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  • 13/06/2025
ROMA (ITALPRESS) - Si sente parlare sempre di più in questi mesi di riarmare l'Europa. Ma cosa significa realmente? E quali possono essere le motivazioni e le conseguenze di un riarmo? A queste e ad altre domande cerca di rispondere l'ambasciatore Giampiero Massolo nella nuova puntata della rubrica dell'Italpress Realpolitik.
abr/mrv

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Trascrizione
00:00Riarmare l'Europa, beh certo detta così intanto all'arma e poi è detta proprio in maniera
00:10infelice. Il tema non è quello evidentemente di fare la guerra, nessuno vuole fare la guerra
00:17e tantomeno l'Europa è in condizioni di farla anche se volesse. Il punto è come difenderci,
00:26il punto è come navigare in un mondo in cui le incertezze sono tante, le minacce sono tante,
00:33materiali e immateriali e non ci si può poi lamentare che l'Europa non ci sia, che l'Europa
00:40all'occorrenza diventa oggetto di scontro fra titani, imbelle, se poi non si dota l'Europa
00:47degli strumenti necessari. Intendiamoci, si dice siamo minacciati da Putin, intanto sull'idea
00:55che la Russia sia una minaccia i pareri non sono unanimi, anche se storicamente le modalità
01:02con le quali la Russia si è mossa puntano tutte a dirci che il pericolo in realtà, la
01:08minaccia c'è. Ma anche al di là di Putin, guardiamoci intorno, abbiamo un mare mediterraneo
01:16pieno di tensioni, abbiamo dei Balcani dove oggettivamente la braccia cova sotto le ceneri,
01:24dobbiamo necessariamente profilarci in quest'area, occorre fare certamente deterrenza nei confronti
01:31di Putin perché sarebbe imprudente non farla indipendentemente dal nostro giudizio sulla
01:37minaccia. Ma poi occorre anche attivarci in molte altre zone, pensiamo per esempio alla
01:43Libia, come dicevo, mediterranei o Balcani. Allora come si può fare? Intanto è un problema
01:49di volontà, prima ancora che essere un problema di spesa. La spesa si negozia, la si può scaglionare
01:55nel tempo, le percentuali possono essere oggetto di negoziato. Mentre invece l'idea, la volontà
02:02di procedere è intanto per dotare per l'Europa di mezzi migliori, poi per trattenere gli americani
02:11in Europa. Noi sappiamo che senza gli americani per il futuro prevedibile è difficile parlare
02:17di autonomia strategica europea e gli americani si trattengono se si dà modo di dire loro che
02:24si fa la nostra parte di responsabilità, la nostra parte di oneri. Alcune cose possono essere
02:30fatta a livello europeo e questa è una razionalizzazione della spesa, una razionalizzazione del sistema
02:37degli appalti, un rafforzamento della base produttiva, un rendere la possibilità agli stati di spendere
02:45nel settore della difesa senza incorrere nei rigori del patto di stabilità o indebitarsi
02:53a tassi eccessivi. Un'altra parte può, ed è quello che è in discussione oggi e che sarà
02:59in discussione al prossimo vertice Nato e poi al successivo Consiglio europeo, può essere
03:05fatto tra governi, a livello intergovernativo, in coalizioni dei cosiddetti volenterosi, che
03:13altro poi non sono che stati disponibili ad assumersi responsabilità. Non credo che l'Italia
03:19possa stare al margine di questo sviluppo. Questo è oggi il dibattito sulla difesa europea,
03:26qualcosa a livello comunitario, qualcosa a livello intergovernativo. Non ci si può estraniare
03:32da queste dinamiche.

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