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  • 17/06/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Servizi a cittadini e imprese all'estero - audizione ITAL UIL, INCA CGIL, INAS CISL
La Commissione Esteri ho svolto, nell’ambito dell’esame del disegno di legge recante Disposizioni per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero, audizioni di:
ore 13: rappresentanti di ITAL UIL
ore 13.20: rappresentanti di INCA CGIL
ore 13.40: rappresentanti di INAS CISL (17.06.25)

#pupia

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Novità
Trascrizione
00:00:00Bene, buongiorno. Iniziamo la seduta di audizioni della giornata di oggi che è purtroppo una seduta
00:00:10intensa e compressa per i lavori d'aula previsti per le 14. La pubblicità dei lavori è assicurata
00:00:18anche attraverso la trasmissione della diretta web sul sito della Camera e ricordo che la
00:00:24partecipazione da remoto è consentita a colleghi e colleghi che lo desiderano secondo le modalità
00:00:29stabilito dalla Giunta. L'ordine del giorno ha le audizioni informali nell'ambito del
00:00:35disegno di legge C2369, recante e disposizioni per la revisione dei servizi per i cittadini
00:00:42e le imprese all'estero. Cominciamo il ciclo odierno con l'audizione di rappresentanti di
00:00:46Italwil. A nome dei colleghi saluto e ringrazio per la disponibilità a partecipare ai nostri
00:00:51lavori del Dottor Antonio Duranti, responsabile di Italwil nazionale. E gli do subito la parola.
00:00:59Salve, buon pomeriggio a tutti. Onorevoli deputati, vi ringrazio per l'opportunità di
00:01:10intervenire in rappresentanza del patronato Italwil. Il patronato Ital, costituito dalla
00:01:16Will riconosciuto giuridicamente dal decreto ministeriale del 18 giugno del 1952, da oltre
00:01:2370 anni, è al servizio di tutti i cittadini italiani e stranieri, sia residenti in Italia
00:01:30che all'estero. In particolare, il patronato Italwil rappresenta
00:01:34oggi il primo patronato italiano all'estero. Per numero di sedi operativi, pratiche gestite
00:01:41a punteggio, operiamo con 109 sedi, 81 recapiti, 198 operatori e 44 collaboratori. Garantiamo
00:01:51un presidio stabile e qualificato in numerosi Paesi, offrendo un punto di riferimento concreto
00:01:59e affidabile per migliaia di italiani e discendenti italiani nel mondo che desiderano mantenerne
00:02:06vivo il legame giuridico e culturale con l'Italia. La nostra azione si affianca quotidianamente
00:02:12a quella di ambasciate e consolati, contribuendo spesso in contesti complessi e lontani dalle
00:02:18sedi istituzionali, ad assicurare con nazionali l'accesso ai propri diritti previdenziali, sociali
00:02:25e civili. Questo lavoro è reso possibile grazie all'impegno e alla preparazione dei
00:02:31nostri operatori e collaboratori, molti dei quali residenti stabilmente nei Paesi che operano.
00:02:38Negli ultimi anni, tuttavia, ci troviamo di fronte a ostacoli che compromettono la possibilità
00:02:43stessa di svolgere il nostro ruolo con efficacia. Tra questi, una criticità la più urgente riguarda
00:02:54l'impossibilità per numerosi operatori di patronata all'estero di accedere ai servizi
00:02:59digitali della pubblica amministrazione italiana, in assenza di un documento di identità italiano.
00:03:06Questa condizione li rende inidoni ad ottenere lo SPID, requisito indispensabile per svolgere
00:03:13le funzioni di intermediario nei confronti di enti come IMS o altri soggetti pubblici. È
00:03:20una situazione paradossale. Operatori regolarmente accreditati in possesso di formazione e autorizzazione
00:03:27sono oggi esclusi per una barriera burocratica del tutto scollegata dalla realtà operativa e
00:03:33dalla missione pubblica che ci viene affidata. A nome dell'Ital Will chiediamo un intervento
00:03:39immediato e risolutivo da parte del Ministero del Lavoro in accordo con Agid, affinché sia
00:03:44definita una soluzione concreta e praticabile. Occorre introdurre una modalità di identificazione
00:03:51digitale alternativa o complementare che consenta agli operatori di patronata all'estero, anche
00:03:57se non in possesso di cittadinanza italiana, di accedere in sicurezza ai sistemi della pubblica
00:04:03amministrazione per svolgere attività per conto terzi. La soluzione può e deve essere
00:04:10trovata senza pregiudicare i requisiti di sicurezza, ma salvaguardando il diritto degli
00:04:16italiani all'estero ad essere assistiti da figure competente, cioè gli operatori di
00:04:21patronato. In alcuni Paesi l'assenza di operatori in possesso dello SPID ha già causato il blocco
00:04:27operativo di interi recapiti. In altri il numero di operatori attivi è insufficiente a gestire il
00:04:34volume delle richieste. L'unica alternativa resta l'utilizzo della posta elettronica certificata
00:04:40con tutte le difficoltà e i rischi che comporta. Il patronato Italwill, inoltre, offre assistenza
00:04:48gratuita e qualificata a tutti i cittadini italiani e ai discendenti di origine italiana
00:04:52che intendono tenere, riacquistare o conservare la cittadinanza italiana. In moltissimi casi
00:05:01siamo il primo e spesso unico punto di contatto per connazionali che senza di noi non riuscirebbero
00:05:09nemmeno ad avviare le pratiche. In relazione al disegno di legge C2369 e in particolare
00:05:17alle modifiche dell'articolo 10 del decreto legislativo numero 71 del 2011, rileviamo l'introduzione
00:05:25della nuova procedura centralizzata per il riconoscimento della cittadinanza italiana presso il Ministero
00:05:31degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il testo prevede che questa
00:05:36struttura possa affidare a operatori specializzati funzioni quali ricezione, digitalizzazione, archiviazione
00:05:44e logistica delle domande. Alla luce di questa apertura normativa chiediamo che i patronati
00:05:51riconosciuti come Italwill siano formalmente considerati tra tali operatori specializzati
00:05:58in virtù del loro radicamento nei territori esteri, dell'esperienza certificata e del riconoscimento
00:06:04giuridico ricevuto dal Ministero del Lavoro. Questa previsione apre uno spazio concreto
00:06:11per valorizzare il ruolo dei patronati come intermediari autorizzati, in particolare nei contesti
00:06:17dove è debole la presenza consolare. Senza questa abilitazione tecnica i patronati rischiano
00:06:25di rimanere esclusi da una fase strategica di presa in carico dei cittadini italiani
00:06:32all'estero, vanificando gli obiettivi stessi della riforma, che punta alla semplificazione,
00:06:38alla trasparenza e all'efficienza. Per questo chiediamo che venga formalmente
00:06:44previsto un canale operativo tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
00:06:49e patronati riconosciuti, in grado di garantire una partecipazione strutturata alla nuova
00:06:54procedura. Tuttavia non possiamo ignorare alcune criticità fondamentali. Si sottrarrebbero
00:07:02risorse dalle sedi consolari, affidando la gestione delle pratiche a una nuova struttura
00:07:08centrale potenzialmente meno preparata. È previsto l'invio cartaceo dei plichi, un
00:07:15ritorno a metodi superati che contrasta con la digitalizzazione. I controlli antrifrode
00:07:21rischiano di essere meno efficaci se svolti da funzionari centrali non esperti delle legislazioni
00:07:27locali. Si prede la terzializzazione del servizio, anziché valorizzare il personale consolare e
00:07:36le strutture già esistenti. Si ignora quanto previsto dalla riforma del 2001, che già indicava
00:07:44i patronati come parte integrante del sistema di supporto. Come patronato Italo Will non vogliamo
00:07:51che questa riforma complichi ulteriormente il quadro attuale, né che si torni a strumenti
00:07:58burocratici del passato. Chiediamo invece che in coerenza con il percorso di digitalizzazione
00:08:05venga previsto un portale digitale unico, sicuro e accessibile, che consenta ai patronati
00:08:11accreditati di operare online attraverso l'identità digitale, garantendo tracciabilità
00:08:17alle domande e alla qualità del servizio. Questo portale dovrebbe rappresentare la vera
00:08:23infrastruttura strategica della riforma, affidando ai patronati, già oggi primo punto di accoglienza
00:08:29per i cittadini italiani all'estero, un ruolo pienamente operativo. Siamo convinti
00:08:35che con la risoluzione del nodo SPID e il giusto riconoscimento normativo, i patronati possano
00:08:43diventare un elemento chiave della riforma, contribuendo e renderla più efficace, vicina
00:08:50alle persone e coerente con i principi di semplificazione, trasparenza ed efficacia.
00:08:57In sintesi, chiediamo una soluzione normativa urgente per consentire agli operatori dei patronati
00:09:04all'estero di ottenere lo SPID anche in assenza di documento italiano. L'inserimento formale
00:09:10dei patronati riconosciuti tra gli operatori specializzati della nuova procedura centralizzata.
00:09:14La creazione di un portale digitale dedicato, attraverso il quale i patronati possano gestire
00:09:21in sicurezza le domande dei cittadini italiani all'estero, in piena coerenza con il processo
00:09:26di digitalizzazione e centralizzazione dei servizi. Infine, chiediamo con forza l'apertura
00:09:33di un tavolo permanente di confronto tra il Ministero del Lavoro, il Ministero degli
00:09:37Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e gli enti coinvolti, con la partecipazione
00:09:42dei patronati maggiormente rappresentativi, in particolare quelli aderenti al gruppo CEPA,
00:09:48per costruire insieme un modello sostenibile, moderno ed efficace di assistenza agli italiani
00:09:54nel mondo. Grazie.
00:09:56Grazie mille. Chiedo ai colleghi se ci sono due domande.
00:09:59L'On. Billi.
00:10:00Sì, per la risposta, anche breve, ma sono subito a due domande. Spero che ci possa essere
00:10:07molto più lavorare anche a questo. Accennava l'identificazione digitale alternativa.
00:10:15Avete suggerimenti per realizzare questa identificazione digitale alternativa? State pensando a qualcosa?
00:10:23La seconda cosa, velocissimo, accennava il fatto che volete richiedere la possibilità
00:10:29di ottenere lo speed senza documento italiano. Ma come si potrebbe fare in pratica? Grazie.
00:10:34L'onorevole Ricciardi.
00:10:38Sì, intanto grazie per l'intervento e grazie per aver sottolineato, secondo me, anche degli
00:10:44aspetti decisivi e centrali, nel senso che voi tecnicamente state offrendo una soluzione
00:10:50che costerebbe molto, molto meno. Lei ha colto il punto. La terziarizzazione o l'esternalizzazione
00:10:58di un servizio così delicato è scritto, non è un'ipotesi. Secondo lei è possibile,
00:11:07vista la sua esperienza, presumo di sì, essendo voi riconosciuti dal Ministero del Lavoro, quindi
00:11:12a tutti gli effetti riconosciuto dalla Repubblica italiana, immaginare una soluzione a punti
00:11:19anche rispetto alla gestione della pratica delle cittadinanze? Perché lei ha fatto anche
00:11:24quel passaggio del 2001 e noi sappiamo che anche c'è già nei cassetti della Farnesina
00:11:31questa fantomatica convenzione tra maesci e patronati, ma purtroppo non si riesce mai
00:11:38a dar seguito a questa cosa. Voi sareste in grado, non ovviamente adesso, questa mattina,
00:11:45ma anche nei prossimi giorni di farci avere una simulazione ipotetica dei costi? Perché
00:11:52secondo me quando iniziamo a parlare di cifre e di risorse pubbliche, avere qualche stima
00:12:00secondo me potrebbe essere utile. Grazie.
00:12:04Onorevole Porto.
00:12:06Sì, brevemente, ma intanto per complimentarmi per la chiarezza e per le proposte anche fatte
00:12:12che poi confermano come questa nostra richiesta di chiedere delle audizioni su un provvedimento
00:12:19così importante che riguarda i servizi e quindi la vita dei cittadini italiani all'estero
00:12:25non era un escamotage diciamo istruzionistico o dilatorio. Stiamo verificando e credo che dal
00:12:34suo intervento vengono fuori anche delle proposte interessanti come se ci si confronta con operatori
00:12:43che poi già sono presenti in questo caso all'estero è possibile anche rendere migliorabile un provvedimento
00:12:53e non necessariamente rigettarlo. Sulla vicenda SPID io credo che ci assumeremo con i colleghi
00:13:05anche di altre commissioni a partire dalla commissione lavoro perché mi sembra una questione di assoluta
00:13:11urgenza a beneficio dei nostri connazionali quindi ecco io credo di poter fare anche questa, di dare
00:13:18questa disponibilità, interloquire con le altre commissioni. Credo che sia il momento, forse questo
00:13:27provvedimento ci permette di chiedere anche al Governo se veramente non vogliamo dare seguito
00:13:34finalmente dopo più di vent'anni a quello che è già previsto in una legge dello Stato, cioè la convenzione
00:13:40con i patronati rendendo appunto razionale una legge che non lo è tanto, vediamo se ci sarà questa
00:13:48disponibilità, ecco vi chiedo e chiudo se, lo chiederemo anche immagino agli altri colleghi, ai vostri
00:13:56colleghi degli altri patronati, se pensate che sia anche possibile che come coordinamento patronati, come
00:14:02CEPA, insomma nelle modalità che voi volete e vorrete concordare si possa far giungere a questa commissione
00:14:13ma poi anche anche al Ministero degli Esteri ovviamente del lavoro una proposta che va un po' nella direzione
00:14:21delle cose che lei ci ha detto nella sua ottima esposizione. Grazie.
00:14:29Grazie, darei la parola al Dottor Duranti.
00:14:32Grazie, grazie per le domande e per chiaramente gli spunti di riflessione. Riteniamo che siano
00:14:42necessari questi tipi di confronti per migliorare sicuramente quella che è l'assistenza ai nostri
00:14:53connazionali all'estero. Ecco perché, e poi torno alle domande, ecco perché noi nella
00:15:02nella relazione, insomma nell'audizione, chiediamo un tavolo permanente dove effettivamente
00:15:11noi possiamo come patronato diventare la voce dei connazionali all'estero. Tenete conto che
00:15:20l'Ital Will è presente all'estero, come dicevo già i numeri nella relazione, con circa 200 uffici in quasi
00:15:34tutto il mondo. Proprio ultimamente abbiamo aperto anche un ufficio in Albania a Tirana e stiamo valutando
00:15:44di aprire altri uffici perché, come voi sapete meglio di me sicuramente, il tema è anche l'emigrazione,
00:15:53non solo l'immigrazione. Un tema in cui dobbiamo tenere particolare attenzione è anche l'emigrazione,
00:16:02che per molteplici motivi poi si decide di fare. Tornando alle domande, parlando dell'identità
00:16:12digitale, come fare? Noi in realtà come raggruppamento CEPA, il raggruppamento CEPA giusto per chiarezza
00:16:20è composto da Ital, Inca, Inas e Acli, che è il raggruppamento dei patronati maggiormente rappresentativi
00:16:30e quindi dei patronati che assistono più persone, avevamo avuto un'interlocuzione con il Ministero
00:16:38del Lavoro e avevamo anche fatto una proposta. Chiedendo un parere ad InfoCert, che è una delle
00:16:47agenzie, delle società che rilascia l'identità digitale, c'era stato espresso un parere positivo
00:16:53che anche senza il documento di identità italiano si potesse effettuare un riconoscimento
00:17:02di un'identità digitale. A doppio fattore, con della modulistica chiaramente corretta,
00:17:11ma c'era una possibilità. Anche perché, e sottolineo nuovamente e mi ripeto, il non rilasciare
00:17:24lo SPID a una seconda generazione di italiani, perché la situazione all'estero è questa, è
00:17:31un'impossibilità ad assistere sia gli emigrati, sia gli immigrati, sia le persone che sono stabilmente
00:17:40collocate nel territorio italiano. Cosa voglio dire? Non è facile trovare un operatore di
00:17:48patronato all'estero che sappia come funzionano le leggi qua e quindi nei confronti delle istituzioni
00:17:56IMS, ad esempio, e che sia disposto a fare un certo tipo di lavoro con la doppia conoscenza
00:18:03quindi legislativa, quella del posto locale e quella italiana. Quindi una volta che viene
00:18:10identificato, non poterlo farlo operare per una limitazione dell'accordo con l'Agid,
00:18:19noi riteniamo sia un fatto grave e limitante proprio per l'assistenza che come patronato
00:18:28abbiamo come missione, quindi quella di assistere le persone all'estero, gli italiani all'estero.
00:18:34Possibile soluzione alternativa al lavoro che facciamo? Quindi mi riferisco alla seconda
00:18:45domanda. In realtà la Convenzione c'è e quindi mi porta a rispondere anche alla domanda
00:18:55dell'onorevole Porta. La soluzione va sicuramente rielaborata e attuata al periodo storico in cui
00:19:07stiamo vivendo. Ma possiamo portare un esempio di Londra. L'Inghilterra, Londra, era stata una dei primi
00:19:16paesi che aveva dato la possibilità ai patronati e quindi in questo caso anche al patronato Will,
00:19:23all'Ital, di poter fare una raccolta preventiva della documentazione necessaria per poi richiedere
00:19:32la cittadinanza. Quello che noi chiediamo è quindi quello di far vivere in sostanza un'attività
00:19:42che già viene espletata da tutte le nostre sedi. Gli italiani all'estero che hanno necessità di
00:19:52ricevere delle risposte su pratiche burocratiche, in particolare cittadinanza, ricongiunzioni e
00:19:59quant'altro. Il primo accesso è il patronato. Solo che poi effettivamente non abbiamo purtroppo
00:20:06la possibilità di dare l'assistenza a pieno. Di dare l'assistenza a pieno perché? Perché
00:20:12c'è una convenzione per operare all'estero, ma poi va fatta vivere. Quindi è un po' questo.
00:20:20Noi anche in Italia facciamo tantissime attività sugli immigrati soprattutto, ma anche lì abbiamo
00:20:29una limitazione, che è sempre lo scoglio purtroppo della cittadinanza. Non voglio andare
00:20:36fuori tema e mi ricollego a quello di cui parliamo oggi. Sicuramente all'estero è necessario dare
00:20:44la possibilità ai patronati di assistere gli italiani all'estero anche sotto forma della
00:20:53cittadinanza. Ecco perché vado in conclusione, ribadisco e sottolineo la necessità di snellire
00:21:02sicuramente quello che è la procedura che si effettua presso i consolati. Centralizzarla con alcuni dubbi
00:21:11da parte del patronato, ma si sta effettuando un lavoro di snellimento, di centralizzazione, è impensabile
00:21:22non fare i conti con quello che è il periodo storico che stiamo vivendo. Quindi un periodo
00:21:29storico dove siamo a pieno di una digitalizzazione di tutti i sistemi. Allora perché non aprire
00:21:37un tavolo tecnico con i patronati e gli informatici per poter pensare di creare un portale dedicato
00:21:48anche a terzi per assistere le persone e non tornare a le raccomandate con tutti i problemi
00:21:58che potrebbero causare il passaggio di posta da Buenos Aires a Roma.
00:22:03Grazie mille dottor Duranti. Dichiaro chiusa questa audizione informale. Passiamo all'audizione
00:22:14di rappresentanti Inca CGL che credo siano mentre il dottor Duranti lascia l'aula. Gli
00:22:20auditi sono collegati, ottimo. Do il benvenuto collegata in videoconferenza all'avvocata Giulia
00:22:27Crescini accompagnato dal dottor Francesco Valdassarri e cedo a loro subito la parola
00:22:32perché svolgano il loro intervento.
00:22:37Buongiorno.
00:22:40Buongiorno, grazie mille. Abbiamo esaminato il testo del disegno di legge e vorremmo innanzitutto
00:22:51precisare che ci concentreremo soprattutto sull'articolo uno, mentre ci sembra che gli
00:22:57articoli dei due e sette riguardano più degli adeguamenti delle procedure alla informatizzazione,
00:23:04alla tecnologizzazione dei sistemi che erano stati richiesti dai consolati. Rispetto all'articolo
00:23:12uno diciamo in premessa che ci appare questo disegno di legge non contestualizzato e non
00:23:22inserito nel nuovo quadro normativo che è stato introdotto con il decreto legge trentasei
00:23:28del duemila e venticinque e poi convertito in legge settantaquattro del duemila e venticinque.
00:23:35Questo intervento normativo non può essere scisso dal contenuto di questo disegno di legge
00:23:42soprattutto perché le premesse, la necessità di questo disegno di legge discendono proprio
00:23:49da una normativa che non esiste più. Cioè questo disegno di legge come anche si legge
00:23:56nella presentazione parte dall'idea che ci sia una congestione ingestibile degli uffici
00:24:04consolari perché e si legge nella relazione illustrativa milioni di aspiranti cittadini
00:24:11italiani si presentano presso i nostri uffici consolari all'estero. Dopo l'intervento del
00:24:17DL questa situazione a nostro parere difficilmente potrà continuare a verificarsi. Questo perché
00:24:24come ben sapete è stato introdotto un limite alla possibilità dei discendenti di cittadini
00:24:33italiani di richiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana Iure Sanguinis. Detto
00:24:39questo vorremmo fare alcune precisazioni in relazione al disegno di legge. In primo luogo
00:24:50il congestionamento, le lunghissime file ai consolati vorrebbero essere risolte con
00:25:00un ufficio centrale presso il Ministero degli Affari Esteri. Ciò determina l'individuazione
00:25:08e l'introduzione di una serie di strategie per poi far sì che le domande possano essere
00:25:13effettivamente presentate. Ci spieghiamo meglio. Una volta le persone si mettevano in fila e
00:25:19poi una volta arrivato il loro turno potevano presentare i documenti per richiedere la cittadinanza,
00:25:25per richiedere il riconoscimento della cittadinanza Iure Sanguinis. Ebbene, oggi siccome la maggior
00:25:33parte delle persone si troveranno all'estero, come accade anche oggi, queste persone potranno
00:25:39vedere protocollata la loro pratica solo con un invio cartaceo dei documenti. Ora, è pacifico
00:25:49che la domanda di cittadinanza italiana può essere presentata anche da persone che si trovano
00:25:54in Italia, come succede oggi, anche con la richiesta Iure Sanguinis. In quel caso, la spedizione
00:26:01di questi documenti sarà evidentemente meno rischiosa, più semplice e più economica. Ma immaginiamo
00:26:07fascicoli che viaggiano da qualsiasi parte del mondo, non solo a spese di richiedenti che già pagano
00:26:13600 Euro per questa domanda, che è una domanda solo in sede amministrativa, non sono i 600 Euro
00:26:20di contributo unificato per un ricorso giurisdizionale. Quindi già questo denota una certa irrazionalità.
00:26:28Ma si tratta anche di addossare a richiedente cittadinanza italiana anche un rischio legato
00:26:35alla perdita del suo fascicolo e alla impossibilità poi di riprodurre dei fascicoli che contengono
00:26:43degli originali molto preziosi. Oltre a questo, consideriamo che le comunicazioni, si prevede
00:26:52nell'articolo uno, avvengono tramite mail anche non certificata. Su questo, recentemente,
00:26:58il Consiglio di Stato e il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio si sono espressi in una
00:27:04situazione diversa relativa all'emersione da lavoro subordinato, ma affermando il principio
00:27:11per cui comunicazioni ufficiali non possono avvenire tramite sistemi di comunicazione che
00:27:17non sono quelli certificati. Quindi è o la raccomandata o la posta elettronica certificata,
00:27:25la PEC. Tutto il resto non garantisce che il destinatario effettivamente venga a conoscenza
00:27:32del contenuto del provvedimento e se è un accoglimento tanto via, ma se è un rigetto,
00:27:39evidentemente alla persona poi si impedisce anche di fare ricorso tempestivamente o anche
00:27:46di portare i documenti durante la fase amministrativa laddove siano richiesti. Una forte illegittimità
00:27:56di questo disegno di legge la intravediamo nei limiti numerici alla presentazione delle domande
00:28:04di cittadinanza. Anche se solo per un periodo transitorio vediamo che la norma incredibilmente
00:28:12introduce un limite numerico alle domande di cittadinanza che possono essere presentate.
00:28:19da un punto di vista fattuale non capiamo come sia possibile, nel senso che se la domanda,
00:28:28che se è sufficiente fare la domanda tramite posta, capisce come è possibile stabilire
00:28:35un limite numerico, perché significa che se io ho la domanda mi viene protocollata, da
00:28:40lì iniziano a decorrere i tempi per l'esame della domanda, quindi non si comprende come è possibile
00:28:48imporre un limite numerico a questo invio. A parte questa constatazione, dire che un limite
00:28:56alla richiesta di riconoscimento della cittadinanza è illegittimo, giuridicamente contrasta non solo
00:29:05con le norme costituzionali, ma contrasta anche con molto più semplicemente la legge 241 del
00:29:1290, nella misura in cui non si può limitare al cittadino di porre una richiesta alla pubblica
00:29:18amministrazione. Infine precisiamo la questione relativa ai temi del procedimento, qui si vede
00:29:26un innalzamento da 24 a 48 mesi, riteniamo che questo innalzamento continui ad essere totalmente
00:29:36sproporzionato rispetto a tutte le altre istanze, che questo innalzamento è stato già
00:29:42sperimentato nel campo della naturalizzazione dei cittadini stranieri e cittadini italiani
00:29:48e semplicemente ha fatto sì che i fascicoli venissero aperti solo a ridosso della scadenza,
00:29:56non ha fatto sì che le istruttorie fossero ad esempio più approfondite. Ugualmente considerato
00:30:03che non ci sarà sicuramente più questo afflusso, questo gran numero di discendenti di cittadini
00:30:11italiani che devono richiedere la cittadinanza italiana, questo innalzamento sembra totalmente
00:30:16slegato dalle nuove circostanze e dal nuovo quadro normativo.
00:30:24Bene, grazie. Non so se il dottor Baldassari ha questioni da aggiungere.
00:30:33No, grazie Presidente. Benissimo. Allora chiedo ai colleghi se ci sono domande. L'onorevole
00:30:41Ricciardi. Io intanto ringrazio molto la relazione dell'Avvocata Giulia Crescini perché credo
00:30:50che abbia colto in una maniera molto sintetica e dettagliata allo stesso tempo il vulnus definito
00:30:59di questa procedura. Ora mi verrebbe ovviamente anche il fatto che giuridicamente non è possibile
00:31:08stabilire un limite, una sorta di quota come viene descritto nel provvedimento, cioè non
00:31:16possiamo concedere più cittadinanza di quelle concesse l'anno precedente, eccetera. Io le
00:31:23chiedo, visto ovviamente la sua competenza giuridica, lei che cosa pensa? Perché c'è
00:31:31un'altra questione che emerge spesso ragionando sull'iter burocratico, ovvero nel momento in
00:31:38cui la persona manda il plico cartaceo e nel momento in cui di fatto la centralizzazione
00:31:44significa che tu stai bypassando i consolati, stai togliendo una facoltà ai consolati e questo
00:31:50è il primo punto. Nel momento in cui l'iter arriva nella sede centralizzata e c'è bisogno
00:31:58come spesso capita di un'integrazione di documenti, sia da parte del comune italiano e va bene, ma
00:32:09nel caso estero se dovesse servire un'integrazione, una verifica di un documento, questa secondo lei
00:32:17è una domanda. Questo lavoro, per come è scritta la norma, spetterebbe i consolati o spetta al
00:32:25singolo cittadino? E se spetta al singolo cittadino, il singolo cittadino all'estero, a chi si rivolge
00:32:31se il consolato territoriale viene privato di questa funzione? Grazie.
00:32:36Grazie. Non so se ci sono altri colleghi che vogliono intervenire. No? Prego, dottoressa,
00:32:43se può rispondere. Aiuto. Purtroppo è caduto il collegamento con lei.
00:32:52No, io ci sono. Prego.
00:32:54Sì, sì, ci sono. Allora, premetto una cosa, preciso una cosa rispetto alla illustrazione
00:33:02che ho fatto prima, e cioè sul mancato coordinamento delle nuove funzioni del consolato in relazione
00:33:09al nuovo DL 36 del 2025, nella misura in cui il consolato si dice a competenza solo per fondamentalmente
00:33:21la ratifica dell'atto di nascita del cittadino eh italiano nato all'estero, del figlio di
00:33:26cittadino italiano nato all'estero, oltre a tutto il resto, eccetera, relativamente al
00:33:31procedimento di cittadinanza italiana. Ecco, già questo significa che non c'è un coordinamento
00:33:37con il nuovo sistema normativo, nella misura in cui, ad esempio, oggi il cittadino italiano
00:33:43che si trova all'estero, in presenza di alcune condizioni, dovrà fare una domanda di
00:33:50ehm di di di accertamento, diciamo, dovrà fare una dichiarazione ehm successivamente alla
00:33:58nascita del figlio. Questa dichiarazione a chi andrà fatta? La norma prevede che vada
00:34:04fatta al consolato, ma qui nulla si dice rispetto a questa nuova competenza del consolato. E tornando
00:34:11a quella domanda che mi è stata fatta, ebbene a a mio parere il consolato fuoriesce da questa,
00:34:20dalla gestione di questo procedimento che rimane sempre una relazione tra cittadino e
00:34:25Ministero degli Affari Esteri e quindi il cittadino ogni qualvolta verrà richiesto di portare
00:34:32documentazione ulteriore, dovrà inviarlo sempre tramite posta all'ufficio centralizzato. E questa è
00:34:40un'altra questione eh totalmente illogica perché i consolati invece dovrebbero almeno
00:34:49poter verificare la correttezza di quei documenti, considerato che molto spesso sono quei consolati
00:34:56che legalizzano i documenti e quindi sono in grado di capire ad esempio se il documento
00:35:03è vero, è falso, proviene da un'autorità certificata di quel paese eccetera. Per attenermi
00:35:09strettamente alla domanda, a mio parere il procedimento rimane singola persona, Ministero
00:35:16degli Affari Esteri che quindi dovrà inviare tutte le integrazioni, le cui richieste arriveranno
00:35:21solo tramite mail e ehm e se ci dovesse essere bisogno di trovare altri documenti il cittadino
00:35:30straniero dovrà trovarli nel paese estero, andare al consolato se il paese non ha firmato
00:35:36la convenzione dell'AIA, farli legalizzare, a quel punto ritirarli e spedirli al consolato,
00:35:43al Ministero degli Affari Esteri con quindi una burocratizzazione eccessiva, una una regressione
00:35:53rispetto agli strumenti tecnologici di cui assolutamente la pubblica amministrazione si
00:35:58sta dotando in tutti i campi, anche in quello dell'immigrazione della cittadinanza.
00:36:03Grazie mille eh avvocata Crescini eh credo che sia stato molto eh chiaro eh il suo punto
00:36:15di vista e insomma eh ci dà eh ragione per eh lavorare con puntualità sugli emendamenti
00:36:24su questo provvedimento. Ehm se non ci sono altre domande passiamo all'ultima audizione
00:36:30del ciclo di oggi, gli auditi sono in presenza, hanno fatti entrare.
00:37:00Bene eh concludiamo.
00:37:30Speriamo le audizioni di oggi eh eh audendo, ascoltando i rappresentanti di Inas CISL, in
00:37:37particolare saluto e ringrazio eh il dottor Luca Geromin, responsabile studi e ricerche
00:37:43dell'Istituto Nazionale di Assistenza Sociale, Inas CISL. Le do subito la parola.
00:37:49Buongiorno a tutti, buongiorno Presidente, buongiorno membri della Commissione. Eh innanzitutto
00:37:54vi ringraziamo per questa opportunità perché per noi come mh spettatori diciamo privilegiati
00:38:00del della presenza degli italiani all'estero credo possiamo dare un contributo rispetto
00:38:05anche al alla ricaduta di queste disposizioni ehm perdonatemi un termine in inglese touchdown
00:38:12poi effettivo di questa di questa normativa. Eh noi vediamo sicuramente positivamente il
00:38:19una normativa che porti all'efficientamento eh delle delle richieste di cittadinanza all'estero.
00:38:27Questo però deve essere poi strutturato all'interno di una prassi amministrativa e mh organizzativa
00:38:33che renda il processo il più fluido possibile, sempre nel rispetto chiaramente della legalità
00:38:38a cui tutti teniamo e ehm possa appunto essere condotto a termine senza eh impasse burocratiche
00:38:47che ehm come eh delineerò più successivamente potrebbero sorgere a seguito del dell'accentramento
00:38:55di queste funzioni in sede al Ministero degli Affari Esteri. Io vedo ehm positivamente eh questa
00:39:02diciamo queste disposizioni per quanto riguarda appunto eh l'unicità di eh procedurale che viene
00:39:11accentrata nel Ministero degli Affari Esteri. Vedo invece eh con qualche perplessità ehm il
00:39:18venir meno di quella expertise che si era creata nei singoli uffici consolari molto importante
00:39:23perché parliamo di specificità normative che variano moltissimo da Stato a Stato. Penso
00:39:28ad esempio parlo un po' a braccio poi entrano nel dettaglio eh penso ad esempio al mh alle
00:39:34legalizzazioni esistono c'è una normativa sulle legalizzazioni per ogni Stato diversa al tema
00:39:40della postille molto anche lì complicato. La postille che in alcuni Stati eh è digitale
00:39:46e sia e mh ho subito pensato quando ho visto al mh a questa innovazione del eh del documento
00:39:53cartaceo perché risponde eh per come era eh delineato nella relazione illustrativa a un
00:39:58esigenza di maggiore eh verifica della della documentazione a cui noi sicuramente eh siamo
00:40:04d'accordo però ecco il ritorno al diciamo al al mezzo cartaceo in deroga al codice dell'amministrazione
00:40:11digitale eh è problematico. È problematico anche per aspetti eh procedurali perché scusate
00:40:18per aspetti proprio legati alla legislazione locale sulla legalizzazione perché ad esempio
00:40:23in Argentina da solo ehm per ad esempio la postille è una che diciamo alternativa alla
00:40:30legalizzazione eh segue un procedimento completamente digitale quindi si dovrà coniugare appunto
00:40:36questa è questo è solo un esempio ma eh l'Argentina come sapete statisticamente è un paese rilevante
00:40:42per queste pratiche si porrà un problema è così ehm delineato per tutti gli Stati coinvolti
00:40:49ogni Stato ha le sue ehm alle sue normative gli uffici consulari hanno sviluppato eh sin
00:40:56dal loro insediamento nei vari paesi una grandissima esperienza io spero che nel nel rapporto tra
00:41:02ehm il nuovo ufficio che verrà creato in seno al Meci e appunto le diverse sede consulari
00:41:09questo tesoro non vada perso e che e che non si creino eh come purtroppo a volta viene
00:41:15però eh potenzialmente è prospettabile quei compartimenti stagni che eh vanificherebbero
00:41:22anche l'effetto positivo dell'efficientamento che questo accentramento vuole creare quindi
00:41:27questo ecco in sede magari di ehm della fase test che si nei nei prossimi due anni quando
00:41:35entrerà poi effettivamente in vigore la questa modifica sarà importante verificare anche
00:41:41questo. Naturalmente andrà anche eh verificato se eh l'incremento di organico e la nuova strutturazione
00:41:49del insieme al Meci sarà appunto eh compatibile con eh la prospettata mole di richieste che
00:41:57giungerà nei prossimi nei prossimi anni è sicuramente importante. Su questo apro una
00:42:03parentesi scusate non è un off topic però eh ci tenevo a farlo eh una situazione di contesto
00:42:08perché purtroppo nella nel dibattito che c'è stato eh nell'ultimo anno eh c'è stata
00:42:15una sorta non dico criminalizzazione però c'è stata una sorta di ehm svilimento di quella
00:42:21che poi è invece l'aspirazione dei nostri aspiranti con nazionali all'estero ad avere
00:42:25la cittadinanza italiana. Non è una furbizia per recarsi in Portogallo o in Spagna come a
00:42:31volte nel diciamo nel nel nel sunto della della rassegna stampa emerso ma è un'aspirazione
00:42:38eh valoriale culturale ad appartenere a una grande comunità che poi ha anche un valore
00:42:42aggiunto per noi perché è una è la proiezione dell'Italia all'estero e questi italiani e
00:42:47questi aspiranti italiani sono sicuramente attori dell'italianità e costituiscono eh dei
00:42:53nostri passatemi il termine ambasciatori o rappresentanti dell'Italia all'estero e che
00:42:58rafforzano e consolidano la nostra rete eh relazionale all'estero quindi è una tu per
00:43:03l'Italia quindi eh diciamo bilanciamo questa interpretazione un po' che ho avuto io personalmente
00:43:10non ho condiviso anche per l'esperienza eh che abbiamo di tutti i nostri uffici restri
00:43:15e del feedback che riceviamo rispetto a questo. Noi eh un altro tema molto importante è la la
00:43:21legalità. Noi come patronato mh abbiamo sempre ehm ci siamo sempre eh onorati del lavoro
00:43:29qualificante e qualificato che svolgiamo per la cittadinanza che non è eh quello tutto
00:43:34quello che facciamo all'estero è una parte ehm è eh accessorio rispetto a quello eh della
00:43:40tutela sociale e del dell'accesso al diritto ai diritti sociali previdenziali e a welfare però
00:43:47è molto importante perché crea la cittadinanza eh lo sappiamo giuridicamente non è un diritto
00:43:52ma è un riconoscimento del dello status civitatis che lo Stato può dare all'interno di un determinato
00:43:58perimetro giuridico però è molto importante perché rappresenta per molti nostri eh futuri
00:44:04concittadini un il lo sviluppo di un percorso di riconoscimento nell'italianità che per noi
00:44:11è molto importante eh aspetto aspetto legale ehm la situazione all'estero oggi è questa purtroppo
00:44:20vi sono eh attratti appunto dal soprattutto mh parliamo di studi legali o mh faccenderi
00:44:27di vario tipo che sono attratti da queste da questo tipo di pratiche che non hanno nessun
00:44:31interesse a tutelare come fa il patronato il questi nostri futuri concittadini ma il l'interesse
00:44:38è solo quello del lucro quindi eh su questo tra l'altro il un aspetto ulteriore ulteriormente
00:44:45deteriore per quanto riguarda la la le procedure istruttorie portate a termine da questi eh da
00:44:51questi soggetti che purtroppo esistono all'estero nel nel diciamo nel nel fronte dei servizi
00:44:58eh è il fatto anche che le pratiche istruttorie e lo svolgimento delle procedure istruttorie da
00:45:03loro portate avanti sono pessime e spesso eh lacunose solo ehm personale qualificato come
00:45:10eh il nostro patronato si orgoglia di avere eh è in grado di verificare innanzitutto la fase
00:45:16di preistruttoria che è importantissima quindi sia rapporto con le ambasciate rapporto eh con
00:45:22le gli organismi in Italia comunque interessati per quanto riguarda la discendenza oggi si è
00:45:26accorciata ma comunque c'è sempre eh noi riusciamo ad avere le gambe in entrambi i paesi e
00:45:30quindi a seguire il il a 360 gradi queste persone e quindi c'è è importantissimo eh
00:45:37che venga fatta chiarezza su questo punto e eh è importante sapere che eh solo determinati
00:45:43soggetti possono garantire l'esatto ehm l'esatta istruzione della procedura per la della cittadinanza
00:45:49questo non solo a beneficio del del del richiedente ma anche a beneficio della pubblica amministrazione
00:45:55che avendo un processo eh di istruttorio corretto può sicuramente anche ridurre i tempi
00:46:00e garantire soprattutto noi su questo condividiamo al cento per cento la legalità di tutta la
00:46:05di tutta la procedura eh quindi sia quindi non c'è solo la fase istruttoria che è importantissima
00:46:10e in sulle quali naturalmente eh il disegno di legge va a incidere ma c'è anche tutta la
00:46:15fase eh prima di di istruzione della pratica quindi eh questa è la la situazione come per come
00:46:21si delinea. Ehm l'accentramento ecco io io auspico che vi sia al massimo dialogo sia eh
00:46:29intraministeriale nel senso tra il nuovo ufficio che verrà creato e i consolati perché eh questa
00:46:35questo tesoro di conoscenze che hanno sviluppato e rapporto rapporto anche con le amministrazioni
00:46:42locali si parla nella nella relazione illustrativa della specimen della firma quello non è un dettaglio
00:46:47è una cosa importantissima quindi ehm l'avere questa contiguità geografica perché può essere
00:46:54solo di un ufficio consulare in loco con le istituzioni locali eh garantisce una fluidità
00:47:00di tutto il processo istruttorio. Naturalmente poi sta in capo al al ministro degli esteri
00:47:05far sì che eh le amministrazioni si parli però è chiaro che potenzialmente potrebbero
00:47:09nascere dei dei problemi sotto questo punto di vista. E poi ehm guardo un'esperienza un po'
00:47:15diversa che però eh può essere d'esempio anche per il per i maeci eh è quella esempio
00:47:20dell'Inps della comunicazione bidirezionale. Ora la documentazione verrà spedita in cartaceo
00:47:26a questo ufficio centrale. Potrebbero essere chieste delle verifiche o delle integrazioni
00:47:31mediante email. Ecco questa mh astrazione totale di un processo che prima vedeva comunque
00:47:36un un diciamo un dialogo tra ehm richiedente e ufficio consolare e adesso invece si eh si lascia
00:47:44solo a un contatto che è per email. Anche questo secondo me è un irrigidimento che potrebbe
00:47:49creare eh problemi non solo al al ai nostri assistiti che vedrebbero venire meno un loro
00:47:54diritto perché poi comunque eh nell'impossibilità in un processo molto rigido per cui la comunicazione
00:48:00diciamo è solo unidirezionale da parte dell'ufficio centrale e il richiedenti e non c'è la
00:48:08la possibilità per piccole eh irregolarità o per piccole per piccoli problemi poter intervenire
00:48:14e correggere una situazione. Prima era possibile perché magari il rapporto col consolato sito
00:48:19nel paese del richiedente rendeva alcuni aspetti più facilmente trattabili. Con l'ufficio
00:48:25centralizzato non vorremmo che eh ci sia una situazione appunto di tipo unidirezionale per
00:48:31cui ehm ci sarà sicuramente lo stallo di alcune pratiche che magari in loco sarebbero
00:48:35potute essere corrette e eh creando quell'irrigidimento contro il quale tutti credo dovremmo lavorare.
00:48:43Ehm citavo l'IMS perché con l'IMS c'è un sistema di comunicazione bidirezionale in sede
00:48:52di istruzione della pratica che ci consente spesso di correggere molte. Chiaramente è una
00:48:56pratica diversa, una pratica previdenziale. Però ecco un sistema di comunicazione bidirezionale
00:49:00che veramente assorbe eh le indicazioni del CAD quindi anche dello sviluppo dell'amministrazione
00:49:07in termini digitali è sicuramente un attu che dovremmo considerare e che spero il MEG magari
00:49:12potrà considerare superata la fase test in un futuro in un futuro che spero sia il più
00:49:18più vicino possibile in cui alcuni aspetti verranno digitalizzati. Io sinceramente nelle
00:49:25pratiche eh la paura rispetto al fatto che una pratica ehm scusate una documentazione
00:49:31scansionata e digitalizzata possa creare problemi rispetto alla legalità della stessa a fronte
00:49:38di una verifica che c'era prima del mh da parte del Consolato che ha tutti i suoi contatti
00:49:44con le amministrazioni locali che ha tutti i mezzi per verificare la legalizzazione. Mh mi
00:49:50è sembrata un po' una mh una strettoia in cui si poteva anche non infilarsi però
00:49:55mh noi siamo d'accordo eh che tutto il processo deve essere verificabile dall'inizio alla fine
00:50:00soprattutto anche in ordine alla legalità. Se questo avviene ehm nel testo si parlava
00:50:06del di affidare e questo sarebbe mh avrei preferito che fosse precisato un po' più in
00:50:11dettaglio affidare a un servizio esterno il la eh diciamo l'afflusso di questa parte
00:50:18documentale agli uffici centrali. Ehm è molto generico e purtroppo eh quando le le questioni
00:50:26non vengono dettagliate si possono aprire vari scenari. Noi appunto a fronte di eh una
00:50:32presenza all'estero ad esempio come la nostra che garantisce eh tutta la ehm la bontà del
00:50:37processo istruttorio secondo le regole e rispettando la legalità. Ehm sappiate che
00:50:43noi già già facciamo ad esempio con l'Inps delle campagne annuali molto più gravose che
00:50:48sono la campagna dei redditi per i residenti all'estero, la verifica dell'esistenza in vita
00:50:53e inoltre lo ricordo sempre perché a chi aveva titubanze sulle sulla documentazione eh
00:50:58che veniamo a con cui veniamo che veniamo a trattare in sede di cittadinanza in Italia e
00:51:04anche all'estero per pratiche di invalidità eh trattiamo documenti molto più scottanti
00:51:08sulla sulla salute personale delle persone che sono il massimo eh per il nostro ordinamento
00:51:13della privacy. Quindi eh figuriamoci se non abbiamo le accortezze di trattare queste la
00:51:17documentazione invece nel campo della cittadinanza che può presentare rilievi di problematiche
00:51:23in sede di privacy. Quindi questo è lo scenario ehm ho cercato di riassumere al massimo mi riservo
00:51:30perché purtroppo mi è stata data questa comunicazione ieri di partecipare e ho preparato un un approfondimento
00:51:36che vi invierò per e poi chiaramente se avete delle necessità di dettagliare alcuni aspetti
00:51:41siamo qui per questo. Sì colleghi hanno domande? L'onorevole Ricciardi poi l'onorevole.
00:51:46Sì intanto grazie dottor Geromin per quello che ha detto soprattutto anche per i passaggi diciamo
00:51:53eh sulla narrazione che ho apprezzato molto. Eh domanda un po' di domande tecniche eh che
00:52:00eh lei come pensa allora? Lei ci ha segnalato un al di là del fatto della difficoltà e la
00:52:07ripresa più volte in una maniera molto eh come dire soft ma accolto nel segno il fatto
00:52:13che vengono esclusi i consolati e non si capisce poi chi mette a posto le carte. La dico facile.
00:52:18Ma lei come pensa che si possa risolvere quella cosa che invece destra preoccupazione
00:52:23postile legalizzazioni in paesi dove sono esclusivamente digitali? Cioè come facciamo
00:52:29a a far se è possibile far dialogare queste due cose e eh soprattutto lei cosa pensa? Io
00:52:39gliela butto lì mi può anche rispondere che non ha avuto tempo per approfondire ma presumo
00:52:45che sia molto addentro alla materia per come ha parlato. Cosa pensa della K28? Perché io
00:52:52in tutto questo vulnus nel momento in cui tu metti mano sia col decreto legge prima e
00:52:58adesso con questo che è una fase diciamo di concretizzazione di quello che tu hai fatto
00:53:03col decreto legge ma tecnicamente l'avresti dovuto fare prima. Il problema è che da qui
00:53:08a quando verrà approvato questo c'è una vacazio temporale che vorrei capire chi si occupa di
00:53:15cosa e che cosa si fa perché la K28 mi sembra che sia probabilmente l'elemento che andava
00:53:23affrontato e eliminato eventualmente e chiudo. Lei ha fatto un passaggio giusto che condivido
00:53:33molto ovvero quello di dire eh signori noi siamo certificati riconosciuti dalla Repubblica
00:53:39trattiamo pratiche che sono la pensione, l'invalidità che è un tantino è un tantino
00:53:45più delicata in termini di materia e immaginate che noi non siamo in grado di trattare queste
00:53:51pratiche e soprattutto in un paese che tecnicamente si lamenta del Black Friday ma non ha non ha
00:53:59vietato a nessuno e perciò insisto sulla K28 non ha vietato a nessuno di fare esattamente
00:54:07quelle pratiche commerciali e non sociali che invece eh dal mio punto di vista un patronato
00:54:14potrebbe fare coniugando quello e quello. Grazie.
00:54:19Eh l'onore che porta. Sì intanto la ringrazio perché come ci ha detto lei ha avuto solo poco
00:54:27tempo per leggere un provvedimento abbastanza corposo e però mi pare che che lo abbia eh come
00:54:33dire assorbito, recepito e in forma assolutamente dialogica, propositiva e ci ha anche illustrato
00:54:42appunto alcuni suoi elementi di criticità che poi noi vorremmo trasformare in alcuni emendamenti
00:54:50no? A partire dal appunto da questa forma non solo obsoleta che rappresentata dal cartaceo
00:54:59ma anche diciamo eh di distonica rispetto a determinate legislazioni e documenti rilasciati
00:55:09rilasciati rilasciati all'estero. Ecco a proposito di espertise ecco lei dice una cosa molto importante
00:55:16perché non tutti eh la la la la colgono e come dice ci sorprende ci ha sorpreso che proprio
00:55:24un provvedimento che nasce dall'interno del del Ministero degli Esteri non colga che il
00:55:29vero la vera expertise sul su questa materia risiede nei consolati e aggiungerei ed è questa
00:55:37un po' la la domanda che che faccio noi abbiamo un'expertise importante nel mondo che è proprio
00:55:44costituita dalla nostra rete di patronati no? Di tutti i tipi di di di varie emanazioni e abbiamo
00:55:51una legge la legge eh 152 del 2001 che all'articolo 11 prevede che eh il Ministero degli Esteri
00:56:00realizzi delle convenzioni con con i patronati proprio in materia di servizi ai cittadini ecco
00:56:08quindi le chiedo se se non pensate che proprio questo provvedimento che parla di servizi parla di
00:56:15eh semplificazione anche del rapporto dei cittadini con con la pubblica amministrazione
00:56:21sia la sede opportuna per in qualche maniera declinare quello che poi purtroppo non si è mai
00:56:28fatto in maniera completa cioè quello che è previsto già dall'articolo 11 della legge
00:56:34152 tra l'altro eh credo che ne siate anche a conoscenza con esperienze eh positive anche
00:56:42a detta della rete diplomatico consolare come quella del consolato più grosso al mondo in
00:56:49termini di cittadini italiani che quello di Londra no? A volte si pensa che sia Buenos
00:56:53Aires ma quello con con maggior numero di cittadini e a Londra si è fatto una sperimentazione sui
00:56:59passaporti estremamente positiva che dovrebbe forse come ci insegnano le best practice eh indicarci
00:57:07anche una direzione da da seguire. Grazie. Grazie. Non so se ci sono altri colleghi in caso. Prego dottor
00:57:15Giuliani. Scusate non so se mi avete sentito. Ringrazio per le domande. Focalizzano a degli
00:57:26aspetti molto interessanti ehm che sarebbero appunto da sviluppare. Vengo al innanzitutto
00:57:32alla questione proprio della della prassi documentale e quindi del dei procedimenti che in molti paesi
00:57:38ormai anche per la postilla o la legalizzazione si sono eh digitalizzati diciamo quindi eh si
00:57:45porrà subito ehm magari creando quello che io immagino delle differenziazioni per determinati
00:57:51paesi dove già sono in corso pensa l'Argentina la necessità di differenziare eh il procedimento
00:57:57perché eh altrimenti sorgono delle delle difficoltà. L'Argentina poi ehm statisticamente è un paese
00:58:02lo sappiamo per la cittadinanza lo vedo nella per il nostro patronato ma credo di poter parlare
00:58:07anche per gli altri è sicuramente un un paese molto ehm importante per numeri per quanto
00:58:14concerne questo tipo di domande. Ehm abbiamo lavorato molto bene con il con il consulato
00:58:21argentino a Roma quindi eh lo stesso con con l'amministrazione argentina in Argentina al
00:58:26di là di altre problematiche però ecco ci sono poi degli ostacoli effettivi che legati
00:58:31al al loro sviluppo della loro diciamo amministrazione digitale che potrebbero appunto non non adeguarsi
00:58:39alle nostre richieste perché in realtà eh si può anche chiedere in determinati casi anche
00:58:44a paesi che sono già a livello digitale di produrre documentazione cartacea ma questo
00:58:47crea degli ostacoli eh notevoli anche rifiuto da parte di alcuni ehm di alcune amministrazioni
00:58:54estere e quindi su questo io credo che eh l'unico escamotage nel breve nel breve periodo sarà
00:58:59quello di creare delle procedure differenziate per i paesi interessati. E tre virgolette purtroppo
00:59:05eh l'Argentina tra queste perché numericamente è abbastanza eh importante. Sulla mh sulla
00:59:11K28 appunto anch'io ehm diciamo ho visto diciamo questa è la mia opinione si è intervenuti
00:59:19su una norma che impatta sulla cittadinanza in generale eh partendo dagli ehm dall'organizzazione
00:59:25degli uffici consolari quindi la legge la del duemila e undici mi sembra settantasette
00:59:29scusatemi se non la cito correttamente ma settantasette del duemila e undici quando invece
00:59:34forse era eh parlo solo proprio eh per una questione giuridica incardinarla in una riforma
00:59:39generale eh che andasse a toccare appunto il testo della andasse incardinata in un altro
00:59:46modo dal punto di vista giuridico. Ehm credo ci sia poi comunque spazio spero in in futuro
00:59:52per ehm limitare le problematiche che questo potrà comportare. Però ecco forse una solo
01:00:00una questione proprio squisitamente ehm giuridica poteva essere si poteva partire ecco da
01:00:05eh dalla dalla legge della cittadinanza in un altro modo. Ehm è importante ehm l'ho già
01:00:15detto prima ne avete parlato anche voi adesso eh questo il pieno ehm la la strutturazione
01:00:21di processi ehm all'interno del ministero degli affari esteri affinché non vi siano ehm
01:00:28compartimenti stani nel maeci perché sarà importante la collaborazione del dei consolati soprattutto
01:00:34nella prima fase al di là della della nuova organizzazione. Questa è fondamentale. Ehm
01:00:39altrimenti andrà ehm a scapito proprio delle procedure e del e dei diritti eh di chi ha presentato
01:00:46le domande perché sappiamo che di fronte a un impasse che prima poteva essere eh diciamo
01:00:52eh bypassata grazie alla contiguità tra eh richiedente e la vicinanza del consolato. Adesso eh
01:00:59eh demandiamo tutto a una a un contatto via email che presenta delle problematicità da questo
01:01:05punto di vista. Eh il terzo punto ehm scusate perché eh è la convenzione ecco. Noi ehm allora
01:01:16non è eh non è questo luogo a me non interessa portare avanti un discorso per cui eh dateci
01:01:23la convenzione ehm perché noi eh noi siamo i più bravi. Noi offriamo non non è una cosa
01:01:30per noi ma è una garanzia per la procedura amministrativa dello Stato. La l'esperienza
01:01:35trentennale in alcune serie anche all'estero nella nell'elaborazione della pratica di cittadinanza
01:01:42ma soprattutto della lo ripeto nella fase di preparazione documentale che è importantissima
01:01:47offre una garanzia allo Stato eh affinché questa procedura non sia solo eh spedita e
01:01:53fluida ma anche eh prima necessità che ha portato credo anche a la a questa riorganizzazione
01:01:59e a questa nuova formulazione anche delle garanzie legali che solo un'attenta verifica
01:02:05della documentazione verifica anche del del soggetto che viene a chiederci la eh questo
01:02:10tipo di di procedimento eh può essere fatta solo da chi non ha un interesse di lucro.
01:02:15Per noi è eh la tutela a trecentosessanta gradi dei ehm dell'italiano all'estero o degli
01:02:20asperanti italiani all'estero. E ehm diamo lo stesso tipo di attenzione in termini di tutela,
01:02:26di assistenza che offriamo per le pratiche previdenziali che hanno, devono essere svolte
01:02:30come per la cittadinanza con tutti i loro crismi, ancor di più per quelle di invalidità che
01:02:34sappiate, sappiamo eh come vi ho detto che sono molto delicatissime. E così un'altra
01:02:41cosa che spesso non viene esplicitata ehm le migliaia migliaia di pratiche che noi facciamo
01:02:48solo per atti di stato civile anche indipendentemente dalla cittadinanza all'estero. E quello è
01:02:54un lavoro che facciamo per eh qualificare il nostro lavoro ma che a noi eh se vogliamo
01:03:00in termini di centocinquantadue non ci dà nessun ritorno. Lo facciamo con la stessa attenzione
01:03:05e con la stessa eh eh con gli stessi approfondimenti delle altre pratiche. Non abbiamo livelli A
01:03:12e livelli B per per l'attenzione alla nostra utenza. Quindi noi prospettiamo per una garanzia
01:03:17per lo Stato e una garanzia anche dell'utenza. Qui si parla della pratica di cittadinanza
01:03:22e l'incontro di due ehm eh di due punti. Quindi della verifica dello Stato eh nel trasmettere
01:03:31appunto la cittadinanza e del del cittadino eh straniero ne richiederla. Proprio in questo
01:03:36in questa ottica noi vogliamo garantire entrambe e entrambi i soggetti e quindi secondo noi
01:03:43una procedura corretta eh istruita correttamente presenta una garanzia anche per lo Stato non
01:03:48solo per per l'utenza che chiede la cittadinanza. Grazie mille dottor Genovin. Se non ci sono
01:03:54altre questioni eh ringrazio tutti gli auditi e per oggi le audizioni sono finite. Grazie.
01:04:01Grazie.
01:04:02Grazie a tutti.

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