Dopo Ferratella e Boccea, anche il centro di Roma è in fermento per l’apertura di una nuova stazione di posta. Stavolta la protesta arriva dai residenti di Castro Pretorio ed Esquilino, contrari al progetto previsto in via Sapri 16. Le stazioni di posta sono strutture di accoglienza dedicate a persone in gravi condizioni di marginalità sociale, ma in molti quartieri i cittadini le percepiscono come un rischio per il territorio. Nel caso di via Sapri, è già partita una raccolta firme, rilanciata sui social dai gruppi di quartiere. I promotori della petizione sottolineano di non essere contro i senza dimora, ma denunciano un accumulo eccessivo di strutture simili nei due rioni, che già soffrono da anni la vicinanza con la stazione Termini. Il comitato Esquilino parla di saturazione del territorio e chiede un piano più equo di distribuzione. La Lega, con il consigliere Santori, ha annunciato un’interrogazione comunale per chiedere trasparenza sui criteri di localizzazione e più sicurezza per i residenti.