https://www.pupia.tv - Roma - Crisi industriale di Eni - Versalis S.p.a. - Audizione CGIL, CISL, UIL, UGL, Regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto
La Commissione Attività produttive svolge le seguenti audizioni sulla crisi industriale di Eni – Versalis S.p.a.:
ore 14.15 CGIL, CISL, UIL e UGL
ore 14.35 Regione Lombardia, Regione Emilia-Romagna, Regione Puglia, Regione Sardegna, Regione Siciliana e Regione Veneto. (21.05.25)
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La Commissione Attività produttive svolge le seguenti audizioni sulla crisi industriale di Eni – Versalis S.p.a.:
ore 14.15 CGIL, CISL, UIL e UGL
ore 14.35 Regione Lombardia, Regione Emilia-Romagna, Regione Puglia, Regione Sardegna, Regione Siciliana e Regione Veneto. (21.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Innanzitutto la parola a Daniela Piras, segretaria generale Wiltec, OEO Maurizio Don, sempre
00:10funzionario Wiltec, per lo svolgimento della relazione sul tema oggetto dell'audizione.
00:15A cinque minuti, avete cinque minuti per intervenire.
00:20Prego.
00:21Grazie signor Presidente, intervengo io, Daniela Piras, e do lettura del documento che non
00:27abbiamo potuto, per i motivi che lei ha fatto.
00:31Su questo i documenti sono da mandare alla Commissione, ma da sintetizzare, non da leggere
00:40perché noi abbiamo la possibilità di leggerli.
00:43Va bene, va bene, allora cercherò di fare una sintesi, onorevoli Presidenti, onorevoli
00:53deputate e deputati, ringrazio per questa opportunità e colgo l'occasione per riconfermare,
01:04così come è stato più volte rappresentato, l'importanza che noi riteniamo sia fondamentale
01:14appunto esprimere rispetto ad un accordo che per noi, che siamo firmatari appunto tra
01:24i firmatari del protocollo del 10 marzo, un accordo che secondo noi rappresenta non solo
01:31un atto di responsabilità, ma anche un'opportunità per consolidare una visione industriale, che
01:40è soprattutto per poter essere partecipi di un processo che si è presentato e per
01:47il quale abbiamo voluto dare un contributo.
01:51Tra gli elementi fondamentali del protocollo, oltre quello di rispettare attraverso la coniugazione
01:58della sostenibilità e dell'innovazione, soprattutto per quanto ci riguarda la tutela
02:04dei lavoratori, riteniamo che sia assolutamente in linea rispetto all'obiettivo che ci viene
02:10posto della decarbonizzazione.
02:13Soprattutto abbiamo ritenuto fondamentale sottoscrivere un protocollo per partecipare
02:21e gestire e riuscire ad intercettare degli investimenti che, come sapete, sono oltre
02:28i 2 miliardi di euro, per poter quindi gestire soprattutto, per quanto ci riguarda nell'interesse
02:37dei livelli occupazionali e della continuità industriale dei siti interessati e dei siti
02:43che comunque fanno parte del gruppo Versalis, rivendichiamo tra gli elementi fondamentali
02:50del protocollo, oltre appunto alla salvaguardia dei siti produttivi di Priolo, Ragusa e Brindisi,
02:57anche il coinvolgimento nella riconversione e nella reindustrializzazione, così come
03:04abbiamo sottoscritto il lancio delle attività, e il coinvolgimento dei lavoratori diretti
03:11ed indiretti.
03:12Signor Presidente, siccome non ho capito se ora devo dare le risposte alle domande o se
03:20in un secondo momento...
03:21Le darle può approfittare.
03:23Perfetto, ne approfitto perché le domande poi sono parte integrante anche di ciò che
03:31ha mosso la sottoscrizione di questo protocollo.
03:36Allora, ci sono state appunto diverse domande rispetto alle quali mi riferisco a quella
03:42dell'Onorevole Leonardo Donno che chiedeva direttamente ai sindacati se ci fossero degli
03:51incontri previsti e se, non le rileggo perché ovviamente ne avete tutti conoscenza, se avessimo
03:58in mente dei tempi e delle modalità di gestione della trasformazione e in che modo si intendesse
04:06appunto trasformare le attività industriali.
04:10Io ritengo che il protocollo dia già risposta precisa rispetto alla domanda posta dall'Onorevole
04:18Donno e che all'interno di questo abbiamo tentato di, ovviamente per la nostra parte,
04:25di inserire la nostra capacità negoziale per poter avere il più possibile le garanzie
04:32nei tempi e nelle modalità di attuazione dei processi.
04:36Veniva poi posto dall'Onorevole Claudio Michele Stefanazzi, venivano poste delle domande rispetto
04:47alla crisi industriale della chimica in Italia e anche rispetto alla certezza di bilanci
05:04e di utilizzo di risorse.
05:06Rispetto alla prima parte della domanda ritengo di non dover rispondere come organizzazione
05:12sindacale perché penso che sia più che altro il Governo attraverso le interlocuzioni
05:17con Eni e con Versalis a dover dare una risposta rispetto a questo, mentre mi sta particolarmente
05:27a cuore la seconda parte della domanda nella quale veniva raccontato come testualmente
05:35la storia della conservazione del creking sia chiaramente una favola visto che tutti
05:40sanno che una volta spento non è riattivabile perché l'impianto non diventa più utilizzabile.
05:46Allora parte qualificante del protocollo è stato proprio l'inserimento dell'impegno
05:53da parte della Messa di Conservazione di Brindisi in quanto la speranza delle organizzazioni
06:04sindacali è che le motivazioni che hanno portato alla chiusura di questi impianti che
06:10sono delle motivazioni di carattere generale, di equilibri industriali a livello internazionale
06:20ci racconta quanto sta succedendo negli altri Paesi europei.
06:24Speriamo quindi che il momento di particolare criticità del mercato del nostro Paese possa
06:31avere una svolta e quindi abbiamo chiesto l'impegno del Governo e di Eni di poter avere
06:38una reversibilità dello spegnimento degli impianti che è iniziata il primo aprile.
06:45Questo perché sta anche a noi e anche nel nostro interesse che ci possa essere la produzione
06:53delle materie prime per la chimica di base e che queste però possano essere competitive
07:03in uno scenario europeo, cosa che in questo momento non avviene.
07:08Ricordo che la produzione di Versalis veniva acquistata dal mercato nazionale solo per
07:19un quarto della produzione complessiva e quindi voglio anche ribadire rispetto alle dichiarazioni
07:27dell'onorevole Stefano Azzi che la conservazione è invece fattibile, ne abbiamo prova perché
07:35l'abbiamo già sperimentata in Veneto, il fatto che possa essere fermato e poi riattivato
07:42certo è una questione di tempi e non è una questione che si può mantenere in eterno
07:51dei costi, ma è una procedura assolutamente fattibile e rivendichiamo il contenuto e la
07:59possibilità che questo possa avvenire all'interno del protocollo, cosa che altrimenti non ci
08:05sarebbe stata se non avessimo sottoscritto il protocollo.
08:13Rivendico inoltre all'interno dell'accordo un paragrafo dedicato ai lavoratori degli
08:23appalti, un paragrafo che praticamente si occupa di inserire all'interno della riconversione,
08:35garantendo nella presenza ma anche ipotizzando nel momento delle lavorazioni anche un incremento
08:43delle lavoratrici e dei lavoratori dell'indotto territoriale, cosa che in altri accordi non
08:51si eletta con lo stesso tipo di attenzione, quindi non capisco e anche io rendendomi conto
08:57che questo non è possibile, chiedo perché gli onorevoli facciano notare invece che non
09:03c'è alcuna attenzione rispetto ai livelli occupazionali che sono stati la priorità
09:09assoluta per le organizzazioni sindacali firmatarie. In ultimo ricordo che da questa
09:15parte le organizzazioni sindacali si occupano di gestire e possibilmente negoziare situazioni
09:23che si presentano per quanto riguarda la capacità industriale competitiva di condizioni favorevoli
09:32del nostro Paese, queste sono in capo alla parte politica, noi ci occupiamo di gestire
09:40i processi e i percorsi che vengono messi in atto dalle aziende e quindi rivendico di
09:52aver esercitato attraverso la sottoscrizione di questo protocollo un'aspirazione per le
10:01politiche sindacali.
10:02Michele Azzolo, CGL.
10:03Prego, stiamo rispondendo alle domande dei deputati, dei colleghi.
10:04Grazie Presidente, grazie agli onorevoli, grazie a tutti.
10:05Grazie a tutti.
10:06Grazie a tutti.
10:07Grazie a tutti.
10:08Grazie a tutti.
10:09Grazie a tutti.
10:10Grazie a tutti.
10:11Grazie a tutti.
10:12Grazie a tutti.
10:13Grazie a tutti.
10:14Grazie a tutti.
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10:20Grazie a tutti.
10:21Grazie a tutti.
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10:23Grazie a tutti.
10:24Grazie a tutti.
10:25Grazie a tutti.
10:26Grazie a tutti.
10:28Grazie Presidente, grazie agli onorevoli, sarò velocissimo perché in cinque minuti
10:33dare risposte non è semplicissimo.
10:35Onorevole Donno, è previsto un incontro tra le parti?
10:40No.
10:41Il Ministero ne ha convocato uno sull'indotto senza eni e noi abbiamo evidenziato al Ministero
10:47che parlare di indotto senza avere il dante causa che da quel lavoro era una presa in
10:52giro.
10:53Il Ministro si è arrabbiato e se ne è andato abbandonando il tavolo.
10:56Una correzione solo all'Onorevole Donno, l'impianto di Brindisi non è vecchio, anzi
11:03è uno tra i più moderni d'Europa, non ha avuto investimenti ultimamente che è un
11:08problema diverso, ma l'impianto di Brindisi è uno tra gli impianti più efficienti che
11:13abbiamo in Europa ed è per quello che noi parliamo di omicidio industriale quando pensiamo
11:19alla sua chiusura.
11:20Onorevole Stefanazzi, tre domande, crisi strutturale e la perdita di eni.
11:25No, la crisi della petrolchimica non è strutturale, tanto che in questi giorni in Europa ci sono
11:31signori che producono polielifine in giro per tutto il mondo che stanno acquistando
11:37impianti.
11:38Uno degli impianti che dovevano acquistare è l'impianto di Lyon del Basel che sta a
11:42Brindisi, che è stato tolto dalla lista del pacchetto di acquisizione perché chiudendo
11:48il cracking la filiera corta porta al fatto che quell'impianto non è più efficiente
11:53ed efficace, quindi noi chiuderemo l'impianto di etilene, di propilene e l'impianto di
11:59Lyon del Basel e non è finita lì, poi lo proverò a dire.
12:02Secondo noi la perdita è stata costruita per giustificare la scelta, perché se io
12:12vendo la virgin nafta che è la materia con cui carico i cracking e l'energia a prezzi
12:18di mercato o superiori al mercato, determino la condizione per cui Versalis perde ma Eni
12:26guadagna quei soldi, quindi ho solo deciso da che parte far risultare l'utile, è stata
12:32una scelta per giustificare la chiusura.
12:34Se ci sono signori che in Europa comprano impianti di poliolifine è evidente che non
12:40c'è una crisi perché non ci sono benefattori in giro per l'Europa che vogliono fare questa
12:45attività.
12:46Ci sono risorse per la reindustrializzazione?
12:48No, noi abbiamo purtroppo tanti tavoli subrindisi, non ultimo quello della centrale di Cerano
12:55dove non c'è un euro, ci sono tanti proclami, nel frattempo abbiamo perso un terzo del
13:02lavoro dell'indotto sulla centrale di Cerano perché non ci saranno drammi sociali con
13:07licenziamenti in massa, si andrà a prosciugare il bacino con calma ma il bacino calerà.
13:14Terza domanda di Stefano Azzi, rinunciare alla chimica di base è un errore strategico
13:20perché perderemo la filiera, noi perderemo tutti gli impianti di chimica di base, lo
13:26dico io della CGL?
13:28No, lo dice il piano industriale di Eni dove dice che la filiera corta è una condizione
13:33per l'efficienza della chimica di base perché trasportare le materie prodotte da chimica
13:39di base, etilene e propilene non è facile, ci voglia un piper line, non si portano col
13:43camion o una struttura complicata, questo determinerà un ricarico dei costi per l'industria
13:50italiana che ammazzerà il settore industriale, lo renderà meno competitivo e noi saremo
13:55ancora più inefficienti di quanto lo siamo adesso, non è vero che la messa in conservazione
14:03è stata fatta a Porto Marghera, Porto Marghera non ha mai chiuso, Porto Marghera c'era una
14:08previsione di chiusura, poi c'è stata una crisi, abbiamo dovuto riaprirla in fretta
14:12e furia ed è lavorato per altri sette anni. Onorevole Ghirra, come si può intervenire
14:17per non chiudere le fabbriche in un modo semplice? Se si riuscisse a convincere Eni che un'azienda
14:22partecipata allo Stato sarebbe perfetto, ma se non si convince Eni basterebbe convincere
14:28Eni a vendere quegli impianti perché quegli impianti sarebbero acquisibili e ci sarebbero
14:32persone interessate ad acquisirli, società ovviamente. Evidente che Eni non vuole perdere
14:38il business del trading, compro all'estero e vendo in Italia perché così guadagno senza
14:44fare l'imprenditore, che è un brutto vizio che il nostro Paese sta prendendo e sta portando
14:49verso basso l'economia di questo Paese. Anche qui, sempre l'onorevole Ghirra, questo impatto
14:56non decarbonizza, anzi, noi continueremo a produrre CO2 all'estero, ma voi sapete che
15:03non ci sono i confini nell'atmosfera qui, e aumenteremo la CO2 perché ci sarà anche
15:08il costo del trasporto e l'emissione della CO2. E se si deciderà di tassare col Sibam
15:14l'impronta carbonica di quei prodotti, il costo di quelle materie prime metterà l'Italia
15:20fuori mercato. Furatini ho chiuso, Presidente, da dove arrivano le materie prime? Da fuori
15:25Europa perché l'Europa non ne produce abbastanza. Sul lavoro in diretto, ripeto, abbiamo gli
15:31esempi coneni, il lavoro in diretto andrà a morire per morte naturale, le aziende di
15:38appalto sposteranno le persone e noi conteremo il numero meno.
15:42Passiamo adesso a Sebastiano Tripoli, segretario nazionale Fenuca Cisl, prego.
15:48Sì, grazie, buongiorno Presidente, buongiorno a tutti i colleghi, ai deputati intervenuti.
15:55Guardate, io faccio, in fretta provo a passare su tutte le domande che ci sono state poste
16:01nella scorsa riunione, mi permetta di fare comunque una battuta, mi sembra qui che siamo
16:08di fronte al caso del si faccia una domanda e si dia una risposta. Mi sembra che alcune
16:13domande siano state fatte, come posso dire, un po' ad hoc e ad orologeria per permettere
16:18a qualcuno di dare le risposte che sembrano quelle che vogliono smontare invece la bontà
16:25del lavoro che abbiamo fatto coralmente e ai quali qualcuno invece si è sottratto.
16:30Al punto, non è vero che non si stanno facendo attività di informazione, abbiamo fatto tantissimi
16:36incontri che hanno preceduto la sottoscrizione del protocollo, abbiamo parlato con i lavoratori,
16:42abbiamo incontrato le istituzioni locali, in alcuni casi, tra nella Regione Puglia,
16:48hanno assecondato e sottoscritto i documenti che sono stati portati, poi, che hanno di
16:55fatto definito il protocollo e abbiamo fatto di più, qualcuno lo omette per opportunismo,
17:03sono stati siglati due accordi per la gestione del piano di trasformazione, uno a Brindisi
17:10e uno a Priolo, sottoscritto tra l'altro anche dalle sigle confederali che oggi in
17:17qualche modo sparano contro il protocollo, quindi è un lavoro minuzioso, importante
17:25che stanno andando avanti e che è in capo alle strutture territoriali e locali, sindacali,
17:30quindi c'è una grande attività di informazione e di conoscenza. Mi dispiace che qualcuno
17:38l'altra volta nel dire alcune cose abbia fatto anche delle illazioni, mettendosi alla
17:44testa del movimento dei lavoratori quando, ripeto, ci sono i fatti che parlano e noi
17:50come sindacato stiamo seguendo dal primo istante queste vicende. Sono state fatte anche affermazioni
17:56pericolose dicendo che l'impianto di Brindisi, che è stato di fatto smentito dall'intervento
18:03precedente, è un impianto vecchio ma soprattutto pericoloso, quindi nella narrazione, quando
18:08si vuole in qualche modo colpire al cuore di quello che è stato invece il protocollo
18:17virtuoso che stiamo mettendo in campo, si arriva anche a dire che quell'impianto è
18:21pericoloso e non è sicuro, quindi come se ci fosse anche un rischio per i lavoratori,
18:27ma dall'altro canto invece si invoca la tenuta in marcia dell'impianto, quindi siamo di fronte
18:35al paradosso narrativo pur di giustificare alcune cose. Si dice che i lavoratori non
18:43vedono la prospettiva e questa è una grandissima bugia perché i lavoratori con i quali abbiamo
18:48parlato e per i quali non ci sono oggi azioni da nessun punto di vista, continuano a dirci,
18:58a dare tutto il pieno sostegno rispetto al piano di riconversione che è l'unico che
19:02garantisce un futuro e una prospettiva sia per quelli diretti che per quelli indiretti
19:08e sia per il tessuto industriale di quei siti interessati. Per quanto riguarda la perdita
19:15strutturale, voglio dire, i dati sono stati forniti dall'Eni e sono a disposizione di
19:19tutti, qui c'è anche lì un dato che è stato rilevato, 5 miliardi sono stati persi
19:26negli ultimi 10 anni, non li abbiamo inventati noi, poi come si siano generati, questo è
19:31un elemento che sicuramente possiamo approfondire, ma che si potrà chiedere all'Eni di dare
19:38evidenza e contezza. Sicuramente il costo delle materie prime e dei costi energetici
19:44hanno impattato su quello che poi è stato l'efficienza di queste produzioni. Per quanto
19:52riguarda la conservazione di Brindisi è già stato detto tutto, è un punto qualificante
19:57di quell'accordo, non ritorno su quella questione. I fondi a disposizione sono un miliardo per
20:04Brindisi e un miliardo complessivamente per Siracusa e Ragusa e stiamo parlando di un
20:09investimento imponente in termini di impatto economico e Eni ha già prospettato, a chi
20:17ha letto il protocollo sicuramente non sarà sfuggito, la ricerca di partner che hanno
20:25già dato la loro disponibilità a costruire, nel caso di Brindisi, l'impianto di batterie
20:30da accumulo. Qualcuno chiedeva come si può fare affinché le fabbriche non chiudano,
20:35questo è un caso chiaro ed evidente, nessuno vuole chiudere, andare via e dimenticare le
20:41cose. Noi abbiamo chiesto a Eni di mantenere l'impegno su quei territori, in particolare
20:47l'abbiamo chiesto con forza e demenza per Ragusa, siamo riusciti nell'arduo obiettivo
20:52di far cambiare parere a Eni, quindi Spriolo, Ragusa e Brindisi manterranno la vocazione
20:57industriale, la vocazione di Brindisi, la vocazione di Siracusa, la vocazione di Siracusa
21:02e di Siracusa, la vocazione di Brindisi, la vocazione di Siracusa, la vocazione di Siracusa
21:07e di Brindisi manterranno la vocazione industriale e avranno sicuramente un piano strategico volto
21:14a tutelare quell'area industriale e i lavoratori di quell'area. Sto finendo, qualcuno diceva
21:20il tema non è come morire ma come sopravvivere e in questo siamo d'accordo, nessuno qui
21:25vuole segnare la fine industriale di quei territori. Per quanto riguarda l'area padana
21:30non dobbiamo speculare su un elemento, Eni ha già chiarito che non ci saranno difficoltà
21:37in termini di approvvigionamento per quei siti che venivano riforniti da Brindisi e
21:44da Priolo, per cui le materie prime verranno reperite a costi di miglior favore sul mercato
21:52internazionale, tale che ad oggi non si è generata nessuna criticità.
21:58Grazie, passiamo all'ultimo intervento, il signor Fiovo Bitti, dirigente confederale
22:05UGL, se vuole rispondere alle domande, grazie.
22:09Sì, grazie Presidente, io non posso che confermare quanto hanno detto i miei colleghi la volta
22:15scorsa e confermare anche l'identità di veduta con i colleghi della UIL e della Cisla che
22:21mi hanno preceduto. C'è un protocollo, un protocollo importante, un protocollo che mette
22:26a disposizione delle risorse sicuramente notevoli, ma è un protocollo che chiaramente
22:32va accompagnato con tutta una serie di misure a sostegno a questo stesso protocollo. Sono
22:38previsti delle fasi di monitoraggio, le fasi di monitoraggio sono particolarmente importanti
22:42perché comunque permettono di valutare passo dopo passo cosa si sta facendo e dove è necessario
22:49intervenire. Diversi onorevoli la volta scorsa hanno sollevato questioni legate al costo
22:55dell'energia, alle materie prime. È chiaro che sono temi centrali e sicuramente è stato
23:02utile questo confronto perché è servito anche ad aprire una finestra ulteriore rispetto
23:09alla necessità di avere una strategia europea complessiva anche su questo tema. Negli ultimi
23:17mesi si è parlato molto spesso di automotive perché è comunque un settore sicuramente
23:23esposto alla transizione, ma anche il settore della chimica è fortemente esposto alla transizione
23:29ambientale e digitale in corso. Quindi noi crediamo che sia possibile partire da questo
23:34protocollo per ridare un futuro alla chimica nel nostro Paese. L'ultima considerazione riguardo
23:41all'indotto. È chiaro che per l'indotto è necessario dare un sostegno a reddito, quindi far
23:48passare, garantire comunque un minimo vitale alle famiglie, ai lavoratori e alle lavoratrici
23:55coinvolte. È necessario pure ripensare, immaginare una riqualificazione delle persone che potrebbero
24:02trovarsi senza occupazione. Il ruolo in questo caso delle regioni è fondamentale in quanto
24:08la formazione passa da loro. Quindi le prospettive. È chiaro che il comune è un percorso complesso
24:17comunicato che va accompagnato. Grazie. Grazie. Concludiamo qui l'audizione e passiamo alla prossima.
24:23Grazie. Grazie. Arrivederci. Arrivederci. Grazie.
24:47Grazie.
25:18Grazie.
25:22Grazie.
25:36All'oste. Ha alto impatto ambientale a processi basati su materie prime, rinnovabili e riciclo.
25:44Puoi passare con l'attività. Chi sta parlando se può mettere il silenzio.
26:15Grazie.
26:28Che il tempo complessivo a disposizione di ciascun soggetto è di cinque minuti circa.
26:34Ricordo anche di non leggere le relazioni ma di inviarcele, eventualmente di fare un
26:42intervento della durata massima di cinque minuti. Prego. Onorevole Guido Guidesi, Assessore
26:50dello sviluppo economico della regione Lombardia. Prego.
26:54Grazie Presidente. Buongiorno. La questione, chiamiamola così, Versalis, che ha avuto
27:04momenti di discussione e dibattito nell'ultimo anno, tocca la nostra regione e il nostro
27:10territorio per quanto riguarda il sito produttivo di Mantua. Il sito produttivo di Mantua ha
27:16circa 800 lavoratori, di questi 300 sono impegnati presso il centro di ricerca. Il sito di Mantua
27:24va all'interno del piano della chimica verde sostenibile di Versalis, oggi anche un nuovo
27:32impianto di riciclo chimico della plastica, un impianto estremamente innovativo. Nel percorso
27:39di confronto che è stato fatto sia con l'azienda, sia nei tavoli ministeriali, e noi abbiamo
27:45aperto anche un tavolo regionale, sia nelle audizioni varie che ci sono state anche all'interno
27:51del Consiglio regionale di regione Lombardia, la regione ha avuto ampie rassicurazioni dal
27:59punto di vista della continuità strategica del sito di Mantua, della sua capacità di
28:05ricevere continuità dal punto di vista delle forniture, della conferma degli investimenti
28:11previsti, circa 50 milioni di euro in tre anni, e della conferma del rafforzamento del centro
28:19di ricerca e della sua strategicità per quanto riguarda il gruppo. Oltre ai tavoli ministeriali
28:26che si sono seguiti al MIMIT e oltre alle audizioni regionali, come dicevo, noi abbiamo
28:34aperto un tavolo regionale che ha sostanzialmente a Mantua, in città direttamente, con gli
28:41enti locali del territorio ospitati dalla provincia di Mantua e anche con le parti sociali
28:47e con i rappresentanti delle aziende che ha seguito tutto l'iter del piano industriale
28:53relativamente al sito di Mantua. Avendo avuto le conferme necessarie, noi come regione abbiamo
28:59firmato il protocollo proposto dal Ministero del Made in Italy e continueremo quel tavolo
29:08territoriale per dare continuità a seguire lo stato avanzamento lavori del piano di investimenti
29:17presentato dall'azienda per quanto riguarda il sito di Mantua. Non ho altro da aggiungere
29:24Presidente, credo di essere stato completo. Grazie a voi.
29:27Grazie. Giovanni Paglia, assessore a lavoro politica abitativa e politica giovanile della
29:34regione Emilia-Romagna. Prego.
29:39Grazie Presidente. Grazie dell'invito a partecipare a questa vostra discussione. Per quanto riguarda
29:48l'Emilia-Romagna noi abbiamo due stabilimenti versalis che facevano parte del cosiddetto
29:56quadrilatero. Il primo è lo stabilimento di Ferrara che conta attualmente circa 298 addetti.
30:05Il secondo è lo stabilimento di Ravenna dove gli addetti diretti versalis sono oltre 700
30:13a cui per restare nel perimetro eni vanno aggiunti anche 120 lavoratori del consorzio R6.
30:26La posizione della nostra regione rispetto al dibattito sulla chimica in Italia e come questo
30:32impatta anche sui nostri stabilimenti è sostanzialmente in linea con quella del non paper
30:38sulla chimica firmato da 11 Paesi europei ovvero noi riteniamo che sarebbe un errore per l'Unione
30:47Europea e per l'Italia in particolar modo rinunciare alla chimica di base, crediamo che sarebbe un
30:54errore rinunciare alla produzione delle molecole di base a partire dai tilene e polipropilene
31:01che riteniamo indispensabili per una serie di produzioni che caratterizzano il complesso
31:08della nostra produzione industriale. Sotto questo profilo guardiamo con molta preoccupazione a quelle
31:15che sono le novità che non coinvolgono direttamente i nostri stabilimenti ovvero la chiusura del
31:21cracking a Brindis in particolar modo e le altre scelte sugli stabilimenti di Priol perché avendo
31:27noi già perso il cracking di Marghera la nuova scelta in qualche modo rischia di pregiudicare in
31:36particolar modo per lo stabilimento di Ferrari il corretto approvvigionamento che poi consente la
31:42produzione di polietilene nello stabilimento di Ferrari che attualmente si rifornisce solo via nave
31:48e quindi rischia di avere in prospettiva dei costi molto più impattanti mentre invece la possibilità
31:53di avere una produzione comunque sul territorio nazionale per noi era una garanzia anche di continuità
31:59aziendale. Peraltro il sito di Ferrari appunto ha già dimensioni che si sono molto ridotte e rischia
32:06veramente insomma anche se ci vengono date garanzie contrarie di avere problematiche nei prossimi anni
32:13in assenza appunto di questa produzione nazionale. Lo stesso si può dire in parte per Ravenna l'assenza
32:19di un cracking nel nostro paese di fatto determina l'impossibilità di chiudere il processo di riciclo
32:23delle plastiche che in questo momento su Ravenna si tentava ma comunque diciamo così il ridimensionamento
32:31della chimica in Italia non ci consente di avere una totale tranquillità nemmeno sullo stabilimento
32:37ravennale. Peraltro noi siamo abituati a ragionare in termini di sistema naturalmente questo all'interno
32:43del polo chimico è normale e in particolar modo su Ferrara anche Basel ci risulta avere già in essere
32:50ma soprattutto in potenza problemi anche lei di approvvigionamento sull'etilene e sul propilene.
32:56Questo è il motivo per cui diciamo noi abbiamo scelto di non firmare il protocollo, noi siamo in sede
33:04di Mimit, lo abbiamo fatto un po' perché era un protocollo diciamo strettamente collegato al destino
33:12di Brindisi e quindi non eravamo direttamente coinvolti, non potevamo entrare in quella discussione
33:18ma anche perché comunque come ho provato diciamo molto sommariamente a spiegare in questo momento
33:24tutti quelli che potevano essere le conseguenze indirette di quelle scelte dal nostro punto di vista
33:30non voglio dire ci penalizzano direttamente ma certamente in qualche modo ci condizionano negativamente.
33:38Riteniamo, questo porta in questa serie di discussione, che non sarebbe opportuno probabilmente stabilire
33:47come definitive le scelte assunte fino in questo momento anche diciamo alla luce di quelli che sono
33:52i cambiamenti continui che intervengono sui mercati globali e internazionali.
33:57È evidente che nel momento in cui facciamo la discussione oggi la facciamo a condizioni,
34:01penso per esempio alla tematica dei dassi che sono già molto diverse da quelle in cui l'abbiamo fatta anche solo sei mesi fa.
34:08Per cui da questo punto di vista l'austizia che la discussione continui sul tavolo nazionale
34:12continua a tenere coinvolte le regioni e comunque si dia l'obiettivo che io so essere condiviso
34:17certamente anche dal Ministero di Relatività del Mediniterry e del MIMIT,
34:23l'obiettivo di dare un futuro alla chimica in Italia, dare un futuro in termini di sviluppo, di investimenti
34:30e non si può dare uno sviluppo alla chimica industriale se non si dà uno sviluppo anche alla chimica di base
34:36a partire dalle molecole essenziali. Grazie.
34:39Sirena Trigiani, Assessore all'Ambiente, Ciclorifiuti e Bonifiche, Vigilanza Ambientale, Parchi,
34:46Rischio Industriale, Crisi Industriale e Politiche di Igiene della Regione Puglia. Prego.
34:52Buongiorno. La posizione della Regione Puglia sulla dismissione della chimica di base di
35:00Universalis e con la realizzazione entro il 2028 di un impianto di produzione di accumuli elettrici
35:07è naturalmente particolare ed è stata dimostrata in vari tavoli, non solo ministeriali, ma che sono stati fatti in Puglia.
35:19Il nostro intento era assolutamente contrario al fermo del cracking, anche se sappiamo benissimo
35:27che adesso è in corso la messa in conservazione dell'impianto di cracking, che però per noi impatterà
35:33fortissimamente sull'indotto e sulle imprese della filiera produttiva. Noi abbiamo un problema di coinvolgimento
35:42di circa 1.405 lavoratori diretti dell'indotto e della filiera e 41 aziende. Tutto in un momento in cui
35:51il nostro governo, in particolare, riconoscendo la chimica di base come un asset strategico europeo
35:58e rilanciare anche la competitività del settore, aveva dato via anche a un'alleanza per il rilancio del settore
36:05chimico. In tal senso si era espressa anche la Commissione europea, lo vogliamo ricordare.
36:12In attesa però che l'Unione europea possa approvare il pacchetto per l'industria chimica, noi comunque
36:21siamo sempre stati favorevoli alla realizzazione dell'impianto di produzione di accumuli elettrici,
36:28ma naturalmente con, insieme, evitare la fermata definitiva delle attività relative al cracking,
36:35che una volta cessate, a nostro parere, sarà molto difficile riattivare. Ci preoccupano molto i tempi
36:42della riconversione verso la produzione degli accumuli. Vorremmo, e lo abbiamo detto in tutte le serie,
36:49una transizione in maniera molto più graduale, anche perché l'edificazione della nuova fabbrica
36:56sarebbe poi non realizzata dove c'è la dismissione dei vecchi impianti, ma in un'area diversa da quella
37:04dove insiste il polo chimico. Questa visione che è stata data da Universalis ci crea dei problemi
37:13di indebolimento del sistema industriale regionale e per noi, come abbiamo detto, anche nazionale,
37:19oltre che a questa dismissione di un asset fondamentale in un momento storico, come abbiamo detto,
37:25noi abbiamo esaminato il protocollo d'intesa che, qualche mese fa, appunto, ci ha proposto l'azienda
37:32con il Ministero. Riteniamo che non siano state date delle garanzie necessarie per i lavoratori
37:39diretti dell'indotto e della filiera e noi abbiamo fatto una serie di proposte integrative a questo protocollo,
37:48dalle quali che vi mandiamo, e vi abbiamo mandato con un documento specifico, ma in questa serie
37:55aggiungeremo anche la richiesta di qualificazione delle aziende dell'indotto, in modo che possono essere
38:01già impiegate con il relativo personale già nella fase di cantierizzazione del nuovo impianto,
38:08con una misura anche che la Regione Puglia potrebbe naturalmente mettere a disposizione
38:14accompagnando con piani formativi aziendali. Al momento, però, le nostre proposte non hanno ricevuto
38:21un riscontro né da parte dell'azienda né dal Ministero, nonostante i vari tavoli d'incontro e i documenti,
38:28e questo naturalmente ci crea qualche problema, ma non siamo mai stati contrari a sottoscrivere questo protocollo
38:39qualora fossero discusse e accolte anche le nostre modifiche. Abbiamo formulato delle proposte concrete,
38:46oltre a una transizione in materia più graduale, abbiamo naturalmente richiesto una garanzia concreta
38:54sugli obiettivi industriali e occupazionali di tutela dell'indotto di tutta la filiera e su questo ho chiesto
39:02specifici impegni all'azienda. Abbiamo anche proposto l'utilizzo di strumenti regionali, come ho detto,
39:09per garantire dei piani formativi per i lavoratori, abbiamo chiesto una quantificazione precisa del potenziale
39:17del personale che verrà nella nuova fabbrica e quindi che verrà assunto, e abbiamo anche chiesto all'azienda
39:30di indicare sia le attività di decommissioning messe in conservazione degli impianti esistenti,
39:36nonché quelle relative ai nuovi investimenti. Abbiamo poi chiesto delle clausole sociali,
39:42molto importanti per i lavoratori, con l'obbligo per l'appaltatore subentrante di riassorbire tutto il personale
39:48impiegato dall'appaltatore uscente e costituire poi un tavolo di coordinamento dedicato all'indotto.
39:55Passiamo adesso a Emanuele Cani, Assessore dell'Industria della Regione Sardegna.
40:04Grazie Presidente, buonasera a tutti e a tutti. Ci sono due aspetti che riguardano la Sardegna,
40:10uno dal punto di vista normativo, quindi dal metodo dell'approccio anche di natura normativa
40:18e legislativa con lo Stato e l'altro ovviamente nel metodo del discorso che stiamo affrontando.
40:23Dico questo per dire che la Regione Sardegna basa tutta la sua attività nel rapporto soprattutto con lo Stato
40:30su due attività di tipo legislativo. Uno è il protocollo del 2011 e l'altro,
40:39quello più robusto dal punto di vista della sua applicazione e del suo rispetto,
40:44è il DL numero 17 del primo marzo 2022 che istitui di fatto una cabina di regia
40:51nella quale dovrebbero essere sviluppate tutte le attività di discussione relativamente al tema trattato.
40:59Quindi noi nella nostra attività, dal momento del nostro insediamento,
41:02essendo un'aggiunta che ha un anno di vita, ci siamo preoccupati da subito di lavorare
41:08perché gli aspetti di natura normativa sul tema vengano rispettati.
41:13Quindi con una nota che è seguita a una serie di incontri territoriali,
41:17a una serie di tavole con tutti gli attori, organizzazioni datoriali, sindacati, aziende,
41:23abbiamo prodotto una nota inviata a Palazzo Chigi che è titolare del procedimento
41:30per chiedere la convocazione del tavolo.
41:33Con l'occasione rivolgo ai gentili onorevoli perché avvenga questo sollecito nei confronti di Palazzo Chigi
41:41e tale tavolo venga nel più breve tempo possibile convocato.
41:47Fatta questa premessa, come regione sardina riteniamo che la visione espressa nell'accordo,
41:52quindi nel protocollo ormai vecchio di 14 anni, con il passaggio dalla petrolchimica alla chimica verde
42:00e il radicale e quindi cambio di produzione erano allora e restano ancora oggi,
42:04a maggior ragione oggi, elementi fondamentali per il rilancio industriale di quel territorio.
42:11L'area industriale di Sassari di Porto Torres possiede ancora oggi tutte le caratteristiche
42:15per diventare sede di sviluppo dell'economia green e circolare,
42:18ancora di più oggi che il tema della sostenibilità ambientale e dell'economia circolare
42:23è al centro della politica dell'Unione Europea.
42:26Per questo è necessario dopo ormai quasi 14 anni ripartire con una nuova fase
42:31basata su progetti che prevedono nel territorio la realizzazione dell'intera filiera di prodotto,
42:36passando da un'attività modestissima dal punto di vista produttivo,
42:40quasi un'attività che possiamo definire di sperimentazione, a una vera e propria attività industriale.
42:46Su questo noi abbiamo incontrato Eni, abbiamo un tavolo aperto con la società,
42:51abbiamo dato la disposizione e la disponibilità perché la Sardegna possa diventare anche un laboratorio
42:57se ritenuto necessario e utile per l'intrapresa industriale perché anche nuovi prodotti green,
43:02frutto comunque di quel tipo di produzione, possano essere utilizzati in vari settori,
43:07per esempio rifiuti, per esempio l'agricoltura o altri settori dei comparti produttivi della regione
43:13dove noi possiamo chiaramente metterci a disposizione perché queste attività,
43:18anche di sperimentazione e di uso, possano essere messe in essere.
43:24Quindi sostanzialmente, per riassumere brevissimamente nei pochissimi minuti a disposizione,
43:29quelli che saranno i punti centrali della memoria che noi, come ci è stato richiesto,
43:33invieremo ai vostri alla vostra commissione, riteniamo che ci sia ovviamente da portare a termine
43:39la riconversione ovviamente sostenibile degli impianti, fatto che ovviamente oggi non è assolutamente realizzato.
43:47Passando appunto da un'attività diciamo di modestissima entità dal punto di vista dei volumi
43:52di avere propria attività industriale, utilizzando tutte quelle che poi possono essere le risorse a disposizione,
43:59in questo caso della Sardegna, fra cui per esempio la valorizzazione dei rifiuti
44:05e di tutti i sottoprodotti che ne scatturiscono.
44:09Su questo confermiamo appunto il ruolo strategico della Sardegna,
44:13la regione Sardegna può e deve diventare un laboratorio di innovazione per l'economia circolare,
44:19nel settore chimico, grazie alla presenza di know-how, spazi industriali da riconvertire
44:24e un tessuto produttivo legato all'agroalimentare e alla bioeconomia.
44:28E in ultimo, come dicevo, che a questo punto dal punto di vista procedurale
44:33per noi risulta essere l'elemento centrale è appunto la collaborazione del Governo centrale
44:40che su questo ha assunto anche attraverso una norma legislativa ben definita
44:46che appunto, lo ricordo, il decreto legislativo numero 17 del 1° marzo 2022
44:51deve covocare il tavolo perché questi ragionamenti chiaramente
44:55possano essere sviluppati nella sua interessa.
45:00Un'ultimissima considerazione che mi preme, vista l'autorevolezza della sede,
45:05è che spesso ci sono stati dei tempi dove la regione Sardegna
45:12non è stata coinvolta e quindi per una questione di giustezza
45:19e anche di titolarità gradiremmo essere coinvolti.
45:26Grazie, passiamo adesso a Emanuele Cagni, Assessore dell'Industria della Regione Sardegna.
45:31Scusate, Alessandro Dagnino, Assessore per l'Economia della Regione Sicilia.
45:36Prego.
45:39Che però deve accendere la videocamera.
45:43Niente, non riusciamo, quindi passiamo a Matteo Lizier,
45:48Direttore della Direzione di Progetti Speciali per Venezia e Regione Veneto.
45:52Prego.
45:55Buongiorno, mi sembrava di aver sentito che la Regione Sicilia era collegata.
45:59Sì, io sono collegato.
46:02Lasciamo la parola a loro.
46:04Passiamo ad Alessandro Dagnino, Assessore per l'Economia della Regione Sicilia.
46:08Prego.
46:10Buonasera.
46:12Volevo segnalare che la Regione siciliana non ha in origine sottoscritto il protocollo di intesa
46:19presso la riunione tenutasi su iniziativa del MIMIT con le parti sindacali
46:27ma si è riservato di proporre delle modifiche al protocollo di intesa.
46:34Per la Regione siciliana sono interessati i siti di Priolo e di Ragusa.
46:39La Regione ha formulato proposte di modifica che sono state accolte per la quasi totalità dall'azienda,
46:51che sono state compendite in un addendum al protocollo di intesa sottoscritto il 10 marzo del 2005.
46:59A questo punto si è preso atto dell'accoglimento di buona parte delle richieste della Regione.
47:05L'addendum al protocollo è stato sottoscritto e la Regione siciliana oggi è parte dell'intesa raggiunta
47:12tra l'azienda e il MIMIT e le parti sindacali.
47:15In particolar modo i temi che sono stati oggetto di richiesta da parte della Sicilia e accolti da parte dell'azienda
47:22riguardano la garanzia in ordine al mantenimento dei livelli occupazionali
47:28non soltanto nella fase a regime della realizzazione delle nuove iniziative progettuali
47:34ma anche nella fase di transizione, coinvolgimento che è stato garantito attraverso l'impegno dell'azienda
47:42per adoperare la forza di lavoro nella fase di decommissioning, quindi non soltanto regime ma anche nella fase di decommissioning.
47:49Inoltre l'azienda ha specificato l'impegno a garantire i livelli occupazionali
47:57in ciascuna delle Regioni interessate dalla trasformazione,
48:01cosa che al nostro giudizio non era esplicito nel testo che in origine era stato sottoposto
48:06per la sottoscrizione da parte della Regione siciliana.
48:10Inoltre l'azienda ha accolto la richiesta di fornire garanzie in relazione al coinvolgimento dell'Indotto
48:19anche attraverso lo svolgimento di attività di mentoring delle aziende dell'Indotto affinché
48:25esse possano riqualificarsi e adattarsi alla riconversione dell'impianto.
48:32Soprattutto si concentrerà l'attività sull'impianto di Priolo,
48:36mentre l'impianto di Ragusa verrà riqualificato attraverso un'iniziativa a supporto dell'impianto di Priolo.
48:45È stato altresì specificato che l'Indotto verrà coinvolto attraverso degli inviti alla partecipazione alle gare,
48:55naturalmente previa verifica dell'adeguatezza dell'impresa dell'Indotto rispetto alle nuove esigenze
49:01che caratterizzeranno la riqualificazione.
49:05Infine abbiamo ottenuto una migliore specificazione dell'importo e dell'investimento destinato al territorio regionale.
49:13In particolare l'azienda ha precisato, cosa che in origine non era stata fatta,
49:18essendo stata riportata una cifra complessiva dell'investimento,
49:22che l'investimento monterà 900 milioni di euro nella regione siciliana,
49:27di cui 800 per la bioraffineria di Priolo e 100 per l'impianto di Ragusa
49:32che sarà trasformato in una piattaforma di circolarità in relazione all'impianto HUP di riciclo chimico delle plastiche,
49:41oltre a piccole ulteriori risorse a titolo di investimento per alcuni progetti correlati nel territorio di Ragusa.
49:50Quindi la regione siciliana si ritiene attualmente soddisfatta degli impegni assunti dall'azienda
49:57e naturalmente è l'impegno della regione, ma anche delle parti sottoscrittrici dell'accordo,
50:02quello di monitorare il pieno rispetto degli impegni assunti.
50:05Grazie per l'attenzione.
50:07Bene, passiamo a Matteo Lizier, direttore della direzione di progetti speciali per Venezia della regione Veneto.
50:16Sì, buongiorno, buongiorno a tutti.
50:18Allora, grazie per l'invito, porto i saluti dell'assessore Marcato.
50:22Innanzitutto, un primo passaggio che si ritenga importante è quello relativo al fatto che forse la regione del Veneto
50:32è la prima regione in cui è intervenuta la chiusura dell'impianto cracking di Porto Marghera
50:38e quindi annunciata nel 2021 dalla società Eni e poi attuata nella primavera del 2022.
50:46Una chiusura a seguito della quale la regione si è fatta subito parte attiva per valutare quelli che sono
50:53i piani di riconversione industriale presentati dalla società per l'area di Porto Marghera,
50:58in particolare finalizzando questa attenzione soprattutto a verificare la strategia di rilancio della società
51:07per il sito di Porto Marghera, una garanzia degli investimenti che devono essere fatti
51:13e che dovranno essere ancora fatti e una garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali.
51:18In particolare poi legando il nostro intervento a quello che è il protocollo d'intesa oggetto di discussione
51:27e in particolare tra le linee diciamo di rilancio della società Eni a Porto Marghera
51:34assume particolare rilevanza sicuramente il potenziamento e la ricerca di una maggiore flessibilità della bioraffineria
51:45e sicuramente il primo pollo di riciclo meccanico avanzato delle plastiche.
51:50Queste due linee di strategia e di intervento sono sicuramente attenzionate dalla regione del Veneto.
51:57Da un certo punto di vista abbiamo verificato che nel testo di questo accordo ci sono dei rimandi
52:07proprio in particolare per quanto riguarda il tema della bioraffineria e delle produzioni in ambito bio
52:14il rimando a quella che è l'esperienza della bioraffineria di Porto Marghera
52:19proprio come un'esperienza da ricapitalizzare anche in altri contesti e in altri ambiti del territorio nazionale.
52:27Ecco per quanto riguarda l'impianto di riciclo meccanico delle plastiche
52:34bene la prima fase che è stata avviata a Porto Marghera
52:38ci aspettiamo però che venga dato corso alle fasi successive.
52:43Quindi un altro aspetto che riteniamo importante che sia valorizzato
52:50e che riteniamo sia stato abbastanza valorizzato nel protocollo è anche la funzione logistica di Porto Marghera
52:57proprio dove nell'ambito di questo accordo nel tema intercomissioni e approvvigionamento
53:02si fa proprio esplicito riferimento ai rifornimenti che avvengono tramite pipeline da Porto Marghera.
53:11Bene, la ringraziamo perché vuole intervenire anche il suo collega Veneto
53:19Perfetto, grazie.
53:20Se non ci sono i lampi. Quindi prego, dottor Bassetta, ha due minuti e mezzo.
53:28Molte grazie presidente.
53:31Sì, io a conferma di quanto già affermato dal mio collega
53:36la nostra attenzione è particolarmente protesa verso quelle attività già previste dal protocollo
53:42in particolare la logistica che dal punto di vista occupazionale è particolarmente rilevante
53:48oltre che strategico rispetto alla fornitura degli altri impianti Versalis
53:54in particolare per Nord Italia, ma anche delle altre aree interessate dal protocollo
53:59diciamo che da un punto di vista occupazionale occupa la maggior parte dei lavoratori attualmente attivamente impiegati
54:05c'è anche il discorso del riciclo meccanico delle plastiche a cui faceva riferimento il collega
54:11e anche esso bene che si sia avviato e che noi ci aspettiamo una continuazione
54:16perché abbiamo una seconda linea da avviare e il confronto proseguirà con Versalis
54:23anche rispetto a quelle attività che ad oggi per motivi di modifica delle condizioni di contesto
54:32andranno un attimino riconfigurate in base ad un confronto
54:39e il nostro obiettivo è comunque mantenere quelli che erano i livelli definiti dall'accordo del 2022
54:48quindi si parla di un'occupazione che a regime darà lavoro a 300 lavoratori
54:53quindi è chiaro che noi lavoriamo nell'ambito del pacco progetti Versalis
54:59e laddove determinate attività noi faremo riferimento comunque a due attività sul sito
55:06che andranno ridefinite però la prosecuzione che noi ci aspettiamo è questa
55:13quindi un mantenimento dei livelli occupazionali stabiliti
55:17un mantenimento, un potenziamento delle funzioni logistiche
55:20e anche il completamento della linea che riguarda il riciclo meccanico delle plastiche
55:26e il lavoro in sinergia con quelli che sono i piani degli altri stabilimenti oggetto del protocollo
55:32io avrei finito, grazie