Altra giornata di caos a Roma per lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale. La mobilitazione, proclamata da Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti, ha coinvolto metro, bus, tram e linee ferroviarie gestite da Atac, Cotral e operatori privati. Nonostante la protesta di 24 ore, Atac ha annunciato la regolare apertura delle linee metropolitane A, B/B1, C e Termini-Centocelle, pur con riduzioni di corse almeno fino alle 17.00. Anche per bus e tram il servizio è stato ridotto. Le fasce di garanzia sono state rispettate, dalle 5.30 alle 8.29 e dalle 17.00 alle 20.00. Ma la rabbia dei pendolari è stata tanta, per l’ennesima agitazione nel settore trasporti che ha causato problemi. Le motivazioni alla base della protesta sono molte: i lavoratori chiedono un aumento di 300 euro in busta paga, la riduzione dell’orario settimanale da 39 a 35 ore a parità di salario, tutele maggiori su salute e sicurezza e un freno alle privatizzazioni. Gli autisti, in particolare, denunciano turni massacranti, nastro lavorativo eccessivo e condizioni sempre più stressanti. Una protesta che si fa sentire e che, ancora una volta, fa esplodere le contraddizioni di un sistema di trasporto che non riesce a garantire certezze, né ai cittadini né a chi ci lavora.