A Roma, il caso antenne torna al centro del dibattito. Dopo mesi di proteste da parte dei cittadini, mobilitazioni nei quartieri e ricorsi al Tar, la maggioranza capitolina ammette: il regolamento approvato lo scorso settembre va rivisto e aggiornato. Tra i problemi principali, la rimozione del Piano di localizzazione degli impianti e l’assenza di criteri estetici per il mascheramento delle antenne, con i famosi comignoli finti comparsi sui tetti romani. Esponenti del PD e della lista Gualtieri chiedono ora trasparenza e un coinvolgimento effettivo dei municipi. L’assessora Lucarelli propone una lista di siti preferenziali nel patrimonio pubblico per evitare installazioni selvagge. La questione riguarda non solo la sicurezza e l’esposizione ai campi elettromagnetici, ma anche il decoro urbano in contesti storici e paesaggistici vincolati. Anche la validazione estetica obbligatoria entra tra le proposte. L’opposizione accusa: “La maggioranza boccia sé stessa dopo aver ignorato per mesi il parere dei cittadini”. Ora si lavora a un nuovo piano regolatore delle antenne per riportare ordine nel settore.