SI È SVOLTO IERI IN SALA BUZZATI a Milano il primo Fashion Talk organizzato da Style Magazine, il mensile RCS di attualità e stile diretto da Alessandro Calascibetta. Un osservatorio e un'occasione di confronto tra i responsabili di giornali, operatori del settore, addetti alla comunicazione e alle PR e studenti delle scuole di moda, per un confronto sul futuro dei magazine di moda. "Con questi appuntamenti, che diventeranno periodici, vorremmo provare a incrinare un po' il tetto di cristallo con il quale si protegge la moda - spiega Alessandro Calascibetta -. Negli anni il sistema è molto cambiato, ma certi meccanismi sono semplicemente invecchiati senza variare".
Il talk si è snodato attraverso tre panel, ognuno chiamato a raccontare un tema specifico. Qui vi proponiamo il secondo. Si è parlato dei servizi fotografici e della loro ispirazione. Ci si è chiesti se, al momento attuale, nella costruzione di un servizio di moda sia più efficace il racconto di quanto visto alle sfilate o la creazione di una storia che faccia sognare?
Ne hanno parlato Edoardo Caniglia (Fashion director di Icon Magazine Italia); Giulia Martinelli (Fashion director de L'Officiel Italia); Nik Piras (Fashion director di Esquire Italia); Sissy Vian (Creative fashion director di Harper's Bazaar Italia). "Autenticità, studio, curiosità e sogno", le parole chiave scelte nell'ordine dai 4 relatori per rispondere al quesito. In sintesi, secondo loro, dopo il Covid le regole del gioco sono cambiate, la realtà va sublimata per ritornare a trasmettere un sogno, dimostrando ai lettori che la moda non è solo prodotto.
Il talk si è snodato attraverso tre panel, ognuno chiamato a raccontare un tema specifico. Qui vi proponiamo il secondo. Si è parlato dei servizi fotografici e della loro ispirazione. Ci si è chiesti se, al momento attuale, nella costruzione di un servizio di moda sia più efficace il racconto di quanto visto alle sfilate o la creazione di una storia che faccia sognare?
Ne hanno parlato Edoardo Caniglia (Fashion director di Icon Magazine Italia); Giulia Martinelli (Fashion director de L'Officiel Italia); Nik Piras (Fashion director di Esquire Italia); Sissy Vian (Creative fashion director di Harper's Bazaar Italia). "Autenticità, studio, curiosità e sogno", le parole chiave scelte nell'ordine dai 4 relatori per rispondere al quesito. In sintesi, secondo loro, dopo il Covid le regole del gioco sono cambiate, la realtà va sublimata per ritornare a trasmettere un sogno, dimostrando ai lettori che la moda non è solo prodotto.
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NovitàTrascrizione
00:00E siamo arrivati alla nostra seconda conversazione, molto bella la prima, la seconda esploderà
00:28secondo me. Il titolo è Fashion Shooting, storytelling o creazione di un sogno? Abbiamo invitato
00:36a parlarne Edoardo Caniglia di Icon, Giulia Martinelli di L'Officier d'Italia, Nick Piras
00:47di Esquire Italia e Sissi Vian di Arpa e Sbazar Italia. Dove vuoi? Sissi, se vuoi stare
01:00vicino a me? Non ci siamo neanche salutati. Allora, perché ti volevo vicino a me? Perché
01:16ti devo fare la prima domanda. Alla fine vedremo come è cambiato questo sistema, ma a te chiedo
01:28subito. C'è stato il tempo delle storie romanzate, mi viene in mente Emanuela Pavesi con i suoi
01:35grandiosi editoriali su Vogue Italia. Poi quello che raccontava i fenomeni sociali, e cito
01:42ancora Steven Meiser su Vogue Italia nella clinica dei rifacimenti estetici. Poi sono
01:50arrivati i muri scrostati, le prese di corrente, i termosifoni di ghisa e gli sfondi senza trama.
01:58In alternativa c'era lo studio con i fondi bianchi e appena colorati. Oggi che tempo è
02:04per lo styling? È una bella domanda perché penso che siamo in un momento di passaggio,
02:12nel senso che il Covid ha cambiato un pochino tutto. Cioè c'è stato un prima Covid e post
02:18Covid per quel che riguarda la moda. E penso che col Covid, con l'impossibilità di scattare,
02:26col fatto di dover scattare in casa con tutti i ragazzi che si sono attrezzati più o meno
02:33dalle modelle ai giovani, a cominciare a scattare, è venuto il momento del real, della realtà
02:41del quotidiano. Diciamo che sono un po' di anni che va avanti questa cosa e ovviamente questo
02:51ha portato tutta una new wave di fotografi, ha portato proprio, ha cambiato completamente
02:57le regole del gioco se vogliamo. Ora, questa cosa c'è, c'è sempre, c'è molto, però penso
03:10anche, e noi forse un pochino come giornale abbiamo cercato, io dal mio punto di vista moda
03:19ho cercato di farlo perché la mia cultura, la mia formazione è diversa, io arrivo dal
03:23Vogue, Pavesi, Franca Sozzani, eccetera.
03:27Non è un caso che ti ho chiesto.
03:28Dove l'input era far sognare le persone. Penso che in un momento in cui veramente nessuno
03:35sogna più e soprattutto rendendomi conto con i ragazzi, perché io poi tengo dei master
03:45alla Marangoni e sono venuta molto in contatto con le nuove generazioni, mi sono resa conto
03:51che questi ragazzi non sognano. È come se non avessero un futuro, è come se vedessero
03:56tutto, è tutto depressione, malattia, morte, non futuro. E questa cosa è angosciante.
04:03Per cui ancora di più io penso che in qualche maniera il giornale sicuramente deve riportare
04:11delle cose di realtà, però la realtà di questo momento non è così bella, non è così
04:17stimolante. Quindi se lo deve fare, almeno noi come giornale, cerchiamo di farlo in una
04:25maniera nostra, completamente diversa, sublimando un pochino quella che è la realtà. È appena
04:31uscito, forse non avete avuto modo di vederlo, ieri o l'altro ieri, è uscito il nostro nuovo
04:38numero dedicato al Giubileo. Questo numero è stato fatto prima di Pasqua, quindi prima
04:49che... ed era in realtà è nato come un numero sull'Italia, per dirti. Però abbiamo pensato
04:56che cos'è che in Italia veramente la gente ama, a parte il mandolino e le cose che sono
05:03evidentemente un po' cisi per noi. E quindi abbiamo detto l'Italia è un paese dove c'è
05:09bellezza ovunque e sarebbe bello che poterlo rappresentare. Poi era prima di Pasqua, è l'anno
05:17del Giubileo, Roma, io insistivo per andare a Roma e alla fine è diventato una celebrazione
05:24di quello che è la bellezza italiana, dei monumenti italiani, fatto attraverso le chiese
05:30e l'anno del Giubileo per cui abbiamo fatto tutto nelle chiese italiane. È nato un po' così,
05:37però volevamo dare uno spaccato diverso di quella che l'Italia oggi...
05:41Ottimistico in questo senso.
05:42Sì, esatto, di quella che l'Italia oggi. Quindi sicuramente molto reale, è tutta una
05:48serie di ritratti, quindi nel rispetto dei luoghi dove eravamo, però cercando di dare
05:53un taglio moda e se vuoi mi ricollego a quello che hai citato tu prima, alla Franca quando
06:00ha fatto la chirurgia estetica che era un fenomeno sociale.
06:03E in questo momento sicuramente il... credo che il bisogno di credere in qualcosa e ritornare
06:12ad una... alla bellezza sia sicuramente reale e noi abbiamo cercato di...
06:17Quindi aiutare a sognare.
06:19Per me è aiutare a sognare anche quando fai... parli di cose che veramente sono nell'aria,
06:27un po' anticiparle e portarle alla luce. Detto questo, tutto rispetto a dei giornali
06:34molto più real che invece hanno proprio un approccio completamente diverso dal nostro
06:40molto più proprio su... cioè ti metti il look, esci. Io penso che abbiamo anche una...
06:47in qualche maniera un dovere di educare, educare anche le nuove generazioni. Ecco, di lasciare
06:56un messaggio comunque di positività, di creatività.
06:58Di positività.
06:59Sì, è creativo.
06:59Giulia, per te è anche così e secondo te nello shooting sono più importanti i vestiti
07:06o è più efficace raccontare una storia?
07:09Allora, secondo me nello shooting è molto più importante raccontare una storia perché
07:16come diceva giustamente Sissi, nello shooting e tutto quanto noi dobbiamo raccontare un sogno
07:24e senza sogno noi... cioè alla fine è un catalogo e basta. Trovo che noi dobbiamo assolutamente
07:36vendere un sogno e vendere comunque un qualcosa che poi lasci traccia perché altrimenti...
07:46come fai per farlo?
07:50Trovare sempre un'idea, un'ispirazione che possa poi essere qualcosa che sfogliando il giornale
08:00ti faccia venire in voglia di essere quella donna o quell'uomo lì perché sennò è veramente...
08:10Quindi ti costruisci una storia, un canovaccio?
08:14Sì, sì, un canovaccio.
08:16Una sceneggiatura?
08:17Sì, sì, sempre.
08:18E immagini cosa?
08:20Immagino... allora io prendo sempre comunque ispirazione o dalla realtà di quello che sta succedendo
08:25nel mondo o sempre da film, da una mostra che c'è in questo momento, mi guardo sempre
08:33intorno da tutto quello che sta succedendo nel mondo e non arriverò mai a fare una black
08:41issue o una cosa del genere perché A, non sono franca, B, trovo che fare quello che ha fatto
08:49franca in questo momento non si possa più ripetere. E fare denuncia come l'ha fatto
08:56lei...
08:56Sono momenti anche storici diversi.
08:58Esatto, esatto. E fare denuncia come l'ha fatto lei non dico che sia impossibile ma è molto
09:07difficile.
09:09Oggi sembrerebbe un po' strumentare.
09:11Esatto, esatto. E... trovo che comunque la nostra fortuna è quella che noi possiamo
09:23veramente insegnare alle persone che la moda non è solo prodotto ma è tutto quello che
09:32c'è dietro.
09:35E come fai a farlo con un servizio fotografico?
09:40Eh, lo puoi fare cercando di capire che non è soltanto un fondo bianco e il total look
09:49che adesso gli uffici stampa ti impongono il total look, ma cercando comunque di dare
09:56emozione e tutto.
09:58L'emozione.
09:59Certo.
10:01L'emozione, Edoardo. L'ispirazione per un FaceTime shooting adesso. Da dove ti
10:10arriva? Tu sei il più giovane della generazione degli styles? Molto giovane insomma. Ma proviene
10:17ancora della tendenza delle sfilate?
10:20Beh, direi che personalmente per quanto mi riguarda le sfilate è proprio l'ultimo mondo
10:28a cui guardo per... come dire... ti saranno riconoscenti quelli che hai fatto.
10:34Assolutamente, grazie.
10:35Ho fatto la mia ultima stagione di sfilate, diciamo, della vita.
10:39No, scusa.
10:40No, assolutamente. Voglio dire sincero riguardo questa cosa. Io personalmente prendo ispirazione
10:52da... sembra un po' banale, però tendenzialmente da quello che vedo. Dalla cultura underground,
10:59dal clubbing, da una mostra, un film, anche un'immagine d'archivio, perché no? Nel senso... ed è una sfida, perché ora come ora
11:15le collezioni non raccontano più una storia così come magari poteva essere vent'anni fa, ma è più lo styling
11:24che racconta una storia, che crea un po' la narrazione ed è un po' quello che alla fine facciamo noi. O perlomeno nel senso
11:30magari appunto la... come dire... nell'universo della moda maschile magari rispetto alla moda femminile è un po' più complicato
11:43ma anche raccontare delle storie attraverso dei... attraverso i vestiti.
11:51E la mia sfida è quella appunto di trovare un linguaggio adeguato tramite quei vestiti lì.
12:01E quindi a che cosa... come fai a farlo? A che cosa ti ispira? A che cosa ti riferisci?
12:07Allora, tendenzialmente inizio sempre con una ricerca di immagini che chiaramente è quello che mi è stato
12:16diciamo insegnato sin dall'inizio. Devo dire che le tempistiche editoriali comunque dei giornali, di tutti...
12:30come sapete Icon è un giornale mensile, quindi le produzioni si susseguono una dopo l'altra, quindi...
12:37bisogna anche considerare anche questo, quindi diciamo il tempo di fare una ricerca adeguata, chiaramente...
12:46spesso e volentieri scarseggia, ma... tendenzialmente quello che faccio è preparare un mood board
12:54e successivamente fare una ricerca tra tutte le sfilate e quindi capire quali collezioni parlano il film e il linguaggio.
13:05Poi adesso, vabbè, magari ho iniziato l'intervento facendo un'affermazione un po' forte.
13:10È chiaro che comunque quello che vedo e quello che i designer e gli stylist raccontano con le loro sfilate
13:19comunque ti influenza volentone l'ente. Quindi spesso e volentieri è anche molto facile poi ritrovare quello che si cerca nelle collezioni.
13:33Bene. Senti Nick, l'ispirazione è di un fashion shooting. Adesso proviene ancora delle sfilate da quello che vedi nelle sfilate?
13:47o è più importante trasferire un racconto nel servizio dei servizi di lavoro?
13:54Mi fai la stessa domanda di Edoardo, non ho capito?
13:56Sì.
13:59Vediamo chi risponde meglio.
14:01Allora, intanto, contrariamente a quello che dice Edoardo, le mie ispirazioni sono i preventivi dei servizi.
14:08Parto da quello e poi mi adeguo.
14:11In questo momento c'è Audifredi che si è impossessato di me, per cui sto parlando.
14:19Oh mamma, paghiamolo il riscatto, paghiamo.
14:23E' a Venezia in questo momento, per cui...
14:28Ma non lo so, nel senso che in questo periodo è davvero tutto complicato.
14:33Poi, adesso sono lo stesso sgabello di Emanuele Farnetti, di conseguenza mi ritengo come te, ispirato dalla sua mente.
14:42Ma posso dire che soltanto in questo percorso di vita lavorativa che ho fatto,
14:47ho stato molto fortunato perché ho iniziato questo lavoro in tempi forse un pochino migliori.
14:53Perché ho iniziato anni fa con la Maui, che ha citato anche Emanuele.
14:57E onestamente si lavorava in maniera totalmente diversa, per budget e forse anche per creatività.
15:07Ma adesso, secondo te, sono più importanti i vestiti o raccontare una storia?
15:12Ma sono importanti entrambi, ho promesso di essere diplomatico.
15:16No, no, ma è quello che sento.
15:22Poi, sai, è relativo.
15:24Se parli di un facial shooting che vede come protagonisti dei modelli, è ok.
15:28Se parli di un facial shooting dove i protagonisti sono dei personaggi, è diverso.
15:35Perché a quel punto parlo del percorso lavorativo che sto facendo da un anno e mezzo ad Esquire.
15:41Noi abbiamo come ospiti nel nostro giornale dei personaggi iconici, zero televisivi.
15:51Questo implica il fatto che l'impegno che ci si mette nel raccontarli sia diverso.
15:58Perché è chiaro che se tu ospiti in copertina Vin Vendors o David Cronenberg,
16:05come dire, è palese il fatto che i vestiti non debbano essere protagonisti di quella narrazione.
16:12Questo è fuori dubbio.
16:13Per fortuna questa operazione a noi capita quasi su tutti i numeri.
16:17Di conseguenza la risposta è quella che puoi immaginare.
16:23Cioè?
16:24Cioè che i vestiti in quel caso non sono protagonisti.
16:27Lo sono.
16:28Quindi è più importante raccontare una storia.
16:31Beh, e soprattutto raccontare i personaggi così come sono.
16:34Così come sono.
16:36Senti, Sissi, c'è stato un tempo delle storie romanzate, mi viene in mente, i servizi di Emanuele Pavesi.
16:45Poi quello che raccontava i fenomeni sociali, il famoso servizio di Stephen Meisel su Vogue,
16:52nella clinica estetica su Vogue.
16:54Poi sono arrivati i muri scrostati, le prese delle correnti, i termosifoni, tutti in primo piano.
17:00In alternativa c'era lo studio fotografico con i fondi bianchi.
17:07Oggi che periodo è?
17:10Me l'hai chiesto prima.
17:12Ah sì?
17:13Oddio, mi sono andato in palla.
17:15Non avevo il coraggio di intervenire.
17:18No, scusate, mi sono andato in palla.
17:21Sicura.
17:21Ok.
17:22Per una volta succede a te invece che a me.
17:29Allora, invece oggi che periodo è?
17:32Da un punto di vista fotografico?
17:34Sì.
17:34Che tutto è possibile.
17:36Cioè?
17:36Tutto è il contrario di tutto.
17:37Hai il muro scrostato, hai la presa elettrica che va tanto di moda con il fondo.
17:44Prima era solo bianco, c'è anche il bianco che si è trasformato in grigio.
17:50Ma insomma, diciamo che va tutto.
17:52Va a location e va lo studio.
17:54Va lo studio bianco, va lo studio grigio.
17:57Va tutto.
17:59Secondo a quello che devi fare.
18:00Ma come fate per voi che fate tanti servizi?
18:04Come fate per gestire un'uscita?
18:07Cioè, voi fate tutto e il contrario di tutto?
18:10No.
18:11C'è una linea editoriale.
18:13All'inizio stagione programmiamo, almeno io programmo, tutta una serie di numeri.
18:20Diciamo, il numero diventa un contenitore in cui tu metti, partendo dalla moda, delle idee.
18:26E in base a quello poi lo dai, qualcosa faccio io, qualcosa do fuori e in base un po' all'idea
18:34che dovrebbe trainare il numero, ognuno poi propone le proprie idee, i propri fotografi
18:41e se farlo in una maniera o in un'altra.
18:44E senti, ma le tendenze con cui costruite i servizi fotografici provengono ancora dalle sfilate?
18:52Una parte sì, comunque sì. Ci sono delle cose nell'aria, ci sono delle idee che vengono raccolte dagli stilisti
19:00e portate in passarella. Diciamo che prima era diverso, indubbiamente diverso.
19:08Sì, a livello di stilisti c'erano stilisti, abbiamo avuto stilisti come McQueen, Alexander McQueen,
19:14che si faceva a botte per entrare in una sfilata, piuttosto standing, anche se avevi un ruolo,
19:20pur di andare, avevi Galliano dall'altra parte, avevi Lagerfeld, erano altissimi.
19:27E tiravano costruzioni per storie?
19:31Sicuramente meno legati al marketing, perché oggi purtroppo tutto funziona in base a marketing
19:38e a quelle che sono le spinte dei brand, anche per noi, perché sono comunque fortemente purtroppo limitanti,
19:46ma anche per i designer. E questo giustifica anche il turnover di stilisti che abbiamo.
19:52non hanno neanche il tempo di costruire una storia, secondo me, in una maison.
19:57Cioè, come è stato per un Saint Laurent, come è stato per un Dior.
20:00Perché duravano di più.
20:02Certo che duravano. E rappresentavano il DNA del brand. Oggi non è più così.
20:08E questo genera confusione?
20:12Prego.
20:12Il programma, velocissimo. Genera confusione, ovviamente, agli addetti lavori
20:19e poi alla fine anche a noi, a chi deve svolgere i servizi fotografici.
20:24Una volta, appunto, c'erano le macro tendenze, no?
20:27Cioè, io sono la generazione più vecchia di tutti voi, quindi le macro tendenze,
20:33tu andavi alle sfilate, cosa?
20:36Andavi alle sfilate, c'erano il rosso, il bianco, il nero, il gessato, eccetera.
20:41C'è anche adesso questo.
20:42Sì, però non sono più macro e tutti, io mi scrivevo, il gessato,
20:47il servizio del gessato, metterò dolce, armani, quello lì, il servizio rosso, metterò quello.
20:52Adesso la cosa è un pochino più complicata.
20:54Quello che però volevo dire, sempre a proposito che faccio io,
20:57sempre dico le cose un po' più, meno politicamente corrette,
21:02e rifacendomi ai discorsi soprattutto di Giulia, di Nietzsche e di Edoardo,
21:11anche in relazione ai personaggi e alla difficoltà di trovare delle idee,
21:18perché poi le idee ti vengono, quando anche le trovi,
21:21per un servizio fotografico di moda, ti vengono anche depresse,
21:24da, lasciamo stare i preventivi, che non parliamo dai budget,
21:28che non parliamo nemmeno, ma è quello a far di ognuno di noi,
21:32e vengono anche depresse proprio dai marchi, dai brand,
21:36cioè ci sono dei brand che, a prescindere dal fatto del total look,
21:40che vogliono il total look, ma proprio che delle cose non te le danno.
21:43Non te le danno perché, anche se sei Vogue,
21:46non te le danno perché vogliono sapere chi è il personaggio.
21:50Qualcuno vuole persino sapere, se non è un personaggio, chi è il modello.
21:54Vogliono sapere se sono in prima pagina, in seconda pagina,
21:59in chiusura di servizio, quante foto ci sono,
22:01chi sono gli altri brand che intervengono.
22:04E io che sono grande...
22:06Vogliono sapere qual è il brand a fianco con cui vengono scattati.
22:10Bravissimo.
22:10E io che sono grandicello,
22:13generalmente posso permettermi ormai di mandarli a stendere i panni sull'arno,
22:19perché non è possibile, lo fai anche tu, bravo.
22:24Last but not least, personaggi.
22:26Io mi sono trovato a fotografare un personaggio al quale facevo il filo da due anni,
22:31un artista, insomma, che mi piaceva moltissimo.
22:36Ambassador di un certo brand.
22:38Quindi, assolutamente redazionale, ovviamente.
22:41siamo andati, è andato Luca Roscini che vi saluta in vacanze in questi giorni,
22:48se no sarebbe stato qua,
22:49sarebbero andati altrove, in Europa, a fotografarlo.
22:54E c'erano tutti i vestiti di quel certo brand.
22:58Non era un'operazione pubblicitaria.
23:00Il brand presente al servizio fotografico,
23:04la PR del brand presente al servizio fotografico,
23:07che forse non si fa anche, di venire lì.
23:10Ma fanno così oggi, alcuni.
23:14E questo è successo recentemente.
23:15Si può anche dirti no, eh?
23:18Sì, si può dirti no, Nick.
23:20Però quando una persona si presenta,
23:23entra nello studio e dice
23:25sono Alessandro Karascibet, rappresento Style Magazine,
23:30una marca di moda,
23:31non è che gli dici se ne vada.
23:34O lei dici se ne vada.
23:35Questa persona ha caricato di roba
23:39che voleva che fosse fotografata
23:42Luca Roscini
23:45e gli dava.
23:47E Luca è uno forte,
23:48però è anche una persona molto educata.
23:51Allora vi dirò di più
23:52che quando poi sono arrivate le foto
23:54non ci davano il permesso di pubblicarle senza vederle,
23:58non era una pubblicità.
24:01E quando mi hanno chiesto,
24:03questo visto era un vestito bianco,
24:04preferiremmo la foto a colori
24:06e invece voi l'avete scelta in bianco e nero,
24:08ho tolto la foto
24:08e avevo una foto in meno.
24:10Ora, questo modo di lavorare
24:12deprime,
24:13questo anche un po' per...
24:17deprime completamente
24:18quella che può essere una creatività.
24:21Perché ti trovi di fronte a degli ostacoli
24:23che non è che c'è da discutere.
24:25O è così, o è così.
24:27E quindi tu che fai il giornale
24:29devi scegliere se assecondare
24:31l'inserzionista
24:33o anche se non è un inserzionista
24:34e qui entrano in gioco
24:36degli equilibri particolari
24:38e anche molto delicati
24:39oppure se andare avanti dritto per la sua strada
24:42e anche dirgli
24:44vabbè, ciao, arrivederci,
24:45mi sono sbagliato.
24:46Peccato che poi intanto
24:47l'organizzazione è andata avanti,
24:49c'è lo studio, c'è il personaggio,
24:50c'è il fotografo,
24:51c'è lo stylist
24:52che ci sono dei costi
24:54che poi se non lo fai
24:54li perdi.
24:56Ecco, basta, ho fatto...
25:00E quindi...
25:05A buon intenditore poi ecco parole.
25:08E quindi oggi come fa
25:10ad essere un servizio fotografico, Nick?
25:13Un servizio di moda?
25:14Eh, non vorrei ripetermi,
25:16però insomma,
25:17torno a dire,
25:19dipende,
25:20servizio moda,
25:21servizio moda,
25:22moda, moda
25:22e nasce da un'idea,
25:24come hanno detto poco fa
25:25i miei colleghi,
25:28secondo me l'idea
25:29non parte da una collezione
25:31o perlomeno
25:32negli ultimi anni
25:33sta,
25:34per quanto riguarda me,
25:35parte sempre meno
25:36da una collezione
25:38perché purtroppo
25:38le collezioni uomo
25:40ultimamente
25:41stanno avendo una spinta
25:42meno,
25:43come dire,
25:44preponderante
25:45a livello di idee.
25:46Forse nel caso della donna
25:48ce l'hanno ancora di più,
25:49ma nel caso dell'uomo
25:50secondo me un po' meno.
25:52Puoi chiedermi perché?
25:56Probabilmente
25:57è un problema legato a
25:59un momento storico,
26:01un momento storico,
26:02al fatto che comunque
26:03non fai a tempo
26:04ad abituarti a uno stile,
26:05a una direzione creativa
26:06che già devi cambiare
26:08e di conseguenza
26:09è difficile
26:10star dietro
26:12ad un brand
26:13e a una narrazione
26:15che tu vuoi dare
26:16di un brand
26:16perché questa cosa qua
26:18cambia
26:18velocissimamente.
26:20Di conseguenza
26:21loro stessi per primo
26:22non hanno nessuna
26:23intenzione di spingere
26:25quella determinata collezione
26:26perché nel frattempo
26:27il direttore creativo
26:28è già cambiato
26:28e quindi tu li trovi
26:30come dire
26:30in un limbo.
26:31e quindi
26:33le sfilate
26:35a questo punto
26:36Giulia
26:37servono ancora
26:38come
26:38ispirazione
26:40per i servizi
26:41fotografici?
26:42Come ispirazione
26:47per i servizi
26:47fotografici?
26:48No.
26:51A me no.
26:54Mi servono
26:54come spunti
26:55A te no?
26:56Perché?
26:57Perché a me
26:57l'idea
26:58vengono da un'altra parte.
26:59Cioè vedo
27:00cosa c'è.
27:01Vedo le forme
27:02vedo i colori
27:03vedo tutto quanto.
27:05Però
27:05non è lì
27:08che mi viene
27:08l'ispirazione
27:09per fare un sfilzo fotografico.
27:10Mi viene l'idea
27:11di dire
27:11ok c'è questo
27:12questo e quest'altro
27:13cosa posso fare io
27:14per andare oltre?
27:16Perché comunque
27:16bisogna sempre andare oltre.
27:18Le tendenze sono quelle
27:18che io non vedo
27:19in passarella.
27:20La tendenza è quella
27:21che io vedo dopo.
27:22Dopo dove?
27:24Nel futuro.
27:25Nel futuro.
27:25Nel senso
27:26che io
27:26devo fare un servizio
27:28che poi dopo
27:29ci sarà in passarella
27:31alla prossima stagione.
27:32Ah
27:32beh
27:33una bella sfida però.
27:34Tu sei d'accordo Edoardo?
27:38Sì
27:39nel senso
27:40non so come dire
27:43dal mio punto di vista
27:45io purtroppo
27:48sono un po' più
27:49un po' più
27:50pratico.
27:52Perché purtroppo?
27:53Beh perché
27:54comunque
27:54nel senso
27:55il mio lavoro
27:56il mio lavoro
27:56tendenzialmente
27:58dovrebbe essere un lavoro
27:59che mette la creatività
28:00al primo posto
28:01e
28:01purtroppo appunto
28:03è sempre meno così
28:05come diceva Nick
28:06per appunto
28:07per il budget
28:09ci sono meno ispirazioni
28:11nelle sfilate
28:11come dicevo prima
28:13c'è anche sempre
28:13poco tempo
28:14per preparare i lavori
28:16per preparare i servizi
28:17la pressione
28:19la pubblicità
28:20insomma
28:20ci sono tanti elementi
28:21che vanno poi a
28:22che vanno considerati
28:23purtroppo
28:24e invece secondo te
28:25sì sì
28:26la creatività deve venire
28:27al primo posto
28:28punto
28:28cioè sempre
28:30e comunque creatività
28:31e vi vorrei ricordare
28:33che in un momento
28:33di crisi
28:35comunque
28:35l'Italia
28:36sta
28:37in questo momento
28:40da un punto di vista
28:41giornalistico
28:42è rispetto all'Europa
28:43l'unico paese
28:45in cui sta succedendo
28:46qualcosa
28:47grazie
28:47è vero
28:49è la verità
28:50e comunque
28:51sì
28:52perché comunque
28:53D ha avuto la svolta
28:55il Vogue
28:55comunque
28:56è un'istituzione storica
28:59c'è eccetera
29:00ci siamo noi
29:01che siamo nati
29:02nuovi
29:03e che siamo combattivi
29:04c'è una vivacità
29:05che altrove
29:06non si riscontra
29:07di conseguenza
29:07perché comunque
29:08quando uno tira
29:09anche gli altri
29:10vengono fuori
29:11perché nasce
29:12una sana competizione
29:13competizione
29:14e competitività
29:15per tutti
29:16quindi non è vero
29:17perché negli altri paesi
29:19comunque
29:19sono molto più fermi
29:20e tutti stanno guardando
29:22all'Italia
29:22che di colpo
29:24come al solito
29:24un laboratorio
29:25sì
29:26che è come un laboratorio
29:28forse gli italiani
29:29non se ne rendono conto
29:30fino in fondo
29:31perché noi
29:32sopriamo sempre
29:32il complesso
29:33di provincialismo
29:35e io vorrei
29:37approfittare
29:37di questa cosa
29:38per dire
29:38che dovremmo fare
29:39un po' più sistema
29:40a partire
29:42a partire
29:43dalla camera
29:44io
29:44la mia carriera
29:46io sono cresciuta
29:48con Vogue
29:49poi ho fatto
29:4920 anni
29:51nell'internazionale
29:52e ho fatto
29:53l'emigrante
29:54avanti indietro
29:54piccione viaggiatore
29:56ora anche per chi
29:57arriva
29:57sicuramente è importante
29:59andare fuori
29:59ma sicuramente
30:00l'Italia è un posto
30:01bello
30:01chissà perché
30:02gli italiani
30:03quando sono all'estero
30:05e viene data loro
30:06una possibilità
30:07diventano
30:08il genio che scopre
30:09l'artista che esplode
30:11lo stilista
30:12fantastico
30:13vedete Tisci
30:14è esploso
30:16ha fatto per anni
30:17Marchese
30:18con Capanni
30:18qui
30:19e poi
30:19all'estero
30:20cioè qui
30:21non avrebbe avuto
30:22una chance
30:23lì è uscito
30:24e a 27 anni
30:25ha preso la direzione
30:26artistica
30:27valorizziamoci un po'
30:28di più
30:28io penso che
30:30dovremmo un po'
30:30di più credere
30:31nelle nostre possibilità
30:33nella nostra cultura
30:34e soprattutto
30:35e mi riferisco anche
30:36a quello che diceva
30:37Alessandro
30:37dove
30:38in fondo
30:39tutto cambia
30:40perché niente cambi
30:41ma dovremmo fare
30:43un po' più sistema
30:44e veramente
30:45aiutarci di più
30:46nella sana competizione
30:49per carità del Signore
30:50però
30:51non snobbare
30:52tutto quello
30:53che è italiano
30:53speriamo che questo
30:54nostro fashion talk
30:55sia
30:56il seme del futuro
30:58Alessandro
30:59scusami
31:00prima
31:00tu sei intervenuto
31:02prima
31:02ma io volevo
31:03chiederti una cosa
31:04adesso
31:05tu che secondo me
31:06dal mio punto di vista
31:07rappresenti anche un po'
31:08la memoria storica
31:09archeologica
31:13no storica
31:15si si scherzo
31:16del fashion shooting
31:18dei servizi di moda
31:20dello styling
31:21non so
31:22chiamiamolo come vogliamo
31:23quali sono i cambiamenti
31:26che tu
31:26vorresti sottolineare
31:28a oggi
31:30i cambiamenti
31:32che vorresti sottolineare
31:32che vorrei
31:34che arriva
31:34che non ho capito
31:36il cambiamento
31:36che tu vorresti sottolineare
31:38da quando hai cominciato
31:39che è la domanda
31:40che ho fatto
31:41a Rassissi
31:41sì però volevo dire
31:43anche a lui
31:43ma che oggi
31:46ci sono i cambiamenti
31:47perché
31:47secondo te
31:53c'è un cambiamento
31:54generazionale
31:55per esempio
31:56come professione
31:59dello stylist
32:00esatto
32:01no
32:02perché
32:04è successo questo
32:12a un certo punto
32:13chi lavora
32:15da tantissimi anni
32:16chi lavora
32:17da molti meno anni
32:19però
32:19come Edoardo
32:20eccetera
32:21per ovvie ragioni
32:22anagrafiche
32:23ci siamo tutti
32:24comunque
32:25credo
32:25i lavori pesanti
32:27sono altri
32:27lo sappiamo
32:28ma
32:28infatti
32:29una bella
32:30gavetta
32:31poi improvvisamente
32:33cosa succede
32:34senza nulla
32:34togliere a queste persone
32:35cioè le stylist
32:36e gli stylist
32:37delle celebrities
32:38che arrivano
32:40di colpo
32:42con i social
32:43eccetera
32:43diventano più influencer
32:45delle celebrities
32:46stesse
32:46e
32:47ripeto
32:49davvero
32:49senza voler
32:51perché è un altro
32:52mestiere
32:52quindi
32:53è come di
32:54e prendono
32:55l'outfit
32:56di Dior
32:57perché
32:57Giulia è vestita
32:59a base
33:00di Dior
33:01lo mettono addosso
33:01a Giulia
33:02prendono i soldi
33:03da Dior
33:03prendono i soldi
33:04da Giulia
33:04Giulia esce
33:05in passare
33:06sul red carpet
33:07e il loro lavoro
33:09finisce lì
33:09non c'è un'interpretazione
33:11giusto?
33:12quella che noi dobbiamo fare
33:13invece per i giornali
33:14è un'interpretazione
33:15perché altrimenti
33:16fai un catalogo
33:17come dicevi prima
33:18benissimo
33:19ora
33:20il successo
33:22di queste persone
33:23non è che a me
33:24dia sui nervi
33:25però anche
33:26nel senso
33:28che sono
33:30davvero
33:32come dire
33:33presi ad esempio
33:35come
33:35degli stylist
33:37e delle stylist
33:38che
33:38sono dei punti
33:41di riferimento
33:42per esempio
33:43per
33:43secondo me
33:44se li dovessimo
33:45interpellare
33:46le giovani
33:47e i giovani
33:48studenti
33:49sanno cosa fa
33:49Ramonatabita
33:50sanno cosa fa
33:52Nick Cerioni
33:52magari
33:53non sanno
33:53cosa ha fatto
33:54Alessandro
33:56all'uomo
33:56Vogue
33:57anche perché
33:58parliamo
33:58dell'era preistorica
33:59e conoscono
34:01meno
34:02il lavoro
34:02di Sissi Vian
34:03per parlare
34:04dei due
34:05un po' più grandi
34:05che ci sono
34:06qui
34:06e questo
34:08è un po'
34:09un peccato
34:09perché
34:09la
34:10come dire
34:11che cosa
34:13si impara
34:14dal lavoro
34:14delle persone
34:15di cui parlavo
34:15prima
34:16si impara
34:17a prendere
34:17un vestito
34:18e riproporlo
34:18paro paro
34:19quindi
34:19è una forma
34:20di pubblicità
34:22né più
34:22né meno
34:23quindi
34:24il cambiamento
34:25che io vedo
34:25in questo momento
34:26è un
34:28è un cambiamento
34:29conseguente
34:32ai social
34:33ed è un cambiamento
34:34che non vivo
34:35come un cambiamento
34:36positivo
34:37però
34:38si si ha detto
34:39una cosa
34:40importantissima
34:41l'Italia
34:43eccetera
34:43il resto del mondo
34:44si è fermato
34:45per quanto riguarda
34:47dei giornali
34:47quindi forse
34:48vuol dire
34:49che hanno ragione
34:50le persone
34:51che hanno
34:52ha più senso
34:54fare il lavoro
34:55che facciamo noi
34:56di interpretazione
34:57e metterlo
34:58sui giornali
34:58e quindi
34:59credo che
35:00si debba
35:01continuare
35:01a fare
35:03così
35:04ecco
35:05fino a che
35:06è possibile
35:06perché poi
35:07e poi concludo
35:09a parte l'episodio
35:10di prima
35:11particolarmente
35:11sgradevole
35:12i personaggi
35:12che i fotografi
35:14se non sono modelli
35:15i personaggi
35:16sanno
35:18cosa vogliono
35:18mettersi
35:19e quindi
35:20tu sei anche
35:20un po'
35:21legato
35:21a quello
35:22che è
35:23l'esigenza
35:24estetica
35:25del personaggio
35:27quindi
35:28l'invito
35:29ai
35:30quelle che
35:32vengono definite
35:33le nuove generazioni
35:34che
35:35sembra una cosa brutta
35:36l'invito
35:36agli studenti
35:37e alle studentese
35:38che ci sono
35:39qui oggi
35:40è
35:40la ricerca
35:41di
35:42essere
35:43indipendenti
35:44di studiare
35:45e di
35:45interpretare
35:46soprattutto
35:47di sognare
35:48di sognare
35:49devono imparare
35:51a sognare
35:52loro
35:52quindi la tua parola
35:53alla fine di questo
35:54sogno
35:56e sogno
35:57la tua
35:57Nick
35:58essere curiosi
35:59Giulia
36:01mi hai rubato la parola
36:02beh va bene
36:03inventano un altro
36:05di
36:07di studiare
36:10di guardarsi
36:11sempre intorno
36:12studiare è bello
36:13io invece la rubo
36:14ad Alessandro
36:15che è autenticità
36:17benissimo
36:18grazie allora
36:20grazie a tutti voi
36:21che siete
36:22saliti sul palco
36:24a farmi compagnia
36:25grazie a voi
36:29che mi vuole dire
36:35grazie a tutti
36:36grazie a tutti
36:38grazie a tutti
36:40ciao
36:41grazie a tutti