Un incendio nel marzo 2024 aveva lasciato senza luce e senza acqua un’intera palazzina del quartiere popolare di Bastogi, a Roma. Da allora, silenzio istituzionale. Ma oggi qualcosa si è mosso: grazie all’iniziativa di associazioni come Fillea CGIL, Nonna Roma e Nuove Rigenerazioni Lazio, è partito un “cantiere sociale” autogestito per sistemare i danni.
“Dopo 14 mesi di immobilismo, non possiamo più aspettare,” dichiarano gli organizzatori. L’intervento, simbolico ma concreto, prevede la sistemazione delle vetrate e l’installazione di pannelli solari per garantire elettricità. È il segno tangibile di una comunità che non si arrende.
“Non è carità, è una protesta civile contro l’abbandono”, spiegano. Al Campidoglio viene chiesto un tavolo permanente con il sindaco per pianificare una riqualificazione seria del quartiere. Il deputato Zaratti lancia un messaggio diretto: “Servono poche decine di migliaia di euro per questi interventi, e il Comune ha le risorse. Bastogi merita risposte, non promesse.”
Intanto si lavora e si raccoglie anche online, con una campagna su GoFundMe per sostenere il progetto. La speranza è che da questo primo passo si possa costruire una visione più ampia, concreta e partecipata.