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“Lo spopolamento è un grande nemico della ricostruzione, ma non invincibile. Lo dimostra il report dell'Uncem, Unione nazionale comuni comunità enti montani che evidenzia come nell'arco alpino la possibilità di vivere in montagna non è considerata una penalizzazione. Ci sono dati che vanno in controtendenza”. Sono le parole del senatore Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione del sisma del 2016, intervenuto a margine  dell’evento ‘Demografia, un patto fra generazioni’,  uno degli appuntamenti del progetto editoriale ‘Demografica’, dell’agenzia Adnkronos.

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Transcript
00:00E' un grande nemico, però non è un nemico invincibile. Lo dimostra il rapporto che l'UNCEM,
00:09l'Unione delle Unioni Montane, ha diramato proprio oggi, evidenziando che innanzitutto
00:15nell'arco alpino la possibilità di vivere in montagna non è considerata come una penalizzazione
00:20così forte. Ci sono dati che vanno in controtendenza e la stessa cosa si può dire proprio del cratere
00:26sismico dove a partire dal 2024 con l'avanzare della nostra strategia Next Appennino che si
00:32abbina all'intervento sulle case cominciano a esserci dati che dimostrano che l'inversione
00:37non è confinata nella sola mia personalissima immaginazione. Come è noto Confucio diceva
00:43che se uno ha fame non gli devi dare il pesce ma insegnare a pescare. Se vogliamo parafrasare
00:47la cosa secondo un indice diciamo più nostrano, se qualcuno ha fame non gli dare la cacciotta
00:53ma insegnali come anche con l'innovazione è possibile produrre latte e fare prodotti
00:58altamente avanzati. Quello che voglio dire è che la nostra strategia si fonda non sull'assistenzialismo
01:04ma sul tentativo di propiziare nel cosiddetto cratere innanzitutto le condizioni per cui
01:09l'impresa possa fare innovazione in maniera sistemica. Abbiamo dato voucher e sostanzialmente
01:15sostenuto 1.400 progetti di impresa con 600 milioni di euro proprio finalizzati a creare
01:22un appennino 5.0. Poi bisogna superare l'isolamento geografico come è ovvio e abbiamo sviluppato
01:29un progetto, Revita si chiama, proprio per questo motivo. Cuba 2 miliardi e 400 milioni,
01:351 miliardo e 300 milioni sono stati già messi a terra. Insomma questa è una strategia
01:40che vuole essere articolata, non ispirata solo all'immaginazione ma avere la concretezza
01:45di chi, come è sottoscritto, avendo fatto da tanti anni il sindaco, sa che la prima cosa
01:51è stare con i piedi per terra ma tenere lo sguardo verso l'alto.

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