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  • 10/06/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione del libro "Intelligenti si diventa" - Conferenza stampa di Gian Antonio Girelli (10.06.25)

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Trascrizione
00:00:00Benvenuti a tutti, saluti i nostri ospiti, ovviamente gli illustri relatori e coloro anche
00:00:06che ci stanno seguendo attraverso la web tv della Camera. Intelligenti si diventa e questo
00:00:13è il titolo del libro del professor Pierluigi Brustenghi che oggi presentiamo qui nella
00:00:19sala stampa della Camera dei Deputati. Ringrazio l'onorevole Girelli per, come sempre, per
00:00:26la disponibilità ad organizzare questi eventi. Un'iniziativa questa che rientra nell'impegno
00:00:33di Radio Parlamentare per Corso Consapevole nel portare la scienza nelle istituzioni, ma
00:00:40anche a promuovere la divulgazione scientifica, la conoscenza per portarla tra la gente, tra
00:00:47le persone. E questo libro, appunto, Intelligenti si diventa, va appunto in questa direzione.
00:00:54di che cosa parleremo in quest'ora che trascorreremo insieme? Delle meraviglie del nostro cervello,
00:01:02del nostro sistema nervoso, quella centralina generale caratterizzata da miliardi e miliardi
00:01:10di stimolazioni e di reazioni chimiche, biochimiche ed elettriche. Insomma, tutte quelle reazioni
00:01:19che ci permettono di realizzare l'esperienza della vita. Ecco, in questo libro il professor
00:01:26Brustenghi ci parla della nascita del nostro sistema nervoso, dalla gravidanza, da questo
00:01:32piccolo agglomerato di cellule, fino alla sua trasformazione durante l'adolescenza, cioè
00:01:40l'infanzia, l'adolescenza, fino alla sua maturazione, verso i 25 anni. Ma, e questo è
00:01:47ma importante, la neuroplasticità del nostro cervello continua per tutta la vita. E questo
00:01:55significa che tutto quello che noi facciamo, le nostre relazioni, il nostro modo di vivere,
00:02:01l'ambiente in cui viviamo, sociale, culturale, scolastico, incide in queste trasformazioni e in
00:02:07queste reazioni biochimiche che ci permettono di sentire, di vedere, di essere. Ecco, questa
00:02:14è veramente un'esperienza affascinante, che attraverso questo libro il professor Brustenghi
00:02:20mette a disposizione di tutti. Io dico sempre che nel momento in cui conosciamo il funzionamento
00:02:27della nostra macchina, che macchina non è, ma del nostro sistema, probabilmente, spero che
00:02:33il professore non mi redarguisca per questo, ma credo che forse il cervello non lo possiamo
00:02:38nemmeno più considerare un organo, ma un vero e proprio sistema, insomma, che dal cervello
00:02:44questi impulsi passano fino ad arrivare fino alla nostra epidermia, fino al derma. Noi sentiamo
00:02:50tutto quello che avviene nella nostra vita attraverso quello che avviene in questa macchina.
00:02:55Ecco, quindi sapere quello che succede ci aiuterà a comprendere meglio, spero che possa aiutare
00:03:02anche il legislatore a comprendere meglio i nostri comportamenti, il nostro vivere insieme,
00:03:09specialmente nell'età più, diciamo, sensibili, quelle dove il cervello si forma, quello dei
00:03:15ragazzi, quello dei bambini, per capire cosa è meglio fare, cosa è meglio stimolare, cosa
00:03:21sarebbe meglio non stimolare affatto. Ecco, tutto questo cercheremo di condensarlo in quest'ora
00:03:29insieme, attraverso ovviamente il contributo del professor Brustenghi, ma anche il contributo
00:03:34dei nostri parlamentari e dei nostri illustri relatori. Professor Brustenghi, neurologo, psicoterapeuta,
00:03:44lavora presso il centro polifunzionale Santa Lucia di Foligno, grandissimo divulgatore, io la
00:03:51ringrazio per essere qui con noi, questo libro è il primo libro, professore.
00:03:56Questo è il primo libro, probabilmente ne seguiranno altri, ma per il momento rimaniamo su questo
00:04:02perché è fresco di un mese. Un passo alla volta, come si dice. Io le lascio la parola per spiegarci
00:04:09il contenuto di questo straordinario libro e anche il messaggio che si propone di divulgare a tutti
00:04:16noi attraverso queste bellissime pagine. Grazie, dottoressa. Grazie a lei. Un saluto a tutte le
00:04:24persone presenti, alle autorità, agli onorevoli che sono qui e a voi ragazzi che siete un po' il
00:04:32target del mio libro. Voi, i vostri genitori e i vostri insegnanti e tutte le persone curiose di
00:04:40conoscere come il cervello si costruisce, perché si costruisce molto lentamente. Siamo maturi ragazzi
00:04:47a 25 anni, quindi ancora voi dovete andare avanti e non fidatevi del vostro cervello fin tanto che a
00:04:5625 anni avrete la sicurezza che la parte più importante, cioè la regione frontale, è arrivata
00:05:03maturare. Quella è il logo del giudizio, si chiama anche area del ripensamento assennato, quella che ti
00:05:10fa capire se hai fatto bene o hai fatto male una cosa. Quindi prima di agire ragazzi, prendetevi il
00:05:17tempo. Il mio libro in fondo è un libro sul tempo, sulla neotenia, cioè il fatto che noi tendiamo a
00:05:24rimanere giovani. Un cagnolino e un gattino dopo 3-4 mesi camminano, noi fatichiamo tanto, avrà un
00:05:31significato, questa lentezza che impieghiamo per arrivare a fare i primi passi, le prime parole,
00:05:39a scrivere a mano, eccetera, eccetera. Allora, io ho, diciamo, voluto in questo libro cominciare
00:05:49da quello che sono le prime fasi, cioè dalla fase fetale, voi sapete che i primi tre mesi sono fase
00:06:00embrionale, poi c'è la fase fetale e in questa fase già noi abbiamo la formazione dei neuroni e
00:06:07questi neuroni risentono dell'ambiente, il feto e l'embrione risentono dell'ambiente uterino. Tra
00:06:13feto e mamma c'è una comunicazione di carattere tattile, di carattere anche musicale, la parola
00:06:21della madre viene trasmessa, così come altre modalità. Sappiamo anche che la musica che una mamma
00:06:28ascolta durante la gravidanza ha degli effetti benefici sulla tranquillità chiaramente del feto e
00:06:38dell'embrione. Come vedete nell'immagine, il nostro cervello somiglia a questa pianta, cioè riceve
00:06:44tanti stimoli e in base agli stimoli che riceve si modifica. Vedete questa pianta che ha preso il
00:06:51volto di una persona? Il cervello è così, molto plastico, voi avete un'alta plasticità. Tra i tre anni
00:06:59e gli undici anni c'è proprio la gemmazione delle sinapse, cioè il collegamento dei neuroni e più
00:07:05sono collegati i neuroni, meglio noi ragioniamo, meglio pensiamo e più ci interessiamo al mondo. Vedremo
00:07:13anche come collegarli bene e anche come evitare di correrli mare praticamente. Vi ho detto della
00:07:23prima fase, quindi dei primi mesi. È importante che una donna e un papà desiderino il bambino,
00:07:31perché il desiderio si trasforma in un atteggiamento importante, cioè in un atteggiamento di cura. Già un
00:07:37papà e una mamma prima di avere il bambino hanno modifiche ormonali nel cervello. Il papà per esempio
00:07:44gli si riduce il testosterone, che è l'ormone dell'aggressività. Diventa più buono, no? Perché
00:07:49sta aspettando una creatura che chiaramente ha bisogno di protezione e quant'altro. Lo sviluppo
00:07:56prosegue, io vado diciamo veloce, ma ho molto diciamo insistito sull'aspetto del gioco fisico,
00:08:04ragazzi. Perché oggi il vostro gioco è sostituito da quello che è il gioco digitale. E il cervello
00:08:10non ne beneficia dall'abuso del gioco digitale. Perché nel gioco digitale si crea una comunicazione
00:08:18diversa, non c'è più il contatto fisico, l'espressività, quella che noi al nostro tempo
00:08:26era il momento più gioioso, cioè lo stare insieme in gruppo, oggi è esattamente l'opposto.
00:08:31Cioè le tecnologie hanno sostituito il gioco fisico con il gioco virtuale. Il cervello
00:08:39vedremo che non ne beneficia di questo. Anzi, se esposto eccessivamente a simulazioni digitali
00:08:46protratte, ne subisce dei danni. Quello che noi chiamiamo il connettoma, cioè l'insieme
00:08:53delle reti neurali che collegano una parte del cervello con l'altro, l'emisfero destro con
00:09:00l'emisfero sinistro. Ho parlato molto dell'importanza dei fratelli e delle sorelle. E anche un po'
00:09:07magari in maniera ironica, perché alcuni studi neuroscientifici ci dicono che il primo
00:09:13genito è un po' più intelligente del secondo genito. Non immagino a dottoressa la fatica
00:09:17che ho fatta, perché io sono un secondo genito. Il problema è una sfumatura tra il primo e il
00:09:30secondo genito. Intanto l'intelligenza la trasmette la mamma. E quindi noi padri purtroppo non dobbiamo
00:09:37vantarci troppo, perché è nel cromosoma X. La donna ha due X, nasce ne ha uno solo.
00:09:43E quindi il primo fratello è più coscienzioso, perché su di lui sono molto alte le attenzioni.
00:09:51I secondi, i terzi geniti sono un po' più così liberi, eccetera. Quindi anche il carattere
00:09:57è più estroversi. I secondi, i terzi geniti è meno il primo genito. Nel libro troverete
00:10:03varie cose con la relativa letteratura scientifica. Chiaramente ho parlato di non una intelligenza,
00:10:12ma di molte intelligenze. Noi abbiamo intelligenze che avvolgono un po' tutto il campo del mondo
00:10:20cognitivo, a cominciare anche da quella corporea. C'è un'intelligenza corporea che oggi viene studiata
00:10:27dall'embodied cognition, cioè la cognizione incarnata, perché sarebbe il corpo che costruisce
00:10:33la mente e non viceversa. Cartesio ci aveva fatto le res cogitans e le res extensas, le
00:10:39aveva separate. Oggi c'è un completo ribaltamento del paradigma. È il corpo che costruisce la mente.
00:10:48E quando voi scrivete a mano, ne riparliamo un po' dopo, il vostro corpo, cioè la mano che
00:10:54scorre sul foglio, trasmette al cervello delle informazioni che attivano dodici aree cerebrali.
00:11:03Quando invece voi digitate su tastiera, su iPhone o tablet, ne abbiamo una o due. Capirete che
00:11:12gran parte del mio libro è dedicata alla protezione, alla stimolazione, alla difesa della scrittura
00:11:18mano in corsivo e alla lettura cartacea e non quella diciamo digitale. Tra le intelligenze
00:11:28corporee, in genere appena proietto questa diapositiva tutti lo riconoscono, questo ragazzino ancora
00:11:34non maggiorenne. Ecco, la mini Yamal è un'espressione di intelligenza corporea. Non ha giocato davanti
00:11:42al computer, ha giocato insieme ai suoi compagni di squadra, è stato in un caccio, ha avuto
00:11:46una palla che ha dato alla fisica tutte le proprietà della sesta e lui fa delle cose quasi vincendo
00:11:54la forza antigravitaria, ma fa una cosa particolare, fa le finte. Cioè la sua mente dà il corpo
00:12:01degli impulsi che vanno a illudere l'avversario e in questa maniera riesce a fare. Quindi intelligenza
00:12:08corporea, che è intelligenza musicale anche, capacità di studiare uno strumento, la mano
00:12:14sinistra di un violinista ha una rappresentazione corticale sull'emisferio destra molto più
00:12:20ampia. Cioè come noi usiamo le nostre mani, il cervello le segue. Quindi se la mia mano è
00:12:27molto usata, il mio cervello gli darà molti neuroni a disposizione per rendere quel gesto
00:12:34ancora più abile, ancora più sottile. Parlo anche della, diciamo, memoria. Voi ragazzi
00:12:44con l'abuso del digitale state attraversando un periodo di deficit di memoria, di deficit
00:12:50di concentrazione, perché chiaramente anche il bombardamento degli stimoli che ricevete
00:12:59non permette al cervello di seguirli. Quindi voi, se abusate di questo, io non sto demonizzando
00:13:06il digitale. Sto dicendo che bisogna avere un'educazione digitale, che non può andare
00:13:12bene che un bambino a due anni abbia un iPhone, perché è il massimo della sua plasticità
00:13:16che viene rovinata dall'uso di strumenti del genere, e che anche alla vostra età ci sia
00:13:24un orario, cioè ci sia una regolazione del tempo, perché poi vedremo che questo comporta
00:13:31dei danni. Il problema di oggi è la tecnodipendenza, nel mio libro ne parlo, ovvero sia una dipendenza
00:13:40che è pari a quella delle droghe e delle sostanze. Se ricordate una settimana fa all'ospedale
00:13:46di Torino, un ragazzino di 14 anni è stato ricoverato in pronto soccorso per una grave
00:13:51simbrome di astinenza, che era scatenata dal fatto che il papà e la mamma gli avevano
00:13:57sottratto l'iPhone. È stato trattato con farmaci potentissimi, sia per bocca che in
00:14:03vena, e farmaci che si danno ai drogati quando arrivano in astinenza, eccetera. Io non vi
00:14:09voglio spaventare, noi dobbiamo solo informarvi. Il cervello va rispettato e va rispettato
00:14:14soprattutto nella lentezza. Nel mio libro troverete la frase di Calvino, festina lente,
00:14:23cioè affrettati lentamente. Il messaggio, se volete essere intelligenti, diventare intelligenti,
00:14:30non fatevi sedurre dal pensiero veloce, che il mondo digitale vi obbliga ad avere, perché
00:14:37il pensiero veloce ha un alto tasso di errore, il pensiero lento ha un basso o nullo tasso di
00:14:43errore. E tra i due pensieri deve esserci un buon collegamento. Il pensiero veloce è
00:14:48quello dell'intuizione, ben venga, ma poi deve passare sotto il processamento del pensiero
00:14:54lento, altrimenti si diventa impulsivi e compulsivi. E le cronache di tutti i giorni
00:14:59sapete cosa ci descrivono.
00:15:02Noi abbiamo tre cervelli, il cervello basso è il cervello rettiliano, quello degli istinti,
00:15:10ma è quello anche della sopravvivenza. È quel cervello che ci permette, quando una
00:15:15macchina ci viene incontro, di spostarci da un lato e ci salviamo la vita. Siamo qui
00:15:20perché è il cervello rettiliano. Pensiero molto veloce. Poi abbiamo il cervello limbico,
00:15:25quello delle emozioni, e poi il cervello del cognitivo, la corteccia. Abbiamo 86 miliardi
00:15:31di neuroni, un terzo di questi 86 miliardi sta nella parte corticale.
00:15:37Il studio cinese, dieci ore al giorno, ragazzi, ai videogiochi, per anni, hanno una trofia della
00:15:44corteccia cerebrale del 20%. Questo per dirvi attenzione al tempo, attenzione al tempo, perché
00:15:52questo passaggio dal mondo cartaceo al mondo digitale chiaramente ha creato dei grossi problemi
00:16:01e quindi dal cogito, cioè dal ragionamento, noi siamo passati a quello che è il digito.
00:16:08Ma la mano è uno strumento, la mano è uno strumento, come diceva Maria Montessori, dell'umana
00:16:15intelligenza. E lei fu la prima a parlare di mente assorbente. Voi avete una mente che assorbe
00:16:22tutto, ma se andate ad assorbire messaggi sbagliati, le vostre reti di comunicazione
00:16:29tra le aree cerebrali saranno chiaramente erronee. Un grosso problema del collegamento
00:16:36in rete è il disturbo del sonno. Voi dormite in genere due ore, due ore e mezzo in meno rispetto
00:16:43a noi. E questo vi crea dei grossi problemi, perché al mattino, a volte a scuola, vi potete
00:16:50anche addormentare. Il motivo è che state troppo collegati in rete e sotto le lenzuola
00:16:56non si deve tenere il cellulare. Il cellulare azzurro sembra tanto tranquillizzante, in realtà
00:17:02la luce azzurra, questa fa male anche a noi, è molto dannosa perché blocca la melatonina,
00:17:08che è un potente induttore del sonno. Nelle nostre stanze non abbiamo più il buio, ci sono
00:17:13sempre le luci e questo chiaramente ci porta ad avere disturbi di attenzione al mattino,
00:17:19disturbi di memorizzazione e tutto quello che è l'impulsività, l'aggressività, il sentirsi
00:17:26non in equilibrio con se stessi. Durante il sonno avviene una cosa molto importante, le
00:17:33sinapsi sbagliate vengono potate, si chiama pruning. Il cervello non può tenere tutto, a un
00:17:43pronte per apprendere delle nuove cose. Il mondo digitale ha invece intassato queste
00:17:49reti e voi non distinguete più, dico non voi qui presenti, ma in genere, qual è una cosa
00:17:56importante da una cosa meno importante, il pensiero critico. Il pensiero critico è come
00:18:03quello analitico molto importante. La scrittura a mano, voi scrivete spesso in corsivo, ma nel
00:18:09corsivo, non scrivete in corsivo, ma scrivete in stampatello. La differenza è enorme, quando
00:18:16noi scriviamo a mano la penna non si stacca mai dal foglio, il cervello è online. Quando
00:18:22noi scriviamo in stampatello ogni lettera dobbiamo staccare e quindi il cervello fa una tecnica
00:18:28on-off e questo segmenta l'attenzione, segmenta anche poi la memorizzazione. Sulla scrittura a
00:18:35diciamo, troverete nel mio libro tante cose, troverete che Proust la chiamò quel fenomeno
00:18:42fecondo di contemplazione. Quando noi scriviamo e quando noi leggiamo, contempliamo noi stessi
00:18:50e a proposito di questo, un dato neuroscientifico, noi per lavorare nel mondo, per abitarlo, usiamo
00:19:00due circuiti. Uno si chiama task positive network, che è quello che attiviamo quando
00:19:06siamo impegnati, concentrati in un lavoro importante e dobbiamo farlo chiaramente. Un compito di
00:19:12matematica richiede il task positive network. Ma tutto il giorno deve essere attivo? No,
00:19:18bisogna anche allentarlo. E abbiamo un altro circuito che ci viene in aiuto, che è il default
00:19:24mode network. È il circuito del momento in cui noi siamo introspettivi, quando siamo
00:19:30rilassati, non siamo impegnati in compiti cognitivi e andiamo a sentire nel profondo i nostri
00:19:37desideri, i nostri sogni, i nostri risultati che vorremmo avere e che non abbiamo mai avuto
00:19:44e per fare questo dovremmo usare due tempi, il congiuntivo e il condizionale, che purtroppo
00:19:50stanno scomparendo. Voi descrivete il mondo solo al presente, ma il mondo non è solo
00:19:57presente. Il mondo è passato, il mondo è presente e il mondo è futuro. E nel futuro,
00:20:03ricordo l'intervista che lei mi fece, lei rimasse colpita quando io le parlai della memoria
00:20:08del futuro. Noi nella memoria del futuro mettiamo i sogni, ciò che non abbiamo realizzato. Quindi
00:20:16mind wandering anche a scuola, Marcus Reichel era un ragazzino che a scuola era sempre disattento,
00:20:24guardava la finestra e guardava il soffitto. Un giorno il professore di chimica lo chiama
00:20:30i genitori e li rimprovera, ma suo figlio non mi sta seguendo, eccetera. Beh, lui dopo
00:20:3640 anni ha scoperto il circuito con la PET-TAC del default mode netto. Sapeva che nel cervello
00:20:42doveva esistere questo circuito, che è poi il circuito del mind wandering, cioè del
00:20:48vagabondaggio mentale. Dobbiamo stare vicino a un fiume, dobbiamo stare sul lago, al mare
00:20:54a piedi nudi, con il cellulare staccato. Quindi mind wandering, Corrad diceva come faccio a far
00:21:05capire a mia moglie che quando guardo dalla finestra sto lavorando, è una frase emblematica.
00:21:10Sto per finire, ricordiamo che stare insieme attiva la parte dei neuroni specchio, che funzionano
00:21:16quando io faccio una cosa, ma anche quando vedo farla gli altri. Nell'embodied education è
00:21:22molto importante, i docenti devono molto lavorare anche dal punto di vista corporeo nella trasmissione
00:21:28dei contenuti, trasmissione corporea che è anche trasmissione emozionale. Questa è l'immagine
00:21:35che io ho voluto farvi vedere, scusate ve la rimetto, se andate a Firenze a Palazzo
00:21:41Vecchio, voi trovate una tartaruga che ha un angioletto sopra con una vela. Questa è la
00:21:47frase di Calvino, ma che presse anche l'imperatore Augusto, eccetera, del festina lente. Il messaggio
00:21:53che alla fine vi voglio lasciare vuol dire festina lente, affrettati lentamente. Fate le cose
00:22:01lentamente e sarete molto più intelligenti, sarete molto più acuti e avrete la pazienza
00:22:09cognitiva che oggi invece viene fortemente a mancare. Vi volevo salutare con una frase
00:22:17che è questa di Victor Hugo, che è proprio adatta a voi, ma è adatta anche a noi, che ci
00:22:23dice fate come gli alberi, cambiate le foglie ma conservate le radici. Le radici sono molto
00:22:30importanti.
00:22:36È veramente un viaggio meraviglioso, ci ha dato un piccolo assaggio il professore, io
00:22:41l'ascolterei, in realtà io l'ascolto da casa per ore e ne vale la pena, devo dire. Siamo
00:22:50felici di aver condiviso con tutti voi. Professore, io credo che in realtà sempre più spesso si
00:22:57parla ai ragazzi per arrivare agli adulti, perché poi se ci troviamo in determinate condizioni
00:23:03oggi nella società è perché noi adulti tanto bene non abbiamo fatto, soprattutto in un
00:23:10elemento fondamentale, cioè dare il buon esempio, che vale più di mille parole, di mille
00:23:14leggi e di tanti libri meravigliosi, però il buon esempio lo dovremmo dare prima noi, anche
00:23:21perché abbiamo ricordato anche prima che è vero che il cervello arriva a maturazione
00:23:27più o meno ai 25 anni, ma poi noi continuiamo sempre a modificare, a trasformare il nostro
00:23:35cervello, i nostri circuiti. Quindi l'avventura della vita è lunga e dobbiamo saperla apprezzare
00:23:42apprezzare in ogni fase della nostra vita. Sicuramente quella che appartiene a voi giovani
00:23:48è quella più delicata, quindi anche noi adulti, e mi rivolgo anche al legislatore, abbiamo
00:23:53un compito, quello della cura. Abbiamo un dovere anche di utilizzare la scienza, le conoscenze
00:24:04scientifiche per accompagnarvi lungo questo viaggio nel migliore dei modi. Questo è un
00:24:09dovere, non è un'opzione. Quindi grazie ancora al professore per questi spunti di riflessione
00:24:15che ci dà importantissimi in un contesto istituzionale. Io vorrei chiedere all'onorevole
00:24:21Girelli se posso fare un cambio di programma, perché volevo sentire un attimo i ragazzi
00:24:27se hanno qualche domanda da porre, prima anche che magari possono essere di spunto anche per
00:24:33la nostra discussione. Ragazzi, anzitutto grazie, vorrei fare un applauso ai ragazzi
00:24:40dell'Istituto di istruzione superiore di Bassano Romano, che sono venuti oggi qui ad assistere
00:24:47a questa conferenza. C'è qualche domanda che volete porre al professor Brustrenghi o anche
00:24:53ai nostri parlamentari. Isabella. Buongiorno a tutti. Allora, la mia domanda è questa.
00:25:03Che caratteristiche dovrebbe avere, secondo lei, una scuola davvero capace di potenziare
00:25:08l'intelligenza degli studenti? Il professore può rispondere tutti insieme.
00:25:15Buongiorno. Come può un docente, anche sotto pressione, trasformare l'errore da fonte
00:25:24di giudizio a strumento di potenziamento cognitivo, anche sul piano emotivo?
00:25:32Grazie. Greta.
00:25:34Buongiorno. Volevo chiedere. In un mondo iperstimolato digitalmente, cosa possiamo fare per non disabituarci
00:25:42a vivere in sintonia con il nostro corpo e i suoi tempi?
00:25:48Altre domande?
00:25:51Beh, direi che sono abbastanza.
00:25:52Beh, sono già abbastanza...
00:25:54Sì, sono ristrattati enormi.
00:25:59Allora, il mondo, tu mi hai detto, iperstimolante, come combatterlo?
00:26:04Devi capire se quel mondo iperstimolante per te ti ha reso felice, ha potenziato la tua
00:26:13mente o l'ha indebolita. Tu sai che l'Oxford University ha coniato nel 2024 il termine
00:26:19brain rot, che significa cervello macero. L'avete coniato a voi, voi ragazzi della generazione
00:26:25alfa e z. Il cervello ti avverte, c'hai l'allarme. Quando senti che le cose scorrono, come davanti
00:26:34ad un computer dove tu fai lo skimming, cioè la lettura superficiale, lo skipping, salti e il
00:26:41browsing, lo scorrimento veloce e alla fine non ti è rimasto niente, tu a casa devi sempre
00:26:47riportare qualcosa. E se alla fine di quell'esposizione tu ti senti frustrata e non arricchita,
00:26:53quello è un segnale di allarme. Quindi indirizzati laddove ci siano sempre premi. Noi abbiamo
00:27:00un circuito nella testa che è il circuito da gratificazione, dobbiamo chiuderlo tutte
00:27:05le sere felicemente, possibilmente felicemente. Così ci addormenteremo meglio e faremo fare
00:27:11al sonno le manovre bellissime che sa fare. Non omologarti, non essere l'ideale degli altri,
00:27:18devi essere l'ideale di te stessa. Vivi i tuoi sogni, trova le tue strade, buona compagnia
00:27:25di amici veri e poco digitale e poco smartphone. Ma più voce più abbraccio. Poi tu mi chiedevi
00:27:34Io le avevo chiesto come può un docente... L'errore, no? Tu mi parlavi dell'errore. Allora,
00:27:42l'errore un docente lo deve segnalare, ma deve anche giustificare perché l'hai fatto.
00:27:48Cioè, l'errore ha un meccanismo, ha una traccia. A volte, ragazzi, dopo degli errori sono
00:27:56state trovate delle grandi scoperte. Non è vero che l'errore sia sempre la bomba atomica
00:28:01della mente. Sbagliamo tutti, ragazzi. Oggi abbiamo purtroppo un problema, il calo è del
00:28:0750% dell'attenzione. Tutti noi, cominciando da voi, ma anche noi adulti, c'è un calo notevole,
00:28:15c'è un calo dell'intelligenza, purtroppo. Perdiamo l'intelligenza anziché guadagnarla.
00:28:20La guadagnavamo fino al 95 con l'effetto Flynn. Oggi la stiamo perdendo con l'effetto Flynn
00:28:25inverso. Motivi? Tutti quelli che abbiamo detto e altri ancora. Viviamo di più, dobbiamo
00:28:33invecchiare bene. Oggi, invece, sapete a chi fa bene il mondo digitale? A noi meno giovani.
00:28:39A noi ci tiene allenati. E noi dobbiamo usarlo, chiaramente. Ma lo userete anche voi.
00:28:44Però sappiate usarlo non in sostituzione della vita vera, delle emozioni vere, del stare
00:28:50insieme e del vivere quello che è la vostra autenticità. Buoni amici vuol dire anche
00:28:56buoni cervelli. Tu mi dicevi...
00:28:59Tu mi dicevi, invece...
00:29:03Le caratteristiche della scuola per stimolare l'intelligenza di noi studenti.
00:29:07Ci sono insegnanti qua?
00:29:14Ma no, tra l'altro, tra l'altro no, mi sto vedendo questi giorni dei video bellissimi
00:29:20su come voi studenti avete salutato i vostri docenti che andavano in pensione. Sono
00:29:26commoventi. Cioè, quando un insegnante arriva ad avere duecento studenti che gli cantano,
00:29:35l'abbracciano, cioè, quello è un insegnante che è stato veramente il top.
00:29:40I miei insegnanti più bravi? Beh, indubbiamente quelli che univano l'emozione alla cognizione.
00:29:48Una lezione fredda, non emotiva, non attiva il cervello. Per cui un insegnante deve essere
00:29:56anche un bravo attore. Ma non per fingere, proprio per interpretare sul suo corpo, e l'embodied
00:30:02education è questo, perché i corpi si parlano, si leggono e si intravedono, ma il cervello
00:30:09con le emozioni produce la dopamina. La dopamina è un potente riduttore della complessità.
00:30:16Se il tuo professore riesce ad emozionarti e se vedi che anche lui, mentre ti spiega,
00:30:22è emozionato, vuol dire che ama te e ama il suo lavoro.
00:30:25Grazie, professore. Grazie, ragazzi. A questo punto lascio la parola all'onorevole Gianni
00:30:35Girelli, ringraziandolo ancora per questa bellissima opportunità che ci sta dando questa mattina.
00:30:41Poi so che mi risponderà che la Camera è la Casa degli Italiani, quindi è dovuto,
00:30:46però io comunque è dovuto anche il ringraziamento, quindi grazie, onorevole, le lascio la parola.
00:30:51Ma il ringraziamento è al professore che ha scritto il libro e ci ha dato l'occasione
00:30:56di essere qui e parlarne, soprattutto in un periodo dove si parla molto di intelligenza
00:31:03artificiale, ci si dimentica di quella naturale che, ahimè, rischia di venire meno messa in
00:31:08secondo piano, sul quale forse è il caso di investire. Devo dire che è una lettura particolarmente
00:31:15interessante. Innanzitutto perché riesce a raccontare cose complicate in maniera molto semplice
00:31:21e comprensibile anche a chi come me non è professore, non è esperto e quindi ne dà una lettura
00:31:27anche così da profano. E stimolante perché ci fa comprendere come nella crescita delle persone,
00:31:35addirittura da prima di nascere fino all'età della giovinezza, quello che succede attorno
00:31:41ha un'influenza incredibile nel modo di comunicare, di porsi nell'ambiente in cui si vive e quant'altro.
00:31:48E quindi è l'occasione di un forte stimolo, una forte riflessione riguardo questo, un libro
00:31:53quindi che parla davvero alla comunità educante, mi verrebbe da dire, tutta.
00:31:59Però ho voluto anche coglierne quelle che sono le sollecitazioni sociali, perché non è un libro
00:32:05puramente scientifico, dove c'è una giustificazione scientifica di quello che facciamo, come interagiamo,
00:32:12come ci muoviamo, da quando nasciamo in poi. Ed è una provocazione, secondo me, per la politica.
00:32:20Perché se per far crescere bene le persone ci vogliono in determinati contesti, come dobbiamo fare
00:32:28in modo che questo possa avvenire e mi verrebbe da dire avvenga davvero per tutti.
00:32:33Ed allora è un forte investimento nella formazione delle persone, sia quelle più chiamate a un fatto
00:32:40educativo che, badate bene, non sono solo gli insegnanti. Sono i genitori, sono il resto della famiglia,
00:32:47sono gli allenatori, sono gli operatori culturali. Cioè è la società nel suo insieme che ha questa vocazione,
00:32:54non è un qualcosa che riguarda qualcuno. C'è la necessità anche di una rete sanitaria di sostegno,
00:33:03perché in alcuni casi alcune patologie, alcune disfunzioni, se giustamente, prontamente intercettate,
00:33:10la diagnosi precoce permette di recuperare le persone ad una vita di grande normalità.
00:33:16Anzi, vengono citati esempi nel libro di persone famosissime che, pur convivendo con qualche difficoltà,
00:33:22non l'hanno certo vissuto come da Tom Cruise, ma nel passato la citazione di Leonardo da Vinci
00:33:27o altro fa molto riflettere.
00:33:31Ha a che fare con la scuola? Come pensare alla scuola? La tua domanda era dirizzata,
00:33:37che è una sfida politica prima che del mondo insegnante, un tema di risorse e di investimento
00:33:42nel credere nella scuola, come assieme probabilmente alla sanità, il più grande investimento
00:33:46che una società possa fare per il futuro. Ma soprattutto la sfida è non rassegnarsi
00:33:55agli irrecuperabili, per citare la Montessori, anche quello è molto bello, quel passaggio,
00:34:00dove non esiste l'irrecuperabile. Siamo noi che lo perdiamo, siamo noi, per usare le parole
00:34:05di Papa Francesco, lo riduciamo a scarto. Ed allora è un impegno non da poco, dove
00:34:12l'altra cosa, vado proprio per flash per brevità, mi è molto piaciuto anche questo rapporto
00:34:17tra passato, presente e futuro, che non è un rapporto conflittuale, ma è un rapporto
00:34:23armonico, quasi di passaggio di consegne. Le dico subito che innanzitutto sono andato
00:34:28in crisi perché mi sono fatto due punti scrivendoli in stampatello, ma perché poi quando scrivo
00:34:32in corsivo a volte faccio fatica a leggere solo per quello, solitamente scrivo in corsivo.
00:34:37Ecco, mi ha tranquillizzato sul fatto della lettura cartacea e della scrittura, perché
00:34:43a volte ci si sente un po' superati nel fare questo, invece lei mi ha detto che faccio bene
00:34:47a farlo, perciò anzi, fatelo anche voi. Quindi va benissimo. Ma anche il tema del gioco,
00:34:52del convivere di giochi antichi che si praticava a quelli che è la modernità, dove non c'è
00:35:00il giusto o lo sbagliato, ma c'è la necessità di fare le cose assieme nel giusto equilibrio
00:35:06e nella giusta misura. Non è cosa da poco. E soprattutto quello che mi ha fatto molto
00:35:14così anche riflettere e apprezzare notevolmente il suo lavoro, perché pensavo a lei professore
00:35:20che è cresciuto, sia pur recente passato, con una lettura in un contesto in stimoli che
00:35:29erano quelli, non quelli del futuro. E in maniera molto prudente, ma anche molto
00:35:34puntuale, prefigura quello che è il futuro. Ed è la sfida della scienza. Riuscire a capire
00:35:40cosa succederà per anticiparne i difetti, le storture e cercare di indilizzarli al meglio.
00:35:46È una cosa non da poco, che sembra una cosa banale, ma in realtà è fondamentale.
00:35:52Anzi, noi abbiamo troppi cattivi maestri da questo punto di vista, perché quando si parla
00:35:57appunto per esempio della dipendenza digitale, proprio il 18 organizzeremo una conferenza stampa
00:36:04come intergruppo della prevenzione su quel tema, dei fatti di Torino, perché si è molto
00:36:08colpito e credo che non possa essere semplicemente derubricato una delle tante notizie non belle
00:36:13che leggiamo. Merita un approfondimento anche normativo da questo punto di vista.
00:36:19L'ultima cosa che volevo dirvi è che in fondo c'è sempre un po' questo pensare
00:36:25che esiste chi insegna e chi impara. In realtà forse non è così. Anzi, io penso che il libro
00:36:33sia soprattutto stimolante da quel punto di vista. Chi è chiamato ad educare in fondo
00:36:39si rapporta con persone giovani, come voi, che educano o chi educa. Perché si cresce
00:36:44assieme. Perché ci ricordate l'importanza del dialogo, dell'ascolto, del confronto,
00:36:50dell'accettazione delle diversità, della valorizzazione delle persone. Torno alla Montessori, dove
00:36:55insegnare e valorizzare quanto di bello c'è nella singola persona. E credo che la società
00:37:01del futuro sarà più bella, sarà più inclusiva, sarà più felice, per usare un termine molto
00:37:06poco usato nel momento in cui c'è questo patto generazionale di funzione, dove in realtà
00:37:14si impara e si insegna tutti nello stesso modo. Ed è una cosa che responsabilizza l'adulto
00:37:22in maniera incredibile. Ma in fondo responsabilizza anche voi, anche voi ragazzi, che dovete sentirvi
00:37:28pienamente protagonisti del tempo in cui vivete. Non il futuro, ma il presente che con gli adulti
00:37:35appunto costruisce il futuro. Leggete questo libro, leggetelo davvero. Dobbiamo trovare
00:37:41il modo, i legni anche, di farlo diventare momento di riflessione e anche di produzione
00:37:47normativa. Perché credo che gli stimoli siano di un'attualità incredibile e soprattutto
00:37:54focalizzino l'attenzione su temi che non possono essere rimandati. Grazie, professore.
00:37:59Grazie, onorevole Girelli.
00:38:04Onorevole Ilenia Malavasi, membro della Commissione Affari Sociali della Camera, insieme all'onorevole
00:38:11Girelli, perché ho dimenticato prima di dirlo. Le lascio la parola, onorevole.
00:38:17Grazie, buongiorno a tutti e a tutte. Ringrazio il professore per questa lezione che ci ha fatto
00:38:25questa mattina. Lo ringrazio caramente. In realtà non sono così preparata come il collega
00:38:29Girelli, che ringrazio. Però faccio alcuni commenti alle cose che lei ha detto e ringrazio
00:38:37Cristina per aver organizzato questo momento. Grazie ovviamente all'ospitalità di Gianni,
00:38:44che è un'amica ed è un collega. È la prima volta che vengo in questa sala che vedo dei
00:38:49ragazzi. Ed è una cosa emozionante. Sono contenta. Contenta che siete voi a opporre
00:38:55delle domande, che abbiate trovato una professoressa, un professore che vi abbia accompagnato,
00:39:01una dirigente o un dirigente scolastico che vi ha supportato in questo. Perché non sono
00:39:05cose scontate. Ed è anche un tema difficile, nel senso che mi rendo conto che questa sfida
00:39:12che lancia un po' il professore tra passato e futuro è una sfida non semplice. Non dobbiamo
00:39:17neanche demonizzare gli strumenti di oggi che vanno comunque gestiti. Il progresso è comunque
00:39:23quadra avanti. Ci saranno sempre strumenti nuovi. La tecnologia deve essere utilizzata
00:39:27comunque per migliorare la qualità della vita delle persone, ovviamente in modo intelligente,
00:39:33dandoci il tempo di usarli nel modo più adeguato, come il professore ci ha consigliato.
00:39:40Però sono uscite, secondo me, delle bellissime parole questa mattina. Prima la parola cura.
00:39:46Cura di noi, cura del mondo, dell'ambiente dove viviamo, dei compagni di classe, degli ambienti
00:39:51didattici, che è una parola preziosa, che ha un grandissimo valore sociale, che ha una
00:39:58grande forza educativa, spesso un po' sottovalutata. Cioè la cura sembra un po' sempre assimilata
00:40:04alla cura familiare, del contesto di cura domestico. In realtà non è così e quindi è
00:40:10una parola che forse dovremmo riscoprire di più nella sua centralità ed è un tema anche
00:40:14molto attuale, su cui con Gianni stiamo dibattendo. E l'altra parola che mi viene
00:40:22da sottolineare è la bellezza dei sentimenti e delle emozioni, che è una cosa a cui si
00:40:30dedica poco tempo. Il tempo di ascoltarci, di capire i nostri sentimenti, di conoscere
00:40:38il nostro corpo, di conoscere noi stessi, di costruire le relazioni di amicizia, ma non
00:40:43solo. L'amore adolescenziale, i sentimenti, gli affetti, sono cose assolutamente importanti.
00:40:53E quindi insomma il tempo e la cura sono due aspetti, secondo me sono due facce della stessa
00:41:00cosa. Quindi insomma questa cosa mi ha molto colpito. In realtà su questi temi c'è anche
00:41:07molto dibattito, nel senso che abbiamo discusso molto alla Camera di Educazione ai sentimenti
00:41:14e di Educazione all'affettività, che sono percorsi importanti, che dovremmo portare
00:41:20sempre di più all'interno delle nostre scuole e il dibattito su come continuare a fare scuola
00:41:27oggi è un dibattito attualissimo, prezioso, non solo rispetto al tema del benessere, lo voglio
00:41:34mettere in positivo della scuola, dell'ambiente educativo, ma anche il benessere dei ragazzi
00:41:41e degli adolescenti. Che è un tema che ci interroga molto, non solo rispetto al caso estremo
00:41:46che ha ricordato al professore, ma ai casi di bullismo, ai ragazzi che si chiudono in casa
00:41:51e che non vogliono più uscire. Insomma abbiamo dei drammi comunque emergenziali, con i quali
00:41:56a volte non abbiamo, forse ci sentiamo anche impreparati, non abbiamo gli strumenti.
00:42:01E il tema di come essere genitori oggi è un tema che scuote le nostre coscienze, perché
00:42:07è evidente che conoscere i bisogni degli adolescenti di oggi, saperli gestire, a volte anche saper
00:42:14tenere la barra dritta dell'educazione, tanto a scuola quanto in famiglia non è semplice.
00:42:20E io credo che oggi quello di cui abbiamo bisogno, anche cogliendo gli stimoli positivi del
00:42:26professore, è quello di ricreare un patto educativo tra la scuola e la famiglia, che è un'alleanza
00:42:35educativa che è saltata. Noi abbiamo provato anche a fare delle proposte di legge per parlare
00:42:40di comunità educante, quindi che esce dalla scuola e che si fa cura, si prende carico comunque
00:42:46di un percorso educativo che non è solamente dei genitori, ma è di una comunità che utilizza
00:42:52tutte le, uso un termine un po' che non mi piace molto, ma non mi viene in mente altro,
00:42:57tutte le agenzie educative, dalle parrocchie alle società sportive, ai centri estivi, la
00:43:03scuola, tutti quei luoghi che possono comunque scommettere insieme su un patto educativo per
00:43:09far crescere i nostri ragazzi, perché da qualche parte dobbiamo ripartire, se vogliamo comunque
00:43:13provare a cambiare qualcosa, a raccogliere le sfide di oggi, ma anche a cambiare un po' le
00:43:22cose che oggi non stanno funzionando. Io sono convintissima che la scuola debba avere una sua
00:43:27centralità, però non vorrei neanche sempre colpevolizzare solamente la scuola in questo,
00:43:32perché deleghiamo alla scuola ormai tantissimo, dalla sicurezza sul lavoro rispetto ai piani che
00:43:39fate alle scuole superiori, all'educazione dei sentimenti, l'educazione civica, cioè la scuola è un
00:43:45attore preziosissimo, ma la scuola deve dare dei messaggi univoci insieme alla famiglia e le altre
00:43:50realtà che ci sono nei territori, altrimenti diventa un percorso complicato. E quindi queste
00:43:56sollecitazioni su quanto l'educazione e la conoscenza siano importanti fin dai primi anni
00:44:02di vita, vengono supportate anche dalla conoscenza, dall'esperienza che fa il professore, che sono
00:44:10importantissime. C'è il ruolo dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia, sono preziosissimi,
00:44:16non perché un genitore non possa fare il genitore nel suo spazio domestico, ma perché
00:44:22abbiamo bisogno di stimolare con stimoli, diciamo, motori, linguistici, sonori, emotivi,
00:44:32i bambini in continuazione, proprio per allenare, per far crescere quell'universo, diciamo, così
00:44:40grande del cervello che va seminato, dissodato fin dalla prima infanzia e che non dobbiamo
00:44:46smettere di continuare ad alimentare per tutto l'arco della nostra vita. Quindi penso che il
00:44:53libro sia attualissimo, quindi probabilmente da qua potremmo estraporare tanti temi diversi
00:44:59su cui continuare a raccontare, perché ogni capitolo è un concentrato di nozioni, ma anche
00:45:07di strumenti che ci possono permettere anche di interpretarlo, come diceva il collega Girelli,
00:45:14con degli strumenti normativi, proprio per alzare il livello del dibattito e della riflessione,
00:45:19di cui noi oggi abbiamo molto bisogno. L'abbiamo bisogno noi come parte, diciamo, politica,
00:45:26di chi in questo momento ha questo ruolo protempore, ne hanno bisogno le nostre famiglie, ne ha bisogno
00:45:31la scuola, ne ha bisogno la società, perché io credo che i ragazzi abbiano davvero tante capacità
00:45:36e tanti talenti che sta a noi alimentare. E le cose che oggi non funzionano nella società,
00:45:45io penso che sia sempre la responsabilità degli adulti e non è mai la responsabilità dei ragazzi
00:45:50che sono un po' lo specchio della società nel quale vi abbiamo fatto crescere, nel quale vi accompagniamo
00:45:55da quando crescete. Quindi non posso che augurare, ringraziando coloro che hanno lavorato per questa bella
00:46:04iniziativa, non posso che augurare al professore di portare lui fortuna per questo suo primo libro
00:46:10e magari sperare di poterlo accogliere anche in future occasioni, ma soprattutto auguro ai ragazzi
00:46:18di continuare ad essere curiosi. Io penso che la curiosità sia la cosa più importante
00:46:24che voi dobbiate avere nell'arco della vostra vita per divorare la conoscenza, avere voglia
00:46:30di aggredirla tutti i giorni e soprattutto di sognare alto, perché le mediazioni a ribasso
00:46:37si vanno sempre in tempo a fare nell'arco della nostra vita e quindi di volare più in alto
00:46:41che potete per acchiappare davvero i vostri sogni più belli. Grazie.
00:46:46Grazie l'onorevole Malavasi.
00:46:53Sì, allora abbiamo tre contributi e vogliamo fare un cambio? Ok, allora, mi permetti, posso
00:47:06chiamarti onorevole Cangine, che ormai sono abituata dalle passate legislature, sono quelle
00:47:11abitudini che... lo abbiamo già qui, il Presidente... invito qui al tavolo dei relatori il Presidente
00:47:18Mario Riusconi, Presidente dell'Associazione Nazionale Presidi Italiani di Roma e in realtà
00:47:27abbiamo altri due ospiti, allora poi vi chiamo alla prossima giornata. Vi chiedo tempi europei
00:47:33perché siamo veramente stretti, sapete che dopo un'ora qui ci cacciano via, quindi purtroppo
00:47:38dobbiamo essere brevi. Allora, onorevole Andrea Cangini, attualmente segretario generale
00:47:45della Fondazione Enaudi e direttore dell'Osservatorio Carta Penna e Digitale. Non so se ha notato,
00:47:52hai notato che siamo tutti con i fogliettini scritti a mano, non in stampatello...
00:47:56Lui ho apprezzato e perdoniamo chi ha scritto in stampatello per questa volta. Che c'entra
00:48:03la Fondazione Luigi Enaudi con tutto questo? C'entra. Luigi Enaudi sosteneva che la società
00:48:07liberale ideale è quella che consente a tutti, perché al centro della società da un punto
00:48:13di vista liberale c'è la persona, non c'è lo Stato, la Chiesa, il partito, la persona,
00:48:17il singolo individuo, di crescere e moltiplicare al massimo le proprie possibilità, la propria
00:48:23intelligenza, la propria cultura, la propria vita. Sfruttare al massimo le proprie potenzialità.
00:48:29Purtroppo sta succedendo esattamente il contrario. I giovani soprattutto sono compressi verso
00:48:34il basso e non sono messi nelle condizioni di sviluppare al massimo le proprie potenzialità.
00:48:39Leggo alcuni dati che aiutano a capire per quale ragione il libro di Brustenghi è fondamentale
00:48:44in questo periodo. I telefonini, gli smartphone entrano in commercio nel 2007. Convenzionalmente
00:48:51si dice che dal 2010 al 2012 sono capillarmente diffusi. Dal 2012 i casi di depressione tra i
00:48:59giovani sono aumentati del 250%. Tra il 2010 e il 2020 i casi di autolesionismo, tagliarsi
00:49:07per esempio, cosa piuttosto diffusa tra i ragazzi, sono quasi triplicati. Tra il 2010 e il 2021 il
00:49:14tasso dei suicidi è aumentato del 170%. Soprattutto le ragazze. Le ragazze più dei
00:49:20ragazzi. Quindi c'è un disagio psicologico colossale che mai c'era stato nella storia
00:49:26umana. Mai. E c'è un deterioramento delle capacità mentali. E questo noi che non siamo
00:49:31medici, la fondazione umana in Audi, lo cogliamo come un problema colossale perché vuol dire
00:49:37avere giovani oggi meno liberi perché meno capaci di comprendere il mondo. Ma vuol dire anche
00:49:43avere classi dirigenti domani meno attrezzate per inquadrare la complessità dei problemi
00:49:50di cui dovranno occuparsi. Duole dirlo, ma la cosiddetta generazione Z è la prima generazione
00:49:59in una storia umana che ha un quotiente di intelligenza più basso rispetto alle generazioni
00:50:03che l'hanno preceduta. Non era mai successo prima. E la responsabilità di tutto questo,
00:50:08non c'è mai un unico fattore che spieghi fenomeni sociali così complessi, ma è principalmente
00:50:12dell'abuso che fate di smartphone e di videogiochi. I casi di disgrafia negli ultimi dieci anni
00:50:21sono aumentati del 163%, i disturbi dell'apprendimento del 357%. C'è un problema colossale di consapevolezza
00:50:31e capacità. La capacità d'attenzione di cui si parlava prima è fondamentale, ma io lo
00:50:35vedo anche su me stesso, vale anche per gli adulti naturalmente. Non c'è più la capacità
00:50:40di concentrare il proprio pensiero, la propria attenzione su una cosa finché quella cosa
00:50:45non entra in nostro possesso, finché non la capiamo davvero. Siamo tutti istintivamente
00:50:50portati alla superficialità, soprattutto i ragazzi. E allora è una situazione che secondo me
00:50:56è molto peggio della pandemia e di qualsiasi guerra, quello di cui stiamo parlando, come effetti
00:51:01reali sulla società, come danno reale sulle persone. E la classe politica a cui appartenevo
00:51:07casualmente più o meno, ma la classe dirigente in generale, perché poi non basta indicare
00:51:12la politica, ci sono responsabilità di chi fa informazione, di chi si occupa di istruzione,
00:51:17le classi dirigenti sono ampie e tutte, ogni settore della classe dirigente è ugualmente
00:51:22responsabile. Di questo a mio avviso dovrebbero occuparsi più che di qualsiasi altra cosa, perché
00:51:27stiamo assistendo a una devastazione mentale e soprattutto a una cosa intollerabile, è l'infelicità.
00:51:34È stato presentato un rapporto alle Nazioni Unite qualche anno fa che mette in relazione,
00:51:39che sostiene che i giovani di oggi siano infelici quanto mai. Cioè mai i ragazzi sono stati,
00:51:45i ragazzi di solito sono spensierati, leggeri, magari incoscienti, ma non infelici. Ora venite
00:51:51classificati, naturalmente è una generalizzazione, ma come infelici, proprio a causa dell'abuso
00:51:58di smartphone e di videogiochi. Per questo allora la scrittura a mano e la lettura su carta,
00:52:04come cura parziale a questo fenomeno? Perché, l'ho detto bene, Bruce Tenghi e Denutle che mi
00:52:10ripeta, ma tendenzialmente il cervello è un muscolo. Perché si sviluppi bisogna sollecitarlo.
00:52:16Tutto quello che faccio io, che fate voi, sugli smartphone e con i videogiochi, non sollecita il
00:52:22cervello. Se è vero quello che dicono le statistiche, che ci passate soprattutto gli
00:52:26adolescenti sette ore al giorno, considerando che altre 4-5, spero 6, forse dormiate, che
00:52:33altre 6-7 stiate a scuola o nel tragitto tra casa e scuola, è la vita. Cioè è proprio
00:52:39tutto il tempo libero a disposizione. Se tutto il tempo libero non dà stimoli e non sollecita
00:52:45il cervello, vuol dire che stiamo buttando la nostra vita reale. E di questo non possiamo
00:52:50far finta che sia una questione epocale, perché è così e basta. Ci sono mille cose
00:52:56che la politica può fare. Io me ne sono occupato in Senato la scorsa legislatura. Era troppo
00:53:00presto, questi temi non erano ancora maturi. Abbiamo fatto un'indagine conoscitiva invitando
00:53:04neurologi italiani e stranieri, psicologi, pedagogisti, insegnanti. È venuto un quadro devastante.
00:53:11Ho scritto una relazione finale che è passata all'unanimità. Ho proposto leggi, ma ancora
00:53:17era presto, ne abbiamo tratto un libricino che si chiama Coca Web, una generazione da
00:53:21salvare, perché la questione della dipendenza è oggettiva. C'è davvero a livello neurologico
00:53:27gli effetti dell'uso che non può che presupporre l'abuso, vuole dirlo mai così, degli smartphone
00:53:33sono identici agli effetti della cocaina, con la differenza che il cocainomine sa di essere
00:53:37drogato tendenzialmente, mentre l'adolescente che abusa dello smartphone non lo sa e soprattutto
00:53:43non lo sanno e non se ne rendono conto dei suoi genitori, quindi la prima cosa da fare
00:53:46è parlare, spiegare, istruire, chiarire qual è il perimetro del problema. Dopodiché
00:53:53non bisogna aver paura dei rivietti.
00:53:55Grazie, grazie ad Andrea Cangini. Veramente telegrafici, vi chiedo questa cortesia, scusatemi,
00:54:04i moderatori sono sempre cattivissimi. Presidente Mario Rusconi, lascio a lei la parola.
00:54:09Allora, ringrazio per un duplice motivo, anzitutto il fatto che il ciclone Cristina riesce
00:54:17a convincerci e a trascinarci in dibattiti che non sono consueti nel mondo istituzionale
00:54:24italiano, questo sicuramente è un bene dal punto di vista culturale, però anche il fatto
00:54:28che noi oggi, io partecipo a decine, centinaia di incontri televisivi e non solo, abbiamo avuto
00:54:36la rappresentazione di alcuni problemi della scuola senza il filtro ideologico, nel senso
00:54:41che quando si parla di telefonino sì e no, uso del corsivo sì e no, memoria sì e no,
00:54:48mi ricorda sempre Gabber che se sei di sinistra ami la doccia, se sei di destra ami il bagno,
00:54:55perché questo sta avvenendo, io che partecipo a incontri sulla scuola ormai da decenni, ho
00:54:59partecipato e ho collaborato con tutti i ministri di centro di destra e di sinistra, veramente
00:55:04è un esempio, è una perla quello che è successo oggi, però appunto una perla non
00:55:08fa un gioiello generale. Poi un'altra cosa mi ha colpito, quello che diceva l'onorevole
00:55:13Malavasi, normalmente quando succede qualcosa di negativo, la prima cosa che viene fuori dall'opinione
00:55:19pubblica è cosa fa la scuola, io mi definisco infatti il preside della sfiga, uso il vostro
00:55:23linguaggio, perché due si picchiano eccetera eccetera, mi chiamano alla televisione anche prima,
00:55:27ma mentre ero in tassi, mi ha chiamato la RAI per chiedermi mi può dire questa cosa che è
00:55:32successo eccetera, preside della sfiga, io mi risparmierei di parlare solamente di
00:55:37sfiga, vorrei parlare anche di cose positive come oggi. Allora ci sono due ipotesi, qua
00:55:41ho due illustri parlamentari, ho Cangini che io conosco perché sono d'accordissimo su
00:55:47quello che lei scrive, a suo tempo l'avrei voluto scrivere perché sono d'accordo pure
00:55:50io sul fatto della scrittura, della memoria e così via, però ci sono due possibilità per
00:55:56risolvere i problemi. Non è vero che noi non abbiamo non solo una lettura, una letteratura
00:56:01scientifica, ma una serie di elementi per cambiare lo stato attuale della scuola, ma
00:56:06direi soprattutto dei giovani e sono due che io cerco anche attraverso libri, scrittura
00:56:11eccetera, ma Vox Clamance in deserto. Uno è il curriculum flessibile, cioè in poche parole
00:56:17gli studenti italiani dalla prima elementare fino all'ultimo anno del liceo fanno tutti
00:56:21le stesse cose, le stesse ore e così via, però uno è bravissimo in musica, fa la seconda
00:56:28media, sta già al quarto anno di pianoforte, deve fare la lezione col ciufoletto, come
00:56:32si dice a Roma. Che senso ha? Uno è bravissimo in matematica, al ginnasio, ex ginnasio, alle
00:56:39stesse ore di quello che invece è, come si direbbe una volta in pedagogichese dell'Ottocento
00:56:44il ciuccio. Bisogna fare il curriculum flessibile. Ci hanno provato due ministri, uno di destra
00:56:49e uno di sinistra. Berlinguer e Lamoratti l'hanno fatti fuori entrambi, perché andava
00:56:53a collidere e andava in collisione con che cosa? Con tutta una serie di privilegi, l'orario
00:57:00stabilito, il giorno libero, teniamo presente che ci sono delle condizioni negative nella
00:57:04scuola, nel senso che è positivo che il 70-80% siano donne, ma è negativo il fatto
00:57:09che a queste donne non possiamo chiedere una professionalità più ampia, stare molto più
00:57:13a scuola e così via, perché non hanno i servizi sociali e hanno i genitori anziani,
00:57:17hanno i bambini piccoli, quindi se non si risolve il problema sociale è inutile provare
00:57:21a dire che la scuola deve diventare un elemento di persone professioniste. Il secondo elemento,
00:57:26quello che diceva Ernesto Codignola 30 anni fa, starò finalmente, un grandissimo italiano,
00:57:30starò finalmente felice quando vedrò le luci accese nelle scuole anche di sera e anche
00:57:35d'inverno. Cioè in poche parole, io ho visto negli Stati Uniti, ho visto al Bronx, non
00:57:42permetterò a nessuno di dire centocelle, il Bronx e così via, dal liceo del Bronx sono
00:57:47usciti otto premi Nobel, ma nelle scuole statunitensi del Bronx, adesso non so che succederà
00:57:53con Trump perché ci aspettiamo di tutto, anche che elimini la scuola da lui, nelle scuole
00:57:58statunitensi noi abbiamo una scuola aperta di pomeriggio in cui ci sono tutta una serie
00:58:02di elementi che fanno parte della cultura dei nostri ragazzi, che non sono invece nel
00:58:07curriculum degli studenti. La musica ce l'avete a scuola? No, eppure andate in centinaia
00:58:12di migliaia a sentire, che ne so, Ultimo, Fedex e così via. Cioè la scuola deve essere
00:58:17il centro sociale dei giovani, il leoncavallo dei giovani deve diventare la scuola e che vuol
00:58:22dire un grande sforzo da parte della politica per aprire le scuole tutti i giorni con attività
00:58:26integrative interessanti per gli studenti. Questa è la cultura a 360 gradi, altrimenti
00:58:32staremo a dirci sempre le cose negative sui giovani di qua a cent'anni. Grazie.
00:58:35Grazie, grazie Presidente, mi dispiace che l'ho fatta correre per dei concetti così
00:58:40importanti. Chiamo qui al tavolo dei relatori Emanuela Coscia e Riccardo Pignoloni, docenti
00:58:46dell'Istituto di istruzione di Bassano Romano Superiore, mi confondo. Allora, io vorrei dire
00:58:55una cosa, i ragazzi che oggi sono qui, sono qui grazie all'impegno di questi docenti e
00:59:05del vostro ovviamente direttore scolastico, oggi è 10 giugno, le scuole sono già chiuse,
00:59:12quindi non solo questi ragazzi sono venuti qui in una sala istituzionale, come ha ricordato
00:59:20anche l'onorevole Malavasi, non è diciamo consono, comunque non si vedono spesso ragazzi
00:59:26nella sala stampa della Camera, ma sono venuti nonostante la scuola sia chiusa, quindi non
00:59:31li ha costretti nessuno, ma sono venuti veramente perché volevano partecipare a questo evento.
00:59:35Quindi grazie a voi, veramente telegrafici, mi dispiace che il tempo sia poco, ma volevo
00:59:40ringraziarvi per questo vostro impegno.
00:59:43Eccoci, buongiorno a tutti, io sono il professor Pignoloni, siamo felicissimi di aver avuto
00:59:50questa grandissima opportunità, il libro veramente strepitoso, grazie al professore per tutti
00:59:54gli spunti, anche a gli altri che sono intervenuti, veramente tanto materiale su cui poter lavorare
01:00:01e soprattutto su cui ragionare. Io innanzitutto porto il ringraziamento da parte della nostra
01:00:06dirigente che purtroppo oggi non è potuta venire per gli scrutini, perché appunto questa
01:00:11è la parte finale dell'anno, però ecco è stato un grandissimo evento formativo, veramente
01:00:16ricco di spunti. Noi sono rimasto soprattutto sorpreso dalla tecnodipendenza. Noi come docenti
01:00:25viviamo questa cosa e stiamo cercando di trovare, di conciliare questa tecnodipendenza con il
01:00:32valore che invece potrebbe avere inserire nella didattica la tecnologia. Non è facile, ci stiamo
01:00:37provando in tutti i modi, però cerchiamo di farlo. Lascio la parola alla mia collega,
01:00:43perché quest'anno è venuta fuori un'idea bellissima per cercare appunto di sviluppare
01:00:46il più possibile l'intelligenza dei ragazzi e quest'anno abbiamo creato un progetto veramente
01:00:50molto interessante in una classe, diciamo che è in via sperimentale, vorremmo cercare di
01:00:56ampliarlo l'anno prossimo in più classi, però lascio la parola a lei perché è lei che è stata
01:01:01l'ideatrice del progetto.
01:01:06Grazie mille. Sì, questo progetto è stato possibile grazie al sostegno della nostra dirigente,
01:01:11la dottoressa Maria Luisa Iacuinta, che oggi purtroppo non c'è perché ci sono gli scrutini
01:01:15della scuola. Quando glielo ho proposto mi ha sentito subito e ho detto sì, vado avanti.
01:01:20Mi sono chiesta, ma come possiamo rendere la scuola, l'insegnamento tra l'altro, qualcosa di significativo
01:01:26per i ragazzi. I ragazzi vivono immersi in un mondo connesso, dove tutto si intreccia,
01:01:31dove tutto è fluido. Invece a scuola noi li costringiamo a separare, a chiudere ogni
01:01:36disciplina nel suo cassetto. Così abbiamo deciso di cambiare schema, costruendo un'esperienza
01:01:42fondata sull'integrazione, sul pensiero critico e sul sentire profondo. Abbiamo scelto grandi
01:01:47domande, tipo che cos'è la paura? Cosa significa scegliere fra bene e male? È possibile ancora
01:01:53oggi morire per un ideale? E attorno a queste domande abbiamo creato un programma sinottico,
01:01:58per cui scienze umane, filosofia, italiano, storia dell'arte e diritto, in una classe,
01:02:02la quarta G del Diceo economico-sociale, si sono intrecciate in un percorso comune, coraggioso
01:02:07e condiviso, anche grazie all'aiuto veramente volontario dei miei eccezionali colleghi, che
01:02:12sono anche degli amici. Non più quindi compartimenti stagni, ma un'unica trama, una storia da esplorare
01:02:17insieme. All'inizio è stato faticoso, i ragazzi erano spiazzati, ma piano piano qualcosa
01:02:23è cambiato, hanno cominciato a collegare spontaneamente le discipline, ad esempio mentre
01:02:28io interrogavo in scienze umane, si sono usciti con un collegamento di filosofia e i docenti
01:02:33di sostegno che stanno tante ore in classe ci hanno detto che accade anche nelle altre
01:02:37materie. Quindi è lì che abbiamo capito che qualcosa si fosse davvero mosso ed è stato
01:02:43un segnale chiaro, stava nascendo un nuovo modo di apprendere più autentico e più vivo
01:02:47e l'abbiamo sentito anche fuori dalle lezioni, nei loro messaggi che ci inviavano nel pomeriggio,
01:02:52nei sorrisi, nell'attenderci sulla porta delle aule e nei corridoi durante gli intervalli.
01:02:58Ci fermavano per chiacchierare, per continuare ancora a dialogare. Questo ci ha fatto capire
01:03:02che la scuola può essere davvero un luogo vivo dove si cresce insieme, non solo come studenti
01:03:06ma come persone. E concludo dicendo che questa classe, per ringraziarci, ha organizzato una cena,
01:03:11l'altra sera al lago di Bracciano, un po' ippi sulla spiaggia, dove noi docenti eravamo
01:03:16gli ospiti d'onore per ringraziarci per questa avventura. Grazie mille.
01:03:23Grazie, grazie anche ad Emanuela Coscia. Questo veramente è uno spunto molto interessante.
01:03:31Oggi abbiamo parlato tanto di scuola. Io ringrazio il professor Brustenghi perché ci ha dato
01:03:36veramente tanti stimoli. In onora ne sono usciti veramente tanti. Io vorrei concludere,
01:03:41prima che si affaccia qualcuno a dirci che ce ne dobbiamo andare, ringraziandovi tutti
01:03:47per i contributi, ringraziando soprattutto il professor Brustenghi, ma con due riflessioni
01:03:52e sollecitazioni. Non è un caso, come il professor Rusconi ha evidenziato anche, che noi di radio
01:04:01parlamentare cerchiamo sempre di portare la scienza o determinate tematiche all'attenzione
01:04:08dell'istituzione. Quando sento parlare tutti voi, sento che è la scuola, i giovani, la società,
01:04:20ma manca un elemento fondamentale per la nostra società, l'istituzione. Non siamo qui a casa.
01:04:27Voi avete la possibilità di cambiare in maniera tangibile la nostra vita, la vita della nostra comunità,
01:04:35la vita di questi ragazzi a rendere un futuro migliore. Quindi la sollecitazione è che la scuola
01:04:41va riformata. La scuola dovrebbe essere aperta a giugno, dovrebbe essere aperta a luglio, dovrebbe essere
01:04:47aperta di pomeriggio, perché non è il luogo dove si apprende, è anche il luogo dove si apprende.
01:04:52Nel libro del professor Brustenghi c'è una frase bellissima, meglio una testa ben fatta
01:04:58che una testa ben piena. Piena di che? Piena di cosa? Se poi effettivamente tutto quello che noi
01:05:05impariamo nell'arco della nostra vita non ci aiuta a essere delle persone migliori, più felici,
01:05:10a vivere in collaborazione. Noi facciamo divulgazione scientifica e tutto ci dice, tutti gli scienziati
01:05:16nelle loro rispettive discipline ci ricordano che la vita è cooperazione, che è come pensare
01:05:24che il cervello possa vivere disgiunto dal nostro cuore, dal nostro sistema linfatico, dal nostro rene.
01:05:31Viviamo in cooperazione, deve funzionare tutti se vogliamo che la vita esista. Questo è il messaggio
01:05:37più grande che noi dobbiamo portare ai giovani, dobbiamo ricordare a noi stessi, ma abbiamo bisogno
01:05:43di un atto di coraggio da parte della politica, perché se la scienza sta andando verso la fisica
01:05:49quantistica che ci sta aprendo degli orizzonti incredibili che ci riporteranno a immaginare
01:05:55la nostra esistenza, il senso della nostra esistenza in maniera completamente diversa da quello che
01:06:00per millenni abbiamo immaginato e abbiamo pensato nella nostra vita. Oggi alla politica e alle istituzioni
01:06:07che sono diversi dai partiti alle istituzioni si richiede un gesto di grande coraggio, quindi
01:06:15di fare veramente tanto e in poco tempo e di unirsi, di cooperare. Io ricordo sempre, qualcuno
01:06:23sorride quando lo dico, ma è la verità, che io conosco la parte migliore del Parlamento,
01:06:28quella dove si coopera, dove si dialoga, dove si trova, parola che dovrebbe essere rivista,
01:06:34il giusto compromesso, perché quando si sono idee diverse messe insieme bisogna fare posto
01:06:42a un'idea, fare un passo indietro per accogliere l'altro. Questa è anche la cura, questa è
01:06:47la cura della nostra insoluzionità, se lo insegniamo dando il buon esempio ai ragazzi
01:06:52abbiamo già fatto grande strada. Detto questo, grazie al professor Bustrenghi, noi ci aspettiamo
01:06:59un altro libro che aiuti anche noi adulti a fare meglio, quindi magari ci diamo un altro
01:07:05appuntamento. Grazie a tutti voi, alla prossima, non ci hanno ancora cacciato, è bellissima
01:07:10cosa, vi ringrazio ancora e buona giornata.

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