https://www.pupia.tv - Roma - Indagine conoscitiva settore vitivinicolo - Audizione - Agci-settore agroalimentare, Confcooperative-Fedagripesca, Legacoop agroalimentare e Unci agroalimentare
Alle ore 12.30, la Commissione Agricoltura ha svolto l'audizione di rappresentanti di Agci – settore agroalimentare, Confcooperative-Fedagripesca, Legacoop agroalimentare e Unci agroalimentare, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive del settore vitivinicolo. (20.05.25)
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Alle ore 12.30, la Commissione Agricoltura ha svolto l'audizione di rappresentanti di Agci – settore agroalimentare, Confcooperative-Fedagripesca, Legacoop agroalimentare e Unci agroalimentare, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive del settore vitivinicolo. (20.05.25)
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00:00di rappresentanti di AGC, settore agroalimentare, COF cooperatire, fed agripesca, legacop agroalimentare,
00:08unci agroalimentare nell'ambito di unirage conoscitiva sulla prospettiva del settore
00:12vitivinico. Avverto in via preliminare che la pubblicità dei lavori della salute odierna
00:16sarà assicurata anche mediante la resocontozione estenografica e la trasmissione attraverso
00:22la web tv della Camera dei Deputati. Ringrazio gli auditi per aver accolto l'invito della
00:26Commissione. Sono collegati, immagino vero, presenti? AGC? E quindi do subito la parola
00:36pronto per AGC e settore agroalimentare? Se ha, ok. Allora aspettiamo un attimo.
00:41Sono presente, eccomi. Perfetto, molto bene.
00:47Allora diamo la parola ad Antonello Capua, Presidente di AGC. Prego.
01:18Non si sente. Adesso la sentiamo. Prego Capua.
01:21Mi sentite?
01:27La sentiamo, prego.
01:28Bene. Vi dicevo che intervengo come Presidente dell'AGC agroalimentare, facciamo parte
01:38dell'Alleanza delle Cooperative, come sapete, insieme a Lega Coop Agroalimentare e Conf
01:43Cooperative e quindi io, insieme con i miei colleghi, riferiremo in questa audizione proprio
01:51al nome dell'Alleanza. Ringraziamo il Presidente e i componenti di questa Commissione per aver
01:58proposto questa indagine conoscitiva che riteniamo cruciale per il futuro del comparto vitivinicolo
02:05italiano. Allora, che dire, il settore vitivinicolo,
02:10che chiaramente è illustrato, anche ben illustrato, nel programma dell'indagine, sta attraversando
02:16una fase di grande trasformazione e complessità, che è condizionata sia da fattori interni
02:23ma anche da fattori internazionali e noi, quali rappresentanti della cooperazione agricola,
02:29ci sentiamo in dovere di portare il contributo di chi è presente sui territori e presidia
02:36la filiera e lo fa dalla vigna alla bottiglia e non solo, ma tutela anche il lavoro di mitigaglia
02:44di viticoltori italiani. Tanto per dire qualche numero, noi rappresentiamo circa 370 cantine
02:53forma cooperativa che sono presenti su tutto il territorio nazionale e a queste 370 cantine
03:01aderiscono circa 110.000 soci viticoltori e il dato è arrondato per difetto e che danno
03:09impiego a oltre 9.000 addetti. Rappresentiamo una produzione complessiva al 58% del vino
03:18italiano con un giro di affari di 4,8 miliardi di euro che rappresentano il 40% del totale
03:29fatturato del vino nazionale. Prima di focalizzare l'attenzione sulle problematiche del settore come
03:38i dazi e altre questioni che verranno meglio snocciolate dai miei colleghi, vorremmo fornirvi
03:47anche qualche dato. Che l'anno 2025 per il mondo del vino sarebbe stato un anno difficile lo si
03:55era intuito già da tempo. I numeri però che emergono in questo primo semestre danno una
04:02rappresentazione davvero poco incoraggiante e la danno anche al netto dei dati incoraggianti
04:10relativi al mese di febbraio che sono buoni, in calo rispetto a gennaio, ma sono buoni.
04:17Allora le indagini che abbiamo fatto presso le nostre cantine, le cantine a noi aderenti e le
04:25indagini che abbiamo fatte anche fino a questa mattina, ci dicono che il mercato del vino
04:30italiano è in forte contrazione a livello globale, quindi sia sul mercato nazionale
04:35che sul mercato internazionale. Basta dire che l'export verso i paesi extra oe ha chiuso il
04:45primo trimestre del 2025 con una diminuzione tendenziale del 9 per cento sui volumi e questo
04:53nonostante nei primi due mesi dell'anno l'export verso gli Stati Uniti abbia fatto registrare una
05:00crescita del 4 per cento, anche se già nel mese di marzo c'è stata una frenata. Quindi in sostanza
05:08se non ci fosse stato l'aumento del 4 per cento dell'export verso gli Stati Uniti, il primo
05:14trimestre si sarebbe chiuso con un meno 13 per cento rispetto all'anno precedente e davvero non
05:22è cosa da porre. Le nostre informazioni ci rivelano anche che nel primo trimestre del 2025 si è
05:30assistito ad un andamento solo apparentemente paradossale, ossia le spedizioni italiane
05:38verso gli Stati Uniti sembravano andare bene o addirittura aumentavano in alcuni settori. Questo
05:47perché? Perché nelle mone dei tazzi, tazzi sì, tazzi no, tazzi forse, tazzi quanto, il mercato
05:54americano ha aumentato le richieste di prodotto ma purtroppo i consumi reali raccontano una cosa
06:02ben diversa. Molto probabilmente il prodotto che è stato acquistato giace nei magazzini per cui
06:11è importante che nell'analizzare i dati non ci si concentri soltanto sui dati doganali di uscita
06:20del bene, visto uscire dal confine italiano, ma si presti attenzione anche e soprattutto a quello
06:30che è il consumo reale che ripeto racconta un'altra storia. Se non si leggono bene i dati c'è
06:39il rischio di avere una percezione errata della situazione reale e prendere delle decisioni che
06:45potrebbero compromettere tutta la filiera vidifinicola. Aggiungo che nel mese di febbraio
06:55quando dei tazzi si parlava soltanto, quindi erano ancora soltanto chiacchiere, abbiamo sentito dire
07:05da più parti, anche da qualche nostra cantina, che il prodotto made in Italy e quindi anche il vino
07:12non ne avrebbe risentito particolarmente, perché grazie alla nostra specialità, all'unicità dei
07:21nostri prodotti e alla loro insostituibilità. Mi diceva anche che la fascia medio alta dei
07:30prodotti non ne avrebbero probabilmente proprio risentito, perché chi può acquistare una bottiglia
07:34di vino che costa 50 euro ne può spendere anche 60. Oggi invece i dati ci dicono un'altra cosa,
07:43dobbiamo rilevare che per quanto ci si voglia approcciare a questo argomento con una visione
07:49ottimistica, che chiaramente non deve mai mancare, e anche con un po' di orgoglio italiano, perché no,
07:55c'è da dire che ad eccezione dello spumante che fa registrare un più 2%, la fascia dei vini super
08:08premium, che sono quelli che hanno un costo alla cantina che superano i 15 euro a bottiglia,
08:13rappresenta soltanto il 2% dei volumi di vino che sono diretti verso gli Stati Uniti. Ecco perché
08:22c'è stata la contrazione della domanda e la tendenza è quella che continuerà a diminuire,
08:28per cui il problema non può essere sottovalutato. Riguardo il mercato interno dobbiamo rilevare
08:37che anche la grande distribuzione nel primo trimestre del 2025 ha fatto registrare una
08:43riduzione degli acquisti del 4% rispetto all'anno precedente, ma anche la ristorazione in generale
08:52tutto il settore dell'oreca fa registrare una diminuzione che è ancora più marcata. Diciamo
08:59che i fattori che influiscono sulle variazioni annuali del consumo del vino sono diversi,
09:05ci sono fattori economici, fattori ambientali, cambiamenti culturali che ci sono sempre e anche
09:11la concorrenza, tant'è vero che ultimamente si registra un aumento del consumo della birra
09:18artigianale anche a danno del vino. Proprio stamattina parlavo con il Presidente di una
09:26cantina cooperativa che è a noi associata, una delle più importanti che abbiamo, che è presente
09:32quasi su tutto il territorio nazionale, mi diceva che anche a rischio di passare come
09:39l'imprenditore lamentoso non posso fare a meno di rilevare che stiamo vivendo un periodo che
09:48io non ricordo nella storia. Grazie Presidente, la invito a concludere così perché sono tanti
09:54interventi. Mi avvio a conclusione, a riguardo vorrei dirvi che questa elencazione di informazioni
10:02che potrebbe sembrare anche come dire noiosa, riteniamo che questa sorta di tra virgolette
10:09dipendenze dell'export di vinicolo italiano nei confronti degli Stati Uniti, che continua di
10:15fatto comunque ad essere un traino per il settore, ci impone di doverci rivolgere e di andare ad
10:22esplorare anche nuovi mercati e ad essere presenti anche maggiormente sui mercati che
10:27abbiamo esplorato, ma per fare questo e concludo abbiamo bisogno anche del vostro ascolto, del
10:35vostro aiuto, perché si rendono necessarie tutta una serie di misure che sicuramente verranno
10:40meglio descritte dai miei colleghi nel corso dei loro interventi. Concludo, vi ringrazio per
10:47l'ascolto e passeremo. Grazie capo per il suo contributo. Ora per
10:51coscooperative Luca Rigotti. Ha il microfono spento presidente?
11:12È ancora microfono spento Rigotti?
11:18Magari nel frattempo, se risolve la questione tecnica, possiamo...
11:30Mi sentite? Adesso sì, prego presidente.
11:42Benissimo, buongiorno, grazie della vostra disponibilità in questo momento di particolare
11:50delicatezza per il settore vino e vorrei entrare subito nel merito toccando come
11:57primo il tema dei Dassi Usa. L'Italia è diciamo il più grande produttore europeo per cui è il
12:06più esposto rispetto alla situazione Dassi. Il mercato americano è un mercato dal quale i
12:14produttori vitivinicoli non possono prescindere, è il mercato più importante. L'esportazione
12:21italiana arriva a quasi 2 miliardi di euro per cui è un fattore consistente per quanto riguarda
12:29l'economia vitivinicola nazionale. Noi da questo mercato non possiamo prescindere. Da un'analisi
12:35interna l'imposizione dei Dassi attuale del 10% potrebbe arrivare a un notto 12% di calo dei
12:45volumi e non sappiamo ancora cosa comporteranno poi gli aumenti di prezzi sul consumatore
12:51americano. Ci sono delle incognite che sono ancora sconosciute ma che fanno prevedere
12:58ulteriori difficoltà. Le forme cooperative non possono e non vogliono delocalizzare la
13:08produzione negli Stati Uniti per cui dobbiamo trovare soluzioni alternative che secondo noi
13:13non sarebbero corrette. Non siamo l'economia vitivinicola italiana, tale e tale dobbiamo
13:20rimanere. Ovvio che si spera in un discorso diplomatico, un lavoro di diplomazia che
13:28sappia contemperare le varie esigenze che ci sono in gioco. Chiediamo sicuramente che nel caso
13:35di contromisure vengano tolte dalle contromisure europee sia il vino che le bevande alcoliche per
13:42non avere un ulteriore inaspiramento della situazione. Lavorare su libero scambio sotto
13:51l'ambito commerciale. Chiediamo inoltre che ci sia solo per il mercato americano,
13:57nelle misure dello CM vino, promozione Paesi terzi, un aumento della percentuale di contribuzione
14:05dal 50 all'80 per cento perché nel mercato americano abbiamo ora questi problemi. C'è
14:14anche una disposizione europea e qui vi chiediamo fortemente di farvi carico a nome nostro e noi
14:20lo facciamo anche con le scille di rappresentanza del settore a livello europeo di togliere il limite
14:26dei cinque anni per i mercati consolidati. Esiste un limite per il quale dopo cinque anni il mercato
14:32è considerato consolidato e vengono tolti gli aiuti CM, promozione Paesi terzi che vanno
14:41destinati ad altri mercati. Ma il mercato americano è un mercato dal quale non si può
14:46presindere e l'effetto dei dazzi ma anche l'effetto dell'aumento del costo del denaro
14:51ci ha segnato che mercati consolidati non ce ne sono, c'è sempre qualche incognita che ci pone
14:57in condizioni di difficoltà rispetto al posizionamento dei prodotti sui vari mercati.
15:04Queste sono misure importanti che potrebbero aiutare il settore vino. Chiediamo anche
15:13maggiore flessibilità amministrativa per rimodulare i progetti di promozione che stiamo
15:20facendo e parliamo specificatamente in questo caso per il mercato americano e forme di tutela
15:28magari la possibilità di forme una tanto specifiche a livello comunitario per chi lavora
15:35in maniera consistente verso il mercato americano che in questo momento veramente ha delle erosioni
15:43di marginalità importanti che vanno poi a rinverberarsi sulla base produttiva che già
15:49in questi anni sta subendo diciamo così molte difficoltà a far quadrare i conti e far quadrare
15:58i bilanci. Il settore agricolo a livello produttivo in questi ultimi 3-4 anni è veramente in difficoltà
16:04e questo posso posso dirlo da produttore. Passando al secondo punto e cercherò di essere
16:11più breve possibile parlo del pacchetto vino. Come sapete dal mese di novembre al mese di
16:18dicembre da settembre a dicembre è stato costituito il gruppo di alto livello a livello europeo da
16:24parte del commissario è stato un gruppo di lavoro dove facevano parte le sigle nostre dei produttori
16:32ma anche i vari ministeri dell'agricoltura degli stati membri. Un evento che l'ultima
16:37volta era stato concesso dal commissario 30 anni fa questo a significare quanto ci sia anche a
16:44livello europeo una consapevolezza delle difficoltà del settore. Sono stati fatti
16:52dei ragionamenti sono state diciamo così individuate misure che potrebbero aiutare il
17:00settore se implementate e noi però siamo convinti che serva ancora qualcosa di più visto il momento
17:08come dicevo di difficoltà e la situazione socio-economica non definita per cui l'istituzione
17:15di misure di crisi che possano essere finanziate con i fondi del settore che ogni
17:23anno non vengono utilizzate ma devono venire restituite, la possibilità di svolgere attività
17:29di informazione e promozione da parte dei soggetti istituzionali. Le cooperative è da anni che
17:37chiedono di essere parificate alle piccole e medie imprese in quanto anche se società cooperative
17:44con forti dimensioni sono comunque l'insieme di micro imprese che altrimenti sul territorio non
17:51potrebbero esistere e sarebbe un indebolimento forte del settore tutto e questo lo
17:58chiediamo ormai da anni però non diciamo non c'è comprensione della specificità e
18:05della particolarità dell'impresa cooperativa. Inoltre sono stati messi dei paletti che vanno
18:16a vanificare le misure che dovrebbero essere d'aiuto e adesso parlo di ristrutturazione e
18:23riconversione dei vigneti, diciamo che da parte della legge europea ci sono sempre stati degli
18:30aiuti rispetto al finanziamento per i nuovi impianti e per la ristrutturazione dei vigneti
18:36ma sono stati messi degli orpelli e dei punti di arrivo che possono vanificare queste misure
18:50in quanto sarebbero inutilizzabili e impossibili da attuare da parte del produttore. Non sto a
18:56specificare le misure poi eventualmente ci faremo carico di mandarvi anche il documento
19:02rispetto a questi interventi. La promozione dei paesi terzi, l'ho detta, sarebbe interessante
19:10anche per quanto riguarda il mercato americano avere un aiuto maggiore non solo per quanto
19:21riguarda la promozione ma anche per quanto riguarda l'affermazione del vino italiano a 360
19:27gradi, una promozione istituzionale al di là dei brand e delle aziende. L'enoturismo,
19:36vediamo cortesemente se fosse possibile l'utilizzo di questi fondi anche alle aziende private e
19:43alle aziende cooperative. Un altro elemento molto importante per la sostenibilità economica delle
19:49aziende agricole e concludo è il discorso delle assicurazioni delle produzioni. Gli eventi
19:55catastrofali di questi ultimi anni hanno veramente determinato fattori altamente negativi per il
20:02settore e ha portato uno squilibrio tra premi pagati alle assicurazioni e rimborso danni. Ora
20:11il prezzo per assicurarsi sta diventando sproporzionato, molte aziende non possono
20:17più assicurarsi e questo mette ancora più in difficoltà il settore nel caso di eventi
20:24catastrofali che purtroppo con il cambio climatico non dico che sono diventati ordinarietà ma sono
20:30sempre più frequenti. Qui bisognerebbe studiare, e io ho portato questo punto anche al gruppo di
20:36alto livello, una modalità per cui si riesca a coinvolgere il maggior numero di aziende possibili
20:44per far sì che il costo di questa assicurazione sia meno, più siamo assicurati meno è l'onere
20:53di tutti e si mettebbe in scelta tutto il settore sotto questo aspetto anche perché non è solo la
20:59fase produttiva a essere penalizzata nel caso di questi eventi che vanno a distruggere le
21:06produzioni ma c'è tutta la filiera dopo, le cantine, le società di trasformazione e questo va veramente
21:14ad indebolire un'economia importante per tutto il nostro paese. Grazie Presidente Rigotti,
21:24ora Maretti, Presidente Lega Coppia. Grazie a lei Presidente e alla Commissione per questa
21:31audizione, il documento, lo sforzo che abbiamo fatto come cooperazione è quello di tenere
21:36insieme tutti, io mi occupo dell'ultima parte con alcune considerazioni complementari alle
21:41specificità del settore dei colleghi e andiamo sulle principali voci di costo della produzione,
21:49quindi costo del lavoro, energia, temi di burocrazia e di ancora oggi incertezza del
21:58diritto su alcune tematiche che riguardano le nostre cooperative. Io mi limito poi a elencare
22:06questi titoli perché poi entrare nel merito sarà poi possibile consultando il documento.
22:12Noi su questo settore abbiamo visto negli ultimi anni degli attacchi veri e propri alla sua natura
22:21di prodotto alcolico mentre insistiamo e usiamo questa audizione anche per fare un ragionamento
22:30sulla necessità di migliorare la comunicazione da parte della formazione su dei corretti stili
22:39alimentari che prevedono chiaramente un consumo consapevole, moderato e non un abuso. Pensiamo
22:50che questo settore sia un settore molto identificativo della dieta mediterranea,
22:57del Medinitali e soprattutto anche di tutte con la sua modalità cooperativa anche delle aree più
23:05interne nel nostro paese. Quindi noi dobbiamo fare una riflessione sulle diverse tipologie
23:11di viticultura che ci sono nel nostro paese e sapere che questa cultura spesso è un presidio
23:18territoriale che ha un valore paesaggistico, ha un valore di tenuta sociale ed è un elemento
23:26di valorizzazione territoriale che va sicuramente preservato. Noi lo abbiamo visto, lo vediamo in
23:34altri provvedimenti chiaramente di finanza pubblica come la PAC, ma una riflessione su
23:43questo tipo di percorso che possa andare anche a ridurre le pesi di popolazione nelle aree più
23:52interne, montane e collinari sicuramente vede in questo settore una degli architravi di possibile
24:00sviluppo di valorizzazione enologica, di valorizzazione enogastronomica, di recupero
24:07delle particolarità autoctone che permette di uscire anche magari dalla competizione internazionale.
24:15In quest'ottica di specificità di questo settore, di questa produzione, ci sentiamo anche proprio dal
24:24punto di vista strategico di dire che tutte le forme di viticultura siano ugualmente sostenute
24:32e protette. Noi abbiamo in questo settore delle grandi denominazioni di origine e abbiamo invece
24:40in altri territori grandi produzioni quantitative che però originano fatturati, rendito per gli
24:48agricoltori perché vanno ad incrociare i nuovi modelli di consumo che magari privilegiano un
24:55grado più basso, che privilegiano prodotti innovativi pronti ad incrociare la necessità
25:04di giovani nelle occasioni di festa, nelle ricorrenze e non più nel consumo quotidiano
25:10durante i pasti o nelle occasioni solo quando si esce per andare al ristorante. Sono valutazioni
25:20che vanno fatte, sono prodotti enologici che riguardano la nostra produzione italiana su cui
25:27si possono aprire dei grandi mercati internazionali e competitivi e a questo
25:33proposito chiudo con questo proposito perché proprio oggi è stata l'occasione anche di fare
25:40un punto con le nostre cooperative, noi segnaliamo che ci sono modalità di aiuto che il Paese Italia
25:49ha messo a disposizione del nostro sistema produttivo, penso ai contratti di sviluppo,
25:54che dopo cinque anni ancora sono fermi nell'erogazione dei contributi promessi. Contributi
26:06promessi con un aiuto al 40% che come potete ben capire negli ultimi cinque anni con l'incremento
26:12dei tassi di interesse e l'esposizione finanziaria delle cooperative che in molti casi hanno già
26:18fatto questi investimenti si riducono pesantemente, è un elemento che sappiamo bene su cui la
26:25commissione agricoltura può dare un contributo anche se non direttamente coinvolta perché ne
26:35va non solo di un settore ma anche della credibilità e della tenuta del sistema e della
26:43flessibilità nel momento in cui un imprenditore cooperativo si approccia e fa un investimento e
26:49i tempi in cui lo Stato italiano gli dà un ritorno rispetto al contributo promesso.
26:57Buongiorno Presidente, grazie dell'invito. Io sarò quasi telegrafico perché farà parte
27:20poi del documento che invieremo a lei la relazione del mio del dottor Gervasio a quale
27:28darei poi la parola per relazionare alla commissione, come non capire che i vari temi
27:33toccati, il mondo della cooperazione, che la cooperazione è il mondo, è il cuore
27:38pulsante del lavoro e della produzione in questo settore e gli impatti già dei tassi o di quello
27:47che possa essere stato quest'anno 2025 faranno parte di questo documento che noi proveremo ad
27:54inviarvi in modo esplicito. Ora passerei se lei me lo consente la parola al dottor Gervasio per
28:01la relazione. Non si sente l'audio però. All'audio spento Gervasio.
28:31Non la sentiamo, vuole proseguire lei scogliere?
29:01Sì, aspettando che riprenda la parola, io rimarcando anche un po' quello che già è stato
29:10esposto dai colleghi della cooperazione, noi come movimento cooperativo e avendo all'interno sia
29:18le cooperative di produttori che le cooperative dei trasformatori abbiamo visto che questo anno
29:272025 nonostante tutto è vero che veniamo da una diminuzione delle produzioni in vendita e siamo
29:38però consapevoli che i 21,3 milioni di euro messi sull'export dalle nostre aziende sia un segnale
29:50anche positivo di quello che è il comparto in sé per sé. Per quanto riguarda la questione
29:57proprio poi sull'export e quindi sui nuovi mercati, l'apertura a nuove realtà, noi abbiamo
30:04anche esaminato il documento del regolamento europeo che implica una serie di colleganze
30:13all'interno di questo mondo come il problema dell'arrivare a un vino dealcolizzato e quindi
30:23snaturare quello che è il nostro edificio, le nostre opportunità, le volture che sono
30:31all'eccellenza in questo campo. Non crediamo che possa arrivare tutto a questo livello ma
30:38un vostro volevole intervento per mantenere almeno quella opportunità di identità del Made
30:45in Italy della nostra produzione. Per quanto attiene invece la parte dei contributi che
30:55potremmo mettere in campo con le figlie è chiaro che ci aspettiamo che ci sia un'opzione positiva
31:02in questo senso e ritornando su quello che possono essere le problematiche collegate alle
31:11polizze dei danni catastrofali purtroppo la registriamo ancora, problemi veramente di accesso
31:18alle polizze nonostante ci siano stati e ci siano ancora in corso punti da parte del governo. Non so
31:27se ha ripreso che può parlare il collega poi comunque invieremo una nostra relazione precisa
31:34su quello che sono pure l'impatto sui mercati nuovi quale Cina e India e l'opportunità di
31:41mantenere comunque un'identità tutt'italiana del vino e dei nostri spumanti. No vedo che non
31:53riesce a far funzionare l'audio. Se vogliamo intanto allora passo la parola all'onorevole
32:02Gadda che aveva richiesto di parlare. Prego Gadda. Sì grazie Presidente ringrazio gli
32:10auditi per le relazioni franche che ci consegnano appunto quanto il nostro settore vitivinicolo
32:20sia cresciuto in questi anni ma che stia affrontando anche dei momenti di criticità. Vengo
32:24subito alle domande. La prima parte appunto dal primo intervento del Presidente Capua e quindi
32:33chiederei subito se è possibile nell'invio appunto del materiale integrativo della relazione capire
32:40più nel dettaglio quali paesi voi avete riscontrato essere in contrazione e poi se appunto potete
32:49focalizzare meglio se esistono dei dati perché lei appunto ricordava che i consumi reali non è
32:56detto che appunto corrispondano le giacenze a magazzino quindi credo che possa essere utile
33:00per le nostre analisi capire come i dati dell'esportazione poi appunto influiscono sui
33:07consumi reali effettivi anche per capire una programmazione ed eventuali criticità di medio
33:13lungo termine. Una seconda domanda invece più generale rispetto appunto al tema dei dazzi se
33:22avete calcolato e misurato qualora a luglio dovessero essere confermati che ulteriori effetti
33:28negativi potreste avere quali soluzioni da mettere in campo. L'altra domanda riguarda invece un altro
33:37tema che avete toccato nei vostri interventi che riguarda gli effetti dei cambiamenti climatici sia
33:42dal punto di vista della protezione attiva e passiva se appunto state riscontrando in modo
33:48come dire strutturale un cambiamento nei cicli biologici e se da questo punto di vista appunto
33:56ritenete che sia dal punto di vista delle politiche agricole e in parte l'avete già detto anche in
34:02quelle commerciali pensando ad esempio allo strumento dell'ocm vino promozione ecco se
34:08ritenete che questi strumenti non siano più adeguati a questa sfida e l'altra domanda riguarda
34:14le polizze assicurative questa difficoltà di accesso ha degli elementi di criticità in più
34:22rispetto ad altri settori agricoli e agroalimentari oppure appunto sono purtroppo delle problematiche
34:29condivise non soltanto nel settore vitivinicolo ma anche con altri settori oppure se ci sono
34:34delle differenze e l'ultima domanda riguarda gli effetti sia dei cambiamenti climatici che
34:45delle modificazioni delle abitudini di acquisto e di consumo dei cittadini è indubbio che in
34:53Europa c'è un dibattito in alcuni paesi più che in altri per esempio anche la scorsa settimana
34:59ho citato con gli altri auditi il caso della Francia che sta estirpando in modo abbastanza
35:06consistente e quindi che equilibrio trovate voi e che riflessioni state facendo anche rispetto
35:16alle decisioni che il nostro paese può mettere in campo rispetto ad estirpi, vendemia verde,
35:22distillazioni e ultimissima domanda se ritenete che i vini dealcolati barra i vini a bassa
35:32gradazione possano essere un'opportunità o ancora non siamo in uno stadio maturo che
35:40possa intercettare nuovi mercati? Io parto dalla fine per quanto riguarda estirpi e dealcolati,
36:05gli estirpi sono una misura di crisi come Italia a livello europeo non abbiamo condiviso in toto
36:14questa linea cioè se devo pensare al rafforzamento di un settore che è in crisi a riportarlo alla
36:23dinamicità l'ultima cosa che mi viene in mente è un estirpo perché quando è estirpato non è più
36:28il settore per cui il problema secondo me non è risolto però è anche vero che le realtà
36:33nei diversi stati membri non sono uguali la Francia sui vini rossi l'anno scorso estirpato
36:409.000 ettari quest'anno circa 30.000 i vini rossi in questi ultimi 4-5 anni sono veramente in crisi
36:46perché il consumatore ha cambiato i gusti, ha cambiato l'approccio al mercato e più verso i
36:53vini bianchi e verso le bollicine siano queste prosecco o metodo classico di fermentazione
37:00in bottiglia io credo che forse in Italia in qualche zona si accederà a questa misura però
37:08sono convinto che con i punti elaborati dal gruppo di alto livello e con un po' di perplessità e di
37:18richieste che abbiamo avanzato oggi e ovviamente la collaborazione con le rappresentanze politiche
37:26italiane io credo che per l'Italia ci sia una strada che non sia quella degli estirpi pur da
37:33produttore oppurché pur avendo da produttore la consapevolezza che siamo nel periodo più
37:40difficile per il settore degli ultimi 30 anni ma questo è stato dovuto al covid, all'aumento dei
37:47costi dei materiali, al costo del denaro che ha bloccato l'economia e poi non ci mancava altro
37:52ci sono venuti anche i dassi. Lei mi chiedeva dei dati, noi abbiamo elaborato velocemente se
37:58i dati alla fine se i dassi alla fine del 90 giorni passassero al 20 o al 25 per cento la
38:05perdita stimata del mercato italiano su quello americano potrebbe andare dal 30 al 50 per cento
38:11non possiamo imporre l'aumento di prezzo neanche del 10 per cento al consumatore finale perché
38:18comunque il potere d'acquisto del consumatore americano è calato come in Italia e come in
38:24Europa verremo sostituiti da prodotti cileni australiani che hanno diciamo così la prerogativa
38:32di avere molti minor costi di produzione e lì noi verremo sostituiti e perderemo il mercato americano
38:38per cui pochissimo aumento potremmo imporre al mercato calcolato per non perdere quote di
38:43mercato il resto andrebbe a pesare sulla produzione e già il 10 è una cifra esorbitante non posso
38:51pensare al 20 o il 25 per questo siamo abbastanza in apprezzione per tutto il settore ma
38:58particolarmente ma particolarmente per il tema dassi. Dealcolati, poi quando ho finito il tempo
39:03toglietemi una parola, dealcolati io non li vedo come un snaturare il vino italiano. Il vino
39:11italiano è un vino di ottima qualità conosciuto a tutto il mondo ed è apprezzato per la qualità,
39:17per l'alcol, per le zone di produzione, per la tradizione, per tutto. C'è una fascia di mercato
39:23moderna che poi in certi stati moderna non è perché il popolo latinoamericano negli Stati
39:29Uniti ha sempre privilegiato vini a basso grado alcolico magari con un estratto zuccherino più
39:37alto perché sono abituati a metterci il ghiaccio, la fetta d'arancio. Ci sono popolazioni, ci sono
39:43consumatori che si approcciano al vino come una bevanda diversa dal nostro concetto tradizionale
39:50di vino, di consumo di vino. Io credo che sia una possibilità per il settore, ci sono zone dove
39:59certi vini si prestano di più, certe zone dove certi vini si prestano meno di alcolazione. Io
40:06dico cogliamola, proviamo a coglierla questa possibilità e da produttore di uva e presidente
40:13di cantina cooperativa che produce vino lo dico con la ferma convinzione che il vino è vino e il
40:21vino è il vino tradizionale ma è una possibilità che il nostro settore può percorrere per cui io
40:27dico proviamola senza aver paura di snaturare il vino, chiamiamolo tradizionale. È un altro
40:33consumatore, non ha interferenze sul mercato e sullo status del vino tradizionale. Non mi ricordo
40:44cosa ha chiesto sulle assicurazioni, è uguale per tutti i settori, siamo arrivati al punto dove i
40:53costi dei premi sono diventati troppo alti ma perché? Perché ci sono stati eventi catastrofali
41:00che hanno eroso totalmente le marginalità delle assicurazioni. Ne ho parlato anche a livello
41:05europeo, non è possibile mettere un'assicurazione obbligatoria come per le automobili perché sarebbe
41:11devastante ma dobbiamo trovare un modo per far sì che l'agricoltore abbia meno difficoltà ad
41:21assicurarsi anche perché gli eventi catastrofali sono devastanti. In questi ultimi anni con il
41:27cambiamento climatico è proprio cambiata la situazione, non c'è più il piccolo danno che
41:34puoi tamponare che comunque riesce a far fronte, ci sono devastazioni e perdite di produzione totale
41:41per cui bisogna trovare, non è facile, ne sono consapevole, è una cosa molto complessa però
41:47dobbiamo far sì che il maggior numero di produttori possibile si possa assicurare. Ne va poi della
41:56sostenibilità di tutto il settore, per questo abbiamo chiesto la costituzione di fondi di
42:06crisi che vengano costituiti con i soldi non impiegati nelle varie dotazioni annualmente per
42:15il settore, anziché restituire la comunità europea, creiamo questi fondi a gestione ministeriale per
42:21il settore per cui sono stati stanziati e per misure di crisi, distillazione, estirpo anche se
42:28io non sono molto dell'idea dell'estirpo ma in qualche zona purtroppo credo che anche in Italia
42:34verrà richiesto e per altre misure la vendemmia verde per esempio che in certe zone è adottata
42:41e adottata non dico sistematicamente ma in maniera frequente e però sarebbe una dotazione
42:48dello Stato membro nazionale solo con la supervisione della comunità europea per avere
42:53una burocrazia più snella e dove il Ministero in base alle necessità può attingere o non
42:59attingere. Non mi ricordo altre domande onorevole però che sono a disposizione.
43:04Bene, allora se c'è qualcun altro che vuole intervenire, Gervasio proviamo?
43:10Mi sentite Gervasio? Allora, sì, Network Unci ringrazio tutti i presenti, la commissione,
43:18la presidenza e il presidente Scognamiglio per questa opportunità che è estremamente
43:23significativa perché volevo portare a fattor comune la nostra bella esperienza di iniziative
43:29culturali sul mondo del vino legato al turismo e all'enoturismo che ritengo,
43:36riteniamo per le esperienze che ci siamo fatti, di poter dire che tutte le microaziende del
43:43settore hanno necessità assoluta di e bisogno di informazione, formazione e promozione. Quindi
43:50su tutta quella parte di campagne proporzionali che l'iniziativa anche non solo legislativa
43:59italiana ma anche quella della commissione europea annunciata con le misure per sostenere
44:05il settore debbano passare assolutamente per la promozione del settore con l'enoturismo.
44:11Quindi questo significa anche mettere in campo delle misure molto semplici che possono essere
44:18colte da chi fa il vignaiolo ma anche guarda il territorio, guarda la narrazione, guarda la
44:27cultura del vino e non solo aperta alle grandi realtà ma aperta alla realtà che si mettono
44:34assieme con la cooperazione, con sistemi e misure che possono sostenere programmi di
44:40narrazione e cultura rispetto ai percorsi di enoturismo per la valorizzazione del vino
44:45italiano. Noi dobbiamo mantenere il primato che abbiamo in questo momento rispetto a Francia e
44:51Spagna e lo possiamo fare ripeto con mettendo al centro il tema dell'enoturismo quindi misure
44:59concrete, fattive, immediatamente disponibili e semplici anche con aiuto e assistenza per i
45:07piccoli, per le microimprese visto che il settore è fatto da tante microattività che debbano poter
45:15entrare con facilità in questi network di sostegno perché appunto attorno al vino,
45:21al mondo del vino si muove il Made in Italy e dobbiamo sostenere non solo i grandi ma aiutare
45:27a stare assieme, a fare rete e a sostenere i piccoli anche andandoli a prendere singolarmente
45:33e inserirli in progettualità di promozione. Altro tema assolutamente interessante sul quale
45:41bisogna puntare e poi concludo il mio intervento, sempre rispetto alle campagne di promozione la
45:48nostra esperienza, perché noi abbiamo anche un museo del vino, ci ha consentito di mettere al
45:55centro il tema delle campagne di informazione contro il consumo nocivo dell'alcol col bere
46:01consapevole. Ecco io penso che nelle misure che si vanno a studiare sia sul piano nazionale ma
46:07anche sul piano europeo c'è bisogno di rispondere in maniera concrete con azioni di sensibilizzazione
46:16rispetto al buon utilizzo del vino e non demonizzando quello che è il vino buono ma
46:27sostanzialmente partirà anche dalle scuole con campagne di bere responsabile e consapevole
46:33sostenute in maniera importante. Quindi grazie per l'incontro di oggi, sarò tutto oggetto di
46:43un documento che elaboreremo. Grazie, se non ci sono altre domande o interventi.
46:48Giusto una considerazione, io ringrazio il dottor Gervasio perché lui è il presidente di questo
46:59museo del vino che tra l'altro si trova all'interno della regia di Portici, quindi la mia città,
47:05all'interno del dipartimento di Agraria, quindi che è la scuola più antica, insomma per quanto
47:11riguarda la scuola di agricoltura ed effettivamente fa delle considerazioni importanti su come
47:17sostenere quindi anche l'enoturismo facendo in modo che secondo me tutta la filiera istituzionale,
47:25partendo quindi dai comuni fino all'europarlamento, possa sostenere un'iniziativa del genere insieme
47:31anche alle scolaresche. Conosco bene quella realtà e ad oggi però purtroppo non si è intervenuti
47:39cercando di dare supporto a queste realtà più piccole, quindi io accolgo questo grido da parte
47:47del dottor Gervasio e suggerirei poi anche alla commissione, così come abbiamo fatto quando siamo
47:53andati a Chieti a visitare Leonardo, a visitare anche il dipartimento di Agraria perché no questo
48:00museo del vino che tanto ha da dire anche per il comparto vitivinico. Grazie. Grazie,
48:07se non c'è altro io dichiaro conclusa l'indagine conoscitiva e ringrazio gli auditi per la loro
48:15disponibilità.