Cosa sta succedendo all'economia globale? Analizziamo le conseguenze delle politiche protezionistiche, dei dazi di Trump e dei nuovi scenari energetici su mercati e investimenti. Dalla delocalizzazione alle tensioni geopolitiche, fino ai settori da monitorare oggi: energia, uranio, oro. Ce ne parla Guido Giaume nell'ultima puntata di Mente & Finanza.
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NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno a tutti gli amici di Mani, ben trovati, io sono Claudia Cervi e qui oggi con me c'è Guido Giaume,
00:05consulente finanziario da oltre 40 anni, con un'esperienza sui mercati molto importante
00:10e chi meglio di lui oggi ci può parlare di che cosa sta succedendo in questo momento sull'economia.
00:16Benvenuto Guido.
00:18Buongiorno Claudia, buongiorno a tutti.
00:20Grazie dell'invito.
00:22Cosa sta succedendo nell'economia?
00:24Bella domanda, se lo sapessi veramente saremmo tutti al mare.
00:28Comunque, prova a farmi qualche domanda e vedrò se posso rispondere.
00:33Fantastico.
00:33Parlavamo in una chiacchierata one to one con Guido di un aspetto molto interessante di quello che sta accadendo sui mercati finanziari
00:43in relazione ai dazi che Trump ha oramai prima annunciato e poi imposto a vari paesi del mondo.
00:51Quello che si sta verificando e che Guido secondo me ha sintetizzato molto bene in una parola
00:57è che il mondo si sta tribalizzando.
00:59Quindi che cos'è la tribalizzazione dell'economia e perché c'entrano i dazi di Trump?
01:05La tribalizzazione dell'economia è un fenomeno che è legato alla parziale deglobalizzazione.
01:13Noi abbiamo vissuto negli ultimi vent'anni una situazione prima di globalizzazione e quindi quando qualche produzione costava un po' troppo
01:24ecco che immediatamente veniva trasportata in un paese dove la mano d'opera ad esempio costava meno
01:30e quindi c'era questa spinta a ottenere come dire sempre prezzi molto bassi e con un'inflazione che era necessariamente limitata
01:41proprio perché si andava a delegare la produzione in alcuni paesi sempre più economici.
01:50Quando a un certo punto ci si è resi conto che questa lunga catena del valore poteva in qualche modo essere utilizzata come arma,
01:59arma di guerra, guerra economica, ebbè a questo punto qui si è innestata la marcia indietro
02:05perché immaginiamo un processo produttivo dove ci debbano essere 500 parti
02:13e sono tante ma sono molto comuni avere 500 componenti e non solo nell'auto.
02:21Allora basta semplicemente che uno o due di questi componenti non vengano forniti in tempo
02:26che si blocca un'intera produzione.
02:29Ecco quindi che si è dovuti passare dal criterio di cercare chi produce in modo economico
02:35a chi produce in modo ancora abbastanza economico ma è affidabile
02:41e questo ha iniziato a creare l'idea che si debbano fare delle catene affidabili
02:48e naturalmente all'interno di questa situazione poi si è venuto a creare anche un concetto di tribalizzazione da un lato
03:00e dall'altro lato l'arrivo dei dazi di Trump ha ancora di più irrigidito questo concetto di noi contro loro
03:09e chi è contro si becca i dazi e questo però chiaramente crea tutta una serie di problemi
03:17che complicano ulteriormente il concetto di catena del valore
03:24perché se tu prima avevi un prodotto che magari faceva tre o quattro volte il giro fra il Messico e gli Stati Uniti
03:32se uno mette un dazio sulle merci che entrano dal Messico rischia poi di ottenere un boomerang
03:40perché facendo un prodotto durante la lavorazione su e giù due o tre volte attraverso i confini
03:47si finisce con il creare un sovraccosto che può diventare anche molto molto importante.
03:54Chiaro Guido, una cosa molto importante di cui volevo chiarire con te
03:59hai fatto emergere due aspetti molto importanti in quello che tu hai detto fino adesso
04:05che abbiamo un nuovo contesto politico che sta prendendo forma
04:11che ha chiaramente poi dei riflessi sull'economia reale, quella delle aziende, quelle che producono
04:17e che poi alla fine fanno aumentare il PIL delle varie nazioni
04:21e poi abbiamo un contesto economico che si sta ridefinendo
04:25aiutaci a vedere meglio, più nel dettaglio, questi due aspetti
04:30per capire poi appunto come posizionarci con gli investimenti
04:34perché poi alla fine di tutto questo, questo discorso è proprio finalizzato
04:38a dare una visione a chi ci ascolta di dove potrebbe andare l'economia nei prossimi mesi
04:44e quindi capire come orientarsi sugli investimenti.
04:47Certo, ma allora il problema è che purtroppo questo tira e molla sui dazi
04:53sta creando gravi confusioni perché se la borsa si nutre di certezze
05:03certezze anche cattive se vogliamo, cioè c'è la guerra, va bene c'è la guerra
05:07prezziamo la guerra e chiudiamo lì, ma se uno non sa se c'è la guerra, se non c'è la guerra
05:13il livello dei dazi e tutte queste cose, questa incertezza finisce con l'essere
05:19molto più dannosa di una cattiva notizia perché, detta male, nessuno di noi sa che pesci prendere
05:27perché oggi capita una cosa e l'abbiamo visto, venerdì scorso Trump ha annunziato dazi
05:33e poi ha detto no, ma io poi li porto, li prorogo al 9 luglio.
05:39Allora, cose di questo genere creano molto scompiglio, quindi dobbiamo cercare di capire
05:46come investitori poi come regolarci ed è molto difficile.
05:51Cerchiamo però un attimo di fare, prima di arrivare a questo, di fare ancora un passo indietro.
05:56Il problema dei dazi è un problema che poteva forse avere un senso una volta, cioè l'imposizione
06:03dei dazi poteva avere senso una volta, adesso ce l'ha sempre meno perché la nostra economia
06:08sta passando da locomotive, rotaie, traversine, navi a servizi, software e quindi diventa complicato
06:20pensare che se uno mette una tassa su un oggetto che entra, ma per esempio non la mette
06:29su un servizio che entra, ma mettere una tassa su un servizio che entra è ancora più complicato
06:33e poi le diramazioni e gli effetti economici di tutte queste decisioni finiscono col diventare
06:44imprevedibili. Quindi il sistema attuale è già molto complicato. Aggiungere ulteriori
06:52complicazioni e imprevedibilità significa veramente creare le condizioni potenziali per
06:59un disastro, perché siamo dei giocolieri che stiamo ballando sull'orlo di un burrone.
07:04Per quello che riguarda quindi gli investimenti, la situazione è una situazione dove è oggettivamente
07:11difficile dire qualche cosa nel breve periodo. Nel lungo periodo i driver più o meno sono
07:19sempre quelli, però il lungo periodo potrebbe essere anche 8-10 anni, perché ci sono determinate
07:27metodologie statistiche che permettono con una discreta precisione di capire dove andremo
07:32a parare nel lungo periodo. Nel breve periodo quelli che noi chiamiamo shock esogeni, e cioè
07:39decisioni improvvise, o guerre o altre situazioni di tensione, possono veramente fare la differenza.
07:47Quindi io direi, intanto prudenza, mantenere una quota di liquidità, perché se ci dovesse
07:53essere uno scrollone, magari uno può pensare di entrare e poi dopo un mese, due mesi, tre mesi,
08:01anche uscire, prendere profitto più o meno parzialmente. E quindi questo è il primissimo
08:09precetto. E poi si tratterà di capire che cosa succederà. La mia opinione in questo momento,
08:16ad esempio, è che alcuni settori dell'energia potrebbero essere interessanti, perché c'è
08:23una situazione in cui lo scenario energetico, anche se non è più così orientato al Green
08:29Deal come una volta, è comunque in evoluzione. La domanda di energia è sempre costantemente
08:36in aumento. E quindi le grandi società che una volta potevamo chiamare petrolifere, o che
08:44comunque gestiscono tutta la linea di produzione e distribuzione dell'energia, sono sicuramente
08:50molto interessanti perché stanno giocando grandi sfide e devono in qualche modo adeguarsi
08:56ai tempi. E possono anche essere svincolate probabilmente da tutta questa dinamica dei
09:02dati internazionali che in qualche modo affliggono magari aziende che producono. Basti pensare
09:11a Apple che adesso potrebbe subire dati del 25% sulle importazioni di smartphone prodotti
09:18all'estero. Certo, però nulla vieta che potrebbero, per esempio, essere anche imposti
09:25dazi su petroli provenienti da certi paesi, chiamiamoli nemici. Allora in questo senso
09:31si potrebbe anche rimediare perché esistono le società che trattano l'energia, ma a livello
09:38midstream, come viene detto in gergo tecnico. Cos'è il midstream? È il trasporto dell'energia,
09:43cioè non le società che estraggono, ma le società che trasportano l'energia, quelle
09:48che hanno gli oleodotti, tanto per intenderci. Allora, non importa se l'olio che sta passando
09:54dentro una tubatura è stato colpito da un dazio, la società che possiede il tubo si
10:02fa pagare indipendentemente da questo. E queste potrebbero essere, ad esempio, società
10:07che potrebbero prosperare in questa situazione. Ma, secondo me, anche il ritorno al nucleare
10:13ci deve essere, per forza. Quindi tutte quelle società che estraggono, ad esempio, uranio.
10:20Ma a proposito di estrazione, io sarei anche abbastanza favorevole, no, alle società che
10:28producono oro. Perché l'oro in questo momento qui è già seguito bene. Ma le società che
10:34estraggono oro o le società? Le società, le miniere d'oro, le società che hanno miniere
10:40d'oro. Perché il costo dell'oro è naturalmente derivante dal fatto che è molto richiesto come
10:47investimento rifugio. Però una società che sa che può vendere a un prezzo che è stabile,
10:54o magari è in rialzo. Ma in un periodo come questo, dove il prezzo del petrolio sta scendendo
11:02e si prevede che il prezzo del petrolio continuerà a restare basso nei prossimi anni, ecco che
11:08i margini di queste società aumentano. E quindi anche andare sulle società minerarie, che però
11:15sono molto volatili, molto pericolose, quindi sempre con grandissima attenzione e con grandissima
11:21diversificazione del rischio. Però secondo me questo ha un senso. E poi se vogliamo fare un
11:28piccolo accenno a proposito della tribalizzazione sempre, io credo che varrebbe la pena spiegare
11:34per quale ragione in questo momento qui il prezzo del petrolio dovrebbe restare basso per i prossimi
11:41anni. Se me lo concedi Claudio. Direi proprio di sì, anche perché interessa molto a chi ci ascolta
11:49a questo punto. Ma io sì, sono abbastanza convinto che il petrolio resterà basso perché la politica di
11:57Trump è una politica di cercare di proteggere il proprio elettorato dall'inflazione. Uno dei fattori
12:04di inflazione è il costo dell'energia ed è per questo che Trump è andato in Arabia Saudita proprio
12:11pochi giorni fa e ha stipulato un contratto molto importante, il più grande di tutti i tempi, di
12:18vendita di armi e ha portato anche, diciamo, in dono l'opportunità per i Sauditi di diventare partner
12:25per quello che riguarda la tecnologia dell'intelligenza artificiale, che sono le tecnologie
12:29strategiche del futuro. E naturalmente in cambio avrà chiesto qualcosa. E non sono solo i soldi.
12:36Ebbene, secondo me quel qualcosa è il prezzo del petrolio tenuto basso. Tant'è vero che
12:41Riyadh sta valutando di espandere la propria produzione di petrolio proprio per tenere basso
12:50il prezzo. E questo ha anche un riflesso geopolitico e cioè siccome la Russia finanzia la propria guerra
12:57in Ucraina anche con i proventi del petrolio, un abbassamento del prezzo del petrolio finisce
13:03con essere, come dire, un fattore di riduzione degli attriti che ci sono in quel quadrante.
13:15Ottimo. Guido, intanto grazie per questo outlook. Però io inviterei chi ci ascolta a, sperando che abbia
13:27già preso una serie di appunti riguardo ai settori e agli aspetti che possono essere più impattanti
13:34in questo momento sui vari anni dell'economia, ma invito a seguire anche la prossima puntata
13:41perché Guido ci parlerai in modo più approfondito anche di quali sono i settori più colpiti da queste dinamiche.
13:51Va bene. Allora alla prossima puntata e speriamo di centrare il bersaglio.
13:59Grazie Guido e un saluto a tutti.
14:02Grazie e buona giornata a tutti.