Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • 17/06/2025
Lo sport non deve avere barriere. Quanto spesso sentiamo questa frase? Eppure, ancora oggi, sono troppi i pregiudizi e gli ostacoli che continuano ad insistere in questo mondo. E allora assumono ancora più valore storie e realtà che ogni giorno lottano per abbatterle quelle barriere.

continua a leggere su: https://www.radioroma.it/author/roma-di-giorno/

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Non esattamente il contrario, pensiamo ad esempio al calcio femminile, è ancora molto sottovalutato, soltanto per citare un esempio, però lo sport invece dovrebbe essere proprio così, includere chiunque a prescindere dal genere, dall'età, dal peso, dalla struttura fisica, insomma a prescindere da tutto questo lo sport dovrebbe creare soprattutto unione e rafforzare i legami.
00:54Allora noi oggi vogliamo parlarvi di una bella realtà che pensate un po' è in piedi da tantissimi anni, dal 1983, è la società sportiva dilettantistica Octopus Roma che scende in campo, anzi in acqua, per dimostrare che davvero le barriere e i pregiudizi non esistono.
01:13Allora noi abbiamo in collegamento video il dirigente sportivo Riccardo Rosati e Samantha Ceccaroli che è il portiere della squadra. Buongiorno e bentrovati.
01:21Buongiorno, buongiorno a tutti.
01:24Buongiorno.
01:25Hai detto bene?
01:27Ho detto bene Riccardo, infatti volevo partire da te, una cosa che non faccio mai perché di solito do precedenza sempre alle donne Riccardo, però oggi vorrei partire da te perché vorrei che tu ci raccontassi però la storia, ecco, e poi vado da Samantha perché a lei ho tantissime domande da fare quindi poi la tempesto un pochino di più.
01:47Va bene, allora cercherò di fare una storia breve. Nei lontani anni Ottanta questa piscina ha iniziato ad occuparsi soprattutto di socialità, quindi di inclusione.
02:05Era una piscina di territoria, vicino alle case popolari, aveva l'obiettivo quello di raccogliere i ragazzi dalla strada come era a quel tempo e portarli a fare sport.
02:15Il passo è stato brevissimo di raccogliere i disabili perché l'allora presidente che poi è stato presidente anche della federazione italiana moto paralimpica, Roberto Valori, che ricordo e saluto con affetto, era anche lui una persona disabile.
02:33E quello che fu il mio allenatore quando giocavo a pallamuoto da ragazzino, Alfredo Francesconi, attuale presidente della piscina, anche lui ha una disabilità, quindi il loro coinvolgimento era quasi superiore all'interesse.
02:49Entrambi amanti della pallamuoto, quindi se in questa struttura sono sempre stati previsti i corsi per persone disabili per imparare a nuotare, a maggior ragione si è cominciato a praticare la pallamuoto.
03:05Parliamo degli anni 80 e in Italia non se ne parlava minimamente, sono riusciti a mettere subito in una squadra, però a livello molto diventantistico non c'era sicuramente l'organizzazione che c'è oggi.
03:20Oggi la federazione italiana moto paralimpico vede 10 squadre in tutta Italia che si sfidano in due campionati gold e silver che peraltro si sono disputati proprio ieri.
03:32Noi ci abbiamo messo un po' di tempo, abbiamo fornito atleti a varie squadre, adesso abbiamo raccolto un po' di coraggio e ci siamo messi in gioco per organizzare una squadra
03:47che potesse essere competitiva all'interno del mondo paralimpico e mi preme sottolineare che è detto in modo improprio paralimpico perché questa disciplina non esiste a livello internazionale,
04:04cioè soltanto in Italia e qualcosa in Spagna si sta a muore.
04:06Sì, no? Quanta resistenza ancora c'è sul tema? Io proprio qui volevo arrivare, perché insomma si dà sempre a dividere per settori, no?
04:16Sì, ma sai, la disciplina in sé non aiuta. La pallannuoto di per sé è uno sport di squadra molto molto faticoso, è considerato uno degli sport più faticosi in assoluto e parliamo di normodotati.
04:30Si sta in acqua, si compete, c'è contatto fisico, serve molta resistenza, molto fiato, molta tecnica e serve moltissimo allenamento e diciamo era fino a poco tempo fa considerato impossibile per disabili,
04:49ma noi non ci facciamo fermare dall'impossibilità e lo facciamo lo stesso. A livello internazionale per poter competere nelle Olimpiadi e nelle Paralimpiadi sono necessari cinque campionati nazionali di tre diversi continenti.
05:06Ad oggi c'è l'Italia, di cui noi siamo stati anche parte dell'origine, anche se non direttamente come Octopus, non abbiamo fornito expertise e conoscenze e passione.
05:22E c'è qualcosa in Spagna? Basta. So che si sta muovendo Malta, c'è stato in passato qualcosa nel Regno Unito, ancora però troppo poco.
05:33L'ambizione di Los Angeles è ancora difficile, speriamo Bursbane, perché no? Noi cerchiamo di fare il rumore più possibile in modo che ci sia l'interesse anche oltre confine,
05:49perché io ho avuto modo di parlare con gli amici australiani, erano basiti dal fatto che noi riuscissimo a fare qualcosa di questo genere.
05:57È un regolamento complicatissimo, ma noi lo facciamo, possono farlo anche loro, perché no?
06:02E fate bene, assolutamente sì. Samantha, insomma tu svolgi un ruolo importantissimo nella squadra, cioè il portiere, no?
06:11E poi noi abbiamo visto, c'è una tifoseria incredibile. Abbiamo visto un video prima.
06:16Sì, mi troviamo andato proprio per questa motivazione, perché quel giorno lì hanno fatto, diciamo, quel quid in più, nel senso,
06:26grazie a loro che eravamo carichi abbastanza da poter riuscire a dare molto, molto, ma molto di più di quello che avevamo dato fondamentalmente
06:35nella partita di andata, quindi ci siamo sentiti molto più uniti in quella giornata là, che erano almeno di qua a Roma a fare il ritorno con la film.
06:47Sì, è vero, è stato il settimo giocatore in campo.
06:51Eh, beh, la tifoseria è essenziale, assolutamente.
06:55Samantha, quando hai iniziato tu, insomma, ti va di raccontarci un po' la tua esperienza?
06:59Quando?
06:59Se hai incontrato delle difficoltà nel corso di, insomma, di questi anni?
07:04E se ti va di condividerle con noi, ovviamente.
07:06Sì, certo, assolutamente. Guarda, io ho iniziato con loro l'anno scorso, che era marzo, ho rivisto le foto e ho iniziato proprio con loro una prima volta.
07:17Prima ero semplicemente una ragazza che ogni tanto andava a nuotoci, così faceva le sue vasche per tenersi, diciamo, un po' in allenamento e finiva lì.
07:26Il portiere ho iniziato soltanto da un mesetto, un mesetto e mezzo a farlo, perché prima ero, diciamo, quella che dava il cambio, anche se tenevo molto poco il tempo, perché, come ha detto prima Riccardo, ci vuole fiato, ci vuole resistenza ed è dura.
07:45Però, per come sono fatta io, io cercherò sempre di dare il meglio all'interno della squadra, soprattutto con il fiato, perché è tosta, è veramente tosta.
07:56Basta, me ne so accorta ieri sera, basta che non vado un giorno, anziché, ad esempio, non vado tre volte a settimana, ne vado due e ieri col fatto che ci sono andate a due la volta scorsa, non ho resistito, ieri ho avuto difficoltà.
08:10Quindi devi essere costante su questo tipo di sport, perché il fiato è la prima cosa e ho notato che se non hai fiato, non hai respiro, puoi inventarti quello che vuoi, puoi fare tutto il bodybuilding che vuoi,
08:24ma la cosa fondamentale è il respiro e hanno ragione quando loro mi dicono sempre, respira!
08:31Ecco, allora infatti...
08:32Ci vorremmo a sottolineare che è uno sport di squadra, ma è misto come genere, quindi siamo i più inclusivi che ci sono.
08:39Esatto, esatto.
08:40E tu, devo dire, Riccardo, anticipi sempre le domande che so per fare, però stavolta parto da Samantha.
08:48Lo sport riesce a essere inclusivo oggi, secondo te Samantha? Poi farò la stessa domanda anche a Riccardo.
08:54Sì, secondo me sì, è solo che a volte è anche la paura di non volerti, diciamo, appoggiare allo sport, perché a volte dicono nella testa,
09:04ma io sono la prima, anche se già da tempo pensavo alle Paralimpiadi, sinceramente, e loro sono arrivati proprio nel momento giusto,
09:11al posto giusto, ma al di fuori di questo, molte volte pensano che col fatto che è uno sport la fatica è di più,
09:20invece loro devono ragionare in un'altra maniera, nel senso lo sport aiuta a poter mantenere stabile,
09:26non peggiorare la malattia in tutte le sfaccettature.
09:31Io per esempio ho la sclerosi multipla, gli altri ragazzi, Antonio ha anche la sclerosi multipla,
09:35invece gli altri ragazzi della squadra hanno un'altra disabilità,
09:38ma se noi manteniamo il livello sempre della stessa velocità e potenza,
09:44chiamiamola così perché a livello strutturale non so definirlo fatto bene nel vero senso della parola,
09:51però su quel lato lì, secondo me, se tu mantieni la costanza e la voglia e la grinta e la fame,
09:59come la chiamo io spesso, allora riesci ad andare avanti e soprattutto a tirare sulla testa e dici
10:04vedi, sono disabile, però guarda che sono riuscita a fare e quello che sono riuscita a girare fuori di me stessa.
10:11E questo è davvero bellissimo. Riccardo, stessa domanda.
10:16Tu ce l'hai anticipato prima, no? La strada è lunga, però oggi i presupposti ci sono?
10:21Sì, ci sono e io sono veramente orgoglioso di questi ragazzi per mille motivi,
10:29mille motivi, però ne voglio sottolineare soltanto alcuni.
10:35Il primo è che ci divertiamo da morire e questo è la cosa che potete informare.
10:39Noi ci divertiamo, scherziamo, facciamo le trasferte, andiamo a cena tutti insieme,
10:46siamo amici con le altre squadre e quindi c'è un ambiente davvero sano da questo punto di vista.
10:53C'è l'inclusività, ci sono persone di tutti i generi, ma tutti, proprio tutti i generi,
10:59ci sono persone con disabilità più differenti perché, senza voler complicare le cose,
11:06ma il regolamento prevede una classificazione dell'inabilità in modo che le squadre siano equilibrate
11:14tra di loro quando si sfidano, in modo che non ci sia una squadra composta da persone con disabilità più lievi
11:22e una con… c'è un meccanismo abbastanza complesso che consente un certo equilibrio.
11:28E questo consente di includere persone con ogni tipologia di problema.
11:34Noi diciamo sempre, sfrutta quello che hai, dove arrivi l'importante è migliorare se stessi.
11:41E poi ci sono delle storie pazzesche di persone meravigliose che ti raccontano esperienze
11:47molto toccanti dal punto di vista umano e che insegnano quanto non accettare il status quo
11:55e impegnarsi per dare il massimo possa essere l'unica via per sopportare difficoltà
12:03che io personalmente dubito riuscirei a fare.
12:08Posso chiedertene soltanto una di storia, chiaramente senza fare il nome e cognome
12:12perché noi ci teniamo a preservare la privacy di tutti, però è una storia che vi ha colpito di più.
12:17Ti dico le due che maggiormente mi hanno tenuto sveglio la notte.
12:23Un ragazzo che sta con noi è finito sotto la metropolitana, ha perso il braccio sinistro e la gamba destra.
12:29Quindi doppia amputazione, nel giro di brevissimo si è rimesso in piedi fisicamente
12:35e ha ricominciato a fare sport e si è sposato dopo pochi mesi e ha continuato a fare una vita
12:41a parte che è una persona di un carattere straordinario, però è una persona meravigliosa da tutti i punti di vista
12:50un organizzatore, un leader naturale, una persona che vorresti vedere ogni giorno come amico
12:57o come persona da avere accanto, certo, assolutamente sia.
13:07L'altra storia che mi ha tenuto sveglio è un ragazzo di 20 anni che una mattina si è svegliato paralizzato
13:15perché un tumore al cervello gli ha portato via l'uso della parte sinistra del corpo,
13:21operato d'urgenza a due anni di distanza da questo che non è un incidente, stava a casa sua
13:30con i genitori, c'è una ragazza di un studente universitario, vita normalissima che tutti potrebbero avere,
13:35ha scoperto in questo modo che aveva una bomba proleggioriana nella testa, ciò nonostante continua a fare
13:42la vita di un studente universitario, ride e scherza con gli amici, viene in piscina con noi,
13:46tra l'altro un ex valutista, quindi per noi è una risorsa importantissima, ed è anche questa una storia
13:54secondo me meravigliosa dal punto di vista umano, oltre che una risorsa che per la scuola ci aiuterà.
13:58Assolutamente sì, sono davvero degli esempi di vita che io ti ringrazio davvero di cuore Riccardo
14:05per aver condiviso qui con noi perché forniscono anche uno spunto di riflessione interessante secondo me
14:12per chi ci sta ascoltando. Allora io vi devo salutare perché devo lanciare la pubblicità,
14:16però che dire, grazie per essere stati in nostra compagnia e averci raccontato un po' della vostra
14:20bella realtà. Complimenti davvero. Grazie a te, andate in piscina, è divertente.
14:25Bravissimo. Assolutamente sì, grazie ancora, prestissimo.

Consigliato