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  • 23/05/2025
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:
- Il ceto medio sotto pressione, consumi ridotti
- In Italia 17 mila imprese esportatrici "potenziali"
- Agroalimentare sempre più attrattivo per i giovani

fsc/abr/gtr

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Novità
Trascrizione
00:00Due italiani su tre si riconoscono nel ceto medio, ma più della metà teme che i propri figli staranno peggio.
00:17La stragrande maggioranza chiede meno tasse sui redditi lordi.
00:21È il ritratto che emerge dal nuovo rapporto Cida-Censis.
00:25L'82% degli italiani, che si autodefinisce di ceto medio, denuncia che il merito non viene riconosciuto,
00:32che il capitale culturale non si traduce in una giusta retribuzione.
00:36Negli ultimi anni, oltre la metà degli italiani, che rappresentano l'ossatura sociale del paese,
00:42ha visto il proprio reddito fermo, mentre più di uno su quattro lo ha visto calare.
00:47Più che arretrare, il ceto medio oggi galleggia senza prospettiva.
00:51Anche i consumi riflettono questo stato. Il 45% li ha già ridotti e la maggioranza teme ulteriori tagli nel prossimo futuro.
01:01Il 50% dei genitori appartenenti al cuore produttivo del paese ritiene che i figli staranno economicamente peggio
01:08e il 51% auspica che cerchino opportunità all'estero.
01:14Nonostante ciò, il ceto medio continua a investire.
01:16Il 67% delle famiglie sostiene spese straordinarie per garantire un futuro ai figli,
01:23mentre oltre il 41% aiuta economicamente figli e nipoti,
01:28confermandosi come primo ammortizzatore sociale del paese.
01:33Solo il 52% si sente protetto da reti di welfare.
01:37Gli altri oscillano tra ansia, incertezza e vera e propria insicurezza.
01:41Il 70% degli italiani chiede meno tasse sui redditi lordi e oltre l'80% denuncia un grave squilibrio
01:50tra ciò che si versa e ciò che si riceve in termini di servizi pubblici.
01:57Sono quasi 121.000 le aziende italiane che esportano all'estero,
02:01ma ci sono almeno altre 17.000 imprese che potrebbero rapidamente aggiungersi a questa platea,
02:07se adeguatamente supportate, perché pur possedendo tutti i requisiti per aprirsi ai mercati internazionali,
02:13da sole non riescono a farlo o lo fanno solo occasionalmente.
02:17Un potenziale che potrebbe portare a un aumento stimato tra il 2,6 e il 3% del complessivo fatturato esportato.
02:25È quanto emerge dal rapporto di Union Camere sulle imprese potenziali esportatrici
02:29realizzato dal Centro Studi Italia Carne.
02:32Delle 17.000 imprese potenziali esportatrici, 5.600 sono aspiranti tali,
02:38ovvero aziende, soprattutto micro, che attualmente non esportano,
02:42ma hanno tutte le carte in regola per farlo.
02:45Le restanti sono emergenti, esportano cioè solo in via occasionale,
02:49ma avrebbero le potenzialità per consolidare la loro posizione all'estero.
02:53A livello territoriale è la Lombardia,
02:55la regione che esprime il maggior numero di imprese potenziali esportatrici, il 25% del totale.
03:02Seguono Veneto ed Emilia Romagna.
03:06L'agroalimentare italiano è sempre più competitivo sui mercati internazionali
03:11e diventa attrattivo anche per i giovani imprenditori.
03:15Ne ha parlato Sergio Marchi, direttore generale dell'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare,
03:21in un'intervista all'Ital Press.
03:23Oggi sempre più giovani vogliono tornare e investire nell'agricoltura.
03:28È chiaro che è necessario che poi vi sia il cosiddetto giusto reddito
03:32e quindi che l'investimento venga correttamente remunerato.
03:36Con alcuni programmi noi sosteniamo, per esempio con il premio di primo insediamento,
03:40sosteniamo quei giovani imprenditori che vogliano mettersi a coltivare la terra.
03:44E' chiaro che poi questi investimenti devono essere produttivi,
03:49ma quando c'è competenza, qualità e si investe in innovazione,
03:52io sono sicuro, ma i dati ce lo dicono,
03:54che l'investimento in Italia, nell'agricoltura italiana è produttivo,
03:58anzi è uno degli asse più produttivi.
03:59E ce lo dicono i numeri.
04:00Noi abbiamo sull'export, su questo comparto,
04:04una bilancia assolutamente positiva e un valore prossimo ai 70 miliardi di euro.
04:10E' un settore fondamentale e oltre le cifre che sono importanti,
04:14è la percezione, perché quando si parla di Italia si parla di qualità.
04:18L'Italia è sicuramente una zona bellissima, un paese bellissimo, una nazione bellissima,
04:24ma è percepita anche come qualità sull'agroalimentare.

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