“Negli ultimi anni l'occupazione femminile è cresciuta di misura grazie a un mercato del lavoro molto dinamico e grazie alle politiche di incentivazione. Preoccupa però il deficit di occupazione che avremo nei prossimi 15 anni quando al sistema mancheranno oltre 3 milioni di lavoratori.”. Con queste dichiarazioni Ester Dini, responsabile ufficio studi Fondazione studi consulenti del Lavoro, è intervenuta a margine dell’evento ‘Demografia, un patto fra generazioni’, uno degli appuntamenti del progetto editoriale ‘Demografica’, dell’agenzia Adnkronos.
00:30Il welfare aziendale è molto flessibile, facilmente fruibile, quindi di carattere principalmente economico, voucher, buoni pasto, supporto nel pagamento delle bollette, ma questo non limita anche la diffusione di servizi un po' più complessi, di flessibilità organizzativa in particolare che favorisca una maggiore conciliazione.
01:00Negli ultimi anni i livelli occupazionali delle donne sono cresciuti di misura, questo grazie a un mercato del lavoro molto dinamico e anche alle politiche di incentivazione della partecipazione femminile al lavoro.
01:18Resta però una soglia difficilmente superabile di inattività che preoccupa soprattutto guardando al futuro e guardando al deficit di occupazione che noi avremo nei prossimi 15 anni quando al sistema mancheranno oltre 3 milioni di lavoratori.
01:37Oggi le donne rappresentano circa il 65% delle non forze di lavoro, delle inattive è assolutamente necessario sbloccare queste inattività, portarle al lavoro, favorire la partecipazione.
01:53La gran parte dell'inattività dipende proprio dai compiti di cura e di assistenza che hanno sia verso i figli che soprattutto verso una popolazione che invecchia e che presenta sempre più problemi di non autosufficienza.
02:08Da questo punto è importante garantire i servizi ma anche una maggiore accessibilità economica agli stessi perché spesso è proprio questo, proprio la difficoltà a sostenere i costi che comportano che limita la partecipazione delle donne al lavoro.
