Il 26 luglio 1988, la diciannovenne Roberta Lanzino era in viaggio in sella al suo motorino per andare al mare a San Lucido, sulla costa calabrese. La giovane non è mai arrivata a destinazione, perché fu aggredita, stuprata e uccisa...
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CortometraggiTrascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:00Se c'è un caso terribile e angosciante, questo è il caso di Roberta. Potrebbe essere
01:20soltanto la storia di un viaggio verso il mare, di un motorino e di un banale ritardo.
01:24La storia di una strada tutta curve che costeggia paesi e campagne tagliati fuori dalla sua
01:29superstrada. Una normale giornata nella vita di una ragazza come tante e invece il destino,
01:36il caso, la trasformano in una storia terribile e spaventosa e misteriosa. Accade a Falconara
01:43di Sabanese, in provincia di Cosenza, il 26 luglio 1988. Quella giornata per adesso è
02:02ancora una normale giornata estiva nella vita di una famiglia normale, nella vita di una
02:07ragazza normale, Roberta Lanzino, 19 anni, che sta per uscire di casa per andare al mare
02:13a portare il motorino a suo fratello. Facciamocela raccontare quella giornata, facciamocela raccontare
02:18fin dall'inizio e facciamocela raccontare dalla madre di Roberta, Matilde Lanzino, intervistata
02:24per noi da Lorenzo Viganò. Signora Lanzino, che cosa accade quel 26 luglio 1988? Partiamo
02:30dall'inizio, da quando lei si svegliò accanto a Roberta, intanto dove eravate? Dunque noi
02:36eravamo già al mare, tutta la famiglia era al mare, eravamo andate da 4 o 5 giorni, c'era
02:42una specie di gioco infantile che era rimasto tra di noi, quando non c'era il papà, le
02:48mie figlie dicevano che il letto di mamma era occupato per me, chi lo diceva per prima
02:52vinceva questa… Che dormiva con lei? Roberta si è caricata con me, abbiamo chiacchierato
02:57la notte un po' di quello che era successo il giorno precedente e la mattina mi sono
03:02svegliata e l'ho vista accanto a me col cuscino abbracciato, come lei soleva fare.
03:09Quindi sono stata io che l'ho svegliata e le ho detto vogliamo andare a Cosenza, vorrei
03:13andare a Cosenza, tu mi accompagni. In quel giorno so di Roberta quando ha avuto caldo,
03:19quando ha bevuto, quando ha mangiato, quando si è seduta sul divano, siamo state sempre
03:24insieme. Sono tornate e abbiamo pranzato e a tavola sono sempre io che apro il discorso
03:29dell'opportunità di portare il motorino, approfittando che c'è Roberta e quindi c'era
03:35questa bella opportunità che Roberta potesse guidare il motorino, ad una condizione. Perché
03:40suo marito la voleva seguire con l'auto? La voleva assolutamente seguire con l'auto,
03:44lei lo sapeva, non lo sapeva, ma era una cosa scontata, non si è neanche insistito su questo,
03:50ha detto se è possibile lo portiamo, non era una cosa, era scontato che noi lo dovessimo
03:56seguire, non era una cosa messa in discussione né da me né da Roberta, era una cosa che
04:02si faceva così. Andiamo al mare a portare il motorino, il mare non è lontano, i signori
04:08Lanzino hanno la villetta Micisi di San Lucido, sulla costa cosentina, avvisano il signor
04:14Lanzino che dice calma un momento, vediamo quando esco dal lavoro, il signor Lanzino
04:19infatti lavora in banca e ultimamente ci sono state molte rapine, se non succede niente,
04:25se esco in tempo, se non è tardi per partire andiamo al mare, tutti assieme, Roberta davanti
04:32in motorino, la famiglia Lanzino dietro in macchina, alle 16.40 il signor Lanzino telefona,
04:43tutto a posto, adesso arrivo, partiamo, si mette d'accordo con Roberta sulla strada
04:50da prendere, non la superstrada che è veloce, ma proprio per questo poco sicura per un motorino
04:58e poi è piena di gallerie, meglio la strada vecchia, più lenta e più sicura, che tra
05:04l'altro Roberta conosce, perché l'ha già fatta altre volte anche in macchina, Roberta
05:09si affretta, per accelerare i tempi passa dalla nonna a ritirare un tavolino da caricare
05:14in macchina e portare al mare e lo lascia di sotto, va anche a fare un po' di ruota,
05:27mi miscela ad un distributore che sta a 100 metri da casa sua, fa anche controllare la
05:39pressione delle ruote e poi torna sotto casa a citofonare, raccomanda alla madre di sbrigarsi,
05:49perché il padre sta sicuramente arrivando, mamma sbrigati, che così papà si fa il bagno,
05:58poi Roberta si avvia, tanto lei in motorino, loro sono in macchina, pochi minuti e la raggiungeranno.
06:07Immediatamente, io scendo, il tempo di chiudere la porta e di girare la chiave, io scendo
06:13immediatamente, perché Roberta aveva già fatto tutto, trovo il tavolino sotto, lo metto
06:19fuori il portone e vedo mio marito che sta entrando dal cancello elettrico.
06:24Da questo punto in poi che cosa accade?
06:28Noi dovevamo soltanto mettere il tavolino nella macchina, invece mio marito scende
06:34dalla macchina e apre il garage, apre il garage e vediamo dei pacchi a terra, ci ricordiamo
06:40che erano dei pacchi che dovevamo portare di spesa, che dovevamo portare al mare, per
06:44cui una volta aperto il garage, mio marito inizia a mettere i pacchi nella macchina,
06:49i primi 5 minuti. Poi ci siamo messi in macchina e sulla strada
06:56di Arcavacca, verso Arcavacca c'era un negozio di frutta, mi sono ricordata che l'altra
07:01mia figlia mi aveva chiesto un cocomero e ci siamo fermati.
07:05Purtroppo l'esercente ha incominciato a parlare di cose sindacali con mio marito e
07:10quindi anziché 2-3 minuti quanto sarebbe bastato per l'acquisto del cocomero, abbiamo
07:15perso forse 5-6 minuti, in quel momento forse i minuti non li contavamo, quindi penso
07:205-6 minuti. Ci siamo rimessi in macchina, io capisco
07:24poco delle strade, per cui non ho capito, quando mio marito è entrato a San Filio non
07:28ho capito che era un'altra deviazione ed era un'altra fermata, io pensavo che quella
07:34era la strada, invece abbiamo fatto un'altra fermata perché mio marito aveva in macchina
07:39i bidoni dell'acqua e abbiamo questa tremenda abitudine di prendere l'acqua così perché
07:46è più buona, abbiamo preso l'acqua e lì dalla fontana c'era un signore che già
07:52stava riempendo un suo bidone, quindi abbiamo un po' aspettato, poi abbiamo riempito,
07:56penso che saranno persi altri intorno a 10 minuti, credo 8-10 minuti.
08:01Da questo punto in poi incomincio ad essere in ansia.
08:06Incomincio ad essere in ansia perché mi rendo conto, faccio la somma un po' delle
08:12nostre fermate che non erano previste, impreviste e mi rendo conto che è passato un po' di
08:18tempo, ho paura che non raggiungeremo Roberta come in effetti succede.
08:36I signori Lanzino arrivano alla loro villetta di Micisi alle 18.20 in perfetto orario e
08:41come previsto, lì trovano il figlio e l'altra figlia, Marilena, Roberta invece non c'è.
08:48La prima cosa che mi hanno pensato è che avesse sbagliato strada, perché è una strada
08:52sulla quale non è difficile assolutamente sbagliarsi, quindi mio marito fa la strada,
08:58ritorna indietro, fa la strada della crocetta, ritorna per vedere se era arrivata, noi lì
09:06non avevamo telefono, quindi ritorna per vedere se era arrivata, ritorna allora a Cosenza
09:12perché lì non era arrivata, ritorna a Cosenza, a Cosenza pensando forse si è fermato il
09:21motorino, forse ha fatto un incidente nel primo tratto e non ci siamo ingrogiati, ha telefonato
09:27all'ospedale per vedere se c'era qualche notizia di incidente, quando ha visto, ha
09:35telefonato ai carabinieri di San Lucido.
09:40A questo punto voi pensavate sempre a un incidente?
09:43Noi pensavamo solo, noi pensavamo esclusivamente a un incidente, siccome la strada ha questi
09:52rumpi o che per lo meno sembrano di rumpi, pensavamo che fosse difficile anche trovarla,
09:59io avevo il terrore che lei si sentisse male e che nessuno la vedesse.
10:05Per cercare Roberta si muove tutto il paese, i signori Lanzino, i carabinieri, la polizia,
10:11i vigili del fuoco, tutti gli abitanti di Miccisi.
10:23Per tutta la sera la zona viene battuta alla luce delle torce e non è facile perché è
10:29un tratto di strada ampio, costeggiato da dirupi e crepacci coperti di rovi.
10:44Tutta la sera è parte della notte, ma niente, non c'è niente.
10:49Tutta la sera è parte della notte, ma niente, di Roberta nessuna traccia.
11:07È come se quella strada, la strada vecchia che da Commenda va fino al mare, l'avesse
11:11inghiottita, lei e il motorino.
11:20Ad un certo punto viene trovato un brandello di una maglietta arancione che viene immediatamente
11:25portato alla signora Lanzino per vedere se lo riconosce.
11:28Invece no, non è di Roberta, non è la maglietta che indossava quel giorno.
11:32E allora Roberta dov'è?
11:34Verso l'una di notte, quando il signor Lanzino è sui monti a cercare sua figlia, viene raggiunto
11:40da una persona che partecipa alle ricerche.
11:42Hanno trovato qualcosa.
12:20Il motorino di Roberta si trova in una scarpata accanto alla strada che corre fino al mare,
12:25però un altro troncone della strada vecchia, non quello che avrebbe dovuto percorrere Roberta.
12:30È proprio sotto il ciglio della strada, vicino ad un muretto e non sembra che abbia subito
12:35un incidente.
12:36I carabinieri lo recuperano, lo provano anche, lo mettono in moto per vedere se si impanne
12:41e invece no.
12:42E Roberta?
12:4470 metri più sotto c'è un pendio con uno spiazzo coperto di rovi, appena sotto un albero
12:49di sughero.
12:50È soltanto 10 metri sotto il ciglio della strada, però è coperto e da lì non si vede
12:55facilmente.
12:56Lì c'è Roberta.
13:14Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
13:44Roberta è supina, con la testa rivolta verso la strada e i piedi puntati verso il mare.
13:55Al centro di un'area calpestata larga un paio di metri e in fondo ha un solco tracciato
13:59nell'erba che dal ciglio della strada arriva fino lì.
14:02È seminuda, ha la maglietta e il registino arrotolati sul torace e gli occhiali, le scarpe,
14:08gli slip stracciati, i jeans aperti in due da un taglio netto sono nello spiazzo, gettati
14:14lontano.
14:15Sulla maglietta, sul reggiseno, sugli slip, sui jeans, dietro la testa in una pozza quasi
14:21asciutta c'è sangue.
14:23Roberta è morta.
14:25Sul corpo ha una trentina tra escoriazioni ed ecchimosi ed alcune le ha sul volto come
14:30se le avessero colpita con un pugno.
14:32Ha ferite che sembrano inferte con un coltello, alcune sono sulla testa ma altre, due, sono
14:38sulla gola, profonde da una parte e dall'altra.
14:41Sono ferite mortali ma Roberta non è morta per quello, è morta per soffocamento perché
14:46chi l'ha uccisa le ha infilato in gola le spalline che Roberta portava sotto la maglietta.
14:51Prima però l'ha violentata in tutti i modi.
14:54Quel luogo, quello spiazzo a pochi chilometri dall'abitato di Falconara Albanese non è
14:59sulla strada in cui avrebbe dovuto trovarsi Roberta.
15:02È vicino al mare, da lì Micisi e la villetta bianca dei Lanzino quasi si vedono ma quella
15:08non è la strada che avrebbe dovuto fare Roberta.
15:11Non è la strada che i Lanzino percorrono in macchina aspettandosi di vedere la figlia
15:15davanti da un momento all'altro.
15:17Perché?
15:18Cosa ha fatto Roberta?
15:20Qual è il suo tragitto?
15:22Dunque, Roberta esce da casa attorno alle 17.
15:38Alle 17.45 un agricoltore che sta lavorando a monte dell'abitato di Falconara vede passare
16:03una ragazza in motorino che corrisponde alla descrizione di Roberta.
16:07Poco dopo, verso le 18, viene raggiunta dal furgone dei fratelli Tonnera che la vedono
16:16intenta ad osservare la segnaletica.
16:18Roberta li ferma e preoccupata gli chiede la strada per Torre Mezzo.
16:23Non Micisi, Torre Mezzo, una località vicina.
16:28I Tonnera le dicono di seguirli fino al prossimo bivio dove loro svolteranno per un'altra
16:34direzione.
16:35Al bivio la lasciano, le dicono di seguire la strada di destra e quando si allontanano
17:04vedono arrivare una 131 di vecchio tipo con un uomo magro e biondo alla guida.
17:11La stessa macchina viene notata anche da altre persone intente a lavorare lungo la strada
17:16che la vedono passare dopo Roberta e il furgone.
17:19Alle 18.10 Roberta viene vista da un altro agricoltore, Luigi Frangella.
17:25Roberta si ferma e gli chiede se è quella la strada per Torre Mezzo.
17:29Luigi dice di sì e lei riparte.
17:37E l'ultima notizia che si ha di Roberta.
17:40800 metri più sotto viene ritrovato il motorino, 70 metri più in là c'è lei.
17:46Il medico legale colloca la sua morte tra le 18.00 e le 19.30 di sera, più o meno
17:52quando il padre di Roberta la stava cercando sull'altra strada.
17:56Cosa ci fa lì Roberta?
17:58Potrebbe aver sbagliato strada, eppure la conosceva.
18:01E perché chiede di Torre Mezzo e non di Micisi?
18:04C'è qualcosa di strano, qualcosa che non sappiamo?
18:07Chi è veramente Roberta?
18:09Roberta ha 19 anni, appena finito il liceo scientifico e frequenta il primo anno
18:15di Economia e Commercio all'Università della Calabria.
18:18Va bene a scuola, sta dando gli esami e si sta anche impegnando politicamente
18:22nel sindacato come suo padre.
18:24Nel tempo libero fa un sacco di cose.
18:27Lavora in casa, dà una mano alla madre nei lavori domestici e nelle pulizie.
18:31Trasmette in una radio privata, Radio Queen, dove legge il notiziario
18:36e cura un programma di moda e di cucina.
18:39Frequenta una compagnia di danza e di canto popolare, che la porta in giro
18:43per tutta l'Italia e per l'Europa.
18:46Suona la chitarra, va a sciare, va in palestra, segue una dieta perché si sente
18:52un po' sovrappeso.
18:54E' carina Roberta, non è molto appariscente, ma è molto carina.
18:58Non ha ancora una storia, tante amicizie, ma non un fidanzato.
19:02Insomma, una ragazza normale, perfettamente normale.
19:05Ma che tipo è?
19:07Ce la raccontano tre dei suoi migliori amici, Antonella, Marco e Aristide,
19:12intervistati per noi da Alessandro Riva.
19:14Antonella, Marco e Aristide, voi eravate i tre migliori amici di Roberta.
19:19Mi raccontate come vi eravate conosciuti?
19:22Noi eravamo compagni di scuola, quindi ci avevamo conosciuti a scuola,
19:26anche se poi si è restaurato da noi un rapporto che andava al di là,
19:31è più profondo, è un rapporto diverso da quello che c'è tra i compagni di scuola,
19:36perché noi ci frequentavamo anche al di fuori, insomma, fuori dalla scuola.
19:42E siete rimasti amici?
19:44Sì.
19:45La figura che io ho di Roberta, cioè l'immagine che porto con me,
19:50al di là di… è quella di una persona nella quale piaceva vivere,
19:54che era attaccata ai valori della famiglia, dell'amicizia,
19:58a cui piaceva divertirsi, scherzare, essere seri quando bisognava essere seri.
20:04Però, soprattutto questo, è come avere un'immagine di una persona
20:12che ti faccia spuntare in sorriso così spontaneamente.
20:15Molte volte, ecco, riusciva pure, cioè la sua allegria era proprio contagiosa,
20:20riusciva proprio ad unire tutti quanti appunto nel divertimento.
20:25Ci divertivamo con poco, stavamo tra di noi e avevamo questa capacità di divertirci
20:35stando tra di noi, senza fare cose eclatanti.
20:42Che cosa facevate?
20:44Chiacchieravamo, stavamo… passavamo pomeriggi interi a chiacchierare
20:49e passevamo una bellissima giornata.
20:51Ci siamo voluti bene da subito.
20:53Non voler bene a Roberta era una cosa difficile, era impossibile.
20:59Roberta è una ragazza alla quale è difficile non voler bene.
21:03Soltanto questo.
21:04Non è un tipo particolare, non è appariscente, non è eccezionale.
21:08È una normale giovane ragazza con tanta voglia di vivere e un bellissimo carattere.
21:13Semplicemente una ragazza alla quale è difficile non voler bene.
21:17Cosa ci fa una ragazza come quella in quello spiazzo, massacrata e violentata in quel modo?
21:23Perché si trova su quella strada che non è quella che avrebbe dovuto percorrere
21:27secondo gli accordi con i genitori?
21:29E perché chiede di torre e mezzo e non di miccisi?
21:32Alessandro Riva e Lorenzo Viganò sono andati sul luogo a cercare di capirci qualcosa.
21:44Ecco, qui dove siamo?
21:46Qui siamo proprio nel luogo dove Roberta non è mai arrivata.
21:49Si chiama Contrada Miccisi ed è più o meno a metà strada tra torre e mezzo
21:54che è laggiù a circa due chilometri e San Lucido che è dove si vedono quelle case arroccate sull'interno.
21:59Qui la famiglia Ranzino ha una casa di villeggiatura proprio qua giù.
22:03Sì, queste sono le famose case bianche.
22:07Tra le quali appunto c'è la casa dei signori Ranzino
22:09ed è il villaggio da cui quel 26 luglio 1988 partirono le ricerche verso sera quando Roberta non arrivò.
22:17Ecco, perché Roberta non è arrivata lo sappiamo, ma perché Roberta è ancora lassù su quelle montagne?
22:22Perché si è persa.
22:23E perché si è persa? Lei conosceva la strada.
22:25Guarda, se vieni a casa dei signori Ranzino abbiamo una piantina con un percorso dettagliato
22:30e ci facciamo vedere.
22:32La casa dei Ranzino è proprio questa qua, la seconda a sinistra.
22:48Questa è la casa di villeggiatura al mare.
22:50Sì, la casa al mare.
22:52Questa è la casa di villeggiatura al mare.
22:54Questa è la casa di villeggiatura al mare.
22:56Questa è la casa di villeggiatura al mare.
22:58Questa è la casa di villeggiatura al mare.
23:00Sì, la casa al mare.
23:04Questa quindi è una cartina della zona.
23:06Sì, esatto.
23:08Allora, noi siamo qui, tra San Lucido e Falconara, ed è qui dove avrebbe dovuto arrivare Roberta.
23:15Quel giorno infatti, come d'accordo con suo papà, lascia la 107 e imbocca la strada vecchia
23:21diretta appunto sul litorale Cosentino e la percorre.
23:25È la strada vecchia, la cosiddetta strada vecchia, che è una strada che noi abbiamo fatto.
23:28L'abbiamo fatta diverse volte in questi giorni.
23:30L'abbiamo fatta anche in Motorino.
23:32È una strada molto tortuosa.
23:34Noi tra l'altro ci siamo persi facendola, anche se l'avevamo già fatta il giorno prima
23:40e avevamo anche studiato la cartina.
23:42A un certo punto, in uno di questi tanti bivi che ci sono, noi ci siamo persi.
23:45Siamo andati da una parte sbagliata rispetto a quella in cui era andata Roberta.
23:50Quindi una strada difficile, insomma.
23:52Tra l'altro c'è questo fatto anche.
23:54Una volta che tu sbagli, una volta che prendi un bivio sbagliato e chiedi delle informazioni
23:57come noi l'abbiamo fatto proprio per Torre Mezzo, in genere le persone non ti indicano più,
24:02non ti dicono più di tornare al bivio precedente e di prendere la strada giusta.
24:05Ma visto che tutte queste strade, che sono tutte strade vecchia,
24:08fanno parte proprio tutta della strada vecchia, portano al mare,
24:11ti continuano ad indicare la strada più avanti, magari cambiando bivio.
24:23Roberta si sbaglia. È possibile, è facile.
24:26Questi sono posti strani, luoghi molto belli ma anche selvaggi, luoghi selvatichi,
24:31che in certi punti sembrano fatti più per le bestie che per gli uomini.
24:52Stradine strette che si arrampicano tra i rovi,
24:55foreste buie come quelle delle favole, solitudine e silenzio.
25:09Ma non in un brutto posto, in un posto bello,
25:12un luogo che appena oltre i rovi ha macchie dolcissime,
25:15dietro agli alberi ha il mare, un bel mare limpido e azzurro.
25:23Uno strano luogo in cui una natura selvatica da lupi e briganti
25:27sta nascosta dentro ad una natura meravigliosa e gentile, da vacanze.
25:37Basta sbagliarsi, svoltare ad un bivio, perdere la strada
25:41e sei con i lupi, tra i rovi, anche se lì vicino, a vista d'occhio,
25:45non c'è nessuno.
25:52C'è il mare, c'è la famiglia, c'è casa.
26:23Chi ha ucciso Roberta?
26:25Chi sono i lupi?
26:27La prima persona ad essere sospettata è quella che si trovava
26:30alla guida di quella 131 misteriosa.
26:33I carabinieri credono di averla individuata in un giovane di San Lucido,
26:37un pregiudicato, che ha una macchina simile a quella vista dai testimoni.
26:42Di più, il giovane non ha un alibi convincente,
26:45nella sua auto vengono trovate macchie sospette
26:48e sui suoi vestiti non si trova nessuno.
26:52Sui suoi vestiti si trovano filamenti di tessuto.
26:55È lui l'uomo che ha ucciso Roberta?
26:58No, le macchie non sono macchie di sangue.
27:01I filamenti di tessuto non appartengono ai vestiti di Roberta
27:04e quella macchina, la sua macchina, non è la 131 vista dai testimoni.
27:09Il giovane viene scagionato ed esce dall'inchiesta.
27:12Allora l'attenzione degli investigatori si appunta su un'altra persona.
27:17È Luigi Frangella, il contadino che stava mietendo ai bordi della strada.
27:22Luigi Frangella ha 36 anni e vive col fratello Rosario,
27:26affetto da disturbi psichici, anche lui contadino e pastore.
27:33Luigi ha detto di aver visto il cugino Giuseppe, che ha un supermercato in paese,
27:37passare con il suo furgone su quella strada, nell'immediatezza.
27:42Questa è l'espressione usata nell'interrogatorio, nell'immediatezza di Roberta.
27:47Anche Giuseppe viene sentito, però qui c'è qualcosa di strano, qualcosa che non quadra.
27:52Giuseppe prima nega di essere passato per quella strada,
27:55poi ammette di averlo fatto ma ad un'ora diversa e poi racconta una cosa strana.
28:00Dice che quel 26 luglio, mentre passava con il suo furgone,
28:04ha visto Rosario correre in uno stato di grande agitazione.
28:08Più avanti c'era Luigi, anche lui agitato, che si guardava attorno in modo strano.
28:13Uno dei due, non ricorda chi,
28:15stava urlando qualcosa che poteva suonare come «cos'hai fatto?».
28:20Il primo agosto, il sostituto procuratore della Repubblica, Domenico Fiordalisi,
28:24fa arrestare Rosario e Luigi con l'accusa di violenza carnale e domicidio
28:29e fa trattenere anche Giuseppe per favoreggiamento.
28:32Il principale sospettato è Rosario,
28:35perché durante una perquisizione sui suoi calzoni vengono trovate macchie di sangue umano,
28:40ma soprattutto per le sue condizioni psichiche.
28:43Rosario, infatti, soffre di schizofrenia da innesto,
28:47un disturbo della psiche che investe la sfera sessuale
28:50e che può portare anche a reazioni violente
28:52e per questo è stato ricoverato qualche mese prima del delitto.
28:56E poi c'è un episodio inquietante.
28:59Preso da un raptus due anni prima,
29:01Rosario ha sgozzato 25 pecore del suo gregge.
29:05In carcere, Rosario parla dalla sua versione dei fatti ed è diversa.
29:10Ad uccidere Roberta è stato Luigi e lui l'ha soltanto aiutato.
29:15Poi, dopo aver detto altre frasi senza senso, si chiude in un ostinato mutismo.
29:21Qualche tempo dopo, durante una perquisizione sul luogo del delitto,
29:25quando frugano meglio sotto i rovi,
29:27i carabinieri trovano un fazzoletto.
29:29Un fazzoletto da uomo.
29:34È un fazzoletto azzurrino, accartocciato e sporco,
29:38che viene ritrovato vicino al luogo in cui è stata trovata Roberta.
29:42Durante una perquisizione viene trovato un fazzoletto identico a casa di Giuseppe,
29:47che ha sulle braccia graffi ed escoriazioni.
29:50Giuseppe dice di esserseli procurati
29:52mentre aiutava i carabinieri a recuperare il motorino,
29:55ma i testimoni dicono di non averlo visto durante le fasi di quell'operazione.
29:59Tra questi testimoni c'è anche il padre di Roberta, il signor Lanzino,
30:04che appena ha saputo del ritrovamento del motorino si è seduto lì accanto
30:07e non ha permesso a nessuno di avvicinarsi e di toccarlo
30:10fino all'arrivo dei carabinieri.
30:12Di più, il signor Lanzino dice di aver notato un'altra cosa.
30:16Quella sera, quando cercava sua figlia,
30:18ha chiesto anche Giuseppe se avesse visto passare una ragazza in motorino,
30:21perché Giuseppe ha la casa proprio sulla strada.
30:24Giuseppe ha detto di no, anzi, ha insistito perché il signor Lanzino
30:28andasse a cercare la figlia su un'altra strada, che lui riteneva più pericolosa.
30:32Giuseppe è entrato in casa per chiedere alla madre se avesse visto una ragazza in motorino,
30:38ma secondo il signor Lanzino c'è stato pochi secondi, appena il tempo di accendere la luce,
30:42e lui dubita che abbia chiesto qualcosa.
30:45Sa di depistaggio, per cui anche Giuseppe viene unito ai cugini nell'accusa di omicidio.
30:51Il 16 agosto, però, il Tribunale della Libertà scarcere i tre.
30:56Le accuse di Rosario, infatti, sono le accuse di un uomo considerato incapace di intendere di volere
31:01e quindi non sono valide.
31:03Le macchie trovate sui suoi calzoni non è detto che appartengano proprio a Roberta.
31:08La versione di Giuseppe non convince e anche l'indizio del fazzoletto non viene considerato sufficiente.
31:14Però le indagini non si fermano.
31:17Giuseppe, Rosario e Luigi sono loro che hanno ucciso Roberta.
31:21È una risposta che potrebbero dare le indagini, soprattutto quelle di carattere scientifico.
31:26Tra le dita di Roberta ci sono dei capelli, ci sono quelle macchie di sangue sui calzoni di Rosario.
31:32C'è il liquido seminale trovato sul corpo di Roberta,
31:35da cui si potrebbe trarre il DNA da confrontare con quello dei principali sospettati.
31:41Ci sono le impronte digitali.
31:44Ecco, qui però c'è qualche problema.
31:47Le impronte sul motorino, per esempio.
31:50Nella fretta, forse pensando ad un incidente, i carabinieri della locale stazione non si sono messi i guanti.
31:56Non c'erano comunque impronte utili, dicono.
31:59Però il metodo usato per rilevarle non è proprio dei migliori.
32:03Sollevare il motorino e aletarci sopra per guardarlo in controluce.
32:07Neanche il DNA funziona.
32:09I reperti vengono inviati dall'Istituto di Medicina Legale di Bari,
32:12al CIS di Roma, la scientifica dei carabinieri,
32:15soltanto il 16 settembre e sembra che non siano ben conservati.
32:19Il 2 dicembre, infatti, arrivano le risposte e non dicono niente di utile.
32:24I vestiti di Roberta, che potrebbero essere analizzati, invece, non si trovano più.
32:28Semplicemente sono scomparsi dalla camera mortuaria.
32:31E soltanto in gennaio, in seguito alla trasmissione televisiva telefono giallo,
32:35vengono ritrovati in una cassa di zinco, in una stanza dell'obitorio.
32:39Soltanto alcuni, però, perché nel frattempo altri sono stati buttati via
32:43e comunque non sono utilizzabili.
32:46I capelli, poi, quei capelli che Roberta aveva tra le dita, sono di Roberta.
32:51Il 16 agosto, un anno e un giorno dopo l'omicidio di Roberta,
32:55il PM Fiordalisi conclude la sua istruttoria
32:58chiedendo il proscioglimento dei tre imputati.
33:01È sempre convinto che siano stati loro ad uccidere Roberta,
33:04ma non è riuscito a raccogliere prove sufficienti.
33:07Ne è convinto anche il procuratore generale,
33:09tanto che rovesce il parere del suo sostituto.
33:12Rosario, Luigi e Giuseppe sono stati loro e vanno processati per questo.
33:17Indizi ci sono e sono più che sufficienti.
33:20Chi è convinto dell'innocenza dei tre frangella, invece,
33:23soprattutto gli avvocati della difesa, Ernesto Di Polito e Antonio Ciacco,
33:27pensa che le cose siano andate diversamente.
33:30Intanto c'è sempre quella 131,
33:32la macchina inquietante e misteriosa che la seguiva.
33:35Oppure Roberta può aver incontrato qualcun altro,
33:38qualcuno che percorreva quella strada, magari qualcuno che veniva dal mare.
33:42Oppure potrebbe aver dato appuntamento a una persona che conosceva
33:46e che poi l'ha uccisa.
33:48Oppure potrebbe non essere stata uccisa in quel posto.
33:51In quello spiazzo, infatti, non c'era molto sangue
33:53e le ferite alla gola devono averne prodotte parecchio.
33:56Roberta potrebbe essere stata uccisa in un casolare
33:59e poi portata lì successivamente.
34:01Intanto il caso attira l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media
34:05e finisce anche in Parlamento.
34:07La morte di Roberta, così violenta e brutale, colpisce molto
34:11e le vengono intitolate strade e piazze in alcune città d'Italia.
34:15Anche la famiglia Lanzino non resta con le mani in mano.
34:18Nascono il Centro contro la violenza alle donne Roberta Lanzino
34:22e la Fondazione Roberta Lanzino,
34:24che si occupano di combattere la violenza sulle donne e sui minori,
34:28la libertà che le accompagna e i problemi impratici che spesso ne conseguono.
34:32Il processo inizia tardi, dopo una serie di problemi
34:35che riguardano la composizione del collegio giudicante.
34:38Nel frattempo è arrivata una quantità di denunce, di segnalazioni,
34:42di lettere anonime, anche di minacce ai danni dei testimoni.
34:46Il 1° ottobre 1991 comunque inizia.
34:49I tre imputati rivedono molte delle loro affermazioni,
34:53attenuandone la portata.
34:55Luigi e Rosario non correvano l'uno davanti all'altro.
34:58Giuseppe non è passato nell'immediatezza di Roberta,
35:02ma almeno dieci minuti dopo.
35:04Luigi proclama la sua innocenza.
35:06Giuseppe scoppia a piangere e dice che non c'entra niente.
35:10Rosario manda una dichiarazione.
35:13Per gli avvocati della difesa, i tre imputati
35:16sono soltanto dei contadini innocenti
35:18utilizzati come capri espiatori di una vendetta dell'opinione pubblica.
35:22Per il PM, Rosario deve essere condannato
35:25a dieci anni di manicomio giudiziario.
35:28Luigi e Giuseppe, invece, devono essere condannati all'ergastolo.
35:32Il 22 novembre 1991, a 1.35 di notte,
35:36dopo 15 ore di Camera di Consiglio,
35:39la Corte assolve Luigi, Rosario e Giuseppe
35:42per non aver commesso il fatto.
35:44Il verdetto verrà confermato sia in appello che in Cassazione.
35:49Luigi, Rosario e Giuseppe, per quanto riguarda la Corte,
35:53non hanno niente a che fare con l'omicidio di Roberta,
35:55escono di scena, mettiamoli da parte.
35:58Il mistero però rimane.
36:00Chi ha ucciso Roberta?
36:01Che cosa è successo su quella strada sbagliata che porta al mare?
36:05Chiediamolo al commissario Silvio Bozzi,
36:07della Polizia Scientifica di Bologna.
36:09Andiamo con lui sul luogo del delitto
36:11e cerchiamo di capirci qualcosa.
36:20Ecco Silvio, questo è il luogo reale in cui è stata ritrovata Roberta.
36:24E lì sotto quell'albero di sughero
36:26c'è un pianuro che in questo momento è coperto dalla vegetazione.
36:30E più su, invece, è stato ritrovato il motorino a 70 metri.
36:34Ecco, che cosa può essere successo in questi due luoghi?
36:37Non è facile stabilirlo, perché non ci sono degli elementi oggettivi
36:41che riconducono a questa prima fase dell'aggressione.
36:45Quello che ritengo probabile è che la ragione
36:47è che la ragazza abbia avvertito subito una situazione di pericolo,
36:54abbia tentato la fuga, quindi verso l'alto, verso il basso.
36:57Nel tentativo di fuggire si sia procurata quella distorsione
37:03alla caviglia destra che è stata poi rilevata in sede autoptica.
37:07A questo punto la ragazza è stata aggredita, a mio avviso,
37:09da più persone con mezzi d'offesa naturale, pugni.
37:12Pugni, infatti abbiamo una vasta tumefazione sulla parte destra del volto.
37:18Penso da più persone, Carlo.
37:20Perché dici più persone?
37:22Da più persone perché, riflettiamo, l'aggressore,
37:26fin dal primissimo momento del suo attacco, deve risolvere due problemi.
37:30Sottrarsi insieme al corpo probabilmente stordito,
37:35quindi privo di sensi della ragazza,
37:37quindi sottrarsi alla vista di un eventuale passante,
37:40quindi levarsi dal ciglio della strada, per dirla in maniera molto semplice.
37:44E poi fa sparire il motorino,
37:46che è la prova incontrovertibile della presenza della ragazza nella zona.
37:50Quindi una duplice azione contestuale,
37:54che può essere espletata solamente da più persone.
37:57Quindi Roberta si ferma o viene fermata per un qualunque motivo,
38:00avverte la minaccia, cerca di scappare,
38:02si sloga una caviglia e viene aggredita.
38:04Penso che le cose possano essere andate proprio così.
38:08Ecco, a questo punto bisogna capire una cosa estremamente importante,
38:12cioè in quale modo la scena dell'aggressione si sposta da un luogo a un altro,
38:16cioè dalla strada, o meglio dal ciglio della strada,
38:19fino al luogo in cui poi Roberta sarà uccisa.
38:21Certo, questo è un luogo molto simile al luogo del delitto,
38:24non è lo stesso per motivi di praticità,
38:26ma abbiamo scelto un luogo che fosse veramente simile.
38:29Certo, un luogo che ripropone le stesse asperità,
38:32il terreno, le stesse difficoltà che avrà incontrato sicuramente l'aggressore.
38:38A mio avviso ti dico Carlo, nota anche l'asperità,
38:41la difficoltà di questo terreno,
38:43quindi questo è l'unico tratto in cui è possibile entrare,
38:47aprirsi un varco, come dicevo prima.
38:49Io penso che l'aggressore debba per forza,
38:52quindi necessariamente, aver adottato una strategia di presa particolare.
38:56La ragazza secondo me era incosciente, te lo dico subito.
38:59Il tipo di presa è questo,
39:01quindi sollevamento, presa in questo modo,
39:05quindi solida, basse d'appoggio, prima presa, seconda presa,
39:10col busto ciondoloni alle spalle dell'aggressore,
39:12quindi alle gambe distese, qui trattenute dal braccio destro o sinistro, dipende.
39:18E l'unica presa che consente all'aggressore di muoversi rapidamente innanzitutto,
39:23con efficacia, quindi scendendo con facilità,
39:27lungo questo terreno, quindi senza esitazione.
39:31E soprattutto è l'unico tipo di presa,
39:33diversamente da quella così, in questo modo,
39:35quindi prendendo tra le braccia, quindi in avanti, la povera ragazza.
39:39L'aggressore poteva in questo modo, con quel carico, con quel peso,
39:43vedere, guardare in avanti.
39:45Guardare vuol dire un'altra cosa, potere scegliere,
39:47cioè effettuare una scelta senza esitazioni,
39:50sul luogo in cui poi avrebbe compiuto quello che ha compiuto.
39:54Tu parli di un solo aggressore che la portava,
39:57non potrebbero essere stati in due a trasportarla?
39:59Io penso proprio di no, perché anche guardando le foto
40:03relative al suo paraluogo tecnico, il varco era unico.
40:07In quel caso, con un tipo di trasporto di questo genere,
40:10con il sollevamento, il trasporto di due persone,
40:13quindi in questo modo, del corpo della ragazza,
40:17avremmo avuto due solchi paralleli, poi magari intersecantesi,
40:22poi abbiamo un solo varco, quindi a mio avviso una sola persona
40:24è in quel modo potuta trasportare quel posto.
40:27Quindi probabilmente due o più persone che la aggrediscono,
40:30ma una sola che la trasporta.
40:32Sì, considera poi un'altra cosa molto importante,
40:36l'eventuale reazione, quindi capacità rettiva della ragazza,
40:41in questo modo, con questo tipo di strategia di presa,
40:44si sarebbe vanificata, quindi spenta alle spalle dell'aggressore,
40:49che non avrebbe avuto motivo di temere una reazione,
40:52in questo modo, così.
40:54Cosa avrebbe potuto fare la povera ragazza?
40:56Non avrebbe dovuto afferrare i pantaloni,
40:58né sferrare i pugni, né graffiare.
41:00A questo punto cosa può essere successo dopo?
41:02Se andiamo più avanti te lo mostro.
41:10Ecco, in questa fase dell'aggressione, quindi dell'attacco,
41:13a mio avviso gli aggressori tornano a essere due o più.
41:18Ragazza giaceva qua, in posizione supina,
41:21col capo rivolto verso il mare.
41:23Qua vediamo tracce di sangue, una macchia di sangue,
41:28un altro a un metro, vedremo di capire
41:30in che modo si è formata quest'altra macchia.
41:33La prima domanda è questa.
41:35Roberta è stata uccisa nello stesso luogo
41:37in cui è stata ritrovata, secondo te?
41:39Penso proprio che sia stata uccisa qui,
41:41quindi abbia subito violenza e sia stata uccisa in questo posto.
41:44Tre sono le cose che mi fanno pensare questo.
41:46Innanzitutto la presenza del sangue,
41:48cioè qui e non altrove.
41:50Poi l'assenza di uno sgocciolamento lungo il percorso,
41:54che è l'unico percorso, quindi varco, praticabile nella zona.
41:59Come se l'avessero trasportato.
42:01Sì, che non fa pensare assolutamente a un trasporto.
42:04E poi la distribuzione degli oggetti,
42:08quindi degli indumenti della ragazza,
42:11che risponde alla tragica sequenza della spogliazione ai fini di violenza.
42:16Certo, quindi è facile che Roberta sia stata uccisa
42:19nello stesso posto in cui è stata ritrovata,
42:21anche se c'è poco sangue.
42:23Sì, è naturale che ci fosse poco sangue, a mio avviso,
42:27perché certamente la ragazza ha perso molto sangue,
42:30però è altrettanto vero che molto sangue è stato assorbito
42:34dalla magliettina, dalle spalline,
42:38che hanno svolto questa drammatica funzione di piccole spugne.
42:42Molto sangue è andato nei capelli,
42:45quindi col calore poi si era preso, quindi era scarsamente visibile.
42:48Poi la maggior parte del sangue, quindi colando giù,
42:50è stato come inghiottito dal terreno, crepato, riarso.
42:54Quindi anche se c'è poco sangue può essere stata uccisa
42:57nello stesso luogo in cui è stata ritrovata.
42:59Poi cos'è successo?
43:01Poi la ragazza, credo rimanendo in questa posizione,
43:05quindi ha subito violenza,
43:08mentre un'altra persona o forse altre due persone
43:13ne inibivano fortemente la reazione.
43:16Quindi Roberta è stata trattenuta e minacciata,
43:18e poi l'hanno uccisa.
43:20Poi l'hanno uccisa, quindi penso che dopo la violenza
43:22abbiano inferto quella profonda coltellata
43:25che poi ha lesionato gravemente,
43:29quindi la carotide comune di sinistra.
43:33Ti spiegherò perché sono convinto di questo secondo momento,
43:37perché dopo, sicuramente dopo,
43:39le spalline simili a queste, quindi unite,
43:44fino a formare un malloppo della dimensione di un manderino,
43:47sono state introdotte all'interno del loro faringe,
43:50quindi in gola, come atto conclusivo.
43:55Questo perché?
43:57Io penso che sia stato fatto per un solo motivo.
44:00Innanzitutto le spalline erano profondamente intrisse di sangue,
44:03quindi sono state introdotte dopo la coltellata,
44:07e poi c'è l'assenza di significative lesioni
44:11nella cavità buccale, quindi nel vestibolo buccale.
44:16Questo sta a significare che la ragazza
44:18era ormai incapace di reagire,
44:20quindi le spalline sono state introdotte profondamente
44:22con una certa facilità, senza sforzo.
44:25La motivazione sembrerebbe evidente,
44:28quella di impedire alla ragazza che rantolava,
44:30quindi emetteva dei rumori che potevano essere uditi da passanti,
44:33quindi di farsi sentire,
44:37impedire che la ragazza emettesse rumori,
44:42si sentisse il rantolo.
44:44Questa è la ragione.
44:46Chi ha ucciso Roberta?
44:48Se fosse un romanzo giallo, a questo punto lo sapremmo.
44:51Avremmo avuto depistaggi, colpi di scena, vicoli ciechi,
44:54ma alla fine avremmo avuto l'indizio brillante,
44:57che la forma certa è il nome dell'assassino.
44:59Invece questa è realtà, è cronaca.
45:02Qui possiamo avere soltanto qualche ipotesi,
45:04più o meno probabile.
45:28Roberta è stato uccisa da qualcuno che conosceva,
45:31qualcuno a cui aveva dato appuntamento,
45:33magari proprio a Torre Mezzo.
45:35Non è facile.
45:37Perché se Roberta avesse dato appuntamento a qualcuno
45:39e avesse dovuto nasconderlo,
45:41non gliel'avrebbe dato in quel modo, in quel momento,
45:43con i genitori alle spalle, a breve distanza.
45:46Quel suo chiedere di Torre Mezzo
45:48sembra più l'atteggiamento di una persona che si è persa
45:51e che non sa esattamente dov'è
45:53e che chiede del paese più vicino.
45:56Perché si chiede del paese più grande e conosciuto vicino a casa,
45:59Torre Mezzo appunto, e non Micisi, che è un paese molto piccolo.
46:02No, se Roberta è finita su quella strada
46:05è perché ci è finita per sbaglio
46:07e il suo assassino lo incontra per caso.
46:15Quella 131, allora.
46:17Un'auto che la segue.
46:19Chi è dentro quell'auto l'ha vista,
46:21l'ha notata e ha deciso di seguirla.
46:24Ha strane idee.
46:26Aspetta il luogo più adatto,
46:28dopo che Roberta è passata davanti a Luigi.
46:30Poi approfitta del momento giusto.
46:33Magari Roberta si ferma a chiedergli un'indicazione.
46:36Oppure l'auto ha mettersi di traverso sulla strada e ha bloccato.
46:42Sì, però, Luigi non dice di aver visto una macchina a seguire Roberta
46:46quando questa gli passa davanti chiedendogli se la strada è giusta.
46:51Allora, forse Roberta ha incontrato il suo assassino per caso.
46:55Forse si è fermata per chiedere ancora.
46:58O forse è stata costretta a fermarsi.
47:00Magari perché è stata bloccata da un branco di pecore,
47:02ce ne sono tante in quel periodo, che attraversano la strada.
47:05Solo che lì accanto c'è anche qualcun altro.
47:08Gente che viene da fuori, magari, ma gente che conosce i luoghi.
47:12Forse le dicono qualcosa e Roberta reagisce male.
47:15O forse no. Roberta è gentile, come sempre, come è il suo carattere
47:18e sono loro a fraintendere la sua gentilezza.
47:21La aggrediscono.
47:23La tirano giù dal motorino e le slogano una caviglia.
47:25O forse lei a slogarsela, correndo, quando cerca di scappare.
47:29Uno la colpisce al volto con un pugno, tramortendola.
47:32Poi se la carica in spalla e la porta lontano.
47:35Cerca un luogo adatto, vicino, nascosto.
47:37Mentre chi resta si occupa di far sparire il motorino.
47:41La spogliano.
47:43Le tagliano in vestiti con quel colpo da gente esperta,
47:46da gente abituata ad usare il coltello per tagliare in quel modo.
47:49Poi la violentano e la uccidono.
47:51Due colpi alla gola e quelle spalline infillate in bocca.
47:54La uccidono in quel modo violento e brutale,
47:57non da uomini, ma da animali, animali selvaggi.
48:00Poi la lasciano lì e se ne vanno.
48:16Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
48:47Se fosse un romanzo giallo, lo abbiamo detto, a questo punto avremo i nomi.
48:51Invece è cronaca, e nella cronaca abbiamo soltanto ombre senza nome,
48:55condannate a portarsi dentro per tutta la vita
48:57a rimorso di quello che hanno fatto a Roberta, se riescono a sentirlo.
49:00O se non loro, tutti quelli che sanno qualche cosa di questo delitto e non lo dicono.
49:06Signora Lanzino, ci sono stati dei sospettati, degli indagati,
49:10dei processi, dei fatti.
49:12Signora Lanzino, ci sono stati dei sospettati, degli indagati, dei processati,
49:17che attraverso tre gradi di giudizio poi sono stati assolti.
49:20Quindi attualmente l'omicidio di Roberta è senza colpevole.
49:24Voi che cosa vi aspettate ora? Che cosa vorreste?
49:27Ho pensato molto a questa soluzione, che a me è sembrata assurda,
49:33cioè una soluzione assurda.
49:35Però, rispetto alla legge, ho capito pure che le risposte dei tribunali
49:42non possono essere la verità rivelata.
49:46Un caprespiatorio non serve a nessuno, non serve proprio a nessuno.
49:56Io potrei dire che non mi serve nemmeno l'assassino, perché a me servirebbe Roberta.
50:02E' una responsabilità della perdita del tempo, che noi, è una responsabilità nostra,
50:07che io mi assumo in pieno.
50:09Perché non esisteva, cioè era un patto che noi avevamo,
50:13cioè Roberta è andata perché sapeva di essere seguita.
50:16Non sarebbe andata Roberta se ci fosse stato un dubbio su questa cosa.
50:22Né noi stessi l'avremmo mandata.
50:25E invece è successo così, quindi è una responsabilità che,
50:29quando la dico, tutti cercano di difendermi da questa responsabilità, ma non è possibile.
50:36Cioè io sento proprio il bisogno di esprimerla e che gli altri la condividano, perché è così.
50:45Non perché Roberta non avesse il diritto di girare da sola o non è questo,
50:50è perché era come un patto quello, era una cosa che avevamo deciso,
50:56quindi noi non avremmo dovuto perdere quel tempo.
50:59Io non credo che sia colpa dei signori Lanzino se Roberta è morta.
51:03Il loro sentirsi responsabili è perfettamente comprensibile, è quello che succede in questi casi.
51:08Ed è il motivo per cui si può dire che chi uccide una persona non colpisce soltanto quella,
51:13ma anche tutte le altre persone che le stanno vicino.
51:16Anche se in questo caso, col lavoro del Centro contro la violenza alle donne
51:20e con la Fondazione Roberta Lanzino, i genitori di Roberta e i suoi amici
51:24sono riusciti a ricavare almeno qualcosa di positivo da tutto questo.
51:28Ma io non credo che la signora Matilde debba sentirsi in colpa.
51:32Credo che nessuno avrebbe potuto immaginare che una ragazza come Roberta
51:36sbaglie strade in un pomeriggio d'estate e si ritrovi da sola in mezzo ai lupi,
51:41uccisa in un luogo a due passi da casa, un luogo selvaggio da cui si vede il mare.
51:46Non una come Roberta, una a cui era difficile non voler bene.
51:54Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
52:24Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
52:54Sottotitoli e revisione a cura di QTSS