Giornata nera per i trasporti: lo sciopero nazionale del comparto ferroviario ha causato gravi disagi a migliaia di viaggiatori. Il personale di Trenitalia, Italo, Trenord e altri operatori incrocia le braccia per 23 ore, fino alle 23,59, protestando contro il mancato rinnovo del contratto nazionale e le condizioni di lavoro. Nonostante le fasce di garanzia previste (quella del pomeriggio è dalle 18 alle 21), i ritardi hanno toccato i 120 minuti e numerosi treni sono stati cancellati, scatenando la protesta degli utenti anche sui social. Alcuni pendolari hanno perso esami universitari e impegni lavorativi. La mobilitazione, inizialmente prevista il 17 maggio, era stata rinviata per la messa inaugurale di Papa Leone XIV. Ieri, intanto, è arrivato l’accordo per il rinnovo dei contratti: 230 euro di aumento mensile per circa 90mila lavoratori, validi fino al 2026. Il Ministero dei Trasporti ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto.