- 14/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Emissioni CO2 - Audizioni -- Federchimica-Assogasliquidi, Federauto, Anfia, UNEM COM(2025) 136 final
La Commissione Politiche Ue, nell’ambito dell’esame, ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (Ue) 2019/631 al fine di introdurre ulteriore flessibilità per quanto riguarda il calcolo della conformità dei costruttori ai livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi per gli anni civili dal 2025 al 2027, ha svolto le seguenti audizioni:
ore 14 Federchimica-Assogasliquidi
ore 14.15 Federauto
ore 14.30 Anfia.
ore 14.45 Unione energie per la mobilità (14.05.25)
#pupia
La Commissione Politiche Ue, nell’ambito dell’esame, ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (Ue) 2019/631 al fine di introdurre ulteriore flessibilità per quanto riguarda il calcolo della conformità dei costruttori ai livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi per gli anni civili dal 2025 al 2027, ha svolto le seguenti audizioni:
ore 14 Federchimica-Assogasliquidi
ore 14.15 Federauto
ore 14.30 Anfia.
ore 14.45 Unione energie per la mobilità (14.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00:00Allora, web tv accesa. Non vi sono obiezioni, saluto il dottor Matteo Cimenti, presidente,
00:00:07accompagnato dalla dottoressa Silvia Migliorini, direttore. Allora, vi cedo la parola per dieci
00:00:19minuti, vi chiedo di stare tassativamente dentro i tempi, anche perché abbiamo degli
00:00:28auditi e dei parlamentari che ci hanno chiesto orari certi e precisi. A otto minuti vi avverto
00:00:35che dovete volgere a conclusione, a dieci minuti devo togliervi la parola. Poi la parola eventualmente
00:00:43ai parlamentari e a una vostra eventuale retrica. Dieci minuti a partire da adesso.
00:00:49Buongiorno a tutti, signor Presidente, signor Onorevole, ringrazio di questa opportunità
00:00:58per dare un piccolo contributo ai lavori. Il tema in prima istanza è quello della rimodulazione
00:01:10delle sanzioni, che si inserisce nel quadro più generale di quella che è la politica dell'Unione
00:01:20nei confronti del settore del trasporto leggero, ma aggiungo anche pesante, nell'auspicio che a
00:01:32partire dal documento sull'industrial plan del 5 di marzo e ora di questa rimodulazione
00:01:42del sistema delle sanzioni che è stato approvato con procedura di urgenza pochissimi giorni
00:01:48fa, c'è la possibilità di una revisione delle norme varate in materia di trasporto con
00:01:56la precedente commissione. Come giudichiamo noi questa spalmare le sanzioni sul triennio
00:02:112005-2026-2027? Lo vediamo, vogliamo essere ottimisti, nel senso che il giudizio complessivo
00:02:20che noi abbiamo ereditato è un giudizio fortemente critico. Dall'industrial plan ci siamo aspettati
00:02:31qualcosa di più. Noi vogliamo credere che l'industrial plan è un rinvio alla fine dell'anno per l'avvio
00:02:40della rivisitazione più complessiva della normativa auto, così come questo atto sulle sanzioni
00:02:51siano, lasciatemi dire, non il punto di arrivo ma il punto di partenza, cioè un lanciare avanti
00:02:59palla per una valutazione più complessiva della normazione attuale. Perché siamo molto critici
00:03:08non tanto alla sospensione, alla rivisitazione, quanto alle norme che abbiamo ereditato. Perché
00:03:13queste norme, avendo come obiettivo la decarbonizzazione del settore del trasporto, fanno quello che è
00:03:22un errore di pensiero, nel senso che decarbonizzare si può fare con soluzioni diverse. Quello
00:03:29che è incomprensibile è il fatto di andare a scegliere un'unica soluzione di decarbonizzazione
00:03:34quando il mercato ne offre più di una. Cosa vogliamo dire? Vogliamo dire che puntare
00:03:39esclusivamente sul motore elettrico, quindi sul bando del motore endotermico, secondo
00:03:45noi è scegliere un percorso quando l'obiettivo dovrebbe essere quello dell'industria del motore
00:03:53elettrico, dovrebbe essere di arrivare a una decarbonizzazione effettiva, concreta e possibile.
00:03:58Se noi guardiamo da una parte il mondo dell'industria italiana, sia inteso come tecnologia automotive,
00:04:05sia intesa come diffusione di tutti i prodotti, in particolare in questo caso per il GPL,
00:04:14un prodotto che piace ai consumatori, economico, con una stabilità di costo, una conoscenza
00:04:21della rete infrastrutturale estremamente diffusa e capillare, a differenza della rete dell'elettrico
00:04:26in questo momento innanzitutto non ha a monte una rete così capillare, ci sono seri dubbi
00:04:34che ci sia la possibilità anche dopo il 2035 di avere una capacità produttiva e distributiva
00:04:39di energia elettrica, quale che sia la fonte di produzione dell'energia elettrica, perché
00:04:44non è che il territorio elettrico oggi ha una produzione green, ma poi pensiamo come
00:04:51sono fatte le nostre case, i nostri condomini, io vivo a Milano, città dove centinaia di auto
00:04:58dormono per strada, non c'è nessuno di box, non c'è nemmeno la possibilità di fare le
00:05:05ricariche tutti i giorni per questi automobili, peggio che peggio mi immagino i piccoli borghi,
00:05:09di piccoli centri che abbiamo in tutto il territorio nazionale. Quindi noi auspichiamo
00:05:17un forte impegno del governo e del Parlamento perché partendo da un punto di vista positivo
00:05:24come oggettivamente per la sospensione delle sanzioni che ha dato fiato all'industria, si
00:05:28possa arrivare a un'azione mirata a eliminare il bando del motore endotermico, ma quindi
00:05:34ripristinando la neutralità tecnologica. Ricordo che nelle molecole come quelle del
00:05:40gas, in particolare del gas GPL e gas GNL, qui poi farò un accenno tra un istante, vediamo
00:05:50un punto di svolta dell'industria nel senso che cominciano a essere disponibili percentuali
00:05:55ora ridotte, ma via via crescenti, di produttori di origini rinnovabili. Quindi vediamo che
00:06:01il percorso della decarbonizzazione può essere fatto in un modo parallelo che lascia la possibilità
00:06:06al cliente di scegliere e all'industria, alla rete di distribuzione di continuare a operare
00:06:13in un modo positivo. Ho fatto un riferimento al GNL e al bio GNL che sono già sul mercato
00:06:20perché, oltre al discorso sul trasporto leggero, è molto importante considerare che c'è tutto
00:06:28il tema del trasporto pesante che oggi può essere decarbonizzato col GNL e con il bio
00:06:33GNL perché delle soluzioni alternative vere, operative, concrete, non ci sono. Oggi l'idea
00:06:40di andare a sostituire dopo domani, nel 2035, il mondo del trasporto pesante con delle
00:06:47motrice elettriche in questo momento è quello che è il livello dell'energia e della distribuzione
00:06:54assolutamente fantasioso, una fantasia bella ma che non esiste e allora è necessario che
00:07:01non solo venga rivista la politica comunitaria sul trasporto leggero ma anche la politica comunitaria
00:07:10sul trasporto pesante dove diventa ancora dove abbiamo lotte di automobili che hanno
00:07:16un'età media che viaggia attorno ai 14 anni e allora è importante che anche lì venga chiarito
00:07:26il principio dell'energia tecnologica consentendo agli operatori di poter accedere a delle motrici
00:07:34a GNL e a bio GNL perché il motore ingerisce tutte e due le molecole senza problemi, in Italia
00:07:42abbiamo un eletto infrastrutturale molto capillare, in tutte le regioni si possono essere fatti i
00:07:48pieni a GNL con uno strumento che funziona, che è efficace e che dà un effettivo contributo
00:07:59di ricarbonizzazione. Quindi quello che noi ospichiamo è che l'Unione Europea attui una
00:08:06correzione di rotta importante e quello che sono le istituzioni nazionali come questa commissione
00:08:17possono dare un contributo per spingere nella direzione della correzione di taluni errori
00:08:24che sono stati a nostro parere oggettivamente fatti. Questo non vuol dire che non bisogna
00:08:29perseguire la decarbonizzazione, è un obiettivo che condividiamo tutti quanti, bisogna però
00:08:34attuarlo attraverso delle soluzioni possibili e concrete. Da questo punto di vista, pochi
00:08:39giorni fa il governo ha ipotizzato delle misure anche di tipo economico per agevolare gli
00:08:47operatori del trasporto pesante in questa direzione, è una misura che noi evidentemente abbiamo
00:08:51accorto con grandissimo favore, auspichiamo che in breve tempo vengano poi realizzate le
00:08:59misure concrete per consentire gli operatori di avere un supporto e nell'acquisto di veicoli
00:09:04a GNL e nell'acquisto di prodotto. Per portare questa che è un'industria che è già possibile,
00:09:13concreta, già matura, in una condizione di mercato favorevole che ne consenta
00:09:19lo sviluppo in numeri molto più importanti di quelli che sono in questo momento.
00:09:28Questi sono i due quali per cui trasporto leggero ma anche trasporto pesante.
00:09:33Purtroppo in questo industrial plan di marzo non è stato in modo incomprensibile e incredibile
00:09:40non è stato citato.
00:09:41Bene, la ringrazio. A questo punto vedo il relatore dell'atto che si sta preparando
00:09:54a intervenire, l'onorevole Candiani.
00:09:58Onorevole, prego.
00:09:59Grazie Presidente, è una domanda molto secca e diretta. Se ci sono state interlocuzioni
00:10:05o comunque se siete stati tenuti in considerazione nella formulazione di questa modifica
00:10:11della regolamentazione europea. E in questo senso, a vostro avviso, se avete fatto delle
00:10:19osservazioni, se non sono state ricevute, perché? Anche, e qui aggiungo un punto di vista
00:10:24personale diretto, anche perché il tema della neutralità tecnologica è ormai dibattuto
00:10:30da abbondante tempo. Il fatto che ancora non sia inserito in questa proposta di modifica
00:10:36quantomeno lascia la perplessità del raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla normativa europea.
00:10:47Qui viene modificato solo l'annualità rispetto alla triennalità, ma non cambia poi l'obiettivo
00:10:52finale. Quando è ovviamente dibattito, ormai assodato, l'industria europea è solo marginale
00:10:59rispetto all'emissione globale planetaria della CO2 e queste norme non valgono erga omnes,
00:11:06ma al contrario si appellano sull'Unione Europea con una difficoltà oggettiva a conseguire
00:11:12i risultati. Quindi se siete stati contattati, se avete presentato delle iniziative, se avete
00:11:18avuto modo di rappresentarli a livello unionale e se non sono state considerate, a vostro avviso,
00:11:25perché, grazie.
00:11:27Dottore ha due minuti, prego.
00:11:32Grazie, grazie per la domanda e aderisco alle sue osservazioni. Diciamo che i lavori preparatori
00:11:40di questo documento di marzo sono stati molto limitati e per quanto ne so limitati all'industria
00:11:51dei carmaker e non a un dialogo più allargato. Quelle che erano i rumors, le notizie della
00:12:01stampa tedesca, avevano ipotizzato che già il documento del 5 di marzo avessero richiamato
00:12:08dalla neutralità tecnologica che non c'è stato e questo è stato per tutti gli operatori
00:12:13una grande delusione. Noi l'abbiamo voluto leggere come un passaggio interlocutorio in
00:12:25vista della rivisitazione della direttiva che dovrebbe avviarsi con la fine di questo
00:12:31anno. Il mondo di federchimica, attraverso il tema della nostra associazione di categoria
00:12:41europea, Liquid Gas Europe, ha un dialogo con le istituzioni comunitarie. Non nascondo
00:12:49che in questo momento è molto più facile parlare del Parlamento europeo che con gli uffici
00:12:53della Commissione con cui è più difficile avere un dialogo aperto e fattivo. Ci sono
00:13:02delle criticità in questa scelta del precedente del bando del motoramento tecnico che sono
00:13:08delle criticità spaventose che rischiano di espellere dal mercato dell'auto molti clienti,
00:13:17le famiglie meno abbienti che rischiano di spingere le famiglie verso l'invecchiamento
00:13:22del parco invece che attraverso il rinnovo del parco. Diciamo che la nostra attesa è
00:13:29che noi vogliamo leggere questa cosa come se non fossero ancora i tempi maturi nella
00:13:35Commissione per rivisitare la normativa. Ricordo che quando è uscito l'Industrial
00:13:42Plan il 5 marzo non c'era ancora un governo in Germania, quindi abbiamo voluto leggere questa
00:13:48grande timidezza come una volontà di attendere tempi più maturi, ma i tempi più maturi purtroppo
00:13:56sono dopo domani perché parliamo della seconda parte dell'anno. Se noi ci limitassimo a spalmare
00:14:02le sanzioni, le sanzioni arriverebbero lo stesso, sarebbero estremamente punitive verso i carmaker
00:14:06e verso il cliente che già oggi si trova a pagare un'auto nuova un 30% più di quello
00:14:11che la pagava 3-4 anni fa.
00:14:41canale web tv della Camera dei Deputati, con il vostro consenso lasciamo il canale
00:14:47aperto, direi di sì.
00:14:50Assolutamente.
00:14:51Saluto il dottor Massimo Artusi, presidente di Federauto. Gli cedo la parola pregandolo
00:14:58di rimanere tassativamente entro i 10 minuti. All'ottavo minuto l'avvertirò che dobbiamo
00:15:05volgere a conclusione e al decimo minuto sono costretto a togliergli la parola anche perché
00:15:11parlamentari e altri auditi successivi hanno chiesto tempi certi. Poi ci daremo la parola
00:15:20ai parlamentari un minuto per intervento e poi avrete una replica di due minuti. Quindi
00:15:26le cedo la parola, 10 minuti a partire da adesso.
00:15:30Grazie presidente e onorevoli membri della quattordicesima commissione.
00:15:35Federauto manifesta la sua preoccupazione per l'approccio davvero poco aderente alle
00:15:40dinamiche del mercato reale da parte della commissione UE nel definire linee programmatiche
00:15:45destinata a regolare il comparto automotive in futuro. Nello specifico in soddisfazione
00:15:51sui conteniti complessivi dell'Industrial Action Plan for European Automotive Sector presentato
00:15:58dalla commissione europea lo scorso 5 marzo sia nella cornice di programmazione per la
00:16:03transizione tecnologica del comparto automotive che continua in un solco di un'impostazione
00:16:09totalmente di registrica strategicamente debole che invece di puntare all'obiettivo che è
00:16:15la decarbonizzazione aggiunge generici indirizzi al sostegno di una tecnologia che è quella
00:16:21dell'auto elettrica. Nella regolamentazione viene disatteso completamente l'approccio
00:16:27pluritecnologico tra l'altro richiamato dal recente Clean Industrial Deal a cui l'automotive
00:16:33action plan dovrebbe essere il framework di lavoro e di programmazione per il nostro settore
00:16:41e in questo atto si limita a una serie di inviti e raccomandazioni ai singoli stati membri
00:16:48affinché promuovano l'incentivazione sempre a favore di un solo veicolo che è quello elettrico
00:16:55e comunque a disposto di questo non prevede nessun tipo di nuovo stanziamento che noi gradiremmo
00:17:03comunque sempre che venisse eragito con il principio della notizia tecnologica e comunque
00:17:08mettere a disposizione risorse adeguate. Di fatto noi dealer continueremo ad essere
00:17:13sottosposti a enormi pressioni commerciali da parte dei costruttori per immatricolare
00:17:19questi veicoli elettrici che il mercato in questo momento non assorbe. Non è questa
00:17:24la sede per entrare nel merito del perché ma il dato di fatto è che oggi l'auto elettrica
00:17:29non viene recepita dal mercato. Vista l'assenza poi di un indirizzo credibile da parte dell'action
00:17:35plan della Commissione, Federauto ritiene impensabile introdurre quella che è la flessibilità
00:17:41metodologica nel calcolo della conformità dei costruttori rispetto ai livelli di prestazione
00:17:48delle emissioni di CO2 sicuramente in un quadro di maggiore sostidarietà e coerenza in tutto
00:17:55il quadro regolamentare europeo e adesso sarò più specifico. Generalmente Federauto si riconosce
00:18:02nella roadmap del non paper sulle prospettive dell'automotive promosso dal Governo italiano
00:18:08e dal Ministro Urso e delle sue linee strategiche con la revisione complessiva del pacchetto
00:18:14Green Deal. Uno dei primi passi è la necessità di cancellare immediatamente le regole sulle
00:18:21multicafe non solo per le autovetture ma anche per i veicoli industriali, per gli aviduti
00:18:28via Ecol, perché questo settore è stato completamente dimenticato e per quello che riguarda il principio
00:18:38della neutralità tecnologica nella sua adozione per rendere i carburanti rinnovabili, in primis
00:18:45i biofuel, HVO e biometano, che sono vettori determinanti per la decarbonizzazione dei trasporti.
00:18:52Noi riteniamo indispensabile che l'action plan automotive della Commissione sia implementato
00:18:59dall'Europarlamento e dal Consiglio con misure compatibili con le reali dinamiche del mercato,
00:19:06partendo dalla revisione che deve essere profonda e pragmatica e pruritecnologica dei regolamenti
00:19:14dei target CO2, ripeto, sia per le autovetture che per i veicoli pesanti. Bisogna applicare
00:19:21immediatamente le clausole di divisione dei regolamenti 2023-8-5-1 e del 1610, anticipando
00:19:31di fatto di almeno un anno quelle che le scadenze previste del 2026 e del 2025. Si tratta di visionare
00:19:39completamente l'approccio metodologico del calcolo di CO2. Bisogna superare questo dogma
00:19:44imposto da una normativa di un controllo delle emissioni solamente al tubo di scarico, quindi
00:19:50eventualmente rintordurre quello che è un criterio o un principio di neutralità tecnologica
00:19:58attraverso anche la correzione della normativa con quello che viene definito un carbon correction
00:20:04factor, cioè che consideri il reale impatto ambientale in termini CO2 di tutti i vettori
00:20:11energetici. Riguardo questo è essenziale che la Commissione redica entro il 2025 una approfondita
00:20:18e impaziale relazione su come può muovere i renewable fuels, quindi, ripeto, biofuels,
00:20:24biometano, bioetanolo, tutti quelli che sono i biovettori e ai sensi del regolamento 1610
00:20:32e sia ai sensi dell'800, perdonatemi, veicoli leggeri 851.
00:20:40E riguardo la sussidiarietà su cui questa Commissione intende in particolare approfondire
00:20:46il tema, noi consideriamo che i fattori di sussidiarietà e di coerenza legislativa e regolamentare
00:20:53di tutti questi regolamenti siano uno degli elementi più critici dell'intero impianto
00:21:01normativo. È sorprendente infatti la disinvoltura con cui le istituzioni abbiano contraddetto
00:21:07se stesse, legiferando sulle basi di criteri metodologici incoerenti, spesso non allineate,
00:21:15in un contesto di norme e di regolamenti che definiscono misure e indirizzi che si poggiano
00:21:21su logiche di volta in volta differenti in base alla specifica destinazione della misura
00:21:28e questo molto spesso a dispetto di evidenze tecnologiche e scientifiche e riguardo proprio
00:21:35una modalità più idonea da adottare. Basti pensare alla totale assenza di sussidiarietà
00:21:42che emerge dall'approccio metodologico che è alla base dei regolamenti sui target di emissioni
00:21:47CO2, veicoli leggeri e veicoli pesanti che si fondano sul criterio della misurazione
00:21:53al tubo di scarico o quello che viene chiamato tank to wheel rispetto alla direttiva RED2 poi
00:22:01aggiornata in RED3 dove in essa vengono definiti i macro obiettivi di decarbonizzazione per tutti
00:22:08i comparti industriali e produttivi, indicando tra l'altro negli allegati tutte le potenziali
00:22:14riduzioni di termini CO2 di ogni vettore energetico. In questo regolamento, RED2 e RED3, il calcolo
00:22:24viene effettuato attraverso l'intero cicla di vita dei prodotti energetici, valorizzando
00:22:30quindi tutti quelli che sono i vettori indipendentemente dalla loro emissione. Nel contempo appaiono
00:22:38veramente analogamente privi della sussidiarietà sia i regolamenti sempre di target CO2 che ripeto
00:22:45si fondano solamente sull'approccio del tank to wheel rispetto alla normativa ESG, in particolare
00:22:53quella in carico alle imprese di autotrasporto che nel loro calcolo di emissioni, ricordo c'è
00:23:01un provvedimento che si chiama accounting emission regulation, prevede per il calcolo
00:23:07di queste società l'approccio well to wheel, che sicuramente è un approccio più largo del
00:23:12tank to wheel e già inizia a prendere in considerazione il vettore energetico, però conferma come ci sia
00:23:20veramente una disparità di misurazione in base all'utilizzo. Quindi quello che noi ne ricaviamo
00:23:27è che queste misure sono state ritagliate in base a tesi politico-ideologiche che la Commissione
00:23:34di volta in volta ha deciso di sostenere, senza pensare veramente all'effettiva ricaduta
00:23:40di queste misure in termini di benefici soprattutto dei target di decarbonizzazione e di tutti i possibili
00:23:48effetti negativi che queste avrebbero avuto sul mercato. Per concludere, noi riteniamo
00:23:56essenziale rimuovere questa prassi adottata dalla tecnostruttura di Bruxelles che si avvale
00:24:03di consulenze di soggetti terzi, in particolare affidando l'analisi dei regolamenti complessi
00:24:12in materia di automotive a soggetti privi di conoscenza tecnico-scientifica, spesso ONG
00:24:18e Ollus che nel recente passato hanno condizionato troppo la formazione dei regolamenti. Questa
00:24:26è una prassi che si è consolidata nell'ambito del precedente mandato della Commissione e che
00:24:31stiamo vedendo sta continuando e che genera un impianto legislativo assolutamente privo
00:24:37di sussidiarietà ma soprattutto di coerenza e che presta purtroppo sempre il fianco a condizionamenti
00:24:44di natura lobbistica di varia natura. Grazie per l'attenzione.
00:24:50Grazie dottore. Colleghi? Relatore Candiani, gruppo Lega. Prego, un minuto.
00:24:58Grazie Presidente. Colgo dalle parole del nostro interlocutore una velata indicazione di un conflitto
00:25:07di interessi nella Costituzione delle normative europee da parte della Commissione affidandosi
00:25:14la stessa, sto ovviamente a quanto abbiamo appena udito, a soggetti di dubbia professionalità.
00:25:22Mettiamola così. Ora se ci sono delle considerazioni da fare, noi siamo disponibili, Presidente, anche
00:25:32a riceverle al di là di questa audizione. Però credo che le stesse siano importanti e
00:25:38vadano anche poi ad essere stigmatizzate nel documento che andremo a stirare di parere
00:25:43della Commissione. Ecco, c'è una domanda che l'intendo porre riguardo al punto, perché
00:25:54è indicato nella stessa direttiva, la consultazione dei portatori di interesse. La Commissione indica
00:26:00che nel contesto del dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica svolto
00:26:04nel primo trimestre 2025, la Commissione ha tenuto intense e ampie discussioni con costruttori
00:26:11e i portatori di interesse della catena del valore del settore. Vi chiedo se siete stati
00:26:16coinvolti in questa discussione, se avete presentato delle considerazioni e se queste non sono state
00:26:23recepite, se avete ovviamente indicazioni a darci in merito a ciò. Perché ovviamente
00:26:29è evidente che questa modifica, passando dall'annualità alla triennialità, non sposta
00:26:36il problema della neutralità tecnologica che noi abbiamo indicato già da tempo e che
00:26:40resta, secondo un'opinione personale che intendo porre in queste circostanze, il vero, la vera
00:26:48questione da affrontare. Grazie.
00:26:51Grazie, Dio.
00:26:52Sì, le ringrazio.
00:26:52Dottore, le faccio anche io una domanda. Nelle sue parole, nelle parole della sua relazione
00:27:01di quest'oggi c'è un riferimento allo scandalo Timmermans, domanda secca. Dottore, due minuti
00:27:14di tempo per rispondere, grazie.
00:27:16Parto, scusatemi subito dalla seconda domanda. No, non c'è un riferimento allo scandalo Timmermans,
00:27:23c'è un riferimento esplicito, ed ora entro anche in merito alla prima domanda, rispetto
00:27:30all'affidamento di studi che dovrebbero essere tecnico-scientifici della Commissione a soggetti
00:27:36che non hanno competenze tecnico-scientifiche. In particolare una ONG che si chiama Transport Environment
00:27:44che riceve dalla Commissione incarichi e che si legge proprio nelle loro carte, sui
00:27:51loro studi, questi studi, parte di questi studi vengono riportati direttamente sulle normative
00:27:59o comunque sulle indicazioni che la Commissione poi adotta. È evidente che c'è un condizionamento
00:28:04molto forte. Ora, se io dovessi chiedere un'analisi di impatto ambientale di un vettore energetico,
00:28:11non lo chiederei a un'ONG soprattutto orientata a un certo tipo di ideologia, lo chiederei a
00:28:21un ente di ricerca neutrale, quale può essere un istituto universitario che effettua uno
00:28:28studio tecnico-scientifico, più che uno studio di carattere di principio. Credo con questo
00:28:38di aver risposto anche alla prima domanda. Se c'è qualche altra domanda sono a disposizione.
00:28:45Ah, mi scusi?
00:28:46Se siete stati coinvolti.
00:28:49Esattamente, vorrei concludere proprio con questo. Assolutamente no e nonostante avessimo
00:28:54fatto presente alla Commissione che i concessionari, che sono l'anello che congiunge la produzione
00:29:01al mercato. Quindi noi siamo l'anello più sensibile di questa catena, nonostante la nostra
00:29:06richiesta di essere coinvolti, non lo siamo stati in nessun modo e in nessuna parte. E
00:29:13questo ci tengo a sottolinearlo.
00:29:15La ringrazio per la domanda.
00:29:16Grazie dottore. Oltre alle note più specifiche rispetto all'argomento, se foste così gentili
00:29:28anche da prepararci un piccolo report riguardante queste ONG che sono state coinvolte e finanziate,
00:29:39ci fareste un piacere, ci dareste degli elementi interessanti su cui riflettere. Questo oltre
00:29:51diciamo al report che vi è già stato chiesto dal relatore o integrato al report se decidete
00:29:59in tal senso. Bene, dottore, ringrazio. Audizione molto interessante. Passiamo alla prossima.
00:30:07Grazie a voi. Grazie. Passiamo alla prossima audizione che vede i rappresentanti di Anfia dal vivo
00:30:15che facciamo entrare. Buongiorno. Benvenuti all'Anfia, anzi bentornate. Grazie. Buongiorno.
00:30:28Buongiorno. Bene. Avverto le nostre gentili ospiti che siamo già in diretta sul canale della
00:30:35UETV della Camera dei Deputati. Se non vi sono obiezioni noi lasceremo il canale aperto.
00:30:41Mi sembra che non vi siano obiezioni. Saluto l'Avvocato Fabrizio Vigo e l'Avvocato Francesca
00:30:47Subbioni. Appunto siamo sull'audizione di Anfia. Vi cedo la parola per dieci minuti. Dovrò
00:30:55essere assolutamente intensibile. A otto minuti vi comunico che dovete avvolgere la conclusione,
00:31:04dieci minuti vi devo togliere la parola, poi un minuto a testa per i colleghi collegati in web o dal vivo
00:31:12e due minuti per la vostra risposta. Quindi dieci minuti a iniziare da adesso. Passatevi pure la parola
00:31:17a fare di voi se necessario. Prego. Grazie mille Presidente, grazie a tutti quanti. Grazie per questa
00:31:28opportunità che ci mostra nuovamente l'interesse delle istituzioni italiane per la transizione della
00:31:36filiera automobilistica che come ben sapete sta affrontando molte molte sfide che stanno mettendo
00:31:45alla prova anche il sistema produttivo, il tessuto industriale nazionale. Oggi ho sentito un po' quei colleghi
00:31:55che parlavano in generale anche dell'action plan. Io mi ero soffermata su quella che era la tematica
00:32:01in particolare di quella che è la misura che è stata recentemente proposta dalla Commissione e approvata
00:32:08dal Parlamento europeo che concede una flessibilità ai costruttori rispetto ai target
00:32:17del 2025. Velocissimamente, sperando di stare nei dieci minuti, un commento veloce sul piano
00:32:27automotive. Siamo assolutamente convinti che c'è bisogno di un'azione importante, anzi
00:32:37diverse azioni importanti da intraprendere in questa legislatura europea che non devono
00:32:42assolutamente essere considerate un'inversione AU ma una presa di coscienza di quelle che sono
00:32:51state le evoluzioni anche geopolitiche e in particolare anche delle dinamiche internazionali
00:33:04nel nostro settore dopo la pubblicazione del Greenville nel 2019. Ci troviamo davanti ad un mondo
00:33:11che è completamente cambiato, un'industria automobilistica che deve cambiare ma deve avere il
00:33:21tempo e il modo a livello europeo di poter continuare a competere con quelle che sono le due grandi aree
00:33:28geografiche, la Cina e gli Stati Uniti. Per cui il piano, noi abbiamo partecipato anche indirettamente
00:33:39ai lavori del Strategic Dialogue attraverso le nostre associazioni europee e con alcune aziende
00:33:46nostre associate. Del piano complessivo non siamo soddisfatti, pensiamo che ci siano delle cose positive
00:33:59quali sicuramente lo stimolo allo sviluppo della guida autonoma e connessa, del software
00:34:09defined vehicles, degli importanti investimenti per quanto riguarda la ricerca sulle batterie
00:34:19di seconda generazione. Probabilmente mancano alcuni punti chiave fondamentali come la citazione
00:34:32che ha fatto la Presidente von der Leyen e il Commissario Zizi Kostas sull'avere nella revisione
00:34:39della regolamentazione sui veicoli leggeri un approccio tecnologicamente aperto, così come
00:34:49c'è una grandissima assenza che riguarda tutta la regolamentazione sui veicoli pesanti.
00:34:55Nello specifico sul provvedimento per quanto riguarda le flessibilità delle sanzioni al
00:35:062025, vi ricordiamo che i target identificati per l'industria automobilistica sono dei target
00:35:17che riguardano il mercato, quindi non quello che produci ma quello che tu riesci a vendere.
00:35:25Il target del 2025, che per regolamentazione è un meno 15% o, tradotto in numero, 93,6 grammi
00:35:37al chilometro della media dei veicoli che vengono venduti da ciascun costruttore in Europa, significa
00:35:46avere una market share di veicoli totalmente elettrici di circa il 25%. Come sapete il 2024
00:35:56si è chiuso a livello europeo con una media di 14,5%, poco meno di 15% per diversi motivi,
00:36:08tralasciando quelle che sono le tematiche anche industriali, l'evidenza è che per poter stimolare
00:36:22il mercato di queste nuove tipologie di veicoli è fondamentale avere un ecosistema in grado di mettere
00:36:33il consumatore nella posizione di poter fruire del veicolo così come sono, rispecchiando quelle
00:36:45che sono le proprie abitudini. Abitudini di mobilità che necessariamente devono essere modificate
00:36:54e devono essere più virtuose, ma ecco che è difficile immaginare, o meglio è difficile
00:37:02e normale avendo una generalizzazione di quelle che possono essere le esigenze.
00:37:09Questo ovviamente nel 2025 a parte i costruttori che producono solo ed esclusivamente veicoli
00:37:16elettrici, la maggior parte dei costruttori non aveva questa market share.
00:37:22Quindi questo intervento che noi consideriamo il primo e fondamentale intervento di una nuova
00:37:34regolamentazione del settore automotivo, mobilità e trasporti complessiva, è stato fondamentale
00:37:43perché non risolve assolutamente le problematiche che ci sono, perché tre anni forse sono ancora
00:37:56pochi nel riuscire a creare l'ecosistema che consentirà uno sviluppo importante della mobilità
00:38:06elettrica, però la possibilità che viene data ai costruttori di, se non si raggiunge
00:38:13il target nel 2025, la possibilità di ridurre le emissioni nel 2026 o nel 2027, è un nostro
00:38:22avviso non risolutivo ma importante. Come vi dicevo, sarà sicuramente importante e fondamentale,
00:38:31stiamo lavorando anche con le associazioni europee, con i colleghi, per adottare la stessa
00:38:37misura anche per i veicoli pesanti, perché sappiamo che sono due regolamentazioni diverse
00:38:44e probabilmente il mercato dei veicoli pesanti a zero emissioni è in una situazione ancora
00:38:52più ridotta rispetto a quello dei veicoli leggeri, in più le sanzioni per i costruttori
00:39:00di veicoli pesanti sono ancora più economicamente importanti rispetto a quello dei veicoli leggeri,
00:39:08quindi questo è un punto importante. È il primo passo, come vi dicevo, nell'ottica
00:39:16di un'attuazione del piano europeo. L'auspicio è che in autunno, quando ci sarà la proposta
00:39:31della commissione, di una revisione di quella che è la regolamentazione sui veicoli leggeri,
00:39:39e ripetisco sempre nell'ottica anche per i veicoli pesanti, ci possa essere un approccio
00:39:47magari di mantenimento di quelli che sono i target, l'ambizione dei target, ma si possa
00:39:56intervenire nella metodologia del calcolo che i costruttori possono utilizzare per contabilizzare
00:40:06la media delle emissioni di quello che vendono. Il paradosso di questa regolamentazione è che
00:40:14si prevedono dei target specifici per l'industria automobilistica, per la vendita, quindi non per
00:40:22quello di cui loro hanno potere, cioè cosa produrre, ma cosa vendere. Se non vendono, pagano
00:40:32una sanzione, ma la vendita di questi veicoli, come dicevamo, necessita di un importante ecosistema
00:40:41che è estremamente complesso, perché ovviamente prevede interventi che riguardano la rete elettrica,
00:40:51riguarda la diffusione delle infrastrutture, il potenziamento delle reti e le diversità
00:41:01della situazione in cui vivono le famiglie, dove magari chi abita nella villetta ha una facilità
00:41:09a poter installare la colonnina, magari nelle città, nei condomini abbiamo delle difficoltà,
00:41:16quindi il lavoro importante sarà anche quello di stimolare, lavorare in maniera però ordinata
00:41:24per poter creare ovviamente queste condizioni.
00:41:28Grazie avvocato, relatore, grazie presidente, abbiamo apprezzato ovviamente l'intervento che
00:41:40segue il percorso già di audizione fatto a suo tempo. Le chiedo, Anfia è l'associazione
00:41:46nazionale della filiera dell'automotive, esistono anche negli altri paesi europei, esiste anche
00:41:53un'associazione europea che vi raggiunge? Due. Perfetto, siete stati coinvolti nella costruzione
00:42:01di questa normativa da parte della Commissione, direttamente, indirettamente, tramite terzi?
00:42:08Allora, noi come tedeschi rappresentiamo sia i costruttori di veicoli che la filiera della
00:42:19componentistica, in Europa ci sono due diverse associazioni. Allora, io posso dire che la scorsa
00:42:27legislatura è stata una legislatura in cui non è stato facile rappresentare gli interessi,
00:42:36nel senso buono ovviamente della parola, dell'industria automobilistica.
00:42:40siamo stati ascoltati, abbiamo provato ad evidenziare, adesso nel dialogo, perdono, abbiamo con i colleghi
00:42:54europei delle due associazioni che hanno partecipato al dialogo strategico, sì, abbiamo fatto un mese
00:42:59abbastanza intenso e il nostro Presidente Povastori ha partecipato ad uno dei gruppi sull'evoluzione
00:43:07tecnologica. Presidente, se è possibile, è completo il ragionamento. Nella proposta di regolamento,
00:43:17nuova proposta di modifica al regolamento, la Commissione si avventura a dire che nel corso
00:43:25del dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica svolto nel primo trimestre 2025,
00:43:32la Commissione ha tenuto intense e ampie discussioni con i costruttori, i portatori di interesse
00:43:38della catena del valore del settore. A tutte le audizioni che abbiamo avuto fino ad ora abbiamo
00:43:44sempre ricevuto un non siamo stati coinvolti. Ecco, allora la questione quindi la completo nel
00:43:51ragionamento, cioè l'interesse è comprendere chi hanno coinvolto, perché anche in una precedente
00:43:56audizione è stata sollecitata un'attenzione rispetto all'utilizzo di soggetti terzi che
00:44:02non sarebbero poi proprio terzi terzi nel dare anche un'opinione nel costruire la base
00:44:07scientifica di modifica della normativa. E concludo, se siete stati coinvolti, se hanno
00:44:14tenuto in conto le vostre considerazioni, se non le hanno tenute in conto e perché secondo
00:44:18voi ancora oggi non c'è la neutralità tecnologica tra gli elementi. Penso di aver svuotato anche
00:44:23le domande del Presidente. No, allora noi siamo stati coinvolti dalle
00:44:27nostre due associazioni europee che hanno partecipato direttamente ai lavori del dialogo strategico,
00:44:36quindi sappiamo e abbiamo condiviso con loro e con le altre associazioni europee quelli che
00:44:42erano i punti fondamentali. Alla fine io posso dirvi che sono stati portati all'attenzione
00:44:55della Commissione l'importanza di avere un approccio tecnologicamente neutrale da più
00:45:01parti e rispetto alla scorsa legislatura con una condivisione sia da parte dei costruttori
00:45:12che da parte della filiera della componentistica, cosa che forse era mancata un po' nella scorsa
00:45:17legislatura. Però invece questa volta è unanime la richiesta dell'industria europea di adottare
00:45:29un approccio pragmatico che possa consentire di raggiungere gli stessi target, magari modificando
00:45:39le metodologie di calcolo della regolamentazione, legando magari, ci sono già delle regolamentazioni
00:45:49europee che prevedono lo sviluppo e l'immissione in rete di carbon neutral fuels, quindi noi avremo
00:45:57già nel 2030 con la Red 3 ma anche con gli obiettivi del PNIEC, in rete il 30% di quello
00:46:06che si eroga la pompa avrà la componente bio. Quindi ci sono delle possibilità che non
00:46:16vanno ad inficiare il target e l'ambizione di una decarbonizzazione del settore trasporti,
00:46:23ma che invece ovviamente possono dare spazio anche perché, Presidente mi perdoni, il grande
00:46:31tema nell'ottica della competitività dell'industria europea è che sia gli Stati Uniti sia la Cina
00:46:39non stanno investendo solo ed esclusivamente sulla tecnologia elettrica. Anche in Cina, io
00:46:47sono stata personalmente in Cina ad agosto a visitare delle case automobilistiche e loro
00:46:53stanno continuando a sviluppare motori endotermici, magari i plug-in, i range extender, che sono
00:47:01delle tipologie di veicoli che hanno la trazione elettrica ma che possono essere anche alimentati
00:47:07con carburanti rinnovabili. Quindi il grande tema non è non proseguire nell'ambizione importante
00:47:16di voler defossilizzare il settore dei trasporti. Dobbiamo solamente avere coscienza del fatto
00:47:25che è una cosa estremamente complessa e ha bisogno di un'organizzazione perché oggi possiamo dire
00:47:36ci abbiamo provato, però imporre al mercato una tecnologia non sta portando quelli che potevano
00:47:43essere i frutti sperati. Quindi è solo un prendiamo coscienza di questo e ci sono soluzioni
00:47:53che senza andare ad incidere o ad inficiare su una transizione, una spinta verso l'elettrificazione
00:48:02che necessariamente crescerà e sarà una tecnologia sempre più importante nel mercato. C'è però
00:48:11bisogno di razionalizzare le tempistiche e lavorare contemporaneamente a tutto quello
00:48:21che è l'ecosistema che serve per sviluppare queste tecnologie. E dall'altro lato ovviamente
00:48:26una politica industriale europea che stimoli le imprese, aiuti le imprese nella transizione
00:48:37e probabilmente il tema delle batterie di seconda generazione è un tema anche lì estremamente
00:48:47complesso perché il gap che l'Europa ha con l'Asia sulla produzione di batterie è molto
00:48:54importante, quindi non sarà facile riuscire a recuperare quel gap in tempi brevi. Per quello
00:49:03c'è bisogno di un bilanciamento di quelli che possono essere interessi.
00:49:08Bene, grazie. Allora vi ringraziamo per il vostro contributo e concediamo le nostre ospiti. A questo
00:49:19punto facciamo entrare gli auditi successivi. Per favore, arrivederci. Grazie.
00:49:26Buongiorno. Benvenuta.
00:49:52Buongiorno. Avverto la nostra ospite che siamo già in diretta sul canale web della Camera
00:50:08dei Deputati, quindi se non ci sono obiezioni noi lasciamo il canale acceso. Vedo che non
00:50:15ci sono obiezioni. Saluto la dottoressa Marina Barbanti, direttore generale della Unione
00:50:24Energie per la mobilità. Dottoressa, deciderò la parola per 10 minuti. Dovrò essere impossibile
00:50:35a 8 minuti. La partirò che siamo, esatto, che dobbiamo iniziare a rivolgere al termine.
00:50:4310 minuti e devo togliere la parola. Prego dottoressa.
00:50:51Slide da proiettare o slide da distribuire? Ce l'abbiamo. Ce l'abbiamo. Abbiamo la versione
00:50:58cartacea.
00:51:05Ringrazio il Presidente, ringrazio la Commissione per questa opportunità di confronto. Come
00:51:14UNEM, quindi Unione Energie per la mobilità, non abbiamo una frequentazione assidua con
00:51:21questa Commissione, quindi volevo spendere due parole anche per spiegare chi siamo e quindi
00:51:26come siamo collegati con il regolamento. Quindi UNEM rappresenta quelle che sono le
00:51:31aziende che producono, quindi le raffinerie, stoccano i depositi e poi distribuiscono attraverso
00:51:37le stazioni di servizio, quelli che sono i carburanti per i trasporti, anche per i trasporti
00:51:44stradali, che sono carburanti che prima erano sostanzialmente solo fossili e negli ultimi
00:51:5015 anni hanno delle componenti bio sempre più significative. Oggi stiamo parlando di componenti
00:51:56intorno al 12,5%, 13%. Il nostro tipo di attività, diciamo così strutturato, consente quindi
00:52:04anche per avere un'idea dei numeri, parliamo di 120 milioni di litri al giorno del trasporto
00:52:10stradale, che sono un numero significativo, di cui una buona parte è bio e poi abbiamo
00:52:14il trasporto aereo e quello navale, che diciamo non è oggetto dell'audizione, però aiuta
00:52:22avere una visione insieme. Abbiamo più o meno 150 mila addetti diretti e indiretti, un fatturato
00:52:29su 100 miliardi di euro e un contributo alla bilancia commerciale di 25. Questo per dire
00:52:36che è un settore che è ben strutturato. Le nostre associate sono aziende sostanzialmente
00:52:43di grandi dimensioni, di cui alcune operano su tutta la filiera, come può essere Eni, alcune sulla parte
00:52:48di raffinazione, come Saras e altre che sono sulla parte distributiva, quei tetamoyle.
00:52:55Allora, questo per dire che oggi il business, l'attività delle aziende è concentrato proprio
00:53:02sui carburanti per il trasporto, dove copriamo più del 90% della domanda.
00:53:09Ora, tutta quella che è la normativa comunitaria sul CO2, quindi sul regolamento, su quelli che
00:53:18saranno i prodotti per la mobilità, ha un grande impatto, perché oggi il sistema è infrastrutturato
00:53:24per il nostro, per dei carburanti liquidi, che vengono utilizzati nei motori a combustione interna.
00:53:29Quindi tutta la normativa che stiamo guardando ha sicuramente un impatto.
00:53:33Andando a quello che è la modifica del regolamento, che è oggetto dell'audizione, abbiamo visto
00:53:42che poi il lotto è passato al Parlamento, la riflessione che facciamo è che in realtà
00:53:47non ha modificato nulla, ha creato una flessibilità, cioè ci ha dato tempo per dire
00:53:53è il sistema giusto, non è il sistema giusto e se devo intervenire.
00:53:57Quindi questo tempo, che sono due o tre anni, sono tre anni, ormai e mezzo, dovremo utilizzarlo
00:54:03per andare a vedere quelli che sono gli interventi che sono necessari.
00:54:08Se no diventa un palliativo, cioè ci ritroviamo tra tre anni nella stessa situazione.
00:54:12La stessa regolamenta prevede al loro interno dei momenti in cui debba essere fatta questa
00:54:17riflessione.
00:54:20Rimandavano al 2026 e al 2027, quindi il nostro input è quello di aggiornarle, di fare questo
00:54:26momento di riflessione il prima possibile, e andare a verificare se quello che è il
00:54:31percorso tracciato, quello di un calcolo di quelle che sono le emissioni solo allo scarico,
00:54:37quindi io, indipendentemente da come ho prodotto qualsiasi energia, quando vado allo scarico
00:54:41verifico le emissioni, è il sistema corretto.
00:54:44Questo sistema allo scarico, per essere chiari, esclude in modo categorico quelli che sono
00:54:48tutti i motori a combustione interna e quelli che sono i carburanti liquidi e i gassosi,
00:54:52perché sostanzialmente tutto quello che io ho risparmiato di CO2 in fase produttiva
00:54:57viene, tra virgolette, bruciato, nel senso non viene valorizzato, mentre invece viene
00:55:02valorizzato solo quell'ultimo momento.
00:55:05Quindi quello che diciamo è prendiamoci questo tempo che ci è stato dato per rivedere
00:55:09questo meccanismo, anche perché il sistema che è stato fatto ha mostrato, diciamo,
00:55:13alcune lacune.
00:55:14Uno, perché gli obiettivi ambientali siamo ancora lontani, tant'è vero che sarà necessario
00:55:18effettuare una proroga.
00:55:20Due, ha rallentato il ricambio del parco.
00:55:22Un parco più vecchio consuma di più, inquina e dimette di più.
00:55:26Tre, ha creato tutta una serie di scudibili sul punto di vista industriale, non tanto per
00:55:31adesso, per noi, perché noi la domanda rimane esattamente uguale, ma invece per tutto
00:55:35il mondo dell'automotive.
00:55:37Quindi il ragionamento che diciamo è che cerchiamo di fare questa riflessione e di individuare
00:55:42un meccanismo che abbia una sua razio, con il concetto che poi un po' tutti abbiamo detto
00:55:46della neutralità tecnologica, però la neutralità tecnologica che ritroviamo nei vari documenti
00:55:51e rimane, secondo me, così un po' un enunciato.
00:55:54Cioè, che cosa vuol dire neutralità?
00:55:55Cioè, devi andare a calcolarlo indipendentemente da tecnologia, devi dirmi qual è il risultato.
00:56:01Secondo noi, questo, se noi andassimo a valutare soltanto il risultato finale, cioè quanto
00:56:06emette quel veicolo quando fa un chilometro, quanto MC2 emette, indipendentemente da come
00:56:13è stato alimentato, quello sono l'obiettivo che dobbiamo fare e così faccio concorrere
00:56:18tutte le diverse tecnologie che andranno a prevedere dei segmenti diversi.
00:56:22Probabilmente tutta quella che è la CityCard si svilupperà nella parte elettrica, non
00:56:26avrebbe senso, però magari per i trasporti di lungo tragitti, piuttosto di pesanti, non
00:56:31ha assolutamente senso il sistema elettrico.
00:56:34Quindi quello che noi diciamo è intervenire sulla parte normativa.
00:56:37L'altro punto, cercare quindi di rimuovere il discorso anche di 235, l'altro punto
00:56:45che è essenziale è valorizzare quello che già ho io nei fuel.
00:56:49Cioè, oggi quando io vado a calcolare l'emissione di un veicolo a gasolio, io calcolo in base,
00:56:54vengono calcolate in base al fatto che consumi gasolio, quindi quanto emetto, quando produce
00:56:59un chilo di gasolio, quanta CO2 produco un chilo di gasolio.
00:57:02Se quello non è gasolio, in teoria, ed è al 100% un prodotto rinnovabile come può
00:57:09essere l'HVO, sempre le emissioni di gasolio io le attribuisco.
00:57:13E questo è concettualmente sbagliato, perché quel veicolo non ha emesso quello, ha emesso
00:57:17allo scarico, però ha emesso quel quantitativo, ma nel ciclo di vita quel prodotto ha emesso
00:57:21un quantitativo molto diverso.
00:57:23Noi abbiamo fatto, o vedete poi nelle slide successive, anche una valutazione di qual è
00:57:28l'incidenza.
00:57:29Cioè già oggi, se io lo andassi a valorizzare, avrei dei risparmi, ciò due, questi famosi
00:57:34limiti che hanno i costruttori, 95 grammi di chilometro, 92, 90, cioè potremmo dare dei
00:57:40contributi che sono significativi, anche di vari grammi di chilometro, stiamo parlando
00:57:45anche di più di 10 grammi di chilometro, aiutandoli a raggiungere l'obiettivo.
00:57:50Quindi questa è la traccia che viene individuata.
00:57:53Questo consentirebbe, uno, di utilizzare quelle che sono le infrastrutture che io ho, perché
00:57:59in realtà se oggi ho 10 raffinerie, 2 bioraffinerie, una in fase di conversione, oltre 100 depositi,
00:58:06oltre 22 stazioni di servizio, cioè questo è un patrimonio infrastrutturale.
00:58:10strutturale, posso pure decidere che riparto da zero e ne rifaccio un altro, però innanzitutto
00:58:17mi servirà per una transizione, perché esiste tutto un parco circolante e poi comunque
00:58:22sia ho anche delle competenze con questi soggetti, ho delle eccellenze tecnologiche.
00:58:27Quindi il nostro concetto è che cerchiamo di valorizzare quelle, non che superino, cioè
00:58:32che concorrono, perché farò una parte elettrica, una parte etrogeno e una parte con altri prodotti.
00:58:39Quindi questo è un po' il tipo di ragionamento, considerando che la prospettiva che abbiamo
00:58:44è che sicuramente i consumi si andranno a ridurre, questo è certo, si ridurranno per l'efficienza
00:58:51energetica che ci deve essere, se no raggiungeremo mai, speriamo pure per lo sviluppo del trasporto
00:58:55pubblico locale e poi sì, perché ci sarà una penetrazione di altre tecnologie, ma questo
00:59:00è in dubbio.
00:59:02Quello che noi diciamo è ugualmente quello che rimane, i consumi totali, aumentiamo la componente
00:59:08di bio il più possibile e la componente di fossile piano piano trasformiamola, diamogli
00:59:14il tempo, facciamo questi investimenti.
00:59:16Due minuti dottoressa.
00:59:17Grazie, facciamo questi investimenti.
00:59:19Ecco, noi poi nei vari grafici, adesso non mi soffermo, abbiamo fatto una serie di valutazioni
00:59:24di quelli che possono essere risparmi, anche perché i biocarburanti possono avere risparmi
00:59:29minimo il 66%, non possono risparmiare meno il 67% rispetto al fossile, ma possono avere
00:59:35un valore di 100% ma anche un valore superiore, perché se utilizzo un riciclo e quindi posso
00:59:39portare addirittura risparmi di 13, di 15, anche di 30 grammi chilometro, quindi questa
00:59:45è una prima riflessione.
00:59:47La seconda riflessione è invece relativa alle obiezioni, perché qui ogni volta inserata
00:59:55i biocarburanti ci sono una lista di obiezioni, ho fatto una sorta di, alla prima obiezione
01:00:01è che non ci sono le materie prime.
01:00:04Allora, la Commissione UE ha commissionato uno studio loro, a cui è partitulato pure il
01:00:09Politecnico Torino, in cui dice che la domanda potenziale è 50 milioni di tonnellate,
01:00:13i feedstock, le materie prime, hanno un valore che può andare da 130 a 220 milioni di TEP,
01:00:24quindi diciamo che le materie prime ci sono, la produzione non c'è la produzione, certo
01:00:29oggi da una produzione che è calibrata con una domanda crescente, ma non sappiamo quanto,
01:00:34cioè prima di convertire tutto per quanto riguarda avverso il biocarburante, logicamente
01:00:39uno vuole avere un'aspettativa di che ci sia un mercato, perché se si ferma al 2035,
01:00:43non è che vado a convertire tutte le latinerie, ho una conversione più lenta, quindi quelle
01:00:49che sono le obiezioni secondo me vanno superate, questo era il messaggio di base, quindi utilizzare
01:00:56questo tempo per cercare di far ragionare tutti i soggetti, cercare di evitare che alcuni
01:01:02stati membri vadano a valorizzare le proprie tecnologie a scapito di quelle che sono le eccellenze
01:01:07degli altri paesi, ognuno ha le sue eccellenze, ognuno deve portarle avanti, quindi non devo
01:01:11essere precluso, perché se io sono molto forte nell'elettrico, magari un altro è forte
01:01:15nel biocarburante, un altro può essere forte nell'idrogeno come tecnologie, l'importante
01:01:19è che tutti concorrono, anche perché probabilmente non servirà una tecnologia sola, e cercare
01:01:24già da adesso di aiutare i costruttori valorizzando all'interno dei carburanti quello che già
01:01:30c'è in bio, voi lo sapete, avete seguito la legge europea, la legge di legazione europea
01:01:36è uscita adesso, c'è il recipiento da Red 3, il recipiento da Red 3 prevede al 2030
01:01:41un obiettivo rinnovabile del 29% nei trasporti, e questo 29% al 2030 quindi saranno soprattutto
01:01:48biocarburanti, perché non è che c'è molto altro, e peraltro noi come clienti abbiamo un
01:01:54obiettivo ancora superiore al 34%.
01:01:57Ringrazio Presidente e ringrazio anche l'autoressa per la relazione che tra l'altro ci ha anticipato
01:02:09con questa documentazione che è stata inviata, voi raccogliete 42 compagnie associate, quindi
01:02:18diciamo che a livello di impatto è come guardare il mondo dalla punta dell'Everest, insomma
01:02:23bello corposo. Siete stati considerati nella costruzione di questa nuova normativa a livello
01:02:30europeo, c'è stata una consultazione, vi hanno chiesto un'opinione, gliel'avete data,
01:02:35non l'hanno tenuta in conto, avete notizia magari che abbiano utilizzato piuttosto che la
01:02:41vostra opinione soggetti terzi, soggetti più o meno qualificati, questa è un'opinione che
01:02:49ci terrei raccogliere, grazie. Allora, l'opinione, diciamo che la consultazione della Commissione
01:02:53Europea è sempre una, da un punto di vista formale ineccepibile, nel senso questionari
01:03:00su questionari rispondi e poi diciamo si fa, io adesso in modo di informare un medione
01:03:05poi non so che cosa esca, quindi di documentazione tanta, direttamente anche tramite For Europe,
01:03:11non ho però mai avuto un tipo di riscontro, nel senso che quando si è detto che qualsiasi
01:03:16regolamento deve avere una votazione di impatto, quando facciamo l'impatto io l'ho trovata
01:03:21un po' debole quella che ha l'impatto o da un punto di vista industriale, del cittadino,
01:03:25sociale, poi se qualsiasi tesi uno la può perorare, però tutto quello che non andava sull'elettrificazione
01:03:34era in qualche modo osteggiato contro la decarbonizzazione, che sono due argomenti diversi, non è che chi
01:03:41è contro l'elettrificazione e poi non è contro, non solo l'elettrificazione, è contro
01:03:45la decarbonizzazione, noi per dire abbiamo un accordo con Motoset, quindi che rappresenta
01:03:50la parte dell'elettrificazione, sono due tecnologie che tutte e due andranno, ma non è che una
01:03:55deve scudere l'altra, questo per darvi l'approccio, quindi un pochino spero però che forse tutto
01:04:01quello che abbiamo fatto qualche cosa abbia pesato, perché poi la votazione finale non è
01:04:06stata schiacciante, poi i voti sono stati mi sembra qualcosa tipo 3,78-3,80 rispetto,
01:04:14c'è stato uno scarto di 60 voti, 60 voti su 600 è un 10%, che è un buono scarto.
01:04:21E l'ultima cosa, visto che posso parlare fuori alle righe, la percezione che abbiamo avuto
01:04:27è che per alcuni stati era prioritario mantenere l'elettrificazione e quindi poi hanno su vari dossier,
01:04:35perché il dossier non esiste solo questo, ne esistono tanti, magari su poi dei vari dossier
01:04:40uno è stato più disponibile su alcuni e un pochino più aperto su altri, ecco tra i vari
01:04:47paesi sicuramente la Francia ha un grande interesse a insidere il nucleare, tra quelle
01:04:51che hanno in tecnologie di transizione, quindi ognuno ha portato a casa il suo punto.
01:04:56Certo, seguendo quello che diceva lei, come diceva lei, non è tanto importante che ogni
01:05:05Stato non persegua la propria via, ma forse è importante che la Commissione europea non
01:05:18prenda come privilegiata una determinata via che avvantaggia uno o più stati.
01:05:31Tutto questo ovviamente noi qua analizziamo come dire i profili dal punto di vista dell'impatto
01:05:40della normativa sui cittadini e sul nostro sistema paese e si aprirebbe poi tutto il grande
01:05:53discorso riferito all'autonomia strategica dell'Unione europea e di conseguenza alla sicurezza.
01:06:03sono forse più profili di terza Commissione o comunque a cavallo fa questa Commissione
01:06:09e la Commissione europea.
01:06:09Però sono sicuramente centrali, hai veramente ragione, un po' trascurati, ecco presi da questa
01:06:16euforia.
01:06:18Bene, grazie, grazie dottore, siamo tutti.
01:06:22Grazie.
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