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  • 22/05/2025
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - In occasione del 4° Annual Meeting del United Nations Fashion and Lifestyle Network, svoltosi lunedì presso la sala Ecosoc al Palazzo di Vetro dell’ONU a New York, l'Italpress ha avvicinato Federica Marchionni, CEO di Global Fashion Agenda, una delle voci più autorevoli nel promuovere un cambiamento reale nel settore moda verso pratiche sostenibili, etiche e inclusive.
L’evento, co-ospitato dall’Ufficio ONU per le Partnership e dalla Fashion Impact Fund, ha riunito oltre 200 leader del settore, policy maker, designer e attivisti, con l’obiettivo di accelerare il contributo dell’industria della moda e del lifestyle al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
Nel suo intervento, Marchionni ha sottolineato come il cambiamento non sia più un'opzione, ma una necessità. Ha parlato del ruolo fondamentale della trasparenza delle filiere, del design circolare, e della moda rigenerativa, e ha richiamato alla responsabilità tanto i produttori quanto i consumatori. Non si può più ignorare l’impatto ambientale e sociale della moda: innovazione e consapevolezza devono camminare insieme, ha affermato.
xo9/mgg/gtr (video e intervista di Stefano Vaccara)

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Trascrizione
00:00Si è svolto all'ONU il quarto annual meeting dello United Nations Fashion and Lifestyle Network
00:08che ha riunito oltre 200 leader del settore, policymaker, designer e attivisti
00:13con l'obiettivo di accelerare il contributo dell'industria della moda
00:17al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
00:20La moda all'ONU, perché?
00:22Perché Global Fashion Agenda è parte del UN Fashion and Lifestyle Network
00:30e siamo parte di questa organizzazione perché ovviamente tra i tanti obiettivi che abbiamo
00:35è quello di raggiungere gli obiettivi dell'agenda 2030, quindi gli obiettivi sostenibili globali
00:43e quella del 2050, quindi gli accordi di Parigi.
00:48Global Fashion Agenda è di per sé un'organizzazione nata a Copenhagen ma diventata globale,
00:56un movimento che vuole ispirare, educare, mobilizzare e influenzare tutti quelli che noi consideriamo
01:04gli stakeholders, ovvero è infatti una multi stakeholder initiative, ciò vuol dire che parliamo
01:11con non solo chi distribuisce prodotti, i grandi marchi, i grandi brand, ma anche chi produce
01:19e quindi coloro che sono non solo nel Global North, quello che consideriamo il Global North,
01:25ma anche il Global South e quindi coloro che producono.
01:29Ci concentriamo principalmente sui grandi produttori, quindi le grandi aziende,
01:33ma sempre di più, e poi anche la mia provenienza italiana, ci fa avere un focus su quelle che
01:40sono le piccole e medie imprese che poi sappiamo che in Italia rappresentano il più grande tessuto
01:45dell'industria della moda. Il nostro obiettivo è quello di trasformare questa industria e renderla
01:50sostenibile. Ovviamente è un obiettivo molto ambizioso e che richiede tanto lavoro, è molto
01:57complesso, ma è un passaggio necessario, visto che il cambiamento climatico è in atto e visto
02:07che ci sono necessità di adattare questa modalità di produzione, di consumo e di distribuzione
02:15dei prodotti anche della moda, che vi ricordo contribuisce per circa il 4% delle greenhouse
02:25gases emission, quindi delle emissioni di CO2 e dobbiamo ridurle alla metà entro il 2050.

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