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  • 07/07/2025
reoccupazione altissima per il futuro dello stabilimento Crik Crok di Pomezia, storico marchio romano di snack salati. Dopo l’annuncio di rilancio nel dicembre 2023, alla presenza del ministro Lollobrigida e della presidente Francesca Ossani, oggi lo scenario è drammaticamente cambiato. I sindacati denunciano produzione ridotta al minimo, turni sempre più rari e cassa integrazione straordinaria ancora non pagata ai dipendenti. A rischio oltre 100 posti di lavoro, senza contare l’indotto collegato. La società ha chiesto un nuovo concordato preventivo, il secondo in pochi anni, nel tentativo di superare la crisi economica e aprire a nuovi investitori. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil chiedono chiarezza immediata sul futuro industriale, il pagamento dei salari arretrati e l’intervento dell’Inps per garantire condizioni di vita dignitose ai lavoratori. La fabbrica, insediata dal 1949, rappresenta un pezzo di storia produttiva del territorio, ora in bilico tra speranze di salvataggio e rischio chiusura definitiva. I sindacati parlano apertamente di «incertezza aumentata» e chiedono al Tribunale di accelerare le valutazioni sul nuovo piano aziendale.

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