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La Commissione Esteri, nell’ambito dell’esame del disegno di legge recante Disposizioni per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero, ha svolto le seguenti audizioni:
ore 8.30 Mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana
ore 9 rappresentanti ACLI

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Trascrizione
00:00:00La pubblicità dei lavori è assicurata tramite la trasmissione diretta sulla web tv della
00:00:11Camera.
00:00:12Ricordo che è consentita anche la partecipazione ai colleghi e alle colleghe collegati da remoto.
00:00:17Oggi all'ordine del giorno abbiamo il seguito delle audizioni sul disegno di legge 2369
00:00:25sulle disposizioni per la revisione dei servizi consolari per i cittadini e le imprese all'estero.
00:00:30Ringrazio e saluto per la disponibilità a partecipare ai nostri lavori in videoconferenza Monsignor
00:00:37Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara Comacchio e Presidente della Fondazione Migrantes della
00:00:42CEI.
00:00:43Gli darei subito la parola.
00:00:45Prego eccellenza.
00:00:48Buongiorno.
00:00:49Buongiorno.
00:00:50Ante tutto desidero ringraziare il Presidente e tutti i membri della Commissione a fare estero
00:00:56e comunitari per questa nuova richiesta di audizione rivolta alla Fondazione Migrantes in merito
00:01:02al disegno di legge 2369.
00:01:05Vorrei porre l'accento su alcune questioni con il desiderio di contribuire al miglioramento
00:01:14della legge.
00:01:15Sul piano generale credo che sia importante mettere a sistema quanto espresso nel disegno
00:01:21di legge oggetto della presente audizione con quanto accaduto in questi mesi in merito
00:01:29alla batteria dell'acquisizione e al riacquisto di cittadinanza e un tema particolarmente caro
00:01:37la Fondazione Migrantes. Mi concentrerò su tre aspetti rilevanti.
00:01:44Il primo, la necessità di una organicità nella riforma che guardi all'Italia di oggi protagonista
00:01:52delle migrazioni plurime. Ci congratuliamo con il Ministro degli Esteri, Onorevole Tajani,
00:01:58per l'impegno profuso sul tema della cittadinanza e cogliamo l'occasione per sottolineare l'importanza
00:02:05di una riforma organica e vedi che eviti il rischio di ripetere quanto accaduto con la legge
00:02:1391 del 1992 rimasta a lungo l'unico riferimento normativo in un Paese profondamente mutato anche
00:02:23alla luce dei cambiamenti della mobilità umana a livello mondiale ed europeo.
00:02:30Dal 1992 ad oggi l'Italia è profondamente diversa. Dal punto di vista dell'immigrazione
00:02:37a 4 milioni di immigrati in più, più permessi per ricongiungimenti familiari che per lavoro,
00:02:44più studenti immigrati nelle scuole, più nascite da genitori stranieri regolarmente presenti sul territorio
00:02:52e provenienti da circa 200 nazionalità diverse. Al tempo stesso è cambiata profondamente
00:02:59anche l'immigrazione italiana, con una crescita inattesa negli ultimi vent'anni e ancor più
00:03:05marcata nell'ultimo decennio che ha coinvolto persone singole, famiglie e nuovi nati all'estero,
00:03:12soprattutto in ambito europeo. Su un totale di 6 milioni e 100 mila italiani residenti all'estero,
00:03:20il dato è del 1 gennaio del 24, il 54,2 vive oggi in Europa e tra le partenze più recenti
00:03:29quelle dirette verso i paesi europei rappresentano addirittura il 70%. E dai dati obiettivi come
00:03:38questi che si deve partire per poi mettere in campo strumenti operativi più funzionali.
00:03:45Non si può non partire da un'idea di cittadinanza che includa l'Italia che siamo oggi alla luce
00:03:52della nostra storia migratoria sicuramente, ma anche del nostro presente di mobilità. Un'idea di cittadinanza
00:04:00che diventi parte integrante della cultura del nostro paese e del nostro popolo e che contraddistingua
00:04:06l'Italia all'interno dello spazio europeo e del contesto internazionale.
00:04:13Ritengo doveroso esprimere un sentimento di disappunto maturato nell'ascolto di diversi
00:04:18interventi in sedi pubbliche e istituzionali nei quali ho percepito una ricorrente svalutazione
00:04:25delle motivazioni che portano molte persone a richiedere la cittadinanza italiana dall'estero.
00:04:33Questa considerazione simile sembra talvolta estendersi anche a coloro che pur essendo nati
00:04:39in Italia o avendovi trascorso la maggior parte della propria vita, faticano a vedere conosciuto
00:04:45pienamente il loro legame con questo paese. Per noi che operiamo quotidianamente sui territori
00:04:52con una rete capillare in Italia e all'estero e che monitoriamo con continuità attraverso
00:04:58studi e analisi l'aspirazione alla cittadinanza italiana non rappresenta semplicemente la soluzione
00:05:06a questioni di carattere amministrativo. Essa esprime, e ci teniamo a sottolinearlo, il desiderio di entrare
00:05:14a pieno titolo in una comunità sociale e politica al tempo stesso, nella consapevolezza
00:05:20che la cittadinanza comporta anche doveri, responsabilità e partecipazione attiva.
00:05:27Un'aspirazione che accomuna tanto gli italodiscendenti quanto gli stranieri stabilimenti presenti in Italia,
00:05:35inclusi i figli nati e cresciuti nel nostro paese da genitori stranieri. Il diritto alla cittadinanza
00:05:42non può essere configurato come un sistema a cerchi concentrici, vale a dire un meccanismo
00:05:49più selettivo e graduale, teleologicamente orientato all'esclusione, in cui le persone
00:05:55vengono gerarchizzate in base a presunti gradi di merito. È necessario partire da una domanda
00:06:02fondamentale. Che paese vogliamo essere e in quale paese oggi ci riconosciamo? La cittadinanza
00:06:09è un legame insieme affettivo ed effettivo, che unisce appartenenza e partecipazione concreta.
00:06:16La politica in questo senso dovrebbe essere accompagnamento e voce della comunità e non
00:06:22barriera. Per questo invito a superare ogni contrapposizione tra l'estensione del diritto
00:06:29di cittadinanza che vive stabilmente in Italia e la trasmissione della cittadinanza agli italiani
00:06:36all'estero. Le due dimensioni non si escludono, ma possono e devono integrarsi nella visione
00:06:42di un paese inclusivo, coerente con la propria storia e proiettato verso il futuro.
00:06:49Una seconda sottolineatura. L'attenzione ai numeri. Negli ultimi vent'anni i cittadini italiani
00:06:56residenti all'estero, iscritti alla nagrafe degli italiani residenti all'estero, l'aere,
00:07:02sono più che raddoppiati. Una realtà che ringiovanisce sempre più grazie alle nascite
00:07:07all'estero di figli di cittadini italiani che all'estero già risiedono.
00:07:13Ricordavo in apertura alcuni dati attualmente. Oltre 54 degli iscritti all'aere in risiedi
00:07:20in Europa. Inoltre all'inizio del 2024, più del 70% delle nuove iscrizioni per motivi
00:07:27di espriazio ha riguardato destinazioni in paesi europei. Richiamo questi dati per evidenziare
00:07:34un rischio concreto. Diverse disposizioni pensate originariamente per l'italo discendenza
00:07:41e una mobilità intercontinentale, in particolare verso l'America Latina, rischiano oggi di
00:07:48liberarsi inadeguati rispetto alla realtà della mobilità europea, che si sta affermando
00:07:55con forza e presenta caratteristiche peculiari. Ma ha inoltre evitato una lettura reduttiva
00:08:04che riconduca la crescita della presenza italiana all'estero unicamente ai processi di acquisizione
00:08:12della cittadinanza. Da 2006 ad oggi gli iscritti all'aere sono raddoppiati, più del 97%, ma il dato
00:08:21va necessariamente scorporato per comprendere davvero la situazione che stiamo vivendo.
00:08:28Le migrazioni per espatrio, sempre dal 2006, sono aumentate del 50%, ma quelle per nascita
00:08:36all'estero del 188,5%, sono cioè cresciute a dismisura e più delle acquisizioni di cittadinanza
00:08:47che sono cresciute del 157,8%. A rendere il quadro ancora più articolato si aggiunge il fatto che a questi dati ufficiali
00:09:00si affianca un numero non trascurabile di presenze non registrate e tali situazioni sono spesso riconducibili
00:09:08a regolità amministrative, a fenomeni sommersi o a limiti strutturali del database anagrafico.
00:09:15Per superare questa criticità l'attuale Governo ha adottato interventi mirati, tra questi
00:09:22al fine di favorire l'emersione del fenomeno sommerso è stata introdotta una sanzione amministrativa
00:09:29dal colore che non adempiano l'obbligo di legge di cancellarsi dall'anagrafico comunale e iscriversi all'aeree
00:09:36nel caso in cui decidano di trasferire la propria residenza all'estero per un periodo superiore di 12 mesi.
00:09:44Ciò che intende vigenziare, però, è l'assunzione di responsabilità da parte del Governo che sta alla base di questo intervento.
00:09:52Il riconoscimento, cioè che gli ormai 6 milioni e mezzo di nostri connazionali residenti all'estero
00:09:59dato al primo gennaio 2025, fanno parte dell'unica Italia possibile.
00:10:06Un'Italia che non si esaurisce nei suoi confini geografici e in cui i cittadini, anche se fisicamente lontani,
00:10:14merita la stessa attenzione, lo stesso affetto e la medesima responsabilità e cura riservati a chi vive nel territorio nazionale.
00:10:24Da tempo, attraverso i rapporti italiani nel mondo,
00:10:27solicitavamo l'individuazione di una soluzione che permettesse di disporre di dati più precisi
00:10:34sulla presenza di nostri connazionali all'estero.
00:10:37Finalmente, grazie al coinvolgimento dell'Istituto Nazionale di Statistica, questo sarà possibile.
00:10:44Potremo contare su dati validati e certificati a livello nazionale.
00:10:50auspichiamo tuttavia che, oltre alle motivazioni di carattere tecnico, come il disallineamento dei dati
00:10:57attribuito principalmente alla mancata comunicazione tempestiva da parte dei Comuni,
00:11:03ci tenga conto anche di cause di altra natura, legate alla trasformazione profonda
00:11:10che oggi caratterizzano i progetti di chi sceglie di fare esperienza migratoria.
00:11:17Per questo riteniamo importante l'istituzione di un tavolo di lavoro finalizzato alla riformulazione
00:11:24della modalità di iscrizione all'aere, tenendo conto di una mobilità radicalmente cambiata
00:11:30che si colica in un tempo segnato soprattutto per i cittadini europei dalla libera circolazione
00:11:37e da un movimento continuo, elementi ormai essenziali nella vita della persona
00:11:44e nel percorso lavorativo individuale tanto maschile quanto femminile.
00:11:50Terzo punto che volevamo sottolineare, l'istituzione di un nuovo ufficio dirigenziale generale
00:11:57dedicato alla gestione centralizzata dei procedimenti di ricostruzione della cittadinanza italiana
00:12:04Iure Sanguinis proposto dal Decreto Legge.
00:12:08In ordine all'istituzione del nuovo ufficio dirigenziale generale dedicato alla gestione
00:12:14centralizzata dei procedimenti di ricostruzione della cittadinanza italiana Iure Sanguinis,
00:12:21oggi affidati agli uffici consolari, dopo l'approvazione definitiva il 20 maggio del 25 del Decreto Legge
00:12:2928 marzo del 25 numero 36, Recalte Disposizione Urgente in Materie di Cittadinanza,
00:12:37ci chiediamo se ci troveremo realmente di fronte al numero di pratiche potenziali riportate,
00:12:44considerando che lo stesso Decreto ha ridotto in modo significativo le possibilità di presentare
00:12:50domande di cittadinanza.
00:12:53Secondo i dati riportati al punto 1, articolo 1 dell'Analisi dell'Impatto della Regolamentazione,
00:13:00a pagina 37, nel 2023 gli uffici consolari hanno definito 70.000 istanze di cittadinanza,
00:13:08mentre 135.000 domande risultano ancora pendenti, in aumento rispetto agli anni precedenti.
00:13:16tale situazione ha richiesto un significativo impegno dalle risorse umane e strumentali
00:13:22dalle sedi diplomatiche consolari.
00:13:25Sento pensare su questo punto una doppia riflessione.
00:13:30La presenza italiana all'estero l'ha raddoppiato negli ultimi vent'anni,
00:13:34e nell'ultimo decennio ha conosciuto un'accelerazione ancora più marcata.
00:13:40L'unica Italia che continua a crescere è quella che ha messo radici oltre i confini nazionali.
00:13:47Tuttavia è mancata la lungimiranza di codere per tempo e questa trasformazione avrebbe inevitabilmente
00:13:55comportato un aumento delle esigenze e delle aspettative di questi cittadini.
00:14:02Al contrario, si è proseguito lungo la strada di una splendida review sproporzionata
00:14:09e si è rivelata del tutto incompatibile con la storia che stavamo costruendo
00:14:15come Paese nell'epoca della mobilità globale.
00:14:19Faccio riferimento in particolare ai tagli apportati al personale delle istituzioni italiane all'estero,
00:14:26e più in generale alla chiusura di numerose sedi consolari.
00:14:31Ci troviamo oggi in una situazione paradossale, mentre il numero dei cittadini italiani residenti all'estero
00:14:37è in costante aumento, si è assistito a una progressiva riduzione della presenza istituzionale
00:14:45in grado di rispondere alle loro esigenze, accompagnata da un indebolimento della loro rappresentanza politica.
00:15:00A questo proposito vorrei aggiungere che, alla luce dei dati precedentemente richiamati,
00:15:08ritengo pensare alla costituzione di un ufficio esdovo comporti il rischio di una scelta
00:15:15da un lato certamente onorosa e dall'altro probabilmente poco efficace.
00:15:21È difficile infatti immaginare che un nuovo ufficio possa acquisire in tempi rapidi
00:15:27l'esperienza consolidata delle sedi consolari maturate in anni di lavoro sul campo.
00:15:33Questa realtà, grazie alla loro presenza capillare prolungata nei diversi contesti internazionali,
00:15:40conoscono a fondo sia le procedure amministrative locali, sia le esigenze specifiche delle comunità italiane che vi risiedono.
00:15:49Per noi che da sempre valorizziamo il lavoro condiviso di una rete diffusa nei territori in Italia e all'estero,
00:15:56dalle diocesi italiane alle missioni cattoliche di lingua italiana,
00:16:00è fondamentale ribadire l'importanza della presenza capillare sul campo.
00:16:06La prossimità intesa non solo come vicinanza fisica, ma anche come capacità di semplificazione, rappresenta un elemento cruciale.
00:16:16Auspichiamo che anche all'estero si rafforzi l'impegno per favorire l'accesso ai servizi anche attraverso investimenti in strumenti digitali
00:16:27capaci di rendersi fatte a prossimità più concrete ed efficaci.
00:16:32In conclusione, consapevoli che una gestione ordinata della mobilità e un contrasto efficace alle pratiche illecite nei percorsi di acquisizione della cittadinanza
00:16:44rappresentano azioni necessarie e doverose, come Fondazione Migrante riteniamo essenziale che l'azione dello Stato e delle sue articolazioni
00:16:55sappia coniugare rigore e visione, distinguendo con chiarezza tra chi aggira le regole
00:17:02e chi al contrario esprime un attentico e lecito desiderio di appartenenza e di partecipazione alla vita civile del Paese.
00:17:12Riteniamo al presì fondamentale che tale consapevolezza ci rafforzi soprattutto nel contesto della mobilità intra-europea,
00:17:20dove la cittadinanza dell'Unione contribuisce non solo a garantire una più incisiva tutela
00:17:27dei diritti fondamentali riconosciuti a ogni persona, ma anche ad arricchirli con prerogative specifiche
00:17:35quali la libertà di circolazione e la partecipazione democratica attraverso il voto alle elezioni locali ed europee.
00:17:46In questo orizzonte la cittadinanza europea si presenta come un modello significativo,
00:17:53capace di generare soprattutto tra le nuove generazioni un senso condiviso di identità e di appartenenza.
00:18:01Siamo convinti dunque che sia urgente dotare anche il nostro ordinamento nazionale di una base giuridica
00:18:08realmente inclusiva che valorizzi le differenze e riconosca pienamente il contributo di coloro che vivano,
00:18:16lavorano e studiano stabilmente in Italia.
00:18:19Ogni riforma della legge sulla cittadinanza non può ridursi a un semplice indebolimento dello ius sanguinis
00:18:26senza prevedere attraverso strumenti come lo ius soli temperato o lo ius cole
00:18:32un adeguato riconoscimento della cittadinanza che è parte integrante della nostra società.
00:18:39Riteniamo quindi necessario che il dibattito politico resti aperto, libero dai rigidimenti ideologici
00:18:46e che venga affrontato con coraggio e senso di responsabilità nella consapevolezza che la cittadinanza
00:18:53è un diritto da garantire e non un privilegio da concedere.
00:18:59In caso contrario si corre il rischio di compromettere il futuro stesso del Paese
00:19:05rendendoli incapaci di riconoscere se stesso nelle nuove generazioni che già oggi ne abitano l'orizzonte.
00:19:14Grazie.
00:19:16Grazie mille.
00:19:17Monsignor Perego, chiedo ai colleghi se ci sono domande.
00:19:21L'olorevole Ricciardi.
00:19:23Sì, grazie Presidente.
00:19:25Buongiorno e grazie Monsignor Perego per l'ampia e articolata e profonda relazione.
00:19:35La ringrazio soprattutto perché ha posto l'accento su diversi punti.
00:19:40Il primo, sottolineando, se si vuole utilizzare un'espressione poco consona ma renda l'idea,
00:19:48che la vera emergenza numerica sono le partenze e non le richieste di acquisizione di cittadinanza
00:19:54risanguinis perché anche nel decreto legge numero 36 è stato, diciamo, più volte sottolineato
00:20:03questo aspetto in maniera erronea.
00:20:06L'altro punto ho apprezzato molto e la ringrazio il fatto di aver sottolineato che non c'è
00:20:13una dicotomia tra il riconoscimento della cittadinanza per gli italiani all'estero rispetto il ritardo
00:20:22che si ha sul riconoscimento della cittadinanza a coloro che vivono in questo Paese, che sono
00:20:29nati, radicati e lei giustamente sottolinea addirittura lo ius soli temperato, lo ius scole.
00:20:37Mi chiedo, vista la capillarità, se esiste un'istituzione italiana nel mondo che ha una capillarità secolare,
00:20:47è la rete delle missioni cattoliche, mi chiedo se lei in questi anni, oltre al rapporto inversamente
00:20:55proporzionale che legittimamente ha denunciato, cioè noi abbiamo un incremento di presenza
00:21:01all'estero, in particolar modo in Europa, che è il territorio di mia competenza, rispetto
00:21:06alle risorse e servizi che vivono un decremento invece, mi chiedevo se voi come migrante, se
00:21:13come rete delle missioni so che fate molto lavoro informale di assistenza ai nostri connazionali,
00:21:20storicamente e ancora oggi, se avete intenzione o avete già in atto misure che possano in
00:21:29certo qual modo agevolare i percorsi di vita delle persone, non solo dal punto di vista
00:21:37spirituale ovviamente, che storicamente il missionario era colui che nelle comunità
00:21:43in Europa era l'interfaccia diretta, almeno nei decenni passati, con le sedi diplomatico
00:21:50consolari, perché era quello che raccoglieva immagino sui cantieri, nelle baracche, le stanze
00:21:56e poi provvedeva a risolvere i problemi connazionali. Se oggi lei riscontra ancora fatti specie del
00:22:02genere e se ha eventualmente dei suggerimenti di integrazione o di aiuto che la rete delle missioni
00:22:12cattoliche italiane nel mondo possa dare a qualche eccessiva mancanza della rete diplomatico
00:22:19consolare italiana nel mondo. Grazie.
00:22:23L'Onorevole Porta.
00:22:25Anch'io ringrazio davvero in maniera non formale Monsignor Perego per il suo intervento
00:22:33di alto respiro teoretico, direi anche etico. Facendo una battuta mi scuso a nome dei colleghi
00:22:40per aver aggiunto un fascicolo ai tanti che già sono nella sua sala, insomma, dimostrazione
00:22:49anche del grande lavoro del quale dobbiamo essere grati alla Fondazione Migrantes, anche di studio.
00:22:56Questa notizia, tra l'altro, che ci ha dato credo in anteprima di un rapporto importante e organico
00:23:02con l'Istat ci rincuora, perché nel dibattito sulla cittadinanza, e lo accennava anche il collega Ricciardi,
00:23:09abbiamo assistito anche da parte del Governo nella spiegazione di questo provvedimento, insomma,
00:23:16a un uso distorto, non proprio corretto dei dati e quindi è molto importante avere istituzioni
00:23:23come la Fondazione Migrantes che ci riportino al punto. Ma io faccio solo una domanda che in parte
00:23:29probabilmente già è stata contenuta nella relazione di Monsignor Perego. Voi come Fondazione Migrantes
00:23:39ci ricordate il valore della cittadinanza consapevole, della cittadinanza fatta di diritti
00:23:47e doveri, legate il tema della cittadinanza al tema del Paese che noi vogliamo costruire.
00:23:54Ecco, mi chiedo e le chiedo se questa centralizzazione che è prevista da questo decreto non va purtroppo
00:24:04a rafforzare un'idea lontana, burocratica, della cittadinanza, non di prossimità. Ecco, noi abbiamo
00:24:11lavorato per che ci fosse un rapporto attraverso i comites, attraverso anche il rafforzamento
00:24:17dei consolati e dei nostri cittadini all'estero con la comunità italiana vista come un tutto.
00:24:23Questo provvedimento rischia di andare nella direzione contraria anche magari aumentando
00:24:30quella che lei citava, la possibile chiusura di consolati, quindi dei servizi di prossimità
00:24:37e quindi vorrei che lei facesse una riflessione ulteriore su questo tema che a noi sembra molto
00:24:44cruciale. Grazie.
00:24:47L'Onorevole Di Sanso.
00:24:49Grazie. Ringrazio Monsignor Perego per questa relazione. Credo che ci abbia fornito dei punti
00:24:57molto importanti, in particolare una visione della cittadinanza che non si soddisfa solo
00:25:05nei provvedimenti del Governo come in questo e in quello precedente per quanto riguarda
00:25:12il decreto legge cittadinanza, ma che proprio sottolinea l'importanza di una visione della
00:25:20cittadinanza che sia di più ampio respiro, che non vada semplicemente a toccare gli us sanguinis
00:25:27ma guardi anche a strumenti come lo us soli temperato, lo us cole e proprio ci dia la visione
00:25:33di una cittadinanza come diritto in visione proprio di quella che dovrebbe essere una visione
00:25:40completa della cittadinanza che guardi tutti gli aspetti e lo ringrazio proprio per questa
00:25:46relazione molto puntuale e precisa in tanti aspetti, grazie al lavoro che la Fondazione
00:25:53Migrantes fa, non solo nel rapporto italiano nel mondo ma nei rapporti costanti con le nostre
00:26:01comunità e i nostri connazionali all'estero che creano questo rapporto importante vivo con
00:26:10quelle che sono la realtà italiana e diventa un rapporto veramente prezioso per i tanti
00:26:18connazionali all'estero e quindi colgo l'occasione per ringraziarlo per le attività della Fondazione
00:26:26Migrantes. In particolare per quanto riguarda l'istituzione dell'Ufficio Unico credo che
00:26:33nella relazione Monsignor Perego abbia individuato e richiamato alcuni aspetti critici che devo dire,
00:26:42mi sento di condividere personalmente rispetto a quelle che possono essere le criticità, ma
00:26:48mi domando anche se da questo punto di vista se la Fondazione Migrantes può aiutarci a capire
00:26:55quale sia l'effettiva esigenza di questo Ufficio Unico proprio in virtù del Decreto Legge
00:27:01Cittadinanza che di fatto va poi ad attaccare gran parte delle domande citate. Qua nella relazione
00:27:09appunto si citano 135 mila domande pendenti negli Uffici Consolari e quindi qual è in virtù
00:27:22di questo Decreto Legge Cittadinanza la vera domanda perché molte di queste domande andranno
00:27:31e andranno a perdere diritto dati limiti generazionali imposti dal Decreto. Credo che
00:27:36magari la Fondazione Migrantes, che trovo sempre essere la più accurata e precisa fonte di
00:27:45come cambiano le nostre comunità all'estero, possa darci anche una mano a capire quale sia
00:27:51effettivamente l'esigenza di questo Ufficio Consolare in base al Decreto Legge Cittadinanza.
00:27:56Per questo provvedimento in realtà questo test è stato scritto prima dell'approvazione
00:28:01del Decreto Legge Cittadinanza e non considera quello che è successo poi con l'approvazione
00:28:08del Decreto a maggio. Grazie.
00:28:11Grazie, Monsignor Perego. A lei per le repliche.
00:28:20Mi scusi, deve accendere il microfono.
00:28:26Ringrazio per queste sottolineature ulteriormente fatte.
00:28:31Per quanto riguarda la domanda dell'On. Ricciardi, le missioni cattoliche italiane sono sempre
00:28:38stati da una parte centri di spiritualità, di vita religiosa, ma hanno unito anche un'attività
00:28:46nel corso della storia sociale molto forte, anche culturale, teatrale.
00:28:53Basta vedere anche le sedi delle nostre missioni.
00:28:57Negli ultimi anni, soprattutto nel dopoguerra, si è cercato di accostare all'azione della missione,
00:29:06soprattutto per gli aspetti sociali, l'attività di alcuni patronati e la collaborazione con
00:29:13le ACLI in questo caso è sempre stata molto forte e continua ad esserla, con la nascita
00:29:19anche di ulteriori centri che tante volte sono vicini alle missioni cattoliche italiane.
00:29:25Tante volte le missioni sono state punti di riferimento tra i consolati per raccogliere
00:29:32le domande con anche dei consoli onorari che facevano attività in questo senso.
00:29:40È chiaro che oggi la missione cattolica italiana risente molto, ad esempio in alcune realtà dell'Europa,
00:29:50dell'arrivo continuo di persone, penso la Germania, la Svizzera in particolare, ma anche la Francia,
00:29:57ieri anche l'Inghilterra, oggi è un calo in questo senso, di persone che vengono e chiedono aiuto
00:30:05e che non sempre hanno delle realtà sociali di riferimento e quindi da questo punto di
00:30:12vista occorre anche interrogarsi in che modo effettivamente sostenere il viaggio di tante
00:30:19persone che arrivano in una realtà che è una realtà nuova per loro, tante volte figure,
00:30:28il 50% degli migranti come sappiamo hanno una cultura alta e quindi la capacità linguistica
00:30:35di interrelazione, ma c'è un altro 50% che invece non ha questa capacità e quindi forse è necessaria
00:30:45una collaborazione forte tra le istituzioni consolari e le missioni e anche la rete delle associazioni
00:30:53sui territori internazionali, nei diversi paesi dove sono presenti gli italiani, anche per una serie
00:31:05di accesso ad alcuni diritti, penso anche al voto, che tante volte diventa una realtà difficile
00:31:14nel contesto generale, lo vedo anche per altri paesi che hanno immigrati in Italia, ecco recentemente ho visto
00:31:23la difficoltà di molti rumeni di partecipare ad esempio alle elezioni del presidente del proprio paese
00:31:31e quindi credo che sia molto importante fare rete attorno ad alcune esigenze fondamentali che sono
00:31:41le esigenze culturali in un complesso di mobilità che oggi non significa semplicemente raggiungere un paese
00:31:53ma tante volte passare da paese in paese, l'importanza anche di una rete che sia attenta a quelli che sono
00:32:03i diritti politici e sociali dei nostri emigranti che sono all'estero, ricordando che l'emigrazione non interrompe
00:32:14con la vita e il legame con un paese ma lo allarca, ecco e in questo senso occorre costruire strumenti nuovi
00:32:21che possono essere importanti e in ordine ad andare incontro a queste esigenze.
00:32:28Per quanto riguarda l'Onorevole Porta, il tema dei dati è certamente un tema importante perché per fare una programmazione
00:32:40non si può partire da ipotesi che sono non reali sul territorio, quindi anche per noi è importante questa collaborazione
00:32:52politica che porti effettivamente a un'attenzione maggiore a quello che è la realtà dell'immigrazione italiana
00:33:05ma anche dell'immigrazione nel nostro paese. Per quanto riguarda sostanzialmente alla costituzione di un ufficio ad hoc,
00:33:19come è stato indicato, riteniamo che questo non sia in grado di rispondere a quelle che sono le esigenze,
00:33:28ma anzi andrebbe indebolire quello che noi riteniamo essere invece gli strumenti fondamentali di prossimità sul territorio,
00:33:37che sono i consolati e le varie reti di relazioni dell'associazionismo sul territorio.
00:33:46I 50 milioni che sono indicati, se non ricordo male nel decreto, forse potrebbero essere una risorsa molto importante
00:33:56per i consolati e avrebbe un moltiplicatore certamente molto più importante in termini di servizi proprio in ordine
00:34:06all'accertamento della cittadinanza e dell'attenzione a questo aspetto.
00:34:13Una collaborazione non viene indicata nel decreto importante riguarda anche il discorso delle nostre parrocchie in Italia
00:34:25che sono subissate da richieste di ricerche negli archivi per quanto riguarda certificati di nascita.
00:34:36E' vero, la nuova legge che riduce questo tipo di percorso non lascia però in secondo piano tutte quelle richieste pendenti
00:34:49perché la legge non ha un carattere retroattivo, ecco da questo punto di vista mi pare,
00:34:59e quindi bisognerà comunque anche considerare questo aspetto. Stanno ancora arrivando, solo nella mia diocesi,
00:35:08in questo mese sono arrivate 10 richieste di accesso agli archivi per trovare ancora dati in ordine a questo.
00:35:18Credo anche per quanto riguarda il terzo intervento che sia molto importante rafforzare questa presenza consolare
00:35:30utilizzando anche strumenti nuovi sul piano digitale di collegamento che abbiamo e forse anche costruire una rete sui territori
00:35:42che valorizzi anche la divisioni cattolica italiana e l'associazionismo in ordine proprio almeno all'informazione
00:35:51che non anche per altri servizi che possono essere importanti anche in ordine della cittadinanza e al voto.
00:35:59Grazie mille Monsignor Peregolo, la ringraziamo molto per la sua disponibilità
00:36:08e dichiariamo conclusa questa audizione. Farei entrare i prossimi auditi.
00:36:14Grazie.
00:36:29Grazie.
00:36:59Passiamo ora all'audizione dei rappresentanti delle ACLI e do il benvenuto al dottor Matteo Bracciali
00:37:17che è responsabile esteri dell'organizzazione a cui do subito la parola.
00:37:22Grazie, grazie dell'invito. Il tema è particolarmente rilevante per noi che siamo un sistema di associazioni
00:37:32e patronato presente in 21 Paesi nel mondo e quindi abbiamo modo di avere una relazione molto stretta
00:37:41di collaborazione con la rete consolare e quindi siamo molto onorati di dare un contributo a questo processo.
00:37:55Noi siamo, diciamo così, dal punto di vista delle relazioni con la rete consolare è sicuramente il patronato ACLI
00:38:02quello che ha molte più relazioni in questo senso e voi sapete insomma ente patronato di assistenza sociale
00:38:11riconosciuto dal 1952. Da 80 anni noi proprio nel 2025 festeggiamo questo importante traguardo
00:38:22e il nostro patronato come dire sia al servizio dei cittadini sia residenti in Italia che all'estero
00:38:28con l'obiettivo di garantire diritti in materia previdenziale, assistenziale, sanitaria e di cittadinanza.
00:38:35Oggi noi rappresentiamo, come dicevo prima, in 21 Paesi questa realtà di servizi capillari
00:38:45e questa rete strutturata coinvolge personale altamente qualificato, spesso stabilmente residente nei territori di intervento
00:38:54in numerosi contesti anche molto distanti dai centri istituzionali rappresentiamo un presidio stabile e competente
00:39:00per migliaia di connazionali e non che desiderano mantenere un legame giuridico, sociale e culturale con l'Italia.
00:39:10Tuttavia noi segnaliamo una serie di criticità che sono strutturali e che rischiano di compromettere
00:39:17la possibilità stessa di svolgere efficacemente il nostro ruolo. La prima questione che vorrei porre
00:39:25anche all'attenzione rispetto al tema ed è collegato perché questo ricade in modo molto forte sulla qualità del servizio
00:39:36e sulla possibilità di dare quel servizio è il tema dell'impossibilità per numerosi operatori di patronato
00:39:47all'estero di ottenere lo speed che oggi è uno strumento indispensabile per accedere ai servizi digitali
00:39:53della pubblica amministrazione italiana. Io ho presentato tra l'altro per ben due volte
00:39:57l'assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'estero un ordine del giorno proprio perché
00:40:05si potesse trovare una soluzione che riuscisse a superare questa questione. E a causa della mancata
00:40:12disponibilità di un documento italiano, che non è raro, anzi molto frequente questa situazione,
00:40:20per gli operatori assunti localmente di cittadinanza stradiera, molti dei nostri professionisti autorizzati
00:40:25accreditati si trovano in possibilità di agire come intermediari digitali, venendo esclusi dai servizi
00:40:32essenziali per l'assistenza all'utenza. È una situazione paradossale perché è lesiva della funzione pubblica
00:40:41che ci viene affidata. Quindi chiediamo un intervento urgente da parte del Ministero del Lavoro
00:40:48in accordo con Agit per definire una soluzione normativa concreta che consenta l'identificazione
00:40:55digitale alternativo complementare allo SPID per gli operatori del patronato all'estero.
00:41:00In relazione invece, questo come premessa, ma credo che fosse necessaria perché ne va della qualità
00:41:07e anche del lavoro che con grande serietà i nostri colleghi all'estero fanno. Invece,
00:41:16in relazione al disegno di legge 2369, in particolare alle modifiche previste all'articolo 10 del
00:41:22decreto legislativo del 71 del 2011, registriamo con attenzione l'introduzione di una nuova
00:41:28procedura centralizzata presso il Ministero degli Affari Esteri per la gestione delle pratiche
00:41:32di cittadinanza. Il testo prevede la possibilità, e su questo noi vorremmo aprire un faro e fare
00:41:41alcune considerazioni, la possibilità di affidare a operatori specializzati funzioni di ricezione,
00:41:48digitalizzazione, archiviazione e logistica delle domande. Questo ci preoccupa moltissimo.
00:41:53L'apertura di affidamenti privati su un tema così delicato e che proprio sulle attività
00:41:58truffaldine di privati sono state una delle argomentazioni nella modifica della legge
00:42:0591 del 1992, che ha cambiato le modalità di acquisizione della cittadinanza per i nati
00:42:10all'estero, chiediamo molta attenzione. Chiediamo invece, dall'altra parte, che siano
00:42:17inclusi formalmente i patronati, in virtù del loro radicamento storico nei territori esteri,
00:42:23nella lunga esperienza operativa e della certificazione giuridica ottenuta dallo Stato italiano e che
00:42:28non vengono nominati in questo progetto di legge. È in questo contesto che ribadiamo l'importanza
00:42:33di riconoscere formalmente e operativamente il ruolo dei patronati, come parte integrante
00:42:39del sistema pubblico di assistenza all'estero e come già previsto dalla legge di riforma
00:42:43del 2001. Ricordo poi a tutti voi che c'è una differenza sostanziale tra i soggetti patronati,
00:42:51organi predisposti o integrati dallo Stato, l'articolo 38 della Costituzione, che quindi
00:42:56operano nell'interesse dei cittadini stessi e senza altre finalità ed operatori specializzati
00:43:01che verosimilmente opererebbero con fini squisitamente di lucro. Ricordo a tutti voi che patronati a differenza
00:43:08di poterci e altri operatori sono in realtà vigilate dal Ministero del Lavoro e dalle politiche
00:43:13sociali e che la normativa di riferimento, la 152 del 2001, prevede già esplicitamente
00:43:19all'articolo 11 che gli istituti di patronato e di assistenza sociali possono svolgere, sulla
00:43:24base di apposite convenzioni con il Ministero degli Affari Esteri, attività di supporto
00:43:28alle autorità diplomatiche consulari italiane all'estero, nello svolgimento di servizi non
00:43:33demandati per legge all'esclusiva competenza delle predette autorità. L'esclusione dei
00:43:39patronati da questo nuovo assetto significherebbe privarsi di un'infrastruttura già presente,
00:43:43competente e motivata a favore di soggetti terzi potenzialmente meno preparati e scollegati
00:43:49dai territori. Al contrario potrebbe essere invece l'occasione di iniziare un rapporto
00:43:53convenzionale con il Maesci. Considerate le attività che svolgono in tal senso i patronati
00:43:58come con attività sperimentali che noi già oggi facciamo nel territorio. Ad esempio
00:44:04le missioni, mi viene in mente, le missioni dei passaporti UK in cui il sistema dei patronati
00:44:09assiste e supporta l'attività consolare. Rileviamo con preoccupazione alcune criticità,
00:44:17in particolare dell'attuale formulazione, tra cui la reintroduzione dell'invio cartaceo
00:44:23delle domande in netto contrasto con il principio della digitalizzazione dei servizi pubblici
00:44:29e il rischio dei controlli antifrode meno efficaci se affidati a funzionali centrali previ di
00:44:35conoscenza delle normative locali. La centralizzazione rispetto al meccanismo di oggi, che probabilmente
00:44:42ha una complessità diversa, però evidentemente dal punto di vista delle competenze, delle skill
00:44:48e anche proprio della conoscenza della normativa locale può presentare poi in futuro problemi
00:44:55di questo genere. È in questo contesto quindi che ribadiamo l'importanza di riconoscere
00:45:00formalmente e operativamente il nostro ruolo dei patronati come parte integrante del sistema
00:45:05pubblico. E le tre cose, come dire, tre punti che in questa audizione vorremmo davvero sottolineare
00:45:15sono la soluzione normativa per l'ottenimento dello speed da parte degli operatori dei patronati
00:45:20all'estero, l'inserimento esplicito dei patronati riconosciuti tra gli operatori specializzati
00:45:26della nuova procedura centralizzata di cittadinanza e la creazione di un portale digitale unico, sicuro
00:45:32ed accessibile che permetta ai patronati accreditati di operare direttamente online con tracciabilità
00:45:37qualità certificata nelle pratiche in un rapporto convenzionale con il maesci.
00:45:42Siamo convinti che solo attraverso il nostro piano di coinvolgimento di soggetti trasparenti,
00:45:48vigilati e competenti si possa contrastare ogni deriva opaca e faccendieristica, termine usato
00:45:55anche dai massimi livelli istituzionali per stigmatizzare derive privatistiche poco trasparenti
00:46:00e garantire ai nostri collazionali all'estero un'assistenza pubblica gratuita, accessibile
00:46:05e all'altezza delle sfide del presente.
00:46:07Grazie.
00:46:10Grazie mille.
00:46:12L'onorevole Ricciardi.
00:46:14Sì, grazie Presidente, grazie Dottor Bracciali per la relazione e aver sottolineato un po'
00:46:21di punti che, a dire il vero, sono paradossalmente, lo dico, lo ricordo alla Presidente, stati avanzati
00:46:28sia da tutte le sigle sindacali sia da tutte le sigle patronali senza distinzione di appartenenza
00:46:35di parte.
00:46:37Ora, mi chiedevo bene la richiesta di riconoscimento dei patronati che non sono, come lei ci ha appena
00:46:48ricordato, nemmeno menzionati. Da questo punto di vista mi chiedo a se voi ritenete urgente
00:46:57e necessaria l'applicazione della Convenzione Maesi patronati che giace nei cassetti della
00:47:03farnesina da anni. B, se siete eventualmente disposti, è chiaro che lo sto chiedendo per
00:47:14l'organizzazione che lei rappresenta e qui non è che può darmi una risposta onnicomprensiva,
00:47:21ma se siete disposti anche a farla partire formalmente senza risorse, perché poi la questione
00:47:31delle risorse è sempre l'ostacolo che da più parti viene avanzato rispetto a un riconoscimento
00:47:40del ruolo. Terzo, e chiudo, mi scuso se le pongo troppe domande, se lei non ritiene necessario
00:47:50alla luce di quanto lei ci ha anche sottolineato e della conoscenza che ha Capillare, che avete
00:47:57come organizzazione e come siete diffusi anche capilarmente nel mondo, se non sarebbe necessario
00:48:06una postilla o un'introduzione emendativa alla norma che prevede l'esclusione del privato,
00:48:13perché è bene ribadirlo e lo dico alla Presidente affinché sia verbalizzato, noi sia con l'ex
00:48:22decreto legge numero 36, sia con tutte le procedure normative e provvedimenti che stiamo
00:48:30discutendo, non abbiamo letto da nessuna parte mai e fatto di vieto da parte dei privati
00:48:37o di organizzazioni private di gestire queste cose, perché noi possiamo ristringere il campo
00:48:43del privato, che non abbiamo letto della norma o, come qualcuno ama dire, di concessione
00:48:47della cittadinanza, ma di fatto non esiste una norma nell'ordinamento italiano che impedisca
00:48:56la speculazione da parte di quelli che lei giustamente, ricordando le parole autorevoli del Vice
00:49:04Premier Ministro degli Esteri italiani, vengono definiti faccendieri, peccato che però sui faccendieri
00:49:10e sugli studi privati, che lo ripeto in questo consesso pubblico perché è stata utilizzata
00:49:17dal Vice Premier in occasione dell'incontro con i rappresentanti del mondo del CGE il Black
00:49:24Friday, il Black Friday non si riduce, si triplica e se lei ritiene che questo sia un rischio molto
00:49:32serio, anche rispetto al fatto che, come lei giustamente ci ha sottolineato, la norma
00:49:40prevede, sancisce, cioè ci stanno avvisando che stiamo andando a privatizzare se lei ritiene
00:49:46che sia quello il rischio che noi rischiamo di correre. Grazie.
00:49:53Porto.
00:49:55Allora, anch'io faccio un ringraziamento al Dottor Bracciali, al patronato Agli che ci ha portato
00:50:03un punto di vista e anche delle considerazioni utilissime al lavoro che poi ovviamente sfocerà
00:50:13negli emendamenti a un disegno di legge che contiene, lei ne ha evidenziato alcune delle
00:50:19fortissime criticità. A partire dalla contraddizione che mi fa piacere, è stata evidenziata proprio
00:50:27all'apertura del suo intervento di un provvedimento che nasce da, come anche il decreto di legge
00:50:34di cittadinanza che ne è un po' il padre di questo provvedimento, per eliminare deviazioni,
00:50:42scorciatoie, episodi di contraffazione e quant'altro, è probabilmente, come si dice in maniera abbastanza
00:50:52così volgare, poi la toppe per il peggiore del buco perché, come diceva anche il collega
00:50:58adesso, si rischia di avere l'effetto contrario. Ma è importante, queste audizioni ci servono
00:51:06non soltanto a rafforzarci e a raccogliere elementi importanti, ma anche ad avere il polso
00:51:13come i patronati più rappresentativi hanno del rapporto col pubblico, dei servizi effettivamente
00:51:19al nostro pubblico, ossia agli italiani all'estero, cosa che spesso stiamo riscontrando
00:51:25non avviene da parte di chi redige questi provvedimenti che veramente sembrano lontani dalla realtà.
00:51:35Grazie anche per il riferimento sia al problema speed che abbiamo chiarissimo, io credo che
00:51:42dovremmo, anche se non attiene direttamente forse a questo provvedimento, ma dovremmo intervenire,
00:51:47lo dico ai colleghi eletti all'estero, con una spinta anche in altre commissioni, perché
00:51:54è una cosa non prorogabile, perché chi poi ne ha un danno non sono direttamente i patronati,
00:52:01ma gli utenti, cioè i nostri connazionali all'estero. Grazie anche per il riferimento
00:52:09al portale che io credo che dobbiamo assolutamente inserire in questo provvedimento, perché sennò
00:52:15facciamo un salto indietro di vent'anni invece che di qualche anno avanti in materia di digitalizzazione
00:52:24e semplificazione amministrativa. Dico soltanto e chiudo che credo che questo provvedimento
00:52:30può essere l'occasione per declinare finalmente in maniera operativa l'articolo 11 della legge
00:52:37152 del 2001, eventualmente anche utilizzando parte delle risorse che sono già contenute
00:52:48in questo disegno di legge, ma appunto anch'io mi chiedo e vi chiedo, come ha fatto anche il
00:52:54collega Ricciardi, se in qualche modo voi siete d'accordo, lo dico alle Agli, ma so che lavorate
00:53:01in maniera anche molto sinergica con gli altri patronati del CEPA, di CISL, CGL e UIL, se
00:53:09si può spingere anche con un vostro consenso affinché all'interno di questo provvedimento
00:53:14perlomeno venga fuori una cosa utile che è quello che noi chiediamo da tanti anni, l'utilizzo
00:53:21sistematico, organico, controllato, come lei stesso ci ha ricordato, i patronati vengono controllati
00:53:27dal Ministero del Lavoro e che questo alla fine si trasformi in un beneficio a questi
00:53:35nostri concittadini che ultimamente hanno solo ricevuto purtroppo dei provvedimenti ostili
00:53:41nei loro confronti. Grazie.
00:53:44Sanzo.
00:53:46Grazie. Grazie Dottor Bracciari, credo sia stata una presentazione molto chiara sia per quanto
00:53:52riguarda l'attività del patronato che, come ha sottolineato, siete una delle realtà
00:53:58più presenti sul territorio e che più poi di fatto aiutano gli italiani all'estero.
00:54:03Oggi i nostri uffici dei patronati per i nostri connazionali all'estero sono una risorsa fondamentale
00:54:12fondamentale sia per le vecchie generazioni, ma e qua credo che ci sia un lavoro sempre
00:54:20ulteriore che voi state facendo, in particolare voi come Acli, sulle nuove generazioni che
00:54:27anche queste devono scoprire quello che possono essere i servizi che poi mettano a disposizione
00:54:33i patronati. Quindi da quel punto di vista credo che tutti insieme possiamo anche cercare di
00:54:40valorizzare la risorsa dei patronati perché questa è una risorsa preziosa per il nostro
00:54:47ecosistema delle istituzioni all'estero. E proprio in questo contesto credo che quello
00:54:55che ci ha dato e ci date come Acli di suggerimenti per quanto riguarda questo provvedimento sia fondamentale
00:55:03affinché voi possiate lavorare meglio che poi è una cosa che ovviamente va a vantaggio
00:55:11di tutti gli italiani all'estero, ma proprio dell'Italia come sistema paese che risulta
00:55:17con anche le scarse risorse o comunque non sufficienti della rete consolare all'estero, i patronati
00:55:24diventano poi un appoggio fondamentale anche per tutte quelle che sono le attività della
00:55:32rete consolare e soprattutto di supporto e di aiuto ai nostri connazionali all'estero
00:55:39nelle realtà che poi magari sono anche più periferiche grazie alla rete di uffici che è
00:55:44molto vasta. Da questo punto di vista mi domando, ma come anche sulla traccia che hanno
00:55:51anche menzionato i colleghi, per quanto riguarda e come lei appunto ci ha fatto notare la criticità
00:55:59di questo nuovo ufficio che dovrebbe poi andare a gestire le cittadinanze, qua al di là di quella
00:56:05che è la convenzione che ormai abbiamo spesso nominato tra colleghi che purtroppo ancora non
00:56:12non abbiamo, nonostante le nostre richieste, visto avverarsi con uno sforzo chiaro, diretto
00:56:19da parte del Ministero, quali possono essere in questo contesto le altre modifiche normative
00:56:26affinché voi possiate avere un accesso facilitato, collaborativo alla preparazione delle pratiche
00:56:33di cittadinanza e che poi possiate anche voi stessi poterle mettere nel vostro bagaglio
00:56:41di lavoro così come fate con le pratiche pensionistiche, perché queste diventano poi
00:56:48dei servizi fondamentali per i nostri italiani all'estero che io ritengo dalla visione che
00:56:53ho sul territorio e dagli incontri sia con le realtà consolari sia con gli uffici dei
00:57:00padronati, ritengo che il vostro supporto sia per questo tipo di pratiche ma per tutto quella
00:57:06che è la realtà degli italiani all'estero, degli italo discendenti sia veramente fondamentale
00:57:13perché solo voi avete poi il polso sul territorio con la vostra rete di uffici che spesso raggiungono
00:57:19realtà che i consolati non riescono neanche ad arrivare. Grazie.
00:57:25Grazie. Riderei la parola al Dottor Bracciali.
00:57:29Sì, rispetto alle sollecitazioni che gli onorevoli Ricciardi Porta e di Sanso mi hanno fatto,
00:57:39intanto le tre domande, le tre questioni che ha posto l'onorevole Ricciardi sull'applicazione
00:57:44della Convenzione Maesci assolutamente sì, sono tanti anni che stiamo spingendo perché si costruisca
00:57:52la Convenzione di per sé, così rispondo anche alla terza domanda, anzi alla seconda domanda
00:57:57che è il tema delle risorse, di per sé non è una questione legata alle risorse, è una
00:58:02questione legata al rapporto trasparente con i consolati, quindi in questo senso con un
00:58:10partner che già oggi, un riferimento che già oggi come patronati noi abbiamo e col quale
00:58:17lavoriamo, purtroppo in modo asimmetrico direi, nel senso che noi accogliamo e diamo
00:58:28una risposta su pratiche consolari perché così la 152 prevede, noi siamo degli soggetti
00:58:37che sono aperti al pubblico e diamo una risposta nei termini di servizi assistenziali, però dall'altra
00:58:43parte, e questo rispondo quindi alla domanda che ha fatto, alla questione che ha posto l'onorevole
00:58:49Di Sanso, non c'è un corrispettivo legato all'attività che facciamo, è calcolato nelle
00:58:56attività almeno del patronato Acli che praticamente la metà dell'utenza che barca le soglie dei
00:59:03nostri uffici all'estero ci chiede questo tipo di servizio che per noi è un servizio
00:59:08gratuito. Quindi in questo senso la Convenzione quantomeno regola dal punto di vista della trasparenza
00:59:16questa relazione che oggi non c'è. Assolutamente ritengo quella terza domanda che faceva l'onorevole
00:59:26Ricciardi che su un tema così complesso in cui davvero nella discussione, nel dibattito
00:59:39di questi anni, non di questi mesi legate alla riforma della 91, la questione di quanto ha
00:59:46inciso la presenza di soggetti privati che di fatto tenevano un rapporto di intermediazione
00:59:53tra il cittadino e i consolati, alla fine è stato probabilmente, anche rispetto alle
01:00:02questioni che il Vice Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri, l'onorevole Italiani,
01:00:08ci ha riferito in Consiglio Generale degli Italiani all'estero, è stato uno dei punti
01:00:12centrali per la modifica della 91. Quindi io ritengo che oggi l'esclusione in una fase come
01:00:21questa di approfondimento in una fase in cui si cambia la modalità di accesso ai servizi
01:00:28e di erogazione dei servizi, quell'esclusione è necessaria perché altrimenti ci ritroveremo
01:00:33naturalmente in una situazione in cui la mancata regolazione porta poi ad attività che non
01:00:41possono essere controllate e poi con la difficoltà poi di perseguire chi non rispetta le regole.
01:00:51Ultima questione che è molto interessante quella che poneva l'onorevole Di Sanso rispetto a,
01:00:57diciamo così, noi la chiamiamo la modifica del paniere, cioè quelle attività che oggi
01:01:02vengono tabellate, vengono valorizzate dal Ministero del Lavoro nell'attività che facciamo
01:01:08quotidianamente all'estero. Questo è un pezzo, qui parlo come ACLI, non è una posizione del CEPA,
01:01:14quindi non è una posizione dei patronati, ma è una posizione delle ACLI. Noi saremo a favore di rimettere
01:01:22in discussione il paniere che oggi regola la valorizzazione della nostra attività all'estero,
01:01:28inserendo una serie di attività che oggi non vengono inserite, valorizzando le attività che sono
01:01:36tracciate con il Ministero del Lavoro, con il Ministero degli Esteri, in modo tale da, anche qui, evitare che
01:01:44un'attività che è meritoria, competente, venga in qualche modo poi trascinata in un dibattito che
01:01:54oggettivamente non ci appartiene, che è quello di chi utilizza il patronato per fare altre cose.
01:02:00Quindi noi, da questo punto di vista, siamo assolutamente favorevoli a inserire altri servizi
01:02:07e la Convenzione dovrebbe servire proprio a regolare quali servizi e come, anche senza risorse aggiuntive
01:02:15sostanzialmente, per dare una risposta a chi sta all'estero, agli italiani che stanno all'estero,
01:02:21ma anche ai cittadini stranieri che hanno lavorato in Italia, che sono un altro target per i patronati
01:02:27di cui si parla poco, ma sono oggi, soprattutto per quello che riguarda Moldavia, Est Europa,
01:02:33quindi Ucraina, Filippine, sono un pezzo importante, come dire, del nostro target,
01:02:39perché sono persone che hanno versato in Italia contributi e poi, come dire, ci richiedono
01:02:43il diritto previdenziale. Quindi, in questo senso, ecco, dobbiamo aprire lo sguardo e noi
01:02:48siamo disponibili ad operarci per modificare al meglio la normativa che ci regola.
01:02:57Bene, ringrazio molto il Dottor Bracciali e dichiaro conclusa le audizioni di questa mattina.
01:03:03Grazie.

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