- 23/05/2025
ROMA (ITALPRESS) - L’economia e la finanza a portata di tutti. Nella centoventinovesima puntata di Italpress Economy, Claudio Brachino intervista Sergio Marchi, direttore generale di Ismea, e con Giuliano Zoppis affronta i principali temi economici del momento.
sat/azn/gsl
sat/azn/gsl
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino, nuova puntata di Talpress Economy Italia, come sempre nel
00:16nostro format, nel nostro racconto delle principali notizie di economia della settimana in testa,
00:23Dazzi PMI Turismo, vediamo.
00:30Le stime preliminari per il primo trimestre 2025 indicano per l'Italia una crescita dello
00:350,3% rispetto all'ultimo del 2024 e quanto emerge dal rapporto annuale dell'Istat. L'andamento
00:43dei mercati esteri è fonte di forte incertezza sulle prospettive di crescita per gli effetti
00:49dei Dazzi non ancora pienamente attuati dagli Stati Uniti di Donald Trump. Per l'Italia
00:54la previsione dei principali organismi nazionali e internazionali è di una diminuzione del
00:59ritmo di crescita del 2025, ma l'esito dipenderà anche dall'evoluzione della domanda interna
01:05di consumi e del potere di acquisto delle famiglie, nei primi mesi di quest'anno penalizzati
01:10dalla ripresa dell'inflazione e dall'evoluzione degli investimenti pubblici e privati. Nel
01:152024 il numero di occupati è continuato ad aumentare sensibilmente, ma ad un ritmo inferiore
01:21a quello dell'anno precedente. L'Italia resta il paese con il tasso di occupazione tra i
01:2515 e i 64 anni più basso d'Europa, soprattutto a causa dei livelli inferiori di partecipazione
01:31e occupazione di giovani e donne. Nel 2024 oltre un quinto della popolazione residente
01:37in Italia era a rischio di povertà. In mezzogiorno resta l'area più esposta al rischio di esclusione
01:43sociale. L'incidenza raggiunge il 39,8 per cento nel sud e il 38,1 per cento nelle isole.
01:51La burocrazia rappresenta un vero e proprio nemico invisibile che pesa sul sistema delle
01:58PMI, drenando almeno 80 miliardi di euro all'anno. E' un fardello che schiaccia soprattutto
02:04le micro-imprese, costrette ad estregiarsi tra moduli da compilare, documenti da produrre,
02:09timbri da apporre e file agli sportelli pubblici. E' quanto rileva l'ufficio studi della CGA.
02:15I tempi medi per il rilascio di permessi e autorizzazioni in Italia da parte della
02:20pubblica amministrazione restano tra i più elevati d'Europa. Di conseguenza a pagare
02:25il conto sono le aziende che sottraggono tempo prezioso e risorse economiche fondamentali
02:30alla loro attività produttiva. Dal confronto con gli altri paesi emerge che la pubblica
02:35amministrazione in Italia sconta dei differenziali di inefficienza preoccupanti. Secondo una recente
02:41indagine condotta dalla Banca europea degli investimenti, il 90% delle imprese della
02:46penisola ha dichiarato di avere del personale impiegato per adempiere agli obblighi normativi.
02:51Se in Francia il dato si è attestato all'87%, in Germania è sceso all'84 e in Spagna all'82.
02:59Nel periodo di massima occupazione i lavoratori dipendenti da aziende turistico ricettive
03:06sono oltre 430.000, con un incremento di circa il 5% rispetto all'anno precedente. Di questi
03:13quasi 245.000 sono lavoratori stagionali, in aumento del 2,2%. E' quanto emerge da
03:20un rapporto di federalberghi. Il settore turistico ricettivo rappresenta un pilastro fondamentale
03:25dell'economia italiana, non solo per il contributo al PIL nazionale, ma anche per il ruolo centrale
03:31che svolge nella creazione di occupazione. Per l'associazione di categoria la stagionalità,
03:36spesso vista come una criticità strutturale, è in realtà un fenomeno complesso e ambivalente,
03:42che può trasformarsi in una risorsa preziosa per uno sviluppo più sostenibile, equilibrato
03:47e integrato dei territori. Rispetto al 2019 l'occupazione totale massima è cresciuta
03:53del 15% circa, mentre restringendo il focus sul lavoro stagionale, l'incremento degli
03:59occupati è stato del 24%. Due terzi dei lavoratori stagionali sono italiani, anche
04:06tra gli stagionali si conferma il contributo maggioritario del lavoro femminile, la metà
04:10dei lavoratori stagionali del settore turistico ricettivo ha meno di 40 anni.
04:15Ci spostiamo all'Europa, le decisioni di questa settimana, parte riguardano la Russia,
04:25ma l'Unione Europea si è occupata anche della nostra economia, ovvero dell'Italia. Vediamo come.
04:30Nelle previsioni economiche di primavera per l'Italia la Commissione Europea ha ridotto la
04:39stima di crescita del PIL per il 2025, fissandolo allo 0,7%, con una leggera risalita allo 0,9% nel
04:482026. Rispetto alle stime di febbraio, quando si parlava di un 1,2% di crescita per il 2025,
04:55si tratta di un significativo passo indietro. Il rallentamento è in gran parte dovuto agli effetti
05:00collaterali della guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, ma anche all'instabilità
05:06interna, caratterizzata da un debito pubblico che continua a salire e un sistema produttivo che
05:11stenta a trovare slancio. In generale la crescita dell'area euro è attesa allo 0,9% per quest'anno,
05:18ma anche in questo caso la situazione è ben lontana dalle aspettative di crescita precedenti.
05:24Un altro aspetto critico riguarda i conti pubblici. Nonostante il miglioramento delle
05:29previsioni sul deficit, la Commissione Europea prevede un incremento del debito italiano,
05:33che è destinato a salire dal 135,3% del PIL nel 2024 al 136,7% nel 2025. Sul fronte
05:44dell'inflazione l'Italia dovrebbe attestarsi all'1,8% quest'anno, con una leggera frenata
05:51all'1,5% nel 2026. Un trend simile è previsto per l'area euro, che vedrà l'inflazione scendere
05:59dal 2,1% nel 2025 all'1,7% nel 2026. Questo potrebbe consentire alla Banca Centrale Europea
06:08di adottare politiche monetarie più accomodanti, con possibili riduzioni dei tassi di interesse.
06:14Il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato il dicesettesimo pacchetto di sanzioni per
06:22impedire alla Russia di accedere a tecnologie militari essenziali e limitare le entrate
06:27energetiche. Questo ciclo di sanzioni è il più ampio dall'inizio della guerra in
06:31Ucraina, ha spiegato l'altra rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Unione,
06:36Kaya Kallas. Il pacchetto include misure contro il colosso energetico Surgut Neftegas e contro
06:42200 navi. È stato raddoppiato il numero di imbarcazioni soggette a divieto di accesso
06:47a porti e servizi. Sono 189 le navi provenienti da paesi terzi prese di mira oggi, portando il
06:54totale delle navi interessate da sanzioni a 342. Queste navi fanno parte della flotta Ombra
07:01russa e sono responsabili del trasporto di petrolio. L'UE ha imposto inoltre sanzioni
07:06come il congelamento dei beni e il divieto di messa a disposizione di fondi per colpire
07:11l'ecosistema della flotta Ombra e in particolare gli attori che ne consentono l'operatività. È
07:16presa di mira anche l'industria militare, con sanzioni ad aziende e individui che forniscono
07:22all'esercito russo armamenti e componenti per la logistica.
07:25Dopo le notizie sull'Europa, come sempre molto importanti economiche e geopolitiche,
07:36con il nostro Giuliano Zoppis, economista di Italpress, affrontiamo un tema legato all'Europa,
07:46i soldi di quello che si chiamò all'inizio il recovery fund, i soldi per sanare le ferite
07:53economiche dei paesi membri dell'Europa dai danni economici del Covid-19 che poi è diventato nel
07:59nostro caso a livello nazionale PNRR. Tanto pochi li spendiamo, siamo bravi eccetera eccetera,
08:07è stata la prima volta che anziché cercare il danaro ci siamo messi a litigare su come
08:12spendere un danaro che c'è. Ieri c'è stata una relazione sullo stato dell'arte del governo,
08:16dicci tutto. Siamo di fronte a un passaggio importante, nel senso che il governo italiano
08:22sta chiedendo una revisione del piano, un restyling del piano, è l'ultima possibilità,
08:28è la sesta revisione prima della scadenza finale del 2026 che comunque, ci è stato detto da Bussell,
08:34non potrà essere rinviata nonostante la nostra richiesta e il nuovo ministro che si occupa,
08:40Raffaele Fitto di questa partita è Foti, che ha compiuto due interventi parlamentari per
08:48raccontare… Diciamo che Foti è un po' il ministro che ha ereditato, da parte delle dele di Fitto,
08:52per essere chiari, ed esponente storico di Fratelli Ita, questo diciamo per il pubblico.
08:57Questo praticamente comunque noi siamo fra i paesi che meglio finora hanno adempiuto ai vari obblighi
09:06di riforme, di obiettivi, comunque siamo alla ricerca di una conferma per la settima rata,
09:12che dovrebbe arrivare per il primo semestre del 2025 a 18 miliardi per 67 obiettivi e l'Italia
09:21a quel punto avrà ricevuto 140 miliardi di Euro, il 72% della dotazione complessiva che ricordiamo
09:31è pari a 194 miliardi, di cui 72 miliardi di aiuti a fondo perduto e 123 circa di prestiti.
09:38A condizioni molto favorevoli. Questi sono sicuramente dati importanti, poi parleremo del perché
09:47stiamo chiedendo una revisione, però a livello statistico dobbiamo ricordare qui un problema,
09:52lo stesso Foti l'ha sottolineato, la spesa effettiva di questi soldi ammonta a 70 miliardi,
09:58al 58% dei fondi ricevuti, bisogna fare di più, bisogna accelerare il dato aggiornato al primo
10:06trimestre del 2025, ci dice che rispetto a questi 70 miliardi ne abbiamo spesi soltanto 6, circa 2
10:13miliardi. Calcolando che noi dopo questa settima rata avremmo l'ottava del 2025, la nonna e la
10:20decima e l'ultima del 2026 e che dovranno portarci ancora 54 miliardi, significa che dobbiamo
10:27assolutamente accelerare questo percorso.
10:31Cosa fare? Sono state date delle linee, nel senso che la revisione vuol dire ridiscutere i progetti
10:39ma spostare le date, portare in avanti l'ultimato, diciamo così.
10:43Di fronte alle critiche dell'opposizione Foti ha ricordato che si tratta di una riprogrammazione
10:48tecnica degli obiettivi che non toglie ma aggiunge, poi dirò perché. Comunque queste revisioni
10:54sono previste da regolamento del piano, per giustificati motivi, per ritardi, per inconvenze
11:01superiori a quelli che erano i progetti e comunque si tratta di rivedere e negoziare con
11:07Bruxelles, avremo la risposta entro il 30 giugno, 107 obiettivi di cui 96 investimenti e 11
11:14riforme. Coinvolgono circa il 31% degli obiettivi e comunque questa trattativa è in corso e se
11:22vuoi Claudio possiamo vedere quali sono gli obiettivi di questo restyling, sono molti
11:28importanti.
11:29Sì vediamo, è anche bene una volta che lo affrontiamo questo tempo, ogni tempo lo affrontiamo,
11:33ci andiamo anche nelle questioni qualitativo, quindi non manco numeri.
11:37Oggettivamente questo era un argomento finito un po' in sonno dopo tutti i problemi che
11:41abbiamo avuto e che in qualche modo hanno sorpassato, però ricordiamo che in tutte
11:45le previsioni mondiali, internazionali e anche italiane dei centri di ricerca tutti ci dicono
11:51che il PNRR sarà fondamentale e decisivo nella sua attuazione per migliorare il nostro
11:57PIL, quindi è una svolta fondamentale per noi.
12:01Quindi vengono rivisti sostanzialmente una buona parte dei cosiddetti investimenti ferroviari
12:07che coinvolgevano la TAV al nord, al sud e al centro, perché ci sono stati ritardi
12:13amministrativi e anche dei problemi idrogeologici che hanno rallentato e bloccato questa cosa.
12:18Foteci ha detto che questi obiettivi non saranno eliminati, ma saranno finanziati dopo il 2026,
12:27si farà di tutto per finanziare quelli possibilmente finanziabili entro il 2026 e gli altri saranno
12:33finanziati con i fondi nazionali o con i fondi di coesione europei, per cui non verranno
12:37eliminati questi stanziamenti per la TAV che sono fondamentali.
12:41Ci sono altre modifiche e riguardano sostanzialmente l'efficientamento energetico dell'edilizia
12:47residenziale, misure che possono aiutare le imprese nell'efficienza energetica, ma
12:52anche qui abbiamo visto che ci sono un pochino di problemi, nel senso per esempio ci sono
12:57state incredibilmente poche richieste da parte delle amministrazioni pubbliche e private
13:01per le colonnine di ricarica delle auto elettriche e infatti una parte di questi fondi, circa
13:08600 milioni, verranno spostati da questo obiettivo sull'obiettivo di finanziare l'acquisto
13:15per imprese e cittadini con basso I.S.E. di circa 40 mila auto elettriche e quindi viene
13:22rivisto questo obiettivo.
13:23Però se noi prendiamo le auto e ancora una volta non investiamo nelle infrastrutture
13:28per poter alimentare le auto elettriche, se noi facciamo un viaggio e non troviamo da
13:32una colonnina, non lo sappiamo, sono rare, anche se meno rare di un tempo, poi ci voglio
13:37due ore per far ricaricare una macchina, le auto elettriche a dirare il costo non le compri
13:40a nessuno.
13:41Il problema è che i bandi chiedevano sostanzialmente all'amministrazione di individuare la localizzazione
13:53di queste colonnine e purtroppo non sono stati avviati per carenza di domanda, incredibilmente.
13:58La carenza di domanda è dall'idea di uno stato dell'arte, non solo di un impasso
14:03burocratico, ma anche di un impasso della macchina economica, vuol dire che non c'è
14:07richiesta.
14:08Perché la gente sta comprando poche macchine elettriche, dobbiamo dirlo!
14:13Ricordando peraltro che le schedenze del 2035 non potranno essere realizzate, infatti l'industria
14:18dell'auto sta premendo su Bruxelles per rischedulare…
14:20Abbiamo affrontato in molti casi, sono stati dilatati i tempi delle multe, Bruxelles ha
14:25capito che quelle date sono impraticabili.
14:27Poi ci sono spostamenti sempre all'interno del settore energia, per esempio si aspettavano
14:32domande per il cosiddetto idrogeno verde, ma anche qui non è decollato dal mercato
14:37e quindi questi fondi verranno messi sulle investimenti per il biometano.
14:42Anche per quello che riguarda la spesa universitaria, i bandi che comunque non saranno eliminati
14:48ma finanziati in un altro modo, che riguardano l'edilizia universitaria, questi soldi verranno
14:53spostati sulle borse di studio.
14:54È un grande movimento, adesso tecnicamente è difficile entrare in più particolari,
15:00comunque il messaggio che se ne trae è che queste opere che sono state individuate come
15:06fondi necessarie, se non finanziabili con i soldi del PNRR verranno finanziate con altri
15:11fondi.
15:12Va bene, è tutto per questa puntata, è un tema sul cui ritorneremo, ingiustamente direi
15:19giornalisticamente, faccio anche la mia colpa, l'abbiamo un po' lasciato perdere, è stato
15:24sempre un tema delicato, l'abbiamo affrontato tante volte, noi abbiamo cominciato la prima
15:28puntata settembre 2022, ne abbiamo parlato tantissimo, le somme, le genesi, le problematiche,
15:36le difficoltà eccetera, andava fatto un punto e in questo caso è ufficiale perché i numeri
15:42li ha dati il governo, non è più una fonte giornalistica, però è sempre stato molto
15:48difficile anche nelle task force che ha messo a disposizione il governo per noi comunicatori
15:53avere dei dati assemblati, rimane questo, chiudiamo per il pubblico che semplifica giustamente
16:00abbiamo ancora una grande quantità di soldi da spendere e sarebbe un grande peccato storico
16:05non farlo per migliorare la nostra società, per creare posti di lavoro e per rispondere
16:10alle esigenze di quello che è un mercato economico che cambia, quindi speriamo che queste correzioni
16:19di merito di cosa possano funzionare. Grazie a Giuliano Zoppis e ci vediamo insieme
16:24in servizio sulle novità dell'ITEC, un lancio che faccio spesso quando c'è il nostro
16:30format è come le aziende italiane adottano l'intelligenza artificiale, io mi ricordo
16:35un lancio fatto non so dove, non so quando, non so se c'è la memoria degli ancor, è
16:38molto oscura come fenomeno psicologico, era il 15% e si dice che invece l'intelligenza
16:44artificiale è stata adottata dall'80% delle aziende italiane, vale la pena sottolineare
16:51no? Assolutamente, quindi se un po' di tempo fa 15 siamo già a 80, vediamo!
17:00Cresce a ritmi serrati l'adozione dell'intelligenza artificiale generativa in ambito lavorativo,
17:06in Italia ha raggiunto il 79% in una forbice che va dal 100% in settori come i servizi
17:13artificiali e le scienze della vita al 34% in quello dei media, emerge dall'EY Work
17:20Imagined Survey 2024 che ha coinvolto oltre 17 mila dipendenti e quasi 1600 datori di
17:27lavoro in 27 settori e 23 paesi, Italia inclusa, nel nostro paese il 27,5% dei lavoratori che
17:34ha preso parte alla ricerca ha sottolineato un impatto positivo sull'aumento della produttività
17:40grazie all'uso dell'EY mentre secondo il 25% si evidenzia un miglioramento nella capacità
17:46di concentrazione per i lavori di specializzazione elevata, la survey mette in luce come l'adozione
17:53dell'intelligenza artificiale sia correlata agli investimenti su formazione e sviluppo
17:58delle competenze, parallelamente viene evidenziata la necessità di garantire tra le diverse generazioni
18:04di lavoratori un'adozione ottimale e efficace in linea con gli strumenti e le competenze
18:09in base ai settori di competenza, infatti è presente una certa discrepanza tra l'uso
18:15da parte dei Millennials 27% e dei Baby Boomers 7%.
18:24Siamo al momento nel nostro format il momento dell'intervista, è buono trovarci qui negli
18:29studi di Roma e lo ringraziamo per aver accettato il nostro invito, Sergio Marchi benvenuto,
18:35direttore generale Ismea, è una sigla conosciuta ma vi lo stavo raccontando prima fuori onda
18:42che nella prima puntata di questo format ho promesso, a differenza di quello che fanno
18:46i giornalisti economici nazionali italiani, di tradurre tutte le sigle, tutti gli acronimi,
18:52tutti gli anglicismi e tutto ciò che non rende comprensibile l'economia, io lo dico
18:56io, poi ce lo racconta bene qual è la missione, istituto di servizi per il mercato agricolo
19:02alimentare, ma vuol dire, e il pubblico che ci segue magari vi conosce ma non è esperto,
19:09assolutamente, vuol dire una realtà unica italiana perché non esistono altre esperienze
19:16di questo tipo a tutto tondo in ambito europeo e probabilmente anche in ambito mondiale,
19:21significa un istituto che fa delle cose importanti per sostenere l'agricoltura italiana,
19:28soprattutto sul tema dei giovani, dell'accesso alla terra, dell'innovazione e di una banca
19:33dati sconfinata perché i dati sul valore delle produzioni, sui prezzi, sull'analisi
19:43dei prodotti di qualità certificati da un ente pubblico, Ismea è un ente pubblico
19:48economico, hanno sicuramente un grande valore aggiunto, quindi una parte di analisi dei
19:52dati, una parte finanziaria, una parte di sostegno ai giovani che vogliono diventare
19:57agricoltori, garantendo anche quegli strumenti di accesso al credito che sono indispensabili
20:02per fare impresa e una grande attenzione anche alle aree interne resilienti del paese e tutto
20:08questo viene fatto da Ismea che è un ente pubblico economico, vigilato dal Ministero
20:12dell'Agricoltura, della Società Alimentare e delle Foreste che appunto è il nostro
20:15di Castello Vigilante. Ecco io di questo tema dei giovani voglio
20:19tornarci più avanti nell'intervista, il pubblico lo sa quello che ci segue dal 2022,
20:24le nostre interviste sono serrate ma non per questo non hanno qualità, ne abbiamo parlato
20:30qui due mesi fa con il Ministro Lobrigito, ma prima voglio ancora una cosa in generale,
20:34CDA, bilancio 2024 e le cifre principali e gli obiettivi raggiunti.
20:41Ismea o anzi anche io lo dico in forma estesa di istituto per i servizi al mercato agricole
20:46e alimentare perché gli acronimi giusto vanno sempre un po' fatti capire.
20:51Doverosamente, io penso. Assolutamente sì anche affinché poi il pubblico
20:56sappia di cosa stiamo parlando, non tutti siamo addetti ai lavori ovviamente, ha un
21:01valore della produzione prossimo ai 100 milioni quindi è un istituto, un ente assolutamente
21:07solido. Voglio dire che noi siamo fuori dal consolidato del bilancio dello Stato, anche
21:15questo è un termine un po' tecnico, non siamo pubblica amministrazione e quindi le
21:22nostre risorse derivano dall'attività che facciamo, quindi l'attività che dicevo
21:26prima, Ismea presta garanzie e quindi aiuta gli imprenditori a investire, anche le banche
21:32a abbassare il monte rischi, quindi rendendo più facile l'investimento e meno costoso
21:37per chi voglia investire. Facciamo leasing fondiario, significa che Ismea acquista la
21:44terra e poi la dà con fatto di riservato dominio ai giovani agricoltori che pagano
21:49ammortamenti anche molto lunghi e alla fine pagata l'ultima rata diventano proprietari
21:54del terreno, quindi un modo per accedere alla terra. Con i propri programmi CITON e CITO2
22:00più impresa e fondo innovazione garantisce l'ampliamento, l'ammodernamento e l'innovazione
22:06nel settore agricolo che è un tema assolutamente fondamentale e poi sia per pubbliche amministrazioni
22:12sia anche per tanti consorsi, stakeholder, fornisce dei dati perché poi quando bisogna
22:18investire bisogna sapere perché si investe in quella direzione e quanto sarà remunerativo
22:24il proprio investimento. I dati che Ismea su valore, prezzi, collocazione dei prodotti
22:29anche sull'export permettono delle valutazioni approfondite e questo è un po' il nostro
22:34core business per cui abbiamo approvato, lo ricordava lei, nei tempi previsti un bilancio
22:39assolutamente solido, di prospettiva e voglio dire che Ismea riesce anche a investire tanto
22:43nei giovani, quindi stiamo facendo tanta formazione e selezione di giovani perché
22:49pensiamo che proprio dare possibilità di sbocco ai giovani che puntano sull'agricoltura
22:54sia un asset fondamentale per il nostro paese. Ci arriviamo perché ripeto, lo considero
22:59un po' il centro, visto che se ne parla tanto, questi giorni si sta parlando di nuovo
23:03dei giovani, l'Istat ci ha dato le cifre per la nostra economia, non la riguardano
23:07direttamente ma riguardano le discussioni politico-economiche che si stanno facendo
23:11in queste ore anche nei media, nei talk, nei Tg, sui giornali con questi giovani italiani
23:16che sono sottopagati e scappano, quindi tenerli e dargli delle possibilità è molto importante
23:21ma ce la troviamo, io voglio chiudere un po' le domande di prospettiva generale, abbiamo
23:27parlato del 2024, siamo quasi a metà anno del 2025 e come sta andando in controluce
23:32e come sta andando, l'ha citato prima lei, in una voce importante per la nostra filiera
23:36agroalimentare che è l'export. Assolutamente, io intanto devo dire che mai come in questo
23:42periodo si è investito nell'agricoltura in Italia e di questo sicuramente va a merito
23:49al governo Meloni, al ministro Lobrigida e comunque ha una linea che vede l'Italia
23:54protagonista anche in Europa rispetto a un settore che è fondamentale, la qualità,
23:59la qualità nell'agroalimentare. Diceva lei i giovani che vanno via, però i giovani
24:06ritornano anche se ci sono opportunità e quindi noi dobbiamo essere attrattivi, le
24:10opportunità nel campo dell'agricoltura e della qualità e del benessere in un senso
24:15ampio sono un elemento fondamentale, ecco perché noi invece notiamo che anche dall'osservazione
24:21di Ismea che oggi sempre più giovani vogliono tornare e investire nell'agricoltura, è
24:27chiaro che è necessario che poi vi sia il cosiddetto giusto reddito e quindi che l'investimento
24:33venga correttamente remunerato. Con alcuni programmi noi sosteniamo, per esempio con
24:38il premio di primo insediamento sosteniamo quei giovani imprenditori che vogliano mettersi
24:43a coltivare la terra e è chiaro che poi questi investimenti devono essere produttivi, ma
24:49quando c'è competenza, qualità e si investe nell'innovazione io sono sicuro, ma i dati
24:54ce lo dicono, che l'investimento in Italia, nell'agricoltura italiana è produttivo,
24:58anzi è uno degli assi più produttivi e ce lo dicono i numeri. Noi abbiamo sull'export
25:03su questo comparto una bilancia assolutamente positiva e un valore prossimo ai 70 miliardi
25:10di euro, è una cifra veramente incredibile. Il Ministro, scusi se l'interrompo, aveva
25:18parlato anche di quanto l'agricoltura italiana incide sul nostro PIL. Assolutamente, ma se
25:23noi andiamo sul settore agricolo incide già tantissimo, se poi noi andiamo ad evidenziare
25:28anche la trasformazione e l'indotto arriviamo quasi al 15%, per cui è un settore fondamentale
25:33e oltre le cifre che sono importanti è la percezione, perché quando si parla di Italia
25:38si parla di qualità, l'Italia è sicuramente una zona bellissima, un paese bellissimo,
25:44una nazione bellissima, ma è percepita anche come qualità sul valore alimentare. Il mangiar
25:50bene italiano è famoso in tutto il mondo e allora è valore aggiunto e qualità significa
25:55possibilità di vendere più facilmente i prodotti, la bandierina italiana su un prodotto
25:59sia esso agricolo di trasformazione significa valore aggiunto anche per chi fa mercato,
26:03per chi fa business e quindi questo dà valore all'investimento e al sistema italiano.
26:07Io ho visto una volta un servizio, l'ho visto in Italia con una telecamera nascosta,
26:11noi usiamo tanto la telecamera nascosta per la cronaca nero o per il gossip, ma dei giovani
26:16che si fermano il doppio del tempo degli altri nei supermercati, i millenials che vogliono
26:20vedere sull'etichetta la storia dei prodotti e la telecamera nascosta l'ho vista con i
26:24miei occhi, non era una…
26:26Storytelling come diciamo.
26:27Storytelling, non è con ovviamente nessuna violazione della privacy, ma faceva senso
26:31che una persona di 30 anni oggi si ferma il doppio del tempo per vedere sulla bottiglia
26:35d'olio per esempio la sua storia, da dove viene eccetera eccetera, quindi l'attenzione
26:40che c'è a questo elemento che cambia un po' la nostra dimensione.
26:43A proposito di giovani, lei ha raccontato le cose che fate concrete per loro che sono
26:48le cose importanti, abbiamo parlato qui anche col Ministro, la metto un po' su un piano
26:53antropologico, culturale, sociologico, dalla grande fuga dalle città c'è questo ritorno
26:58verso la campagna che corrisponde forse a un'esigenza nuova della nostra epoca, c'è
27:02un ritorno anche nel nostro mezzogiorno dove c'è un'inversione generazionale, i padri
27:07vedevano i figli che se ne andavano, ora i padri riescono a comunicare ai figli l'idea
27:11di continuare in quella cosa perché ci sono delle prospettive nuove, si possono dar reddito
27:16in questo sistema a pezzi dell'Italia come le dicevano e magari sono meno produttive,
27:21sono più difficili, quindi c'è in atto una rivoluzione da questo punto di vista,
27:25voi siete lì a governarla con le norme o meglio semplificando le norme e aiutandole
27:30finanziariamente, ma anche se mi permette concettualmente perché poi l'aiuto deve avere
27:35una visione, non può essere un aiuto solo tecnico.
27:38Di tutto la visione è fondamentale, do un dato che è emerso in un panel a Binitaly,
27:47era un panel relativo all'enoturismo che è stata una delle novità quest'anno
27:51di questa bellissima manifestazione e ha dato un riscontro che può anche stupire, ma in
27:58realtà non ci stupisce proprio per quello che stiamo dicendo, oltre il 65% dei turisti
28:05che sono venuti in Italia hanno voluto provare un'esperienza di enoturismo.
28:09Rimarsi in una cantina, rimarsi in un posto dove si fa l'olio.
28:12Esattamente, e quindi questo dà l'idea di quanto la riscoperta del mondo rurale,
28:16dei prodotti a filiera corta, chilometro zero, biodiversità italiana che è unica,
28:20sia assolutamente importante e centrale.
28:24Ovviamente per poter riabitare le zone precedentemente desertificate, aree interne,
28:31aree difficili, resilienti, servono opportunità lavorative, l'agricoltura lo può essere
28:36e va sostenuta.
28:37Per quanto riguarda Esmea, ovviamente grazie agli strumenti messi in campo dal governo
28:44facciamo la nostra parte, serve anche quella digitalizzazione che sta andando avanti,
28:49che consente poi a chi vive in aree rurali oggi di essere connesso, cosa che fino a qualche
28:53decennio fa era assolutamente impossibile.
28:56Quindi è un mix assolutamente importante, ma si pensi per esempio a tutto il tema dei
29:01crediti di carbonio e quindi la valorizzazione di un uso sostenibile di tutta la parte forestale.
29:05Insomma, sono dei grandi temi che anche a livello europeo sono in fase di discussione
29:10e tutto il discorso, tutta la riflessione che c'è attorno alla nuova PAC, anche qui
29:17le diamo l'acronimo, la politica agricola comune, quindi il sostegno agli agricoltori.
29:21Il sostegno circolava quando c'è stata la rivoluzione dei trattori, PAC, PAC, PAC.
29:25Ora l'Italia ha fatto in pieno la sua parte, essendo capofile e quindi chiedendo minore
29:32burocrazia, maggiore flessibilità, più interventi, la discussione è sicuramente
29:36in corso, ma si tratta anche questa di una sorta di rivoluzione copernicana e cioè investire
29:41nella terra e nell'agricoltura per manutenere il territorio, per dare opportunità di lavoro,
29:45per mangiare sano e su questo l'Italia è campione del mondo, obiettivamente è il
29:49numero uno e quindi le conviene da tutti i punti di vista.
29:52Seguiamo questo concetto, concettuale se mi permette il gioco di parole, cioè investire
29:57sull'ambiente questo significa anche ridare un'altra visione della sostenibilità,
30:01che non è solamente ideologia ambientale, ma una visione nuova dell'ambiente, sicuramente
30:06sostenibile, ma anche con criteri meno ideologici e però questa cosa si porta dietro a un'altra
30:11cosa che vi riguarda, oggi l'agricoltura ha a che fare con l'innovazione tecnologica
30:15come gran parte delle filiere industriali dei paesi, io mi ricordo un convegno che ho
30:21visto che il nuovo trattore, per esempio per guidarlo ci vuole uno che è più esperto
30:25di software, quando ero piccolo sono Fiori Conterini dell'Alto Lazio, di Monte Fiascone,
30:29quando si andava sul trattore non si erogica, il trattore bisogna stare lì con il computer
30:35e essere capaci, l'innovazione che va incentivata dal governo, dalla politica istituzionale
30:42serve per cambiare meglio la nostra agricoltura, serve ai giovani ma non solo.
30:47Ma non solo, è indispensabile, oggi con un'app si può aprire una chiusa, una risaia, piuttosto
30:52che effettuare un'irrigazione a goccia che ti consente di sparmiare l'acqua e quindi
30:57di venire in conto alle esigenze anche di tutela del patrimonio idrico, Ismea a fine
31:03dicembre del 2024 banditola il Fondo Innovazione 2024, è un nostro programma, l'avevamo
31:11già fatto nel 2023, in totale abbiamo messo sul piatto ad oggi 175 milioni di euro, ovviamente
31:18noi gestiamo, anche qui ancora una volta devo dar conto della grande sensibilità del Ministro
31:23Lobrigida e del governo per essere al fianco di chi vuole innovare in agricoltura, è un
31:29programma assolutamente importante che consente non solo il rinnovo del parco macchine ma
31:33anche la digitalizzazione e quindi l'investimento nella sostenibilità che come lei ricordava
31:39è tutto tondo, economica, ambientale e sociale perché altrimenti ovviamente facciamo ideologie
31:44e non facciamo poi l'interesse dell'impresa.
31:46Ultima domanda, vedo il tempo scorre veloce, un minuto e mezzo, però so che ci tenevo
31:50anche io perché voglio capire che cos'è, voi siete anche attivi in un concetto che
31:54si chiama contratti di filiere, ora filiere è una parola che è diventata un po' abituale,
31:58ma contratti di filiere se ce lo spiega siamo contenti.
32:01La filiera ovviamente significa guardare dal prodotto, la trasformazione fino al consumatore,
32:07cioè vedere cosa succede in tutti i passaggi, i contratti di filiere sono una grande opportunità
32:13per il mondo alimentare e agroalimentare italiano, sono state trovate grazie all'azione puntuale
32:19del governo, ulteriori risorse, 2 miliardi di euro, che non sono assolutamente pochi,
32:24nell'ambito del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Ismè è soggetto attuatore,
32:29abbiamo dei target sfidanti, contiamo di portarli a termine nei tempi previsti, è una risposta
32:35che potrà coinvolgere migliaia di imprese agricole che avranno la possibilità di poter
32:40mettere a terra i loro investimenti, le loro idee, i loro progetti ed è un'opportunità
32:44unica per l'agricoltura italiana.
32:46Io sono contento di questa intervista, non solo perché abbiamo toccato temi interessanti,
32:50credo, essendo questo un'agenzia di stampa, un multimediale che va sui territori, alle
32:55televisioni locali, alla gente che ci guarda, di aver fatto anche un po' di servizio,
32:59perché abbiamo dato delle notizie che chi ci guarda e è interessato a questa cosa,
33:03ne può prendere atto e venire anche a informarsi, magari per cambiare in medio la propria attività
33:07o la propria vita, giusto?
33:09Giusto e vi ringrazio anche dell'opportunità.
33:11Grazie a Sergio Macri, direttore generale Ismea, quando vuole lo aspettiamo per fare
33:16ancora comunicazione su questi temi, adesso ci vediamo, un servizio che fa parte del nostro
33:20Tg Agroalimentare, che riguarda la pizza, vediamo che cosa c'è in questo servizio
33:24sulla pizza, che ci piace a tutti, ma vediamo da un punto di vista economico che succede.
33:28Vediamo.
33:33Aumenta il costo della pizza in Italia.
33:35Il prezzo di un pasto in pizzeria è salito del 18% negli ultimi sei anni, attestando
33:40se a una media di 12 euro a persona.
33:43La margherita è la più consumata.
33:45Lo afferma il Centro di Formazione e Ricerca sui Consumi, che ha realizzato una indagine
33:49sui listini dell'alimento tipico del made in Italy, conosciuto in tutto il mondo.
33:54Analizzando i dati Istat, si scopre che la pizza più costosa d'Italia è quella servita
33:59a Reggio Emilia, dove il prezzo medio di un pasto, che include una pizza e una bevanda,
34:03si attesta a 17 euro.
34:06Al secondo posto si piazza Siena, seguita da Macerata.
34:09Sul lato opposto della classifica, la città con la pizza più economica è Livorno, con
34:14un costo medio di 8 euro a pasto, preceduta da Reggio Calabria, Pescara e Catanzaro, uniche
34:20province con una spesa inferiore ai 10 euro a consumazione.
34:24Il Centro di Formazione e Ricerca sui Consumi spiega che, prima la pandemia Covid, poi il
34:29caro energia, hanno determinato una crescita dei costi.
34:32In un secondo tempo, la guerra in Ucraina e la crisi di alcune materie prime, a partire
34:37da farina e olio utilizzati per la preparazione della pizza, hanno causato ulteriori rialzi
34:43dei listini al pubblico che non sono rientrati.
35:07Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
Consigliato
34:39
|
Prossimi video
5:51
6:00
4:39