“Servono al più presto politiche pubbliche coerenti, forti e strutturate che combattano la denatalità. Ai giovani serve la certezza di un lavoro stabile, di qualità e ben retribuito”. Così Daniela Barbaresi, segretaria confederale Cgil, dopo aver partecipato al panel “Le politiche pubbliche e gli investimenti necessari” organizzato all’interno dell’incontro ‘Demografia, un patto fra generazioni’, a Palazzo dell’Informazione a Roma. L’evento rientra nel progetto editoriale ‘Demografica’, dell’agenzia Adnkronos.
00:30Politiche pubbliche, coerenti, forti, strutturate e che diano una prospettiva. Una prospettiva di certezza, certezza per i più giovani. Per i più giovani è necessario garantire la certezza di un lavoro stabile e di qualità, ben retribuito.
00:48Oggi così non è. Soprattutto tanti giovani e soprattutto tante donne oggi si misurano con elevati tassi di precarietà, lavori poveri, lavori che non ti garantiscono quella certezza, quella serenità che ti consente poi di progettare il tuo futuro, compresa la scelta di mettere su famiglia e mettere al mondo dei figli.
01:07Però serve anche un'adeguata rete di risposte a partire da congedi paritari, parentali, ben retribuiti, che mettano nelle condizioni di affrontare il nodo della genitorialità in termini appunto di condivisione delle responsabilità familiari.
01:25Serve dare una risposta in tema di casa, oggi anche questa è un'altra emergenza per i costi insostenibili per molte persone.
01:36E poi soprattutto serve un'adeguata rete di welfare, a partire da un'adeguata rete di welfare pubblico, dagli asili nido, che oggi sono insufficienti, in intere aree del paese sono praticamente assenti.
01:49Abbiamo la sfida del PNRR ma che si sta rivelando i forti ritardi, soprattutto sulla realizzazione degli interventi di welfare, dagli asili nido alla sanità, ma senza quelle risposte noi non riusciremo a vincere questa sfida che è enorme.
02:08Beh, purtroppo non abbiamo raggiunto il quorum, quindi l'obiettivo di cambiare quelle leggi che consideriamo e che consideriamo ancora sbagliate, quindi noi non ci fermeremo in questa battaglia di far valere i diritti delle persone ad un lavoro stabile, di qualità e ben retribuito.
02:26È vero, non abbiamo raggiunto il quorum, però è anche vero che 15 milioni di persone, di italiane e di italiani sono andati a votare.
02:33Questo rappresenta un elemento di partecipazione non scontato e non secondario e sono andati a votare tantissimi giovani.
02:40Anche questo ci lascia sperare nel futuro.
02:44La nostra mobilitazione, la nostra sfida continua ad andare in quella direzione.
02:48Noi abbiamo bisogno di poter cambiare quelle leggi per dare prospettive di certezza, per invertire questa tendenza alla precarietà.
02:57In questo Paese un terzo dei lavoratori dipendenti privati non può contare su un lavoro standard, significa che è precario o part-time o vive entrambe le condizioni.
03:07Questo significa spesso essere poveri pur lavorando, tanto che un quarto dei lavoratori dipendenti privati non arriva a 800 euro lordi al mese,
03:17perché è precario, perché è part-time, perché fa lavori in settori poveri o è condannato ai cosiddetti lavoretti.
03:24Noi abbiamo bisogno di dare dignità.
03:26Il lavoro e dignità non a caso il primo articolo della Costituzione fonda l'identità del nostro Paese sulla dignità del lavoro,
03:32ma quella va tradotta in risposte concrete a partire dai rinnovi dei contratti nazionali di lavoro.
03:38La settimana scorsa è stato firmato il contratto nazionale per i lavoratori della sanità,
03:43quelli che fino a pochi anni fa chiamavamo gli eroi, fino al punto però di dimenticarci troppo velocemente.
03:50Lo Stato ha rinnovato quel contratto senza la nostra firma,
03:54ha rinnovato quel contratto certificando il taglio del 10% dei salari di quei lavoratori e lavoratrici
04:01così fondamentali per la garanzia dei diritti alla salute delle persone.
04:06Ecco, non è certamente questa la direzione.
04:09Così come non è la direzione quella dei bonus e delle misure spot,
04:13noi abbiamo bisogno di un welfare pubblico su cui investire fortemente a partire dalla sanità,
04:18altrimenti condanniamo il nostro paese alle diseguaglianze e appunto non solo il declino demografico