- 14/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Crisi industriale Eni - Versalis S.p.a. - Audizione CGIL, CISL, UIL e UGL
Alle ore 15.40 la Commissione Attività produttive svolge l'audizione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sulla crisi industriale di Eni – Versalis S.p.a. (14.05.25)
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Alle ore 15.40 la Commissione Attività produttive svolge l'audizione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sulla crisi industriale di Eni – Versalis S.p.a. (14.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00non leggere relazioni ma mandarcele e di sintetizzarle, di rimanere assolutamente di 5 minuti perché
00:08abbiamo tutta una serie di temi alle 16, grazie.
00:14Buongiorno Presidente, buongiorno a tutti, scusate ma non sta funzionando la telecamera,
00:19non perdete nulla.
00:21Come sapete la Portovesme opera su tre siti, Portovesme, San Gavino e ha una discarica di
00:29Provi nel frattempo ad attivare la telecamera perché dal punto di vista regolamentare è un problema.
00:35Eh guardi, mi dice che non la riesce a trovare il programma, quindi c'è qualche problema.
00:41Siamo tutti d'accordo e andiamo avanti, ok, va bene, prego.
00:45Come dicevo operiamo su tre siti in Sardegna, due di produzione e uno di scarica di residui
00:51di produzione, lo stabilimento di Portovesme, come abbiamo comunicato nel 5 settembre del
00:572024, ha posto in essere l'attività di fermata della linea Zinco per mettere in uno stato
01:05di cura e manutenzione alla fine del 2024, alla fine di dicembre del 2024.
01:11Tre reparti della linea Zinco, solvent extraction, elettrolese e fusione sono stati fermati e
01:17svuotati dei fluidi di processo per garantirne la facilità di manutenzione e per ridurne
01:21il minimo l'esposizione ai rischi sia per il personale che per gli impianti stessi.
01:25Ripetisco che la linea Zinco comunque non sta operando, ma viene mantenuta in attività
01:30manutentive per un'eventuale ripartenza in maniera regolare.
01:35Il sito sta operando produttivamente con i due forni di riciclo VELS, quindi trattando
01:41i fumi di acciaieria delle acciaierie italiane e come abbiamo concordato anche con il MIMIT,
01:48abbiamo anticipato le attività di manutenzione delle grosse fermate nella prima parte dell'anno,
01:53la prima tra gennaio e febbraio e la seconda che è in corso tuttora e che finirà alla
01:58fine di questa settimana. Il personale sta operando in un regime di cassa integrazione
02:03e rotazione con compensazioni e abbiamo messo a disposizione forme di incentivazione all'esodo
02:10sia per pensionamenti, prepensionamenti e uscite anticipate. Con la regione della Confindustria
02:17stiamo sviluppando politiche attive sia per garantire la salvaguardia delle competenze
02:23del personale che eventuali anche opportunità di riempiego presso altri siti del gruppo.
02:28Invece lo stabilimento di San Gavino è operativo a piena capacità dall'ottobre del 2024
02:34tramite la fornitura di materiali esteri da aziende del gruppo e forniture che verranno
02:44prolungate rispetto alle date originali che doveva stradere attorno a giugno, ma sicuramente
02:49la produzione verrà estesa fino alla fine del 2025. Da poco sono anche iniziate la seconda
02:56fase di prove di produzione del bismuto, una delle materie critiche strategiche, secondo
03:03il critical raw material act, che proseguiranno nei prossimi mesi. E ribadisco che a San Gavino
03:08non stiamo utilizzando classe integrazione, ma sono tutti nel pieno impiego. In aggiunta
03:16stiamo portando avanti lo studio per il progetto della cosiddetta Black Mass per il sito di
03:23Porto Resme, che è stato selezionato di recente dalla Commissione Europea qualificato come uno
03:30dei 47 progetti strategici secondo il regolamento sulle materie prime critiche dell'Unione Europea.
03:37Il progetto ha come obiettivo quello di creare una filiera di recupero dei metalli dal
03:45riciclo delle batterie a livello europeo. Contribuebbe sempre a livello europeo a sostenere
03:51l'economia circolare e a produrre le materie prime essenziali per le tecnologie di transizione
03:57energetica. Attraverso processi idrometallogici le materie prime che verranno estratte dalle batterie
04:06esauste dalle batterie scartate dai processi produttivi, estrarranno metalli tra cui litio,
04:13nickel e cobalto contenuti all'interno della Black Mass. Se realizzato il progetto che prevede
04:21possa diventare il principale produttore europeo di metalli per batterie, raggiungerà l'obiettivo
04:29che si è proposto il critical raw material act di riciclare almeno il 25% del consumo
04:34anno dei materiali critici per le batterie nell'Unione Europea. L'azienda, se il processo
04:41andrà avanti, riconverterà parte dell'attuale complesso di Portovesme che svilupperà tecnologie
04:49all'avanguardia per la riduzione anche del consumo energetico che diminuirà la dipendenza
04:54dagli alti costi energetici che vediamo in Italia negli ultimi anni.
05:00Tra l'altro, vado a concludere, come concordato anche con il Mimiti, il Ministro Russo, negli
05:07incontri di dicembre, la società sta cooperando con il Ministero nella sua iniziativa di ricerca
05:12di un soggetto investitore eventualmente interessato o al riavvio dei processi attuali in essere
05:20alla Portovesme o all'uso di parte del sito per avviare nuovi e diversi processi produttivi.
05:26Abbiamo fornito tutte le informazioni del caso al Ministero, organizzato anche una visita del sito
05:31per i rappresentanti del Mimiti e messo a disposizione una data room per eventuali investitori
05:37che fossero interessati alla valutazione dei nostri processi.
05:42Ad oggi però, ribadisco, non abbiamo ricevuto alcuna dimostrazione di interesse per gli asset
05:47e dello zinco attualmente in fase di manutenzione.
05:53Bene, grazie.
05:55Allora adesso le domande.
05:58Mi raccomando, concentriamoci sulla domanda e non facciamo premesse.
06:02Grazie.
06:04Grazie Presidente.
06:06Io ringrazio il Dottor Garofalo per questa relazione sintetica, ma spero si possa completare
06:13attraverso una nota scritta, come dicevano anche i sindacati, sappiamo che la situazione
06:18del polo industriale è abbastanza grave e allarmante, lo certifica anche la Cassa Integrazione
06:23a Rotazione.
06:24Volevo chiedere a conferma del fatto che il problema della chiusura delle linee piombe e zinco
06:29non siano i costi energetici, come è stato detto, o se sì invece, insomma, una smentita in
06:35questo senso e quali siano gli orientamenti di Glencore, visto che, come diceva anche
06:39il segretario Durante, zinco e piombo sono fondamentali per la transizione energetica e
06:44che il polo industriale sia in crisi paradossale.
06:47Per quanto riguarda il progetto Black Mass, volevo chiedere se fosse possibile avere una
06:52scheda sui contenuti del progetto, se si prevede quando possa partire, se sia compatibile
06:59con i vincoli ambientali, perché questo è uno dei temi che hanno sollevato i sindaci del
07:03territorio e quanti lavoratori impiegherà tra diretti e indotto, perché pare che non
07:07sia in grado di assorbire comunque i lavoratori delle linee precedenti dello zinco e del piombo
07:13che sono state cessate.
07:14Grazie.
07:14Onorevole Lai.
07:16Sì, grazie.
07:17Volevo una conferma su una cosa che ho capito tra le righe dal dottor Galofalo, ovvero che
07:23non ci sia stato nessun accesso in data room formale e nessuna interlocuzione informale
07:30sul possibile acquirente.
07:31Mi aggiungo alla richiesta di elementi più precisi sul tema Black Mass, immagino che ci
07:38sia un problema certamente di anche riservatezza delle procedure che riguardano la parte industriale,
07:44i processi industriali, ma per noi non è importante sapere come viene sviluppata la parte industriale,
07:51ma quali sono gli elementi di ricaduta economica e sociale e i tempi di realizzazione di questo
07:57progetto. Adesso è stato formalizzato l'Unione Europea, non vogliamo chiedere all'Unione Europea
08:01qualche elemento in più si può avere. Grazie.
08:03Bene, prego dottor Davide Garofalo a due minuti per rispondere.
08:09Prego.
08:10Va bene, cerco di rispondere insieme alle domande degli onorevoli. Allora, tanto le decisioni
08:21che abbiamo purtroppo dovuto prendere negli ultimi anni per la fermata parte della linea
08:27zinco prima, poi della linea piombo e della completa fermata temporanea della linea zinco
08:34sono dovuti inizialmente ovviamente agli alti prezzi dell'energia, a cui si sono poi sommati
08:41anche situazioni di mercato nel mercato dello zinco che hanno reso insostenibile il costo della
08:50produzione e la sostenibilità dei processi produttivi a Portovesme e a Sangarino.
08:58I prodotti piombo e zinco non sono propriamente all'interno delle 17 materie prime strategiche
09:06che sono previste dal Critical Role Material Act, prodotti attraverso i quali il nuovo processo
09:15sta mirando per produrre i nuovi prodotti per la transizione che sono litio, cobalto,
09:20nickel e manganese. Il progetto ovviamente è stato, ha avuto la pollino diciamo di progetto
09:32strategico dalla Commissione Europea e ovviamente seguirà tutti i processi litera autorizzativi
09:38che permetteranno al processo se implementato di ottemperare a tutti quelli che sono requisiti
09:45di conformità ambientale, di salute e di protezione della sicurezza degli operatori
09:52e del territorio ovviamente. Questo è un dato di base che è imprescindibile da far partire
09:58un progetto di queste dimensioni che ricordo prevede probabilmente un investimento attorno
10:03ai 400 milioni di euro. Se il progetto andrà avanti, vista una decisione sul progetto, come
10:11abbiamo già comunicato al Ministero qualche mese fa, previsto attorno alla fine del 2026,
10:17è un'implementazione che traguarda il 2028, alla fine del 2028 come messa in produzione
10:23degli impianti. In termini di impatto sociale, quindi impatto sugli organici che saranno necessari
10:32per la marcia degli impianti per la marcia degli impianti e ancora in fase di studio perché
10:39il processo finale sta venendo analizzato ancora in questo periodo. Le stime ad ora che sono
10:48ancora passibili di correzioni parlano attorno ai 200-300 diretti e indiretti che saranno
10:56concorsi nel nuovo processo. Bene, grazie. L'ultimo risposto, se mi procede, era legata
11:04alla data room, ribadisco che ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna dimostrazione di interesse.
11:09Bene, grazie. La ringraziamo.
11:26Grazie.
11:56Come per l'audizione precedente, di essere focalizzati sul tema dell'audizione e quindi
12:18di evitare ripetizioni se un sindacato ha già detto cose, in modo che aggiungiamo e non
12:29raddoppiamo le cose. Invito i commissari a evitare le premesse e andare subito alle domande
12:37perché alle 16 dobbiamo essere in aula. Prego.
12:40Iniziamo.
12:43Smundo, segretario confederale CGL.
12:47Ha quattro minuti, ognuno ha quattro minuti.
12:56Grazie. Ovviamente noi stiamo provando a mettere in discussione le scelte che il governo
13:03e Eni stanno facendo sul piano della dismissione della filiera della chimica di Bacchia.
13:10base nel nostro Paese. Pensiamo che sia una scelta sbagliata e chiediamo ovviamente che
13:15questa scelta sia riconsiderata in relazione alla riflessione sul fatto che la petrolchimica
13:22è definita sostanzialmente l'industria delle industrie e non soltanto da noi, dalla nostra
13:28organizzazione sindacale, ma anche dal governo che in questo senso ha sottoscritto NoPaper
13:33anche a livello europeo. La petrolchimica in Italia conta 12.000 imprese, circa 12.000
13:40e 200.000 addetti ed è per questo che siamo preoccupati rispetto alle scelte che si stanno
13:45compiendo in questo momento. Sono scelte che ovviamente mettono in difficoltà l'intera
13:50filiera della chimica di base attraverso uno smantellamento vero del sistema, ma in realtà
13:56mettono in discussione un asset strategico e fondamentale per l'industria del Paese.
14:02Le scelte che si stanno, perché i prodotti della chimica di base ovviamente agiscono
14:06per l'80% della produzione industriale del nostro Paese. Le ragioni accampate da Eni
14:12e dal Ministero rispetto allo smantellamento, che sono ragioni di natura economica o finanziaria,
14:18vengono, come dire, messe in discussione da quello che sta succedendo a livello europeo.
14:22L'Italia sarebbe il primo Paese che esce completamente dalla produzione della chimica di base, perché
14:29in realtà in altri Paesi, penso alla Germania con 6,2 milioni di tonnellate, all'Olanda
14:34con 4,2 milioni di tonnellate, la Francia, il Regno Unito, tutti producono etilene e l'Italia
14:41sarà l'unico Paese che dovrà approvvigionarsi dall'esterno, dai nostri confini, quindi da come
14:50ci dice Eni, da approvvigionamento extraeuropei per garantire la nostra produzione industriale,
14:58e il sistema industriale del nostro Paese. Questo ovviamente agirà negativamente rispetto
15:03ai costi, nonostante Eni prova a ragionare differentemente e non risolverà assolutamente
15:10il tema dell'inquinamento e quindi anche delle questioni ambientali che ovviamente dal nostro
15:17punto di vista aumenteranno, perché ovviamente questi prodotti non solo saranno prodotti in
15:23altri Paesi e quindi ci sarà un problema ambientale in quei Paesi, ma saranno anche trasportati
15:27e quindi anche sotto questo punto di vista la scelta la riteniamo assolutamente sbagliata.
15:33Peraltro il tema vero è che questa vicenda riguarda migliaia di lavoratori che a partire
15:39da Brindisi e da Priolo, i lavoratori diretti ma anche quelli indiretti, che nel rapporto
15:45a 1 a 3 non hanno nessuna prospettiva concreta in questo momento di ricollocazione e soprattutto
15:51non coincidono i tempi delle dismissioni con i tempi delle ricollocazioni. C'è un protocollo
15:58che è stato sottoscritto tra Eni e Ministero e alcune organizzazioni che non ha visto la
16:03sottoscrizione neppure di alcune regioni sulle quali ricadono queste scelte, penso alla Puglia
16:07e penso all'Emilia Romagna e sono ricadute pesanti sul piano occupazionale. Noi certifichiamo
16:16intorno ai 20.000 a livello nazionale e il protocollo d'intesa sottoscritto da Eni
16:23non ci dà garanzie rispetto alla credibilità di Eni e rispetto anche alle scelte che sono
16:27state fatte nel passato, penso a Porto Torres dove c'era anche un protocollo e si sono persi
16:32400 posti di lavoro, a Gera dove c'era anche un protocollo e si è arrivati alla perdita
16:36di circa 900 posti di lavoro, ho finito e penso a tutta la vicenda di Porto Marghera dal 2014
16:42si contano 120 persone in meno rispetto al 2014 con 200 posti di lavoro persi per la
16:49chiusura della raffineria. Per questo chiediamo che sia ritirato questo
16:52proprio di niente. Marco Falcinelli, segretario generale
16:55Filtem, ah no già parlato, Sebastiano Tripoli, segretario nazionale
17:01Fentacis. Sì, buongiorno Presidente, sarò rapidissimo nella mia esposizione
17:08cercando di ribadire alcune questioni che per noi sono importanti e spero possano dare
17:15contezza di quello che stiamo facendo. Noi come federazione di categorie della CISL
17:20e CISL complessivamente con tutte le categorie interessate alle vicende del piano di trasformazione
17:28di Universalis abbiamo sottoscritto convintamente un protocollo che garantisce dal nostro punto
17:37di vista il futuro per i lavoratori e per l'impresa in questo settore. Non abbiamo interesse a
17:46smentire le cose che sono state dette ma abbiamo l'esigenza di precisare alcuni aspetti.
17:52noi abbiamo inserito in quel protocollo alcuni passaggi che garantiscono rispetto a come era
17:59stato presentato il piano stesso da Eni quando ha iniziato a discutere con le organizzazioni
18:07sindicali abbiamo un po' cambiato gli esisi stessi di quel piano, abbiamo dato maggiore garanzie
18:15e abbiamo dato maggiore solidità alla prospettiva industriale e occupazionale del sito di Ragusa
18:23abbiamo ottenuto quindi all'interno del protocollo anche delle garanzie che scongiurano sostanzialmente
18:33il ricorso a qualsiasi tipologia di strumento per accompagnare i lavoratori durante gli anni
18:43della trasformazione per cui nessun lavoratore diretto sarà messo in discussione e abbiamo
18:50richiesto e ottenuto al Ministero e all'Eni garanzie per tutto il tessuto occupazionale collegato
19:01ai settori che in qualche modo operano all'interno dei siti interessati, quindi stiamo parlando
19:11di lavoratori indiretti per i quali ci sono garanzie che questo processo non metterà in
19:19discussione i livelli occupazionali, anzi a regime aumenterà in particolar modo a brindisi
19:26anche gli attuali livelli occupazionali. Abbiamo insieme al governo assunto la responsabilità
19:32e vogliamo assecondare questa necessità dato che Eni ha rappresentato un dato che riguarda
19:43una profonda crisi strutturale di questo settore nel corso degli ultimi cinque anni si sono persi
19:503 miliardi e un'azienda che decide di investirne due per un piano di trasformazione, non l'abbandono
19:58delle attività. Sostanzialmente c'è un piano di trasformazione per dare prospettiva e garantire
20:06i lavoratori e quelle realtà industriali. Quindi noi abbiamo anche lì fatto delle verifiche
20:14rispetto ai dati, Priolo oggi ha 1.145 occupati tra diretto e indotto, non ci sono state riferite,
20:27ricadute o non ci sono criticità al momento dichiarate in quella realtà come non ce ne sono
20:36nemmeno a brindisi che ha già di fatto proceduto a fermare gli impianti.
20:43Grazie, passiamo a Eliseo Fiorin, segretario nazionale UGL.
20:48Grazie Presidente, quando Universalis ha presentato il piano poi di rivisitazione dell'attività
20:57della chimica, in qualche maniera eravamo preoccupati per quello che ciò potesse comportare e attraverso
21:07degli incontri che sono stati fatti siamo arrivati al raggiungimento di quel protocollo che è stato
21:12siglato presso il Ministero che garantisce le tutele che poc'anzi il collega ha illustrato.
21:19Quindi significa che sia nell'ambito dell'occupazione che probabilmente l'attività dove c'è più
21:26criticità sarà quella di Brindisi perché cambia totalmente l'attività di carattere
21:32industriale, addirittura viene prospettato un aumento dell'occupazione, mentre sulle attività
21:39di Priollo e di Ragusa ci sono esperienze che già sono state affrontate come il tema delle
21:45bio raffinerie, quindi nel core di Universalis dove già abbiamo esperienze.
21:54Inoltre la rassicurazione dove non saranno attivati ammortizzatori sociali, questo significa
22:02che anche il personale coinvolto sia nella ristrutturazione, quindi della dismissione degli impianti,
22:10della messa in sicurezza degli impianti e poi nella costruzione di nuovi impianti sarà coinvolto
22:16totalmente e anche parte poi dell'indotto che gravita intorno all'attività propria di
22:24Versalis e questo anche in tempi certi perché è provvista una roadmap di monitoraggio, tant'è
22:32che sono già stati fatti sui territori di Ragusa, sul territorio anche di Siracusa, degli
22:38incontri dedicati con le organizzazioni sindacali territoriali dove hanno affrontato il tema
22:45della certezza delle attività sia di dismissione che di implementazione delle nuove.
22:50Bene, allora non c'è il rappresentante della UIL, quindi domande? Mi raccomando, singola domanda,
23:00prego, prego, sì abbia pazienza, prego.
23:05Grazie Presidente, allora il problema su cui da parte nostra ovviamente c'è la massima
23:12attenzione è che purtroppo abbiamo un governo che non è attento a questa problematica.
23:18Ho appunto la domanda, mi raccomando, se no i tempi sono così.
23:22Se mi interrompe non ci arriviamo, grazie Presidente. Dicevo, è un governo che continua a non dare
23:28risposte e a schierarsi sempre dalla parte di chi non dovrebbe schierarsi, in questo caso
23:34si dovrebbe schierare al fianco dei lavoratori, ecco perché siamo preoccupati anche alla
23:38luce insomma di quanto abbiamo ascoltato dai sindacati. Noi preferiamo ovviamente schierarci
23:45dalla parte dei lavoratori, di tutti i lavoratori diretti e dell'indotto e ovviamente bisogna
23:50continuare a mantenere alta l'attenzione andando a parlare con questi lavoratori come stiamo
23:55facendo, come abbiamo fatto con i colleghi anche del Movimento davanti ai cancelli ad ascoltare
24:00le storie di questi lavoratori che non vedono una prospettiva. Lo stiamo facendo anche con
24:05atti concreti. Abbiamo presentato una mozione a prima firma della collega Pavanelli, sottoscritta
24:10ovviamente da tutti i colleghi pugliesi e non, anche siciliani, insomma coloro che sono
24:17interessati ovviamente al tema. Chiediamo di intervenire ovviamente con urgenza su questa
24:23crisi. A proposito di questo chiedo ai sindacati se sono previsti a stretto giro degli incontri,
24:29perché è fondamentale che ci sia appunto un incontro, un confronto urgente con Eni,
24:34con le parti sociali ma anche con le istituzioni territoriali al fine di evitare che la chiusura
24:39del cracking appunto di Brindisi e di Priolo senza l'immediata realizzazione di nuovi insediamenti
24:46produttivi ecologicamente sostenibili comporti appunto la perdita di un elevato numero di posti
24:52di lavoro. Su Brindisi in particolare sarebbe opportuna una proroga del funzionamento degli
24:57stabilimenti io credo per pochi anni perché gli impianti lì sono vecchi, sono pericolosi
25:03dal punto di vista della sicurezza dei lavoratori ma anche ambientale e questo tempo magari sarebbe
25:08necessario per consentire all'azienda di realizzare impianti produttivi quelli che diciamo servirebbero
25:15a produrre le batterie di accumulo quindi presso i quali collocare i dipendenti. Mi avvio
25:21alla conclusione Presidente, fondamentale quindi che si mettano in sicurezza gli impianti e si faccia
25:27la bonifica dei siti e su questo serve un intervento importante anche economico, uno sforzo economico
25:33da parte del Governo. È utile anche rafforzare il coordinamento con le istituzioni europee per capire
25:39qual è la strategia interna anche per contrastare la concorrenza sleale dei Paesi extraeuropei e concludo
25:48Presidente. Bene, allora abbia pazienza ma visto che... Ma avevamo quattro minuti Presidente, lei ha detto che avevamo
25:55quattro minuti. Sì, no, io ho detto di fare le domande, cioè invece... Sto concludendo, però mi ha interrotto
25:59sindacati. Prima che iniziassi l'intervento mi ha interrotto. Mi sta lasciando i quattro minuti. Posso
26:05terminare il mio intervento oppure... Sì. Ne ho fatte tre, quattro di domande. Bene, allora è finita. Se posso
26:10terminare... Diciamo, se non le va bene quanto sto affermando, diciamo... No, non è che non mi va bene,
26:16siamo qui per audire i sindacati, non per fare... Siamo d'accordo, ma se io ho quattro minuti, i miei quattro minuti
26:22li utilizzo per fare le domande e per fare delle considerazioni. Capisco che lei vuole censurare, Presidente.
26:28Ma non voglio censurare... Presidente, a proposito di questo, volevo concludere chiedendo a lei,
26:33visto che è importante anche per i sindacati, sapere quando il Presidente, quando l'amministratore
26:38delegato Descalzi verrà qui in Parlamento. Quindi faccio anche a lei questa richiesta.
26:42Sì, allora, ha solo da chiedere al suo capogruppo, visto che ne abbiamo parlato adeguatamente
26:48in ufficio di Presidenza. L'abbiamo già chiesto e reiteriamo la richiesta.
26:51Perfetto. Prego, onorevole Stefanezzi. Grazie Presidente, molto velocemente. Tre domande.
26:57La prima, visto che qualcuno ha parlato di una crisi strutturale della chimica in Italia
27:03dovuta ad una perdita dichiarata da Eni. Volevo sapere se i sindacati hanno idea di come
27:10si sia generata questa perdita e semplicemente segnalare, mi limito a segnalare, che la lettura
27:15del bilancio di Brindisi dimostra che lo stabilimento di Brindisi paga ad Eni Power un costo per l'energia
27:25che è esattamente il doppio del costo di approvvigionamento dell'energia sul mercato.
27:30Quindi, se c'è un tema di perdita all'interno del gruppo Eni, evidentemente viene compensata
27:35dagli straordinari e utili che Eni manifesta e sbandiera, diciamo correttamente, secondo
27:41me, come risultato di esercizio.
27:43Seconda domanda. Si è parlato della possibilità, della certezza anzi, che si possa arrivare
27:51a una nuova industrializzazione delle aree industriali particolarmente colpite come quella
27:56di Brindisi dalla dismissione di Eni Versalis. Tra parentesi, Presidente, la storia della
28:03conservazione del creging di Brindisi è chiaramente una favola, tutti sanno che una volta spento
28:09non è più riattivabile perché l'impianto diventa non più utilizzabile. Dicevo, chiedo
28:16se i sindacati hanno evidenza di quali sono i fondi che sono a disposizione delle imprese
28:21che hanno interesse e intenzione di investire a Brindisi in particolare per offrire nuove
28:30opportunità di lavoro. Terza e ultima domanda, chiedo se i sindacati non abbiano dubbi oppure
28:38al contrario abbiano delle certezze assolute sul fatto che sotto il profilo generale rinunciare
28:43alla chimica di base in questo Paese probabilmente sotto il profilo, ripeto, generale della scelta
28:49che poi si ricadrà sulle future generazioni non sia un errore di principio e quindi come
28:56tale meriti un approfondimento maggiore. Grazie.
28:59Onorevole Ghirra, prego.
29:01Sì, grazie Presidente. Mi piace che i tempi siano così stretti. Ringrazio ovviamente i rappresentanti
29:05delle parti sociali per questa relazione. Il problema sappiamo che nonostante il Ministro
29:10Urso dica sempre che la chimica di base è un settore strategico, stiamo procedendo verso
29:14la dismissione. Io so che è una domanda complicata. Come si può intervenire per far sì che le
29:22fabbriche non chiudano, che i processi di trasformazione e di transizione che al momento sono sulla
29:28carta vengano realizzati ed evitare quello che voi ventilate da tempo, ovvero il problema
29:35che da un lato si risparmi sull'anidride carbonica con investimenti andando però di fatto a chiudere
29:40gli impianti andando a importare l'etilene dall'esterno e quindi creando un maggior inquinamento
29:46ancora e quindi come si può intervenire per tutelare i posti di lavoro. Grazie.
29:51Onorevole Forattini.
29:53Sì, grazie Presidente. Io volevo sottoporre questa riflessione e queste domande appunto alle
30:01rappresentanze sindacali perché il tema non è come morire ma come sopravvivere. Abbiamo colto
30:07le rassicurazioni ma non le intenzioni che appunto ci possono essere intorno agli stabilimenti,
30:14non solo quelli in dismissione ma soprattutto quelli concentrati nel quadrante padano e quindi
30:20volevo chiedere appunto quali sono le garanzie sulle materie prime che dovranno arrivare e
30:26soprattutto da dove arriveranno le materie prime a questi stabilimenti e poi si è parlato
30:33di lavoratori diretti ma non si è assolutamente preso in considerazione appunto i lavoratori
30:39indiretti e quindi rispetto a questo quali garanzie ci verranno appunto date.
30:45Bene, allora siccome le risposte necessitano di tempo sufficiente, l'argomento è sicuramente
30:53importante visto che la dottoressa Vera Buonomo è arrivata con ritardo e quindi non ha potuto
31:02intervenire, rinviamo la prosecuzione per le risposte dei sindacati, tanto è tutto registrato
31:08quindi potete ascoltare le domande, mercoledì pomeriggio. Grazie a tutti.
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