- 16/06/2025
Storia vera di Totò Riina, il boss della mafia siciliana.
Un’inchiesta sui suoi ultimi anni e sul potere che, secondo molti, non perse mai.
Fonte: Svago Libero (YouTube) – Licenza CC BY.
Questo video ha scopo esclusivamente educativo e informativo.
Un’inchiesta sui suoi ultimi anni e sul potere che, secondo molti, non perse mai.
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ApprendimentoTrascrizione
00:00Leonardo è legato ad un letto, le braccia segnate dai tagli che si è inflitto da solo.
00:05Alla testa ha una serie di elettrodi, perché siamo alla fine degli anni 70
00:08e l'elettroshock nei manicomi, soprattutto quelli criminali, si usa molto di frequente.
00:20E poi c'è un uomo, Tommaso si chiama, Masino per gli amici, Don Masino,
00:25anche se in quel momento di amici Don Masino ne ha pochi.
00:30E' una giornata di luglio del 1984 e Don Masino è in aereo, fermo all'aeroporto di Fiumicino,
00:44dove è appena atterrato. Aspetta che siano scesi tutti i passeggeri e poi si alza ed esce anche lui,
00:50accompagnato da due uomini che sembrano sorreggerlo. Portano occhiali scuri come lui,
00:55ma Don Masino ha anche una coperta, una specie di poncio colorato, che tiene sulle braccia.
01:00Quella coperta, a Don Masino, serve per nascondere le manette che gli stringono i polsi.
01:07E poi c'è un altro uomo ancora.
01:17Si chiama Salvatore e assieme ad un altro uomo sta seguendo un prete.
01:31Sotto al giubbotto Salvatore ha una pistola, perché deve fare una cosa a quel prete, Salvatore,
01:37deve ammazzarlo. E infatti il prete attraversa la piazza e loro diede.
01:41Poi l'altro uomo gira, taglia la strada al prete e lo ferma, mentre Salvatore estrae la pistola e gliela punta alla nuca.
01:50A quel punto però il prete fa una cosa strana.
01:54Si volta, guarda Salvatore che sta per sparargli e gli sorride.
01:57Doveva morire. A cosa ci interessava che questa persona non ci fosse più, perché creava troppi problemi.
02:08Però al suo tempo non voleva indirizzare, non so se anche per l'opinione pubblica stessa,
02:15indirizzare l'omicidio verso gli autori di Cosa Nostra.
02:19E quindi fare in modo che, tipo un drogato, al rapino, a borsello, è partito un colpo...
02:27Sono tutte storie che vengono dallo stesso mondo.
02:30Un altro mondo che si chiama Cosa Nostra.
02:33Questa è la storia dei pentiti di Cosa Nostra.
02:36Questa è la mafia che parla.
02:39A me dispiace invece che coloro che dovevano capire non capivano.
02:43Perché io volevo essere fermato prima.
02:49Non volevo arrivare a fare tutto questo per essere fermato.
02:56Se lei sa quello che ho fatto io, dovrebbe fare scalpore che io l'ho fatto tutti da incensurato.
03:04Da incensurato.
03:07Io l'ultimo reato l'ho fatto da incensurato.
03:10Poi quando Pasquale Di Filippo disse, che è collaborato, disse chi era colui che sparava a Palermo e provincia,
03:24ecco che si è saputo di me.
03:27Per ascoltare la mafia che parla per la prima volta, bisogna andare molto indietro nel tempo.
03:32Quando i pentiti non si chiamavano ancora pentiti, neanche i collaboratori di giustizia.
03:36E neanche Cosa Nostra si chiamava così.
03:37Si chiamava ancora mafia, con due F, e nessuno sapeva bene che cosa fosse.
03:43Però faceva benissimo quello che fa anche oggi.
03:46Controllare il territorio, immischiarsi in affari leciti e illeciti, condizionare la politica, uccidere.
03:53Per poter parlare di un vero e proprio fenomeno e la collaborazione con una sua consistenza,
03:58dobbiamo aspettare il secondo dopoguerra, quando abbiamo nel 1963 la dichiarazione di Giova Laki all'FBI,
04:10le confessioni di Nick Gentile e poi appunto i collaboratori di giustizia di Cosa Nostra.
04:19E il primo collaboratore nel 1973 è Leonardo Vitale, che non fu creduto, fu considerato pazzo.
04:28Io mi sento malpettito, però non è che sta a me dirlo.
04:35Cioè ci sono delle persone esperte che possono dirlo con più certezza.
04:43È la sera del 30 marzo 1973.
04:56Negli uffici della squadra mobile di Palermo c'è un uomo che ha chiesto di parlare con il dirigente, il dottor Bruno Contrada.
05:03E poi ha continuato anche davanti al magistrato, il giudice istruttore Aldo Rizzo.
05:11Lo ascoltano tutti con grande interesse e grande sorpresa.
05:14L'uomo si chiama Leonardo Vitale ed è un mafioso.
05:24Fa parte della famiglia di Altarello di Baida, una borgata di Palermo, che è retta da suo zio Giovan Battista, detto Titta.
05:31E' nella sua zona che nel 1971 viene assassinato il procuratore della Repubblica di Palermo, Pietro Scaglione, assieme all'agente di scorta Antonio Lorusso.
05:45Leonardo ha fatto strada nella famiglia.
05:55Quando aveva 17 anni, lo zio Titta, per vedere se aveva fegato e se ci si poteva fidare di lui, lo aveva portato in campagna.
06:02Gli aveva dato una pistola e gli aveva chiesto di uccidere un cavallo.
06:15Sì, ci si può fidare.
06:19E così, a 19 anni, lo zio Titta gli fa uccidere il primo uomo.
06:23A lui 17 anni, cosa provare?
06:26Le aveva riuscite un cavallo e poi la madre mi affascinava.
06:32E poi quando uccise invece quel tale che ha detto?
06:40Quella è un'altra cosa.
06:41Leonardo ha fatto strada nella famiglia mafiosa, ma adesso non ce la fa più.
06:46Sente il bisogno di liberarsi la coscienza e vuole parlare.
06:49Ecco, Leonardo Vitale è il primo vero pentito nella storia di Cosa Nostra.
06:54Pentito nel vero senso della parola, che prova rimorso e rincrescimento.
06:58Che non ritrova più la propria identità nei valori della famiglia mafiosa.
07:03A differenza dei soliti confidenti, quando parla, Leonardo Vitale non rischia di essere ammazzato e non rischia di essere arrestato.
07:10La sua collaborazione deriva da un senso di profondo smarrimento, da una vera e propria crisi religiosa.
07:21Così Leonardo parla.
07:26Si autoaccusa di un paio di sequestri di persona, di estorsioni e anche di due omicidi.
07:31Fornisce le prove di quello che dice.
07:46Ha ammazzato Peppino Bologna, un costruttore edile che appartiene alla mafia, con due colpi di lupara dall'alto di un muretto.
07:53Racconta dettagli che può conoscere soltanto l'assassino.
08:00Come per esempio che Peppi sparare è salito su una scaletta che non aveva notato nessuno
08:04e che invece si vede benissimo nelle fotografie del luogo del delitto.
08:11Leonardo parla, ma non parla soltanto di sé.
08:13Parla di Cosa Nostra, dei segreti che ha saputo, come il rapimento e l'omicidio di quel giornalista di Palermo, Mauro De Mauro, compiuto dalla mafia.
08:23Parla di tangenti, di rapporti con la politica, con il comune di Palermo.
08:27Parla del sindaco Vito Ciancimino.
08:29Parla anche di una commissione a capo di Cosa Nostra.
08:37Fa i nomi di Stefano Bontade e di Pippo Calò.
08:40E parla anche di alcuni personaggi in particolare, questi corleonesi.
08:44Questo tottori Ina, che allora è ancora quasi uno sconosciuto, ma che vuole diventare il capo della mafia.
08:56Tre settimane dopo aver firmato il verbale,
08:59Mentre rinchiuso nel carcere del Lucciardone, Leonardo Vitale viene sottoposto ad una perizia psichiatrica
09:04per ordine del giudice e istruttore Rizzo.
09:07Un collegio di psichiatri lo giudica semi-infermo di mente, affetto da schizofrenia e in preda ad una crisi religiosa.
09:14Si considera barato o si considera sano?
09:19Eh beh, quello che dico io non è che può avere molta importanza.
09:22Che io posso dirmi a illuminare la scienza e dico io, io mi sento bene, mi sento una persona normale.
09:31Ma quando parla di Cosa Nostra, dicono gli psichiatri, Leonardo Vitale è lucidissimo
09:35e quello che racconta è del tutto attendibile.
09:42Così, il processo sui fatti raccontati da Leonardo Vitale inizia nel 1977.
09:48Per tutto il tempo, Leonardo viene tenuto in carcere e nella gabbia di sicurezza del tribunale
09:58assieme alle persone che ha accusato.
10:06Gli avvocati della difesa si appellano a quella perizia psichiatrica per demolire le accuse di Leonardo.
10:12Altre indagini, sulla base di quello che ha raccontato,
10:14sui rapporti con la politica e sugli altri personaggi, non vengono fatte.
10:18Alla fine, gli unici ad essere condannati sono lo zio Titta e Leonardo.
10:29Undici anni tra carcere e manicomio criminale.
10:32Prima quello di Barcellona Pozzo di Gotto e poi quello di Reggio Emilia.
10:35Terapie, trattamenti, elettroshock legato al letto con le cinghie,
10:49con sulle braccia i tagli che si è procurato da solo durante le crisi.
10:53Alla fine del 1984, Leonardo viene dimesso dal manicomio e rimandato in Sicilia, in domicilio coatto.
11:07Lei parlò, lei ebbe il coraggio di parlare.
11:11E io il coraggio ne ho avuto sempre poco.
11:14Ne ha avuto poco? Perché?
11:15Perciò che lei diceva il coraggio di parlare.
11:18Io il coraggio ne ho avuto sempre poco.
11:20Perché quello che disse non dimostrò coraggio?
11:23No, perché mi hanno accusato di essere pazzo, perciò semmai è potuto dimostrare pazzia.
11:36Il 2 dicembre 1984, Leonardo Vitale sta tornando a casa dalla messa,
11:41a cui è andato assieme alla madre e alla sorella,
11:43quando un uomo gli si avvicina e gli spara due colpi in testa.
11:53Qui finisce la storia di Leonardo Vitale, il primo vero pentito di Cosa Nostra.
12:04Quando viene ucciso, sono passati dieci anni dalla sua collaborazione.
12:13La mafia sa aspettare, anche tanto tempo è vero.
12:16Ma forse il motivo è anche un altro, perché quelli sono anni molto particolari, sono gli anni Ottanta.
12:23Giovanni Falcone e gli altri magistrati del pool che estruirà il maxiprocesso a Cosa Nostra,
12:30infatti, nella sentenza di rinvio a giudizio di centinaia di mafiosi,
12:34parlano anche di Leonardo Vitale.
12:42Dicono che è augurabile che almeno dopo morto, Vitale trovi il credito che meritava da vivo.
12:47Sì, perché tutto quello che Leonardo Vitale aveva detto nel 1973, anni dopo, negli anni Ottanta,
12:54trova conferma nelle parole di altri pentiti.
12:57Allora la mafia aveva parlato, ma nessuno l'aveva ascoltata.
13:02Adesso Cosa Nostra parla e trova qualcuno che l'ascolta.
13:05Per metà degli anni Ottanta il fenomeno della collaborazione con la giustizia acquista uno spessore diverso.
13:11Non si tratta intanto più soltanto di casi esporadici ed isolati,
13:15non si tratta più soltanto di singole confidenze con singoli soggetti e le forze dell'ordine,
13:22ma si tratta di una vera e propria fuoriuscita dal mondo di Cosa Nostra.
13:26Tutto comincia con un altro mafioso che diventa un confidente della polizia,
13:30Giuseppe Di Cristina, che regge la famiglia di Riesi in provincia di Caltanissetta.
13:34Molto potente, membro della commissione, con buoni agganci in politica,
13:38a metà tra un colletto bianco e un uomo d'azione.
13:41Giuseppe Di Cristina, però, si è messo contro i Corleonesi,
13:44che nel 1977 cercano di ammazzarlo.
13:49Speronano la sua auto in campagna, la bloccano e cominciano a sparare,
13:53ma dentro ci sono soltanto due delle sue guardie del corpo.
13:59Allora Di Cristina decide di collaborare con i carabinieri
14:02e approfittando del fatto che deve andare ogni giorno a firmare in caserma,
14:05parla con il capitano Alfio Pettinato,
14:08e gli racconta i progetti dei Corleonesi,
14:10con lo scopo di indebolirli, farli arrestare e salvarsi così la pelle.
14:22Non ci riesce, perché il 30 maggio 1978
14:26un gruppo di fuoco dei Corleonesi lo uccide.
14:28Il rapporto del capitano Pettinato con le confidenze del boss di Cristina, invece,
14:36finisce in un archivio e là resta per un sacco di tempo, dimenticato.
14:40Poi il capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo,
14:44Cesare Terranova, viene ucciso per ordine di Totò Riggio.
14:47Nel settembre del 79, un gruppo di killer apre il fuoco contro l'auto del giudice,
14:59uccidendo lui e il suo autista, il maresciallo di pubblica sicurezza,
15:03Lienin Mancuso.
15:07Il progetto di uccidere il giudice era proprio una di quelle cose
15:11che di Cristina aveva raccontato nelle sue confidenze.
15:20Al posto di Cesare Terranova arriva un altro giudice istruttore
15:23che si chiama Rocco Chinnici.
15:26Perso tra le carte del Tribunale, il giudice Chinnici
15:28trova il rapporto del capitano Pettinato,
15:31il rapporto insabbiato, lo chiama lui stesso,
15:33e lo affida ad altri due investigatori,
15:35il vicequestore Nini Cassarà e il capitano dei Carabinieri, Mario D'Aleo.
15:39A Palermo hanno ucciso un magistrato e due carabinieri
15:44facendo saltare con il telecomando un'auto carica di esplosivo
15:48a pochi passi dalla casa dalla quale questa mattina
15:51il magistrato usciva per andare al lavoro.
16:02Il giudice Chinnici, il vicequestore Cassarà e il capitano D'Aleo
16:06verranno tutti uccisi da Cosa Nostra, lo sappiamo,
16:08ma questo non ferma la battaglia contro la mafia.
16:14Le notizie raccolte sulla base di quel rapporto
16:17vengono elaborate dal pool di magistrati
16:19che il nuovo capo dell'ufficio istruzione, Antonino Caponnetto, ha costituito.
16:23Giuseppe Di Lello, Leonardo Guarnotta, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.
16:37Il pool lavora in stretto contatto con l'ufficio dei sostituti procuratori
16:41che dovranno occuparsi del processo.
16:43Quando abbiamo cominciato il nostro lavoro con questa formula inedita,
16:49cioè del gruppo di lavoro, chiamato comunemente pool antimafia,
16:54devo dire la verità che a tutto pensavamo, tranne alla ipotesi
16:57che potessimo avere dei collaboratori di giustizia.
16:59E invece, ai primi anni Ottanta, quasi in coincidenza con l'inizio,
17:04col decollo del pool antimafia, cominciamo a avere un primo
17:08e poi un secondo collaboratori di giustizia, diciamo minori,
17:12nel senso che avendo all'interno di Cosa Nostra non un ruolo eccelso,
17:16raccontavano i fatti criminali che conoscevano.
17:19Poi succede qualcosa, arriva il boss dei due mondi,
17:22arriva Tommaso Buscetta, detto Don Masino.
17:34Tommaso Buscetta diventa un mafioso a vent'anni
17:37quando entra nella famiglia di Porta Nuova.
17:39Il boss Tano Filippone ha notato questo ragazzo
17:42che gestisce lo smercio clandestino di tessere per il pane
17:46nell'immediato dopoguerra
17:47e l'ha ritenuto degno di diventare un mafioso.
17:54Tommaso Buscetta diventa presto il punto di riferimento
17:57di un traffico internazionale di stupefacenti
17:59che coinvolge l'Italia, gli Stati Uniti, il Brasile e il Messico.
18:04Buscetta era un personaggio shakespeariano,
18:17un uomo di grandi passioni, un uomo violento, estremo,
18:21nello stesso tempo molto intelligente.
18:24Tutti i mafiosi che ho conosciuto sono gente mediocre, scadente.
18:28La cosa che uno si domanda quando li conosce personalmente
18:31è come è possibile.
18:32Buscetta no, Buscetta non è possibile.
18:34Buscetta non era un piccolo uomo.
18:36Non era un piccolo uomo e lo ha dimostrato in tutta la sua vicenda.
18:41Don Masino resta un boss anche in carcere.
18:44Viene arrestato nel 1970 nell'ambito della French Connection
18:47che mette assieme Cosa Nostra e clan dei marsigliesi
18:50nel traffico della droga.
18:52Finisce in carcere a Lucerdone, a Palermo,
18:55dove viene trattato come un re,
18:56con ampia libertà di manovra e i pasti serviti direttamente
19:00da uno dei migliori ristoranti della città.
19:12Quando esce in semi libertà, scappa in Sud America
19:14e ricomincia col traffico di droga.
19:17Però c'è un problema.
19:18C'è la guerra.
19:19C'è la seconda guerra di mafia
19:20che oppone i corleonesi di Totò Riina
19:23alle altre famiglie mafiose,
19:24nel tentativo di ottenere l'egemonia di Cosa Nostra.
19:27Don Masino ha evitato la prima guerra di mafia,
19:30quella degli anni Sessanta,
19:31perché si trovava all'estero.
19:36Ma questa no.
19:37Questa mattanza, questa carneficina,
19:40che in cinque anni, dal 78 all'83,
19:42fa più di mille morti,
19:43questa non la può evitare.
19:48Don Masino fa parte dello schieramento sbagliato,
19:51quello delle cosiddette cosche perdenti,
19:53di Stefano Bontade, degli Inzerillo
19:55e dei badalamenti dei loro alleati.
19:57I corleonesi lo cercano per ucciderlo,
19:59ma lui è all'estero,
20:00ben nascosto e ben protetto.
20:02E allora uccidono i suoi parenti,
20:04in una logica di vendette trasversali,
20:07ma anche di puro e semplice terrorismo.
20:09Bucetta aveva due figli maschi a Palermo,
20:11che con la mafia non c'entravano niente,
20:13ammazzati tutti e due.
20:14Bucetta aveva un genero,
20:16il marito della figlia, ammazzato.
20:17Poi gli ammazzavano pure un fratello
20:19e il figlio del fratello.
20:19In totale, i familiari di Don Masino,
20:22tra parenti diretti e indiretti,
20:24uccisi dai corleonesi,
20:25sono 14.
20:27Poi, nell'ottobre del 1983,
20:30la polizia brasiliana fa irruzione
20:31nella villa di San Paolo,
20:33in cui Don Masino si è nascosto,
20:35e lo arresta,
20:36su esecuzione di un mandato internazionale,
20:38spiccato dalla magistratura italiana.
20:40Il 15 luglio 1984,
20:47con la coperta sui polsi,
20:48il poncio colorato che copre le manette,
20:51Tommaso Bucetta,
20:52Don Masino,
20:53il boss dei due mondi,
20:54arriva in Italia.
21:01E' accompagnato dal vicequestore Gianni De Gennaro,
21:04allora capo della Criminal Poll.
21:06Don Masino gli dice,
21:07avrei due cose da dire a lei e al dottor Falcone.
21:10E poco dopo comincia a collaborare.
21:13E Bucetta decide di fare questa scelta,
21:16di collaborare con la giustizia.
21:18Scelta indubbiamente fatta non per nobili motivi,
21:21anzi, tutt'altro,
21:22per consumare le sue vendette.
21:24Non potendolo fare,
21:25secondo il codice mafioso,
21:26cioè non potendolo rispondere al fuoco con il fuoco,
21:29perché lui era perdente,
21:30tutti i suoi accoliti,
21:31erano stati ammazzati,
21:32o quasi tutti,
21:33lui sceglie questa originale strada.
21:36Bucetta, dice Giovanni Falcone,
21:38è stato per noi come un professore
21:40di lingua straniera,
21:41uno, per esempio,
21:42che ti permette di andare a parlare con i turchi,
21:45passando dai gesti alla parola.
21:47Ci saranno altri pentiti,
21:49forse più importanti,
21:50che riferiranno notizie più concrete.
21:52Però Bucetta fornisce una chiave di lettura essenziale,
21:55dice Falcone,
21:56un linguaggio,
21:57un codice,
21:58il metodo per valutare quelle notizie.
22:00Con Bucetta,
22:01dice Falcone,
22:02per la prima volta,
22:03ci siamo accostati sull'orro del precipizio,
22:05dove nessuno si era voluto avventurare.
22:07La famiglia prende il nome del rione
22:09dove si trova questa famiglia.
22:10Nella città di Palermo.
22:11Nella città di Palermo.
22:13Per quanto riguarda la provincia di Palermo,
22:15la famiglia prende il nome del paese
22:17dove questa è.
22:20Al di sopra di queste famiglie
22:22esiste una commissione,
22:23composta da persone
22:25che vengono detti da noi,
22:28o venivano detti da noi,
22:30perché io non ci sono più,
22:31commissione capi mandamenti.
22:36Questi capi mandamenti
22:37abbracciavano tre famiglie.
22:41Avevano fra di loro
22:42tre famiglie scelto
22:44uno che andava a rappresentare
22:46nella commissione.
22:48Il capo della commissione era
22:50nel 1980
22:53il signor greco Michele.
22:57A Giovanni Falcone,
22:58ai magistrati del PUL,
23:00agli investigatori
23:01che ne vagliano l'informazione,
23:02Don Masino Buscetta
23:03parla delle regole,
23:05della struttura,
23:06della funzione di Cosa Nostra
23:07nella società siciliana e italiana.
23:09Non si commette omicidio
23:11in Sicilia
23:13senza che la cupola,
23:16che non fu io,
23:17non sono stato io
23:18che ho inventato la parola cupola,
23:22ma sono stati i giornali.
23:23La commissione si riunisce
23:25e stabilisce
23:26quello che si farà nel futuro
23:28o quello che si farà l'indomani.
23:30Senza il permesso della commissione
23:32non si fa niente.
23:33La mafia parla
23:34e finalmente
23:35ha trovato qualcuno
23:36che la ascolta.
23:38Don Masino non è l'unico
23:39che in quei primi anni Ottanta
23:40decide di collaborare,
23:42di pentirsi,
23:43anche se nel senso
23:44meno profondo
23:45e meno religioso del termine.
23:47Uno dei primissimi indici
23:49di riconoscimento
23:50della serietà
23:51di approccio del pentito
23:52è il fatto
23:53che gli per così dire
23:55voli basso.
23:58Non le manifestazioni
24:01un po' retoriche
24:02di presunto pentimento morale
24:05non hanno alcun reale significato,
24:08conoscendo la loro psicologia.
24:11Il fatto che non rinneghino
24:13il loro passato
24:15è un indice positivo
24:16di serietà
24:17della collaborazione,
24:19perché si capisce
24:21che hanno deciso
24:22di stabilire
24:23un rapporto
24:24non ingannevole
24:25con il proprio interlocutore
24:27e poi soprattutto
24:29il fatto
24:30che volino basso,
24:31cioè che comincino
24:32a parlare
24:33di fatti
24:35commessi personalmente
24:37indicando luoghi,
24:39circostanze,
24:40complicità
24:41riscontrabili.
24:42Salvatore Contorno
24:44detto Totuccio
24:45è un membro
24:46della famiglia
24:47della borgata di Palermo
24:48di Santa Maria di Gesù,
24:50un uomo
24:50di Stefano Bontade.
24:53Quando Bontade
24:54viene ammazzato
24:54dai collonesi
24:55di Totò Riina,
24:56Totuccio Contorno
24:57sa che prima o poi
24:58toccherà a lui
24:59e infatti
25:00si salva
25:01da un attentato
25:01nel giugno
25:02del 1981.
25:07Allora
25:07Contorno
25:08si fa avvicinare
25:09dal vicequestore
25:10Nini Cassarà
25:10che dirige la squadra
25:12mobile di Palermo
25:12e quando viene arrestato
25:14chiede di poter parlare
25:15con Dommasino Buscetta.
25:19C'è ancora bisogno
25:21di una benedizione,
25:22di un permesso,
25:23di qualcosa
25:23per infrangere
25:24quelle regole
25:25che Cosa Nostra
25:25ha fissato
25:26nel carattere
25:27dei suoi affiliati.
25:28Buscetta
25:29gli dice
25:30Cosa Nostra
25:30è finita,
25:31Totuccio
25:32puoi parlare
25:32e Totuccio Contorno
25:34inizia a collaborare.
25:35Un giorno
25:36mi vengo a chiamare
25:36Giudice Falcone
25:38e mi vuole parlare
25:40e mi dice
25:41Salve
25:41dice
25:41a lei lo vogliono
25:42fare fuori
25:42a Caccia di Linovara
25:43ci sta a me
25:44ma non mi vuole
25:45fare fuori nessuno
25:45e c'erano
25:46dei napoletani
25:47un certo
25:47per fare cartonare
25:48ho detto
25:49è un altro nome
25:49che non ricordo
25:50e gli offrivano
25:51300 milioni
25:53per farmi fuori a me
25:54e così dopo
25:55sono partita di Blocca
25:56e ho messo a collaborare.
25:58Anche Francesco Marino
25:59Mannoia
26:00è un mafioso
26:01di Santa Maria di Gesù
26:02e raffina droga
26:03per Stefano Bontade.
26:04Quando Bontade
26:05viene ucciso
26:06passa con i Corleonesi
26:07e nel 1986
26:08viene arrestato.
26:10Quando i Corleonesi
26:19gli ammazzano il fratello
26:20che fa parte
26:21della famiglia rivale
26:21di Ciaculli
26:22Mannoia
26:23decide di collaborare
26:24anche se i Corleonesi
26:25gli ammazzano
26:26nello stesso giorno
26:27la zia
26:28la sorella
26:29e la madre.
26:40Antonino Calderone
26:41invece
26:41è un mafioso
26:42di Catania
26:43che è divisa
26:44tra le famiglie
26:45alleate di Stefano Bontade
26:46come la sua
26:47e quelle alleate
26:48dei Corleonesi
26:49come quella di Nito
26:49Santa Paola.
26:51Nella guerra di mafia
26:51Calderone perde un fratello
26:53che quando viene arrestato
26:54e capisce che presto
26:55verrà ucciso anche lui
26:56decide di collaborare.
26:58Non mi dà fastidio
26:59essere un pentito
27:01perché sono veramente
27:02pentito
27:02di quello che ho fatto.
27:05Io sono veramente
27:06pentito.
27:08Io
27:08me ne sono andato
27:09dalla Sicilia
27:10e non avevo mai
27:13lavorato manualmente
27:14sì
27:15mi sono
27:16mi sono messo
27:18a lavorare io
27:19e mia moglie
27:20manualmente
27:20a fare proprio
27:21l'amore
27:22più umile
27:23e mi sentivo
27:24felice
27:25mi sentivo
27:27un uomo
27:27rinato
27:28perché non avevo
27:30più quella
27:30cappa
27:31quel peso
27:32la notte non dormivo
27:33dovevo dormire
27:35col telefono
27:35staccato
27:36perché
27:38da un momento
27:40all'altro
27:40se mi
27:41si telefonava
27:42io dovevo uscire
27:43dovevo andare
27:44con loro
27:44a fare qualche cosa.
27:46Sono tanti
27:47i mafiosi
27:48che parlano
27:48in quegli anni
27:49per non essere uccisi
27:50per non restare in carcere
27:52per vendicarsi
27:53sono quasi 400.
28:10non è facile
28:16perché non esiste
28:17una vera e propria
28:18legge
28:18sul cosiddetto
28:19pentitismo
28:20di mafia.
28:21Le norme
28:21che usano i magistrati
28:22sono ancora quelle
28:23della legge
28:24Cossiga del febbraio
28:25del 1980
28:26nata
28:27per gestire
28:27i pentiti
28:28del terrorismo
28:29degli anni di piombo.
28:30e ci sono anche
28:36brutte esperienze
28:37come quelle che riguardano
28:38la camorra napoletana
28:39che di fronte
28:40alla decadenza
28:41della nuova camorra
28:42organizzata
28:42di Raffaele Cutolo
28:43di fronte
28:44alla prospettiva
28:45di essere ammazzati
28:46o di finire in prigione
28:47produce in due anni
28:48dal 1982
28:49al 1984
28:51tantissimi pentiti.
28:52I primi collaboratori
28:54di giustizia
28:55si erano manifestati
28:56con riferimento
28:57a fatti di camorra
28:58e purtroppo
29:01forse anche
29:01per una mancanza
29:02di esperienza
29:03per certi versi
29:03anche comprensibili
29:05questi pentiti
29:06racconteranno
29:07delle cose
29:08che non stavano
29:09vencendo in terra.
29:10Ripeto,
29:11cito il caso Tortola
29:12perché è quello
29:12più noto
29:13mediaticamente
29:13anche per rivolgere
29:14un rispettoso ricordo
29:17a questa vittima
29:17vela
29:18dell'ingiustizia.
29:19E poi ci sono
29:20le polemiche.
29:21sono in molti
29:22a chiedersi
29:23perché lo Stato
29:23dovrebbe trattare
29:24con i mafiosi
29:25perché dovrebbe
29:26concedergli
29:27sconti di pena
29:28e premi in denaro
29:28quando invece
29:29dovrebbero stare
29:30in galera
29:30per quello che hanno fatto
29:31e perché
29:32lo Stato
29:33dovrebbe rendersi
29:34complice
29:34delle loro vendette
29:35attaccando
29:36e arrestando
29:37quelli che i mafiosi
29:38indicano
29:39vendette criminali
29:41contro altri criminali.
29:42In che senso
29:43lei considera
29:43pericoloso
29:44il pentitismo?
29:47Perché
29:48ad un certo punto
29:49il pentitismo
29:50potrà dare
29:50dei frutti
29:51curiosi
29:52per cui
29:55lo Stato
29:55si può
29:56anche
29:56trovare
29:57alleato
29:59di una
30:00determinata
30:00cosca
30:01contro
30:03Alcia
30:03o Alce
30:04Coschi
30:05è lo stesso
30:07pericolo
30:08che già
30:08ravvisavo
30:09nel pentitismo
30:11delle brigate
30:12rosse
30:13e che
30:15anche si è
30:16dato dei frutti
30:17sul piano
30:18poliziesco
30:19apprezzabile
30:21non mi pare
30:24che sia stata
30:25lasciata
30:25giusta
30:26perché
30:27c'è libera
30:29gente
30:29che ha
30:30ammazzato
30:31e c'è dentro
30:32gente che non
30:33è ammazzato
30:34allora il problema è questo
30:35il collaboratore
30:36giustizia è una realtà
30:38di fronte alla quale
30:38lo Stato
30:39è per lui
30:40chi lo rappresenta
30:41in quel caso
30:421987
30:43i giudici
30:44della corte
30:45d'assise
30:45di Palermo
30:46si riuniscono
30:47per decidere
30:47con la benedizione
30:48di Michele Greco
30:49detto
30:50il papa
30:50della mafia
30:51io desidero
30:52fare
30:52un augurio
30:54io vi auguro
30:55la pace
30:56signor Presidente
30:57a tutti voi
30:58io auguro
30:59la pace
30:59perché la pace
31:01è la tranquillità
31:02e la serenità
31:03dello spirito
31:04e della coscienza
31:05è quella
31:07che figuriamo
31:08anche noi
31:08365
31:09condanne
31:102665
31:12anni di carcere
31:1319 ergastoni
31:14sentenze
31:18in gran parte
31:19confermate
31:20dalla corte
31:20di Cassazione
31:21nel 1992
31:22se questa volta
31:23non è finita
31:24con le solite
31:25assoluzioni
31:25per insufficienza
31:26di prove
31:26come era accaduto
31:27prima con quasi
31:28tutti i processi
31:29di mafia
31:29in gran parte
31:30è perché
31:31chi aveva parlato
31:32prima
31:32con carabinieri
31:33e polizia
31:34stava anche
31:34al processo
31:35dopo
31:35a confermare
31:36le accuse
31:37il maxiprocesso
31:45si è concluso
31:46con una serie
31:46di condanne
31:47definitive
31:47che Cosa Nostra
31:48e Totorina
31:49non vogliono accettare
31:50i corleonesi
31:56reagiscono
31:57ammazzando
31:57amici e nemici
31:58con una logica
31:59terrorista
32:00di tipo stragista
32:01bombe a Milano
32:02Firenze
32:02e Roma
32:03la strage
32:09di Capaci
32:10la strage
32:10di Via D'Amelio
32:11lo Stato
32:17reagisce
32:17con l'attività
32:18investigativa
32:19e con le leggi
32:20come il 41 bis
32:21il carcere duro
32:22che isola
32:23i mafiosi
32:23limitandone
32:24i contatti
32:25anche con i familiari
32:26chi la vince
32:38questa guerra
32:39perché ormai
32:40è di questo
32:40che si tratta
32:41una guerra
32:42senza limiti
32:43e senza regole
32:43i corleonesi
32:45di Totorina
32:45di Bernardo Provenzano
32:47ammazzano senza pietà
32:48uomini
32:48donne
32:49e bambini
32:49sulla base
32:50di un sospetto
32:51o di un istinto
32:51chi sarà
32:52la prossima vittima
32:53Gaspare Mutolo
33:04è un pezzo grosso
33:06Asparino
33:07come lo chiamano
33:07gli amici
33:08è un mafioso
33:09della famiglia
33:09di Partanna Mondello
33:10di Saro Ricobono
33:12ma soprattutto
33:13è l'autista
33:13di fiducia
33:14e i guardaspalle
33:15di Totorina
33:16verso la fine
33:18del 74
33:19mi chiama
33:20Salvatore Zina
33:21in via
33:22del Corsa dei Mille
33:23in un garage
33:25che aveva
33:25un certo
33:26Filippo Marchese
33:28e mi dice
33:30la cosa
33:30dice Gaspare
33:31ti dice
33:31te l'hanno comunicato
33:32che
33:33sì sì
33:34mi hanno comunicato
33:35che
33:35io sono a disposizione
33:37per qualsiasi cosa
33:38vabbè
33:39traffici di droga
33:41con il Medio Oriente
33:42attraverso bagagli
33:43di turisti cinesi
33:44compiacenti
33:45mai controllati
33:46partecipazioni
33:47negli appalti
33:48di palazzi
33:49e villette
33:50a Mondello
33:50sequestra di persona
33:52nel nord Italia
33:53Asparino
33:54fa un sacco di soldi
33:55era l'era
33:56dello champagne
33:57perché quando io
33:58andavo
33:58nel ristorante
33:59con delle persone
34:00quasi sempre donne
34:03diciamo
34:04pagavo sempre io
34:05e a tavola
34:06non si menteva niente
34:07non si menteva né vino
34:09né acqua
34:09ma si menteva
34:10soltanto champagne
34:11ma non ci sono
34:12soltanto lo champagne
34:14e i soldi
34:14nella vita di Asparino
34:16essere un pezzo grosso
34:17di Cosa Nostra
34:18essere il braccio destro
34:19di Saro Riccobono
34:20e l'autista di Dottori Ina
34:22significa
34:22saper usare le armi
34:24essere un cor leonese
34:25significa
34:26saper uccidere
34:27farlo bene
34:28e senza pensarci due volte
34:29fare un omicidio
34:31non è
34:31dopo la prima volta
34:33magari uno si può sentire
34:34un pochettino
34:35amareggiato
34:36non è
34:38però dopo uno
34:39ci prende il callo
34:40e non fa niente
34:41quello che si rimane male
34:44ci sono persone
34:45magari
34:46che ci viene dirigita
34:47e quando si strangola
34:49a una persona
34:50perché
34:51automaticamente
34:52uno
34:52vede
34:53attimo per attimo
34:54quella persona
34:56che va morendo
34:57insomma
34:57e i sintomi che dà
34:59ma
35:01io fortunatamente
35:02diciamo
35:03gli omicidi
35:04che ho fatto
35:04sono stati
35:06prima
35:07che diversi
35:08con
35:08con le armi da fuoco
35:10insomma
35:10soltanto uno
35:11con il coltello
35:13un certo
35:13l'era in cui
35:15l'era in cui
35:17diciamo
35:18dopo entra
35:20Salvatore Irrine
35:22e
35:23sperimentano
35:24l'acido
35:24cioè
35:27è ancora più brutto
35:28perché
35:28si vedono
35:29alle persone
35:30che vanno scomparendo
35:31piano piano
35:32ma prima ancora
35:34dell'acido
35:35e si usavano
35:36diciamo
35:36o delle porte
35:39briglie
35:41di
35:41attivo
35:43che vuole
35:43arrostire la carne
35:44perché il corpo umano
35:46cioè
35:47con il fuoco
35:49si brucia
35:49rimangono
35:51soltanto due
35:51due cose
35:52che non si bruciano
35:54credo che sia
35:55la mizza
35:56è un'altra cosa
35:58il rognone
35:59insomma
35:59poi
36:00Gaspari Mutolo
36:01finisce in carcere
36:02condannato nel
36:03maxiprocesso
36:04e da lì
36:04assiste a tutta
36:05quella mattanza
36:06morti ammazzati
36:07stragi
36:08vendette trasversali
36:09senza limiti
36:10e senza regole
36:11viene a sapere
36:12che forse
36:12verrà ammazzato
36:13anche lui
36:14quando uscirà
36:14per decorrenza termini
36:16ovviamente
36:17abbanerà da me
36:18questo pensiero
36:19che io potesse
36:20collaborare
36:22però
36:22sono così
36:23mia moglie
36:25capisce
36:25ma scusate
36:26ma
36:27questi polizotti
36:28che quei patti
36:29viene
36:29a con loro
36:30e a medici
36:31ma cosa
36:32stai combinando
36:32non ti preoccupare
36:34tu pensi
36:35io faccio
36:35qualche cosa
36:36male
36:36per noi
36:37io devo fare
36:38qualche cosa
36:39non si può
36:40continuare
36:41così
36:41salvatore cancemi
36:43invece
36:44membro della commissione
36:45di cosa nostra
36:46si pente
36:47dopo aver partecipato
36:48ad una riunione
36:48in cui
36:49totorina
36:50e leoluca bagarella
36:51elencano
36:52una lunga fila
36:52di nomi
36:53di persone
36:53da eliminare
36:54a cancemi
36:55scappa detto
36:56tra sé
36:56ma come
36:57proprio tutti
36:58li dobbiamo
36:58ammazzare
36:59totorina
37:00e leoluca bagarella
37:01si scambiano
37:01un'occhiata
37:02senza dire niente
37:03è solo una frazione
37:04di secondo
37:04ma cancemi
37:05sa che da quel momento
37:06è morto
37:07perché ha espresso
37:08un dissenso
37:09e adesso
37:10penseranno
37:10che di lui
37:11non ci si può più fidare
37:12così
37:13finita la riunione
37:14salvatore cancemi
37:15va direttamente
37:15dai carabinieri
37:16a collaborare
37:17quello che ha mancato
37:18in noi
37:19è completamente
37:21la fiducia
37:21verso la costituzione
37:23di cosa nostra
37:24che cosa nostra
37:25non era più
37:26una
37:27una
37:28una mafia
37:29dignitosa
37:30rispettata
37:31ma era una mafia
37:33soltanto
37:33ai tradimenti
37:36verso il proprio compagno
37:37la mafia parla
37:38è molto
37:38il numero di persone
37:40che decidono
37:41di collaborare
37:41e che vengono
37:42da Cosa Nostra
37:43dall'Andrangheta
37:44dalla Sacra Corona Unita
37:45dalla Camorra
37:46e anche da altre organizzazioni
37:48come per esempio
37:49la mafia del Brenta
37:50arriva ad un massimo
37:51di 1240
37:53in quegli anni
37:54428
37:55vengono da Cosa Nostra
37:57i pentiti
37:57devono portare
37:58il risconcio
37:59signor Presidente
38:00i pentiti
38:01non devono dire
38:02oppure lei
38:02viene a dire a me
38:03ma è più di uno
38:04che lo dice
38:05signor Presidente
38:05ma che cos'è più di uno
38:07che sono tutte a braccio
38:08e che sono gestite
38:09la prima legge organica
38:10che stende i benefici
38:11della collaborazione
38:12anche ai reati
38:13del 416 bis
38:14cioè l'associazione
38:15a delinquere
38:16di stampo mafioso
38:17è del 1991
38:18con la legge 82
38:22del 1991
38:24per chi parla
38:25fornisce notizie
38:26sull'organizzazione
38:27e i suoi delitti
38:27ed evita che ne vengano
38:29compiuti altri
38:30c'è l'esclusione
38:31dell'ergastolo
38:32forti riduzioni di pena
38:33programmi di protezione
38:34per collaboranti
38:35e parenti
38:36premi in denaro
38:37e un assegno
38:38di mantenimento
38:38è una legge
38:43che suscita da subito
38:44molte polemiche
38:45continuo a dire
38:46non mi sta bene
38:47perché noi siamo vittime
38:49e loro sono carnifici
38:51potranno essere collaboratori
38:52come volete
38:53servono
38:55non ho mai detto
38:56il contrario
38:57ma questa legge
38:59va cambiata
39:00sono in molti
39:01a non approvare la legge
39:02per esempio
39:03perché dare soldi
39:04a volte molti soldi
39:06a dei criminali
39:07a delle persone
39:08che hanno passato
39:09la loro vita
39:09a commettere reati
39:11ad ammazzare la gente
39:17e poi
39:18perché non mettere in galera
39:19chi se lo merita
39:20uno ruba
39:21ammazza
39:21mette le bombe
39:22poi si pente
39:23ed è come se non fosse
39:24successo niente
39:25anzi
39:25qualche volta
39:26quando esce
39:27ricomincia a commettere reati
39:29faccio l'esempio
39:31noi abbiamo avuto
39:32Di Matteo
39:33Balduccio Di Maggio
39:35contorno
39:38nel periodo
39:39dell'89
39:39cioè abbiamo avuto
39:40collaboratori
39:40che poi abbiamo pagati
39:42protetti allo Stato
39:43eccetera
39:44che poi sono venuti
39:45sul territorio siciliano
39:46a commettere nuovamente
39:48reati
39:48sotto protezione
39:50Balduccio Di Maggio
39:52per esempio
39:52mentre è sottoposto
39:53a programma di protezione
39:55organizza attentati
39:56contro i suoi ex rivali
39:57di San Giuseppe Iato
39:58cerca di taglieggiare
40:00un imprenditore toscano
40:01e cerca anche
40:02di mettere in piedi
40:03un traffico di stupefacenti
40:04Salvatore Contorno
40:14viene denunciato
40:15per ricettazione
40:16e spaccio
40:17dei stupefacenti
40:18mentre Gioacchino
40:19la Barbera
40:19che aveva collaborato
40:20sulla strage di Capaci
40:22alla quale
40:23aveva partecipato
40:23lui stesso
40:24viene ritrovato
40:25con un quantitativo
40:26di esplosivo
40:27che vorrebbe utilizzare
40:28contro i suoi ex avversari
40:30pentiti
40:31con licenza di uccidere
40:32così
40:32li chiama la stampa
40:34contraria
40:34alla legge
40:35sui pentiti
40:35gli incentivi
40:36diventero eccessivi
40:37venivano subito
40:39scarcerati
40:40venivano protetti
40:41scortati
40:42gli veniva dato
40:43un contributo economico
40:45certe volte notevole
40:46si muovevano
40:48con grandissima libertà
40:49al di fuori del carcere
40:50questo fatto
40:51disgustò
40:52alcune vittime
40:53della mafia
40:53che si trovarono
40:54in situazioni imbarazzanti
40:55si ritrovarono al cinema
40:56scortati
40:56seduti tranquillamente
40:57a guardarsi il film
40:58gente che
41:00l'anno prima
41:01o due anni prima
41:02aveva ucciso
41:03o sciolto nell'acido
41:05dei loro
41:06parenti stretti
41:07si approfittò
41:10di questi fatti
41:11di errori
41:12di superficialità
41:13di approssimazione
41:14nella gestione
41:15dei pentiti
41:15per montare
41:16una grande campagna
41:17contraria
41:18cosa nostra
41:20intanto
41:20continua a parlare
41:21anche i pezzi grossi
41:23anche i boss
41:24anche i corleonesi
41:25parla Giovanni Brusca
41:42boss di San Giuseppe Iato
41:44quello che prende
41:45il posto di Totò Riina
41:46a capo dei corleonesi
41:47dopo che Riina
41:48viene arrestato
41:48l'uomo che spinge
41:55il pulsante
41:55del telecomando
41:56che fa saltare in aria
41:57il giudice Giovanni Falcone
41:59e quelli che viaggiano
42:00con lui
42:00quando lo arrestano
42:04dopo una serie
42:05di ritrattazioni
42:06e tentativi
42:06di depistaggio
42:07collabora
42:08e si accusa
42:09tra le altre cose
42:10di 150 omicidi
42:11ordinati
42:12o commessi personalmente
42:13parla Antonino Giuffré
42:17boss del mandamento
42:18di Caccamo
42:19arricchitosi
42:20con gli appalti
42:20miliardari
42:21della zona
42:21dei Termini Merese
42:22braccio destro
42:23di Bernardo Provenzano
42:25i mafiosi
42:30parlano
42:31raccontano stragi
42:34omicidi
42:34estorsioni
42:35fanno i nomi
42:39di insospettabili
42:40e incensurati
42:40uomini di mafia
42:41svelano cuvi
42:43e nascondigli
42:44e portano
42:44alla cattura
42:45dei latitanti
42:46più ricercati
42:46come lo stesso
42:47Totò Rina
42:48parlano anche
42:51di vecchi misteri
42:52dei misteri italiani
42:53come la morte
42:53del presidente
42:54dell'ENI
42:54Enrico Mattei
42:55la scomparsa
42:59del giornalista
42:59Mauro De Mauro
43:00la morte
43:01del banchiere
43:02Roberto Calvi
43:03parlano di episodi
43:04della strategia
43:05della tensione
43:06come il golpe
43:07borghese
43:07la seconda ondata
43:10di pentiti
43:11parla anche
43:12di società civile
43:13di collusione
43:13di contatti
43:14parla di politica
43:15prima
43:16non l'aveva fatto
43:17certo
43:22Leonardo Vitale
43:23Giuseppe Di Cristina
43:24e prima ancora
43:25Salvatore D'Amico
43:26avevano accennato
43:27a certe cose
43:28però
43:29quelli erano
43:29altri tempi
43:30e loro
43:31stavano ancora a metà
43:32tra un collaboratore
43:33di giustizia
43:34e un confidente
43:34di polizia
43:35e anche dopo
43:38quando erano
43:38arrivati pentiti
43:39quando era arrivato
43:40Buscetta
43:41certi argomenti
43:42erano rimasti
43:42fuori dalla porta
43:43del magistrato
43:44Don Masino
43:45lo aveva detto
43:46chiaramente
43:47a Giovanni Falcone
43:48quando gli aveva
43:49chiesto dei contatti
43:50tra Cosa Nostra
43:51e la politica
43:51Giovanni Falcone
43:57poverino
43:58che in pace
43:59mi ha mai parlato
44:00io non avrei avuto
44:02il remore
44:02a parlare di politica
44:03se sarebbero
44:04stati suffragati
44:06da prove
44:06adesso però
44:07le cose sono diverse
44:08adesso sono gli anni 90
44:10ed è caduto
44:11il muro di Berlino
44:12la situazione politica
44:17internazionale
44:18è cambiata
44:19sta cambiando
44:19anche quella nazionale
44:20con la tempesta
44:21di Mani Pulite
44:22sta cambiando tutto
44:23e poi
44:30ci sono state
44:31le stragi di mafia
44:32la politica terroristica
44:33dei Corleonesi
44:34Cosa Nostra
44:36non ha più
44:36le coperture politiche
44:37di una volta
44:38ne sta cercando altre
44:39forse ne ha già trovate
44:40ma non è più
44:41come un tempo
44:42adesso si può parlare
44:43anche di politica
44:44dice Don Masino Buscetta
44:46e infatti
44:47il primo a parlarne
44:48è lui
44:48i politici
44:49sono stati
44:50del
44:51il condimento
44:55della mafia
44:56perché
44:58senza
45:01i politici
45:03difficilmente
45:04avrebbero potuto
45:06succedere
45:06tutte le cose
45:07che sono successe
45:08nella nostra terra
45:09nella mia terra
45:11sono tanti
45:12i pentiti
45:12che parlano di politica
45:13dopo Tommaso Buscetta
45:15fanno nomi importanti
45:16della prima
45:17e della seconda
45:18repubblica
45:18tra i quali
45:19il più grosso
45:20sicuramente
45:21è quello di Giulio Andreotti
45:22ma questa
45:23è un'altra storia
45:24che abbiamo già raccontato
45:25la reazione è arrivata
45:27quando
45:28gli interessi politici
45:30colpiti
45:30si sono coalizzati
45:33hanno approfittato
45:34di errori
45:35nella gestione
45:36dei pentiti
45:37errori che sono
45:38consistiti
45:39in privilegi eccessivi
45:40dati ai pentiti
45:42incentivi
45:42assolutamente
45:44sproporzionati
45:44nel febbraio del 2001
45:46dopo un lungo
45:47iter parlamentare
45:48viene approvata
45:49a larga maggioranza
45:50la nuova legge
45:51sui pentiti
45:52la legge
45:53mantiene
45:54le riduzioni di pena
45:55e l'assegno di mantenimento
45:57ma modifica
45:58la legge precedente
45:58in alcuni punti
46:00il pentito
46:03dovrà comunque
46:04scontare
46:05un quarto della pena
46:05la sua protezione
46:07durerà soltanto
46:08finché durerà
46:09l'effettivo stato
46:10di pericolo
46:11non importa
46:11se i processi
46:12sono ancora in corso
46:13accederà
46:14ai benefici
46:14di legge
46:15soltanto dopo
46:16che la sua collaborazione
46:17verrà ritenuta
46:18valida
46:18e inedita
46:19il pentito
46:20avrà 180 giorni
46:22per raccontare
46:22tutto quello che sa
46:23l'idea in sé
46:25astrettamente
46:26ha una sua logica
46:27però
46:28ecco
46:29e qui stanno i difetti
46:30non tiene affatto conto
46:32della realtà
46:33in cui ci muoviamo
46:35se un pentito
46:37e tutti i pentiti
46:38importanti
46:39sono così
46:40vengono da decenni
46:43in cui
46:44il commettere
46:45delitti
46:46omicidi
46:47estorsioni
46:48l'intrattenere
46:50rapporti
46:51di spicciolo
46:52meno spicciola
46:53o più alta
46:54corruzione
46:55o rapporti
46:56di scambio
46:57con esponenti
46:58della pubblica
46:59amministrazione
47:00costituiva
47:01il loro lavoro
47:02quotidiano
47:04com'è possibile
47:06credere
47:07che 40 anni
47:08di questo
47:09vissuto
47:10quotidiano
47:11possano essere
47:12ricordati
47:13e compiutamente
47:15riferiti
47:15nell'arco
47:16di 180 giorni
47:18altra modifica
47:19la legge
47:19il pentito
47:20è obbligato
47:21a dichiarare
47:22tutti i beni
47:23in suo possesso
47:23sia quelli di provenienza illecita
47:25che quelli di provenienza lecita
47:27lo stato
47:28in via cautelativa
47:29sequestra tutto
47:29norme necessarie
47:38per ristabilire la giustizia
47:40e ridurre gli eccessi
47:41dice qualcuno
47:42norme eccessive
47:43che di fatto
47:44scoraggiano la collaborazione
47:46dice qualcun altro
47:47così si eliminano gli sprechi
47:49così
47:50si toglie
47:50dalle mani
47:51dei magistrati
47:52un'arma importante
47:53giuste o sbagliate
48:01che siano le norme
48:02eccessive o necessarie
48:04negli anni successivi
48:05il numero
48:06dei collaboratori
48:06di giustizia
48:07dei pentiti
48:08non cresce più
48:09ma anzi
48:09cala
48:10tanto
48:11che sotto
48:11il programma
48:12di protezione
48:12dei 428
48:14pentiti
48:15di Cosa Nostra
48:15del 1996
48:17ne restano
48:18soltanto
48:18237
48:20nel 2007
48:21piano piano
48:28Cosa Nostra
48:29smette di parlare
48:30se i mafiosi
48:33pensano
48:34di appartenere
48:35ad una struttura
48:37che sta perdendo
48:38allora
48:40le collaborazioni
48:42si moltiplicano
48:43se pensano
48:45di appartenere
48:45ad una struttura
48:46che sebbene loro
48:47stiano in carcere
48:48può tutelargli
48:50meglio dello Stato
48:51e allora
48:52non si pentono
48:53Cosa Nostra parla
48:55e racconta
48:55di una quotidianità
48:56che è ancora più inquietante
48:57e pericolosa
48:58degli omicidi
48:59e delle stragi
49:00che quando avvengono
49:01ammazzano un sacco di gente
49:02un sacco di gente innocente
49:04ma testimoniano comunque
49:05della debolezza
49:06di un sistema
49:07la vera forza
49:08di Cosa Nostra
49:09è questo infilarsi
49:10in modo silenzioso
49:11e naturale
49:11ambientale
49:12nella vita di tutti i giorni
49:14come un virus
49:15come un gas
49:16la mafiosità
49:17avvelena tutto
49:18soprattutto
49:19la politica
49:20Io la mafia
49:21l'ho vissuta
49:22fin da bambino
49:23nel senso che
49:24Villa Bate
49:25è un paese
49:25assolutamente immerso
49:27in problemi di mafia
49:29storicamente
49:30molto fortemente
49:33connotato
49:34con una presenza
49:34di mafia forte
49:35Francesco Campanella
49:37per esempio
49:38è un ragazzo
49:39di 17 anni
49:40che vuole fare politica
49:41è intelligente
49:42brillante
49:43ambizioso
49:43vuole fare carriera
49:45vuole diventare qualcuno
49:46e allora
49:47si iscrive
49:48ai giovani
49:48dell'ADC
49:49che in quegli anni
49:50siamo all'inizio
49:51degli anni 90
49:51ma più o meno
49:52da sempre
49:53a Villa Bate
49:54che è il paese di Francesco
49:55sono il partito
49:56di maggioranza
49:56però
49:57a Villa Bate
49:58e anche nella famiglia
49:59Campanella
50:00c'è anche qualcos'altro
50:01la mia famiglia
50:03la mia persona
50:04è una famiglia
50:05onesta
50:05mio papà
50:06mia mamma
50:06anche i miei nonni
50:07sia materni
50:08che paterni
50:09erano abbastanza
50:11come dire
50:12lontani
50:13da questo ambiente
50:14seppur poi
50:15come
50:16in un paese
50:17ci si conosce tutti
50:18sia imparentati
50:19avevamo comunque
50:20vicinanze
50:21con persone
50:22che erano molto vicine
50:23ad ambienti mafiosi
50:24fa carriera in fretta
50:25Francesco Campanella
50:26entra nella corrente
50:28dell'allora ministro
50:29Calogero Mannino
50:30Totò Cuffaro
50:31lo nomina
50:32responsabile
50:33dell'ADC
50:33giovanile
50:34di Villa Bate
50:34ci sono le elezioni comunali
50:36e Francesco Campanella
50:38si candida in una lista civica
50:39collegata al suo partito
50:41ricordo che venne mio cugino
50:43Francesco Cottone
50:44figlio di uno degli avvocati Cottone
50:46e mi disse
50:47dice ma tu
50:48hai chiesto il permesso
50:50per candidarti
50:51e io
50:53rimasi
50:55anche lì stranito
50:56erano le prime esperienze
50:57ho detto ma il permesso
50:58è che io sono il segretario
50:59in un momento giovanile
51:00mi spetta il diritto
51:01andare in lista
51:01mi voglio candidare
51:02vado in lista
51:03no dice tu hai chiesto il permesso
51:05alla mafia
51:06Francesco Campanella
51:08chiede permesso alla mafia
51:09e lo tiene facilmente
51:10i suoi zii mafiosi
51:12sono pezzi grossi
51:13la sua famiglia
51:14ha legame con il greco
51:15Michele Greco
51:16il papa di Cosa Nostra
51:18Francesco fa carriera
51:26diventa presidente
51:27del consiglio comunale
51:28dove siedono anche
51:29altri come lui
51:30che hanno chiesto
51:31il permesso alla mafia
51:32e che adesso
51:33in cambio fanno favori
51:34stanziano soldi
51:35firmano delibere
51:36che sono quelle
51:37che vuole Cosa Nostra
51:38nell'interesse di Cosa Nostra
51:39e non
51:40nell'interesse dei cittadini
51:41io sono diventato
51:43mafioso
51:43senza accorgermi
51:44e credo che in Sicilia
51:47sono tantissimi
51:48le persone
51:48che diventano mafiose
51:49senza accorgersene
51:51perché
51:52è un susseguirsi
51:54di eventi
51:54così veloce
51:55soprattutto
51:56nell'ambito
51:57della politica
51:57e dell'imprenditoria
51:59che nel giro
52:00di pochi anni
52:01tu ti svegli
52:02e sei un mafioso
52:03e non lo sai
52:04sai quando
52:05io ho avuto
52:06la percezione
52:06di essere diventato
52:07un mafioso
52:08quando
52:09una volta
52:10deciso di collaborare
52:12mi sono seduto
52:12davanti ai magistrati
52:13e il dottor Pignatone
52:15mi fece la prima domanda
52:16e mi disse
52:17ma lei è un uomo
52:18d'onore
52:18ed è lì
52:21che io ebbi
52:21una titubanza
52:22a rispondere
52:23aspettai un paio di minuti
52:24e dissi
52:25e ho risposto
52:27come dire
52:30avendo in quel distante
52:31la consapevolezza
52:32di essere un mafioso
52:33perché ho detto
52:34se lei
52:34per uomo d'onore
52:35intende
52:36una persona
52:36affiliata
52:37quindi ritualmente
52:38affiliata
52:39così come ho letto
52:40nei giornali
52:40la mia risposta
52:41è no
52:42io non sono stato affiliato
52:45non ho avuto
52:45nessun rito di affiliazione
52:47se lei
52:48per uomo d'onore
52:49mafioso
52:50intende
52:50una persona
52:51che ha
52:51vissuto
52:52in questo contesto
52:53e con il mio agire
52:55quindi con i fatti
52:56che ho messo in essere
52:57nel mondo politico
52:58imprenditoriale
52:59e non
52:59ho agevolato
53:01l'organizzazione
53:02mafioso
53:02e quindi sono stato parte
53:03della famiglia mafiosa
53:04di Villabate
53:05devo dire sì
53:06e lì
53:06in quegli istanti
53:07mi sono reso conto
53:08di essere un mafioso
53:09è un mafioso
53:10Francesco Campanella
53:12e come tale
53:12esegue gli ordini
53:13della mafia
53:14anche più particolari
53:15come nel 2001
53:17quando si fa dare
53:18da un funzionario
53:19del comune di Villabate
53:20un documento
53:21di identità
53:21che eventualmente
53:23dovrà essere usato
53:23da un latitante
53:24che deve andare
53:25a far si curare
53:25all'estero
53:26in Francia
53:26perché è malato
53:28quel latitante
53:28ma soprattutto
53:29è Bernardo Provenzano
53:31che allora
53:31è il capo di Cosa Nostra
53:33e non può certo
53:33muoversi liberamente
53:35poi un giorno
53:36arriva la legge
53:37e Francesco
53:37viene arrestato
53:38in quel momento
53:39c'è stato uno strappo
53:41mi sono reso conto
53:42che stava crollando tutto
53:44e quindi hai
53:45il tempo
53:46per pensare
53:47e capisci
53:48che veramente
53:49hai fatto le cose drammatiche
53:50che hai bruciato
53:52la tua vita
53:52che non c'è nulla
53:54di positivo
53:55che potrà avvenire
53:56in futuro
53:56e quindi comincia
53:58un periodo
53:58un percorso interiore
53:59che va da gennaio
54:00a settembre
54:01non è un giorno
54:02sono nove mesi
54:03e ti assicuro
54:05che nove mesi
54:06non passano mai
54:08perché ogni minuto
54:09è pesantissimo
54:10perché tu ogni minuto
54:11rivivi tutto quello
54:12che hai fatto
54:13in 25
54:15in 30 anni
54:16della tua vita
54:16la mafia
54:17la mafia parla
54:18cosa nostra parla
54:19racconta la quotidianità
54:21del delitto
54:21e della corruzione
54:22i suoi rapporti
54:23con la società
54:24e con la politica
54:25però i pentiti
54:27cosa nostra che parla
54:28raccontano anche
54:29un'altra cosa
54:30raccontano
54:31le meschinità
54:32del sistema
54:33e dei suoi personaggi
54:34raccontano
54:35di un onore
54:36che c'è soltanto
54:36nei riti di iniziazione
54:38di uomini d'onore
54:39che in realtà
54:39sono uomini
54:39del disonore
54:40come li definisce
54:41il pentito
54:42Antonino Calderone
54:43esaltano
54:44una storia
54:45di amicizia
54:46di lealtà
54:47di valore
54:48e di virtù
54:49e poi invece
54:49raccontano
54:50una storia fatta
54:51di sospetti
54:51e di tradimenti
54:52di odi
54:53e di paure
54:54i pentiti
54:55raccontano i boss
54:56e parlano
54:57delle loro manie
54:58dei loro tic
54:59e dei loro viti
54:59è difficile
55:00dopo tutto quello
55:01che hai fatto
55:02tu parlare di te
55:03io posso dire
55:05oggi sono in grazia di Dio
55:06perché poi
55:07poi qualcuno
55:09può dire
55:10tutti quelli che sono morti
55:11i genitori
55:12i medici
55:12però
55:15se noi
55:16non togliamo
55:17queste persone
55:18che fanno queste cose
55:19si fa più fatica
55:21cioè
55:23se io non facevo
55:23questa scelta qui
55:24io ho due figli maschi
55:26questi
55:27per forza
55:28di cose
55:28entravano a far parte
55:30di Cosa Nostra
55:30a fare i mafiosi
55:31non si scappava mica
55:34Cosa Nostra
55:35parla
55:36e chi la sa ascoltare
55:37capisce
55:38che aveva ragione
55:39Giovanni Falcone
55:40quando diceva
55:41che la mafia
55:41è un fatto umano
55:42che ha un inizio
55:44una metà
55:44e una fine
55:45a fare i mafiosi
55:47a fare i mafiosi
55:48a fare i mafiosi
55:51a fare i mafiosi
55:52a fare i mafiosi
55:54a fare i mafiosi
55:54a fare i mafiosi
55:55a fare i mafiosi
55:55a fare i mafiosi
55:57Grazie a tutti.
56:27Grazie a tutti.
56:57Grazie a tutti.
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