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MILANO (ITALPRESS) - "Non siamo più un Paese ad alto tasso di risparmio: l'Italia è in linea ormai con gli altri Paesi, siamo addirittura al di sotto della media. La minore capacità di risparmio dipende anche da salari di ingresso per i giovani nel mondo con un gap di 5/7 mila euro in meno rispetto alle precedenti generazioni, gap che permane anche nella fasi successive della vita lavorativa". A dirlo Tullio Japelli, Professore di economia dell’Università di Napoli Federico II e responsabile dello Spoke 3 di Grins, ospite di Focus ESG, format tv dell'Agenzia Italpress.
fsc/gsl

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Trascrizione
00:00Il nostro paese aveva circa 50 e 40 anni fa un po' un record del risparmio, era tra i paesi
00:10che risparmiavano tanto, si parla di risparmio delle famiglie, dell'ordine del 20% e più
00:16e poi invece nel corso degli ultimi 40-50 anni questo risparmio si è indebolito, si è abbassato
00:24progressivamente e adesso siamo grossomodo in linea con gli altri paesi, cioè non siamo
00:29più un paese ad alto tasso di risparmio, ma siamo piuttosto nella media o siamo addirittura
00:35al di sotto, a seconda di come uno voglia misurare il risparmio che è un indicatore non semplice
00:41da calcolare, ma siamo su certe dimensioni anche al di sotto della Germania o della Francia.
00:50Allora quello che uno potrebbe fare è chiedersi ma perché questo nostro risparmio è diminuito
00:55da valori superiori al 20% a valori ormai stabilmente al di sotto del 10% e qui mi ricollego
01:04alla questione dei giovani, abbiamo raccolto, io faccio parte di un network che si chiama
01:10Greens che è una collezione, un consorzio di enti e di imprese che raccolgono dati su imprese,
01:18famiglie, pubbliche amministrazioni, cercano di armonizzarli e di metterli a disposizione per
01:23il paese su una piattaforma, tra questi dati ve ne sono alcuni interessanti dell'Inps che
01:29ci riguardano, se io calcolo, i dati Inps sono i dati amministrativi più attendibili
01:36che noi abbiamo, quali sono i salari di ingresso dei giovani nati negli anni 90, quindi quelli
01:45che sono entrati nel lavoro 10-15 anni fa nel mercato del lavoro, con quelli delle generazioni
01:50precedenti per intenderci genitori nati negli anni 70 e i nonni nati negli anni 50, noi
01:57notiamo un progressivo diminuire dei salari di ingresso che si può stimare intorno ai
02:035-7 mila Euro di Euro attuali, quindi le generazioni più giovani guadagnano meno e questi salari
02:12di ingresso più bassi, ci dicono i dati dell'Inps, non vengono successivamente recuperati, si entra
02:19con un salario più basso e i dati indicano che nel corso della carriera questi divari
02:23iniziali si continuano a manifestare.

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