- 27/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Indagine conoscitiva settore vitivinicolo - Audizione - UIV, Federvini e Federdoc
Alle 10, la Commissione Agricoltura, in merito all'indagine conoscitiva sulle prospettive del settore vitivinicolo, ha svolto l'audizione di rappresentanti dell’Unione italiana vini (Uiv), di Federvini e di Federdoc. (27.05.25)
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Alle 10, la Commissione Agricoltura, in merito all'indagine conoscitiva sulle prospettive del settore vitivinicolo, ha svolto l'audizione di rappresentanti dell’Unione italiana vini (Uiv), di Federvini e di Federdoc. (27.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00:00di rappresentanti dell'Unione Italiana Vini, di Federvini, di Federdoc, nell'ambito
00:00:04dell'indagine conoscitiva sulle prospettive del settore vitivinicolo.
00:00:07Avverto in via preliminare che la pubblicità dei lavori della seduta
00:00:10odierna sarà assicurata anche mediante la riscontrazione esterno-elattica e la
00:00:14trasmissione attraverso la web tv della Camera dei Deputati. Ringrazio gli
00:00:17auditi per aver accolto l'invito della Commissione.
00:00:19Ora darei subito la parola, abbiamo un'ora di tempo, vorrei dividerlo bene
00:00:25dalla possibilità anche ai colleghi di poter intervenire. Per Unione Italiana
00:00:30Vini al dottor Nicola Tinelli, responsabile dell'Ufficio Politico, prego.
00:00:48Buongiorno a tutti, grazie mille di questo invito e soprattutto
00:00:54dell'iniziativa sull'indagine conoscitiva sulle prospettive del
00:00:58settore vitivinicolo. Unione Italiana Vini è un'associazione che rappresenta
00:01:03circa 800 imprese del vino in Italia, circa il 50% del fatturato, del comparto
00:01:1185% dell'export in tutto il mondo. Intanto un doveroso ringraziamento
00:01:19sull'opportunità di questa indagine conoscitiva sulle prospettive del
00:01:25settore alla luce di un contesto economico e strutturale del settore
00:01:33molto complesso. Nel nostro intervento, molto breve
00:01:39saremo ovviamente nei tempi, ci dedicheremo brevemente alle sfide del
00:01:44vino italiano, quali sono oggi, che cosa possiamo fare e quale a nostro avviso
00:01:50può essere il ruolo del Parlamento di questa Commissione in particolare.
00:01:57Quindi in merito al contesto e alle sfide, la prima sfida sicuramente del
00:02:03vino italiano è la delicata sfida all'adattamento ai nuovi consumi, ai
00:02:09nuovi consumatori. Queste sono le sfide strutturali del
00:02:12settore, poi parleremo ovviamente della contingenza dei dazi e quant'altro, ma la
00:02:16sfida strutturale del settore è quella relativa a un cambiamento dei consumi
00:02:21che guardiamo attentamente alcuni dati, sono stati pubblicati l'anno scorso il
00:02:25report della Commissione europea, anzi dell'osservatorio del vino europeo sui
00:02:30consumi. Che cosa ci dicono? Intanto il quantum, quindi dal 2001 il consumo in
00:02:37Francia, Spagna e Italia è diminuito del 30-35%,
00:02:42nell'ultimo decennio i consumi dell'Unione europea, che è il nostro primo
00:02:45mercato, non ce lo dimentichiamo, si sono ridotti in media dell'1.2% l'anno, i
00:02:51consumatori in un grande paese produttore come la Francia ad esempio
00:02:55sono scesi dal 51% all'1%, non solo in Europa anche negli Stati Uniti,
00:03:02stiamo vedendo dei trend di cambiamento interessanti, il cambiamento demografico
00:03:07sta cambiando l'approccio al consumo di bevande alcoliche, anche qui birra e
00:03:14spirits stanno superando il vino come scelta preferita dei consumatori, quindi
00:03:20questo è un po' il quantum, chi consuma oggi vino, se vediamo un dato
00:03:26particolarmente sensibile in Italia, il 57% dei consumatori giornalieri di vino
00:03:34ha più di 60 anni, mentre quelli sotto i 44 anni rappresentano solo il 16%,
00:03:40quindi abbiamo meno consumatori e più anziani.
00:03:45Cosa consuma il consumatore, quindi qual è il cambio nelle preferenze dei
00:03:50consumatori? Secondo l'indagine della Commissione i gusti della popolazione
00:03:54sono cambiati parallelamente alla crescita rallentata dei consumi, il vino
00:03:59è spesso percepito nella mente soprattutto delle giovani generazioni
00:04:03come una bevanda tradizionale, un'ampia gamma di bevande alcoliche si sta
00:04:07innovando per soddisfare le preferenze dei giovani, le generazioni più giovani
00:04:12preferiscono vini più leggeri nel corpo, nel colore, nonché i frizzanti o i vini
00:04:18spumanti in genere, categoria che in ogni caso presidiamo come Italia
00:04:24già da qualche tempo. I vini rossi, e qui c'è un po' il nostro tallone di Achille,
00:04:29perdono appeal rispetto ai vini bianchi e rosati in quasi tutti i paesi
00:04:33consumatori di vino, quindi alla luce di queste prime considerazioni su
00:04:39una prospettiva di crescita ridotta dei consumi, soprattutto delle
00:04:44vecchie generazioni di consumatori, il primo indice, il primo suggerimento
00:04:51ovviamente è la necessità di allineare la nostra produzione, la nostra offerta a
00:04:56una domanda globale in contrazione, oppure diversificare e aumentare gli
00:05:02sbocchi e i mercati di destinazione, quindi questa è la prima sfida. La
00:05:07seconda è ovviamente quella della diversificazione dei mercati, questo ce
00:05:11lo diciamo ogni giorno, le imprese sono impegnate da decenni, anzi da diversi
00:05:15anni in questo sforzo. Se guardiamo il fatturato complessivo del
00:05:19settore del vino è 14,5 miliardi di euro, il vino italiano, di questi 14,5
00:05:26miliardi il 70% viene realizzato nel mercato nazionale, Italia, UK,
00:05:34Germania e Stati Uniti, il 70%. Se prendiamo i 5 primi mercati invece di
00:05:40export, i primi 5 mercati, quelli che ho citato più Canada e Svizzera
00:05:46rappresentano il 65% del nostro export, quindi strategicamente siamo molto
00:05:52vulnerabili su pochi mercati, dobbiamo diversificare, quindi questa è la seconda
00:05:57sfida. La terza sfida del settore è quella che
00:06:01noi chiamiamo la difesa del modello di consumo moderato del vino o consumo
00:06:09mediterraneo, come sapete il vino come altri prodotti agroalimentari italiani è
00:06:14al centro di attacchi a livello internazionale ed iniziative volte a
00:06:19minare l'immagine del nostro settore, conosciamo bene le politiche diciamo
00:06:24proposte da alcune organizzazioni internazionali che si fondano su maggiore
00:06:28tassazione, di vieti di pubblicità, di vieti di etichettatura, o meglio
00:06:34etichettature restrittive, di vieti di promozione, quindi queste sono le sfide,
00:06:39le tre grandi sfide del settore del vino che abbiamo di fronte.
00:06:43Cosa fare? Quindi quali possono essere le ricette che il settore insieme alla
00:06:50politica dovrebbe proporre? Innanzitutto noi diciamo capiamo chi siamo innanzitutto,
00:06:55guardiamoci allo specchio, cerchiamo di avere una situazione più precisa e su
00:07:00questo chiediamo ovviamente un supporto da parte di Codesta Commissione sulla
00:07:05fotografia soprattutto a livello di produzione. Cosa produciamo oggi?
00:07:10Sono stati fatti passi in avanti negli ultimi anni in merito ad esempio alla
00:07:14cantina con il progetto Cantina Italia, riteniamo che dovrebbe essere fatti dei
00:07:19passi in avanti anche sulla parte vigneto, oggi non abbiamo al 100% delle
00:07:24informazioni su che cosa produce l'Italia a livello di varietà, quindi il
00:07:30dettaglio di varietà in ettari, non abbiamo il dettaglio in merito alle
00:07:37autorizzazioni al reimpianto, dobbiamo rivedere i criteri di
00:07:43assegnazione delle autorizzazioni all'impianto per avere una
00:07:48distribuzione più intelligente del nostro potenziale e riuscire appunto a
00:07:52governare l'offerta a partire da questo sistema e poi abbiamo bisogno di una
00:07:58connessione più efficace tra registro vitivinicolo e schedario viticolo
00:08:05quindi per far dialogare vite quindi vigneto con cantina, questo è un passo
00:08:10fondamentale se non sappiamo quanto siamo in grado oggi di produrre non
00:08:14possiamo neanche fare ragionamenti sul futuro.
00:08:17Secondo tema, seconda risposta, adattamento dell'offerta, ovviamente
00:08:23riteniamo che la strategia consolidamento della cosiddetta
00:08:28premiumizzazione deve essere continuato, deve essere perseguito, il valore
00:08:33medio dei vini italiani è molto cresciuto però se guardiamo ad esempio
00:08:37un mercato fondamentale come il mercato americano i vini super premium
00:08:41rappresentano solo il 2% in volume e 8% in valore, l'Italia produce 45-46
00:08:50milioni di ettolitri quindi ok la nicchia del super premium ma la grande
00:08:56maggioranza del vino italiano deve essere ridiscussa alla luce
00:09:02soprattutto del calo dei consumi dei vini rossi.
00:09:05Quindi di che cosa abbiamo bisogno? Sicuramente flessibilità sulle nuove
00:09:12produzioni, adattamento dei disciplinari di produzione dei vini ad hope e gp verso
00:09:17una gradazione alcolica più leggera, abbiamo bisogno di innovazione del
00:09:23prodotto quindi vini low alcohol, non parliamo se possono essere o
00:09:28dealcolizzati o anche low alcohol naturali se ne sta parlando molto e
00:09:33abbiamo ovviamente necessità di lavorare su packaging innovativi anche
00:09:38sui vini ad hope e gp e sulla digitalizzazione dell'informazione che
00:09:42come sapete è al centro delle riflessioni del cosiddetto wine package.
00:09:47Ultimi due punti ovviamente investimenti in promozione, la promozione
00:09:53nei paesi terzi è stato il driver del successo delle nostre esportazioni
00:09:58anche qui abbiamo bisogno a livello europeo di semplificare, eliminare ad
00:10:03esempio i vincoli temporali alla promozione su un mercato e a livello
00:10:08nazionale avere flessibilità sull'adattamento ai diversi mercati.
00:10:12Ci sono cose che le aziende francesi ad esempio possono fare
00:10:17quando vanno a implementare i programmi nei paesi terzi tipo spostare da un
00:10:21mercato all'altro in corso d'opera ci sono cose che a livello nazionale ancora
00:10:25dobbiamo diciamo così ottenere seppur con ovviamente risultati migliori
00:10:31quest'anno quindi promozione è fondamentale, diversificazione degli
00:10:37sbocchi ovviamente il settore del vino come
00:10:41l'agroalimentare ha beneficiato tantissimo dell'apertura dei mercati
00:10:45quindi non possiamo nasconderci dietro a un dito gli accordi di libero scambio
00:10:50sono fondamentali. Oggi parliamo del 10 per cento di Trump, dei Dazi sul vino e
00:10:55su tutti i prodotti italiani pensiamo a cosa significa esportare a un 27 per
00:11:02cento in Brasile o a un 150 per cento in India.
00:11:08Ovviamente qui si tratta ovviamente di mercati che possono offrire delle
00:11:11prospettive di diversificazione degli sbocchi il Mercosur in particolare anche
00:11:16per ovviamente le connessioni con le origini italiane ma abbiamo bisogno di
00:11:23questi accordi di libero scambio. Chiudo con quale può essere il ruolo del
00:11:27Parlamento su questo sicuramente quando si parla di adattamento della produzione
00:11:32certamente si potrebbe fare una riflessione su un miglioramento della
00:11:39legge 238 del 2016 ormai a quasi dieci anni è una buona legge
00:11:44probabilmente vanno diciamo così ripensate alcuni schemi dalla gestione
00:11:50delle produzioni alla riclassificazione, i vini decolati anche, le nuove varietà
00:11:56ibride e alcuni altri punti. Quindi concludo dicendo che il settore
00:12:01del vino italiano ha sempre dimostrato la sua resilienza, la sua
00:12:06creatività, ha sempre dimostrato di cambiare pelle e adattarsi al consumatore
00:12:10del futuro. Quindi noi siamo ottimisti e per questo motivo chiediamo alle
00:12:15istituzioni di assecondare il cambiamento, mettere in campo azioni
00:12:20politiche nonché strumenti finanziari e di regole capaci da un lato di difendere
00:12:25il nostro settore ma dall'altro di innovare e di giocare in attacco.
00:12:30Grazie, grazie dottor Tinelli. Ora per Federvini Castelli.
00:12:36Sì, grazie Presidente, buongiorno a tutti, saluto gli onorevoli
00:12:42presenti e volevo iniziare con un doveroso ringraziamento per l'iniziativa
00:12:47di questa commissione e quindi l'avvio di questa indagine
00:12:51conoscitiva e abbiamo piacere di portare il contributo della federazione.
00:12:58Federvini appartiene al mondo confindustriale, noi rappresentiamo il
00:13:03settore dei vini, degli spiriti e degli aceti.
00:13:08Vorrei dedicare questi questi dieci minuti meno ai numeri e più ad alcuni
00:13:14fenomeni perché se condividete potremmo mandare una relazione di dettaglio con i
00:13:19numeri di modo che la possiate vedere con la dovuta calma e con la
00:13:24dovuta attenzione. I fenomeni su cui mi farebbe piacere concentrarmi questa
00:13:31mattina sono gli elementi strutturali, gli elementi di congiuntura e poi c'è un
00:13:38grande tema che è il tema della reputazione del del settore.
00:13:46Partendo dagli elementi strutturali e quindi da una fotografia, da un flash del
00:13:51settore, che cosa è, che cosa rappresenta il settore vitivinicolo in Italia?
00:13:57Noi lo scorso anno avevamo chiesto a Nomisma di darci una mano a darci la
00:14:04consistenza del settore vitivinicolo, quindi che cosa rappresenta, qual è
00:14:09l'impronta sociale, l'impronta economica e l'impronta ambientale del settore in
00:14:14Italia e ne è uscita una figura che riteniamo abbastanza interessante, che
00:14:20abbiamo avuto la fortuna di presentare in questo palazzo il gennaio dell'anno
00:14:23scorso e ci dà un settore che ha...
00:14:40ok allora proseguo, ero arrivato a questa fotografia per farci capire che
00:14:48cosa oggi il settore del vino rappresenta in Italia, il settore del
00:14:52vino rappresenta circa 16 miliardi di fatturato ma al di là del numero in
00:15:00valore assoluto mi vorrei soffermare su quello che è il peso relativo del
00:15:04settore, il 9 per cento del fatturato del settore agroalimentare, il 16 per cento
00:15:11degli occupati del settore agroalimentare e il 16 per cento dell'export e quindi
00:15:16il dato relativo ci dà quello che è il valore del settore vitivinicolo
00:15:21nell'economia nazionale e un dato ancora più interessante che è uscito da questo
00:15:26studio che abbiamo commissionato lo scorso anno è il contributo alla
00:15:30ricchezza del paese, ogni euro di valore aggiunto che il settore vitivinicolo
00:15:35crea ne genera 4 nell'economia, questo è un dato che vorrei che rimanesse
00:15:40sullo sfondo delle nostre riflessioni perché stiamo parlando di un settore che
00:15:45è in grado di generare ricchezza, aggiungo ricchezza che per le
00:15:50caratteristiche del nostro settore viene poi trasferita nelle aree rurali del
00:15:54paese perché non ci dobbiamo dimenticare anche quella che è la dimensione sociale
00:15:58del nostro settore. Qual è la situazione di mercato che
00:16:04viviamo oggi, è stata tratteggiata nell'intervento che mi ha preceduto e
00:16:08quindi non mi vorrei soffermare più di tanto,
00:16:10abbiamo sicuramente un tema dei consumi che stanno cambiando, stanno cambiando in
00:16:14Italia ma stanno cambiando in generale un po' in tutti i principali mercati del
00:16:21mondo, in Italia in particolare soffriamo da qualche anno quindi da
00:16:27prima della pandemia di un mercato che non dà particolari soddisfazioni, se
00:16:33guardiamo i dati della grande distribuzione vediamo che un po' la
00:16:36sfida delle aziende è quella di tenere ma i numeri a parte quei tre mesi di
00:16:41lockdown duro non mostrano particolare vivacità sul canale
00:16:48della GDO, soddisfazione alle imprese l'avevano trovata sul canale del consumo
00:16:55fuori casa dove si riusciva anche ad avere una certa marginalità,
00:17:04il 2024 è stato un anno dove anche il settore del fuori casa ha iniziato a
00:17:11mostrare i suoi segni di una criticità quindi se vogliamo trarre una prima
00:17:15conclusione che se guardiamo al mercato interno è un mercato interno che va
00:17:20ravvivato, le ragioni di questo è inutile che le stia ad elencare, c'è
00:17:27anche un tema di potere d'acquisto, c'è anche un tema di
00:17:31potere d'acquisto che esce dagli anni della pandemia particolarmente colpito
00:17:36da quella spinta inflattiva che non abbiamo ancora recuperato e
00:17:42quindi le aziende guardano all'export quindi è una sorta di export per
00:17:48necessità, storicamente le aziende del vino italiano hanno sempre guardato
00:17:53all'export ma con dei trend di consumo interno non particolarmente vivaci
00:18:00ecco che i mercati esteri europei o non europei diventa una necessità
00:18:08soprattutto per andare a trovare marginalità e qui vorrei evidenziare un
00:18:15secondo tema che è di congiuntura e che è come posso dire sui giornali di
00:18:22tutti i giorni è il tema delle tensioni geopolitiche che si riversano sui
00:18:28rapporti commerciali, il settore ha iniziato a soffrire delle tensioni
00:18:33geopolitiche non ad aprile con gli annunci dell'amministrazione Trump ma
00:18:38permettetemi di andare un po' indietro nel tempo quando è scoppiata la crisi
00:18:42russo-ucraina, il mercato russo cubava per l'export italiano il 20%
00:18:48quindi noi abbiamo iniziato a soffrire di, non voglio entrare nel tema del
00:18:57dramma della guerra, però per offrire una fotografia le tensioni geopolitiche
00:19:02iniziano ad avere effetti su quello che sono i conti del settore non da questa
00:19:09rinnovata dialettica con l'amministrazione statunitense ma da
00:19:13quando si è aperto il fronte orientale.
00:19:19I dasti sugli Stati Uniti preoccupano e preoccupano molto perché i numeri che
00:19:26abbiamo visto nell'annuncio nei giorni immediatamente prima di Vinitaly del 20%
00:19:34e nell'annuncio che in una notte è stato modificato del 50%, il 50%
00:19:40significa un embargo, il 20% significano serie difficoltà, immagino che già altri
00:19:48colleghi vi abbiano rappresentato la caratteristica del mercato americano il
00:19:52cosiddetto three tier system, nel mercato americano per legge ci devono
00:19:56essere tre passaggi, il passaggio dell'importatore, il passaggio del
00:20:00distributore e il passaggio del retailer, il che significa che prima di
00:20:05arrivare al consumatore americano il nostro prodotto passa nelle mani di tre
00:20:10soggetti e per la logica che qualsiasi azienda ha, perché un'azienda lavora con
00:20:16mark-up altrimenti non ha il senso di esistere, l'impresa economica
00:20:21voi dovete immaginare che l'effetto del dassio che viene applicato rispetto al
00:20:27prezzo alla dogana, che potrebbe essere di diciamo così qualche decina di
00:20:35centesimi, dovete moltiplicarlo per 4 per 5 per capire quello che è l'effetto
00:20:41finale sul consumatore e quindi questa che è una peculiarità del
00:20:47settore americano va tenuta in conto quando guardiamo la figura del dassio
00:20:53perché l'effetto del dassio non è quello che l'imposizione alla dogana ma
00:20:57quello che succede nel momento in cui il vino arriva al ristorante o allo
00:21:01scaffale della grande distribuzione americana.
00:21:05Aggiungo che sul mercato americano iniziano a preoccupare due altri
00:21:10fenomeni dove sta andando il tasso di cambio perché se l'euro si apprezza e il
00:21:15dollaro si indebolisce è, lo dico volgarmente, un'altra forma di svantaggio
00:21:23competitivo ma se si indebolisce il potere d'acquisto del consumatore
00:21:28americano per le fluttuazioni di borsa o per quei timori di
00:21:34recessione che anche autorevoli istituzioni economiche finanziarie
00:21:39iniziano a descrivere ecco che il cesto delle preoccupazioni si amplia.
00:21:46Torno al discorso precedente, si esporta perché si va a cercare la
00:21:52marginalità, noi non possiamo sostituire il mercato americano dalla sera alla
00:21:56mattina per quanto cuba il mercato americano ma soprattutto per la
00:22:02marginalità che il mercato americano rappresenta per le nostre
00:22:07aziende. Vorrei toccare un altro elemento che non è stato al momento messo
00:22:18all'attenzione, il tema del cambiamento climatico, le tensioni geopolitiche, le
00:22:25tensioni commerciali, il cambiamento dei consumi non devono farci dimenticare che
00:22:30c'è un cambiamento climatico in atto, un cambiamento climatico che porta degli
00:22:36effetti e delle conseguenze sul settore agricolo italiano anche sul settore
00:22:40vitivinicolo. Tocco un tema su tutti, il tema dell'acqua.
00:22:45Siete la commissione agricoltura, non sta mai a ricordare quanto l'acqua sia
00:22:49fondamentale per il settore agricolo, lo è per il settore vitivinicolo, lo sarà
00:22:53sempre di più. Ci sono le regioni del centro e del
00:22:56meridione d'italia che negli anni passati hanno avuto il tema dell'acqua,
00:23:03dell'accesso all'acqua e della gestione della risorsa idrica.
00:23:08L'ultima fotografia che vorrei fare è sul tema della reputazione.
00:23:15Il nostro settore da circa 4-5 anni è al centro di un'attenzione particolare, lo
00:23:27vogliamo chiamare attacco, da parte dei movimenti anti alcol internazionali.
00:23:33Il settore del vino noi siamo convinti che deve poter recuperare lo spazio per
00:23:38comunicare i suoi valori. Il vino è qualità, il vino è moderazione.
00:23:43Se pensate al lavoro che il mondo del vino ha fatto nella promuovere una
00:23:49cultura del bere consapevole, noi dobbiamo tornare a quei valori e
00:23:56qui credo che ci sia un ruolo importante per il sistema istituzionale italiano.
00:24:04Le istituzioni italiane sono state vicine al settore soprattutto nei momenti più
00:24:10acuti di questo attacco, penso al caso irlandese, per rimanere all'interno
00:24:18dell'Unione Europea. I prossimi mesi sono i mesi in cui a
00:24:23New York, alle Nazioni Unite ci sarà la discussione sulla revisione della
00:24:27dichiarazione politica delle malattie non trasmissibili, appuntamento cruciale
00:24:31per il sistema alimentare italiano, nello specifico per il mondo delle bevande
00:24:36alcoliche e per il mondo dei vini. Quello che suggeriamo è una campagna
00:24:45ampia di comunicazione istituzionale su quelli che sono i valori positivi del
00:24:52vino, tra cui anche il bere consapevole e il bere moderato. Terrebbe assieme anche
00:24:59la necessità di ravvivare un po' il mercato interno andando a riscoprire
00:25:04quelli che sono i valori del nostro settore. Qualche flash su alcune
00:25:10ipotesi non di soluzione ma di sollievo. Se la fotografia è quella che
00:25:18abbiamo fatto sicuramente ogni azione che va verso il liberare risorse che
00:25:24oggi sono impegnate magari nella gestione di oneri burocratici e che
00:25:29domani potrebbero essere destinate alla creazione del valore,
00:25:33ogni passo in quella direzione non può che essere benvenuto, ne tratteggio
00:25:38alcune. È stato fatto dall'altro ramo del Parlamento il collegamento
00:25:45obbligatorio schedario registro vitivinicolo va completato. Il poter
00:25:52avere in un unico spazio digitale la consistenza del vigneto
00:25:57insieme alla consistenza della cantina noi siamo convinti possa portare a delle
00:26:02semplificazioni su quelli che oggi sono gli oneri in materia di controllo e
00:26:07certificazione senza rinunciare all'alto livello dei controlli che caratterizza
00:26:13il sistema italiano. In campo europeo tante volte si è auspicato il
00:26:20completamento del mercato unico, c'è anche la relazione del nostro ex
00:26:24Presidente del Consiglio Enrico Letta, è il momento di completare il mercato
00:26:30unico con la possibilità delle vendite dirette.
00:26:35Oggi di fatto non è possibile vendere un prodotto alcolico soggetto ad accisa
00:26:40quale il vino ad un consumatore privato residenti in uno stato diverso da
00:26:44quello di partenza. Oggi se ho una cantina in Italia non
00:26:49posso mandare un cartone di vino a un mio cliente a Parigi. Capite quanto questo
00:26:53sia distonico con la rilevanza che il turismo sta prendendo nel nostro
00:26:58settore. Non si tratta di armonizzare le
00:27:05accise a livello europeo, si tratta di creare una soluzione, penso oggi è
00:27:09abbastanza facile dato gli strumenti di cui disponiamo, ai produttori per pagare
00:27:14l'accisa nel paese di destinazione come corretto che sia ma senza dover
00:27:19istituire in quel paese un rappresentante fiscale.
00:27:22Lo si può fare per l'IVA, ci chiediamo perché non sia possibile farlo per le
00:27:27accise. Può sembrare una cosa piccola ma pensate il potenziale che andremo a
00:27:33sviluppare anche di ritrovare quel collegamento diretto produttore-
00:27:37consumatore. Il tema della sostenibilità, abbiamo parlato di cambiamento climatico
00:27:42e la sostenibilità è un valore, lo ha fatto questo ramo del Parlamento con il
00:27:46DL Rilancio quando è stato istituito il disciplinare unico della sostenibilità,
00:27:50anche qui è un percorso che va completato, pensate la forza che il
00:27:56Sistema Italia potrebbe avere in quei monopoli del nord Europa in cui la
00:28:00sostenibilità è un valore se potessimo presentarci con un disciplinare unico
00:28:05che c'è ma con un logo unico della sostenibilità del vino italiano che non
00:28:09c'è. Chiudo sempre con un focus sulla
00:28:20sulla semplificazione di nuovo sul tema della reputazione per
00:28:27richiamare l'attenzione su quella che potrebbe essere una campagna di
00:28:31comunicazione istituzionale che riscopra i valori positivi del nostro
00:28:38settore. Grazie.
00:28:46Bene grazie, di ora la parola al Federico Gallarati per FederDoc, prego.
00:28:54Sì, buongiorno Presidente, buongiorno a tutti gli onorevoli presenti,
00:28:59ringrazio anch'io per questo momento di ascolto per il nostro settore che
00:29:05effettivamente è in una situazione di particolare sensibilità e delicatezza
00:29:12perché si stanno un po' accumulando tutta una serie di problemi che sono stati
00:29:17ripetuti poi anche da chi mi ha preceduto, noi facciamo parte di una
00:29:21filiera molto integrata in cui discutiamo dei problemi del settore vino
00:29:25ormai da tempo e cerchiamo di trovare tutti insieme le soluzioni più opportune
00:29:32in un momento particolarmente complicato, sono stati richiamati tutta una serie di
00:29:38elementi internazionali che colpiscono il nostro settore in maniera particolare
00:29:43al di là dei dazi, dei cambiamenti climatici, di problemi legati anche
00:29:52nel caso italiano anche un problema di malattia, abbiamo avuto un 2023 in cui la
00:29:57produzione nazionale ma anche internazionale si è ridotta drasticamente
00:30:03nonostante questi temi qua noi continuiamo a vedere che c'è, dovuto
00:30:09anche ai cambiamenti dei consumatori, una differenza sempre più forte tra la
00:30:15offerta di prodotto e la domanda di prodotto, per tutta una serie di
00:30:20motivazioni sono stati anche ricordati i cambiamenti dei cursi di consumatori,
00:30:24tutta una serie di circostanze che ci portano a focalizzare il tema perché
00:30:29ormai si stanno concentrando una serie di elementi negativi che se non affrontati
00:30:35per tempo possono provocare poi tutta una serie di problematiche molto più gravi
00:30:39nei prossimi anni, quindi questo momento di attenzione da parte vostra lo
00:30:46riteniamo particolarmente rilevante. Allora la Federdoc rappresenta i
00:30:50consorsi di tutela del vino a denominazione di origine in Italia e
00:30:55quindi da questo punto di vista noi abbiamo, se volete, un punto di
00:31:00osservazione sicuramente trasversale perché noi abbiamo ovviamente la
00:31:04componente produttiva, quella della trasformazione e anche l'imbottigliamento
00:31:09che poi è trasversale anche per i soci di chi mi ha preceduto, però a questo
00:31:15punto io vorrei aggiungere degli elementi che sono più legati alla
00:31:18produzione e alla trasformazione perché sui mercati è già stato detto molto,
00:31:23perché anche qui, ritorniamo sul tema, noi dobbiamo tenere in particolare
00:31:28osservazione anche il tema dell'offerta di prodotto vino in Italia
00:31:35ovviamente, in base anche ai cambiamenti di mercato e alla domanda conseguente,
00:31:41per cui affrontare questo tema secondo me diventa anche abbastanza centrale per
00:31:47cercare di anticipare dei problemi che altrimenti, come dicevo poco fa, ci
00:31:53potrebbero cadere in maniera più forte. Altri Paesi lo hanno fatto, forse tocca
00:31:57anche a noi adesso cominciare a affrontare il tema per cercare di
00:32:01regolamentare meglio l'offerta. Da questo punto di vista ovviamente i
00:32:06consorsi di tutela vengono chiamati in prima persona ad agire, hanno delle
00:32:11funzioni ben specifiche che possono mettere in campo, il nuovo regolamento
00:32:17europeo del 24 ha implementato quelle che possono essere le funzioni dei
00:32:24consorsi di tutela, ovvero dei produttori riconosciuti che nel caso
00:32:32italiano sono i consorsi di tutela, ecco forse diventa prioritario cercare di
00:32:39trasformare la legislazione europea ad adeguarla anche alla legislazione nazionale,
00:32:47perché a questo punto potremmo dare maggiori risposte più celeri, forse
00:32:53anche più chiare, a quelle che sono le esigenze del mercato.
00:32:57Abbiamo visto che il gruppo di alto livello, così come anche la Commissione
00:33:02negli ultimi mesi, ha elaborato tutta una serie di proposte per cercare di andare
00:33:08incontro ai problemi del settore vino in Europa, sono sicuramente delle
00:33:17azioni positive da questo punto di vista, che però nascono forse anche prima
00:33:23dell'elemento d'Azi, per cui necessitano magari di ulteriori e più approfondite
00:33:30azioni, ma che comunque sono una base importante da cui partire, perché
00:33:35forniscono comunque degli elementi in più per cercare di far fronte alle varie
00:33:40esigenze. Certamente noi siamo di fronte a una
00:33:44situazione unica, con tempistiche anche molto molto molto veloci, che forse non
00:33:51eravamo mai abituati ad affrontare, poi sono elementi che dobbiamo tenere in considerazione.
00:33:59Noi vediamo da questo punto di vista che ci siano alcuni elementi in più da
00:34:04portare, si è fatto un cenno anche al tema dell'adattamento della normativa
00:34:09italiana alla legge 238, che necessita indubbiamente di alcune modifiche per
00:34:14essere adeguate ai tempi, ma riteniamo che ci siano tutte le opportunità per
00:34:21aggiornarla, dando quegli strumenti di flessibilità necessarie al nostro
00:34:27settore all'interno di questa normativa e in particolare ai consorti di tutela,
00:34:33perché possono da questo punto di vista cercare di gestire la nostra Italia, che
00:34:37è così diversificata nelle sue espressioni sul vino, al meglio.
00:34:42Noi abbiamo un tema di autorizzazioni nazionali che forse è bene farci una
00:34:48riflessione, perché il nostro sistema vino, oltre alle difficoltà di verificare
00:34:53esattamente quali sono le nostre produzioni in alcune aree geografiche,
00:34:57necessita anche di trovare una sua equilibrio, forse anche alla luce di
00:35:03quelli che sono gli attuali accadimenti rispetto a domande
00:35:08offerta, ma il pacchetto di vino, scusate, quello che propone l'Europa con il
00:35:17pacchetto vino, a favore dell'organizzazione professionale e
00:35:21interprofessionale e dei gruppi di produttori, deve essere trasformato
00:35:25e riportato all'interno delle linee normative nazionali e dobbiamo emendare
00:35:33quindi tutte quelle che sono le possibili discrezie tra le due normative,
00:35:40cercando di portarle più velocemente possibile a una uniformità che eviti
00:35:46poi equivoci sul tema. Dobbiamo aumentare dal nostro punto di
00:35:51vista, e qui c'è il tema della sostenibilità legata anche al
00:35:55cambiamento climatico, gli investimenti, innovazioni, progetti di ricerca, in
00:36:00particolare sulle nuove tecniche genomiche, perché quelle potrebbero
00:36:04portare delle sicure vantaggi da un punto di vista produttivo ovviamente,
00:36:12aumentando la capacità di competere nel senso di una riduzione di costi, ma
00:36:19anche quello di affrontare il tema sociale e ambientale in maniera più
00:36:23aperta, più a 360 gradi, perché certamente queste nuove tecniche ci
00:36:28permettono una migliore condivisione delle esigenze produttive con le
00:36:34esigenze della società che ci circonda. Noi abbiamo i nostri vigneti, in
00:36:39particolare in molte abitate, quindi hanno bisogno di una convivenza facile, ma così
00:36:47anche da un punto di vista ambientale, perché permetterebbero una salvaguardia
00:36:52delle biodiversità migliore rispetto all'attuale. Quindi sicuramente questo è
00:36:59un tema che per noi è fondamentale da subito, e riteniamo che la parte politica
00:37:06del Parlamento nazionale, ma anche e soprattutto quello europeo, da questo
00:37:11punto di vista dovrebbero intervenire. Ci preoccupa in maniera forte su tutte
00:37:19queste problematiche che ci sono, ma è stato già anticipato a livello europeo e
00:37:26internazionale questo attacco al settore all'alcol, alla molecola alcol, che
00:37:31prende ovviamente il vino in maniera così molto ampia, senza una necessità
00:37:41di individuare specificatamente le differenze tra settore e settore. Comunque colpisce il
00:37:48vino al tema alcol e viene così messo in grande difficoltà quando ha dimostrato
00:37:58nel corso degli anni, dei decenni, dei secoli, che il nostro sistema alimentare,
00:38:03agroalimentare, di cui il vino è una parte integrante, si è ripetuto, si è indicato
00:38:10anche il tema della dieta mediterranea, che è un esempio per tutti su come si
00:38:16possa migliorare la qualità della vita delle persone. Ecco, noi riteniamo che in
00:38:22questo calderone in cui è stato messo qualsiasi prodotto che contenga la
00:38:26molecola alcol, un grosso problema per cercare di porre la salute dei
00:38:37consumatori all'attenzione di tutti. Certamente questa è una nostra
00:38:41preoccupazione, certamente il tema della salute è prioritario per chiunque, ma
00:38:46proprio per farlo, per ottenere l'obiettivo, bisogna essere capaci di
00:38:51distinguere quali sono i comportamenti non adeguati che possono portare
00:38:57un documento alla salute umana rispetto a un uso consapevole, moderato, che
00:39:05invece produce all'interno di una dieta equilibrata una qualità di vita
00:39:11superiore. Da questo punto di vista i consorsi hanno questa funzione,
00:39:17riconosciuta anche dall'Europa, di una comunicazione trasversale che possa, al
00:39:24di là del singolo prodotto, del singolo marchio, possa comunicare bene in che
00:39:30modo bisogna consumare il vino, in che modo bisogna avere una consapevolezza di
00:39:38quelli che sono i nostri limiti nell'utilizzo di alcuni prodotti e i
00:39:42consorsi tuoi da questo punto di vista possono avere fondamentale nel cercare di
00:39:49promuovere il nostro modello di vita, non solo ovviamente in Italia, in Europa, ma
00:39:55anche all'estero. Oltretutto come consorsi noi riteniamo che il tema della
00:40:00verifica di quello che facciamo, della sostenibilità che noi raccontiamo
00:40:06attraverso i nostri prodotti debba essere verificato, certificato e dimostrato e lo
00:40:14facciamo sostenendo enti di certificazione che nel nostro sistema
00:40:18non hanno eguali a livello europeo direi internazionale e anzi è un modello che
00:40:24noi cerchiamo di comunicare sempre di più come un modello da implementare sempre
00:40:31che ha un gusto delle aziende ma riteniamo che sia necessario per far sì che sia le
00:40:39aziende ma anche i consumatori siano tutelati rispetto a quello che viene
00:40:43dichiarato e quello che viene anche fatto. Queste certificazioni che sono
00:40:49costose richiedono tutta una serie di interventi da parte delle aziende
00:40:55però stanno a dimostrare fino a che punto il nostro sistema sia attento a
00:41:02tutti gli ambiti della sostenibilità e possa certificarlo e farlo verificare
00:41:08ed è un elemento importante perché ce lo chiedono anche alcuni paesi all'estero
00:41:15ci chiedono di verificare in che modo noi facciamo la nostra tracciabilità di
00:41:21prodotti e di sistema e credo che sia un modello che insomma dovrebbe essere
00:41:26seguito e tutelato perché ormai di contraffazioni nel nostro settore ne
00:41:32abbiamo tantissime specialmente sui prodotti di punta e vediamo che sempre
00:41:37più risorse economiche vengono dedicati a tutelare a livello globale e quindi
00:41:46come sistema i prodotti che portiamo all'estero da contraffazioni sempre
00:41:53più forti e sempre più numerose. Stavamo vedendo che a livello di anche
00:42:00domini a livello di siti web ormai qui le contraffazioni sono all'ordine del
00:42:07giorno sono migliaia e quindi anche con l'aiuto della nuova normativa europea da
00:42:13questo punto di vista dovremmo essere aiutati e confortati perché ormai
00:42:19stiamo infondendo molte energie e risorse economiche per la tutela dei
00:42:24nostri prodotti ecco noi abbiamo bisogno di un sistema nazionale fatto
00:42:31costituito da tutta la filiera ma della parte politica istituzionale che ci
00:42:38aiuti a trovare delle soluzioni a livello europeo in maniera uniforme lo
00:42:43faremo ovviamente attraverso le nostre organizzazioni di rappresentanza anche
00:42:48al Parlamento europeo ma lo dobbiamo fare a partire dal sistema nazionale
00:42:52insieme al Parlamento insieme al Ministero che ci sta dedicando una
00:42:58forte attenzione sui punti che adesso ricordavo e ritengo che saremo capaci
00:43:06di affrontare le critiche interne che abbiamo in tempo utile potremmo evitare
00:43:12problemi maggiori che ci si potrebbero creare per il futuro
00:43:19ribadisco ci sono tanti elementi che stanno andando avanti che secondo noi
00:43:24sono importanti forse rispetto a alcuni cambiamenti dei consumatori legati a
00:43:36una riduzione come dicevo prima del contenuto di alcol ai nostri prodotti
00:43:42che voi sapete che all'interno delle denominazioni di origine la
00:43:45dealcolizzazione non è prevista si sta cercando di trovare anche nuove
00:43:50soluzioni ma diciamo in maniera più naturale su un basso contenuto alcolico
00:43:54che possono aiutare a trovare delle soluzioni al sistema
00:44:00io ringrazio molto per l'attenzione che avete voluto dare a questo tema spero
00:44:05ci siano anche altre occasioni di confronto perché ne abbiamo bisogno
00:44:11grazie per il suo contributo onorevole Gadda
00:44:17grazie presidente desidero rivolgere un ringraziamento particolare a tutti gli
00:44:22auditi per la chiarezza soprattutto anche per le indicazioni di sistema e
00:44:28specifiche che ci hanno fornito rispetto alle misure da mettere in campo per
00:44:33anticipare da un lato alcuni fenomeni che paiono diventare strutturali e
00:44:38dall'altro per gestire quelli che già ci sono
00:44:42aggiungo alcune domande rispetto ad alcuni temi che avete toccato
00:44:46il primo pensando appunto al tema attuale dei dazi al momento non ancora
00:44:53in vigore ma più volte minacciati, sospesi, cambiati nella percentuale
00:44:59se osserviamo i dati del primo trimestre i dati del primo trimestre in realtà
00:45:05mostrano un picco delle vendite vorrei chiedere molto direttamente se
00:45:11questo picco delle vendite è, mi rispondo anche da sola però vorrei chiedervi
00:45:16conferma, se è frutto di un buono stato di salute delle esportazioni o proprio è
00:45:22frutto dell'instabilità di una gestione dei magazzini e del gestire in modo
00:45:27diverso i rapporti con quei tre livelli appunto di acquisto che sono previsti
00:45:32negli Stati Uniti. La seconda domanda rispetto a questo
00:45:39vorrei capire appunto nel mercato statunitense se i nostri prodotti possono
00:45:46essere in questo momento di fragilità coperti, superati da prodotti che sono
00:45:53concorrenziali rispetto al combinato disposto di inflazione, basso potere
00:45:59d'acquisto, tasso di cambio e quindi i nostri prodotti hanno ancora
00:46:07completamente una reputazione oppure i vini sudafricani, cileni, altri vini che
00:46:15appunto hanno posizionamenti in alcune fasce non l'extra premium ma
00:46:21probabilmente in quelle più basse, se avete delle considerazioni
00:46:25rispetto a questo. L'altra domanda riguarda i canali di vendita sia
00:46:30nazionali europei che appunto in questi mercati stabili o nei nuovi mercati se
00:46:38appunto avete anche, non in questo momento ma se ci potete fornire
00:46:44anche un'immagine di quali sono i canali di vendita, se è preponderante la grande
00:46:50distribuzione piuttosto che appunto il consumo fuori casa perché
00:46:55ovviamente immagino che nel canale della grande distribuzione sia più complesso
00:47:00posizionare i prodotti in fascia medio alta.
00:47:04L'altra domanda che è venuta anche nell'ultimo intervento, appunto una
00:47:12riflessione anche degli altri uditi rispetto alla possibilità anche per le
00:47:17DOP della dealcolazione e se ritenete che ad oggi i vini dealcolati a bassa
00:47:23gradazione abbiano delle caratteristiche qualitative sufficienti o se deve essere
00:47:30fatto comunque un lavoro più grande. Le ultime due domande e considerazioni
00:47:36avete parlato appunto di adattamento ai nuovi consumatori ma questo trend
00:47:43voi lo vedete strutturale nell'occidente oppure vale anche per gli ipotetici
00:47:50nuovi mercati che stiamo raggiungendo ma con più difficoltà, se è possibile
00:47:57avere qualche considerazione sui prodotti che hanno come dire delle
00:48:02caratteristiche che potrebbero essere adatte ad alcune richieste del mercato
00:48:06per esempio vini biologici e biodinamici, se su questo vedete delle contrazioni
00:48:11dei cambiamenti anche perché tendenzialmente sono dei prodotti che
00:48:15hanno un prezzo mediamente più alto e quindi capire se vedete qualcosa da quel
00:48:20punto di vista e l'ultima domanda riguarda cambiamenti climatici
00:48:29se avete delle percentuali dei numeri per capire quanto ha inciso la maggiore
00:48:34diffusione di citopatie, se ci sono dei cali di produzione, Presidente ho quasi
00:48:40finito, che possono essere tangibili oppure dipende dalle aree del Paese e
00:48:47l'altra cosa che riguarda gli strumenti, allora è stata citata la flessibilità
00:48:53delle autorizzazioni, la promozione OCM vino, vincoli temporali, se ce ne sono altre
00:48:59che appunto varrebbe la pena conoscere anche attraverso il vostro documento e
00:49:05se questa flessibilità oltre che ai mercati può essere regata anche a
00:49:09eventuali cambiamenti strutturali dettati dai cambiamenti climatici,
00:49:13l'aumento delle temperature, delle condizioni ecosistemiche hanno un effetto
00:49:19sul fatto che una produzione che storicamente tipicamente può essere
00:49:24fatta in un luogo si alza insomma di latitudine e quindi se questo ha
00:49:31degli effetti anche appunto in generale sugli strumenti che l'Europa o altri
00:49:38Paesi stanno cercando, in Francia mi risulta che stiano facendo anche
00:49:43degli estirpi massivi legati appunto ai minori consumi di vino rosso e quindi
00:49:51cosa pensate voi rispetto a questi temi per l'Italia? Qual è una soluzione di
00:49:56buon senso che è possibile trovare anche appunto gli strumenti che sono possibili?
00:50:01Grazie.
00:50:04Qualcun altro? Foratili. Grazie Presidente ma ringrazio anch'io gli
00:50:11auditi per i numerosi elementi che ci hanno fornito e che possono essere
00:50:17appunto fondamentali per l'indagine che stiamo portando avanti ma io volevo
00:50:23focalizzare l'attenzione sul fatto che appunto come è stato detto i consumi
00:50:29sono andati via via diminuendo a partire già dal 2001, sicuramente incide il
00:50:38potere d'acquisto delle famiglie ma volevo anche capire rispetto comunque al
00:50:43costo che il prodotto vino ha sul mercato che è comunque si è alzato nel
00:50:49tempo in maniera come dire importante e quindi capisco che possa essere ci sia
00:50:56come dire una nicchia che rimane consolidata che è quella diciamo del
00:51:03consumatore anziano rispetto comunque a un consumatore più giovane quindi
00:51:09rispetto a questo magari una vostra riflessione perché ovviamente anche
00:51:14rispetto al mercato estero e poi col Dazio ha un'incidenza notevole e
00:51:21comunque rispetto a questo diciamo calo dei consumi se risulta anche a voi che
00:51:27il numero dei produttori viceversa è aumentato perché comunque oggi parliamo
00:51:32di numerosi piccoli produttori che sono andati come dire crescendo nell'arco di
00:51:37questi anni e quindi capire come può essere come possono essere salvaguardati.
00:51:45Grazie altri? Castiglione. Grazie per gli auditi ringrazio pure io per le
00:51:53riflessioni che hanno portato avanti devo dire che faccio anche qualche
00:51:58passo indietro perché relatore della riforma dell'ocm vino nel 2005-2006 in
00:52:05Parlamento europeo e poi al Governo nel 2016 su quel tentativo quella
00:52:11disciplina unica su quel testo unico un grande sforzo per dire vediamo di
00:52:16uniformare soprattutto di avere un unico riferimento di carattere normativo e
00:52:23quindi oggi la Commissione mi pare ha fatto un passo significativo sul piano
00:52:30avendo promosso questa indagine conoscitiva che serve a tutti alcuni
00:52:35temi li conosciamo molto bene il calo dei consumi il mercato che cambia i
00:52:41cambiamenti climatici tema dell'acqua ci sono alcuni fattori di carattere
00:52:46strutturale che certamente oggi tornano anche nel settore vitivinicolo sono di
00:52:54assoluta evidenza siamo abituati anche ad una comunicazione
00:52:58ogni qualvolta si va sui territori amiamo declamare l'eccellenza il
00:53:05radicamento territoriale la qualità di quel particolare territorio di quella
00:53:10particolare produzione ci manca a mio avviso quel quadro strategico generale
00:53:16su cui dovremmo dovremmo assolutamente concentrarci uno sul versante interno
00:53:20nazionale c'è cosa poter fare perché veniva invocata la modifica della
00:53:28238 e quindi intervenire ulteriormente sulla 238 penso che questo possa essere
00:53:33un obiettivo a cui la commissione a mio avviso deve lavorare per continuare in
00:53:38quello sforzo di armonizzazione di armonizzazione della normativa sul piano
00:53:44nazionale poi anche avere una strategia perché tutte le informazioni che ci sono
00:53:50state date servono anche a delineare per il nostro paese una strategia si è detto
00:53:56sul versante europeo dobbiamo sempre più rafforzare il mercato interno
00:54:02modificarlo in alcuni in alcuni aspetti renderlo più flessibile quindi e io che
00:54:07ho l'esperienza del testo unico sul vino vi assicuro che non è semplice mettere
00:54:1327 paesi insieme cioè quindi sulla armonizzazione sulla maggiore
00:54:18flessibilità oppure su quello che cos'è il vino allora cos'è il vino
00:54:25se il vino alla pesca quindi avere una strategia unitaria facendo tesoro di
00:54:33tutte le informazioni che sono state date il quadro politico il quadro tecnico il
00:54:39quadro di riferimento tutte le informazioni il fatto straordinariamente
00:54:43importante del settore viticinico del nostro paese e poi avere una strategia
00:54:49per poterci confrontare in Europa e poi affrontare anche tutti i temi di
00:54:53carattere e anche le congiunture perché il tema dei dazi il tema abbiamo il tema
00:55:01degli accordi libero scambio io condivido assolutamente noi non possiamo fare a
00:55:05meno di quegli accordi libero scambio è vero che il mercato usa è un mercato
00:55:11importante d'amblè non possiamo non possiamo modificare quel mercato però è
00:55:17chiaro che dobbiamo guardare anche a quello che si muove c'è tutti tutte
00:55:21quelle che sono le opportunità che possono venire quindi condivido tutto
00:55:27questo e quindi io mi concentrerei anche su questa modifica di carattere
00:55:32legislativo una strategia di carattere di carattere nazionale per poterci
00:55:37confrontare e anche a poi alcune misure sono state dette da tutti penso al tema
00:55:42dei giovani ricordo che nel 2005 allora come commissione del Parlamento Europeo
00:55:47abbiamo fatto uno studio sui giovani inglesi il 70 per cento degli inglesi
00:55:52non conosceva il vino italiano cioè dei giovani inglesi non conosceva il vino
00:55:56italiano perché conoscevano il paragaging diverso conoscevano il vino
00:56:00cileno perché era messo in brick c'è proprio più appetibili per i giovani
00:56:04conoscevano il vino australiano non conoscevano il vino italiano
00:56:09è un tema che già si poneva tanto tempo fa quindi come poter investire sui
00:56:14giovani su una comunicazione bene bene fa bene nelle scuole c'è quindi il
00:56:20consumo consapevole su questo dobbiamo continuare ad investire poi ci sono
00:56:26veramente tantissimi tantissimi spunti il tema della sostenibilità il tema
00:56:30della ricerca tema dell'innovazione ancora non si investe in alcuni
00:56:35territori pur significativamente importante sul settore vitivinicolo
00:56:40penso alla mia Sicilia l'ultimo studio l'ultima ricerca effettuata è stata nel
00:56:442004 c'è stata presentata al vinitere l'anno scorso l'ultima ricerca fatta da
00:56:49me assessore all'agricoltura nel 2004 quindi l'investimento della ricerca
00:56:53l'innovazione penso che moltissimi temi si incrociano con i temi del settore
00:56:58agricolo dell'agroalimentare dell'agroalimentare italiano quindi oggi
00:57:02però abbiamo una serie di attività di suggerimenti molto puntuali
00:57:09penso al tema dell'autorizzazione degli impianti e quindi cosa vogliamo fare
00:57:14abbiamo detto abbiamo abbandonato i diritti di impianto siamo passate alle
00:57:18autorizzazioni e oggi viene detto in audizione che non abbiamo un quadro
00:57:22chiaro sul piano nazionale su quella che è il nostro patrimonio cioè obiettivamente
00:57:27con gli strumenti con gli strumenti che abbiamo a disposizione mi riesce molto
00:57:30difficile pensare che non siamo riusciti ad avere un quadro almeno sul piano
00:57:34della produzione delle nostre quindi c'è veramente tanto da fare quindi vi
00:57:38ringrazio per questo e quindi io lavorerei alla modifica e chiaramente a
00:57:44quel grande sforzo che la commissione che il governo allora ha fatto nel 2016
00:57:48e poi all'interno di questo elaborare una strategia per il settore
00:57:52vitivinicolo per dire questa volta non arriviamo in ritardo ma arriviamo in
00:57:57tempo facciamo tesoro di tutti i suggerimenti che sono state fatte
00:58:00facciamo tesoro anche di quello che è il mercato internazionale quindi come ci
00:58:06muoviamo all'interno di questo settore e poi insomma guadagniamo anche nuovi
00:58:13spazi di mercato che poi è il grande tema che è assolutamente a noi caro
00:58:19perché vogliamo continuare a preservare questo settore strategico che è
00:58:23importante per il nostro paese.
00:58:28Bene qualcuno vuole rispondere cominciamo? Prego Tinelli.
00:58:33Grazie intanto degli spunti ovviamente tutti molto opportuni parto dalle
00:58:42considerazioni dell'onerevole Castiglione che mi ricordo molto bene la
00:58:47grande riforma del 2008 se ebbe un grandissimo merito quella riforma di
00:58:53cambiare un paradigma degli aiuti al settore del vino portando la novità
00:58:57della promozione dal 2012-13 siamo passati a 3 miliardi di export a 8
00:59:03miliardi quindi quella riforma fu sicuramente positiva in questo
00:59:10senso e pertanto dobbiamo imparare da quella lezione che per cambiare per
00:59:16migliorare dobbiamo partire dal mercato da quello che chiede il mercato e sul
00:59:22tema intanto del mercato come sta andando il mercato che questa è stata la
00:59:27prima la prima richiesta sì è vero sul mercato americano ci sono
00:59:33stati dei grandissimi aumenti e lo ricordava prima il collega di Federlini
00:59:37dovuti alle spedizioni per stockpiling quindi per aumentare le scorte in
00:59:43vista delle decisioni sulla politica commerciale è interessante noi abbiamo
00:59:47come osservatore del vino di Uiv fatto alcune elaborazioni sui consumi quindi
00:59:53per vedere il delta tra spedizioni e consumi c'è una differenza le
01:00:00spedizioni quindi l'export anche se guardiamo il primo trimestre è aumentato
01:00:05l'export di vino italiano negli Stati Uniti tuttavia se guardiamo i consumi il
01:00:12tendenziale vediamo meno 9 per cento per il vino italiano off e on premise quindi
01:00:17quando si parlava prima di ovviamente consumo diciamo in gdo e consumo al
01:00:23dettaglio è una tendenza di lungo periodo cioè non viene da questo
01:00:31momento ma sicuramente risente da una congiuntura che parte sicuramente dal
01:00:362022 certamente l'export italiano è stato aumentato in valore importanti
01:00:42anche a fronte dell'aumento dell'inflazione questo va tenuto conto
01:00:47quindi le considerazioni che abbiamo fatto all'inizio valgono i consumi ai
01:00:53noi sui principali mercati sono in affanno compreso il mercato americano in
01:00:58più c'è il tema dei dazi che ovviamente genera incertezza non è tanto sì cioè
01:01:03adesso abbiamo il 10 per cento vedremo tra un po' i dati che saranno pubblicati
01:01:07sul mese di aprile di maggio tuttavia se pensiamo che adesso le imprese stanno
01:01:11costruendo i progetti di promozione cm per i prossimi mesi si abbatte sicuramente
01:01:19una scure di incertezza che non aiuta il settore a fare quella pianificazione che
01:01:26l'onorevole gadda suggeriva cioè dove dobbiamo andare in quali settori in
01:01:29quali segmenti e per rispondere invece sul tema concorrenziale sul mercato
01:01:36americano certamente sul consumo di vino negli stati uniti il 70 per cento è vino
01:01:43americano ancora quindi è un grande produttore di vino gli stati uniti e
01:01:49pertanto chiaramente avendo tenuto conto della sensibilità al prezzo che
01:01:56hanno tantissime le nostre produzioni ovviamente c'è notorietà questo insomma
01:02:01ce lo dicono i dati anche su sui dati super premium premium super tascan
01:02:08piuttosto che il piemonte piuttosto che i grandi vini siciliani o del chi
01:02:14anticlassico tuttavia noi esportiamo il vino che ha un ottimo rapporto qualità
01:02:19prezzo su questo chiaramente il dazio un costo in più ci mette in difficoltà
01:02:25se poi diciamo così non dovessero andare bene negoziati con la commissione
01:02:30europea tra stati uniti e unione europea e quindi ci dovesse essere uno scatto in
01:02:36avanti rispetto alle tariffe ai dazi specifici sull'unione europea
01:02:41rispetto ai nostri competitor Australia, Cile sicuramente sarebbe un effetto
01:02:51darebbe un effetto di dispiazzamento delle nostre delle nostre imprese. Sui
01:02:56vini dealcolati sicuramente abbiamo apprezzato il lavoro che è stato fatto
01:03:04negli ultimi mesi dal ministero in merito ad un'accelerazione della
01:03:09definizione del quadro normativo c'è stata anche una modifica di recente sul
01:03:14decreto che diciamo va a superare diciamo lo scoglio dell'obbligo di
01:03:19separazione degli stabilimenti che ci sembrava molto restrittivo tuttavia
01:03:25notiamo come a seguito della definizione del decreto legislativo sulle accise di
01:03:31riforma sulle accise ancora oggi non esiste non abbiamo un
01:03:35quadro di normativa fiscale completo per i vini dealcolati perché il decreto
01:03:42legislativo entra in vigore il 1 gennaio 2026. Abbiamo chiesto al ministro
01:03:47Lollobrigida e al ministro Giorgetti di trovare, di cercare diciamo una soluzione
01:03:54temporanea per trovare un trattamento fiscale temporaneo per la soluzione
01:04:00idroalcolica che viene ottenuta dalla distillazione altrimenti le imprese
01:04:04prima del primo gennaio non potranno partire con questo prodotto e sappiamo
01:04:08già che siamo fortemente in ritardo. Sui nuovi mercati sì, sicuramente la
01:04:17politica della diversificazione certamente su paesi dove non esiste una
01:04:22cultura del vino penso all'India in parte anche alla
01:04:26Cina si fa più fatica perché non è solo il Dazio che ovviamente oggi impedisce di
01:04:33esercitare alcune attività di promozione e internazionalizzazione ma bisogna fare
01:04:38cultura del vino in maniera sistemica però in presenza di questi Dazzi
01:04:44insormontabili è praticamente impossibile. Sui cambiamenti
01:04:48climatici, fitopatie, due numeri visto che l'On. Regola di Hadda ci stimolava
01:04:55su questo, intanto gli effetti sulle ultime due vendemmie che abbiamo avuto
01:04:59ovviamente dei picchi a ribasso soprattutto in alcune regioni quindi
01:05:03questo la dice lunga sulle fitopatie e su quanto accaduto in vigneto, un altro
01:05:10indicatore interessante è quello delle assicurazioni. Il vino è credo in
01:05:16assoluto il settore che più abbia beneficiato o abbia più fatto richiesta
01:05:22di accedere alla misura orizzontale delle assicurazioni prevista della PAC
01:05:28una misura che va anche ampliata e aumentata sul complessivo del
01:05:34piano strategico nazionale, questo credo che arriverà con la semplificazione
01:05:38della PAC prevista adesso dalla Commissione europea.
01:05:43Chiudo su quanto indicava l'On. Castiglione, effettivamente abbiamo
01:05:47bisogno di una strategia nazionale anche e se rivedere alcuni strumenti
01:05:53legislativi, Bordeaux si diceva prima è spiantato o vuole spiantare 10.000
01:06:01ettari su un complessivo comunque di 120.000 ettari, è chiaro che la
01:06:07Francia ha individuato una strategia finale che indica di eliminare
01:06:11tutta una serie di prodotto in particolare vino rosso di medio prezzo
01:06:15medio basso prezzo che oggi non trova riscontro sul mercato quindi la Francia
01:06:19tende ancora di più a questo obiettivo della super premiumizzazione della sua
01:06:25offerta. Qual è la nostra strategia? Il vino
01:06:28italiano lo ripeto oggi ha un ottimo rapporto qualità prezzo quindi abbiamo
01:06:34necessità di mantenere una produzione anche per oggettivi motivi di
01:06:39remunerazione al viticoltore tuttavia vi è una necessità di ricalibrare la nostra
01:06:45offerta diciamo in sintonia con quello che chiede il consumatore questo si
01:06:51diceva prima modifiche dei disciplinari vedere che cosa c'è sulle nuove
01:06:54varietà e magari sulla gestione delle produzioni magari vedere come
01:07:01migliorare il testo unico del vino sui dati
01:07:05effettivamente dovremmo avere tutti questi dati sulle superfici purtroppo
01:07:09dal 2001 diciamo abbiamo un sistema regionalizzato che molte volte aiuta
01:07:17sulla prossimità chiaramente del viticoltore con l'amministrazione ma non
01:07:20aiuta sul collezionare il complessivo di dati che deve essere raccolto dal
01:07:25ministero per restituire un'immagine complessiva dei dati complessivi sulla
01:07:29situazione del vigneto delle autorizzazioni delle rinunce
01:07:35il ministero è con con lo sforzo di AGEA con gli sforzi di AGEA e degli
01:07:43organismi pagatori regionali
01:07:47ringrazio il dottor Tinelli di unione italiana vini vorrei chiedere al dottor
01:07:52Castelli di Federvini se vuole aggiungere brevemente che abbiamo quasi
01:07:56esaurito i tempi le nostre altre considerazioni e anche al dottor
01:08:02Gallarati Scotti Bonaldi di Federdoc. Dottor Castelli. Grazie onorevole Gadda
01:08:08cerco di andare sulle questioni che non sono state toccate dal collega così da
01:08:12avere un dibattito un po' più un po' più ricco
01:08:16innanzitutto grazie per le domande perché è veramente un piacere poter anche
01:08:20entrare in profondità rispetto ad alcuni temi che sono stati affrontati
01:08:26due parole sul tema dell'effetto sostituzione
01:08:30sì noi rischiamo l'effetto sostituzione sul mercato americano e il primo nostro
01:08:35competitor sono gli statunitensi sono i californiani
01:08:39la California viene da due anni di vendite non brillanti le cantine
01:08:46californiane sono piene e quindi oggi il primo competitor sul mercato
01:08:55statunitense del vino italiano è il vino californiano se il Dazio porta il
01:09:01vino italiano progressivamente fuori mercato noi rischiamo l'effetto
01:09:08sostituzione. Apro e chiudo una piccola parentesi
01:09:11noi tendiamo a parlare di vino italiano dobbiamo abituarci a parlare di vini
01:09:17italiani non esiste il mercato del vino perché ogni vino ha un suo mercato
01:09:23perché ogni vino si rivolge ad una tipologia di consumo e ad una tipologia
01:09:30di consumatore diverso cosa voglio dire l'esempio diciamo così più prossimo noi
01:09:36è che l'azienda che negli ultimi anni ha lavorato molto sulla distintività del
01:09:41proprio prodotto lavorando sul proprio brand è quell'azienda che oggi soffre
01:09:46meno anche sul mercato americano perché ha lavorato sul suo posizionamento e lì
01:09:51l'effetto sostituzione sarà un po' più un po' più complicato. Chi non ha
01:09:57lavorato sulla distintività del prodotto o quel vino che per sua storia è più in
01:10:03concorrenza è chiaro che rischia. Dove sta l'Italia? La pancia del
01:10:09vino italiano non è, la pancia del vino italiano degli
01:10:15Stati Uniti non è nei valori più alti. Abbiamo importanti vini italiani che per
01:10:21territorio o per azienda hanno fatto quel lavoro per capirci non pensiamo che
01:10:27ci possa essere un effetto sostituzione nel ristorante perché il ristorante
01:10:31italiano non toglierà il vino italiano dal menu. Probabilmente all'interno del
01:10:37mondo Italia andrà a scegliere un prodotto italiano che ha una leva
01:10:43competitiva più forte sulla grande distribuzione ma la pancia del vino
01:10:47italiano è nella grande distribuzione americana lì l'effetto sostituzione è
01:10:54un effetto sostituzione che esiste quindi va preso in esame.
01:11:00E' stato chiesto se l'adattamento al consumo riguarda l'Occidente o in
01:11:06generale. Oggi sono trend globali. Oggi se uno guarda, se vogliamo uscire
01:11:12anche diciamo così dal mondo vino e ampliare un po' lo sguardo al mondo
01:11:16delle bevande alcoliche, i trend nascono sui mercati anglosassoni negli Stati
01:11:20Uniti. C'è un travaso sul mercato del Regno
01:11:24Unito quindi se uno vuol capire dove va il mercato si guarda come si comporta il
01:11:27consumatore statunitense. Dopo qualche anno quel trend arriva sul
01:11:31consumatore del Regno Unito e lì è la porta d'ingresso sul consumatore più
01:11:35tradizionale europeo e ancora più tradizionale italiano. Ci sono alcuni
01:11:41mercati asiatici che sono in controtendenza quindi rispetto alla
01:11:44dinamica apprezzamento per vino leggero, fresco, bianco, bollicina, che è una
01:11:49dinamica globale, abbiamo dei mercati asiatici che invece guardano ancora con
01:11:54interesse al prodotto rosso e al prodotto rosso anche di una certa
01:11:58gradazione. Ma se noi andiamo a guardare le quantità, quella quantità non mi dà
01:12:04la soddisfazione degli altri mercati. Il cambiamento climatico è stato toccato
01:12:10dal collega un flash l'anno scorso, insomma immagino, anzi non immagino, lo
01:12:16avete trattato come Commissione Agricoltura a tutto il tema dei danni
01:12:21dagli attacchi della Peronoscora che ha devastato il vigneto del centro e del
01:12:25sud Italia, non dimentichiamoci che c'è anche un fenomeno di innalzamento dei
01:12:30vigneti. Se noi andiamo a vedere il vigneto si sta muovendo e sta
01:12:35salendo e sta salendo principalmente per ragioni di
01:12:39temperatura. E' stato fatto cenno a la Francia e quello che sta accadendo in
01:12:45Francia. Io non mi ammalerei di Francia, nel
01:12:51senso che il sistema viticolo francese è diverso e oggi dico fortunatamente
01:12:56dal sistema viticolo italiano. La Francia riesce sia a spuntare dei
01:13:00prezzi medi all'export superiori, decisamente superiori all'Italia, la
01:13:05Francia ha lavorato meglio dell'Italia sul valore e lì la dobbiamo seguire
01:13:10ma non dobbiamo dimenticarci che siamo un sistema produttivo diverso dalla
01:13:14Francia. Esempio flash, in Francia ci sono tre bacini produttivi Borgogna, Bordeaux
01:13:19Champagne che trainano, si fermano quei tre bacini, la Francia soffre, è il caso
01:13:26di Bordeaux, in Italia abbiamo una viticoltura molto più presente
01:13:31sul nostro estivale, in ogni comune c'è un vigneto tipico, in ogni comune c'è una
01:13:37varietà tipica, quella è la nostra ricchezza ed è quella la nostra leva
01:13:41competitiva. Domanda sul numero dei produttori, io non
01:13:45sono convinto che ci sia, ma qui bisogna guardare i numeri, però è il piacere del
01:13:50partecipare al dibattito, non credo che ci sia stato un aumento
01:13:54assoluto del numero di produttori, possono esserci produttori che prima
01:14:00avevano un canale di destinazione delle proprie uve e che invece hanno iniziato
01:14:05a vinificare e a imbottigliare e vendere il loro prodotto. Veniva anche chiesto
01:14:13il tema poter d'acquisto in sano giovane, tantissimi anni fa ho avuto la fortuna di
01:14:17partecipare ad una riunione dove c'era il primo distributore italiano di
01:14:21bevande alcoliche ed alcoliche e ha detto una cosa che secondo me è interessantissima,
01:14:26lui dice il mio cliente più giovane ha 35 anni, perché? Perché fino a 35 anni non
01:14:31si va al ristorante e non si compra una bottiglia di vino al ristorante, quindi
01:14:35vero il tema dei giovani, ma rapportiamolo anche a quando il
01:14:41giovane italiano ha quella capacità economica per andare al ristorante e al
01:14:46ristorante acquistare una bottiglia di vino. E' stato fatto riferimento
01:14:51all'ipotesi di mettere a mano la 238, dopo dieci anni una verifica in
01:15:00Europa le chiamano verifiche di medio termine, potrebbe non essere diciamo così
01:15:06una cosa una cosa sbagliata. Grazie.
01:15:11Ringrazio il dottor Castelli, se il dottor Gallarati di Federdoc vuole
01:15:16aggiungere qualche considerazione. Guardi, proprio rapidamente, perché poi
01:15:21avete toccato tanti argomenti, tante domande pertinenti alla sicurezza e
01:15:27c'è anche tante risposte. No, quello che vedo è che abbiamo sicuramente bisogno di
01:15:32una strategia nazionale che parta da una fotografia ben precisa del nostro
01:15:37sistema, sapendo che i consumi sono cambiati, che c'è una difformità tra
01:15:45offerta di prodotto e consumo di prodotto, che nel corso degli anni sta
01:15:50delineando un po' quali sono i cambiamenti anche dei consumatori, che un
01:15:55po' per questioni anagrafiche, un po' per cambiamento dei consumi ci dobbiamo
01:16:01adeguare, in qualche modo dobbiamo cercare di anticipare un po' i tempi.
01:16:05Io non so quali sia la soluzione, se il modello francese o un altro modello,
01:16:09sicuramente dobbiamo capire che ci sono dei problemi,
01:16:13sapere che puntare in parte sui volumi non dà delle soluzioni al nostro sistema,
01:16:23sappiamo che ci sono modelli più efficienti, quelli delle determinazioni
01:16:27d'origine sicuramente garantiscono una migliore capacità di essere resilienti
01:16:34sui mercati, il fatto di ritrovare nuovi mercati, il fatto della promozione sono
01:16:38sicuramente importanti e quindi cercare di contrastare quegli elementi che
01:16:43vedono nel vino un prodotto non benefico per la salute devono essere
01:16:48assolutamente contrastati. Ritorno sul tema della ricerca e innovazione, vale per
01:16:55qualsiasi settore economico, ma sul nostro è particolarmente rilevante,
01:17:00sull'agroalimentare italiano in particolare e sul settore vino, il
01:17:07cambiamento climatico ha degli effetti, il fatto che noi abbiamo sempre di più
01:17:12evitato alcune molecole per andare incontro ovviamente anche a benefici
01:17:17ambientali è importante, ma dobbiamo essere consapevoli che il cambiamento
01:17:22climatico, la riduzione di molecole che possiamo utilizzare nei nostri vigneti
01:17:26ha un impatto significativo e trovare delle soluzioni alternative che sono a
01:17:31la nostra portata, bisogna solo trovare una regolamentazione europea che le
01:17:36consenta, deve essere perseguito con molta determinazione, i nuovi
01:17:42mercati ci sono a livello internazionale, i nuovi accordi che sono stati fatti
01:17:47sono importanti per promuovere il nostro prodotto all'estero, i nuovi
01:17:53mercati che non siano i soliti tradizionali consolidati che però
01:17:56devono essere assolutamente salvaguardati, vedremo cosa succederà
01:18:02anche sul tema dei dealcolati, che non riguarda il nostro mondo però
01:18:07sicuramente per il settore vino in senso allargato può essere un'opportunità e
01:18:14credo che in questo mercato così competitivo in cui nel nostro panorama
01:18:20italiano abbiamo grandi realtà, grandissime realtà, realtà cooperative,
01:18:26realtà di piccoli produttori ma anche capaci oltretutto di portare la loro
01:18:31piccola produzione a livello nazionale all'estero, credo che abbiamo tutte le
01:18:35caratteristiche per cercare di far fronte a tutti questi elementi di
01:18:40criticità, certo dobbiamo essere ben determinati ad avere una strategia
01:18:46nazionale che sia condivisa anche a livello europeo perché allora riusciremo
01:18:52magari a far fronte meglio a queste difficoltà che abbiamo e ripeto
01:18:57l'adeguamento della normativa europea rispetto a quella nazionale è
01:19:01fondamentale, la duotrota ha funzionato molto bene, tutto può essere migliorabile,
01:19:05abbiamo degli elementi di implementazione importanti che dovremmo
01:19:09perseguire a nostra visa in maniera molto molto veloce.
01:19:14Bene ringrazio i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione, ovviamente
01:19:20se avete del materiale scritto da far pervenire
01:19:24saremo lieti di leggerlo e analizzarlo, grazie.
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