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  • 2 days ago
Dal 20 al 22 giugno il Festival della Restanza e della Tornanza ha vissuto momenti di incontro, riflessione e azione collettiva dedicati alle comunità delle aree interne e montane colpite duramente dal sisma del 2016. 

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00:00Venerdì 20 giugno si è aperto il primo festival della restanza e della tornanza intitolato
00:10Restare e partire e tornare i giovani di fronte al terremoto demografico. Tre giorni fino al 22
00:16giugno di un evento unico intergenerazionale e multidisciplinare pensato per dare voce alle
00:22nuove generazioni e riflettere sul futuro delle aree interne del centro Italia colpite duramente
00:27dal sisma del 2016 che ha distrutto vite umane e infrastrutture ma non ha voglia di vivere e
00:32ripartire di queste popolazioni pur in un contesto complesso. Beh innanzitutto rappresenta la voglia
00:38di rimettere al centro una parte del territorio che per tante cause di natura appunto legate al sisma
00:45quindi naturali e anche per una trend che si è verificato negli ultimi decenni hanno perso la
00:51loro capacità di attrarre e di conservare il patrimonio più importante di tutti che è quello
00:58della demografia. Certamente oggi siamo in una fase dove purtroppo la denatalità ci consegna un quadro
01:04complessivamente preoccupante ma già in questi territori questa tendenza a non fermarsi, a non
01:12restare era nata da decenni. Oggi c'è una nuova epoca. Rimettere al centro questi territori
01:20significa coniugare la qualità della vita, significa coniugare anche le opportunità che
01:26stiamo cercando di restituire per il tramite dei servizi, per il tramite delle infrastrutture
01:30ad un'area che ha una potenziale enorme. A nove anni di distanza dal terremoto che sconvolse il
01:36centro Italia si intravedono però i primi spirali di luce. Negli ultimi due anni e mezzo dopo tante
01:41incertezze abbiamo avuto delle soddisfazioni perché finalmente la ricostruzione ha cambiato cambio di
01:47passo per quanto riguarda le gru che oggi affollano il territorio del cratere. 8 mila
01:52chilometri quadrati da Fabriano fino all'Aquila, da Spoleto, Rieti fino a metà delle Marche. Quindi
01:57pensate una superficie superiore a quella dello stato dell'Olandua però come si diceva ci siamo
02:02resi conto che bisognava mettere in campo una strategia utile a evitare o comunque a ridurre
02:08il rischio che le case nuovamente ricostruite rimanessero vuote. Abbiamo voluto mettere in campo
02:14quindi una strategia che rappresenta la seconda gamba della ricostruzione. L'abbiamo chiamata
02:19Next Appennino, un appennino contemporaneo, un appennino ovvero che vuole sfidare la società
02:24moderna assumendo come obbligo la conservazione tradizionale dei borghi meravigliosi ma senza
02:30fidarsi solo ai comuni presepe che vanno visitati magari il sabato o la domenica quando il tempo
02:35è bello. No, noi vorremmo costruire un territorio che è considerabile come utile e attrattivo
02:41anche per vivere e per fare impresa. Il sostegno delle istituzioni non manca in un territorio
02:47già prima del sisma complesso in tema di emergenza demografica. Gli over 65 in Italia sono oltre
02:5315 milioni, le persone tra i 14 e i 35 anni che è la fascia d'età di competenza del Dipartimento
02:59Politiche e Giovanili sono poco meno di 12 milioni e mezzo. Io credo che sia sufficiente
03:04questo per dire quanto la situazione sia oltremodo drammatica e tragica, questo festival
03:11che è soltanto il primo momento di una serie di attività che coinvolgono tutti i territori
03:18del cratere del sisma nel 2016. Quello che stiamo facendo come Dipartimento riguarda attività
03:24che vanno ovviamente al Servizio Civile Universale che è fondamentale all'interno delle aree periferiche
03:29perché dà ai ragazzi tra i 18 e i 28 anni una possibilità di mettersi al servizio
03:35della collettività e di fare tutta una serie di attività che poi possono avere un'utilità
03:41anche per loro stessi. Questo governo ha introdotto la riserva del 15% in tutti i concorsi pubblici
03:46per i ragazzi che completano il Servizio Civile Universale.

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