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  • l’altro ieri
Trascrizione
00:00E allora siamo presso lo stand di AVT e Born Sensing Italia con sede a Trento, io incontro la General Manager Daniela Poli.
00:15Allora ti chiamo dottoressa, ti chiamo Daniela, non lo so, io so solo che il loro mondo, noi proveremo a fare una sorvolata usando termini, un gergo a loro caro partendo dai loro 5 aerei, però facciamo un passo indietro velocissimo, proviamo a far capire di cosa si occupa l'azienda.
00:35Buongiorno, l'azienda si occupa di rilievi aerei, abbiamo come dicevi a disposizione 5 aerei, gli aerei hanno nella loro pancia una botola dove poniamo dei sensori e fotografiamo il territorio con diversi sensori.
00:54Stiamo vedendo intanto che tu ce lo spieghi dalla regia le immagini che ci mostrano proprio esattamente pari pari quel che ci stai spiegando.
01:02Sì, esattamente, vedete degli aerei, alcuni, una selezione di quelli che utilizziamo, generalmente le fotografie vengono usate per produrre cartografia o per modellare in 2D o in 3D il territorio, per molteplici applicazioni, però se utilizziamo delle camere termiche, ad esempio, che lavorano nell'infrarosso termico, possiamo studiare le temperature in una città, le dispersioni termiche in inverno, piuttosto che la formazione di isole di calore in estate.
01:32Infatti Daniela ti interrompo perché quando le ho chiesto poc'anzi dietro le quinte ma qual è il vostro cliente tipo, è una domanda un po' difficile alla quale rispondere perché in realtà il vostro è, come dire, un filo rosso, un filo rouge che unisce tanti ambiti di applicazione perché, come dicevi, dalla cartografia poi si può passare al servizio, passami il termine, iper spettrale, dico bene, di cosa stiamo parlando?
02:01Esattamente, oltre alla cartografia possiamo monitorare il territorio anche da un punto di vista tematico, ovvero cercare di mappare quello che non vede usando proprio dei sensori che acquisiscono nell'infrarosso.
02:20In particolare i sensori per spettrale perché è iper spettrale, perché utilizziamo molte bande.
02:28Le bande sono sensibili in diverse lunghezze d'onda della luce per cui noi andiamo a vedere, andiamo a riconoscere i singoli materiali perché sappiamo che rispondono in modo diverso alla luce.
02:40Esattamente, questa che vedete è un'immagine con una combinazione di bande non visibili all'occhio umano, vedete che colori sono strani, non sono come li percepisce il nostro occhio.
02:52Qui invece vedete la classificazione di tutta l'area a livello urbano in diversi materiali. Abbiamo ovvero identificato i vari materiali tra cui per esempio Ethernet, quindi anche dei materiali inquinanti o dei materiali pericolosi.
03:09Tra l'altro, conoscendo tutti i materiali sul suolo possiamo poi calcolare la mappa dell'indice di impermeabilità che sappiamo può essere molto utile nei modelli previsionali delle inondazioni.
03:21Qui sotto invece vedete la mappa delle specie arboree, cioè poiché ogni specie arborea risponde alla luce in modo diverso possiamo mapparle e quindi avere una mappa di tutte le specie arboree presenti in un ambiente urbano sia sul suolo pubblico che soprattutto sul suolo privato e spesso le pubbliche amministrazioni non hanno le informazioni su quello che succede sul suolo privato.
03:44Io mi avvicinerei a quella che è la novità importante, vai passando un attimo il tuo staff che dopo vorrei ci presentassi almeno per la collaborazione, so che voi premiate il lavoro di equip, quella che è la novità di questa edizione.
04:02Di cosa stiamo parlando? Io lo sto già corteggiando con lo sguardo perché è uno strumento bellissimo ma vorrei che ce ne parlassi tu.
04:09A Fiera Agricola quello che proponiamo è di utilizzare la metodologia iperspettrale per lo studio delle culture, quindi poiché le dimensioni delle culture generalmente sono inferiori rispetto ad un ambiente urbano, lavoriamo con il drone e al drone montiamo un sensore iperspettrale che vede nel visibile e nell'infrarosso.
04:35La prima differenza è la risoluzione spaziale delle immagini, cioè lavorando con il drone io vedo dettagli a livelli di 5-8 cm, quando ad aereo ovviamente dato che vogliamo più alti abbiamo una risoluzione più bassa, siamo intorno ai 70 cm o un metro.
04:53Il secondo vantaggio è che possiamo vedere informazioni che non vediamo con l'occhio umano, quindi ad esempio identificare delle piante malate quando occhio nudo non sono malate.
05:14Immaginiamo anche delle culture molto estese, giustamente gli agricoltori analizzano le piante sul campo ma non possono arrivare dappertutto.
05:24Pertanto con un monitoraggio da drone possiamo avere una fotografia su tutta l'area in un istante e analizzare i dati, identificare dove nella cultura le piante o stanno soffrendo oppure il trattamento non è stato uniforme
05:43e poi grazie anche al coltivatore e all'agricoltore dare un'interpretazione.
05:49Noi non siamo agronomi, noi diamo il dato telerilevato all'agricoltore il quale poi ci aiuterà nel primo passo a dare un nome ad un determinato stato di sofferenza della pianta.
06:01Poi ovviamente successivamente possiamo automatizzare il tutto. Una cosa importante è che ci appoggiamo anche all'intelligenza artificiale per far questo in modo da poter poi classificare in modo automatico le piante malate nei rilievi successivi.
06:19Daniela, so che c'è chi si occupa della parte amministrativa e delle vendite che abbiamo qui a fianco a te.
06:26Esattamente, Roberta Zampiccoli si occupa della parte di amministrazione e supporto vendite, Giada Aceola invece è un'esperta di telerilevamento e Davide Moggio è invece un programmatore software.
06:40Bene, allora io vorrei fare a tutti e quattro i complimenti non solo per ciascun ruolo che ognuno di loro rappresenta e di cui ha conoscenza ma perché amano molto anche l'interazione e il gioco di squadra e si vede proprio ascoltandoli.
06:56Grazie a Davut Italia e grazie naturalmente a Daniela Poli. Grazie a voi.