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  • 01/06/2025
UNA NUOVA GENERAZIONE di quarantenni o circa, sta per debuttare alle direzioni creative di molti dei marchi che appartengono ai gruppi finanziari che detengono la maggioranza delle aziende e Maison storiche dalle quali arriva la moda di oggi.

Però, prima di chiedersi se questo turnover “salverà la moda” da una situazione di empasse dovuta alla stanchezza più dei mercati che della creatività, va sottolineato che non è la prima volta che la moda si rinnova con l’arrivo di nomi nuovi.

Negli anni Novanta del secolo scorso il rinnovamento fu portato dall’arrivo di una generazione (da Jean Paul Gaultier a Tom Ford) voluta dall’industria che voleva rinnovare i suoi asset e che ha comportato la fine di marchi un po’ impolverati.

Oggi la sostituzione avviene all’interno lasciando i marchi fissi nell’immaginario dei consumatori ma cambiando possibilità estetiche. L’operazione diventa sospetta perché viene gestista dalla Finanza, ma anche questa volta non siamo di fronte a un fenomeno inedito.

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Trascrizione
00:00La carica dei quarantenni cambierà la moda?
00:02Periodicamente il facial system avverte il bisogno di shakerare le sue stanze creative.
00:08Il che non è male, ma non è neanche un bene in sé,
00:12perché il rinnovamento creativo deve necessariamente essere accompagnato da quello gestionale.
00:17In questi mesi assistiamo a un cambio generazionale
00:20che ha la speranza di creare un nuovo sistema estetico.
00:24E' questo che dicono i nomi di Matteo Blasio, di Demna, di Jonathan Anderson, Michael Ryder, Dario Vitale
00:31e sembra di essere ritornati agli anni 90 del secolo scorso
00:35quando all'improvviso sono arrivati John Galliano da Dior, Alexander McQueen da Givenchy,
00:41Tom Ford da Gucci, Marc Jacobs da Louis Vuitton,
00:45la Meteorio di Albert Erbazza da Yves Saint Laurent poi andato da Landen,
00:48tutti serviti a lucidare un sistema che allora era molto impolverato.
00:53insomma, periodicamente l'industria ha bisogno di rinnovare i suoi asset
00:58ed è un atto del tutto sensato.
01:01Come allora, anche oggi le aziende si attrezzano con nuovi apparati,
01:05basti pensare ai nuovi ingressi nelle stanze manageriali.
01:09Questa volta però molti hanno la sensazione che si è diverso,
01:12perché negli anni 90 a mettere in moto il terremoto fu un sistema che si definiva industriale,
01:18mentre oggi lo stesso sistema sembra essere condizionato interamente dalla finanza.
01:23ed è questo che rende diffidenti gli osservatori, ma occorre essere ottimisti.
01:28La vera sfida è per capire anche alla finanza che la moda non deve essere né lusso né un bene di investimento,
01:34ma che deve tornare a fare semplicemente il suo mestiere, cioè la moda.

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