Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • l’altro ieri
https://www.pupia.tv - Roma - Interrogazioni a risposta immediata - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica
Alle ore 14.30, la Commissione Ambiente ha svolto interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. (11.06.25)

#pupia

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Attraverso la web tv della Camera, l'ordine del giorno regalo svolgimento di interrogazioni
00:04e risposte a miliardi senza l'articolo 135 ter, aventi otto oggetto questione di competenza
00:09del Mase.
00:09Ricordo che per ciascuna interrogazione il Presidente ha facoltà di illustrarla per
00:13non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per
00:17la risposta.
00:18Successivamente l'interrogante ha facoltà di Repubblica per non più di due minuti.
00:22La prima interrogazione è la 5.4056 Simiani, iniziative volte a garantire il ricepimento
00:27della sentenza del Tarlazzo 9155 del 2025 relative al decreto ministeriale a Redone.
00:33Invito l'onorevole Simiani a illustrare l'interrogazione.
00:35Prego, collega.
00:37Grazie, Presidente.
00:41Noi chiediamo questa interrogazione proprio per capire in questo question time qual è
00:48l'intenzione del Governo proprio in merito alla questione del decreto di a Redone.
00:55sappiamo benissimo che il Tar del Lazio ha modificato totalmente e ha completamente
01:02stralciato due importanti commi di tale decreto proprio solidarie idonee e non idonee e su
01:10questo noi vogliamo capire qual è la situazione, soprattutto nell'ambito delle decisioni che
01:15oggi verranno prese nel rapporto con le regioni.
01:18C'è un altro aspetto fondamentale che noi chiediamo su questo, non solo per quanto riguarda
01:24le fasce di rispetto che ci possono essere, sono più possibili contenzioni di fare regione
01:29in regione, ma soprattutto chiediamo quali sono proprio per questa velocità le soluzioni
01:36che il Governo vuole mettere in campo proprio su tale problema che oggi non permette di
01:44far andare avanti la transizione ecologica così come l'Europa vuole.
01:50Grazie, Vice Ministro.
01:51Prego.
01:53Grazie, Presidente.
01:55Buongiorno a tutti.
01:56Allora, come indicato dall'Onorevole Simiani, il giudice amministrativo ha annullato le disposizioni
02:00di cui all'articolo 7, come 2 e 3 del DM del 21 giugno 2024 sulle cosiddette aree idonee.
02:08Tra i principi affermati dal Tar Lazio vi è quello per cui le aree non idonee non possono
02:14essere declinate come aree in cui vige un divieto assoluto e a prioristico all'installazione
02:19di impianti da fer.
02:21Il Tar ritiene altresì necessario che si proceda a una individuazione dei criteri che debbono
02:26guidare le regioni nella definizione delle aree idonee e non idonee più
02:30puntuali ed analitiche rispetto a quella contenuta nei citati comi 2 e 3 dell'articolo
02:357 del DM del 21 giugno.
02:39Si conferma che il Ministero in questo tempo sta compiendo le necessarie e opportune valutazioni
02:44sui correttivi occorrenti e la disciplina dei criteri per l'individuazione delle aree
02:48idonee.
02:48Il nuovo DM dovrà ovviamente seguire il medesimo procedimento già eseguito per il DM del 21 giugno
02:552024 e previsto dalla norma primaria di riferimento con il concerto del Ministero della Cultura e
03:01del Ministero dell'Agricoltura e non eseguito dell'intesa in sede di unificata.
03:08L'obiettivo è quello di indirizzare le regioni nel breve tempo possibile in maniera coerente
03:12verso l'individuazione delle aree idonee e consentire perciò un più rapido e ordinato
03:18sviluppo degli impianti da fonti rinnovabili.
03:21Nel frattempo, con il DL Infrastrutture Strategiche 73 del 2025, è stata recentemente riveduta
03:29la disciplina delle zone di accelerazione, anche nella prospettiva di mettere da subito
03:34le regioni nella condizione di adottare gli appositi piani senza attendere la definizione
03:39delle vicissitudini relative alle leggi regionali di individuazione delle aree idonee, che a ogni
03:45modo si ribadisce l'intendimento di questo Ministero portare a termine il prima possibile
03:50e nel più efficace dei modi.
03:57Grazie Presidente, ringrazio anche la Vice Ministra, però logicamente mi trovo non soddisfatto
04:03Vice Ministra proprio perché noi crediamo che anche quella scelta che porta le aree di
04:10accelerazione nel decreto infrastrutture, sì può essere un intuore incentivo, ma di
04:16fatto è un booster nel booster, cioè di fatto nel momento in cui la sentenza dice che fa riferimento
04:24al decreto del 2021 e su quello non si può derogare, ecco io credo che fare un booster nel
04:31booster sì può essere un elemento positivo, ma però di fatto non risolve il problema,
04:36quando invece oggi per troppo tempo noi stiamo aspettando un decreto a redoni che possa regolamentare
04:42e possa dare la possibilità a far sì che ci sia una vera azione nell'ambito della transizione
04:50ecologica, nel rispetto anche nel rapporto di un'alleanza fra gli enti, cioè quello che noi
04:55dobbiamo fare e quello che dovete fare è che ci sia una proposta che possa tener conto
05:00anche di questo rapporto con gli enti locali, che a volte viene messo da parte, a volte
05:06viene come dire non considerato, diventa importante perché oggi troppi contenzioni
05:11stanno nascendo, troppe situazioni di difficoltà sui territori stanno nascendo e noi invece
05:16abbiamo bisogno che le regioni insieme ai comuni trovino quelle soluzioni perché ci sia
05:21un'alleanza vera fra territorio e anche il ministero.
05:25Noi ci siamo come Partito Democratico e vogliamo dare una mano su questo.
05:30Convolgetevi, convolgeteci perché noi pensiamo che oggi questo appuntamento che l'Europa
05:35ci ha dato non va assolutamente lasciato perdere ma va raggiunto.
05:40Grazie.
05:41Grazie.
05:41Andiamo a 5.40.57.
05:42Mattia, intendimenti in merito alla riperimetrazione del SIN bacino del fiume Sacco.
05:49Invito l'onorevole Mattia ad illustrare l'interrogazione.
05:52Prego, collega.
05:53Grazie, Presidente.
05:54Buonasera al Vice Ministro.
05:57Il SIN della Valle del Sacco è datato 2025, è il momento dell'istituzione dello stesso.
06:06Poi c'è stato un momento di declassamento a SIN regionale per ritornare ad essere SIN nazionale.
06:13Però negli ultimi due anni, devo dire, grazie all'attività sia della Regione che del Ministero
06:19e anche su nostra sollecitazione più volte ho fatto delle interrogazioni, si sono cominciate
06:24a vedere le prime operazioni.
06:26A seguito dell'accordo di programma tra Regione e Ministero e poi di conseguenza l'accordo
06:34tra la Regione, l'Arpalazzo e l'ISPRA, si sono verificate tutta una serie di analisi
06:41del territorio scientificamente provate con un cospicuo miglioramento della situazione.
06:49a seguito anche dei dati che abbiamo sia dell'Arpalazzo, dell'Università, dell'ISPRA,
06:55dell'Istituto Zoprofilattico, riteniamo di poter chiedere al Ministero di rivisitare
07:05il perimetro e ridurre lo stesso.
07:08Grazie.
07:09Vice Ministro, prego.
07:10Grazie Presidente.
07:13Come ramentato dall'Onorevole Mattia, il sito di interesse nazionale del bacino del
07:21fiume Sacco ha assunto l'attuale configurazione con decreto ministeriale 321 del 2016.
07:27Da allora il Ministero ha dato seguito alle attività di bonifica attraverso l'abbio di
07:31numerosi procedimenti e i sensi delle disposizioni del codice ambientale riguardanti sia interventi
07:36su aree private che su aree pubbliche.
07:38Nel 2019 è stato sottoscritto un accordo di programma tra Ministero e Regione Lazio
07:43per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito per un valore
07:48complessivo pari a quasi 54 milioni.
07:52Tra le aree particolarmente contaminate per le quali si sta procedendo con le attività
07:56di bonifica si ricordano l'ex discarica Le Lame e fascia di terreno potenzialmente contaminato
08:03interposto tra la discarica Le Lame e il fiume Sacco con interventi pari a 11 milioni e i siti
08:09ricadenti nel comprensorio industriale di Colleferro, Arpa 2 e Caffaro, Chetoni e Fenellicina con interventi
08:16complessivi pari a circa 8 milioni.
08:19Inoltre alcuni interventi dell'accordo riguardano studi e indagini finalizzati a ricostruire e
08:24e costruire e aggiornare il reale stato di contaminazione delle matrici ambientali su
08:29area vasta, ossia suoli, sottosuoli e acque sotterranee.
08:33In particolare, tali studi riguardano la caratterizzazione delle aree agricole riparali, la realizzazione
08:39del programma di valutazione epidemiologica, l'arrollamento e il follow-up di una corte
08:45dei nati nel SIN, la definizione dei valori di fondo delle acque e dei suoli, il monitoraggio
08:51delle acque per uso potabile, irriguo e domestico.
08:55Nella relazione semestrale trasmessa lo scorso gennaio dalla Regione Lazio, in qualità di
09:00responsabile dell'attuazione dell'accordo, è illustrato lo stato di avanzamento dei
09:05singoli interventi, tutto in corso di esecuzione e in una buona fase di avanzamento.
09:10A titolo di esempio, lo studio relativo al monitoraggio delle acque per uso potabile,
09:14irriguo e domestico pone particolare attenzione ai marker delle contaminazioni del sacco, al fine
09:20di definire e valutare il grado di contaminazione delle falde all'interno del perimetro del
09:26sito, specie quelle suggeacenti le zone industriali e soggetti a potenziale grecicità, così da
09:32stimare l'eventuale estensione e monitorare l'evoluzione dell'inquinamento, nonché per
09:36verificare l'efficacia degli interventi di contenimento e di bonifica delle acque sotterranee.
09:42Un importante strumento a supporto delle attività di indagine, stante la peculiarità geologica
09:47dei terreni presenti, sarà acquisito attraverso lo studio sulla determinazione dei valori di
09:51fondo dei suoli e delle acque sotterranee su tutto il SIN, inserito nell'atto integrativo
09:56dell'accordo di programma.
09:58Attualmente è in atto la fase 1 di monitoraggio delle acque di falda da parte di Arpalazio
10:02e Asl Roma e Frusinone, sotto la supervisione del soggetto attuatore.
10:08È stata pertanto conclusa la preliminare fase di monitoraggio delle acque di falda ed è stato
10:13redatto allo studio idrogeologico, volto all'individuazione e alla descrizione degli
10:17acquiferi di maggior interesse ai fini di monitoraggio idrochimico delle acque sotterranee, nonché
10:22all'individuazione di nuovi piezometri, preesistenti o da realizzare ex novo, funzionali a costituire
10:28la rete di monitoraggio definitiva delle acque sotterranee nell'interno del SIN, al fine
10:33di aggiornarne lo stato di qualità.
10:36In merito agli studi e all'indagine sulle aree agricole riparali, ad oggi in uno stato di
10:40avanzamento di oltre la metà rispetto al totale del progetto, sembrano condurre un
10:45miglioramento dello stato di qualità delle matrici ambientali.
10:48Tutto ciò premesso, il Ministero preve un'attenta valutazione degli esiti e degli studi in corso
10:53e non apprena né sostisteranno i presupposti di legge, provvederà alla riperimetrazione
10:58riduttiva del SIN Valle del Sacco, in applicazione all'articolo 17 bis del decreto del legge 6 novembre
11:052021, numero 152.
11:08Grazie, collega Mattia.
11:10Grazie Presidente, grazie Vice Ministro.
11:14Risposta soddisfacente anche considerando che questa problematica nasce nel 2025, troppo
11:26tempo è passato prima di avere queste risposte, ma dal 2022 devo riconoscere una forte accelerazione,
11:36sia dal punto di vista normativo ma soprattutto dal punto di vista pratico e pragmatico.
11:42Effettivamente questi lavori sul territorio sono stati avviati, anzi è a mia conoscenza
11:48che l'Arpalazio li ha praticamente determinati relativamente alla valorizzazione dei valori,
11:58alla caratterizzazione e all'epidizzazione dei valori di fondo naturali a fronte dei valori
12:08antropizzati e di conseguenza riteniamo e ritengo e riteniamo come partito, come qui
12:17c'è vicino il collega Pucciani interessato fortemente anche lui alla problematica sul territorio,
12:23alla riduzione di un perimetro, anche perché c'è una forte richiesta dei sindaci dei 19 comuni
12:30ma soprattutto delle imprese, sia industriali che agricole, per poter uscire fuori da questo
12:39sistema che effettivamente crea dei grossi disagi dal punto di vista della gestione delle attività
12:47produttive e burocratiche. Ovviamente bisogna rispettare tutti i parametri perché la salute pubblica
12:54e la salute dell'ambiente viene prima di tutto, ma mi sembra che ci possano essere ormai
13:02le condizioni per rivedere il perimetro in fase riduttiva. Grazie.
13:08Grazie a lei. Ora siamo alla 5, 40, 58 Santile e 5, 40, 60 Bonelli. Chiaramente in merito
13:14alla valutazione ambientale acquisita nell'ambito del procedimento relativo alla realizzazione
13:19del collegamento stabile tra la Sicilia e la Carabbia. Avvertendo su un'analaga materia,
13:23sanno discusse congiuntamente. Prima l'onorevole Santillo. Prego.
13:27Presidente, grazie. La viceministra ha raccolto il senso di questo question time, cioè in un'opera
13:34così importante che purtroppo ancora oggi vanto un record assoluto relativo alle 62 condizioni
13:40che sono formulate in sede di compatibilità ambientale via VAS, a cui sappiamo poi hanno
13:44fatto seguito il parere negativo della valutazione di incidenza per superare la quale bisogna
13:49ottemperare alla via di terzo livello, che però può essere superata solo se vengono
13:56dimostrate le mancanze di soluzioni alternative e soprattutto che sia di un rilevante interesse
14:03pubblico. Per fare questo, per superare questo, il Governo ha trasmesso la cosiddetta relazione
14:08Iropi in Europa, cui dice che non ci sono soluzioni alternative, ma noi rileviamo che un gruppo
14:14di esperti del MIT nel Bienio 21-22 ha invece detto che sul collegamento paventato statico
14:21stretto Messina-Calabria-Sicilia, dice invece che ci sono delle possibili alternative, quindi
14:29noi crediamo con questo question time se ci sono informazioni in merito a questa mancata
14:34alternatività, quindi mancati scenari alternative al collegamento statico. Grazie.
14:39Grazie, collega Bonelli. Prego.
14:41Sì, signora Viceministra, lei è al corrente che la Commissione via ha concluso la valutazione
14:52sulle misure compensative per quanto riguarda il tema della vinca, su cui si era spessa negativamente
15:01sempre la stessa Commissione via, ovviamente riguardo al ponte sullo seto di Messina.
15:05Lei sa anche che durante la fase istruttoria della Commissione via, sul ponte sullo stretto,
15:13l'ISPRA ha partecipato alla fase istruttoria a supporto della Commissione via, esprimendo
15:22diciamo nella lettura della relazione una valutazione estremamente critica. La domanda che
15:29le porgo è la ragione per la quale il Ministro dell'Ambiente abbia ritenuto e conseguentemente
15:36la Commissione via di non avere il supporto dell'ISPRA in questa valutazione sulle misure
15:44compensative che è una procedura ex articolo 6.4 della direttiva 92 del 43. Tra le altre
15:54questioni voglio ricordarle, come il collega che mi ha preceduto, che non si tratta di un
16:01mero gruppo di esperti, ma la relazione che indica le misure alternative progettuali, così
16:09come previsto in via prioritaria della direttiva 92-43, è un documento ufficiale del Governo
16:18italiano, aprile del 2021, trasmesso formalmente al Parlamento della Repubblica. Quindi non si
16:25tratta di un documento di qualche esperto, ma di un documento del Governo, trasmesso al
16:30Parlamento nel 2021, che il Governo ha totalmente disatteso, dal mio punto di vista, dichiarando
16:38il falso nella delibera i ropi inviata all'Unione Europea.
16:46Grazie, Vice Ministro, prego per la risposta.
16:53In merito ai due distinti quesiti posti, rispettivamente dell'On. Bonelli e dell'On. Santillo,
17:01si fornisce una risposta congiunta in quanto trattano la medesima tematica. Nello specifico,
17:10per quanto attiene al mancato coinvolgimento dell'Istituto Superiore a Protezione e Ricerca
17:14Ambientale, ISTA, nell'ambito della valutazione istruttoria sulle misure di compensazione trasmessa
17:19dal proponente, si rappresenta che il progetto in parole è stato sottoposto a procedura di
17:24valutazione di impatto ambientale ai sensi della legge obiettivo 443 del 2001, con la presentazione
17:30dell'istanza di pronuncia di compatibilità ambientale del 27 febbraio 2024, conclusesi
17:36con l'espressione del parere positivo numero 19 della Commissione Tecnica via VAS nel mese
17:42di novembre 2024. Inoltre, in relazione alla vinca, è stata attivata la procedura ex articolo
17:486.4 della Direttiva 92-43, che comporta tra l'altro la previsione di specifiche misure
17:54di compensazione. In tale ambito è stata richiesta l'espressione del parere della Commissione Tecnica
17:59via VAS nominata in sensi all'articolo 8 del decreto legislativo 152-2006. Per quanto
18:06attiene al mancato coinvolgimento di spra nella procedura di vinca, si evidenzia che la Commissione
18:10Tecnica è un organo indipendente ed autonomo, a cui è affidato il supporto tecnico-scientifico
18:15sulla procedura di valutazione ambientale.
18:18Tutto ciò premesso ne consegue che la Commissione Tecnica in parola, nell'ambito della propria
18:22autonomia decisionale e nel rispetto della normativa vigente, ha facoltà di richiedere
18:26o meno ai diversi enti pubblici di ricerca di cui si può avvalere, fra questi la figura
18:31anche di ISPRA e il supporto per lo svolgimento delle istruttori tecniche, qualora lo ritenesse
18:36necessario. Per quanto attiene alla mancata considerazione delle alternative progettuali richieste
18:42della vinca di terzo livello, IVI compresa l'alternativa 0 e alle modalità con le quali
18:47sono state individuate misure di compensazione adeguate rispetto a una progettazione in divenire
18:52che verrà sviluppata per fasi costruttive, si rappresenta che, chiarito che il progetto
18:57di collegamento stabile è stato sottocosto a procedura di via, conclusosi con parere positivo
19:04del 19-2024, come già in precedenza detto, e che è stata attivata la procedura ex articolo
19:106.4 della direttiva 92-43 sulla coerenza dei progetti in divenire introdotti con la
19:16riforma del DL89 del 2024 rispetto al progetto definitivo del 2011, appare opportuno sottolineare
19:23che il Consiglio di Stato, in più occasioni, ha ribadito come i provvedimenti di via ante
19:28riforma non hanno durata predefinita. In ogni caso, la valutazione di impatto ambientale
19:33di cui è il provvedimento 19 del 2024 relativa al collegamento stabile è stata effettuata su
19:39analisi ambientale aggiornata rispetto a quanto valutato negli anni passati. Si precisa
19:44che la valutazione delle alternative progettuali è già stata svolta dalla Commissione Tecnica
19:48via VAS nel procedimento di via di cui è la legge obiettivo 4.43 del 2001 e si è concluso
19:55con il parere positivo 19-2024. In merito al documento IROPI, che dimostra l'esistenza
20:02di motivi imperativi di interesse pubblico, di sicurezza nazionale e di carattere socio-economico
20:07per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, la Commissione non ha
20:12espresso valutazioni a riguardo considerata la natura del documento non relativa ad aspetti
20:17ambientali.
20:20Replica del collega Santillo
20:22Presidente, grazie. Come tutti voi avrete sentito, non c'è nessuna risposta in merito
20:27a nuove informazioni relative ad un'alternativa progettuale. Addirittura viene scritto che l'alternativa
20:33progettuale sarà poi incluso individuata in misure di compensazione adeguate rispetto
20:38ad una progettazione in divenire. Quindi si si ammette che non c'è nulla. Voglio tra l'altro
20:43ricordare alla Vice Ministra, affinché se ne faccia portavoce, al Governo e io sollecito
20:48anche il nostro Presidente e questa Commissione che questo progetto definitivo di cui si sente
20:52parlare non esiste, non è un progetto definitivo approvato. Oggi del Ponte non esiste un progetto,
20:57esiste un parere con 62 condizioni, quando e se verranno recepite avremo una base progettuale.
21:04E voglio ricordare che c'è un riferimento chiaro ad una valutazione di incidenza ambientale
21:09del 2011, quindi ben oltre la durata quinquennale di valore. Qui stiamo parlando di un riferimento
21:16ultraventennale ormai. Vado in conclusione, Presidente, proprio lunedì ANAC ha mosso una serie
21:22di rilievi molto importanti in ordine al fatto che il progetto esecutivo fa sì che
21:26non si abbia contezza del costo totale. Presidente, se non si ha contezza del costo totale, come
21:30si fa a dire che questo ponte costa 13 miliardi e mezzo? E come si fa a parlare di misure di
21:35compensazione se è spezzatino? Se non esiste un costo totale, come si fa a non capire
21:39che si vuole provare a raggirare la normativa europea ma non ci si riuscirà per il superamento
21:44di oltre il 50% del primo prezzo a base di gara che voglio ricordare risale ad anni fa?
21:49e infine la tutela delle trasparenze invece di andare ad aumentare e a migliorare i presidi
21:56di legalità come richiede appunto ANAC, ci ritroviamo un Ministro Salvini che lì vuole
22:01allentare, l'esatto opposto di quello che serve. Datemi una sveglia. Grazie.
22:04Grazie Vice Presidente Santillo. Collega Bonelli.
22:08Signora Vice Ministra, io spero che lei abbia letto attentamente o comunque si abbia verificato
22:16ciò che gli uffici le hanno sottoposto perché nella parte finale della sua risposta
22:23lei afferma che le alternative progettuali sono state valutate dalla Commissione via VAS.
22:33Le faccio presente che la Commissione via VAS ha approvato successivamente le misure compensative
22:42alla delibera Iropi. Non è una questione di poco conto perché questa è materia ovviamente
22:48su cui qualcun altro dovrà occuparsene perché la Commissione via non è quella che si occupa
22:53sulle alternative progettuali. Sa che cosa è accaduto, Signora Vice Ministra?
22:58Che la delibera Iropi fatta dal Ministro delle Infrastrutture Salvini è datata a 9 aprile.
23:04Il proponente, ovvero la società stretto di Messina, dichiara l'assenza di alternative
23:10progettuali il 14 di aprile. Mi spiega la ragione per la quale e attraverso quali affermazioni
23:17e documenti il Ministro Salvini poteva decidere prima lui, ancora prima che l'avesse deciso
23:23la società proponente che non c'erano alternative progettuali. Guardi, si gioca tutto su questo
23:28aspetto il futuro del ponte sullo stretto di Messina, ovvero il grande raggiro che c'è,
23:35perché l'affermazione che le alternative progettuali non ci sono, stanno in un documento del Governo
23:44che poco anzi l'ho citato, ma avremo altri strumenti per affrontare questo. Per quanto riguarda
23:48invece il tema della Commissione Via, le faccio presente che l'ISPRA ha lavorato alla precedente,
24:00tra l'altro aiutando le 62 osservazioni e contribuendo alle famose 62 osservazioni, è di tutta
24:07evidenza che qualcuno ha deciso di non utilizzare più l'ISPRA perché è un istituto tecnico
24:13autonomo scientifico che evidentemente dava fastidio a qualcuno e si è deciso di mettere
24:19da parte l'ISPRA e di far procedere attraverso un'autostrada. Quello che state facendo, francamente,
24:25per quanto ci riguarda è aberrante, non solo perché ci sono i 14 miliardi di euro, ma anche
24:30per quello che ha detto l'autorità nazionale anticorruzione riguardo al fatto che non state
24:35facendo una gara, state facendo un grande favore ai privati e questo, francamente, prima o poi
24:41come dire, per chi crede una giustizia divina, per chi è laico, crede in lex, dura lex, nessuno
24:50scapperà e fuggirà dalle storture e dai tornanti che Salvini ha fatto e ha preso per aggirare
24:55la legge della Repubblica Italiana e per fare questa opera.
24:58Grazie, collega Bonelli. Siamo all'ultimo che è la 540-59 Mazzetti, misure volte a ridurre
25:04gli oneri derivanti alla disciplina del regime di responsabilità estesa del produttore
25:08IPR per le piccole e medie imprese nel settore Tesla e l'abbigliamento.
25:11L'invito all'onore Mazzetti a illustrare.
25:14Grazie, Presidente. Vice-Marimistro, con la revisione del responsabile della stessa
25:18al produttore nella direttiva Unione Europea dei rifiuti, che crea molta preoccupazione nel
25:24settore Tesla, che sta a monte la filiera, già in affanno per la crisi della moda, ed ulteriori
25:30adempimenti burocratici e ogni raggiuntivi avranno un grave impatto negativo. Lo scorso febbraio
25:36in sede europea è stato previsto che le microimprese vengano incluse nel campo di applicazione,
25:42ribilanciando lo stato iniziale, ma solo dopo 42 mesi. L'entrata è in vigore. È stato
25:48anche concordato di lasciare a Stati membri la possibilità di stabilire criteri per definire
25:54importi e contributi ambientali da pagare dal produttore. Vista anche l'ampia consultazione
26:00che sta fatta in questa Commissione, che ha avuto un ottimo respiro e risposte, chiedo
26:07al Ministero, nella stesura del regolamento fine rifiuti, quali sono le misure per ridurre
26:12l'impatto dell'EPR sulle piccole e microimprese che sono il tessuto dell'economia nazionale
26:18nel settore.
26:21Grazie. Vice Ministro, prego.
26:24Grazie Presidente. Allora, lo schema di decreto in via di perfezionamento contempla la necessità
26:30di tutelare le imprese di piccole dimensioni che, come rammentato dall'onorevole Mazzetti,
26:36costituiscono il fulcro del sistema produttivo della filiera italiana nel settore del tessuto.
26:42Innanzitutto, come indicato l'articolo 1, che ne definisce l'oggetto e le finalità,
26:46lo schema di decreto stabilisce i requisiti dei sistemi di gestione dei produttori e
26:51le modalità con cui tali sistemi assicurano la partecipazione attiva dei produttori nel
26:56rispetto alla propria autonomia organizzativa. Tra i produttori individuati dallo schema
27:01di decreto sono incluse le micro e le piccole imprese, che potranno dunque svolgere un ruolo
27:06diretto nel funzionamento dei sistemi stessi. Per quanto concerne l'ambito di applicazione
27:11allo schema di decreto dell'articolo 3, prevede che l'inclusione dalle microimprese sia posticipata
27:16di 12 mesi dall'entrata in vigore del decreto stesso. Tale scelta va nella direzione di assicurare
27:21un adeguato periodo di transizione, coerente con l'impostazione fornita dalla Commissione
27:25europea per permettere anche alle realtà più piccoli di adeguarsi in maniera sostenibile.
27:30Inoltre, il decreto stabilisce i requisiti dei sistemi di gestione dei produttori e le
27:34modalità con cui tali sistemi assicurano la partecipazione dei produttori, comprese
27:38le micro e le piccole imprese, oltre che su base volontaria degli altri soggetti appartenenti
27:44alla filiera dei prodotti tessili. All'articolo 4, concernente il regime di responsabilità
27:49estese al produttore, è specificato che i propri produttori, che anche tramite sistemi
27:53di gestione, dovranno favorire l'immissione delle materie prime e secondarie, conseguenti
27:58alle fasi di trattamento. Ciò che dovrà avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza
28:02e di tutela del mercato, libera concorrenza e non discriminazione, nonché di tutela delle
28:08microimprese, anche al fine di migliorare la catena del valore nel settore tessile.
28:12Un ruolo centrale in questo processo sarà svolto al centro di coordinamento in via istituzionale,
28:17con compiti di coordinamento e rendicontazione delle attività di raccolta differenziate
28:21dei rifiuti tessili. Tra i compiti di tale organismo vi è anche la definizione di accordi
28:27delle filiere produttive nazionali relativi ai meccanismi di allocazione delle materie prime
28:31e secondarie nella disponibilità dei sistemi di gestione dei produttori. L'obiettivo
28:36è di soddisfare le esigenze di approvvigionamento delle micro, piccole e medie imprese secondo i valori
28:41economici in mercato in condizioni non discriminatorie. In relazione infine ai possibili profili di
28:47svantaggio in natura economica e finanziaria per le piccole e medie imprese, si evidenzia
28:50che il sistema di gestione integrato dei rifiuti, che andranno ad assicurare l'adempimento degli
28:55obblighi in materia di responsabilità estesa al produttore per conto i produttori delle piccole
28:59e medie imprese, sarà finanziato al versamento del contributo ambientale applicato sul prezzo
29:04di vendita dei prodotti tessili messi sul mercato. Come era inventato dall'onorevole
29:09Mazzetti, lo schema del decreto è stato di recente sottoposto alla consultazione pubblica
29:14che si è conclusa il 5 maggio scorso. Le osservazioni che perverranno dai soggetti
29:19interessati saranno attentamente ponderate anche al fine di meglio valutare gli impatti
29:23della responsabilità estesa al produttore su diversi settori industriali. In conclusione
29:28si ribadisce che il Ministero è pienamente impegnato affinché l'attuazione del regime EPR
29:33nel settore tessile avvenga in modo equo, sostenibile e partecipato, tutelando l'ambiente
29:37ma anche il patrimonio industriale e occupazionale rappresentato dalle micro e piccole imprese
29:44del nostro Paese.
29:46Grazie Collega Mazzetti.
29:49Grazie Vice Ministro per l'esaustiva risposta che mi trovo a concorde nella quasi totalità.
29:57Chiedo anche che venga posta maggiore attenzione, come vedo state facendo e come hanno chiesto
30:05le maggior parti delle rappresentanze delle categorie economiche del settore, di tutto quello
30:11che è il manufatturiero nazionale, che è la parte, il fulcro centrale della nostra economia,
30:17molto maggiore la parte finale, cioè del commercio.
30:20Pertanto sarà fondamentale che la presenza del Ministero ma anche dei nostri tecnici
30:26a Bruxelles dia un forte impatto sulle piccolarità del nostro Paese che fino a poco tempo fa non
30:33erano state ben attese.
30:35Per cui bene il lavoro che state facendo a livello europeo, sicuramente ci sarà necessità
30:41di approvare velocemente anche una cosa che ormai dal 2018 sto chiedendo in questo Parlamento,
30:49cioè il regolamento per la fine rifiuti del Tesla che ad oggi manca, ma devo dire che parlando
30:56anche con i tecnici del Ministero, giustamente è stata fatta una scelta di avere prima la definizione
31:04dell'EPR e conseguentemente a quello fare il regolamento per il fine rifiuti.
31:10Ecco, però chiedo veramente che i tempi siano molto stretti per questo passaggio da EPR
31:16al tema del regolamento del fine rifiuti e soprattutto è molto positivo anche l'inclusione
31:24nelle microimprese sia posticipata di 12 mesi, ma veramente c'è una necessità forte che
31:30venga tutelato a monte la filiera, cioè il manufatturiero, ma soprattutto che vengono indicati oneri
31:38che possono essere sostenibili da parte delle micro e piccole imprese, ma anche la burocrazia
31:44deve essere messa di conto perché l'altro onere, se non direttamente e indirettamente
31:50per le micro e piccole imprese, è proprio tutta quella burocrazia che si è creata anche
31:55in questo settore. Per cui molto bene l'attenzione che il Ministro Ero pone, ma vorrei veramente
32:02che ci fosse un costante adeguamento, ma soprattutto che ci fosse anche una reattività
32:11immediata dall'EPR, dall'approvazione dell'EPR all'emanazione da parte del Ministero del regolamento
32:18di fine rifiuti per il settore del tessile. Grazie.
32:21Grazie collega Mazzetti, si è concluso lo svolgimento dell'interrogazione e risposta
32:24mediata, salutiamo e ringraziamo il Vice Ministro Cava, grazie.
32:28Grazie.

Consigliato