Passo avanti importante per il diritto alla casa nella Capitale. L’Assemblea capitolina ha dato il via libera alla nuova delibera sull’abitare, uno strumento che punta a dare una risposta concreta alle difficoltà crescenti nel mercato immobiliare, soprattutto per le fasce più fragili e per la cosiddetta "fascia intermedia", ovvero chi non ha diritto all'edilizia popolare ma fatica a sostenere i costi del libero mercato. Secondo uno studio commissionato al CRESME, Roma dovrà fronteggiare entro il 2032 un fabbisogno complessivo di oltre 70 mila alloggi. Il piano prevede la realizzazione di oltre 31 mila unità abitative per giovani coppie, anziani, lavoratori fuori sede, studenti e persone con disabilità, con una parte significativa già programmata e il resto da progettare nei prossimi anni. L’obiettivo è accompagnato da una mappatura continua dei bisogni e da azioni concrete di social housing. Gli assessori Veloccia e Zevi sottolineano che il diritto alla casa è ormai una priorità anche per la classe media e annunciano nuove iniziative su scala locale ed europea.