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MILANO (ITALPRESS) - Tutto per una lunga vita della pelle, sana, giovane e bella. Nella ventesima puntata di Skinlongevity Magazine, format Tv dell'agenzia di stampa Italpress, Antonino Di Pietro, direttore dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano del Gruppo San Donato, intervista Elisabetta Perosino, dermatologa e membro del Direttivo Isplad, e Sandra Lorenzi, dermatologa dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. I rischi dei filler permanenti e la fenolizzazione contro le unghie incarnite tra gli argomenti della puntata.

sat/gsl

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Trascrizione
00:00Benvenuti alla ventunesima puntata di Skin Longevity Magazine. Sarà una bellissima puntata
00:18con due eccezionali e interessanti ospiti. Saranno la dottoressa Elisabetta Perosino,
00:27dermatologa, e la dottoressa Sandra Lorenzi, dermatologa anche lei. È una puntata che ci fa
00:37sentire già il sapore delle prossime vacanze perché tra poco entreremo in pieno agosto.
00:47Ma prima di passare al primo ospite guardiamo il primo servizio.
00:51I filler permanenti, come quelli a base di silicone liquido o altre sostanze non riassorbibili,
00:59sono stati utilizzati in passato per aumentare il volume di labbra, zigomi o altre aree del viso.
01:05A differenza dei filler riassorbibili, come l'acido ialuronico, quelli permanenti rimangono
01:11per sempre nei tessuti, rendendo imprevedibili le reazioni a lungo termine. Inizialmente il
01:17risultato può sembrare soddisfacente, ma col tempo possono insorgere gravi complicanze.
01:22Formazione di granulomi, migrazione del materiale, infezioni croniche, fibrosi e deformazioni
01:28permanenti. Il silicone in particolare può causare una risposta infiammatoria anche a
01:33distanza di anni, portando alla comparsa di noduli duri, asimmetrie evidenti o rigonfiamenti.
01:39La rimozione è spesso difficile o impossibile. Oggi l'uso dei filler permanenti è sconsigliato
01:47e in molti paesi vietato, proprio a causa dei rischi elevati.
01:53Ecco, vi avevo preannunciato una bellissima puntata, quella di oggi, perché abbiamo due
02:00importantissimi ospiti, anzi due ospite, perché sono due importantissime dottoresse
02:10che avremo con noi. La prima è la dottoressa Elisabetta Perosino, specialista in dermatologia,
02:19quindi dermatologa a Roma e membro del direttivo dell'ISPLAD, la società internazionale di
02:28dermatologia plastica, rigenerativa e oncologica. Elisabetta, mi fa tanto piacere che hai accettato
02:38l'invito ad essere qui con noi a Skin Longevity. Grazie.
02:43Benissimo, grazie a te per l'invito. Una puntata al femminile mi fa ancora più piacere,
02:48non me l'aspettavo, devo dire che sono molto contenta di questo.
02:51Dunque Elisabetta, sei una dermatologa molto stimata, non solo a Roma, a livello nazionale
03:04ma anche internazionale per i tuoi legami. Molti si stanno chiedendo adesso, chi ci segue
03:14da casa, ma come ha fatto Elisabetta Perosino a diventare una brava dermatologa. Ecco, come è successo?
03:24Ci racconti com'è nata la tua passione per la medicina e poi per la dermatologia. Quando? In che modo?
03:31Allora guarda, iniziata molto presto vedendo il dottor Kilder, in realtà. Quindi mi appassionava
03:40quest'idea di curare i malati, ovviamente ai tempi era molto diverso che adesso. E quindi
03:47la mia voglia di fare il medico in realtà è iniziata molto presto. In realtà io volevo
03:52fare il pediatra ed è stato un po' il mio filo conduttore per tutti gli anni del liceo,
03:59quindi mi interessavo, mi interessavano i bambini, eccetera. Fino a che poi entrando, io ho studiato
04:06all'Università Cattolica di Roma dove c'era una ematologia oncologica pediatrica molto forte
04:15a quei tempi, ma devo dire anche adesso. E lì in realtà mi resi conto poi, sembra una cosa
04:22banale, ma di fatto non lo è, che il pediatra non è solo un pediatra di primo livello che
04:30cura i bambini sani, ma insomma poteva avere dei risvolti che io in realtà non mi sentivo
04:36poi di seguire. E quindi rimasi di fatto un po' orfana al secondo anno di università e
04:44non sapevo bene che branca prendere. Il mio pediatra, ai tempi, io avevo ancora il pediatra,
04:52avevo vent'anni, ma era sempre lui che ci curava in casa, mi suggerì di andare a parlare
04:58con il figlio che è il dottor Rotoli e faceva dermatologia. E devo dire che mi appassionai
05:06subito, mi appassionai a questa branca che ai tempi aveva veramente ancora molto meno di
05:13quello che ha oggi, ci dava delle opportunità in effetti enormi, perché c'erano tantissimi
05:19campi che potevano essere esplorati. E quindi iniziai facendo la dermatologia chirurgica,
05:27mi occupai subito di dermatologia chirurgica e da lì poi il passo verso i laser, verso la
05:37parte cosmetologica della dermatologia fu un passo molto breve, devo dire.
05:44Sì, ma io ricordo che i primi anni dell'Isplad, anni eroici, perché stiamo parlando di più
05:5620 anni fa, 25 anni fa, quando nacque l'Isplad, tu sei stata tra chi l'ha fatta nascere e crescere
06:08subito in quegli anni. E ricordo che tu sei stata tra i docenti sui laser, sulla luce pulsata,
06:22quindi sull'alta tecnologia, argomenti che ti hanno sempre appassionato e in quegli anni facevi il giro
06:28d'Italia con i corsi dell'Isplad a insegnare a tanti giovani o anche non giovani ma appassionati
06:36dermatologi che volevano conoscere queste nuove tecnologie. Come ricordi quegli anni?
06:43Beh, devo dire che sono stati degli anni entusiasmanti perché, ripeto, erano i primi anni in cui si parlava
06:52e nell'ambito del corso stesso io parlavo di un argomento che veniva poi visto anche dai colleghi
07:00ancora da approfondire perché l'effetto clinico se non lo si provava non si capiva come in effetti
07:10potesse essere importante. Facemmo 13 corsi in giro per l'Italia, mi ricordo anche addirittura uno
07:20lo facemmo che era il 20 dicembre, quindi veramente fumo eroici e tu venivi sempre ad ogni corso, eri sempre presente,
07:30quindi devo dire è stata veramente un'esperienza e in quel periodo fu proprio grazie ai corsi che facemmo
07:41che talmente tanto ero innamorata della dermatologia che conobbi il mio futuro marito, quindi in realtà
07:49fu proprio l'Isplad e i corsi laser che mi fecero incontrare e poi appunto successivamente frequentare
08:00il mio attuale marito. Che è il bravissimo Beppe Noto, Giuseppe Noto, che abbiamo avuto come ospite
08:07qualche settimana fa, quindi salutiamo adesso con grande affetto. Ma tu ti sei sempre occupata anche
08:20di promuovere quella che è la dermatologia plastica, rigenerativa, cioè qualcosa che potesse aiutare,
08:32che può aiutare, perché questo è sempre stato molto forte in te questo desiderio, i pazienti a restare
08:40giovane ma in maniera naturale e soprattutto mettendoli in guardia dei rischi e dei pericoli di trattamenti
08:51estetici fatti con molta faciloneria. Io ricordo la tua passione, che è ancora quella di adesso, nel comunicare
09:01a tutti i dermatologi in numerosi congressi gli effetti collaterali di certe terapie e sto
09:11pensando ai filler. Ricordo le tue battaglie per eliminare i filler permanenti o i cosiddetti
09:20semipermanenti. Ecco, cosa ricordi di questo?
09:23Allora, quelli erano veramente dei periodi in cui c'era una grandissima confusione anche
09:32fra i medici stessi, devo dire la verità. Cioè molte persone, molti medici sono stati
09:40a loro volta vittime delle aziende che promuovevano la vendita di quelli che ricordo essere ancora
09:48attualmente dei dispositivi medici e non dei farmaci. E questo noi ci siamo in effetti
09:55anche con te spesso incontrati a dover trattare degli effetti collaterali estremamente aggressivi
10:06e significativi nei pazienti. Per cui la voglia di dire e di raccontare anche ai nostri colleghi
10:15che prima di utilizzare un prodotto era bene capire se ci fossero pubblicati su PubMed
10:21degli effetti collaterali di questi stessi filler e a non credere necessariamente a tutto
10:29quello che veniva loro raccontato, a volte anche in sedi congressuali che non erano sicuramente
10:36idonee a sponsorizzare questi prodotti. E diciamo da lì mi venne poi la voglia di utilizzare
10:46appunto i laser piuttosto che delle tecniche rigenerative per trattare questi effetti collaterali,
10:53cosa che continuiamo a fare da allora. Quindi effetti collaterali in quel caso di filler,
11:00ma successivamente anche tutto il filone del trattamento delle cicatrici che devo dire
11:06è diventato una parte molto significativa nella mia professione attuale. Quindi la voglia
11:13di capire come si potesse utilizzare una medicina rigenerativa che non fosse solamente l'utilizzo
11:21del laser ma proprio a 360 gradi per trattare degli inestetismi che potevano accorrere dopo
11:29interventi chirurgici o dopo degli incidenti o dopo altre situazioni che lasciavano appunto
11:36delle cicatrici non belle o delle ulcerazioni. Quindi nasce da lì in realtà.
11:42Hai accennato alle cicatrici, no? Le cicatrici sono un capitolo importantissimo per noi dermatologi
11:50perché tantissimi pazienti si rivolgono a noi col desiderio di togliere questi segni e
11:57la maggior parte dei casi sono le cicatrici dell'acne. Ecco, cosa vuoi dire a chi ci sta
12:03seguendo? E sappiamo che molti che ci seguono sono anche giovani. Ecco, c'è la possibilità,
12:10con la tua esperienza, che messaggio vuoi lanciare sulle cicatrici?
12:14Il messaggio che voglio assolutamente lanciare è che per trattare una cicatrice che vede sicuramente
12:22nel laser il gold standard del trattamento, ricordatevi che bisogna sempre come comunque
12:30iniziare dal trattamento cutaneo prima, cioè non esiste non pretrattare una cicatrice prima
12:38di sottoporla ad un trattamento laser. Noi abbiamo a disposizione tantissime, una cosmetica
12:47estremamente raffinata che ci consente di aumentare anche la quantità di acido ialuronico e di elastina
12:55presenti nella pelle. Quindi cosmetica prima di tutto, eventuali stimolazioni particolari
13:04che possono essere fatti con la veicolazione transdermica, possono essere fatti con la cosiddetta
13:10rivitalizzazione, nonché anche alcuni, anche se molto pochi attualmente, integratori che aiutano
13:19ad aumentare la biodisponibilità di aminoacidi che vengono in questo modo utilizzati per produrre
13:27acido ialuronico e elastina. Le cicatrici acneiche vengono trattate nel corso del tempo, cioè non basta
13:35una seduta, ma di laser frazionato. Si utilizza il laser CO2 in questo caso, perché il trattamento deve essere
13:45un trattamento di tipo ablativo, che ripeto, vede però nella preparazione cutanea la possibilità
13:53di ottenere un risultato migliore rispetto all'utilizzo del solo laser. Ma questo vale non soltanto per le cicatrici
14:01ma anche per il ringiovanimento legato all'età. Ricordatevi, sempre la pelle va pretrattata, quindi non pensate
14:12che sia possibile non utilizzare prodotti domiciliari, fare il laser e risolvere il problema. Non è così
14:18che funziona, la pelle ha un metabolismo, ha un tempo di vita che deve essere in qualche modo stimolato e un derma
14:27e dei fibroblasti che devono essere messi nella condizione poi di rispondere in maniera adeguata.
14:35Certo, e infatti questo è ciò che anima l'ISPLAD che ha animato tutti noi fin dai primi anni, cioè puntare sulla
14:47rigenerazione. Quindi la pelle è formata da cellule che devono essere aiutate, aiutate a rigenerarsi e questa è la strada
14:57più importante. E poi dopo tutto il resto e non il contrario, quindi tutto ciò che è rigenerazione
15:05è fondamentale, importante, è dermatologico, quindi è la vita, è la vita che noi dobbiamo ridare a queste cellule.
15:12Quindi quello che hai detto è bellissimo, ecco, quindi è perfetto, ma il tempo stringe purtroppo, Elisabetta.
15:21E si potrebbe stare a parlare di queste cose, tu lo sai, con la passione che abbiamo per giorni.
15:28Abbiamo ancora un minuto e mezzo, due minuti e chi ci ascolta da casa sa che tra poco ti farà una domanda
15:35che interessa tantissimo, tutti quanti. C'è qualcosa nella tua vita che ricordi con particolare gioia,
15:47emozione, che ti fa tanto piacere, ecco, in quello che io amo definire il libro che stai scrivendo, no?
15:54Della tua vita. Se c'è la pagina che tu ritieni la più importante, quella che tutti dovrebbero leggere, no?
16:01Perché è significativa per te. Ecco, c'è qualcosa che ami ricordare in maniera particolare di tutto ciò che
16:09finora hai vissuto e chissà ancora quante ne vivrai, ma tra quelle che tu hai vissuto, quella che ricordi con più piacere,
16:15ce lo puoi dire?
16:17Sì, certo. Parla un po' della mia professione in realtà, perché noi abbiamo avuto, io ebbi un corso di specializzazione
16:27non particolarmente brillante, devo dire la verità, cioè la parte clinica venne molto trascurata in quegli anni.
16:38ed io devo la mia preparazione attuale, al di là di mio marito che devo dire era molto più preparato di me
16:47sulla parte clinica, ma la devo ad una persona che adesso non c'è più e che è Ugo Bottoni.
16:53Ugo Bottoni mi ha aperto la mente, mi ha aiutato a diventare la dermatologa che sono.
17:01Se non avessi avuto vicino Ugo e non avessi avuto la sua profonda amicizia e la sua profonda stima,
17:08non sarei la dermatologa che sono oggi. Questo è un ricordo che io ho di lui veramente molto, molto presente con me.
17:17Noi abbiamo sempre avuto un feeling, eravamo molto amici, molti dei suoi pazienti poi mi sono stati accompagnati
17:27quando lui era giù in Calabria, io vedevo molti suoi pazienti che mi mandava, ma al di là di questo,
17:35se non ci fosse stato lui vicino, io non avrei imparato tutto quello che ho imparato.
17:40Mi fa piacere che hai ricordato Ugo, Ugo Bottoni, un amico carissimo, che anch'io ricordo con tanto affetto,
17:51con tanto affetto. Una persona buona, generosa, soprattutto generosa, perché è stata generosa con te,
18:00che ti ha trasmesso tutto il suo sapere, ma lui lo trasmetteva a tutti perché era generoso,
18:05e tutti noi che l'abbiamo conosciuto in effetti lo ricordiamo con tanto affetto.
18:10Il tempo è volato.
18:13Grazie Antonio per l'invito, grazie di tutto, è stato un piacere parlare con te.
18:18Grazie, grazie per essere stata con noi a Skin Longevity e a presto con la promessa di tornare.
18:25Ciao Elisabetta.
18:26A presto, ciao.
18:27Salutiamo la dottoressa Elisabetta Perosino e passiamo adesso al prossimo ospite, che è la dottoressa Sandra Lorenzi.
18:38Ma prima di presentarvela, guardiamo il prossimo servizio.
18:42L'unghia incarnita, nota anche come onicocriptosi, è una condizione molto comune che colpisce prevalentemente l'alluce.
18:52Si verifica quando il bordo dell'unghia cresce in maniera anomala, penetrando nella pelle circostante.
18:59Questo provoca dolore, arrossamento, gonfiore e, nei casi più gravi, infezione con secrezione purulenta.
19:06Tra le cause principali, un errato taglio delle unghie, l'uso di calzature strette, traumi ripetuti o una predisposizione anatomica.
19:16Quando i trattamenti conservativi, come pediluvi, antibiotici locali e correzioni meccaniche, non sono efficaci,
19:23si ricorre alla fenolizzazione, una tecnica chirurgica semplice e definitiva.
19:29Il procedimento si svolge in ambulatorio, in anestesia locale, e prevede l'asportazione di una piccola porzione del margine laterale dell'unghia,
19:38seguito dall'applicazione del fenolo, un agente chimico caustico, direttamente sulla matrice ungueale,
19:45per impedire la ricrescita della parte problematica.
19:49La fenolizzazione ha un alto tasso di successo, riduce significativamente il rischio di recidiva e comporta un recupero rapido.
19:59Eh sì, è proprio una bellissima puntata, quella di oggi, perché anche il secondo ospite è un ospite eccezionale.
20:09E abbiamo con noi la dottoressa Sandra Lorenzi, specialista in dermatologia e dermatologa dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano.
20:20Ciao Sandra e grazie per essere con noi.
20:23Ciao Zanino, grazie a te, grazie a te. È un piacere.
20:27Sandra, ti conoscono in tantissimi pazienti che ti amano, che ti stimano, colleghi che apprezzano quello che sei,
20:39quello che stai facendo.
20:41E chi ci sta seguendo da casa ama conoscerti ancora più da vicino, vuol sapere ancora più di te e soprattutto vuol sapere come è nata la tua passione per la medicina e poi per la dermatologia.
20:59Ecco, quando è successo? Tu eri giovane studentessa, immagino il liceo, ma poi cosa è successo che hai deciso di fare e di diventare Sandra Lorenzi?
21:11Come è successo? Come hai fatto a diventare quello che sei?
21:14Ma diciamo che faccio parte di quella categoria di persone che fin da piccolina voleva fare il medico.
21:21Sai quelle cose? Cosa puoi fare da grande? Il dottore, quella che giocava praticamente con i bambini del quartiere.
21:30E cosa facciamo oggi? Il dottore. E allora li visitavo tutti.
21:34Quindi, diciamo così, era una cosa che aveva un pochino una mia passione.
21:40E devo dire che sono stata molto fortunata, nel senso che non sono mai stata ostacolata nella scelta, nelle mie scelte.
21:51Papà era una persona che desiderava tantissimo che io facessi ingegneria,
21:57ma quando gli inizi volevo fare medicina e rispettò tantissimo questa scelta.
22:04Quindi non ci fu assolutamente… il percorso fu liscio, fu molto semplice e approdai a Bologna.
22:13Quindi, vabbè, gli anni di studi universitari, in una città bolognese, insomma,
22:17e Bologna è una città che stimola, molto stimolante come ambiente universitario.
22:22Ah, la dermatologia è capitata veramente per caso.
22:28È stata veramente una grande casualità.
22:32Nel senso, in realtà, quando ero…
22:37facevo parte ancora di quella categoria di persone, sai che si poteva modificare il piano di studi.
22:44Per cui la dermatologia, non lo so, non la dava più nessuno.
22:47La dermatologia, insieme alla clinica pulistica, erano quelle, praticamente, esami che tutti cambiavano dal proprio piano.
22:58E io, in realtà, mi piaceva tanto la dermatologia.
23:01Infatti, fu uno splendido esame con la professoressa Torella Tosti, me la ricordo ancora.
23:09Però, in realtà, io avevo un'altra passione, che era quella dell'anatomia patologica.
23:17Io amavo moltissimo stare al microscopio.
23:20Forse è da qui che poi dopo è nato anche tutto il resto.
23:25E amavo tantissimo stare al microscopio.
23:27Mi piaceva guardare i vetrini, mi piaceva leggere i vetrini.
23:30E quindi, in realtà, io andai a fare un colloquio in anatomia patologica, ma quando mi dissero che, per entrare comunque nella specialità, al di là della mia passione dei vetrini,
23:48avrei comunque dovuto fare un'autopsia mensile, allora lì ho avuto un attimo di panico, devo dire la verità.
23:56Non, no, no, no, non era quello che volevo fare da grande, non era questo che pensavo dell'anatomia patologica.
24:06E allora lì scattò la seconda opzione, che era la dermatologia.
24:10E fu facile, arrivai, il professor Varotti mi disse, sì certo, devi fare la tesi, allora ti mando dalla professoressa Antonella Tosti.
24:21Ok, va bene.
24:23E quindi è da lì è nato, è da lì è nata la passione, nel senso che da lì è nata la passione perché poi la prof mi consentì anche di dedicarmi a quella parte della dermatologia
24:36che comunque mi permetteva di lavorare col microscopio e quindi la micologia è tutta questa parte.
24:44E sì perché con Antonella Tosti, che salutiamo, è grande dispensatrice del suo sapere, ma con lei poi a te è nata la passione
25:01per un particolare aspetto del mondo dermatologico, per particolari argomenti che riguardano la salute delle unghie,
25:13degli annessi direi, quindi unghie e capelli, ma in particolare delle unghie di cui tu sei tra le massime esperte a livello internazionale.
25:24Ecco, a livello nazionale sei già al top, ma è una delle tue grandi passioni, no?
25:33I problemi che riguardano le unghie.
25:36È una grande passione, gli annessi cutanei sono una grande passione, in particolare le unghie,
25:43quello che è l'aspetto sia fisiologico che patologico, insomma è un annesso cutaneo che sicuramente è poco conosciuto,
25:52in realtà racchiude tutta la medicina, quindi qualsiasi patologia può affacciarsi a livello di quell'annesso cutaneo
26:06e quindi in realtà è un mondo veramente affascinante.
26:09Eh sì, e poi è veramente una parte di tutta la nostra pelle che è ancora fortemente dermatologica
26:21e che speriamo anche per i prossimi anni non ha subito grandi assalti, diciamo, da parte di altri pseudo esperti o specialisti.
26:33Penso insomma al problema dei capelli, ecco c'è tutto questo sottobosco di tricologi che si occupano di capelli,
26:40che li fanno ricrescere, invece il problema delle unghie è ancora molto dermatologico,
26:47perché non ci sono, al di là del dermatologo, non c'è nessuno che in questo momento cerca di fare l'esperto della salute, no?
26:54delle unghie, quindi è un argomento molto, molto importante e anche di grande attualità.
27:02Basti vedere adesso l'esplosione che hanno avuto questi centri di ricostruzione,
27:09quindi si parla di abbellimento delle unghie.
27:13Ecco, cosa ti senti di dire un po' su questa esplosione di voglia di avere unghie rifatte?
27:21Ma, allora, ci può stare nel senso che il mondo dell'estetica ha la sua valenza ed è anche affascinante,
27:31quindi considerando, partendo sempre dal presupposto che la mano è comunque un elemento molto importante,
27:38non lo sappiamo anche da un punto di vista dermatologico, no?
27:41Quindi anche quella che può essere la cura estetica di una lamina unghiale ha sicuramente una sua valenza.
27:52Ecco, poi c'è lo stravolgere della situazione, nel senso che dall'estetico in realtà si passa a non valutare
28:02che certi tipi di trattamenti, se non ben condotti, possono provocare loro stessi delle patologie.
28:11E quindi in realtà c'è un abuso, a mio parere, di quello che è la cosiddetta nail art,
28:21nel senso che chi la pratica non rispetta quello che è la lamina ungueale,
28:28rispetta quello che può essere l'esigenza estetica e la richiesta dell'utente,
28:34ma questo non coincide con una lamina bella, con una lamina curata e con una lamina sana,
28:40e per cui alla fine si ha l'effetto esattamente contrario.
28:45Ci troviamo poi dopo, di fronte a gente che cura, cioè esegue questi trattamenti da smalti semipermanenti
28:54a quella che è la ricostruzione in gel, che in realtà è quella forse la problematica più importante,
28:59ci troviamo poi dopo sotto a trovare delle vere e proprie patologie legate a queste pratiche.
29:06Tu sei considerata anche tra le massime esperte nel trattare una particolare patologia ungueale,
29:14estremamente fastidiosa, ma anche molto frequente, e mi riferisco all'unghia incarnita o incarnata.
29:24Cosa puoi dire di più su questo? E se puoi dirci come fai tu a trattarla?
29:31Perché vengono da mezzo mondo, da tutta Italia, per questa tua particolare metodica
29:39che hai messo a punto, hai reso più performante, no?
29:44Sto parlando della fenolizzazione, ecco, sei tra quelle che l'ha insegnata anche a tantissimi altri colleghi.
29:51Ecco, ci spieghi qualcosa di più sull'unghia incarnita e su come va trattata?
29:56Tu come fai?
29:58Allora, l'unghia incarnita effettivamente è un grosso problema.
30:01Forse noi dermatologi non ce ne accorgiamo perché in realtà la prima figura che si trova a trattare
30:11l'unghia incarnita è il podologo, ok?
30:14Ma io che lavoro con i podologi e ho una rete fitta, diciamo così, di collegamento con i podologi,
30:22so che è un problema frequentissimo, è un problema molto importante, soprattutto adesso
30:29nell'età adolescenziale, legata molto all'uso, all'uso delle cosiddette sneaker, scarpe da ginnastica,
30:40che sono chiaramente delle scarpe comode, ma in realtà delle scarpe che fanno poco traspirare
30:48chiaramente il piede e creano una macerazione dei tessuti.
30:52La macerazione dei tessuti è anche una macerazione della lamina ungueale, per cui è una lamina
30:58che può tendere più facilmente a frammentarsi, spezzarsi e questo soprattutto in età adolescenziale
31:06quando c'è una lamina che non è ancora strutturata completamente da un punto di vista
31:14diciamo dello spessore, può comportare proprio la rottura di piccole spiccole che si incarnano
31:23a livello laterale e creano quella che è l'unghia incarnita.
31:25L'unghia incarnita è un problema importante perché chiaramente ti limita nelle attività
31:33funzionali, soprattutto in quell'età, nell'età adolescenziale dove voglia di correre, giocare,
31:40fare, ma lo diventa soprattutto poi anche a una certa età perché comporta chiaramente
31:46dolore.
31:49La tecnica della fenolizzazione è una tecnica a mio parere fantastica, ancora poco conosciuta
31:57secondo me e questo è il grosso problema che mi trovo molto spesso ad affrontare perché
32:04le persone arrivano alla fenolizzazione dopo anni, anni di percorsi di rieducazione ungueale,
32:12ormai esausti, sfiniti, non ne possono più.
32:16Quando in realtà è un piccolissimo intervento chirurgico, ma un intervento ambulatorale alla
32:24stregua può essere, vai a farti curare la carie dal dentista, ecco un intervento di
32:29questo tipo che ti permette non solo di rieducare la lamina, di fare un curetage dei tessuti periungueali,
32:40insomma nell'arco di 24 ore scompare il dolore e nell'arco di 3 settimane tu ritorni alla tua
32:46normale vita che in realtà puoi condurre già subito dopo un intervento, diciamo che la limitazione
32:54non può l'attività sportiva, però fai l'intervento, dopo due giorni tu metti già le scarpe,
32:59cammini, vai, fai le tue cose praticamente normali, dopo 3 settimane ritorni alle tue
33:05attività sportive e non hai più il problema, non hai più il problema perché la fenolizzazione
33:09ha un range di successo chirurgico superiore al 98%, quindi è un range elevato.
33:18Beh eccezionale, direi che è terapia elettiva insomma, ecco ricordiamo che si parla di fenolizzazione
33:25perché utilizzi il fenolo, quindi è un acido che metti sull'unghia la corrode, è questo
33:35che in maniera molto semplice fa?
33:37Il fenolo è una sostanza in realtà antichissima utilizzata in medicina, una volta era utilizzato
33:43nelle sale operatorie come anestetico, in realtà il fenolo attualmente è stato mantenuto
33:48proprio in voga per questa pratica, si usa anche per fare peeling, tu lo sai insomma è
33:55un acido abbastanza importante perché ha insite comunque in sé delle proprietà sia
34:03anestetiche che antibatteriche, per cui è per questo che viene utilizzato in questa
34:09pratica che viene definita di matricectomia chimica, cioè la matrice della lamina di quella
34:16piccola porzione che crea l'incarnimento viene distrutta da questo fenolo, da questa sostanza
34:24chimica che ha chiaramente capacità di diffusione e quindi è anche in grado di limitare le recidive,
34:35quindi gli insuccessi dell'intervento chirurgico, quindi è un acido fantastico da questo punto
34:39di vista, non ha assolutamente effetti collaterali ed è per questo che molto spesso l'intervento
34:48è anche poco doloroso o non doloroso, proprio perché il fenolo è di per sé stesso un anestetico.
34:54Questo spiega il successo che tu hai con tantissimi pazienti e il passaparola ormai importante
35:03che ti porta a curare questa particolare patologia invalidante in molti casi. Il tempo purtroppo
35:14stringe, abbiamo un ultimo minuto Sandra e tanti da casa e chi ci sta seguendo in questo
35:23momento aspetta la domanda che io faccio sempre alla fine per tornare a Sandra. Ed è per questo
35:33che ci piacerebbe sapere qualcosa di te, di un po' più personale. C'è un episodio, un fatto che tu ricordi
35:42con molto piacere e che potrebbe essere la pagina importante del libro che stai scrivendo della tua vita, che ti ha fatto diventare Sandra Lorenzi
35:51da un punto di vista professionale. Io ricordo una persona che penso che ricorderai anche tu, il professor Caputo.
35:58Eh sì, sì. Anche mio caro professor Caputo. Sì. Ed è stata praticamente una persona incontrata in un momento particolare
36:10della mia vita che ha creduto insieme a te, mi ricordo, nella dermatologia plastica correttiva, nella dermatologia estetica, nella potenzialità che ha la dermatologia.
36:24Devo dire che per me è stata una persona illuminante sotto questo punto di vista. E la cosa che mi ricordo di più,
36:35favoloso, che si faceva con lui, erano le slot machine a San Ben San. Questo mi le trovo.
36:42Ricordo, ricordo benissimo. Il nostro amato Prof Caputo, che è stato direttore della clinica dermatologica di Milano,
36:53in anni veramente importanti per la dermatologia. Quindi lo ricordiamo tutti e due con grande affetto e lo abbracciamo ancora.
37:02Grazie. Grazie, grazie Sandra. Il tempo è volato con te, io lo sapevo, perché hai detto tante cose molto interessanti.
37:10Spero di averti ancora in trasmissione con noi. Un grande abbraccio e a presto.
37:19Ciao, Sandra. Grazie, grazie a te. Ciao.
37:22Bene, è stata una puntata davvero molto interessante. Abbiamo avuto due importantissimi ospiti,
37:28la dottoressa Elisabetta Perosino e la dottoressa Sandra Lorenzi. Abbiamo parlato a 360 gradi dell'importanza della dermatologia
37:38e di come aiutare la nostra pelle a restare sana, restare anche più giovane.
37:45Ma vi ricordo, visto che tra poco la maggior parte di noi sarà in vacanza, di proteggersi bene dal calore,
37:52proteggersi bene dal sole. A questo punto non mi resta che darvi appuntamento.
37:57alla prossima puntata di Skin Longevity a settembre e augurarvi buone vacanze.

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