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  • 04/07/2025
MILANO (ITALPRESS) - L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centotrentacinquesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Ecopneus, e Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.
mrv/sat/gsl

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Novità
Trascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino, questa nuova puntata di Italpress Economy, come sempre,
00:15come nostra abitudine, le principali notizie di economia e di politica economica che riguardano
00:21questa settimana il nostro Paese. Continua anche nel primo trimestre dell'anno la crescita
00:30dell'occupazione in Italia. Il saldo tra assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi ha fatto segnare
00:37un incremento di 300 mila posti di lavoro nel settore privato. I contratti a tempo indeterminato
00:42sono cresciuti di 322 mila unità. I dati sono quelli dell'osservatorio IMSS sul mercato del
00:49lavoro. Nei primi tre mesi del 2025 si sono registrate 213 mila trasformazioni di contratti
00:55a tempo determinato, in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Aumentano del 10%
01:03le conferme dei rapporti di apprendistato al termine del periodo formativo. Al contrario,
01:09calano del 4,2% rispetto al 2024 le cessazioni. Stesso trend per le attivazioni di rapporti
01:17di lavoro incentivati che fanno registrare una flessione del 16%.
01:22L'indagine di giugno sulla produzione industriale delle grandi imprese associate a Confindustria
01:30evidenzia una sostanziale stabilità nelle aspettative rispetto al mese precedente. La
01:36quota degli intervistati, che crede che la produzione rimarrà stabile, è pressoché invariata
01:41rispetto a maggio, quando era del 67,6%. In calo la quota di chi si attende un incremento,
01:48cresce leggermente quella di coloro che attendono una contrazione. In media, nel secondo trimestre,
01:54le aspettative sono lievemente più caute rispetto al primo quarto dell'anno. Aumenta
01:59il numero di intervistati, che crede che la produzione rimarrà costante, compensato da
02:04una diminuzione degli ottimisti. Resta quasi inalterata la quota di imprese che attende una
02:09diminuzione. Gli industriali intervistati dal Centro Studi di Confindustria nel mese di
02:14giugno considerano domanda e ordini come i principali punti di forza a sostegno della
02:20produzione. Il saldo aumenta in modo significativo rispetto a maggio, salendo al 6,1% dal precedente
02:274,5%. Le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi
02:34tornano a essere favorevoli. In netto calo il mercato dell'auto a giugno. Secondo i dati
02:43forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate poco
02:47più di 132.000 vetture rispetto alle 160.000 dello stesso mese del 2024, con una diminuzione
02:54del 17,4%. I trasferimenti di proprietà sono stati oltre 439.000, un dato in aumento rispetto
03:02ai quasi 421.000 registrati a giugno 2024. Il volume globale delle vendite mensili ha
03:10riguardato per il 23,1% vetture nuove e per il 76,8% usate. Sul fronte della transizione
03:18energetica, a giugno si registra un lieve recupero di quota delle auto elettriche pure, che salgono
03:23al 6% rispetto al 5,1% di maggio. In termini assoluti i volumi di vendita sono però quasi
03:29dimezzati rispetto a giugno 2024, quando era stato fissato il click day per l'avvio degli
03:35incentivi. Secondo l'URAE il sistema non sta funzionando come dovrebbe. Senza una rete capillare
03:41e realmente operativa, il percorso di elettrificazione resterà incompleto e l'Italia rischia di restare
03:48il fanalino di coda in Europa.
03:52Ora come sempre nel nostro format, nel nostro racconto, lo sguardo sull'Europa e speriamo
03:59dopo tante puntate di aver contribuito a far conoscere quanto sia importante oggi l'Europa
04:05per l'economia nazionale, compreso ovviamente quella italiana. Sentiamo le novità della settimana.
04:10Via libera dalla Commissione europea al pagamento della settima rata del Piano Nazionale di Ripresa
04:18e Resilienza da 18,3 miliardi di euro. Secondo la valutazione di Bruxelles, l'Italia ha raggiunto
04:25tutti gli obiettivi previsti. Con la recente revisione tecnica, gli obiettivi programmati
04:30e conseguiti sono 64, suddivisi in 31 milestone e 33 target. Per il Presidente del Consiglio,
04:37Giorgia Meloni, con il pagamento della settima rata, l'Italia confermerà il primato europeo
04:42nell'avanzamento del Piano, con oltre 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al
04:4872% della dotazione finanziaria complessiva e al 100% degli obiettivi programmati nelle
04:54prime sette rate. Un lavoro che non è certo terminato e deve anzi continuare con la medesima
05:00determinazione per una nazione sempre più moderna, produttiva e competitiva. Tra gli obiettivi
05:06conseguiti figurano diverse riforme, come la legge sulla concorrenza, le misure per
05:11velocizzare i pagamenti della pubblica amministrazione e la revisione del servizio civile universale.
05:18Sul fronte degli investimenti, a quelli sulle infrastrutture energetiche, si aggiungono il
05:22potenziamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale,
05:28dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali e la riqualificazione di molte stazioni
05:34ferroviarie. Nelle decisioni di politica monetaria, il Consiglio direttivo della Banca
05:42Centrale Europea, oltre a tenere conto delle prospettive più probabili dell'inflazione e
05:47dell'economia, monitorerà anche i rischi e l'incertezza che le circondano. È una delle
05:52novità dell'aggiornamento della strategia della BCE. Secondo l'Eurotower, il contesto
05:57di inflazione resterà incerto e potenzialmente più volatile, con più ampie deviazioni dall'obiettivo
06:03del 2%. La prima riunione periodica di politica monetaria del Consiglio direttivo, che darà
06:09applicazione alla nuova strategia aggiornata, sarà quella del 23 e 24 luglio prossimi. La
06:15BCE valuterà con una cadenza regolare l'adeguatezza della propria strategia di politica monetaria.
06:21La prossima valutazione è prevista per il 2030. Secondo la Presidente della Banca Centrale
06:27Europea, Christine Lagarde, l'aggiornamento della strategia fornisce una base ancora più solida
06:32per condurre la politica monetaria e assolvere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi
06:38in un contesto sempre più incerto.
06:43Siamo subito dopo l'Europa al nostro focus. Oggi per motivi organizzativi, non in un dialogo
06:49diretto, ma il nostro Giuliano Zoppis ha realizzato per noi un editoriale sul tema di economia e di
06:56politica economica più importante della settimana. Sentiamo insieme.
07:00Oggi parliamo di Dazi. Sta entrando nel vivo la trattativa internazionale, nata dalla questione che
07:12nel corso del 2 aprile, Liberation Day, Trump fece con l'esposizione di quelle tabelle che
07:20indicavano la situazione nuova che gli Stati Uniti avrebbero applicato paese per paese sul fronte
07:26delle Dazi. È una cosa che ha provocato in immediato una crisi internazionale, un crollo
07:32dei mercati finanziari e un crollo dei mercati mondiali. Adesso si sta pensando a come intervenire.
07:39Ci sono diverse partite aperte. Gli Stati Uniti hanno chiuso la partita con l'Inghilterra,
07:45hanno chiuso la partita con il Vietnam, stanno trovando un punto di intesa probabilmente con la
07:50Cina. Ma la cosa ovviamente che ci riguarda e che ci interessa di più è la trattativa che si sta
07:55svolgendo in queste ore e in questi giorni con l'Unione Europea. Gli inviati di Bruxelles sono a
08:02Washington per trattare. Voglio ricordare che a differenza di altre partite, la partita che si gioca
08:09sui Dazi, quindi sul commercio internazionale, è una prorogativa piena dell'Unione Europea.
08:15I singoli paesi possono esprimere ovviamente il loro punto di vista, ma a trattare per l'Unione
08:20Europea è il governo di Bruxelles e in questo caso ovviamente il commissario incaricato.
08:26In stretto collegamento chiaramente con i ministri di tutti i paesi europei e con la von der
08:32Leyen, ma ovviamente la trattativa si svolge su questi binari. A che punto siamo? Praticamente
08:38stiamo ragionando, si sta ragionando sulla cosiddetta soluzione 10%. Cosa
08:45significa? Significa che l'Unione Europea, anche se non di buon grado, accetterebbe una
08:52situazione, adesso poi vedremo meglio come, di Dazi al 10%. Oggi come oggi siamo in una
09:00situazione in cui i Dazi sono molto più alti, in attesa di questo benedetto 9 luglio, data
09:06entro la quale si doveva risolvere questa partita, oltre la quale siamo di fronte a due
09:12scenari, uno molto negativo che potrebbe portare i Dazi verso l'Europa al 50% e un altro invece
09:18positivo con una possibile prologa o addirittura con delle trattative più dettagliate.
09:24Noi sappiamo comunque che non perdiamo soltanto noi, si ragiona per esempio sull'Italia, sull'Italia
09:30perderebbe circa lo 0,1-0,2% di PIL all'anno su una crescita peraltro prevista dello 0,6%,
09:36quindi certamente tanto. Certo, Dazi al 50% annullerebbero qualsiasi ipotesi di crescita,
09:43ma anche per gli Stati Uniti la situazione non è così brillante. Se i Dazi venissero
09:47pagati dai consumatori americani, si riaccenderebbe un'altra volta la spia dell'inflazione e quindi
09:53anche per una possibile discesa dei tassi di interesse da parte della Fed non se ne potrebbe
09:58più parlare. Che accade in questo momento? Accade sostanzialmente che l'Europa esporta
10:04negli Stati Uniti merci per 530 miliardi di Euro, con un surplus commerciale, con un avanzo
10:11rispetto alle importazioni, di circa 200 miliardi. Questo per quello che riguarda i beni. Per
10:17quello che riguarda invece i servizi, l'Unione Europea ha un deficit commerciale, cioè importa
10:23più che esporta, per 108 miliardi, ma messi nel complesso comunque il surplus totale dell'Europa
10:29è di 90 miliardi. Siamo comunque in presenza in una situazione in cui purtroppo la debolezza
10:35dell'Unione Europea, dell'Europa in generale è forte e quindi bisogna vedere come procederanno
10:40le cose. Quali sono gli scenari possibili? L'abbiamo accennato prima. Tassi reciproci del
10:4710% in questo momento sul 70% delle merci, di oltre il 50% su acciaio e alluminio, del
10:5525% su tutte le auto. Quindi in questo momento la situazione è abbastanza pesante, sotto controllo
11:02abbastanza pesante. Abbiamo comunque saputo, si sa, che nella trattativa sarà incluso un
11:09impegno europeo ad aumentare di molto le importazioni di gas, di cui è fatto dagli Stati Uniti e
11:15anche l'acquisto di armi, come sappiamo, dalla trattativa che si sta svolgendo per quello
11:20che riguarda la Nato. Quindi sappiamo che a questo punto ci sono delle armi che noi possiamo
11:26tirare fuori. L'Unione Europea di fronte a uno stallo potrebbe sicuramente impostare
11:31dazi analoghi nei confronti degli Stati Uniti, potrebbe colpire fiscalmente le cosiddette
11:38big tech, la Google, la Apple, Amazon etc. e potrebbe aumentare di più gli scambi commerciali
11:44iconare del mondo non gradite dagli Stati Uniti a cominciare dalla Cina. Quindi questa
11:50è la situazione attuale rispetto a una proroga che dovrebbe poter arrivare entro il 9 luglio,
11:56perché si sta ragionando anche su una situazione generica di darsi al 10% e poi di un'analisi
12:03più dettagliata voce per voce per quello che riguarda le singole partite. Per esempio
12:08la UE vorrebbe un accordo che toccasse direttamente una riduzione per quello che riguarda alcune
12:15materie come le bevande alcoliche, i semicondruttori, gli aerei e tante merci comunque importanti
12:22e comunque in primis l'acciaio e l'alluminio. In Italia lo scenario comunque anche al 10% non
12:29è roseo. Confindustria ha calcolato che con darsi al 10% si perderebbero nel 2026 20 miliardi
12:36di Euro di esportazione e ben 118 mila posti di lavoro. Quindi bisogna aprire assolutamente
12:42questi nuovi mercati e il Presidente di Confindustria l'ha detto chiaro, sarebbe fondamentale chiudere
12:49la trattativa con i paesi del Mercosur, che sono i paesi del Sud America, nei confronti
12:54delle quali c'è un potenziale di esportazione di circa 8 miliardi di Euro, quindi una cifra
12:59importante. Tutto questo è lo scenario che avvolge una trattativa che ci tocca direttamente
13:06come paese e direttamente come Europa, ma nel mondo le situazioni si accavallano, è
13:12di poche ore fa la bocciatura da parte di Moody's che è una delle principali agenzie di rating
13:18nei confronti dei cosiddetti debiti sovrani, cioè i debiti che fanno i paesi nella loro
13:24ufficialità governativa, quindi emissioni di titoli. Ed è arrivato Moody's a prevedere
13:31un calo di circa 0,3% della crescita in Europa e addirittura il dimezzamento della crescita
13:39negli Stati Uniti, quindi uno scenario globale molto preoccupante. Di fronte a tutto questo
13:46sappiamo che si intreccia molto il discorso dei dazi e della crescita con il livello dei
13:51tassi di interesse. Powell è sotto attacco ormai da mesi da parte di Trump, ha detto recentemente
13:58che senza i tassi la Fed, che è la banca centrale americana, avrebbe già ridotto i tassi di interesse,
14:06ma di fronte a questo rischio, cioè a un rischio di una potenziale inflazione in crescita,
14:10probabilmente non se ne può parlare. Cautela grandissima anche da parte della BCE, la BCE sta
14:16dicendo che dobbiamo vedere come evolve la situazione, addirittura con costi energetici
14:22che vanno giù, consumi che calano, corriamo il rischio addirittura di una deflazione, cioè
14:28di un aumento inesistente dell'inflazione e quindi di un'economia depressita. Come fare
14:35di fronte a un'economia depressa? Attuare misure che in qualche modo possano sostenere
14:40l'economia, quindi misure espansive e addirittura prevedere un periodo molto lungo di bassi
14:47tassi di interesse.
14:50Grazie al nostro Giuliano Zoppis, ora le novità del mondo dell'Hitec.
14:59Sono Hitec quasi quattro imprese manifatturiere su dieci che assumono lavoratori stranieri extra
15:04Unione Europea. È quanto emerge da un'indagine di Union Camere Centro Studi Tagliacarne su un
15:10campione di 4.500 aziende manifatturiere e dei servizi con addetti compresi tra 5 e
15:16499. Il 40,2% delle imprese che ricorre al mercato del lavoro al di fuori dell'Unione
15:23Europea appartiene ai settori ad alta tecnologia. Nei servizi invece, poco più del 36%, opera
15:30nei settori a bassa intensità tecnologica. Come per gli altri settori, anche nell'Hitec
15:36è la difficoltà di trovare lavoratori italiani a motivare le imprese a cercare personale straniero
15:42fuori dall'Unione Europea, a seguire la mancanza di giovani derivanti dal callo demografico,
15:48migliori competenze tecniche da parte dei lavoratori stranieri e solo marginalmente il minore costo
15:54del lavoro. Sono soprattutto le imprese del nord-est a ricorrere a stranieri per fare fronte
16:00i loro piani di assunzione. A trainare sono Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia
16:06Giulia.
16:09Siamo nel nostro format al momento dell'intervista, dell'incontro, del ritratto che c'è sempre
16:14per farvi conoscere chi opera nel mondo economico, nelle sue varie sfaccettature. Oggi
16:21ci siamo venuti a trovare negli studi di Milano, la ringraziamo, la dottoressa Giuseppina
16:26Carnimeo, come abbiamo provato prima, nome e cognome, stavo sbagliando il nome, però
16:31l'ho detto alla fine bene, direttore generale Ecopneus. La prima domanda, lei non ha visto
16:38la prima puntata, quando ho fatto la prima introduzione ho promesso, poi glielo ho parlato
16:42prima nel Fuorionda, di essere chiaro, di spiegare le sigle, cosa c'è dietro le sigle,
16:47le associazioni, gli uomini, il mandato. Diciamo che parliamo di economia circolare oggi, sostanzialmente
16:56di sostenibilità industriale, così do il tema, ma cosa fa Ecopneus?
17:00Sì, noi lavoriamo proprio nel campo dell'economia circolare, perché noi siamo uno dei principali
17:06consorsi istituiti per legge e costituiti proprio dai principali produttori e importatori di
17:13pneumatici che operano sul mercato italiano. Cosa significa? Loro hanno dovuto costituire
17:17questo consorzio, quindi noi Ecopneus, che siamo senza fine di lucro, perché l'articolo
17:22228 del testo unico ambientale, ora senza dare troppi dettagli, ma lì anche perché
17:27mi ho chiesto io di spiegare missione e struttura, questa è la cornice normativa in cui ci inseriamo,
17:36che ha fatto obbligo ai produttori e importatori di farsi carico della gestione del fine vita
17:42del prodotto immesso sul mercato, questo sulla base di un principio chiave che è quello
17:47della responsabilità estesa del produttore, cosa significa? Che ogni produttore che mette
17:51sul mercato un prodotto, in questo caso il pneumatico immesso sul mercato, deve anche
17:57occuparsi del fine vita, come lo fa? Costituendo delle società consortie e dei consorsi come
18:02appunto Ecopneus e noi appunto rappresentiamo questa responsabilità dei principali produttori
18:07e importatori e ci occupiamo di tracciare, di raccogliere, di trasportare e di avviare
18:12al recupero i pneumatici quando terminano la loro vita utile, quindi diventano un rifiuto
18:18ma che poi torna una nuova vita e quindi diventano poi una materia preziosa, quindi il fine ultimo
18:24nostro non è tanto essi la raccolta, ma è un mezzo la raccolta, la raccolta è il mezzo
18:29perché il fine ultimo l'obiettivo è proprio quello di avviare al recupero e al riciclo
18:33un materiale prezioso come la gomma riciclata, si dicono pneumatici fuori uso, PFU, la sigla
18:39mi ha anticipato perché avevo trovato questa cosa, ma è un pugno nell'occhio, però l'avevo
18:43già tradotto, vede come è stato io, era andata a vedere PFU, se lo trovate vuol dire
18:47pneumatici, fine, uso, fuori uso, è corretto, è semplice, sì sì sì, esattamente, cioè
18:52termina la sua vita utile sulla vettura e ricordiamo che poi il pneumatico è fondamentale
18:59in termini di sicurezza proprio della vettura e della guida, però una volta terminata questa
19:04sua vita utile, una volta raccolto, trasformato e recuperato, la cosiddetta gomma riciclata
19:11da pneumatico fuori uso ha innumerevoli altre applicazioni.
19:15Finiamo ancora un po' la parte del raccolto identitario, diciamo così, la struttura come
19:20funziona, quante stelle avete in Italia, quante persone lavorano con voi, poi giustamente
19:24parliamo pure un po' di lei, io ho chiesto a lei come ci è arrivata qui, che percorso ha
19:28fatto perché è interessante, vedete, vogliamo conoscere pure un po' le persone che vengono,
19:31se no uno dà un nome e un cognome, poi rivederci, no?
19:35Allora le racconto prima di Ecopneus, magari le racconto di me, come dicevo appunto Ecopneus
19:40noi siamo uno dei principali consorsi perché l'articolo 228 che prima nominavo, che appunto
19:46ha disciplinato questo principio della responsabilità estesa ai riproduttori nel settore dei pneumatici
19:51e ci sono diversi soggetti obbligati come Ecopneus e quindi rappresentano tutti i vari produttori
19:58importatori, tenga conto che in Italia stiamo parlando di circa 400 mila tonnellate di pneumatici
20:04fuori uso come sistema nazionale generale italiano e a gestire questa torta, chiamiamo questa
20:10quantità, ci sono più soggetti obbligati, più società consortili come Ecopneus, noi
20:14rappresentiamo i principali, i più grossi sia come proprietori come importatori, lo facciamo,
20:20tutto il sistema è finanziato attraverso il cosiddetto contributo ambientale, cosa significa?
20:26che quando il cittadino va a cambiare la gomma, quindi nel mercato del cosiddetto ricambio,
20:31quindi prende la gomma nuova, il pneumatico nuovo e lascia il pneumatico usato che quindi
20:37diventa rifiuto, nell'acquisto del nuovo pneumatico in fattura viene proprio indicato
20:42il cosiddetto contributo ambientale che è quell'impegno economico che arriva a noi consorsi
20:47con cui gestiamo tutta la filiera, tutte le varie attività, quindi è un impegno, un piccolo
20:52sforzo che si chiede al cittadino ma che sa che è rivolto ed è destinato proprio a
20:57una gestione efficiente e un'economia circolare del pneumatico, esattamente, questo è un
21:02po' il concetto.
21:03E lei come ci è arrivata a fare questo bellissimo lavoro?
21:06Io ci sono arrivata, ma fin dall'inizio, dopo una laurea economia ho deciso di sperimentarmi
21:13nel mondo dell'ambiente e della sostenibilità, parecchi anni fa quando si è cominciato a parlare.
21:19Quando non andava di moda, esattamente, le prime politiche ambientali…
21:23Lo dico un po' parlatoriamente, perché se ne parla tanto di queste idee, io qui spesso
21:26ho affrontato figure come la sua e anche degli intellettuali che fanno comunicazione economica,
21:32faccio questa breve parentesi, poi la lascio finire, sono termini importanti, però adesso
21:37sono quasi abusati e le parole abusate, io sono un vecchio filosofo del linguaggio, perdono
21:42le loro semantiche, perdendo le loro semantiche prendono lo scopo, questa è la mia idea, bisogna
21:46di dare alle parole la loro funzionalità e le dobbiamo togliere dal mainstream se ci
21:50sono finito troppo, poi se non ci sono è sbagliato, ma sbagliato ci sia anche troppo,
21:54questo è giusto per chiudere.
21:55Ma guardi, mi trova pienamente d'accordo, è vero il tema…
22:01Quando non era ne moda, sono entrata nel mondo con massima di sostenibilità nell'ambiente
22:07alla scuola Sant'Anna e quindi poi sono entrata in questo settore, occupandomi di politiche
22:11ambientali, di due diligence, di consulenza, fino a poi ero anche nel mondo del consorzio
22:18di riciclo dell'imballaggio in alluminio e adesso nel mondo del consorzio di riciclo
22:21dei pneumatici, quindi mi occupo di cosiddetti EPR, dei sistemi di responsabilità estesa.
22:25Senta, voi fate anche nella vostra missione, avete anche la missione della formazione e
22:30quella della comunicazione, poi veniamo alla prossima tante, l'idea comunque di far conoscere
22:35agli altri, per questo cercate di sfruttare del potere mediatico degli eventi, che cosa
22:41fate e qual è il senso di quello che fate, ma io parto dalla formazione, perché la formazione
22:46è molto importante.
22:47Molto importante, ma in realtà è qualcosa che ce lo chiede la legge anche, perché
22:51quando citavo sempre quell'articolo, in realtà è quando dicevo il principio della
22:55responsabilità estesa del produttore, quindi abbraccia l'intera filiera, quindi dalla progettazione
23:01all'ecodesign all'informazione, alla comunicazione, cioè noi con cui il contributo ambientale
23:05infatti dobbiamo finanziare non solo la parte operativa, cioè la raccolta e il trasporto
23:10come dicevo prima, ma anche proprio l'informazione e la comunicazione, sensibilizzare il cittadino,
23:15le istituzioni, la comunità sul valore del materiale, sul valore di un comportamento
23:22etico, quindi facciamo molta comunicazione e dobbiamo valorizzare questo materiale, formazione
23:27significa principalmente ai nostri operatori, quindi a chi raccoglie, a chi collabora con
23:34noi nelle varie attività, quindi per informare in termini di qualità del servizio, nel servizio
23:40di raccolta, del servizio di trasporto, dei punti di generazione, noi li chiamiamo, sono
23:45i gommisti, le officine, quindi che poi sono coloro che generano e che producono il rifiuto,
23:50è lì che si produce il rifiuto, cioè il pneumatico fuori uso, che io tendo sempre più
23:55a non usarla questa parola, io tendo a non parlare di gestione del rifiuto, ma di gestione
23:59del materiale effettivamente, per superare un po' quell'approccio.
24:02Allora abbiamo spiegato questo, anche naturalmente il rifiuto era un'idea passiva, con la linea
24:08circolare si rifiuta di usare il rifiuto, lo vedo come un elemento attivo di un meccanismo
24:12nuovo, se l'ho detto male, forse l'ho detto meno popolare.
24:15No, no, no, ma è così, parlando appunto con gli operatori per far passare questo concetto,
24:21quindi anche la formazione in termini del ruolo che ogni attore della filiera ha, quindi
24:27mi sta nel fare le richieste, nell'indicare in fattura, i trasportatori, gli operatori,
24:33nella raccolta, nel rispettare le sequenze, le istituzioni con cui collaboriamo, i ministeri,
24:39le associazioni, quindi c'è una formazione nella comunicazione, mi passi questo brutto
24:43termine a 360 gradi, ma insomma è così, perché il settore dell'economia circolare
24:49è un settore sistemico, non è one to one, non è a soggetto singolo, quindi coinvolge necessariamente
24:56più soggetti, sì.
24:57E riguarda la comunicazione?
24:59Riguarda la comunicazione facciamo diversi eventi, un evento particolare, l'abbiamo fatto
25:03di poco perché è recente, non meno questo, a parte varie frequentazioni a fiere, allestimenti
25:09vari, molto interessante e particolare è stata, per esempio, abbiamo partecipato ad aprile
25:13alla Design Week, questo qui a Milano, abbiamo contribuito a questo evento di Via Solferino
25:1828, quella di Corriere della Sera, Living, Abitare, perché ci è piaciuta l'idea di partecipare,
25:24dare il nostro contributo alla visione della città paradiso dell'architetto Cucinella,
25:29quindi abbiamo voluto far vedere come la gomma riciclata da PFU possa effettivamente contribuire
25:35a progetti di rigenerazione urbana, perché magari uno vede, sa, questo pneumatico nero,
25:40brutto, sport, invece.
25:41Ma lì aveva una forma, un allestimento estetico, disegno, quindi si è andato non a un'utilizzazione
25:47solo ambientale, ma anche una forma che ha prodotto, diciamo, un'arte.
25:51Sì, esatto, abbiamo fornito delle sedute, dei cubotti, delle sedute, anche delle pavimentazioni
25:57in gomma riciclata, l'abbiamo chiamato il Green Lounge di Ecopneus, che in questa installazione
26:02in Via Solferino la gente poteva appunto sedersi, accomodarsi, c'era una pavimentazione
26:06con il gioco della campana presente, e questo perché effettivamente una delle applicazioni
26:11sono proprio i parchi di giochi, in termini di sicurezza, quindi abbiamo voluto proprio far
26:17sperimentare con mano come la gomma riciclata potesse partecipare a questi allestimenti
26:23e quindi avrei la possibilità di coniugare la sostenibilità con quella che è anche estetica
26:27e funzionalità, non solo leva ambientale, ma è molto altro in realtà.
26:32Certo, questo può diventare design e forma, come dice lei, innovazione dei materiali, questo
26:38ci dice come da un oggetto che una volta si poteva anche buttare e che sarebbe nella visione
26:44ambientale, ambientalistica di oggi, anche un qualcosa di drammatico, no?
26:49Perché è un oggetto pesante, ne penso che abbiamo intervistato chi fa il suo stesso lavoro
26:53anche con le pile, con i materiali elettrici, le batterie, pensiamo anche a quello che è
26:58Sono dei materiali preziosissimi.
26:59Sono dei materiali complicatissimi, ma il loro sbattimento tradizionale significerebbe buttarli
27:04dove? Con qua i danni per l'ambiente, invece questo materiale può ritornare, poi ne parliamo
27:10anche per le bottiglie d'acqua, ne abbiamo parlato per tante cose, può ritornare una vita,
27:14ma una vita che è quasi imprevedibile, se pensavo ci sono stato sopra, sono andati
27:19in macchina, uno non deve pensare solo a un riutilizzo, un riciclo, la parola esatta di
27:24tipo riproporzionale, ma anche un riciclo in altri mille possibilità, questo secondo me
27:29forse è la grande novità, no?
27:30Esatto, è proprio una trasformazione, come dice lei, magari uno non lo sa che laddove sta
27:35camminando, laddove sta giocando a padel, laddove sta giocando a tennis, quelle superfici
27:41sono fatte con la gomma riciclata proveniente dal suo pneumatico, non sa che nella sua casa
27:46magari c'è un isolante acustico derivante dalla gomma riciclata o gli asfalti, adesso
27:52per fortuna abbiamo una nuova normativa proprio di criteri ambientali minimi che richiedono
27:57nei progetti di esecuzione e di manutenzione delle strade, delle strade più durature e
28:03con delle prestazioni acustiche ottimali e grazie proprio agli asfalti modificati con polverino
28:09da gomma, sono queste delle prestazioni che possono essere garantite proprio per riduzione
28:13del rumore, maggiore aderenza, minore formazione di buche, significa ovviamente anche strade
28:19più sicure, significa minori interventi di manutenzione per le pubbliche amministrazioni
28:23e quindi minori costi, per cui abbiamo sì benefici sociali perché magari degli spazi urbani più
28:31vivibili, più sostenibili, più sicuri e benefici economici anche, pensiamo appunto ai risparmi
28:36in termini di manutenzione, risparmi in termini di riduzione di altre materie prime, vergine
28:42quindi il riutilizzo di nuovi materiali, per cui dico spesso che per noi è facile parlare
28:48di sostenibilità perché la facciamo, per cui bisogna andare avanti e oltre nel senso
28:55di far comprendere che non è solo una leva ambientale, perché la leva ambientale è intrinseca
29:00in quello che facciamo, ma in realtà è molto di più che proprio una leva economica
29:04e sociale, con tutto ciò che ruota intorno.
29:07Le faccio due o tre domande di tipo generale, se lei accetta di viaggiare un secondo con
29:11me, al di là del suo specifico, ma non so niente di drammatico, io ne ho parlato perché
29:15mi hanno invitato dei consorsi e ho scoperto che l'Italia è un'eccellenza europea, per esempio
29:21per l'economia circolare dalla carta, voi da questo punto di vista come vi collocate in Europa?
29:26Allora noi come nel settore, diceva benissimo, ma è vero l'Italia è un'eccellenza nel
29:32settore del riciclo e del recupero, diceva ultimamente proprio la commissaria europea all'ambiente
29:37e ci faceva i complimenti, tenga conto che dall'ultimo rapporto l'Europa, l'Italia…
29:42Anche questo va detto?
29:43Sì sì, assolutamente va detto, perché molto spesso ci si soltanto lamenta un po' delle
29:47critiche e facciamo fatica a riconoscere anche le nostre eccellenze, infatti abbiamo un tasso
29:52di recupero del 92% in Italia contro una media europea del 58%, questo in termini generali
29:58di tutti i rifiuti urbani e speciali. Nel nostro settore, in Italia siamo al 95% della raccolta
30:05dei pneumatici fuori uso, quindi assolutamente molto ben posizionati, quindi siamo in eccellenza
30:10anche da questo punto di vista. Rappresentiamo, ripeto, il Copneus fa parte di un insieme di
30:16altri soggetti che operano nel settore, pur essendo il più grande e abbiamo sempre raggiunto
30:22i nostri target di legge e anche superati, quindi tenga conto che per legge ogni soggetto
30:27deve recuperare una quantità di pneumatici fuori uso pari a quello che è stato immesso
30:32nel mercato di ricambio l'anno precedente dei propri soci. Noi non solo abbiamo raggiunto
30:36quell'obiettivo, ma siamo andati sempre oltre, quindi superando il nostro target, nel 2024 abbiamo
30:41fatto il 110% rispetto al nostro obiettivo. Questo perché abbiamo sempre risposto alle
30:46richieste e anche un po' di interventi straordinari da parte del Ministero dell'Ambiente a cui
30:52dobbiamo rendere conto. Ricordiamoci appunto che stiamo sotto questo cappello.
30:56Ecco, lei insomma, era l'ultima domanda, volevo sapere se per fare tutto questo e per
31:01meritarsi questi complimenti, perché io non lo sapevo, ma l'ha detto, quindi facciamo i complimenti
31:06a lei in quanto rappresentante di una struttura, ma quindi anche una filiera. Ma è tutta la
31:09rete, tutta la filiera, assolutamente sì. La filiera, anche le altre filiere, però
31:13lei è importante, eccetera. Volevo sapere se c'è un cambiamento culturale, quindi in basso
31:19a valle, e se c'è un cambiamento politico in alto, diciamo, a monte.
31:26Bella domanda e la ringrazio, perché è una bella opportunità. C'è un cambiamento e c'è
31:31un cambiamento ancora da fare, perché poi il cambiamento, quello che spesso dico è anche
31:36un principio darwiniano, quello della sopravvivenza, che è la capacità di adattamento al cambiamento
31:40sostanzialmente. E sappiamo bene che stiamo vivendo in un contesto, degli scenari abbastanza
31:46dinamici e complicati, per cui bisogna avere questa capacità di adattamento. C'è un cambio
31:52culturale, c'è una spinta dal basso da parte di cittadini, da parte sociale, sempre più
31:59attenta a queste tematiche circolari, ma vanno informate e formate correttamente, come giustamente
32:04diceva lei, affinché poi le scelte siano correttamente orientate. C'è anche un cambio
32:09politico, ma credo che ci sia bisogno anche di un po' più di coraggio, da questo punto
32:15di vista. Cioè riconoscere effettivamente che, come dicevo prima, che la leva della circolarità
32:20è effettivamente anche una leva di competitività industriale, cioè se in questo momento ci sono
32:25delle difficoltà, è proprio lì che bisogna spingere per superare queste difficoltà.
32:29Quindi ricerca e sviluppo affinché il riciclo sia sempre più competitivo, quindi superare
32:34anche delle chiusure culturali davanti a determinate tecnologie di riciclo, che uno quando pensa
32:40a riciclo dei rifiuti scatta sempre un po' la difficoltà, il classico termovalorizzatore.
32:48Quindi far superare questa resistenza culturale spingendo invece proprio sulla leva di circolarità
32:55e di benefici economici, ambientali, occupazionali e quant'altro. C'è bisogno di normative
33:00per sviluppare il mercato delle materie prime e seconde, il mercato della libera circolazione,
33:05lo diceva anche Draghi nel suo rapporto alla Commissione europea, proprio di valorizzare
33:08di armonizzare le norme su questi materiali, materie prime e seconde e quindi è un tema
33:16probabilmente sì di coraggio o di incentivi economici, sempre in termini di riciclo più
33:21competitivo, di efficienza energetica. Però il percorso è instradato, molte cose non sono
33:28state fatte, anche se penso all'ultimo New Deal, ci sono delle politiche europee, vanno
33:36sostenute e implementate. Io la ringrazio, penso di aver fatto un quadro
33:41chiaro, non so se vuole aggiungere qualcosa, mi è rimasto qua nella testa e quel breghino
33:48non me l'ha fatta dire, oppure se abbiamo ancora un minuto per dirlo, se c'è qualcosa
33:52che non abbiamo affrontato, il progetto futuro, una cosa che qui tiene, uno sviluppo a breve
33:56termine che magari vuole realizzare a tre mesi, senza parlare solo di cultura generale.
34:02No, guardi che sono contenta nel senso di aver potuto contribuire e dare questa informazione
34:09che è fondamentale. Noi ci teniamo proprio a sottolineare quello che è l'impegno del
34:15valore del materiale che gestiamo, con l'efficienza come diceva Lea di una rete e di una filiera
34:23che funziona, a fianco di un ministero che è attivo e molto attivo in questo momento,
34:28è partito anche ultimamente il registro nazionale dei produttori per tracciare l'immissione
34:33sul mercato e per tracciare tutto quanto, quindi è un tema veramente sistemico, di responsabilità
34:40dei propri ruoli. Assolutamente, io la ringrazio, grazie
34:43alla dottoressa Giuseppina Carnimeo, ho imparato il suo nome e cognome, direttore generale
34:49Sì, Diego Peneus.
34:50Questo io l'ho fatto dire a lei, insomma si fa sempre anche nei giochi, insomma, va
34:54bene. Grazie ancora, mi sembra che abbiamo affrontato temi davvero molto importanti, quando
34:59vuole, per fare un fall check, un tagliando di come vanno le cose, noi siamo sempre qui
35:03a disposizione, perché lei ha detto una cosa giusta, è un meccanismo di transizione,
35:08un meccanismo di viaggio in cui bisogna fare tutti insieme tante cose, ognuno dal proprio
35:12punto di vista. Ma al fine ultimo, insomma, quello della sostenibilità ambientale, nella
35:18sostenibilità economica e per migliorare la vita di tutti noi che abitiamo questa
35:22terra e conviviamo insieme in una società. Questo mi sembra più o meno il valore di
35:28quello che lei ha detto oggi. Grazie ancora, le auguro un buon lavoro, ci vediamo insieme
35:31nel servizio che c'è ogni settimana, sulle novità di un mondo, anche quello è una filiera
35:35interessante per la nostra economia, che è la filiera dell'agri-food. Vediamo.
35:42L'Italia registra una crescita della produzione del vino che supera i 43 milioni di ettolitri
35:48per il 2024, per una superficie pari a 728 mila ettari. A differenza del quadro mondiale,
35:55caratterizzato non solo da una diminuzione della produzione a causa di condizioni climatiche
36:00avverse e da una contrazione dei consumi nei principali mercati, l'Italia migliora. Tra
36:06tutti i primi sette vigneti globali, quello italiano è l'unico in crescita, posizionando
36:11così la penisola quale primo produttore mondiale di vino nel 2024. Lo riferisce a
36:17GEA, Agenzia per le erogazioni in agricoltura. La ricchezza del settore vitivinicolo italiano
36:22si traduce anche in 528 riconoscimenti di OPGP, la maggiore in Europa. L'Italia vanta
36:30il 75% del vitigno nazionale, coperto da 80 coltivazioni autoctone, superando di gran lunga
36:37il portogallo, la francia e la spagna. E' tutto per questa puntata, molto ricca come
36:45sempre, molto aggiornata, puntuale per tutti voi che ci seguite. Allora appuntamento alla
36:51prossima settimana, noi saremo come sempre presenti di venerdì, il giorno della nostra
36:57pubblicazione. Grazie per averci seguito, arrivederci.
37:07Grazie per averci seguito, arrivederci.

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