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Dopo Barbie con vitiligine, sindrome di Down, protesi, disabilità motorie e uditive, arriva Barbie con diabete di tipo 1: l’ultima invenzione firmata Mattel — collezione Barbie Fashionistas 2025 — ispirata a Lila Grace Moss, modella e figlia di Kate Moss, affetta da diabete dall'adolescenza. Si chiama sempre Barbie, ma questa volta indossa un microinfusore per l’insulina alla vita, un cerotto per il monitoraggio continuo del glucosio (CGM) sul braccio e porta con sé una borsetta con gli strumenti indispensabili per la gestione quotidiana del diabete di tipo 1. Non più solo un giocattolo senza tempo, ma un vero simbolo di inclusività.
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La nuova Barbie con diabete
La nuova Barbie con T1D («Type 1 Diabetes») non lascia nulla al caso. Indossa una gonna e un top coordinato a pois blu: un richiamo immediato ai simboli internazionali della consapevolezza sul diabete (il cerchio e il colore blu). Al braccio ha un CGM, il dispositivo che monitora in tempo reale i livelli di glucosio, fissato con un nastro rosa a forma di cuore. Alla vita: una piccola pompa d’insulina perfettamente integrata nell’outfit. E nella borsetta, spazio per telefono con app dedicata, snack d’emergenza e tutti gli strumenti utili per affrontare la quotidianità. Un’immagine nuova di normalità, che unisce estetica e funzionalità, glamour e realtà.
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Lila Moss: una Barbie a sua immagine e somiglianza
A ispirare questa rivoluzione è Lila Moss, modella e attivista britannica, che convive con il diabete di tipo 1 dall’adolescenza. A soli 22 anni, Lila ha scelto di non nascondere la propria condizione. Al Met Gala del 2022 ha sfilato con disinvoltura mostrando sensore glicemico e microinfusore, ben visibili sotto l’abito di tulle. Un gesto semplice e potentissimo, diventato virale. Per celebrarla e completare il nuovo progetto, Mattel ha creato una Barbie one-of-a-kind a sua immagine e somiglianza: mini abito nero con scollo all’americana, capelli biondi spettinati, stivali biker e dispositivi medici in bella vista. «Sono orgogliosa di usare la mia piattaforma per sensibilizzare sul diabete di tipo 1 e dimostrare che essere diversi è bello», ha raccontato la modella.  «Vedere una Barbie che mi assomiglia, che indossa i miei cerotti, è surreale e bellissimo».
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Un messaggio per chi gioca (e per chi osserva)
Il diabete di tipo 1 viene spesso diagnosticato durante l’infanzia. Solo in Italia colpisce circa 18.000 bambini. Nel mondo, sono più di 1,1 milioni i giovani che convivono con questa malattia. La gestione quotidiana è impegnativa: controllo costante dei valori, somministrazione di insulina, attenzione ai sintomi. Ma oggi - per la prima volta - i piccoli pazienti potranno ritrovarsi in una Barbie che vive la loro stessa realtà. E chi non conosce il T1D potrà scoprirlo attraverso il gioco. «Barbie contribuisce a plasmare la percezione precoce del mondo che hanno i bambini», spiega Krista Berger, vicepresidente di Mattel. «Riflettendo condizioni mediche come il diabete di tipo 1, garantiamo che più bambini possano riconoscersi nelle storie che immaginano e nelle bambole che amano».
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Barbie con diabete, verso un futuro più inclusivo e sostenibile
Inclusione e sostenibilità non sono più obiettivi separati. La nuova collezione Barbie Fashionistas 2025, che accoglie bambole con vitiligine, sindrome di Down, protesi, disabilità motorie e uditive, si impegna anche per l’ambiente. Le nuove Barbie saranno realizzate con almeno il 50% di plastica bio-circolare certificata ISCC, mentre gli imballaggi saranno in carta FSC. Un modo per dire che l’infanzia del futuro sarà più verde, più rappresentata, più libera. E che anche una bambola può fare la differenza.

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