Roma è teatro di una nuova crisi occupazionale nel settore turistico. La Iobus, società che gestisce bus scoperti a due piani per turisti, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 15 addetti all’assistenza a bordo, in seguito a una circolare del Ministero dei Trasporti che ha eliminato l’obbligo della loro presenza.
La decisione è stata motivata da ragioni economiche: l’eliminazione di hostess e steward consentirebbe un risparmio annuo di 480mila euro, il 20% dei costi operativi.
Ma lavoratori e sindacati si ribellano: “È un danno alla sicurezza e un impoverimento dell’esperienza turistica”, affermano in una lettera al Mit e a Roma Capitale. Molti di questi lavoratori parlano più lingue e hanno esperienza ventennale. Secondo le sigle sindacali, questa scelta potrebbe generare un effetto domino su altre aziende del settore, mettendo a rischio decine di posti di lavoro.
È stato proclamato lo stato di agitazione. Le organizzazioni sindacali annunciano azioni forti per far ritirare i licenziamenti e difendere la qualità del servizio turistico a Roma, in un momento in cui i flussi di visitatori sono in forte crescita.