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  • 2 days ago
“I lavoratori dipendenti che hanno sottoscritto la previdenza complementare sono soltanto il 37% della forza lavoro italiana. È ancora un settore di nicchia, purtroppo, e non è sufficientemente diffuso nei giovani che sicuramente saranno coloro che ne avranno più bisogno per sostenere l'integrazione alla pensione pubblica”. Così  Nadia Vavassori, Responsabile fondi pensione aperti Amundi SGR, che ha partecipato al panel ‘L’invecchiamento della popolazione: la necessità di una programmazione’, nell’ambito dell’incontro, a Palazzo dell’Informazione a Roma, ‘Demografia, un patto fra generazioni’, il nuovo appuntamento del progetto editoriale targato Adnkronos, ‘Demografica’.

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00:00I lavoratori dipendenti che hanno sottoscritto la previdenza complementare sono soltanto il 37% della forza lavoro italiana.
00:12È ancora un settore di nicchia purtroppo e non è sufficientemente diffuso nei giovani che sicuramente saranno coloro che ne avranno più bisogno per sostenere l'integrazione alla pensione pubblica.
00:26Fermo restando che ci sono sicuramente dei vincoli di spesa pubblica, sicuramente incertivare la previdenza complementare, differenziando magari le opportunità e anche i profili di investimento in funzione delle fasce di età,
00:41consentendo di avere un plafond di deducibilità fiscale e in assoluto degli incentivi fiscali differenziati per fasce di età e soprattutto individuali.
00:51Oggi i genitori che devono pensare alla propria pensione integrativa devono pensare anche a quella dei figli e il plafond purtroppo di deducibilità annuo di 5.164 euro è unico per tutto il nucleo familiare.
01:08Quindi bisognerebbe agire in questo senso per trovare dei meccanismi che consentano ad ognuno di accumulare sfruttando vantaggi fiscali che differenzino l'investimento previdenziale dagli altri investimenti in strumenti finanziari.

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