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Trascrizione
00:00Quello cui io tengo, l'unica cosa che vorrei insegnare, è un modo di guardare, cioè di essere in mezzo al mondo.
00:09Mi chiamo Italo Calvino.
00:11Che mestiere fai?
00:12Faccio lo scrittore.
00:15Mi è rimasta l'idea che vivere in pace e libertà sia solo una fragile fortuna,
00:20che da un momento all'altro potrebbe essermi tolta nuovamente.
00:23Tanto Calvino non è mai stato dimenticato, non è mai uscito dal mainstream delle letture scolastiche.
00:32È anche uno di quegli scrittori che si leggono volentieri, cioè che gli studenti dicono
00:38che barba, che barba, ma forse questo libro di Calvino non è male.
00:42Quindi in questo senso non c'è una grande difficoltà.
00:45Quello che abbiamo provato a raccontare è proprio il rapporto che Calvino ha anche con il cinema,
00:52con le città, con i luoghi, con lo spazio.
00:55Cioè abbiamo usato, questo non è un film, non abbiamo usato interviste,
01:01cioè non è un film per spiegare Calvino, è un film per rivivere Calvino,
01:05per riguardarlo, per capirlo anche come personaggio, come uomo, non solo come autore.
01:12Sono solo testi di Calvino, cioè non c'è nessun testo scritto da noi o da altri.
01:17C'è un testo di Gianni Celati che si chiama Morte d'Italo,
01:20che è un testo bellissimo sul suo rapporto con Calvino.
01:23Quindi direi che in questo senso è un film, non è un documentario.
01:47Tutte di vetro, come acquari, dove nuotano le ombre di danzatrici,
01:54dalle squame argentate, sotto lampadari a forma di medusa.
02:00Poter conoscere anche chi c'era dietro a Italo Calvino, conoscere la sua personalità all'uomo,
02:07sicuramente ci permette poi di sentirlo più vicino.
02:10Calvino aveva una scrittura sicuramente fuori dagli scherzi,
02:14così fantasiosa da non avere confini.
02:18Quindi in qualche modo, dico sempre che è un tonico per la mente,
02:23perché non si racconta mai quello che ci si aspetta
02:26e al tempo stesso ci permette di vedere le cose in una maniera diversa
02:31e di affisire nuove consapevolezze.
02:35Io sono completamente affascinata da questa figura
02:40e in più in un'epoca dove la cultura, anche il linguaggio stesso, si va restringendo
02:47e quindi si restringe a sua volta la portata del nostro pensiero.
02:51Penso che Calvino sia veramente una cura.
02:56Diargia da qua sopra non si vede nulla.
02:58C'è chi dice che è là sotto, ma non resta che credersi.
03:03L'azione mi è sempre piaciuta più dell'immobilità,
03:05la volontà più della rassegnazione,
03:07l'eccezionalità più della consapevolezza.
03:10Ti dà anche magari la voglia di o ritornare sui libri
03:13o, per chi non l'ha letto, di approcciarsi a Calvino, che è un autore incredibile.
03:17Noi raccontiamo le città, in questo caso invisibili e visibili,
03:21perché sono quelle che Calvino, siamo io, Mariano Mastrandelli e Filippo Scotti
03:25nelle tre fasi d'età diverse.
03:27Quindi le città proprio concrete che lui ha attraversate
03:30e quelle invisibili che sono fatte di memoria e fantasia.
03:33Interessantissimo questa commistione tra la memoria e la fantasia,
03:36perché spesso dei ricordi che noi abbiamo nel nostro passato,
03:39piano piano negli anni diventano qualcos'altro,
03:42perché gli aggiungiamo dei reperti fantastici.
03:46In contrasto con la società di oggi, dove tutto qui e ora,
03:50tutto che scorre è una foto, un'immagine e un video.
03:54Qualcosa dura un minuto e mezzo e poi ha una sua fine.
03:57Invece bisogna tornare al racconto.
03:59Io penso che per questo sia importante raccontare Calvino,
04:02per tornare alla centralità del racconto.
04:04Noi siamo fatti di racconti, non l'istantanea di qualche minuto.
04:08Quindi è importante portare un autore come Calvino così al vero e proprio.
04:18Io credo che il nostro film costituisca un piccolo tassello
04:22di un nuovo modo di raccontare degli autori del Novecento Italiano
04:26che sono così importanti nella letteratura e non solo.
04:29Se il mondo diventa sempre più insensato,
04:32l'unica cosa che possiamo cercare di fare è dargli uno stile.

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