto è necessario
00:07:35rafforzare la capacità produttiva europea con incentivi mirati e semplici. Vengono oggi
00:07:43definiti critici solo alcuni farmaci con criteri che non considerano la vulnerabilità complessiva
00:07:50delle catene di approvvigionamento. È necessario integrare i criteri che definiscono i farmaci
00:07:56critici con un approccio flessibile perché le carenze sono una sfida sistematica che si
00:08:02evolve in modo rapido e imprevedibile. Non significa che se un farmaco è stato carente
00:08:08oggi lo sia domani e non significa che un farmaco presente oggi non sia carente domani. Questo
00:08:16concetto incide anche sulla previsione di incentivi per la produzione per i progetti strategici
00:08:22localizzati in Europa. Positiva ma limitata se la lista resta quella attuale. Dobbiamo considerare
00:08:32strategici anche siti produttivi che potrebbero creare capacità produttiva di riserva da attivare
00:08:39in caso di carenze ed emergenze future non previste. È inoltre necessario rivedere il regime degli
00:08:46aiuti di Stato dato che la farmaceutica è considerata prioritaria dall'agenda strategica
00:08:53europea e quindi dovrebbe essere eliminato il riferimento agli articoli 107 che parlano
00:09:02di aiuti di Stato e 108 con la procedura di controllo degli aiuti di Stato e all'articolo
00:09:0815,1. È necessario inoltre fare una riflessione sul concetto dei sistemi di stoccaggio nazionali
00:09:17e rigidi. Oggi assistiamo a una proliferazione di requisiti di stock nazionali completamente
00:09:24scollegati tra loro che finiscono per essere controproducenti perché rendono il sistema
00:09:29più rigido e aumentano i costi logistici e i rischi di spreco. Sono quindi da evitare
00:09:37gli obblighi per le aziende farmaceutiche di conservare scorte, cioè di fare stockpiling
00:09:44in una fase di tensione tra domande e offerta e quindi più vulnerabili a rischi di carenze.
00:09:51Inoltre è necessario definire politiche per gli acquisti sostenibili per le imprese, prevedere
00:09:58che le gare per i farmaci non si basino su criteri di aggiudicazione riferiti solo al prezzo
00:10:04più basso, ma anche alla molteplicità di fornitori, filiere trasparenti, clausole contrattuali
00:10:10per consegna tempestiva, altrimenti si spingerà la filiera farmaceutica al di fuori dei confini
00:10:17europei. Limitare gli appalti collaborativi e congiunti a circostanze specifiche, chiaramente
00:10:24definite, poiché un'applicazione ampia non porterebbe benefici rispetto alle procedure
00:10:30degli Stati e renderebbe il mercato più rigido. Vanno inoltre evitate le duplicazioni
00:10:37negli obblighi per i produttori. L'articolo 29 prevede l'obbligo di fornire informazioni
00:10:43per i farmaci forniti negli Stati membri che potrebbero essere eliminati, prevedendo l'utilizzo
00:10:49di strumenti già disponibili e consolidati come il Sistema Europeo di Verifica di Medicina.
00:10:55In conclusione, il Critical Medicine Act può e deve essere un'opportunità per rafforzare
00:11:03l'autonomia strategica europea, ma solo se sarà accompagnato da strumenti industriali
00:11:09concreti e inclusivi. L'Italia, con la sua forza produttiva e la sua capacità di innovazione,
00:11:15è pronta a fare la propria parte. Paradossalmente alcune proposte del Critical Medicine Act rischiano
00:11:23di ostacolare riforme attuabili a livello nazionale che sono essenziali per affrontare
00:11:30in modo chiaro e urgente le sfide relative all'accesso dei pazienti o alla sicurezza
00:11:34dell'approvvigionamento nel breve termine. È importante mantenere e risolvere questi
00:11:41problemi con un processo di dialogo strutturato tra autorità locali e imprese.
00:11:47Farmindustria, nel ringraziare di questa opportunità, manifesta ancora una volta la propria disponibilità
00:11:55a collaborare con il Governo e con il Parlamento italiano e con le istituzioni europee per poter
00:12:01costruire un'Europa più resiliente, autonoma e vicina ai bisogni dei pazienti che in questo
00:12:08momento di tensioni geopolitiche globali estremamente importanti è quanto mai importante e fondamentale.
00:12:17Grazie alla dottoressa Leotti. Apriamo il dibattito e chiede di intervenire l'onorevole
00:12:26De Monte.
00:12:28Grazie Presidente, grazie a lei dottoressa per questo suo intervento. Pone dei temi importantissimi
00:12:36perché si dice che l'Unione Europea è stata costruita certo dai pazzi fondatori ma anche
00:12:41dai momenti critici che ha affrontato e questo sicuramente è stata la pandemia. La pandemia
00:12:47ha rappresentato un po' un bivio tra prima e dopo perché ci ha messi di fronte alla difficoltà
00:12:52del reperimento delle materie, ha creato nuovamente delle barriere e questo come diceva lei bene
00:12:59rischia di essere una barriera rispetto ad un settore che peraltro rappresenta una percentuale
00:13:05significativa del PIL, un importantissimo settore dell'export. Quindi il fatto di avere oggi
00:13:12una lista chiusa non rappresenta probabilmente la strada migliore per avere una resilienza di cui lei
00:13:19prima parlava nelle sue conclusioni. Quindi questa lista chiusa potrebbe essere superata con dei progetti
00:13:27di rilevanza strategica. Ecco, rispetto a questa possibilità, secondo lei potrebbe essere una soluzione
00:13:35a questo problema, cioè il fatto di avere questi progetti strategici in maniera strutturata potrebbe essere una soluzione
00:13:42per superare questo limite che è significativo perché in realtà noi parliamo peraltro di tutela della salute pubblica
00:13:50e quindi a maggior ragione dobbiamo avere questa resilienza, questa possibilità di tutelare non solo un sistema di industria
00:13:57ma appunto un settore così importante, qual è la tutela della salute pubblica. Grazie.
00:14:04Grazie all'onorevole De Monte e naturalmente in sede di replica è possibile intervenire, credo.
00:14:12Grazie, onorevole, di questa domanda che mi dà l'opportunità di ribadire nuovamente il concetto da cui dobbiamo partire.
00:14:22Non si può parlare di garanzia per i cittadini europei di fronte a carenze dettate da momenti che possono essere contingenti
00:14:33oppure diventare strutturali a causa appunto delle tensioni geopolitiche che abbiamo nel mondo
00:14:39se l'Europa continua ad avere una dipendenza pressoché totale da forniture di paesi extraeuropei.
00:14:46Quindi il tema che lei sollevava di avere progetti strategici che possano contribuire a localizzare all'interno dell'Unione Europea
00:14:56sempre più strutture produttive di farmaci automaticamente significa avere all'interno dei nostri confini
00:15:04la capacità di reagire autonomamente a qualsiasi sfida che il contesto globale ci possa presentare.
00:15:13Quindi benvengano i progetti strategici. L'unico caveat da parte nostra è che il respiro deve essere veramente un respiro strategico
00:15:24e non deve essere un'addizione di complessità e di burocrazia come purtroppo vediamo e di limitatezza di risorse
00:15:34come purtroppo vediamo ad esempio all'interno del modello degli IPCEI che nasce bene ma poi alla fine non riesce realmente
00:15:44a diventare un elemento di attrazione in Europa degli investimenti delle nostre imprese.
00:15:54Grazie.
00:15:55Grazie.
00:15:55Grazie a tutti.
00:16:24Seguiamo con l'audizione informale dei rappresentanti di EGualia nell'ambito dell'esame a fini di verifica di conformità
00:16:41al principio di sussidiarietà della proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio
00:16:47che istituisce un quadro volto a rafforzare la disponibilità e la sicurezza dell'approvvigionamento
00:16:53di medicinali critici nonché la disponibilità e l'accessibilità dei medicinali di interesse
00:16:59comune. L'ordine del giorno reca l'audizione informale di rappresentanti di EGualia nell'ambito
00:17:10dell'esame e della verifica di conformità di cui accennavo. Avvetto che le audizioni sono
00:17:15trasmesse attraverso la web tv con il consento dei partecipanti. Se non vi sono obiezioni
00:17:21ne dispongo anche in questo caso l'attivazione. Saluto il direttore Michele Uda che è accompagnato
00:17:27dal dottor Carlo Pedata delle relazioni istituzionali di EGualia e cedo loro la parola pregandoli di contenere
00:17:35il loro intervento in 5 minuti.
00:17:43Grazie per questo invito, ringrazio la Commissione, il Presidente per questo ciclo di audizioni
00:17:49relative ad un provvedimento che è particolarmente significativo per tutta l'industria farmaceutica
00:17:55europea, in particolare per quella italiana. Cercheremo di fornire un contributo utile a mettere
00:18:03in prospettiva il senso di questo provvedimento rispetto alla situazione che l'industria farmaceutica
00:18:10a livello globale sta affrontando. Oggi la nostra associazione EGualia rappresenta nel nostro
00:18:16Paese le industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari a valore aggiunto.
00:18:21Sono circa 70 imprese attive sul territorio nazionale con oltre 40 siti produttivi dislocati
00:18:27principalmente nel nord e centro Italia e forniamo più o meno il 40% del fabbisogno
00:18:34farmaceutico nazionale in questo momento. Il Critical Medicine Act ha come suo obiettivo
00:18:41primario quello di migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento dei farmaci in Europa
00:18:44e la disponibilità di medicinali considerati critici per la salute umana. La proposta di
00:18:50regolamento mira infatti a ridurre la vulnerabilità della catena di approvvigionamento, oggi fortemente
00:18:55sotto pressione, rafforzare la resilienza industriale e promuovere gli investimenti garantendo
00:19:00un coordinamento più efficace tra gli Stati membri e le istituzioni europee. La domanda
00:19:05che credo sia importante porsi è per quale motivo è nata l'esigenza di varare questa
00:19:11proposta di regolamento, che peraltro, lo ricordo, nasce dal lavoro della Critical Medicine
00:19:16Alliance, un'alleanza tra istituzioni pubbliche e private che a Bruxelles ha lavorato nei passati
00:19:21due anni per generare un primo provvedimento normativo come quello in discussione. La nostra
00:19:27industria fornisce a livello europeo il 70% dei medicinali che sono dispensati tutti i giorni
00:19:33nelle farmacie e negli ospedali, che sono medicinali fondamentalmente scaduti di brevetto sui quali
00:19:39si è generata la concorrenza dei farmaci equivalenti. La crisi che stiamo affrontando è di sostenibilità
00:19:45industriale, soprattutto per le produzioni di larga scala, laddove moltissimi farmaci anche essenziali
00:19:51vengono acquistati dagli stati membri con prezzi negoziati particolarmente bassi, tali spesso
00:19:57da non coprire i crescenti costi di produzione. Da qui deriva il fenomeno che purtroppo tutti
00:20:01conosciamo, che è quello delle carenze e delle indisponibilità di questa tipologia
00:20:05di medicinali. Quindi accogliamo con grandissimo favore l'iniziativa, tuttavia se confrontiamo
00:20:11il rapporto strategico emanato dalla Critical Medicine Alliance, quindi il gruppo di lavoro
00:20:15che ha creato l'atto normativo. Questo confronto mostra una chiara convergenza sulle finalità
00:20:22generali, ma evidenzia differenze molto importanti nel livello di dettaglio. Il rapport infatti
00:20:28non si limita a definire obiettivi strategici, ma propone una mappatura concreta delle cause
00:20:33che sono la base della vulnerabilità della catena di approvvigionamento. La dipendenza
00:20:37da paesi terzi, India e Cina forniscono l'80% tra principi attivi e intermedi di sintesi
00:20:44a tutta l'industria farmaceutica europea e mondiale. Concentrazione delle produzioni
00:20:50in pochi stabilimenti, erosione dei margini industriali a causa ovviamente di modelli
00:20:55di prezzo e rimborso basati esclusivamente sul prezzo e assenza totale di incentivi per
00:21:01produrre in Europa medicinali a basso valore commerciale, ma a grandissimo impatto clinico.
00:21:06In altre parole sono i farmaci che le nostre imprese sono chiamate ogni giorno a mantenere
00:21:11in commercio. Quindi abbiamo davanti una straordinaria possibilità con il Critical
00:21:15Medicine Act, ma a nostro avviso vi sono alcuni correttivi che è necessario in qualche modo
00:21:21evidenziare. Prima di tutto gli strumenti di incentivo alla produzione industriale. Il
00:21:26testo di cui abbiamo preso visione si limita a riproporre strumenti già esistenti che non
00:21:33si sono rilevati di fatto efficaci per la produzione di farmaci a brevetto scaduto di larghissimo
00:21:38utilizzo. Spesso sono inaccessibili per le aziende di questo comparto che ricordo non
00:21:43sono aziende enormi in termini dimensionali, ma sono soprattutto piccole e medie imprese.
00:21:49Quindi nello specifico raccomandiamo di prevedere forme di incentivo che vadano al di là della
00:21:54logica degli aiuti di Stato, che rischiano di lasciare spazio alla sperequazione degli
00:21:58Stati membri che ovviamente hanno capacità di investimento molto differenziate, quindi
00:22:03attingere a fondi europei dedicati, prevedere l'erogazione anche al di sotto dell'attuale
00:22:08soglia di investimenti minimi che possono accedere a questi strumenti che di 20 milioni di euro
00:22:12bisogna scendere quantomeno a 5 milioni di euro di limite di partenza, come valore di
00:22:17investimento richiesto per accedere a questo tipo di incentivi. Non devono contemplare
00:22:22limitazioni legate alla posizione geografica, perché oggi l'industria farmaceutica si avvale
00:22:26di un substrato produttivo, tecnico e scientifico che è concentrato in alcune zone. Quindi
00:22:32sarebbe impensabile in tempi brevi riuscire a implementare questo tipo di produzioni in
00:22:38zone del Paese o degli Stati membri che non sono in grado di poter recepire questo tipo
00:22:43di investimenti e prevedere una semplificazione delle modalità di accesso e chiaramente la
00:22:49svolucratizzazione. Secondo elemento fondamentale è urgente rivedere la lista dei farmaci critici,
00:22:56ricordo che il Critical Medicine Act si rivolge a sostenere la produzione di quei medicinali
00:23:02che l'Agenzia Europea dei Medicinali ha definito come critici, sono più di 280. Permettetemi
00:23:08di dire che quando tutto è critico e complesso puoi riuscire a identificare realmente dove
00:23:14c'è necessità di intervenire. Quindi quella lista a nostro avviso andrebbe ridotta sensibilmente
00:23:19integrando nei criteri che sono stati scelti per selezionare i medicinali il criterio della
00:23:25vulnerabilità della catena di prodigionamento. Quando vediamo che su una molecola abbiamo
00:23:29uno o due produttori rimasti a livello europeo, voi audirete una nostra azienda associata subito
00:23:34dopo, Sandorz, che è la principale azienda produttrice in Europa di farmaci antibiotici,
00:23:40ecco quello è un criterio che dovrebbe in qualche modo evidenziare maggiormente la criticità.
00:23:45Terzo punto, la riorganizzazione normativa in termini di stock di sicurezza, il cosiddetto
00:23:52stockpiling. Ogni paese europeo sta facendo in qualche modo una sua politica di accaparramento
00:23:58delle scorte che non farà altro che ingenerare ulteriori ferromini di carenza. Io faccio un
00:24:03esempio per darvi un'idea e mi avvio la conclusione. Imponendo in Italia un solo mese di stoccaggio
00:24:11di medicinali, secondo la politica dello stockpiling, questo corrisponderebbe al fabbisogno mensile
00:24:16di Portogallo, Svezia, Danimarca, Austria e Croazia tutti insieme, significerebbe di
00:24:21fatto privare il mercato comune europeo di una quota molto significativa di questi prodotti.
00:24:25L'Italia non ha scelto questa strada, ma ahimè l'hanno scelta paesi come Francia e Germania,
00:24:30il che non fa bene alla libera circolazione delle merci e sicuramente non aiuta per combattere
00:24:35le carenze. Ultimo punto che credo a nostro avviso sia quello più importante, tutte le
00:24:43misure che sono previste e ipotizzate nel critical medicine act verrebbero vanificate se non
00:24:51introducessimo dei correttivi di competenza degli Stati membri sulle politiche di fissazione
00:24:57del prezzo, del livello di rimborso e delle procedure di acquisto pubbliche legare nel caso
00:25:03italiano a livello regionale. Sul primo profilo i rischi di carenza e vulnerabilità della
00:25:09catena di approvvigionamento di un farmaco dovrebbero essere tenuti in considerazione
00:25:13nel momento in cui si stabilisce il prezzo e il livello di rimborso, per garantire che
00:25:17più produttori siano in grado di poter fornire quel prodotto. Sul secondo profilo raccomandiamo
00:25:22l'adozione di una norma che imponga a livello regionale l'adozione dei modelli di gara
00:25:28multiaggiudicatario, cioè con più fornitori e non basati unicamente sul prezzo più basso
00:25:33ma per esempio sui criteri dell'offerta economicamente più vantaggiosa. E in ultimo basti pensare
00:25:39ad esempio agli oncologici iniettabili di prima linea, noi ne forniamo oltre l'80% agli ospedali
00:25:45italiani, se si lascia inalterato il meccanismo del payback farmaceutico sia in ospedale, lo
00:25:51ricordo perché non tutti sanno ma esiste un payback farmaceutico anche per i farmaci venduti
00:25:56in farmacia, è chiaro che sarà difficile poter mantenere in commercio quei prodotti
00:26:02che sono stati generati dall'industrializzazione degli stabilimenti produttivi grazie agli
00:26:09incentivi che potrebbero venire dal critical medicine act. Stiamo parlando per i medicinali
00:26:13fuori brevetto acquistati in gara di un prelievo che vale il 15% del fatturato ogni anno per
00:26:19le imprese e si sta avvicinando a quasi il 18%. Nel caso dei prodotti venduti in farmacia
00:26:26alle imprese sono richiesti circa 170 milioni di euro l'anno di payback per la spesa pubblica.
00:26:33Questi sono elementi che in qualche modo se non affrontati e risolti non aiuteranno certamente
00:26:40a garantire la sopravvivenza dei prodotti di larghissimo utilizzo. Io faccio un esempio
00:26:45molto semplice per concludere, 4 milioni di persone in Italia si curano con un medicinale
00:26:52per il diabete che costa 1,50 euro per un mese di terapia. Significa che questo prodotto se
00:26:59non sarà più sostenibile e dovesse sparire dal commercio, il grande problema non sarà
00:27:03soltanto quello della spesa pubblica che ovviamente dovrà aumentare per poter garantire
00:27:08un'alternativa, ma il problema sarà che questi pazienti non avranno accesso più a queste
00:27:12terapie salvavita. L'obiettivo quindi di questa proposta è che garantire che i pazienti
00:27:17abbiano accesso continuo alle terapie tempestive, medicinali critici, evidentemente ha necessità
00:27:23in una fase mondiale nel quale le tensioni commerciali sono molto forti e dove i tre continenti,
00:27:28Europa, Stati Uniti e il sudest asiatico stanno investendo molto non solo in ricerca e sviluppo
00:27:35ma anche nel rafforzamento della produzione industriale, l'Europa non può perdere questa
00:27:40occasione, ma bisogna contemplare le due facce della medaglia, quella della politica industriale
00:27:47che è prevista nel Critical Medicine Act con la riforma della regolamentazione a livello
00:27:52nazionale per le politiche di prezzo rimborso e acquisto di questi medicinali. Il 25% dei
00:27:58medicinali fuori bravetto oggi in Italia ha un prezzo ricavo industria sotto i 2,50€ e
00:28:04purtroppo le carenze sono aumentate vertiginosamente negli ultimi 4 anni. Vi ringrazio per l'attenzione,
00:28:10abbiamo depositato una memoria che poi credo sia già stata condivisa.
00:28:14Grazie al dottor Huda e ci sono interventi, l'onorevole De Monti.
00:28:21Grazie Presidente, grazie per questa sua relazione e anche per averci condiviso subito il documento
00:28:27che è importante proprio per fare il focus da parte mia su due domande che attengono al
00:28:32modo di sostenere questo importante settore dell'industria e in particolare da quanto illustrato
00:28:39proprio nella pagina 4, cioè circa il modo per sostenere, le diceva prima, il tetto minimo
00:28:46di spesa è eccessivo perché comunque le piccole e medie imprese del settore non ci arrivano
00:28:51e dall'altro lato gli utili stati creano una sperequazione. Io ricordo che ad esempio
00:28:57anche in tema di De Minimis ci fu un ampio dibattito a suo tempo perché l'Italia era contraria
00:29:03in quanto sostanzialmente Francia e Germania riuscivano ad essere più forti, chiaramente
00:29:07circa la disponibilità da dedicarvi. Quindi è sempre difficile intervenire, però a proposito
00:29:13della prima domanda chiedo se secondo la vostra esperienza ci siano dei modi alternativi per
00:29:20sostenere il settore, ossia qui si cita EU4Health in sostanza, domando se potrebbe essere ad esempio
00:29:28una strada quella di Horizon, cioè in che misura, qual è l'elemento di costo maggiore, ad esempio
00:29:33la ricerca immagino. Ecco potrebbe essere questo filone di finanziamento oppure quello
00:29:40di InvestEU che sostanzialmente ha il meccanismo dell'effetto leva, quindi sostenere gli investimenti
00:29:45attraverso una contribuzione pubblica con l'investimento privato. E poi l'altra domanda
00:29:52è un po' più generale, visto che parliamo di settori strategici. Secondo voi come si potrebbe
00:29:59ancora più sostenere, magari in maniera più diversificata, il settore dell'industria
00:30:05farmaceutica per considerarla, nel considerarla il cosiddetto campione europeo. Cioè il settore
00:30:12campione europeo si ne parlava già anni fa, proprio successivamente alla pandemia, cioè
00:30:16noi dobbiamo tutelare le nostre produzioni strategiche europee perché, come avete ben detto,
00:30:20il mercato è mondiale, quindi non è che noi autoregolamentandoci con gli aiuti di Stato
00:30:25in realtà ci facciamo un aiuto per usare un gioco di parole, in realtà ci facciamo
00:30:30un'autolimitazione che ci danneggia a livello mondiale. Quindi queste due domande sono una
00:30:34come finanziare, magari se avete dei suggerimenti in proposito e secondo voi come possiamo tutelare
00:30:41i campioni europei, in particolar modo il settore farmaceutico. Grazie.
00:30:45Prego, dottor Rubo, per una replica.
00:30:50Grazie per queste domande, onorevole, e credo che siano particolarmente significative nell'ambito
00:30:57dell'analisi del Critical Medicine Act, perché gli strumenti ad oggi esistenti, lei ne ha citati
00:31:02alcuni, hanno al centro ricerca e sviluppo e quindi vanno a toccare una parte essenziale
00:31:11del sistema farmaceutico e dell'industria farmaceutica europea, certamente molto importante
00:31:17per l'accesso alle nuove terapie. Il problema è che l'80% dei cittadini europei e quindi
00:31:24anche italiani si cura quotidianamente soprattutto con medicinali molto più consolidati nel tempo,
00:31:33che esistono in commercio da 20, 30, 40 anni e che non hanno un tema relativo alla ricerca
00:31:39e sviluppo, ma hanno un tema di produzione industriale. Quindi nessuno degli strumenti
00:31:44esistenti, tantomeno purtroppo quelli che lei citava come per esempio Horizon Europe,
00:31:49possono essere adattati a questa esigenza, perché hanno il limite di indirizzarsi esclusivamente
00:31:56all'innovazione cosiddetta breakthrough, cioè ciò che oggi non esiste e che in futuro potrà
00:32:01essere portato ai pazienti frutto della ricerca, quei programmi di investimento esistono e sono
00:32:07accessibili. Ad oggi tutti i tentativi di utilizzare gli strumenti europei esistenti,
00:32:13per esempio i cosiddetti IPCI o IPCEI, cioè i progetti di importanza strategica europea,
00:32:20non sono stati in grado di superare i limiti normativi che questi strumenti hanno indirizzandosi
00:32:25a quel tipo di innovazione e sviluppo e non alla produzione su larga scala. Quindi quello
00:32:31che noi abbiamo sottolineato alla Commissione europea e lo evidenziamo qua è necessario o
00:32:37individuare strumenti nuovi che devono essere adeguatamente finanziati, il Critical Medicine
00:32:42Act mette a disposizione 80 milioni di Euro, sono assolutamente una cifra irrisoria, considerate
00:32:49che l'Unione Europea ha investito sul progetto EU Gateway per produrre farmaci nei paesi emergenti,
00:32:552 miliardi di Euro. Non si sta occupando della produzione in Europa, ecco perché noi
00:33:01chiediamo che ci siano strumenti dedicati alla produzione industriale specifici. E in ultimo,
00:33:08rispetto all'ultima domanda, c'è un elemento che credo sia abbastanza essenziale da evidenziare.
00:33:16Noi possiamo immaginare di creare lo strumento migliore di incentivo alla produzione industriale
00:33:21su larga scala, che peraltro sia orientato a migliorare sotto il profilo del rispetto ambientale,
00:33:27delle tecnologie produttive, c'è tanto che si può fare perché la nostra industria è
00:33:30all'avanguardia da questo punto di vista. Ma come ho detto all'inizio, noi rischiamo
00:33:35di costruire delle cattedrali nel deserto se poi immaginiamo di acquistare quei medicinali
00:33:41che abbiamo prodotto su larga scala, riniziato a produrre in Europa su larga scala, pensiamo
00:33:46di continuare a rimborsarli o ad acquistarli con le attuali politiche, perché quei prodotti
00:33:51non saranno da un punto di vista industriale sostenibili sul commercio e ricadremo esattamente
00:33:56nello stesso meccanismo perverso di non renderli disponibili poi ai pazienti.
00:34:03Grazie a Dottor Uda, grazie del prezioso contributo e dichiaro conclusa l'audizione.
00:34:08L'ordine del giorno rega l'audizione informale dei rappresentanti di Sandots nell'ambito
00:34:24dell'esame e fin di verifica di conformità al principio di sussidiarietà della proposta
00:34:29del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro volto a
00:34:33rafforzare la disponibilità e la sicurezza dell'approvvigionamento di medicinali critiche,
00:34:38nonché la disponibilità e l'accessibilità dei medicinali in interesse comune.
00:34:44Avverto che le audizioni sono trasmesse via web, se non ci sono obiezioni disporrei anche
00:34:50in questo caso l'attivazione.
00:34:51Saluto Paolo Fedevi, responsabile di Sandots, riscardo Scarpato, responsabile delle relazioni
00:34:58istituzionali, cedo loro la parola pregandoli di contenere l'intervento come il precedente
00:35:04nei cinque minuti.
00:35:05Prego.
00:35:06Ringraziamo innanzitutto onorevole Rotondi e tutto l'ufficio di presidenza della quattordicesima
00:35:13commissione per aver creato le condizioni per questo momento di confronto aperto, in questo
00:35:19momento estremamente importante, vista la delicatezza dell'argomento e le ricadute
00:35:25dirette che questo tipo di tematica può avere per la popolazione italiana, la disponibilità
00:35:31farmaceutica come strumento di intervento per i pazienti italiani.
00:35:38Apprezziamo quindi l'importanza dell'apertura e anche quindi di poter portare la nostra visione
00:35:45in questo momento. Perché Sandots? Venendo al discorso perché Sandots è qui oggi. Sandots
00:35:52è leader globale ed europeo nei farmaci equivalenti e biosimilari. Abbiamo una lunga storia che
00:35:59parte dal 1886 e in questo tragitto noi abbiamo toccato anche alcune tappe importanti, tra cui
00:36:08nel 1946 lo sviluppo, la ricerca, sviluppo e commercializzazione della prima penicillina
00:36:15orale. Questo ha rappresentato nell'immediatezza post bellica uno degli elementi fondamentali
00:36:24di impatto sull'aspettativa di vita, sull'allungamento dell'aspettativa di vita della popolazione, non
00:36:31solo italiana ma a livello mondiale. Altra data importante per Sandots è stata quella
00:36:37nel 2006 dove abbiamo messo a disposizione il primo farmaco biosimilare, farmaco biologico
00:36:45a brevetto scaduto, che ha aiutato ad ampliare ulteriormente l'accesso a terapie sempre più
00:36:53specifiche. Ma non è questo il tema di cui vorremmo parlare oggi. Ad oggi noi gestiamo 15 siti
00:37:00produttivi nel mondo, di questi 15 siti produttivi 11 sono in Europa, tra Germania, Spagna, Polonia,
00:37:08Austria e Slovenia. In particolare nel recente passato abbiamo fatto degli investimenti significativi
00:37:15nello stabilimento di Kundol in Austria, che rappresenta uno dei più avanzati sistemi di produzione
00:37:24integrata dal principio attivo farmaceutico al prodotto finito, di produzione interna europea.
00:37:33Questo lo dico soprattutto perché può rappresentare, è brutto da dirsi forse, ma può rappresentare
00:37:39un'anomalia, perché molto spesso le aziende su scala globale, noi siamo molto spesso aziende
00:37:45che producono farmaci, che mettono farmaci a disposizione dei pazienti multinazionali, producono
00:37:51nell'est del mondo e questo in una situazione come quella corrente ci espone a oscillazioni
00:38:01geopolitiche che hanno un impatto diretto poi per mettere a disposizione dei pazienti italiani
00:38:08i farmaci salvavita. Kundol rappresenta quindi un'importante scommessa e non solo da un punto
00:38:19di vista aziendale, ma anche e soprattutto da un punto di vista di risposta al bisogno
00:38:24di salute della popolazione. La penicillina rappresenta, la classe delle penicilline rappresenta
00:38:31ad oggi la maggior classe di antibiotici utilizzati. Il report AIFA del 2024 vede la moxicillina sia
00:38:41singola sia in combinazione con la molecola clavulanato circa il 50% dell'utilizzo degli
00:38:49antibiotici. Quindi vuol dire che le infezioni italiane nella metà dei casi vengono trattati
00:38:54da farmaci che vengono prodotti in questa maniera di cui abbiamo parlato precedentemente.
00:38:59Gli antibiotici sono importanti perché non avendo antibiotici vuol dire non avere tutti
00:39:07gli strumenti utili per prevenire infezioni e complicanze, per prevenire complicanze ad
00:39:13interventi chirurgici e per rendere anche una semplice infezione qualcosa che può portare
00:39:21anche se sottovalutata può portare alla morte del paziente. Quindi è importante considerare
00:39:27la criticità e la disponibilità di questi farmaci. Il tema è talmente centrale che
00:39:33addirittura recentemente nel marzo scorso 11 stati membri, Belgio, Repubblica Ceca,
00:39:40Grecia, Lettonia, Spagna, Germania, Portogallo, Estonia, Lituania, Slovenia e Cipro, e ci auguriamo
00:39:49che anche l'Italia possa inserirsi, hanno proposto di ampliare la portata dei nuovi fondi
00:39:56europei per la difesa, includendo anche il supporto per i medicinali essenziali e tra questi
00:40:04soprattutto per gli antibiotici che citando questa documentazione dei Ministri della Salute
00:40:11vedrebbe la propria catena di approvvigionamento interrotta in caso di deterioramento geopolitico
00:40:17e di un eventuale escalation del conflitto su scala globale. Senza questi farmaci essenziali
00:40:25potremmo avere delle grosse conseguenze nella salute pubblica europea e della salute pubblica
00:40:32italiana. Oggi gli antibiotici salvano le vite a milioni di persone e servono anche in condizioni
00:40:41particolarmente critiche a proteggere da ulteriori complicanze. Pensiamo alle persone che devono
00:40:48affrontare il percorso di una chemioterapia antineoplastica e che devono tutelarsi da ulteriori
00:40:56infezioni. Come forse già ricordato da chi ci ha preceduto, la catena di produzione farmaceutica
00:41:03al momento attraversa diversi continenti e molteplici aziende che assemblano la maggior
00:41:10parte dei loro prodotti in India. Considerate che il 70% dei principi attivi, degli ingredienti
00:41:17attivi farmaceutici proviene dalla Cina e se pensiamo al comparto degli antibiotici ben
00:41:23l'80% proviene dalla Cina. Se vogliamo avere un approccio più ampio pensiamo al fatto che
00:41:30l'83% dei farmaci critici individuati a livello europeo ha un solo fornitore principale e il
00:41:3790% di questi farmaci sono farmaci a brevetto scaduto. Questo ci dà una dimensione soprattutto
00:41:45perché noi abbiamo un imperativo fondamentale che è quello di salvaguardare la resilienza
00:41:50dell'approvvigionamento che richiede che almeno una parte dei passaggi critici nella produzione
00:41:56dei principi attivi avvenga in Europa. In questo contesto gli antibiotici rivestono
00:42:02un ruolo particolare, ci sembrava necessaria in questa discussione attenzionare il Parlamento
00:42:08anche su questo tema, in particolare nel merito di questo tipo di normativa. La produzione di
00:42:16antibiotici è un processo ad alta intensità energetica e ad alto costo e questo ha comportato
00:42:23nel tempo negli ultimi decenni una contrazione del numero dei produttori e non solo in Europa
00:42:30e negli Stati Uniti ma in generale su scala globale. Del resto sviluppare questi siti di
00:42:36produzione ha una onerosità ingegneristica e realizzativa sul punto di vista industriale
00:42:42importante che si deve necessariamente tenere conto. C'è un altro punto fondamentale, la
00:42:50delocalizzazione della produzione di principi attivi antibiotici ma non solo. Non è solo
00:42:56il risultato della competitività del libero mercato ma fa parte di una politica industriale
00:43:02strategica già applicata in altri settori, pensiamo ad esempio al settore dei pannelli
00:43:07solari all'industria legata all'utilizzo delle terre rare. I concorrenti sono stati
00:43:13estromessi dal mercato attraverso un uso estensivo di sussidi mirati da parte di questi
00:43:19altri competitori nostri che hanno permesso l'entrata di prezzi estremamente bassi e difficilmente
00:43:26sostenibili per le imprese europee. La situazione geopolitica è ulteriormente aggravata dalla
00:43:32minaccia dei dazi statunitensi sull'importazione dall'Unione Europea che mirano a incentivare
00:43:38le aziende a trasferire i siti produttivi dall'Europa agli Stati Uniti. In questo contesto
00:43:44pensiamo che debba essere una priorità assoluta garantire che le capacità produttive di medicinali
00:43:51essenziali fondamentali per la sovranità strategica siano mantenute in Europa, come nel caso dei principi
00:43:59attivi degli antibiotici. Visto il tema, e vado a concludere entrando nel merito del
00:44:07provvedimento e sottolineando alcuni aspetti che secondo noi sono meriti, necessitano di
00:44:14un ulteriore approfondimento, al capo terzo sezione 1 articolo 5 del provvedimento sono elencati
00:44:22i criteri per considerare un progetto come strategico ed accogliamo con piangere l'impegno
00:44:28della Commissione in questo senso. Tuttavia vorremmo portare a riflettere il Parlamento
00:44:34italiano sul fatto che l'Unione, piuttosto che rilocalizzare e duplicare la produzione,
00:44:41dovrebbe sostenere una priorità tra gli Stati membri nella conservazione e modernizzazione
00:44:47delle capacità produttive esistenti, non modificando i criteri ma stabilendo tra questi
00:44:53un grado di priorità. La spiegazione sta nel fatto che una volta interrotta la catena
00:44:59produttiva, questa per essere riattivata impiega tempo e impiega anche ulteriori investimenti
00:45:08che non rendono immediatamente reattiva a far fronte a delle ulteriori necessità. Costruire
00:45:17un impianto da zero, tenere autorizzazioni, registrazioni, creare l'infrastruttura è un
00:45:22processo incerto e lungo, perdere infrastrutture, tecnologie e competenze compromette le capacità
00:45:28strutturali e potrebbe richiedere anche un decennio in certe situazioni per essere riattivato.
00:45:35Invece di promuovere una rilocalizzazione generalizzata e la duplicazione della produzione,
00:45:40il Critical Medicine Act dovrebbe concentrarsi prima sulla conservazione, rafforzamento e
00:45:48la modernizzazione della capacità produttiva esistente. Questo include azioni come promuovere
00:45:55condizioni di mercato sostenibile che incentivino e premino la sicurezza della catena di fornitura,
00:46:02l'articolo 19 dovrebbe essere più cogente sulla possibilità di sostenere la sicurezza
00:46:08dell'approvvigionamento, dare priorità al supporto per le infrastrutture di produzione
00:46:15esistenti, aumentare i finanziamenti. Sappiamo che gli 80 milioni messi a disposizione, così
00:46:22come si nota nella relazione finanziaria dell'atto, dovrebbero essere potenziati prevedendo
00:46:29un finanziamento maggiore. Questo permetterebbe di allineare agli altri paesi come l'India e
00:46:36degli Stati Uniti quello che questi paesi hanno stanziato, sono risorse molto più cospicue,
00:46:44cosa che ha fatto anche la stessa Unione Europea su tematiche simili, non in questa materia,
00:46:50ma su tematiche simili e si vedano ad esempio i 2 miliardi per investire nei mercati emergenti
00:46:57con il programma Global Gateway che stavate dicendo anche prima. Azioni corrette ma che
00:47:04richiedono altrettanto sforzi in questo campo come ad esempio già sottoscritto a livello
00:47:11europeo dalle principali aziende del settore dei farmaci a brevetto scaduto, inviato a tutti
00:47:17i 27 Stati membri lo scorso 27 maggio per avere fondamentalmente un'unione allineata agli
00:47:25obiettivi che essa stessa si è prefissata, sia di tipo green sia di tipo di trasformazione
00:47:31digitale, nel farmaceutico servirebbero nello specifico circa 150 progetti di attivazione
00:47:38per un costo complessivo di circa 4 miliardi. Tenete conto che India e Stati Uniti che sono
00:47:46i nostri competitori diretti da un punto di vista geopolitico, questi miliardi li hanno
00:47:52già messi sul tavolo e l'Europa no e quindi probabilmente questo è un aspetto che dovremmo
00:47:58tenere in considerazione. Noi vi ringraziamo ancora di questo momento di ascolto e restiamo
00:48:04a disposizione per eventuali domande da parte degli onorevoli presenti e ben disponibili
00:48:11a traspettere successivamente tutto il materiale come questa memoria che io ho letto a sommi capi
00:48:18che può essere di supporto poi per i lavori della Commissione.
00:48:22Grazie, se non ci sono interventi, allora, veramente velocemente. È evidente che, grazie
00:48:34intanto per i chiarimenti, per i contributi offerti, è evidente che non può essere solo
00:48:41l'aspetto economico che pure è centrale ed è fondamentale. Ha parlato di cifre che sono
00:48:46molto distanti, quelle messe a disposizione al provvedimento 80 milioni rispetto evidentemente
00:48:53a quelle che altri competitor, penso all'India, ma anche Cina, Stati Uniti, quindi mettono.
00:49:03Vorrei chiedere così qualcosa. Quando fa riferimento ai 14 siti produttivi di cui 11 in Europa,
00:49:10Sandoz, che percentuale sugli 11 siti in Europa presenti sul totale della produzione realizza
00:49:20negli 11 siti? Che percentuale di produzione? Che non è importante il numero, è importante
00:49:30la quantità di prodotto? Allora, io vi posso garantire l'80% della produzione globale
00:49:38nostra. Perfetto, per me va benissimo. È evidente che brevetti scaduti significa anche
00:49:46la necessità sicuramente di essere competitivi, ma anche di poter agire sulla leva della ricerca,
00:49:55perché ricerca significa nuovi brevetti, significa impossibilità da parte, almeno per un periodo
00:50:03temporale, diciamo, discreto, di poter avere concorrenza. Cosa investite in termini di ricerca
00:50:11come Sandoz rispetto al fatturato di Sandoz?
00:50:19Allora, quello che posso anche qua ribadire è che l'investimento in ricerca e sviluppo,
00:50:26che comunque non andando a fare scouting di molecole ha un costo inferiore rispetto a un'azienda,
00:50:33che produce un farmaco originatore, come si dice, ci attestiamo intorno ai 15-20% del
00:50:42fatturato che era investito in ricerca e sviluppo.
00:50:46Altra richiesta, faceva riferimento alla esigenza, l'opportunità di investire sui siti
00:50:56produttivi già esistenti. Questo comprenderà, nel caso di Sandoz, patriottismo da parte mia
00:51:04o interesse immediato da parte mia, laddove non ci sono siti produttivi in Italia, questo
00:51:10significa escludere comunque dal canale produttivo un paese che pure ha una storia importante.
00:51:17Avete pensato in questa direzione di poter mettere insieme sia risorse europee che non
00:51:25anche risorse che sono specifiche? Per esempio il governo Meloni ha messo in campo un'iniziativa,
00:51:35quella della ZES, la zona economica speciale, che è molto importante, che sta trainando investimenti
00:51:44importanti. Quindi in questo caso le due iniziative, quella diretta prevista dall'iniziativa
00:51:52in essere e quelle presenti a livello territoriale con prevedimenti specifici, potrebbero dare
00:52:00un risultato migliore, perché anche questo è un aspetto che non va sottolineato, fermo
00:52:08restando che evidentemente la necessità di ulteriori risorse diventa fondamentale concentrandosi
00:52:16su una produzione che per l'Europa e per l'Italia in modo particolare è quella dal punto
00:52:24di vista economico dell'incidenza del settore farmaceutico è un'incidenza molto importante.
00:52:29io su questo la ringrazio per la domanda, perché consente anche di capire un po' la
00:52:37motivazione per cui siamo qua anche a portare delle nostre istanze, perché penso che in
00:52:43questa valutazione di insieme di un'azienda multinazionale quelle che sono le opportunità
00:52:51di un sistema paese come può essere quello italiano debbano partire proprio da condizioni
00:52:58di attrattività competitiva nei confronti di altri paesi e tutto si può muovere da un
00:53:04contesto di policy che sia più opportuno, è vero noi al momento pur avendo 11 siti produttivi
00:53:13in Europa non ne abbiamo in Italia, però stiamo anche valutando, ed è vero quello che ho
00:53:18sottolineato, che è oggettivamente importante più che rilocalizzare e potenziare le produzioni
00:53:26esistenti per evitare perdite di tempo per i pazienti, questo è il punto, però nello
00:53:32stesso tempo è estremamente importante capire se sussistono delle condizioni di fattibilità
00:53:40che vanno a incontrare nel sistema paese delle condizioni ottimali per creare quella catena
00:53:48che ho descritto prima.
00:54:18...della agenzia italiana del farmaco, dispongo l'attivazione della videoconferenza, saluto
00:54:27il dottor Domenico Di Giorgio, dirigente area ispezione e certificazione di AIFA, gli
00:54:33cedo quindi la parola pregando di contenere il suo intervento convenientemente, prego.
00:54:40Grazie Presidente, cercherò di sintetizzare la questione in oggetto. L'atto di cui si sta
00:54:52parlando è già stato approfondito dai precedenti relatori, si tratta di una delle iniziative
00:54:58che fanno parte della serie di azioni che l'Europa ha messo in campo dopo che nel 2020
00:55:08la crisi pandemica aveva portato a galla delle vulnerabilità e dei rischi di discontinuità
00:55:17nella fornitura di medicinali importanti. È importante sottolineare che da questo punto
00:55:25di vista l'Italia è sicuramente il paese che è più attrezzato a livello europeo per
00:55:34storia, per definizione tempestiva di strumenti di contrasto e mitigazione delle carenze e per
00:55:43l'esistenza di una forte rete produttiva ma anche di una forte rete pubblico privato
00:55:48che nel 2020 per esempio ha permesso di prevenire e mitigare carenze imprevedibili come quella
00:55:56che abbiamo dovuto affrontare per gli anestetici, il propo, la tracurio, il cisa tracurio, senza
00:56:03ricorrere a quei meccanismi coercitivi che altri paesi hanno invece implementato come il
00:56:11blocco delle esportazioni, il sequestro di stock disponibili a livello nazionale.
00:56:17Quindi diciamo l'Italia grazie agli strumenti che ha messo in campo da oltre dieci anni ha
00:56:23già a disposizione molti degli strumenti che a livello europeo vengono definiti da questo
00:56:31e da altri atti normativi. Per questo dal punto di vista di AIFA rispetto proprio alla proposta
00:56:38in discussione è fondamentale che durante la discussione che AIFA sta seguendo e seguirà
00:56:45insieme al Ministero della Salute e d'intesa anche con gli altri ministeri coinvolti e con
00:56:50le sigle della produzione vengano tutelati gli strumenti già esistenti. Per esempio all'interno
00:56:58del documento c'è molto spazio per gli acquisti centralizzati a livello europeo che sono uno
00:57:08strumento che per alcune tipologie di farmaci in caso di carenza estrema sono sicuramente
00:57:13con l'ottimizzazione dei flussi di fornitura. Però è importante ricordarsi che l'Italia
00:57:19è in grado di gestire questi strumenti anche in termini di risorse economiche in maniera
00:57:27efficiente. Quindi è importante che nel definire uno spazio di intervento europeo vengano tutelati
00:57:34i livelli di intervento nazionale degli Stati membri che sono già presenti. Da questo punto
00:57:42di vista ricorderei che l'Italia infatti è la guida della joint action europea, quindi
00:57:47del progetto europeo che coinvolge gli Stati membri, 22 Stati membri, dedicato alle carenze,
00:57:55CESMAN e che anche all'interno di CESMAN si è tentato di costruire dei meccanismi che
00:58:03riprendessero le buone pratiche attive negli Stati membri o per l'Italia anche a livello
00:58:09regionale, portandole al sistema per cercare di ottimizzare l'uso delle risorse e anche
00:58:15di non, come si dice, di non rinventare, di non scoprire ogni volta l'acqua calda, ogni
00:58:20volta che c'è un problema, l'Italia è in campo con una serie di strumenti innovativi
00:58:24anche nelle ultime settimane, la gestione di una carenza, di un salvavita, per il quale
00:58:31grazie alla collaborazione con la rete distributiva e con il titolare siamo riusciti a garantire
00:58:35la continuità terapeutica sul territorio attraverso strumenti nuovi e la dimostrazione
00:58:41di una grande forza, di una grande resilienza del sistema garantita da ambiti di confronto
00:58:49pubblico privato con il tavolo tecnico di disponibilità e anche attraverso i presidi
00:58:57sanitari sul territorio che sono forti e informati, cioè le farmacie, la rete distributiva, la
00:59:02rete produttiva. Sicuramente il tema degli incentivi che è stato sviscerato dai precedenti
00:59:07relatori è di interesse, è importante rafforzare le vulnerabilità della rete produttiva europea,
00:59:14cioè fare in modo che alcune produzioni per le quali siamo oggi molto legati ai paesi
00:59:19terzi possano rientrare e AIFA e gli altri ministeri con cui si riscute la strategia rispetto
00:59:28all'atto hanno ben presente che gli incentivi se ci saranno dovrebbero privilegiare i distretti
00:59:35industriali già esistenti come il futuro italiano che è la prima area produttiva per farmaci e principi
00:59:44attivi dell'area europea. Quindi noi proseguiremo questo lavoro, questo lavoro di confronto e di
00:59:50collaborazione avendo presenti queste priorità e cercando sempre di curare e di ottimizzare
00:59:58l'utilizzo di tutti quegli strumenti che l'Italia prima di altri paesi è stata in grado di costruire
01:00:05e utilizzare grazie all'intesa tra amministrazioni centrali, regionali, stakeholder privati, società
01:00:11scientifica. Grazie.
01:00:14Grazie al dottor Di Giorgio. Se non ci sono interventi dichiaro chiusa l'audizione. L'ordine del giorno
01:00:24rega l'audizione informale di rappresentanti di Federparma. Il collegamento è attivato da questo
01:00:31momento saluto Marco Possolo, Presidente, Alberto D'Ercole, Direttore Generale e Mauro Lanzilotti,
01:00:38Direttore dell'Ufficio dei Rapporti Internazionali di Federparma. Cedo la parola pregando di contenere
01:00:45l'intervento nei cinque minuti.
01:00:50Prego il collegamento è in essere.
01:00:55No, di persona. Allora, sono presenti.
01:00:59Cedo subito la parola pregando di contenere l'intervento nei cinque minuti.
01:01:13Andiamo.
01:01:15di coloro che sono vittima della carenza dei farmaci.
01:01:44Cioè, i cittadini che vengono in farmacia cercano il farmaco e non lo trovano.
01:01:48Quindi, diciamo, il problema lo viviamo in modo molto forte.
01:01:53Abbiamo cercato di fare qualcosa di nostro.
01:01:55Intanto, le attività di sostituzione dei farmaci con gli equivalenti che hanno, là dove
01:02:02sono presenti, che hanno la stessa indicazione, la cosiddetta equivalenza terapeutica.
01:02:07o anche interazioni con i medici di base finalizzati a segnalare la carenza di un farmaco e devinenziare
01:02:14la possibilità anche di prescrizioni per terapia omogenea.
01:02:18La facoltà che non è in capo alla farmacia, ma è esclusivamente in capo al medico.
01:02:24Tutto ciò, fino anche ad allestire preparazioni magistrali di farmaci terenti.
01:02:30Soprattutto preparazioni magistrali, per intendersi, sono quelle fatte, eseguite in farmacia dal farmacista
01:02:36su prescrizione medica.
01:02:37E questo è fondamentale, e questo è possibile per preparazioni orali, ma certamente non è possibile.
01:02:43O comunque è molto più difficile per farmaci iniettabili o di altro tipo.
01:02:48Quindi, ben venga il regolamento che prende atto, dal nostro punto di vista, è un fatto fondamentale.
01:02:54che la carenza è un fenomeno produttivo, cioè la carenza del farmaco viene generata
01:02:59dalla insufficiente produzione farmaceutica, che ha una serie di cause.
01:03:09Una fra tutte, la conosciamo, sembra tutto di essere, è il fatto che la globalizzazione
01:03:14ha portato a produzioni nei paesi in cui è più favorevole produrre dal punto di vista
01:03:23economico, ma spesso poi i controlli fatti dalle stesse aziende su uno stabilimento produttivo,
01:03:29fatemi dire, in India, magari rivelano che ci sono caratteristiche di sicurezza, eccetera,
01:03:34per cui lo stabilimento viene bloccato, non viene più recepita e tutta la filiera va in crisi.
01:03:40Quindi una delle attività, quella prevista di incentivare la produzione sul territorio europeo
01:03:47è sicuramente una cosa positiva.
01:03:49Questa richiede ovviamente delle risorse economiche, ne sono previste in misura evidentemente insufficiente,
01:03:57perché 83 milioni non è una previsione sufficiente, ma noi diamo anche il consiglio
01:04:02che l'incentivo venga determinato in modo mirato, non a pioggia, ovvero il carente è quello,
01:04:09tu lo rendi disponibile e a seguito del fatto che il farmaco è disponibile, anche un coordinamento
01:04:20di iniziative a livello europeo a nostro avviso è utile, perché per esempio qua vediamo che
01:04:26il regolamento prevede il cosiddetto gruppo di coordinamento per i farmaci critici, ma
01:04:31nell'EMA noi abbiamo un astrettanto gruppo di coordinamento che a seguito di un altro regolamento
01:04:36europeo che rafforzava il ruolo dell'EMA viene previsto, allora se poi questi non si parlano
01:04:42c'è un problema. E il primo problema che si evidenzia in questo caso è che nei vari paesi
01:04:48dell'Unione, ma anche a livello europeo non c'è un'omogeneità nel considerare ciò che è carente
01:04:54e ciò che non è carente. Questo sarebbe a nostro punto di vista fondamentale per avere un elenco unico
01:05:00e quindi utilizzato in tutti i paesi dell'Europa. Esistono degli obblighi di fornitura, lo sappiamo,
01:05:08che spesso non vengono rispettati, sono degli obblighi di fornitura a livello della filiera,
01:05:15ma anche degli obblighi di fornitura a livello degli stati membri. Spesso succede che paesi
01:05:21membri economicamente più forti riescono a sostenere obblighi di fornitura più elevati
01:05:27rispetto alla propria filiera. Non è tanto un problema italiano, ma se lo vediamo dal punto di vista europeo
01:05:31i paesi più piccoli, i paesi nordici, lamentano che questo genera ulteriori carenze.
01:05:42Dicevo prima dei soldi, scusate brutalmente, un problema di difficoltà economica indiscutibilmente c'è.
01:05:51Gli 83 milioni probabilmente non saranno sufficienti a risolvere.
01:05:57bisognerebbe utilizzare nuove linee di finanziamento, nuove linee di finanziamento
01:06:02diversamente dedicate all'interno della comunità europea.
01:06:09Adesso soldi relativi al rilancio della competitività dei paesi europei.
01:06:16Questo è un tipico esempio di finanziamento che potrebbe coprire le due parti,
01:06:21vale a dire l'interesse primario della salute, ma anche l'interesse altrettanto importante
01:06:28dello sviluppo economico della comunità europea.
01:06:36Noi abbiamo degli obblighi di stoccaggio, anche questi sono diversi da stato a stato,
01:06:46quindi il regolamento dovrebbe prevedere, adesso faccio un esempio purtroppo triste
01:06:54che noi abbiamo vissuto, quello dei vaccini.
01:06:55non ha fatto di avere acquistato tutti i vaccini, già che sia stata fatta bene o non bene la gara,
01:07:01non entro nel merito, non rispetta me, ma ha evitato un accaparrarsi da parte di coloro
01:07:08che erano più ricchi di più vaccini rispetto a quelli che avevano meno possibilità.
01:07:13Quindi i farmaci cosiddetti critici forse andrebbero fatti attraverso procedure di obbligo,
01:07:23di livelli di stoccaggio che siano uniformi su tutta la comunità europea.
01:07:31Poi c'è un problema, un problema vero, il fatto che noi possiamo incentivare a produrre determinati farmaci
01:07:38in Europa e venire meno alle carenze, ma noi vediamo delle procedure di acquisto
01:07:45che ovviamente gli stati finora hanno fatto, dettati dalla necessità della sostenibilità economica,
01:07:53dell'accesso al farmaco, hanno portato a condizioni di produzione che obiettivamente
01:08:01non sono più sostenibili, soprattutto sui farmaci più datati, che poi sono quelli che alla fine vengono a mancare.
01:08:08Io faccio sempre esempio della metformina da 1,40 euro, cioè quando c'è 1,40 euro
01:08:13probabilmente il confezionamento primario e secondario viene coperto dal costo.
01:08:20Non solo, ma nelle gare di approvvigionamento regionale si va ancora a fare gare al massimo ribasso.
01:08:26Mentre, che fa sì, lo stiamo vivendo adesso, un esempio concretissimo,
01:08:31stiamo vivendo i biosimilari delle parine, la carenza, il biosimilare è qualcosa di simile
01:08:38a quello che è il generico, il concetto di generico, cioè di equivalente, non è equivalente
01:08:44ma appunto similare. A forza di fare gare, in questo momento i biosimilari delle parine mancano,
01:08:52ma in regioni, parlo del mio Piemonte, ma della Lombardia, cominciano a mancare.
01:08:57Quindi bisognerebbe forse passare, di proporre, di passare ad approvvigionamenti fatti
01:09:02non sul massimo ribasso, come si fa solitamente, ma sulla cosiddetta condizione economicamente più,
01:09:10l'offerta economicamente più vantaggiosa, che contempla aspetti diversi
01:09:15che non sono solamente il mero valore del farmaco.
01:09:20Detto questo, rimanendo a disposizione per eventuali domande, questo è il punto di vista
01:09:24che noi abbiamo voluto esprimere, spero di essere stato nei 5 minuti, forse sì,
01:09:27anche qualcosa di meno probabilmente, ma c'è una necessità di fare in fretta.
01:09:34Guardate, noi tutti i momenti abbiamo alternativamente dei farmaci che mancano.
01:09:41Cito la nifedipina, attualmente è stata ritirata dal commercio.
01:09:45L'onorevole Gabellone è un collega, conosce questa vicenda.
01:09:49Che cosa succede se noi andiamo a questo continuo abbassamento del prezzo?
01:09:56Quando l'industria non lo trova più conveniente lo ritira dal commercio.
01:10:01Non solo, ma poi rimette una confezione, faccio proprio l'esempio citato in nifedipina,
01:10:07che viene a costare di più e la mette in fascia C.
01:10:12A quel punto chi è che diventa danneggiato? Il cittadino che la paga, perché ne ha bisogno,
01:10:17un farmaco salvavita e la paga.
01:10:20Questa è una delle conseguenze di questo discorso delle gare al massimo ribasso,
01:10:25insieme all'esempio delle parine che ho fatto prima.
01:10:27Il nostro giudizio sul regolamento è globalmente positivo, non forse altro per l'iniziativa.
01:10:35Vi lasceremo un documento con alcune osservazioni più puntuali di quelle che ho voluto fare io in cinque minuti,
01:10:41ma il senso, la visione strategica che noi abbiamo di questo documento è largo circa questa,
01:10:49vista dal campo da chi soffre, da chi vede soffrire.
01:10:53Soffre nel rapporto con il cittadino, ma vede soffrire il cittadino che non si spiega come mai i farmaci,
01:10:58che fino a ieri aveva tranquillamente trovato, non trova più e sono farmaci datati.
01:11:04Quindi non sono farmaci innovati, non si può neanche spiegare che è un farmaco nuovo e che si fa difficoltà a produrre.
01:11:09Questo è quanto. Non solo ci sono delle domande, ci sono a disposizione.
01:11:14Grazie Presidente, ci sono interventi.
01:11:17Velocissimo, grazie Presidente.
01:11:19Solo per dire che è importante le osservazioni messe in campo,
01:11:24credo che anche l'aspetto di un coordinamento europeo, di una sorta di cabina di regia,
01:11:30sia molto importante, perché se noi riusciamo ad omogenizzare le situazioni nei singoli stati,
01:11:37si faceva riferimento a quelli che hanno più disponibilità economiche o più ricchi per certi versi,
01:11:45ad altri che magari lo sono di meno, cosa comporta?
01:11:49Potremmo avere nell'ambito degli stessi Paesi membri delle situazioni differenti,
01:11:55con approvvigionamenti diversi che determinano anche una sensibilità diversa,
01:12:03un'attenzione diversa rispetto al problema,
01:12:06che potrebbe essere poi funzionale ad un'immissione di risorse
01:12:12che da tutti è stata definita, gli 83 milioni, assolutamente insufficiente.
01:12:17Se invece noi rendiamo tutti i Paesi membri,
01:12:20li mettiamo nelle stesse condizioni di criticità,
01:12:22è chiaro che c'è sicuramente un vantaggio da parte di tutti
01:12:27nel disperdere quelle che sono le criticità,
01:12:32nel ridurre quelle che sono le criticità,
01:12:34ma allo stesso tempo creiamo una sensibilità specifica
01:12:37che può portare ad un'articolazione migliore anche dello stesso provvedimento,
01:12:42sia su altre misure,
01:12:46penso la competitività senz'altro,
01:12:48ma anche sulla ricerca, sull'innovazione tecnologica,
01:12:51e quindi allo stesso modo anche sugli investimenti
01:12:54che possono essere sostenuti con una quantità di risorse superiore.
01:13:01Grazie.
01:13:03Grazie.
01:13:04Se c'è da replicare...
01:13:07No, condivido.
01:13:08Tenete presente che noi in Italia di questa situazione
01:13:12siamo in qualche modo vittima,
01:13:14perché in alcuni farmaci sono palesemente carenti,
01:13:19non replico, anzi condivido,
01:13:20sono palesemente carenti.
01:13:22Abbiamo dovuto arrivare, lo sapete,
01:13:24se non lo sapete chi non ha letto di lavoro,
01:13:28diciamo noi,
01:13:28l'AIP provvede delle volte dei blocchi delle esportazioni,
01:13:31perché col mercato comune europeo,
01:13:33costando il farmaco in Italia meno,
01:13:35che cosa succedeva?
01:13:36Che non nessuno può impedire che io compro farmaco in Italia
01:13:39e lo rivendo in Germania.
01:13:40E quindi questo ha generato quelle che si chiamano indisponibilità,
01:13:44che sono diverse.
01:13:45Anche la codifica di una terminologia comune,
01:13:48l'indisponibilità è legata al fatto che il farmaco viene prodotto,
01:13:52ma viene concentrato laddove è più remunerato meglio.
01:13:57La carenza è proprio una carenza produttiva
01:13:59che è legata invece a fenomeni di esternalizzazione della produzione.
01:14:03Quindi quello che diceva l'onorevole Gavellone
01:14:05è l'altra parte, ritengo, condivido in quanto è l'altra parte della medaglia.
01:14:09Anche l'attingere, a me non è venuto in mente questo,
01:14:13ma per esempio la ricerca può essere fondi sui quali si può ragionare.
01:14:25Grazie a voi.
01:14:26L'ordine del giorno prosegue con l'audizione informale in videoconferenza
01:14:42di rappresentanti di FederChimica.
01:14:45Dispongo all'attivazione del meccanismo.
01:14:47Saluto nuovamente il dottor Gian Mario Baccalini, vicepresidente.
01:14:59Buongiorno a tutti.
01:15:00Grazie Presidente, grazie alla Commissione,
01:15:03per poter essere presente a questa importante audizione.
01:15:07Io rappresento il mondo degli api
01:15:10e che sono stati citati più volte da moltissimi colleghi.
01:15:16Siamo molto famosi nel mondo in Italia
01:15:20come produttori di principi attivi.
01:15:22Abbiamo 72 aziende,
01:15:24109 siti produttivi,
01:15:28più di 12.000 dipendenti,
01:15:30abbiamo un alto contenuto scientifico,
01:15:33abbiamo fatto numerose patenti,
01:15:35siamo conosciuti per un alto livello di qualità,
01:15:39di innovazione, di tecnologie avanzate.
01:15:42Siamo molto disponibili all'innovazione.
01:15:45Parecchi di noi hanno già attuato degli studi
01:15:51e stanno realizzando qualcosa
01:15:52con intelligenza artificiale,
01:15:55con flussi in continuo.
01:15:57Siamo molto attenti a tutto questo.
01:15:59Per cui siamo, credo,
01:16:02dei player estremamente importanti.
01:16:04e quando l'Europa, giustamente,
01:16:06si preoccupa dei problemi che abbiamo sentito,
01:16:10noi siamo estremamente sensibili
01:16:12perché pensiamo di dover essere
01:16:15una chiave di lettura di una potenziale soluzione.
01:16:20Noi sappiamo benissimo
01:16:21che l'80% dei principi attivi
01:16:23è prodotto basicamente in Faris.
01:16:25Noi abbiamo quasi tutte le tecnologie.
01:16:29Molte delle nostre aziende
01:16:30hanno smesso taluni di questi prodotti
01:16:33perché non eravamo competitivi.
01:16:35Il prezzo che veniva proposto
01:16:37era sicuramente un prezzo inaccessibile
01:16:41per il mondo europeo.
01:16:43La differenza è basicamente dovuta
01:16:45non al costo solo della mano d'opera,
01:16:48ma a livello della sicurezza,
01:16:49a livello delle normative,
01:16:51a livello dell'innovazione tecnologica.
01:16:55Per cui oggi noi siamo estremamente attratti
01:16:59da questa possibilità di poter riportare l'Europa
01:17:03a livelli produttivi estremamente significativi e importanti
01:17:08perché sappiamo che il mercato
01:17:10e tutti coloro che mi hanno preceduto
01:17:14hanno chiaramente lanciato questo tipo di messaggio.
01:17:18Noi riteniamo di avere la capacità
01:17:20e le possibilità in Italia di farlo,
01:17:22però ovviamente perché questo diventi concrete
01:17:26bisogna prendere esperienza
01:17:28sia dall'episodio Covid
01:17:30che da quelle che sono le ultime realtà.
01:17:34Bisogna assolutamente essere competitivi,
01:17:37di conseguenza snellire
01:17:39un'eccessiva burocrazia
01:17:42che abbiamo in Europa.
01:17:45Cercare di essere omogenei tra di noi
01:17:48per poter evidenziare la disomogeneità
01:17:52di chi oggi è un vero competitor.
01:17:56Soprattutto avere una predisponizione
01:17:58a poter aiutare il nostro mondo
01:18:01con dei finanziamenti mirati,
01:18:04ben precisi, ben identificati,
01:18:07sapendo però, ripeto,
01:18:09che la base di competenza tecnologica,
01:18:11scientifica e di marketing
01:18:15è totalmente qualcosa di consolidato
01:18:19nello scenario mondiale del mercato.
01:18:22Noi siamo basicamente dedicati
01:18:25alla produzione del mondo del generico,
01:18:28sia mio similare che il generico di base,
01:18:32come siamo probabilmente più attrattivi
01:18:36per le grandi multinazionali straniere
01:18:39per fare del CDMO,
01:18:41ovvero dei prodotti in fase di sviluppo,
01:18:44noi sviluppiamo le tecnologie.
01:18:46Questo denota come l'investimento
01:18:49ha una grande ragione d'essere,
01:18:51perché ci sono competenze
01:18:53e possibilità di sviluppare il tutto
01:18:56in termini sia economici
01:18:58che scientifici di alta qualità.
01:19:01Però, ripeto,
01:19:02dobbiamo essere concreti,
01:19:05dobbiamo presentare dei progetti,
01:19:08avere un'idea ben chiara
01:19:10che il finanziamento deve essere
01:19:12un finanziamento europeo,
01:19:14deve essere mirato all'innovazione.
01:19:16Vogliamo essere del tutto coscienti
01:19:19che il mondo farmaceutico del futuro
01:19:22sarà un mondo in cui la sicurezza
01:19:25e la valenza scientifica
01:19:28sarà sempre più elevata,
01:19:30per cui è un'ulteriore opportunità
01:19:32quella di poter dare la sicurezza
01:19:36al cittadino di non andare
01:19:38in quel gravissimo rischio
01:19:40di shortage di prodotto,
01:19:42ma nello stesso tempo
01:19:43di garantire in Europa
01:19:45una capacità produttiva
01:19:47estremamente elevata,
01:19:49di grandissima qualità,
01:19:51che è riconosciuta in tutto il mondo.
01:19:54Ripeto,
01:19:55i punti sono
01:19:56snellimento
01:19:57delle procedure,
01:20:01omogeneità
01:20:02di regolamenti
01:20:04che oggi
01:20:04non sono omogenei,
01:20:06omogeneità
01:20:07degli intenti europei
01:20:08perché spesso
01:20:09non ci sono
01:20:11e anche ultimamente
01:20:12ne abbiamo avuto
01:20:13negli esempi
01:20:14e poi
01:20:15in fase di fondo
01:20:17è che logicamente
01:20:18realizzare questo progetto
01:20:20implica
01:20:21un serio approccio
01:20:23al finanziamento.
01:20:25Il finanziamento deve essere
01:20:26mirato,
01:20:27sarà di una chimica
01:20:28sostenibile,
01:20:29sarà particolarmente
01:20:31sicuro
01:20:33perché rispetterà
01:20:35tutte quelle normative
01:20:36che oggi in Europa
01:20:38sono le più sofisticate
01:20:39ma che saranno
01:20:40sempre di più
01:20:42proiettate
01:20:44ad un mondo
01:20:45di innovazione totale.
01:20:48Ecco,
01:20:48il mio ripetuto messaggio
01:20:50è
01:20:51c'è l'opportunità,
01:20:53c'è la competenza,
01:20:54c'è la possibilità
01:20:56di evitare
01:20:57il grosso rischio
01:20:58di mancanza
01:20:59di taluni farmaci
01:21:01e nello stesso tempo
01:21:02l'opportunità
01:21:03di sviluppare
01:21:04un settore
01:21:06che ci ha sempre
01:21:07riconosciuto
01:21:08come un settore
01:21:10di capacità
01:21:11di sviluppo.
01:21:12Noi
01:21:12mediamente
01:21:13ci sviluppiamo
01:21:14dal 10 al 12%
01:21:16all'anno
01:21:16per cui
01:21:17è un settore
01:21:18che io credo
01:21:19meriti
01:21:19di tutta l'attenzione
01:21:21di tutta
01:21:23l'unione
01:21:25della supply chain
01:21:26del mondo
01:21:27farmaceutico.
01:21:28Sono stato
01:21:29estremamente sintetico
01:21:31perché molti
01:21:31dei concetti
01:21:32che i miei
01:21:34colleghi
01:21:36hanno espresso
01:21:37precedentemente
01:21:38sono ovviamente
01:21:39condivisibili
01:21:40e rappresentano
01:21:41la realtà
01:21:42del mercato attuale.
01:21:43Grazie
01:21:45Grazie Presidente
01:21:47ci sono interventi
01:21:49non vi sono interventi
01:21:51quindi
01:21:51ringrazio il Presidente
01:21:53prezioso contributo
01:21:54e dichiaro
01:21:55conclusa l'audizione
01:21:56nonché i nostri lavori.
01:22:02Grazie
Consigliato
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