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  • 10/07/2025
I Templari nelle Terre Pontine: un viaggio sui luoghi ricchi di testimonianze templari dell'attuale provincia di Latina, per ripercorrere una storia ricca di fascino e di mistero.

Lo facciamo grazie a un documentario di Flavio Cammerano, della serie "I custodi del tempo" e alle testimonianze di storici e conoscitori dei luoghi, alla scoperta delle tracce inequivocabili lasciate nel Lazio dai cavalieri templari.

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Trascrizione
00:00:00POLIS, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:00:30Qui concluse la sua vicenda terrena a San Tommaso e proprio in questo giro di anni
00:00:42noi celebriamo gli anniversari della nascita, della morte e della canonizzazione del Santo
00:00:47Una leggenda andrebbe a risalire a quanto sembra che sia stato uscito l'ultimo templare, il Gran Maestro
00:00:54per cui lì si dice che un architrave si sia mosso qui a Balvisciolo
00:01:00La leggenda della presenza templare, i templari sicuramente erano presenti qui vicino a Balvisciolo
00:01:07che era una loro tenuta, si parla che nel momento in cui furono perseguitati dalla chiesa
00:01:13abbiamo trovato qui rifugio
00:01:15Noi abbiamo in mente l'immagine forse solamente scenografica
00:01:19quindi se noi immaginiamo che nel nostro territorio o comunque in Europa ci fossero i templari
00:01:26arroccati nei castelli beh non è così
00:01:49I cavalieri templari e i loro insegnamenti su tutto il territorio pontino
00:02:16E benvenuti, benvenuti su Polis, il racconto dei territori
00:02:36I cavalieri templari nelle terre puntine
00:02:40Un nuovo video della serie I custodi del tempo di Flavio Cammerano
00:02:47Flavio Cammerano che è anche ospite qui con noi
00:02:50a cui do il benvenuto
00:02:52Ciao Flavio
00:02:53Un bel modo di raccontare le terre puntine attraverso secoli di storia
00:03:02Io però prima di parlare con te Flavio farei parlare il tuo bellissimo documentario
00:03:08Andrei a vedere subito la prima parte
00:03:11Grazie per la visione
00:03:41Grazie per la visione
00:04:11Oggi faremo un viaggio nel tempo di molti secoli
00:04:25Con i templari nelle terre puntine
00:04:27Tra mistero ed emblemi
00:04:30Grazie per la visione
00:05:00Territorio pontino oltre ad essere stupendo ha una storia antichissima
00:05:05Un territorio che dal mare arriva alla pianura fino ai monti lepini che la circondano
00:05:11Ormai una memoria che deriva da una storia più recente
00:05:15Ricorda solo la palude da cui sono sorte le città moderne che tutti conosciamo
00:05:20Latina, Pontinia, Sabaudia e le altre città di fondazione
00:05:25Ma gli autori antichi sia greci che latini tra i quali anche Virgilio nell'Eneide e gli storici Tito Livio, Dionisio, Plutarco, Diodoro e altri
00:05:35Parlano del territorio pontino magnificandone le città e la fertilità dei terreni
00:05:41Quindi la palude pontina è stata preceduta da un fiorente agro e abitata da diversi popoli antichi
00:05:49Che in molti borghi hanno lasciato i segni del loro passaggio
00:05:53Tra le diverse ere che il territorio pontino ha attraversato
00:05:57Ritorneremo indietro fino al Medioevo
00:06:00Un periodo storico che dura circa mille anni
00:06:03Inizia dal V secolo con la caduta dell'impero romano d'Occidente
00:06:07E si conclude nel XV secolo con la scoperta delle Americhe
00:06:11Tra le molte storie legate a questo territorio di questo importante periodo
00:06:17Parleremo dei cavalieri templari e i loro insediamenti su tutto il territorio pontino
00:06:23I cavalieri templari sono conosciuti come un mistico ordine cavalleresco
00:06:28Dei veri e propri monaci guerrieri
00:06:31I soldati di Dio
00:06:33Ciò che rende i templari così fecondi dal punto di vista leggendario
00:06:38È che sono scomparsi in maniera repentina dopo quasi due secoli
00:06:42Erano un ordine religioso militare fondato nel 1119
00:06:47Per proteggere i pellegrini in terra santa
00:06:58In breve tempo la loro popolarità crebbe moltissimo
00:07:01Il papato riconobbe il nuovo ordine e diede loro fiducia e poteri
00:07:06Erano un corpo combattente di elite ma la loro attività si estese presto oltre l'ambito militare
00:07:16Il voto di povertà riguardava i singoli individui ma l'ordine cominciò ad amministrare le ricchezze che venivano loro donate dai nobili della cristianità
00:07:28Un ordine cavalleresco intorno al quale aleggia da sempre un allone di mistero che contribuì alle molte leggende nate sui cavalieri templari
00:07:39Nel 1307 al culmine della loro popolarità il re di Francia Filippo il Bello tentò di distruggere i templari
00:07:49Condannandoli al carcere o al rogo ottenendo però il risultato opposto quello di consegnare le loro vicende al mito
00:07:58Qui finisce la storia e comincia la leggenda
00:08:02Caruana
00:08:18Caruana
00:08:21Caruana
00:08:25Caruana
00:08:27Giancarlo, per capire bene la storia dei Templari nelle Terre Pontine, dobbiamo prima conoscere
00:08:55come nasce l'Ordine dei Cavalieri del Tempio. Immaginiamoci una scena, ci sono dei cavalieri,
00:09:00una giornata assolata, forse verso un tardo pomeriggio, stanno cavalcando sulle colline
00:09:06attorno a Gerusalemme, la città santa di tre religioni che da circa 20 anni, siamo più o
00:09:13meno nel 1118, almeno questa è la data accettata dalla stragrande maggioranza di storici, quindi
00:09:18da circa 20 anni e in mano ai cristiani occidentali, a seguito della prima cruciata.
00:09:251099, la conquista di Gerusalemme nel luglio del 1099. Chi sono questi cavalieri? Sono
00:09:31nove cavalieri, tutti provenienti dalla regione francese della Champagne, guidati a un certo
00:09:36Hugues de Pen e si recano dal sovrano cristiano di Gerusalemme, Baldovino II. Che cosa chiedono
00:09:44a Baldovino? Innanzitutto dicono che loro sono lì per servire appunto il Signore, facendo
00:09:50da scorta alle carovane dei pellegrini e difendendo praticamente il Regno di Gerusalemme e i luoghi
00:09:57santi. Baldovino gli dona un sito molto molto importante, che purtroppo ancora oggi è al
00:10:04centro anche di scontri non solo politici ma anche militari, i resti del Tempio di Salomone,
00:10:11quella che viene anche conosciuta come spianata delle moschette. Viene andata quest'area e
00:10:19soprattutto i sotterrani, i cosiddetti stalle di Salomone, quindi diventa il loro quartier
00:10:25generale. Ovviamente ci scriverà come facevano nove cavalieri a svolgere il loro servizio
00:10:32praticamente, a scortare i pellegrini e a difendere. Ricordiamoci che nel Medioevo un
00:10:37cavaliere non era mai solo, quindi era un piccolo esercito, quindi non erano nove. Rimane
00:10:42il fatto che comunque erano troppo pochi per garantire appunto la tutela dei pellegrini
00:10:47e la difesa dei confini del Regno. Rimangono circa nove-dieci anni, non si capisce bene
00:10:52a fare cosa a Gerusalemme, tant'è che su questo periodo di tempo sorgeranno molti molti secoli
00:10:57dopo un sacco di leggende, dicerie e così via. A un certo punto Hugh the Pen che cosa
00:11:03fa? Si imbarca per l'Europa, arrivano e comincia a girare per l'Europa per, oggi diremmo, pubblicizzare,
00:11:11promuovere quest'ordine che dal luogo che gli era stato concesso da re Baldovino, cioè
00:11:16il Tempio di Salomone, i resti del Tempio di Salomone, prenderà il nome di poveri cavalieri
00:11:21di Cristo del Tempio di Salomone, da cui Templari. Arrivato in Europa, si incontra con varie
00:11:28personalità religiose del tempo, ottiene praticamente l'approvazione del romano pontefice e col
00:11:36concilio di Troyes del 1129 ottiene anche la regola del Tempio che è giunta sino a noi
00:11:43sia nella versione latina sia nella versione francese. Il Papa non è presente onorio II a
00:11:49questo concilio, ma è presente un altro personaggio di spicco della cristianità dell'epoca, che
00:11:54poi sarà fatto santo, Bernardo di Chiaravalle, abbatte Cistercense, uno dei riformatori dell'ordine
00:12:01Cistercense, che diventerà il grande sponso dei Templari, scrivendo un'opera che per l'epoca
00:12:07fu veramente un best seller, diremmo oggi, cioè il De Laude Nove Milizie. Lui praticamente
00:12:13racconta, contraponendola alla milizia laica, a una milizia in cui i cavalieri devono essere
00:12:19puri come le vesti che indossano, infatti porteranno tunica e mantelli bianchi, guarda caso come
00:12:26ci stacensi, e si devono combattere non con gli altri cristiani, ma con gli infedeli e
00:12:33contro gli spiriti maligni che stanno nell'aria testuale. Nasce per la prima volta in Occidente
00:12:40la figura del monaco guerriero. La società medievale era grossomodo divisa tre ordini,
00:12:47stavamo dire in tre caste. C'erano i laboratores, in latino loro lavoravano, era la parte bassa
00:12:53della piramide sociale. C'erano i bellatores, appunto coloro che facevano la guerra, i signorotti,
00:12:59i guerrieri. E poi c'erano gli oratores, cioè i religiosi, che il loro compito era appunto
00:13:04pregare. I templari uniscono queste ultime due figure. Sono a tutti gli effetti dei monaci,
00:13:12ma sono anche dei guerrieri. È un'immagine sconvolgente, rivoluzionaria, diremmo per
00:13:17l'epoca. Molti importanti padri della Chiesa si scaglieranno contro questa idea, ritenendola
00:13:23quasi blasfema, cioè l'idea che un religioso impugna un'arma e si macchi del sangue, anche
00:13:29se dell'infedele, anche se del nemico. Ci vorranno una serie di bolle papali per in
00:13:34qualche modo convincere la cristianità della bontà di questa nuova figura, perché in qualche
00:13:39modo l'Occidente era sotto attacco.
00:13:44Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:13:49Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori. Seconda parte del documentario di Flavio Cammerano,
00:13:56i templari, nelle terre pontine. Andiamo a vederlo insieme.
00:14:00Molti importanti padri della Chiesa si scaglieranno contro questa idea, ritenendola quasi blasfema,
00:14:07cioè l'idea che un religioso impugna un'arma e si macchi del sangue, anche se dell'infedele,
00:14:13anche se del nemico. Ci vorranno una serie di bolle papali per in qualche modo convincere
00:14:17la cristianità della bontà di questa nuova figura, perché in qualche modo l'Occidente
00:14:23era sotto attacco. Sappiamo che dalla caduta dell'impero romano, la parte orientale dell'impero
00:14:28era rimasta in mano appunto dell'impero romano oriente, l'impero bizantino, che viene assalito
00:14:34appunto nel VII secolo dagli arabi che a seguito alla predicazione di Mahometto, insomma, portano
00:14:40la parola di Mahometto in tutto il vicino oriente e nel bacino mediterraneo. Non si fermano nel
00:14:47vicino oriente, percorrono tutta l'Africa stentrionale, conquistano la Spagna e arrivano
00:14:53fino alla Francia praticamente. Poi c'erano le scorrerie in Italia, avranno una base della
00:14:57foccia del Garigliano, saccheggiano San Pietro a Roma, che non era ancora circondata dalle
00:15:01mura leonine e così via. Quindi l'Occidente è sotto scacco. Quindi San Bernardo si rende
00:15:06conto di questo e quindi approva questo nuovo ordine, che avrà una capacità di autopromozione
00:15:14incredibile. Le donazioni fioccano. Ricordiamoci nel Medioevo la ricchezza, la soprattutto una
00:15:19ricchezza terriera. Quindi terre, vigne, campi coltivati, pascoli, mulini, vere e proprie
00:15:26fattorie tenute agricole. E ovviamente anche torri, castelli, però sempre in posizioni sì
00:15:33strategiche, ma anche che controllassero un territorio che poteva produrre qualcosa. Perché
00:15:38noi abbiamo in mente l'immagine forse solamente scenografica, che ci è arrivata dai film,
00:15:44dai fumetti, dai romanzi, è anche un po' romantica del Templari in armi, con l'armatura
00:15:49scintillante, i mantelli al vento, a cavallo. Beh, questa è un'immagine che c'è stata,
00:15:55storicamente c'è stata, ma sui due fronti di guerra. Perché i Templari hanno avuto due
00:15:59fronti di guerra. Uno è quello noto e interessante, l'altro è la penisola iberica. Tutto quello
00:16:04che loro facevano nel resto dell'Europa o del Mediterraneo serviva a produrre ricchezza
00:16:10che doveva essere convogliata per finanziare i due fronti. Ecco la ricchezza del Tempio,
00:16:15il mito del tesoro del Tempio. Tutto doveva confluire lì. Quindi se noi immaginiamo che
00:16:20nel nostro territorio, o comunque in Europa, ci fossero i Templari arroccati nei castelli,
00:16:26beh, non è così. Quindi l'Ordine si sviluppa varie vicende nel corso di questi due secoli,
00:16:32diventerà potentissimo. Quale sarà il motivo principale della loro fine? Anche qui gli autori
00:16:39si sono sbizzarriti. Teniamo presente che i Templari, quelli storici, finiscono a un'alba
00:16:45di un venerdì 13 ottobre 1307. E anche qui poi ci si è inventati che il 13 porti male per
00:16:53questa data, non è assolutamente così. E quando i Templari di Francia, tra cui l'allora
00:16:59il Gran Maestro, il Jacques de Molay, che si trovava proprio a Parigi, vengono arrestati
00:17:04dagli uomini di Filippo IV, il bello appunto re di Francia. Perché il re? Chiaramente
00:17:10prendendoci una situazione enorme, perché è vero che la Terra Santa ormai era perduta,
00:17:16l'ultimo avamposto cade nel 1291. È vero che in quel periodo i Templari cominciavano
00:17:22ad essere chiacchierati perché venivano considerati troppo ricchi, troppo potenti e ci si chiedeva
00:17:27sull'utilità dell'ordine, visto che in Terra Santa avevano perso. Ricordiamoci al Medioevo,
00:17:32tu perdi la battaglia perché Dio non è più dalla tua parte. Quindi c'era qualcosa che
00:17:36non andava nell'ordine, nell'immaginario chiaramente collettivo dell'epoca. Però
00:17:41erano sempre potenti, rimanano sempre un ordine nel suo complesso in cui bisognava muoversi
00:17:47con estrema cautela. Ma il re era indebitato quest'ordine. I Templari avevano fatto un prestito
00:17:52gigantesco per permettergli di finanziare le proprie guerre nelle Fiandre. Quindi Filippo
00:17:59il Bello cosa fa? Non posso ripagare il debito, elimino il creditore. Ovviamente non poteva
00:18:05dire la verità, quindi scatta quell'opera di disinformazione che purtroppo è sopravvissuta
00:18:11fino ai giorni nostri, in base alla quale i Templari sono stati accusati delle peggiori
00:18:17nefandezze, di tutto. Erano eretici, commercio col demonio, si erano alleati con gli infedeli.
00:18:24Quindi ci si inventa un po' di tutto. Chiaramente sono delle accuse gravissime e per avere le
00:18:30prove cosa si fa? Si tortura. E sotto la tortura si ammette di tutto. Guarda caso, nei pochi
00:18:38casi in cui i processi delegati inizialmente ai Vescovi territoriali non viene usata la
00:18:44tortura, i Templari venivano tutti assolti. Lo stesso Dante li assolverà. Sappiamo nel
00:18:48Purgatorio, dove incontra Ugo Capeto, quindi capostipite dei re di Francia, che racconta
00:18:53le nefandezze dei suoi discendenti. Quando parla che porta nel Tempio le cupide vele, è
00:19:00chiaro che sta assolvendo l'ordine dei Templari, dicendo che è stato re di Francia che per motivi
00:19:04appunto di vile denaro distrugge l'ordine. In realtà distrugge i Templari francesi, perché
00:19:12a parte i rari casi, negli altri Stati europei, o comunque negli altri territori europei, i
00:19:16Templari si salvano, confluendo quasi tutti in altri ordini. Comunque l'ordine viene sciolto
00:19:22in via amministrativa, anzi viene sospeso, quindi in via teorica la Chiesa potrebbe ricrearlo
00:19:31in qualunque momento, e dopo una serie di penitenze i suoi componenti verrebbero mandati assolti.
00:19:37Il re di Francia non ci sta, chiaramente questo dura parecchi anni. Lo scioglimento è
00:19:431312, lui comunque non accetta la sentenza del Papa, il Papa non riesce a opporsi e due
00:19:48anni dopo il Gran Maestro Jacques de Molay, con alcuni dignitari del Tempio francesi, vengono
00:19:56arsi sul rogo in un'isoletta della Senna di fronte a Notre-Dame. Qui si conclude la storia
00:20:03del Tempio. Tutto quello che viene dopo è leggenda.
00:20:06Iniziamo il nostro viaggio sulle sponde del Lago di Paola.
00:20:36In un luogo particolarmente suggestivo, il Santuario di Santa Maria della Sorresca. Si
00:20:41trova a pochi passi dal centro della moderna città di Sabaudia, e risale al VI secolo
00:20:47d.C., fondato dai Benedettini nel 564 e concesso dai monaci basiliani e cavalieri templari nel
00:20:54XII secolo, che ne fecero un avamposto per contrastare eventuali sbarchi di pirati saraceni.
00:20:59Secondo la leggenda, alcuni pescatori di San Felice Circeo gettarono le reti nel lago e
00:21:07ritirarono una statua di legno della Vergine, che tiene sulle ginocchia il bambino Gesù. La
00:21:13portarono nella chiesa di San Paolo, ai piedi del promontorio del Circeo, e quando tornarono il
00:21:18giorno dopo a venerarla, la statua non c'era più. Era tornata sul luogo di ritrovamento sulle sponde del
00:21:25lago e su un grosso ceppo di quercia. I pescatori allora, intorno a quel ceppo, costruirono una
00:21:31cappellina nel luogo della resurrezione della statua, anche perché il prodigio era venuto
00:21:36proprio nel periodo pasquale. Il santuario, anche se si trova nel territorio comunale di Sabaudia,
00:21:42fa parte della parrocchia di San Felice Martire di San Felice Circeo, che lo gestisce fin da prima
00:21:48della nascita della città pontina. Ancora oggi nel santuario si conserva l'antica statua
00:21:54linea della sorresca. Proprio in questi luoghi dove sto camminando io adesso, molti secoli
00:22:08fa, avrebbero camminato i cavalieri del tempio che presidiavano il santuario.
00:22:24I templari dall'Europa arrivano in Italia. Qual era la funzione del templare in Italia?
00:22:44Allora, intanto vediamo anche le date. Allora, il concilio di Troyes 1129, il primo insediamento
00:22:50certo nel territorio italiano è nel 1131, quindi appena due anni dopo, quindi subito,
00:22:56a Messina. È ovvio, Messina era un porto che serviva a collegare l'Europa con la Terra Santa,
00:23:03quindi c'è già una logica nell'insediamento. Non sappiamo esattamente che cosa avessero,
00:23:08solamente c'erano delle domus, una commenda, magari controllavano una parte del porto dove
00:23:13imbarcare le vettovaglie, i rifornimenti, la logistica diremo oggi per rifornire il fronte.
00:23:18Comunque il primo insediamento è Messina. Tre anni dopo sappiamo che nascono insediamenti
00:23:23di Milano e di Ivrea e poco dopo a Roma. Infatti la prima proprietà templare nel Lazio è
00:23:30Santa Maria dell'Aventino, l'attuale sede dei cavalieri di Malta. Da quel momento loro
00:23:35cominciano chiaramente a espandersi sul tutto il territorio laziale, soprattutto verso sud,
00:23:39ma è anche ovvio perché verso sud c'erano i porti del Mezzogiorno da cui ci si sempre
00:23:45imbarcava verso la Terra Santa, in particolare nell'Agro Pontino.
00:23:53Ricordiamoci che l'Agro Pontino in quel momento era di nuovo impalludato, era una zona vergine
00:23:59diremo oggi perché con la caduta dell'impero romano le opere di bonifica e la stessa appia
00:24:04ormai avevano perso importanza e la natura aveva ripreso il sopravvento. Ma non era una
00:24:09zona disabitata e soprattutto una zona strategica perché c'era il porto di Terraccina, porto
00:24:15importante che comunque per secoli sarà una delle chiavi del controllo del Lazio ma anche
00:24:21della porta del Lazio verso il resto del Mediterraneo. Oggi non rimane nulla ma sappiamo che avranno
00:24:27degli insediamenti. Poi abbiamo e qui è ancora oggi visitato, quindi parliamo di luoghi che
00:24:33possiamo andare a vedere noi stessi, quindi in qualche modo vivere la storia, toccarla
00:24:39con mano e la chiesa di Santa Maria della Sorresca sul lago di Paola che all'epoca stava in mezzo
00:24:46a queste paludi però era raggiungibile tramite i laghi. Ricordiamoci che tutti i laghi costieri
00:24:52si potevano navigare, funzionava ancora il canale romano che oggi si trova all'altezza di Torre
00:24:58Paola, quindi del Circeo e quindi si poteva tranquillamente anche quando c'era tempesta,
00:25:02mare mosso, percorrere, quindi risalire una parte della corsa laziale e quindi trovare rifugio anche
00:25:08a Santa Maria della Sorresca che non c'era solo la chiesa, infatti vediamo che a fianco della chiesa
00:25:12ancora oggi vediamo un edificio medievale che probabilmente era la commenda dell'ordine.
00:25:18Collegato alla Sorresca, anche lì c'è da precisare una cosa, la Sorresca non l'hanno costruita i Templari,
00:25:24sicuramente è stata fondata dai Benedettini, poi è passata ai Basiliani, cioè ai Monaci Greci,
00:25:28che la diedero in enfiteosi all'ordine, perché l'ordine aveva sia proprietà o edifici costruiti
00:25:36alla bisogna, perché decidevano di insediarsi un luogo, sia prendevano appunto i enfiteosi
00:25:42in affitto o c'era una serie di permute se la località gli interessava per determinati
00:25:49motivi, sì strategici ma soprattutto di natura economica. Quindi prendono in enfiteosi
00:25:54di Santa Maria della Sorresca e la torre di San Felice, che esiste ancora oggi, fa parte
00:26:02della sede comunale, chiaramente è stata in qualche modo trasformata nel corso dei secoli,
00:26:07c'è un grande orologio che chiaramente all'epoca non esisteva, però avevano anche questa torre
00:26:11di San Felice. Quindi immaginiamo i possedimenti erano collegati, Terracina, dove sicuramente
00:26:16c'erano delle domus San Felice e Santa Maria della Sorresca. Teniamo presente che anche
00:26:20la torre di San Felice e Santa Maria della Sorresca furono cedute, ci fu una permuta
00:26:27con la tenuta agricola di Tor Pagnotta, alle porte di Roma. Quindi i Templari ritenevano
00:26:31più importante quella tenuta agricola, perché stava vicino a Roma, che questi altri possedimenti.
00:26:46Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:26:54La storia di San Felice di Circeo è antichissima e inizia con gli uomini del Neandertal. Durante
00:27:08i secoli il Circeo sarà colonia romana e possedimento templare durante il Medioevo, un
00:27:14feudo dei Caetani e infine Roccaforte Pontificia. In un periodo di aspre lotte fra il Papa Gregorio
00:27:22IX e Federico II, il Pontefice ordinò ai Cavalieri Templari di impossessarsi della Rocca Circea
00:27:28situata sulla terrazza del Promontorio. L'imperatore infatti aveva intenzione di attaccare da sud
00:27:36lo Stato Pontificio. I Templari già erano in possesso della chiesa di Santa Maria della Sorresca,
00:27:42ma solo nel 1239 il Papa ordinò di riattivare e fortificare la Rocca Circea. È in questo periodo
00:27:52che la Rocca cambiò il nome in Castrum Sancti Felicis. Oggi nel centro storico di San Felice Circeo
00:28:00è possibile ancora osservare i luoghi costruiti ed abitati dai Templari che eressero un convento e la
00:28:08torre che oggi domina la piazza centrale. L'antica torre che venne eretta per controllare entrambi i lati
00:28:15del Promontorio, per un totale controllo su tutto il territorio.
00:28:38Parlando della Rocca Circea, da cui appunto nasce quello che conosciamo oggi come San Felice Circeo,
00:28:51è collocata appunto la Torre Templare. Da lì poi costruiscono anche il convento che era a fianco
00:28:58alla torre. Oggi sono ancora presenti sia la torre che le mura del Palazzo Baronale, le varie torri
00:29:04d'avvistamento. Almeno tre devono essere visibili tra di loro per potersi comunicare di notte con
00:29:10segnalazioni, ovviamente col fuoco e di giorno anche col fumo praticamente. Quindi sì, San Felice
00:29:16sorge in un luogo strategico straordinario, insomma ancora oggi in cima dove sono i resti
00:29:21della Rocca Circea e il panorama è fantastico, nelle giornate di bel tempo si vede persino il
00:29:28Vesuvio, quindi veramente una cosa straordinaria. Luogo strategico, controllava chiaramente la costa,
00:29:34l'arrivo di eventuali nemici o anche amici, comunque del naviglio che attraccava a Terracina
00:29:40e ricordiamoci che poi i vari canali, i vari fiumi, perché immaginiamoci sempre che il
00:29:45panorama non era quello attuale della post bonifica, anche nelle anse, nelle foci si rifugiavano
00:29:52le navi in caso di maltempo o per scaricare del materiale, se magari non era il momento idoneo
00:29:59per farlo in un porto, per motivi politici, militari eccetera. Quindi sicuramente è una
00:30:04zona altamente strategica, ripetiamo, collegata con tutta la sede di Lagri, con Santa Maria
00:30:10della Soresca, con le due abbazie che comunque erano vicine, quindi non l'hanno scelta a caso
00:30:15e lo dimostra il fatto che la torre, anche dopo l'accessione, è stata utilizzata dai vari
00:30:22signorotti locali, soprattutto i caietani, presso i quali rimarrà di loro proprietà
00:30:27fino alla generale soppressione dei feudi nel 1815, dimostra l'importanza di questo sito,
00:30:35di questo luogo, quasi inespugnabile, quindi là veramente bastavano pochi uomini che erano
00:30:43in grado di difenderlo. Rimane il fatto che non è stata una scelta fatta a caso, ricordiamoci
00:30:47poi siamo vicini alla loro confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Sicilia, inteso
00:30:53una sua globalità, non soltanto l'isola, che stava poco dopo Terracina. Fondi era già
00:30:59il Regno di Sicilia, per dirla una, quindi la zona non è stata scelta a caso. Poi anche
00:31:04lì c'è tutta una serie di leggende, si parla di cunicoli sotterranei che arriverebbero
00:31:09dentro la montagna, porterebbero un'altra parte, mai trovati, cercati da legioni di appassionati,
00:31:17di studiosi, di archeologi, però anche questo indica, io dico sempre, quando c'è una leggenda,
00:31:22quando c'è una tradizione, scava scava, qualcosa sotto di vero c'è e attesta comunque
00:31:27una presenza che ha lasciato traccia, insomma, anche nell'immaginario collettivo della zona.
00:31:47A pochi chilometri dal comune di Piverno, sempre in provincia di Latina, troviamo l'antica
00:32:05abbazia di Fossa Nova, circondata da uno splendido borgo medievale. L'abbazia gotico-cistercense
00:32:11è sorta nel 1100 e avvolta da un'atmosfera sospesa nel tempo. Ma andiamo ad incontrare
00:32:18la dottoressa Maria Sole Cardulli, della direzione regionale Musei Nazionali del Lazio, responsabile
00:32:24di questo stupendo luogo.
00:32:54Grazie a voi. L'abbazia di Fossa Nova è una abbazia cistercense. Sappiamo che nel 1207
00:33:20è stata consacrata la chiesa abbaziale ed era in uso allora il refettorio anche. Successivamente
00:33:26sono stati costruiti tutti gli edifici che si snodano intorno al chiostro ad uso della
00:33:32comunità monastica e dei cosiddetti conversi, vale a dire i fratelli laici, edifici che
00:33:38riguardavano sia gli aspetti spirituali della vita di questa comunità che quelli più materiali,
00:33:43quindi dalla cucina, al refettorio e quant'altro. Si tratta di un sito che era già abitato
00:33:49da una comunità benedettina dove poi sopraggiunsero i cistercense ricostruendo tutto il complesso
00:33:55secondo quel principio che è tipico di questo ordine di razionalità e logica fruibilità
00:34:02degli spazi. I cistercense partivano da un modulo quadrato che è quello della campata
00:34:07e poi lo componevano a costituire diversi edifici, fossero essi quelli dedicati alle esigenze
00:34:13spirituali come l'abbaziale oppure gli edifici di servizio. La scultura architettonica è ridotta
00:34:20praticamente ai capitelli e a pochi inserti decorativi, è pressoché assente la scultura,
00:34:27questo secondo questo principio di razionalità che dicevo improntava questo ordine. Intorno poi
00:34:33al chiostro, all'esterno, sono presenti una serie di edifici di servizio dalla foresteria,
00:34:39al mulino, alla grange e quant'altro che oggi costituiscono il borgo di Fossanova. Fossanova
00:34:45è nota anche per un altro motivo, vale a dire perché qui concluse la sua vicenda terrena
00:34:51Sant'Ommaso e proprio in questo giro di anni noi celebriamo gli anniversari della nascita,
00:34:56della morte e della canonizzazione del santo. Qui Sant'Ommaso morì e qui fu sepolto ed è questo
00:35:03luogo dove si svolse uno dei processi di canonizzazione di questo santo e Fossanova anche
00:35:09per questo motivo oggi è a meta di continui pellegrinaggi.
00:35:12Abbaziele Fossanova nasce con quella grande opera di bonifica di rinascita dell'Occidente
00:35:38e portata avanti l'Ordine Benedettino. Stesso termine riguarda questo fosso nuovo scavato
00:35:44per bonificare quest'area. Ai Benedettini subentrano i Cistercensi, sappiamo che il rapporto
00:35:50tra Cistercensi e Templari era molto molto stretto, qualcuno ha anche ipotizzato che i
00:35:56Templari siano stati il braccio armato dell'Ordine Cistercense, per voler di San Bernardo di Chiaravallo.
00:36:01Chiaramente è un'ipotesi fatta da ricercatori, però è interessante. Resta il fatto che anche
00:36:06a Fossanova ci sono degli indizi, purtroppo essendo andata distrutta la grande biblioteca
00:36:13che possedeva, distrutta appunto durante le guerre napoleoniche, durante l'invasione napoleonica
00:36:18del Lazio, non abbiamo nessun riscontro. Una cosa è certa, al momento dell'uscimento dell'Ordine,
00:36:25quando sulle porte di varie chiese, di varie cattedrali viene affisso l'Ordine di comunicare
00:36:30quali sono i possedimenti dell'Ordine nel Basso Lazio, chiamano così, risulterebbe che
00:36:37non c'erano più possedimenti, può darsi che ormai in quella fase di decadenza fossero
00:36:42stati ceduti. Quindi è difficile dare una collocazione temporale a un'eventuale presenza
00:36:48del Tempio. Sicuramente tutto sembra confluire in quella direzione, ma la storia di Fossanova
00:36:53è interessantissima e straordinaria, a prescindere, pensiamo solo alle decorazioni bassorilievi
00:36:59del Chiostro. Allora, l'Ordine cistercense non amava gli affreschi, non c'è una cifra
00:37:07iconografica cistercense dal punto di vista degli affreschi, c'è però dei bassorilievi
00:37:11che devono raccontare delle storie, devono raccontare un messaggio. Ecco, sono straordinari
00:37:15quelli del Chiostro. All'interno dei muletti del Chiostro abbiamo una serie di simboli incisi
00:37:20quando dagli stessi cistercensi, da qualcun altro, successivamente, questo purtroppo non
00:37:25sapremo mai perché la pietra non ci parla. E poi c'è la vicenda, proprio la parte finale
00:37:31della vita terrena di Sant'Omaso d'Aquino. La storia è nota, lui si trovava a Napoli,
00:37:37tra l'altro era in dissenso con Carlo II d'Angio, e viene chiamato dal primo papo italiano,
00:37:43dopo una serie di papi francesi, ovvero Tebaldo Visconti, che prenderà il nome di Gregorio
00:37:48X, lui era di Piacenza, chiama a sé, chiama a partecipare al concilio, tutte le più
00:37:54grandi menti della cristianità, tra cui Sant'Omaso d'Aquino. Lui parte da Napoli, attraversa
00:38:00il passo di Ceprano e si sente male. Dante ci dirà, ce lo dice sempre lui nel purgatorio
00:38:08e sempre tramite le parole di Ugo Capeto, che è stato avvelenato da Carlo d'Angio. Comunque
00:38:15Tommaso d'Aquino si sente male, decide di trovare ricovero presso la nipote nel castello
00:38:21di Maenza, ci rimane alcuni giorni, sente la fine vicina e va a Fossanova. Sant'Omaso
00:38:28era stato soprannominato quando studiava alla Sorbona a Parigi il bue muto, muto perché
00:38:34non era un personaggio molto loquace, bue proprio perché era grosso, era imponente,
00:38:38quindi se noi andiamo a visitare la sua cella, a parte la Scala Chiocciola, che è
00:38:44molto molto scomoda. Gli storici spiegano questo viaggio, nel senso mi sento male, voglio
00:38:50andare in un luogo sicuro, prima il castello dove c'era la nipote, dove viene accolto
00:38:54chiaramente con affetto e poi un luogo consacrato, appunto l'Abbazia. Però dietro la storia
00:38:59ci può essere qualcos'altro che mancando i documenti noi non sappiamo. E muore a Fossanova
00:39:05in una cella che ancora oggi si può visitare e viene sepolto nella chiesa di Fossanova.
00:39:35Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti.
00:39:43Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori. Stiamo vedendo insieme un documentario della
00:39:48serie I custodi del tempo di Flavio Cammerano dedicato ai Templari nelle terre pontine.
00:39:56Flavio Cammerano è qui con noi. Flavio, uno pensa ai Templari in Francia, in luoghi più
00:40:04esotici, ma in realtà i Cavalieri del Tempio sono arrivati anche qui in Italia, hanno vissuto,
00:40:11hanno creato delle loro chiese, dei loro luoghi di ritrovio e tu ci racconti questa storia.
00:40:23Sì, diciamo sono un po' il traghettatore, non è che lo racconto proprio io, c'è lo storico
00:40:28appunto che ci illustra, ci racconta e per certi versi sfata un po' alcuni miti, alcune
00:40:37leggende che sono sorte poi con il tempo, legate al nostro territorio, legate al territorio
00:40:44dell'Italia in particolare, però poi entriamo più nel dettaglio nel territorio pontino, perché
00:40:49comunque la fortuna del territorio pontino è che ha ancora diversi siti che ad oggi è
00:40:58possibile ancora andare a visitare, che sono stati legati strettamente al passaggio di questi
00:41:05Cavalieri del Tempio, quelli storici parliamo chiaramente.
00:41:08E questo ha permesso anche di creare tanta bellezza, perché poi sono luoghi veramente,
00:41:19lo stiamo vedendo, grazie alle tue immagini meravigliosi, assolutamente da andare a visitare.
00:41:27Flavio, magari ne parleremo meglio fra poco, io però adesso andrei a vedere la quarta parte
00:41:33del tuo documentario, i Templari, nelle terre pontine.
00:41:39A circa 360 metri di altezza, sulla cima di un colle appartenente alla catena dei Monti
00:41:43Lepini, sorge Maenza. La suggestiva cittadina è dominata dall'imponente castello baronale.
00:41:49Il castello, costruito in pietra locale, nasce come torre di avvistamento utilizzato da
00:41:54cavalieri templari in una posizione dominante rispetto al territorio circostante.
00:42:03Nel XIII secolo, sotto i conti da Ceccano, il castello inizia però ad assumere la forma
00:42:09attuale. Nei primi anni del XX secolo il feudo viene alienato a favore di un ricco uomo
00:42:14d'affari, il commendatore Micozzi. Ma nella metà degli anni Sessanta, a seguito del dissesto
00:42:20finanziario del commendatore, tutto il patrimonio viene messo all'asta. Il castello baronale diventa
00:42:25così di proprietà della provincia di Latina, che ne ha curato il restauro. Ora è completamente
00:42:30recuperato e messo a disposizione della collettività.
00:42:33Gli anziani del paese ricordano la presenza di una croce sulla torre del castello, una croce
00:42:40patente in rilievo posta al centro della torre, come risulta da una foto del 1968.
00:42:48Questa croce oggi è scomparsa a seguito di un restauro.
00:42:53Di recente è stata rinvenuta nei sotterrani una pietra con una croce patente in rilievo
00:42:58tuttora in possesso dell'amministrazione comunale. Potrebbe essere quella originale oppure no,
00:43:04ma questo non potrà impedire che possa ritornare là dove per secoli è sempre stata.
00:43:10Il castello di Maenza. Qui si apre un discorso molto interessante e molto complesso, perché è un castello
00:43:32comunque laico, appartenuto a un ramo dei conti de Ceccano, tra l'altro dove si rifuggerà, sentendosi vicino alla fine,
00:43:42addirittura a Sant'Omaso d'Aquino nel 1274, perché la Castellana era la nipote, in cerca degli Anibaldi.
00:43:48Però il ritrovamento di alcuni manufatti, alcuni oggi scomparsi, guarda caso, tra cui una croce patente,
00:44:00hanno fatto ipotizzare, e ripeto la cautela è grande, perché stiamo parlando comunque di una struttura in mano
00:44:05a una famiglia laica, a una famiglia ghibellina, che a un certo punto si imparenterà con l'ultimo discendente
00:44:13di uno dei figli naturali di Federico II di Sveglia, cioè il ramo degli De Antiochia,
00:44:21quindi gente che assolutamente, difficilmente potrebbe aver avuto a che fare con un ordine che era fedele al Papa,
00:44:27ricordiamoci sempre questo, però ci sono degli indizi che potrebbero essere in un certo momento
00:44:31in qualche modo i cavalieri potrebbero essere stati là. I cavalieri o il cavaliere.
00:44:37Ricordiamo quello che abbiamo detto prima, se avevano delle tenute, magari ce n'era uno solo,
00:44:41quello che faceva l'amministratore, il sovrintendente, dobbiamo anche avere questa idea dei templari,
00:44:47ripeto, l'idea del templare in armi, eccetera, sicuramente non è stato qui nel Basso Lazio,
00:44:55nell'Agro Pontino, però sicuramente c'era.
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00:46:03ovunque le loro tracce tanto che molti non fanno più caso alla loro presenza eppure si tratta di
00:46:09scoprire una storia affascinante ed ancora oscura per molti lati. A 116 metri sul livello del mare
00:46:20poco distante dal borgo medievale troviamo la stupenda abbazia di Valvisciolo che si affaccia
00:46:26su una piccola valle per tradizione medievale. Dopo la fondazione nell'ottavo secolo da monaci
00:46:32greci fu occupata e restaurata dai templari nel XIII secolo fino a quando l'ordine fu sciolto
00:46:39nel XIV secolo e subentrarono i cistercensi. A questa abbazia oltre l'alone di mistero che
00:46:46avvolge tutta la storia dei templari è legata a una leggenda in cui si narra che nel 1314
00:46:52quando venne messo a roco l'ultimo gran maestro templare Jacques de Molay tutte le architravi
00:46:58delle chiese si spezzarono. Ma andiamo ad incontrare il priore dell'abbazia.
00:47:05Padre Andrea, come si è arrivati all'abbazia che vediamo tutti oggi?
00:47:18Questa abbazia innanzitutto risale al 1200 fu costruita dai monaci cistercensi poi ha avuto
00:47:26delle vicende attraverso i secoli nel 1300 vennero i templari e poi il nostro ritorno
00:47:32venne nel 1864. Una comunità dell'abbazia di Casamari venne a riprendere possesso di questa
00:47:41abbazia e grazie a Pio IX, questo papa che si interessò a far ritornare i cistercensi
00:47:47e infatti lui nel 1863 proprio venne qui a Barbicciolo e da allora siamo qui presenti
00:47:56attualmente in sette monaci. La nostra vita si sa è ora et la bora secondo la regola di San Benedetto
00:48:03per cui noi ci dedichiamo anche al lavoro del nostro giardino, l'orto, anche l'univeto, il vigneto pure
00:48:12e c'è una bella realtà insomma proprio che rispecchia un po' lo spirito proprio cistercense.
00:48:19So che producete olio e vino.
00:48:22Produciamo dell'olio che è anche molto buono forse perché si trova in una posizione collinare
00:48:28per cui quest'anno abbiamo ricevuto anche il primo premio nei confronti dei produttori della zona
00:48:34e produciamo anche dell'ottimo vino, c'è il Merlot, poi abbiamo Malvasia, Chardonnay e Boscano.
00:48:42Questa abbazia sono legate a alcune leggende in particolare.
00:48:48Ma una leggenda andrebbe risalire a quanto sembra che sia stato ucciso l'ultimo templare, il Gran Maestro
00:48:55per cui lì si dice che un architrave si sia mosso qui a Barbicciolo
00:49:02non sappiamo quale sia questo architrave, si è cercato di trovarlo ma non si è riuscito a trovarlo
00:49:10e poi vi sono senz'altro delle presenze dei templari
00:49:14e nella chiesa sicuramente sono stati fatti degli affreschi sulla volta, dei finti mattoni
00:49:21che sicuramente i cistercensi non avevano neanche l'idea di mettere delle pitture e sculture in chiesa
00:49:28perché per il Monaco l'importante è avere un edificio e la sua preghiera deve essere
00:49:33quindi senza ostacoli, senza visioni ma nella piena vita interiore di vivere questa dimensione di preghiera.
00:49:40Quindi questo, poi vi sono altri esempi, abbiamo il palindromo dove appunto questi templari sicuramente
00:49:49è stato fatto da loro e dove c'è una scritta Satur Arepo Tenetopera Rotas
00:49:55si chiama palindromo perché lo si legge da varie parti, dall'alto, dal basso
00:50:01e poi vi sono anche il noto di Salomone, anche quello molto interessante
00:50:08sicuramente è stato fatto dai templari che era uno dei simboli proprio della loro vita
00:50:14e poi questi templari per di più ebbero la regola fatta proprio da un nostro grande santo San Bernardo.
00:50:38Polis, il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
00:50:51Ben ritrovati su Polis, il racconto dei territori
00:50:56oggi stiamo scoprendo insieme la storia dei templari nelle terre pontine
00:51:02lo stiamo facendo grazie a un documentario di Flavio Cammerano che è in collegamento qui con noi
00:51:07Flavio, quali difficoltà hai incontrato nel realizzare queste immagini
00:51:11in luoghi molto belli ma a volte anche un po' difficili da raggiungere?
00:51:17Sì, alcuni per raggiungerli è un po' in perdio
00:51:22specialmente l'ultimo, quello che si vede a Bassiano
00:51:26che è il santuario del Santissimo Crucifisso
00:51:29un luogo totalmente isolato, per certi versi stupendo
00:51:33perché è immerso in un bosco sulla montagna
00:51:37un eremo sostanzialmente
00:51:40però la difficoltà più grande è stata avere i permessi, le concessioni
00:51:45per poter girare le riprese dentro questi siti
00:51:49che sono tutti siti religiosi chiaramente
00:51:52come avete voluto vedere
00:51:54e uno tra questi addirittura è sotto la direzione museale nazionale regionale
00:52:00insomma del Lazio, il DRM Lazio
00:52:03quindi ringrazio appunto la Curia Vescovile
00:52:06che mi ha dato il permesso per tutti i siti religiosi
00:52:09e il DRM Lazio per quanto riguarda l'abbazia di Fossanoa nel particolare
00:52:13DRM che significa direzione regionale musei del Lazio
00:52:18diciamo anche loro sono amici di Polis
00:52:24e ringrazio anch'io per la collaborazione che a volte c'è in alcune delle puntate
00:52:30e ci fornisco anche delle bellissime immagini
00:52:34beh Flavio qualche settimana fa io dicevo
00:52:39perché non si crea una sorta di epopea delle terre pontine
00:52:43che hanno una storia bellissima e anche molto appassionante
00:52:47beh in qualche modo tu ci sei riuscito
00:52:50raccontando addirittura una storia che parte dal Medioevo
00:52:53riuscito non lo so
00:52:55però ci provo perlomeno comunque
00:52:57raccontando varie storie legate al territorio
00:53:02ce ne sono tante ancora da raccontare
00:53:05sempre legate al territorio
00:53:07non a persone specifiche però al territorio sicuramente
00:53:10quindi ce ne sarebbero ancora altre
00:53:14a questo punto il tuo impegno come è stato anche in altri casi
00:53:19è di tornare qui poi nelle prossime settimane
00:53:23nei prossimi mesi appena sarà pronto un tuo prossimo lavoro
00:53:27ma adesso io andrei a vedere insieme
00:53:29la quinta parte del tuo documentario
00:53:32i Templari nelle terre pontine
00:53:34Valvisciolo sarebbe stata fondata da dei monaci
00:53:41che venivano da un'altra località dal nome simile
00:53:43Malvisciolo
00:53:44i cui resti sono ancora oggi visibili sulle montagne
00:53:48sui Monti Lepini
00:53:49nel territorio comunale di Carpineto Romano
00:53:51quindi questi si spostano
00:53:53sicuramente sono i cistercensi
00:53:56ma da una serie di elementi
00:53:58oltre ripeto alla tradizione
00:54:00è possibile che ci siano stati anche i Templari
00:54:03Valvisciolo è tra le maggiori indiziate
00:54:09insomma candidate per essere stato effettivamente
00:54:12un insediamento Templare
00:54:13ricordiamoci che vicino c'è Salmoneta
00:54:15dove anche lì ci sono molte tracce
00:54:17vicino c'è il convento di San Francesco
00:54:20dove probabilmente verranno insediati i cavalieri Giovanniti
00:54:23le due grandi abbazie che storicamente sono cistercensi
00:54:28perché tutta la loro architettura ci parla dei cistercensi
00:54:31conservano ancora oggi
00:54:33chissà dove guardare
00:54:36tutta una serie di simboli
00:54:38in cui molti ricercatori hanno voluto vedere
00:54:42la prova di una presenza Templare
00:54:44qui si apre un discorso molto complesso
00:54:46perché quando parliamo di simbologia Templare
00:54:48già stiamo dicendo un'inesattezza
00:54:50perché la simbologia Templare non esiste
00:54:52paradossalmente
00:54:54e so che qui magari qualcuno mi avrà deluso
00:54:55non esiste nemmeno la croce Templare
00:54:57spesso lo troviamo scritto
00:54:59generalmente si intende per croce Templare
00:55:01una croce patente
00:55:02c'è una croce che praticamente è greca
00:55:04quindi con i bracci uguali
00:55:05cui l'estremità dei bracci
00:55:08si allarga fino a toccare i bordi
00:55:10dell'immaginario scudo del vessillo
00:55:12una cosa particolare
00:55:13avendo, sendo giunte fino a noi
00:55:16nelle due versioni latina e francese
00:55:20la regola del Tempio
00:55:21quella stabilita nel concilio di Troyes
00:55:24non si fa menzione di una croce
00:55:26il vero simbolo dei Templari
00:55:28era la tunica e il mantello bianco
00:55:31ce l'ha detto San Bernardo
00:55:32perché devono essere puri
00:55:33per combattere appunto
00:55:34i nemici della cristianità
00:55:37e gli spiriti maligni
00:55:38quindi quello è il vero simbolo
00:55:39tutto quello che è stato fatto dopo
00:55:43è una cosa che è stata
00:55:45in qualche modo mutuata
00:55:47o a livello locale
00:55:48quindi le singole commende
00:55:50o comunque è stato attribuito
00:55:51ai Templari posteriori
00:55:53senza alcuni scontri
00:55:53lo stesso vessillo
00:55:55il famoso bossa in francese
00:55:57e valcenti in italiano
00:55:58innanzitutto non era una bandiera bianca e nera
00:56:00erano due drappi
00:56:02uno bianco e uno nero
00:56:03legati all'asta
00:56:04si è discusso a lungo
00:56:07ancora adesso si fa
00:56:08sul significato
00:56:09beh immaginiamo che in qualche modo
00:56:11rappresentasse
00:56:12la dualità del Cavaliere Templare
00:56:14monaco-guerriero
00:56:15così il bianco e il nero
00:56:17due colori
00:56:18anzi due non colori
00:56:19cioè il bene e il male
00:56:21il giorno e la notte
00:56:22del maschio e la femmina e così via
00:56:23quindi questo contrasto
00:56:25che appunto aveva scandalizzato
00:56:27i contemporanei
00:56:28che rappresentava proprio il Templare
00:56:31però anche questo
00:56:32sebbene esistano rarissime
00:56:34ripeto
00:56:35raffigurazioni iconografiche
00:56:36di questo vessillo
00:56:37non c'è traccia nella regola
00:56:39quindi vuol dire
00:56:39che è stato adottato successivamente
00:56:40la stessa Croce Rossa
00:56:42quella che vediamo nei film
00:56:43nei fumetti
00:56:44viene adottata dai Templari
00:56:46su disposizione del Pontefice
00:56:47durante la seconda crociata
00:56:49e non si trattava
00:56:50della grande croce patente
00:56:52che vediamo sul petto
00:56:53era una piccola croce greca
00:56:55rossa per ricordare
00:56:56il sangue di Cristo
00:56:57che viene portata
00:56:58sulla spalla
00:56:59o all'altezza del cuore
00:57:00come avevano fatto
00:57:02nei secoli precedenti
00:57:03i pellegrini
00:57:03che si ricavano a Gerusalemme
00:57:05anche per quanto riguarda
00:57:08la tipologia della croce
00:57:09in eraldica
00:57:11non c'è una croce templare
00:57:12non esiste
00:57:13abbiamo la croce deutonica
00:57:14la croce giovannita
00:57:15la croce di San Lazzaro
00:57:17e così via
00:57:17ma non c'è una croce templare
00:57:19loro hanno utilizzato
00:57:20inizialmente questa piccola croce greca
00:57:21poi probabilmente
00:57:22una croce patriarcale
00:57:24la croce di Lorena
00:57:24quella con un braccio verticale
00:57:26e due bracci orizzontali
00:57:27e poi la croce patente
00:57:30che è quella che
00:57:31più di tutte
00:57:32si è diffusa
00:57:33ma anche la dimostra
00:57:33come sono state acquisizioni
00:57:34fatte successivamente
00:57:35e senza che ci fosse
00:57:37una disposizione generale
00:57:39stesso vale per i simboli
00:57:40sicuramente
00:57:41presso alcuni luoghi
00:57:43alcune strutture
00:57:43alcune commende
00:57:44alcune chiese
00:57:45appartenute all'ordine
00:57:46ci sono delle simbologie
00:57:47ma sono simbologie
00:57:48mutuate comunque
00:57:49da altri ordini
00:57:50non sono proprie dell'ordine
00:57:53a Fossanova
00:57:54e anche a Valvisciolo
00:57:56c'è il nodo di Salomone
00:57:57cruciforme
00:57:58c'è un nodo
00:58:00praticamente a forma di croce
00:58:01antichissimo
00:58:02lo troviamo persino
00:58:03nei mosaici pavimentali romani
00:58:06come elemento decorativo
00:58:07rimanda all'infinito
00:58:08all'eternità
00:58:09al succedersi
00:58:10delle stagioni
00:58:11viene chiamato di Salomone
00:58:13perché fu chiamato così
00:58:14in epoca bizantina
00:58:16nell'oriente cristiano
00:58:17e lo ritroviamo
00:58:19nelle chiese cistercensi
00:58:20lo troviamo
00:58:21nelle chiese appartenute
00:58:24ai francescani
00:58:25ai benedettini
00:58:26e così via
00:58:26lo troviamo anche presso
00:58:27delle chiese
00:58:28delle chiese templari
00:58:29ma non vuol dire
00:58:30che è un simbolo templare
00:58:31può darsi
00:58:32che quei templari
00:58:34che erano insediati
00:58:35abbiano utilizzato
00:58:35quella simbologia
00:58:36perché gli rimandava
00:58:38appunto
00:58:38l'idea di infinito
00:58:39quindi l'eternità
00:58:40di Dio
00:58:41cosa di questo genere
00:58:42stessa cosa
00:58:43per il tanto
00:58:43noto e discusso
00:58:45schema del gioco
00:58:47del filetto
00:58:48ovvero
00:58:48la templice cinta
00:58:49che guarda calo
00:58:50troviamo sia a Val di Sciolo
00:58:51sia a Fossanova
00:58:53e anche presso
00:58:54la torre di San Felice
00:58:55quando la troviamo
00:58:57su un muretto
00:58:58beh è probabile
00:58:59che sia un semplice
00:59:00passatempo
00:59:01forse fatto
00:59:01dai cistercensi
00:59:02ha dei significati
00:59:04perché
00:59:04in quel schema
00:59:05molto semplice
00:59:06di tre quadrati
00:59:07concentrici
00:59:08collegati tra di loro
00:59:10da dei segmenti
00:59:11mediani
00:59:12si è visto ad esempio
00:59:13proprio il tempio
00:59:13di Salomone
00:59:14quindi si è immaginato
00:59:15che fosse stato
00:59:16dotato dai templari
00:59:17ma
00:59:17non abbiamo
00:59:18nessun documento
00:59:19che ce lo accerti
00:59:21può darsi che loro
00:59:22l'abbiano trovato
00:59:22là fatto
00:59:23da chi li aveva preceduti
00:59:24ricordiamoci poi
00:59:25che ai templari
00:59:26era vietata
00:59:28qualsiasi forma
00:59:29di gioco
00:59:30tranne il gioco
00:59:32degli scacchi
00:59:32questo è interessante
00:59:33perché
00:59:34intanto gli scacchi
00:59:36arrivano dall'Oriente
00:59:36dall'India
00:59:37termine anche
00:59:39scaccomatto
00:59:39deriva dal persiano
00:59:40cioè il re è morto
00:59:42e vennero introdotto
00:59:44in un incidente
00:59:44a seguito
00:59:45dei crociati
00:59:45gli scacchi
00:59:47che sono un gioco
00:59:48sulla scacchiera
00:59:49c'è una battaglia
00:59:50tra il bene
00:59:51e il male
00:59:52i quadrattini
00:59:55sono 8 per 8
00:59:5764
00:59:57rimanda alla valenza
00:59:59del numero 8
01:00:00numero sacro
01:00:01quindi può darsi
01:00:02che aver concesso
01:00:03a dei guerrieri
01:00:04di giocare
01:00:05un
01:00:06chiamiamolo
01:00:07passatempo
01:00:08che in realtà
01:00:08era l'allegoria
01:00:09di una battaglia
01:00:10tra il bene
01:00:10e il male
01:00:11abbia un senso
01:00:12quindi può darsi
01:00:12che tutti gli schemi
01:00:13di gioco
01:00:14trovati all'interno
01:00:15di edifici
01:00:17o comunque
01:00:17possedimenti
01:00:18attribuiti
01:00:19all'ordine
01:00:20avesse questa valenza
01:00:22però da qui
01:00:23da dire
01:00:24che tutti i simboli
01:00:25avessero
01:00:25un significato esoterico
01:00:27perché i templari
01:00:28avevano una componente
01:00:29esoterica
01:00:30assolutamente
01:00:30fuori da ogni
01:00:31prova storica
01:00:33e da ogni riscontro storico
01:00:34la storia di
01:01:04bassiano
01:01:05a inizio intorno
01:01:05al X secolo
01:01:06con un piccolo gruppo
01:01:07di pastori
01:01:08e contadini
01:01:08costretto a rifugiarsi
01:01:10in questo luogo
01:01:10completamente coperto
01:01:12alla vista della pianura
01:01:13a causa
01:01:13delle continue
01:01:14scorrerie barbariche
01:01:15a pochi chilometri
01:01:43dal centro abitato
01:01:43troviamo il santuario
01:01:45del crucifisso
01:01:45databile intorno
01:01:46al XII secolo
01:01:47prende il nome
01:01:49dal celebre crucifisso
01:01:50ligno
01:01:50custodito
01:01:51al suo interno
01:01:52fin dall'origine
01:01:53è stato abitato
01:01:54dai frati francescani
01:01:55e vede al suo interno
01:01:57la presenza
01:01:58della grotta
01:01:58di Selvascura
01:01:59interamente affrescata
01:02:00chiamata anche
01:02:02grotta dei templari
01:02:03per alcuni studiosi
01:02:05furono proprio
01:02:06i templari
01:02:06a realizzare
01:02:07tutto questo
01:02:08rifugiatosi
01:02:09in luoghi
01:02:09così nascosti
01:02:11per sfuggire
01:02:11alla dura repressione
01:02:13ordinata dal Papa
01:02:14Clemente V
01:02:15sebbene non esistano
01:02:17documenti ufficiali
01:02:18a riguardo
01:02:18questa ipotesi
01:02:20sarebbe suffragata
01:02:21dalla presenza
01:02:21di numerosi simboli
01:02:22che testimonierebbe
01:02:24in ogni caso
01:02:24la loro permanenza
01:02:26a Bassiano
01:02:27e nel monastero
01:02:27Nassero
01:02:28Polis
01:02:48il racconto
01:02:49dei territori
01:02:50con Massimiliano Cacciotti
01:02:52bene ritrovati
01:02:54su Polis
01:02:54il racconto
01:02:55dei territori
01:02:56oggi stiamo
01:02:56vedendo insieme
01:02:57un bellissimo documentario
01:02:58di Flavio Cammerano
01:03:00i templari
01:03:01nelle terre
01:03:01pontine
01:03:03e adesso
01:03:04andiamo a
01:03:04vederne insieme
01:03:05l'ultima parte
01:03:06signor Bruno
01:03:10grazie per averci
01:03:11ospitato
01:03:11lei è il collaboratore
01:03:13della parrocchia
01:03:13che si occupa
01:03:15appunto
01:03:15di questo santuario
01:03:16ci può raccontare
01:03:17un po'
01:03:18la storia
01:03:19come nasce
01:03:20e come si è evoluto
01:03:21poi negli anni
01:03:21fino ad oggi
01:03:22il santuario
01:03:23nasce
01:03:24per opera
01:03:25di Francescani
01:03:26che trovano qui
01:03:27in località
01:03:28Selva Scura
01:03:29che è il primo nome
01:03:30che viene dato
01:03:32in questo sito
01:03:33che fuggivano
01:03:35dalla malaria
01:03:35della pianura
01:03:37pontina
01:03:37e trovavano qui
01:03:39un'ovasi
01:03:40di pace
01:03:40e di tranquillità
01:03:42anche e soprattutto
01:03:43un luogo
01:03:43salutare
01:03:44era un luogo
01:03:47poco accessibile
01:03:48in quanto
01:03:49non esisteva
01:03:50una strada
01:03:50per conturlo
01:03:51ma esisteva
01:03:52un tratturo
01:03:53che portava
01:03:54qui
01:03:54dalla pianura
01:03:55molto probabilmente
01:03:57è collegato
01:03:58con il convento
01:03:59di San Francesco
01:04:00che si trova
01:04:01a Sermoneta
01:04:01quindi questo
01:04:02era un luogo
01:04:03di cura
01:04:04per i malati
01:04:05e un luogo
01:04:06poco accessibile
01:04:08in cui
01:04:09i frati
01:04:10hanno trovato
01:04:12questa grotta
01:04:13ospitale
01:04:13all'inizio
01:04:14a cui attorno
01:04:15hanno poi
01:04:16costruito il complesso
01:04:17nel tempo
01:04:17poi si è ampliato
01:04:18il tutto
01:04:19con la chiesa
01:04:20dedicata
01:04:20alla Madonna
01:04:21delle Palme
01:04:22e nel 700
01:04:23per ospitare
01:04:24il crocifisso
01:04:25ligno
01:04:26donato alla comunità
01:04:27di Bassiano
01:04:28da Fra Vincenzo
01:04:29Maria Pietrosanti
01:04:30un laico
01:04:32francescano
01:04:33autore
01:04:33di molti
01:04:34crocifissi
01:04:35nel 700
01:04:36si è costruita
01:04:37questa cappella
01:04:39circolare
01:04:39che ospita
01:04:40il crocifisso
01:04:42intorno al 1850
01:04:44si è voluto dare
01:04:45un ulteriore
01:04:46spazio
01:04:46di accoglienza
01:04:48costruendo
01:04:49un nuovo romitorio
01:04:50affiancato
01:04:51a quello
01:04:52già esistente
01:04:53opera che però
01:04:54non è mai stata
01:04:55completata
01:04:56e che oggi
01:04:57stiamo cercando
01:04:58di portare
01:04:58a compimento
01:04:59per poter
01:05:00dotare
01:05:01questa struttura
01:05:02questo santuario
01:05:03che attualmente
01:05:04ha il nome
01:05:04di santuario
01:05:05del santissimo
01:05:06crocifisso
01:05:06una struttura
01:05:08di accoglienza
01:05:09per i pellecrini
01:05:10che visitano
01:05:11il luogo
01:05:12a questo luogo
01:05:14come altri
01:05:16sparsi un po'
01:05:17per i monti
01:05:17lepini
01:05:18è collegata
01:05:19strettamente
01:05:20una leggenda
01:05:21si
01:05:22lei si riferisce
01:05:23sicuramente
01:05:23alla leggenda
01:05:24della presenza
01:05:25templare
01:05:25i templari
01:05:26sicuramente
01:05:27erano presenti
01:05:28qui vicino
01:05:28a Valvisciolo
01:05:29che era una
01:05:30loro tenuta
01:05:31si parla
01:05:32che nel momento
01:05:33in cui furono
01:05:34perseguitati
01:05:34dalla chiesa
01:05:35abbiamo trovato
01:05:36qui rifugio
01:05:37i templari
01:05:39all'interno
01:05:39della crotta
01:05:40possiamo trovare
01:05:41alcuni segni
01:05:41che potrebbero
01:05:42ricondurre loro
01:05:43alcuni dipinti
01:05:45tipo il dipinto
01:05:46di San Leonardo
01:05:47che è riprodotto
01:05:48due volte
01:05:48alcuni segni
01:05:51che possono
01:05:52ricondurre
01:05:53alla loro presenza
01:05:55però è una storia
01:05:56che non è
01:05:57che non è scritta
01:05:58è una storia
01:05:59che noi possiamo
01:06:00raccontare
01:06:01come ipotesi
01:06:02di presenza
01:06:03loro all'interno
01:06:04del santuario
01:06:06cosa che non è
01:06:07difficile da proporre
01:06:09in quanto
01:06:09era un luogo
01:06:10inaccessibile
01:06:11quindi era un luogo
01:06:12adatto per rifugiarsi
01:06:13aveva una distanza
01:06:15di circa
01:06:16tre chilometri
01:06:17dal paese
01:06:17non ci sono
01:06:19strade di comunicazione
01:06:20e quindi
01:06:21non era sul percorso
01:06:23che veniva
01:06:24giornalmente
01:06:25battuto
01:06:26dalle persone
01:06:26e quindi
01:06:27si può
01:06:28pensare
01:06:29ipotizzare
01:06:30che ci sia stata
01:06:31una loro presenza
01:06:32all'interno
01:06:32del santuario
01:06:34e del romitorio
01:06:35tutt'oggi
01:06:36questa grotta
01:06:36è denominata
01:06:38diciamo
01:06:38dal popolo
01:06:39dal popolo
01:06:39la grotta
01:06:40templare
01:06:41ma non c'è
01:06:41nessuna documentazione
01:06:43storica
01:06:44le fonti storiche
01:06:45purtroppo
01:06:46per i piccoli paesi
01:06:47per i piccoli luoghi
01:06:48ma come Bassiano
01:06:49come in tante altre
01:06:50località
01:06:50non sono mai state scritte
01:06:52le storie
01:06:53di questi paesi
01:06:54quindi non troviamo
01:06:55documentazione
01:06:56scritta
01:06:57il sentire popolare
01:06:59fa che loro
01:07:01siano stati presenti
01:07:02qui
01:07:02e anche
01:07:03contemporaneamente
01:07:05ai fraticelli
01:07:06che ricordiamo
01:07:07sono stato
01:07:08un ordine
01:07:08francescano
01:07:09minore
01:07:10che furono
01:07:11perseguitati
01:07:13perché dicevano
01:07:14che la chiesa
01:07:14deve essere
01:07:15una chiesa povera
01:07:16quindi anche loro
01:07:17si sono trovati
01:07:18all'interno
01:07:19questa è certa
01:07:20come notizia
01:07:20all'interno
01:07:21di questo santuario
01:07:22come rifugiati
01:07:23come perseguitati
01:07:24dalla chiesa
01:07:25oggi viene utilizzato
01:07:27comunque
01:07:27per espletare
01:07:29delle funzioni
01:07:30religiose
01:07:30diciamo che
01:07:31questa struttura
01:07:32viene utilizzata
01:07:33soprattutto
01:07:34nel periodo
01:07:35della quaresima
01:07:36in cui
01:07:37tutti i venerdì
01:07:38di quaresima
01:07:38si celebra
01:07:39Messa
01:07:39e poi
01:07:41nel giorno
01:07:41di Pasquetta
01:07:42che è molto sentito
01:07:43qui a Bassiano
01:07:44in cui anche
01:07:45il vescovo di Ocesano
01:07:46viene a celebrare
01:07:47Messa
01:07:48e soprattutto
01:07:49poi sta nel percorso
01:07:50della via francigena
01:07:52via francigena
01:07:52del sud
01:07:53quindi è una delle tappe
01:07:55inserite
01:07:56all'interno
01:07:57della francigena
01:07:58e poi è un luogo
01:07:58d'arte
01:07:59i affreschi che ci sono
01:08:00con tutta la loro
01:08:02iconografia
01:08:03cristiana
01:08:05è un luogo
01:08:05d'arte
01:08:06un luogo
01:08:06in cui
01:08:07riconcilia
01:08:08la persona
01:08:10con l'ambiente
01:08:10e con la fede
01:08:12sicuramente
01:08:13è un luogo
01:08:14affascinante
01:08:15e bello
01:08:15da visitare
01:08:16è un luogo
01:08:16affascinante
01:08:17è un luogo
01:08:17come tanti
01:08:19si trovano
01:08:20in Italia
01:08:20però
01:08:21è un luogo
01:08:22che secondo me
01:08:23sarebbe ancora
01:08:24molto più valorizzato
01:08:25e riscoperto
01:08:27abbiamo anche
01:08:27così la possibilità
01:08:29di accogliere
01:08:30gruppi
01:08:31di preghiera
01:08:32gruppi di turisti
01:08:33che vogliono visitare
01:08:35le bellezze italiane
01:08:36c'è questa possibilità
01:08:38adesso c'è una strada
01:08:39che comodamente
01:08:41fa arrivare
01:08:41qui al santuario
01:08:43fino agli anni 70
01:08:44si veniva
01:08:45in pregaggia a piedi
01:08:46con la tradizione
01:08:48della Pasquetta
01:08:49fuori dal paese
01:08:50si arrivava qui
01:08:51si celebrava
01:08:52la messa
01:08:53e poi
01:08:54nei prati circostanti
01:08:55si consumava
01:08:56quella che era
01:08:57la colazione
01:08:57adesso questo luogo
01:08:59può essere riscoperto
01:09:01maggiormente
01:09:01avendo a disposizione
01:09:03una strada
01:09:03che permette
01:09:04di arrivare
01:09:05presto
01:09:05all'interno
01:09:06del santuario
01:09:07bastiano
01:09:30con la celebre
01:09:31grotta
01:09:32santuario del crocifisso
01:09:33questa grotta
01:09:34naturale
01:09:35straordinaria
01:09:36completamente
01:09:37affrascata
01:09:38cioè
01:09:39gli ignoti
01:09:39autori
01:09:40hanno sfruttato
01:09:41anche le stalattiti
01:09:42le stalagmiti
01:09:43le sporgenze
01:09:44di roccia
01:09:44che ci racconta
01:09:46chiaramente qualcosa
01:09:47ma è qualcosa
01:09:47che naturalmente
01:09:48non ha nulla a che fare
01:09:49con l'ordine del tempio
01:09:51con i poveri
01:09:51cavalieri di Cristo
01:09:52del tempio di Salomone
01:09:53ha a che fare
01:09:54invece con gli spirituali
01:09:56con i fraticelli
01:09:57perseguitati
01:09:58da Papa Bonifacio VIII
01:09:59e quindi
01:10:00rifugiati
01:10:00tra quelle montagne
01:10:01perché?
01:10:02perché un cristianesimo
01:10:03che cercava di rifarsi
01:10:04a quello primitivo
01:10:06è quello di San Francesco
01:10:07quindi un cristianesimo
01:10:08povero
01:10:08lontano dalla ricchezza
01:10:10e dagli sfarsi
01:10:10della chiesa
01:10:11e sicuramente lontano
01:10:12dal potere del tempio
01:10:13perché ordiamoci
01:10:14che i cavalieri
01:10:14erano poveri
01:10:15ma l'ordine era ricchissimo
01:10:16quindi
01:10:17lì c'è questa leggenda
01:10:20c'è questa tradizione
01:10:21io ho svolto
01:10:22delle ricerche personali
01:10:24dentro la grotta
01:10:25che avete straordinarie
01:10:26da visitare
01:10:27perché veramente
01:10:27gli affreschi
01:10:28sono incredibili
01:10:28c'è addirittura
01:10:29un Cristo
01:10:30con l'esadattilia
01:10:31cioè con sei dita
01:10:32un piede
01:10:33che non è una mostruosità
01:10:35è un segno invece divino
01:10:37quindi evidentemente
01:10:38l'artefice
01:10:39o il committente
01:10:40aveva accesso
01:10:42a questa sapienzialità
01:10:43oggi diremmo esoterica
01:10:44nel senso
01:10:45lato del termine
01:10:48nel senso etimologico
01:10:49corretto
01:10:50cioè non per tutti
01:10:51perché spesso
01:10:51usiamo il termine esoterico
01:10:53come se fosse
01:10:53un sinonimo di occulto
01:10:54non è così
01:10:55esoterico semplicemente
01:10:56non è per tutti
01:10:57solo per coloro
01:10:57che sono in grado
01:10:58di capire
01:10:59che hanno il background
01:11:00necessario
01:11:01per comprendere il messaggio
01:11:02quindi ci sono degli affreschi
01:11:03molto particolari
01:11:04bellissimi
01:11:04restaurati recentemente
01:11:06da vedere
01:11:07però personalmente
01:11:08ritengo che i templari
01:11:09là dentro
01:11:10non ci siano
01:11:10non ci siano mai stati
01:11:12diciamo che
01:11:13tutta l'area
01:11:14comunque in qualche modo
01:11:16ha avuto a che fare con loro
01:11:17la storia dei templari
01:11:18è affascinante
01:11:19a prescindere
01:11:20da tutto il resto
01:11:21che è stato detto
01:11:22quindi è interessante
01:11:23è giusto anche visitare
01:11:24i luoghi
01:11:25che sono sopravvissuti
01:11:26soprattutto appunto
01:11:27nell'agropontino
01:11:28perché alla tradizione
01:11:29del Lazio
01:11:29sappiamo che c'era
01:11:30ma non è rimasto nulla
01:11:31proprio per
01:11:32qualche modo
01:11:33respirare
01:11:34quest'area
01:11:35di una storia ormai
01:11:36di sette secoli fa
01:11:37e anche più
01:11:37che però ha lasciato
01:11:39un'impronta
01:11:39ben precisa
01:11:40sul territorio
01:11:41storie di monaci
01:11:48che testimoniarono
01:11:49la fede
01:11:50con la vita
01:11:51e con la morte
01:11:52di uomini
01:11:53votati a Dio
01:11:54che furono anche
01:11:55cavalieri
01:11:56e straordinarie
01:11:57macchine da guerra
01:11:58storie che diventano
01:12:01misteri e leggende
01:12:02e che si intrecciano
01:12:03con la ricerca
01:12:04della verità
01:12:05a distanza
01:12:12di molti secoli
01:12:13ancora molti
01:12:14sono i misteri
01:12:15e le storie
01:12:16legate all'ordine
01:12:17dei templari
01:12:18con pagine
01:12:19dai contorni
01:12:20poco chiari
01:12:21che ancora
01:12:22non trovano
01:12:22una risposta
01:12:23ma questo
01:12:25è il compito
01:12:26di chi coltiva
01:12:27il dubbio
01:12:28cercando la luce
01:12:29la storia
01:12:39di un mito
01:12:39può essere
01:12:40ancora più interessante
01:12:41della storia
01:12:42che il mito racconta
01:12:44soprattutto
01:12:45se la storia
01:12:46è quella
01:12:47leggendaria
01:12:48dei templari
01:12:49di un mito
01:13:19Grazie a tutti
01:13:49Grazie a tutti
01:14:19Grazie a tutti
01:14:49Grazie a tutti
01:15:19Grazie a tutti
01:15:49Grazie a tutti
01:16:19Grazie a tutti
01:16:21Grazie a tutti
01:16:48Il racconto dei territori con Massimiliano Cacciotti
01:16:52Grazie a tutti

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