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  • 6 giorni fa
ROMA (ITALPRESS) - Nella nuova puntata della rubrica dell'Italpress Realpolitik l'ambasciatore Giampiero Massolo parla del rapporto fra Italia e Francia. Un rapporto spesso non facile che ricorda le tensioni e gli entusiasmi di una partita di calcio.
abr/mrv

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Trascrizione
00:00Italia e Francia, un rapporto spesso non facile, talvolta ricorda le tensioni, gli entusiasmi
00:12e anche la faziosità di una partita di calcio. In realtà le nostre due nazioni sono da un
00:21lato naturalmente concorrenziali, abbiamo con buona pace dei nostri amici francesi dimensioni
00:28sostanzialmente uguali, abbiamo aziende che competono fra di loro, abbiamo aree geopolitiche
00:35di influenza e di interesse che sostanzialmente si sovrappongono e questo crea evidentemente
00:42una certa tensione, crea una certa concorrenzialità. D'altra parte esiste una naturale complementarietà,
00:51una naturale cointeressenza che serve essenzialmente soprattutto in un momento in cui
00:58coesistono tante crisi nello scenario internazionale, serve per, e abbiamo un Presidente degli Stati
01:06Uniti così randomico che procede sfidando l'Europa, serve una buona dose di pragmatismo e cioè
01:14al di là degli aspetti di competizione che pur esistono, al di là delle connotazioni caratteriali
01:21che negli anni hanno marcato con le loro empatie o mancate empatie il rapporto bilaterale, al di
01:28là di tutto questo, questo è il momento della collaborazione pragmatica. Chiaramente noi soffriamo
01:36sempre quando ci sono delle iniziative per le quali magari l'Italia non viene consultata
01:42in anticipo che vengono fatte per accentrare su di sé la scena, un minimo di coordinamento
01:49in più creerebbe sicuramente un clima migliore, un minimo di desistenza reciproca in più creerebbe
01:57sicuramente le premesse per una collaborazione più scorrevole. Ma è molto importante questa
02:02collaborazione ci sia, che sia pragmatica, che sia là dove possiamo effettivamente fare
02:09il bene dell'Europa e il bene dell'Europa lo possiamo fare in tre modi, il primo è compensando
02:17alcune rigidità tedesche soprattutto in materia di sviluppo economico, soprattutto in materia
02:22di patto di stabilità, il secondo è rafforzando la nostra collaborazione sui principali scenari
02:30di crisi, siamo concorrenziali ma da soli gli uni e gli altri non andiamo molto lontano, quindi
02:37c'è bisogno di un'asse, l'Italia e la Francia sono paesi dal punto di vista geopolitico
02:43significativi in molte parti del mondo, anche molto vicino a noi come Mediterraneo e in terzo
02:49luogo occorre rafforzare le collaborazioni industriali, non è semplicissimo lavorare con
02:56i francesi che sono mediamente molto organizzati e molto determinati, ma noi non siamo da meno
03:04e quindi è arrivato il momento di provarlo.

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